| Gazzetta n. 247 del 23 ottobre 2025 (vai al sommario) |
| COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE |
| DELIBERA 25 giugno 2025 |
| Assegnazione di risorse finanziarie in favore della Regione Campania ai sensi dell'articolo 51, comma 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 41 del 2023. (Delibera n. 30/2025). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Nella seduta del 25 giugno 2025
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015», il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data, nella legge 27 febbraio 1967, n. 48, e in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al CIPE deve intendersi riferito al CIPESS»; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni e, in particolare, l'art. 5, comma 2; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 20, relativo all'organizzazione e ai compiti del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di seguito DIPE; Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, recante «Coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari», e, in particolare, gli articoli 2 e 3 che specificano le competenze del CIPE in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria, per il coordinamento delle iniziative delle amministrazioni ad essa interessate e l'adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e nazionali; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1988, n. 568, recante «Approvazione del regolamento per l'organizzazione e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8 della legge 16 aprile 1987, n. 183», e successive modificazioni e integrazioni; Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica», convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare, l'art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente la riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge n. 59 del 1997, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)» e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante «Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42», e, in particolare, l'art. 4, il quale dispone, al comma 1, che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate, ridenominato Fondo per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese, e al comma 3, che l'intervento del Fondo sia finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi di consistenza progettuale ovvero realizzativa tra loro funzionalmente connessi, in relazione a obiettivi e risultati quantificabili e misurabili, anche per quanto attiene al profilo temporale; Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni», convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125; Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016)» e in particolare l'art. 1, comma 475, che prevede che «nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, e' istituito un fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della terra dei fuochi e, nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascun anno considerato, di bonifica del sito inquinato dell'ex area industriale «Isochimica». Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuati gli interventi e le amministrazioni competenti cui destinare le predette somme. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio»; Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 e, in particolare, l'art. 41, comma 1, che ha modificato l'art. 11, commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della legge 16 gennaio 2003, n. 3, in materia di Codice unico di progetto degli investimenti pubblici (CUP), stabilendo al comma 2-bis che «gli atti amministrativi anche di natura regolamentare adottati dalle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico, sono nulli in assenza dei corrispondenti codici di cui al comma 1 che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso»; Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» e in particolare l'art. 1, comma 55, che prevede che «Il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo di programmazione 2021-2027, a valere sui fondi strutturali, sul JTF, sul FEASR, sul FEAMP e sugli altri strumenti finanziari previsti, ivi compresi quelli attinenti alla cooperazione territoriale europea, del Fondo per lo sviluppo e la coesione nell'ambito della programmazione 2021-2027, nonche' degli interventi complementari finanziati dal Fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, e' assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. A tal fine, le amministrazioni centrali, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano assicurano, per gli interventi di rispettiva competenza, la rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale