Gazzetta n. 104 del 7 maggio 2009 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 aprile 2009
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Lusciano.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 17 ottobre 2007, registrato alla Corte dei conti in data 24 ottobre 2007, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Lusciano (Caserta) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 9 aprile 2009;
Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Lusciano (Caserta), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 15 aprile 2009

NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del
Consiglio dei Ministri
Maroni, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 23 aprile 2009 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 4, foglio n. 72
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Lusciano (Caserta) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 17 ottobre 2007, registrato alla Corte dei conti in data 24 ottobre 2007, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa di una manifestata disaffezione verso la vita democratica e le istituzioni, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'.
Infatti, come rilevato dal prefetto di Caserta con relazione del 9 marzo 2009, nonostante il notevole impegno profuso dall'organo commissariale per il recupero del prestigio e della credibilita' dell'amministrazione comunale, si sono registrate comunque difficolta' nel tentativo di incidere in maniera permanente e profonda al fine di spezzare quel condizionamento che e' tuttora presente nel tessuto sociale ed economico locale.
La stessa commissione straordinaria, nell'illustrare i risultati conseguiti, pur rilevanti e apprezzabili, ha evidenziato la necessita' di un'opera di completamento della stessa a garanzia di un piu' completo processo di risanamento.
In particolare, l'organo di gestione straordinaria ha rappresentato l'esigenza di portare a termine l'intervento avviato nel settore urbanistico volto a completare il delicato e complesso iter amministrativo relativo al terzo lotto del piano per l'edilizia economica e popolare ed alla seconda zona del piano per gli insediamenti produttivi, su cui potrebbero accentrarsi interessi speculativi da parte della criminalita' organizzata.
Altra iniziativa per la quale appare necessario che la relativa procedura sia portata a termine dalla gestione commissariale e' la gara per la fornitura di pasti preconfezionati presso la locale scuola elementare, anche in considerazione della circostanza che uno dei fattori che hanno condotto allo scioglimento del consiglio comunale e' rinvenibile proprio nella illegittimita' delle procedure di aggiudicazione del servizio di refezione scolastica che hanno favorito ditte i cui amministratori risultano legati alla criminalita' organizzata.
Sono state inoltre avviate le procedure per la realizzazione di circa sessanta opere pubbliche, comprese nel piano di priorita' adottato dalla commissione straordinaria, che comporteranno un notevole impegno - nell'ambito della funzione di ripristino della legalita' affidata alla commissione - per garantire il rispetto rigoroso delle procedure previste dalla legge, al fine di evitare che dei relativi finanziamenti possa beneficiare la malavita organizzata.
Rileva inoltre il prefetto che deve ancora essere completata l'opera di risanamento della struttura burocratica, caratterizzata dalla dimostrata permeabilita' a condizionamenti esterni, anche della criminalita' organizzata e che presenta un grave disordine organizzativo, amministrativo e finanziario.
Per le considerazioni suesposte appare indispensabile, come riportato nella citata relazione prefettizia, che le procedure ed i piani di intervento gia' avviati, assunti nell'ambito di una complessiva strategia di affermazione della legalita', siano portati a completamento a cura dello stesso organo straordinario, con tutti i possibili effetti vantaggiosi connessi all'immediata percettibilita' da parte della collettivita' dei benefici dell'azione di risanamento.
Tenuto conto dei tuttora persistenti segnali di influenza della malavita locale, della necessita' di continuare nell'opera di contrasto delle iniziative tese ad incidere negativamente sull'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Lusciano ed al fine di poter concretizzare tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo delle opere pubbliche e dei servizi, si rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi.
Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, vista la citata relazione del prefetto di Caserta, si formula proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Lusciano (Caserta) per il periodo di sei mesi.
Roma, 7 aprile 2009
Il Ministro dell'interno: Maroni
 
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