a livello di singolo progetto nonche' delle procedure di attivazione degli interventi, secondo le specifiche tecniche definite d'intesa tra il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze e le amministrazioni centrali dello Stato responsabili del coordinamento per i singoli fondi»; Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C(2015) 8578 del 1° dicembre 2015, con la quale e' stato approvato il Programma operativo FESR 2014-2020 della Regione Campania, oggetto di successive modifiche approvate con decisioni della Commissione europea C(2018)2283 del 17 aprile 2018, C(2020) 5382 final del 4 agosto 2020 e C(2023) 7429 del 26 ottobre 2023; Visto il regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 febbraio 2023 che, tra l'altro, modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013, introducendo l'art. 25-ter recante «Misure eccezionali per l'uso dei fondi a sostegno delle PMI particolarmente colpite dagli aumenti dei prezzi dell'energia, delle famiglie vulnerabili e dei regimi di riduzione dell'orario lavorativo e regimi equivalenti», il quale articolo prevede il finanziamento dal FESR o dal FSE, sulla base delle norme rispettivamente applicabili, di operazioni che contribuiscono ad affrontare la crisi energetica mediante la loro programmazione esclusivamente nell'ambito di un nuovo asse prioritario dedicato, a cui e' applicato un tasso di cofinanziamento del 100 per cento; Visto il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonche' per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune», convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41 e, in particolare, l'art. 51, comma 1-bis, che stabilisce che «a partire dal periodo contabile 2023-2024, i rimborsi riconosciuti dalla Commissione europea a fronte di spese sostenute con risorse nazionali e rendicontate nell'ambito dei programmi nazionali e regionali, cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo sociale europeo plus (FSE+), sono trasferiti in una o piu' linee di intervento codificate sul conto corrente di tesoreria n. 25051 del fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche europee di cui all'art. 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, unitamente alle quote di cofinanziamento nazionale e alle risorse del citato fondo di rotazione che si rendono disponibili per effetto di variazioni del tasso di cofinanziamento. Contestualmente alla presentazione delle domande di pagamento alla Commissione europea, le amministrazioni titolari dei programmi provvedono a comunicare al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l'Unione europea (IGRUE) gli importi riconosciuti a fronte di spese sostenute con risorse nazionali. Restano salve le specifiche destinazioni delle risorse stabilite per legge e le disposizioni previste dal comma 1-quater»; Visto, inoltre, l'art. 51, comma 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023, che dispone che «con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, adottata su proposta dell'autorita' politica delegata per le politiche di coesione, sono individuati gli interventi di sviluppo economico e di coesione sociale e territoriale, coerenti con la natura delle risorse utilizzate, e sono disciplinate le modalita' di utilizzazione delle risorse trasferite sul conto corrente di tesoreria di cui al comma 1-bis, ferma restando la destinazione territoriale delle stesse. Il monitoraggio degli interventi e' assicurato con le modalita' di cui all'art. 1, comma 55, della legge 30 dicembre 2020, n. 178»; Visto il decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, recante «Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonche' in materia di immigrazione» convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, che al Capo I reca disposizioni per l'utilizzazione delle risorse nazionali ed europee in materia di coesione, e in particolare l'art. 1, il quale, al fine di assicurare un piu' efficace coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione, le risorse del PNRR e le risorse del FSC per il periodo di programmazione 2021-2027, ha novellato la disciplina per la programmazione e l'utilizzazione delle risorse del FSC, di cui all'art. 1, comma 178, della legge n. 178 del 2020, il quale nel testo vigente prevede, in particolare, che: con una o piu' delibere del CIPESS, adottate su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, sentita la Cabina di regia del Fondo per lo sviluppo e la coesione, sono imputate in modo programmatico alle amministrazioni centrali e alle regioni le risorse disponibili FSC 2021-2027 con indicazione dell'entita' delle risorse per ciascuna di esse (art. 1, comma 178, lettera b), della legge n. 178 del 2020); sulla base della delibera di cui sopra, dato atto dei risultati dei precedenti cicli di programmazione, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR e ciascun Presidente di regione o di provincia autonoma definiscono d'intesa un accordo, denominato «Accordo per la coesione», con il quale vengono individuati gli obiettivi di sviluppo da perseguire attraverso la realizzazione di specifici interventi, anche con il concorso di piu' fonti di finanziamento; sullo schema di accordo per la coesione e' sentito il Ministro dell'economia e delle finanze; l'elaborazione degli accordi per la coesione avviene con il coinvolgimento e il ruolo proattivo delle amministrazioni centrali interessate, con particolare riferimento al tema degli interventi infrastrutturali e alla loro coerenza con gli interventi nazionali, nell'ottica di una collaborazione interistituzionale orientata alla verifica della compatibilita' delle scelte allocative delle regioni con le priorita' programmatiche nazionali e con quelle individuate dai fondi strutturali europei del periodo di programmazione 2021-2027 (art. 1, comma 178, lettera d), della legge n. 178 del 2020); con delibera del CIPESS, adottata su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR si provvede all'assegnazione in favore di ciascuna amministrazione, sulla base degli accordi sottoscritti, delle risorse finanziarie a valere sulle disponibilita' del FSC, periodo di programmazione 2021-2027 (art. 1, comma 178, lettera e), della legge n. 178 del 2020); Visto, infine, l'art. 1, comma 2, del decreto-legge n. 124 del 2023, che ha previsto, ferme restando le regole di gestione delle fonti finanziarie diverse dal FSC, che per gli interventi e le linee d'azione strategici inseriti negli accordi per la coesione possono essere utilizzate, tra l'altro, anche le risorse di cui all'art. 51, commi 1-bis e 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023; Vista la delibera CIPESS 29 aprile 2021, n. 2, recante «Fondo sviluppo e coesione - Disposizioni quadro per il Piano sviluppo e coesione» che, ai sensi dell'art. 44, comma 14, del decreto-legge n. 34 del 2019, stabilisce la disciplina ordinamentale dei Piani sviluppo e coesione (PSC), assicurando la fase transitoria dei cicli di programmazione 2000-2006 e 2007-2013 e armonizzando le regole vigenti in un quadro unitario; Vista la delibera CIPESS 29 aprile 2021, n. 16, recante «Fondo sviluppo e coesione. Approvazione del Piano sviluppo e coesione della Regione Campania», che ha approvato, in prima istanza, il Piano sviluppo e coesione (PSC) della Regione Campania, come modificato con la delibera CIPESS 7 novembre 2024, n. 69 recante «Piani sviluppo e coesione (PSC) Regione Campania e Citta' metropolitana di Napoli - Attuazione dell'art. 44, comma 7, lettera b) e comma 7-bis, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni, e aggiornamento della delibera CIPESS n. 48 del 2022», che in conseguenza dell'accertamento dei definanziamenti, ai sensi dell'art. 56, comma 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, ridetermina la dotazione finanziaria della sezione ordinaria del PSC della Regione Campania; Vista la delibera CIPESS 7 novembre 2024, n. 70, recante «Regione Campania - Assegnazione di risorse FSC 2021-2027 ai sensi dell'art. 1, comma 178, lettera e), della legge n. 178 del 2020 e successive modificazioni ed integrazioni e assegnazione di risorse del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, ai sensi dell'art. 1, comma 54, della legge n. 178 del 2020 e successive modificazioni ed integrazioni» che, sulla base dell'Accordo per la coesione sottoscritto in data 17 settembre 2024 tra il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Presidente della Regione Campania, dispone l'assegnazione di risorse FSC pari a 2.201.457.181,94 euro, ai sensi dell'art. 1, comma 178, lettera e), della legge n. 178 del 2020 e successive modificazioni ed integrazioni, e di risorse del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, pari a 1.277.485.160 euro, ai sensi dell'art. 1, comma 54, della legge n. 178 del 2020 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 dicembre 2024, con il quale l'onorevole Tommaso Foti e' stato nominato Ministro senza portafoglio; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2024, con il quale al Ministro senza portafoglio, onorevole Tommaso Foti, e' stato conferito l'incarico per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 dicembre 2024, concernente la delega di funzioni al Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, onorevole Tommaso Foti, e, in particolare, l'art. 3 recante «Delega di funzioni in materia di PNRR e di politiche di coesione territoriale»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 31 ottobre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), e gli e' stata assegnata, tra le altre, la delega ad esercitare le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento della politica economica e di programmazione e monitoraggio degli investimenti pubblici, compresi quelli orientati al perseguimento dello sviluppo sostenibile, nonche' quelli in regime di partenariato pubblico-privato; Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, acquisita al prot. DIPE n. 6426-A del 4 giugno 2025, e l'allegata nota informativa per il CIPESS predisposta dal competente Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, come integrata dalle note acquisite al prot. DIPE n. 6774-A del 12 giugno 2025 e n. 7098-A del 20 giugno 2025, propone l'assegnazione, ai sensi dell'art. 51, comma 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023, in favore della Regione Campania di un importo pari a 298.401.553,99 euro a valere sulle risorse rese disponibili sul Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, per i seguenti interventi, nel rispetto del vincolo di destinazione territoriale: un importo pari a 169.403.950,43 euro per l'intervento denominato «Affidamento del servizio di trattamento 1.200.000 tonnellate di rifiuti stoccati in balle (RSB) in siti dedicati della Regione Campania, conferimento presso impianti termici presenti sul territorio nazionale o comunitario del CSS prodotto e smaltito della frazione residua, mediante la realizzazione e la gestione di un impianto di trattamento localizzato presso l'area STIR di Caivano (NA)» (CUP B41E17000570007), di costo complessivo pari a 409.701.650,43 euro, gia' finanziato per un importo pari a 240.297.700,00 euro, di cui 224.897.700,00 euro a valere sulle risorse di cui alla legge n. 208 del 2015 (legge di stabilita' 2016), e la restante quota, pari a 15.400.000,00 euro, a valere sulle risorse FSC 2007-2013 del PSC della Regione Campania; un importo pari a 108.997.603,56 euro per l'intervento denominato «Affidamento del servizio di trattamento 400.000 tonnellate di rifiuti stoccati in balle (RSB) in siti dedicati della Regione Campania, finalizzato al recupero di materia e produzione di combustibile solido secondario (CSS), conferimento dei materiali recuperati presso impianti autorizzati presenti sul territorio nazionale o comunitario e smaltimento della frazione residua, attraverso la realizzazione e gestione di un impianto di trattamento localizzato nell'ex Area Turbogas Enel, Localita' Ponte Riccio, in Giugliano in Campania (NA)» (CUP B94H17000920007), di costo complessivo pari a 212.776.228,02 euro, gia' finanziato per un importo di 103.778.624,46 euro, di cui 69.091.144,46 euro a valere sulle risorse di cui alla legge n. 208 del 2015 (legge di stabilita' 2016), e la restante quota, pari a 34.687.480,00 euro, a valere sulle risorse FSC del PSC della Regione Campania (20.000.000 euro a valere su FSC 2007-2013, 14.687.480,00 euro a valere su FSC 2014-2020); un importo pari a 20.000.000,00 euro per l'intervento di «Rifunzionalizzazione del porto Masuccio salernitano e di Piazza della Concordia» (CUP I51I24000110006), di costo complessivo pari a 23.000.000,00 euro, di cui una quota di cofinanziamento pari a 3.000.000,00 euro assicurata nell'ambito dell'Accordo per la coesione FSC 2021-2027 della Regione Campania; Considerata la nota del Presidente della Regione Campania, allegata alla proposta, indirizzata al Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, con cui si richiede, sulla base del fabbisogno rappresentato dall'autorita' di gestione del POR FESR 2014-2020 della Regione Campania nella relativa nota tecnica, l'allocazione delle risorse rinvenienti dall'adesione all'iniziativa SAFE, ai sensi dell'art. 51, comma 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023, per il finanziamento dei predetti interventi; Considerato, in particolare, che, come evidenziato nella suddetta nota tecnica dell'autorita' di gestione del POR FESR 2014-2020, la «Struttura di missione per l'attuazione del programma straordinario per la rimozione dei rifiuti stoccati in balle e interventi per il superamento della sanzione disposta con sentenza della Corte di giustizia europea, Sez. III, 16 luglio 2015» competente ratione materiae per l'attuazione degli interventi relativi al trattamento dei rifiuti stoccati in balle (RSB) nei comuni di Giugliano in Campania e Caivano, ha rappresentato l'esigenza di prolungare la durata del servizio per entrambi gli impianti, al fine di assicurare il completo smaltimento delle ecoballe ancora stoccate avvalendosi della facolta' di rinnovo espressamente contemplata dai rispettivi contratti d'appalto; Tenuto conto della rilevanza strategica degli interventi relativi al trattamento dei RSB nei Comuni di Giugliano in Campania e Caivano, in quanto finalizzati a fronteggiare la procedura di infrazione n. 2007/2195 di cui all'art. 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE); Considerata la modifica del POR FESR Campania 2014-2020, approvata con decisione della Commissione europea C(2023)7429 del 26 ottobre 2023, che introduce, in attuazione dell'art. 25-ter del regolamento (UE) n. 1303/2013, il nuovo asse prioritario SAFE, nell'ambito del quale sono state rendicontate le spese relative al bonus elettrico per famiglie in Campania, gia' coperto sul bilancio dello Stato; Tenuto conto che, in attuazione dell'art. 51 del decreto-legge n. 13 del 2023, i relativi rimborsi europei sono confluiti nell'apposito conto corrente di tesoreria n. 25051 del Fondo di rotazione, per un importo pari a 234.000.000,01 euro, a cui si aggiungono 64.401.553,98 euro, quale quota del corrispondente cofinanziamento nazionale, rivenienti dalla rendicontazione al 100 per cento del pertinente asse SAFE del POR FESR Campania 2014-2020; Considerato che ai sensi dell'art. 16, della legge 27 febbraio 1967, n. 48, e successive modificazioni e integrazioni, «In caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di Vice Presidente del Comitato stesso»; Vista la delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82 recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; Vista la nota DIPE prot. n. 7290 del 25 giugno 2025 predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base della seduta del Comitato; Tenuto conto che il testo della presente delibera, approvata nell'odierna seduta, sara' trasmesso, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del regolamento interno del CIPESS, al Ministero dell'economia e delle finanze per le verifiche di finanza pubblica e successivamente sottoposto alla sottoscrizione del Segretario e del Presidente del Comitato; Su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione;
Delibera:
1. Assegnazione di risorse in favore della Regione Campania ai sensi dell'art. 51, comma 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023. 1.1. Ai sensi dell'art. 51, comma 1-ter, del decreto-legge n. 13 del 2023, si dispone l'assegnazione in favore della Regione Campania di un importo pari a 298.401.553,99 euro a valere sulle risorse rese disponibili sul Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, nel rispetto del vincolo di destinazione territoriale, per i seguenti interventi: 169.403.950,43 euro per l'intervento denominato «Affidamento del servizio di trattamento 1.200.000 tonnellate di rifiuti stoccati in balle (RSB) in siti dedicati della Regione Campania, conferimento presso impianti termici presenti sul territorio nazionale o comunitario del CSS prodotto e smaltito della frazione residua, mediante la realizzazione e la gestione di un impianto di trattamento localizzato presso l'area STIR di Caivano (NA)» (CUP B41E17000570007); 108.997.603,56 euro per l'intervento denominato «Affidamento del servizio di trattamento 400.000 tonnellate di rifiuti stoccati in balle (RSB) in siti dedicati della Regione Campania, finalizzato al recupero di materia e produzione di combustibile solido secondario (CSS), conferimento dei materiali recuperati presso impianti autorizzati presenti sul territorio nazionale o comunitario e smaltimento della frazione residua, attraverso la realizzazione e gestione di un impianto di trattamento localizzato nell'ex Area Turbogas Enel, Localita' Ponte Riccio, in Giugliano in Campania (NA)» (CUP B94H17000920007); 20.000.000,00 euro per l'intervento di «Rifunzionalizzazione del porto Masuccio salernitano e di Piazza della Concordia» (CUP I51I24000110006). In allegato alla presente delibera sono riportati il cronoprogramma procedurale (allegato 1) e il cronoprogramma finanziario (allegato 2) dei predetti interventi. 2. Modalita' di trasferimento delle risorse e monitoraggio. 2.1. Le modalita' di trasferimento delle risorse assegnate sono le seguenti: erogazione iniziale pari al 20 per cento delle risorse assegnate; pagamenti intermedi fino al raggiungimento del limite del 90 per cento delle risorse assegnate all'intervento sulla base di apposite domande di pagamento inoltrate tramite il sistema informativo RGS-IGRUE; pagamento del saldo finale nella misura del 10 per cento della dotazione finanziaria complessiva dell'intervento sulla base di apposita domanda di pagamento finale attestante la positiva conclusione dell'intervento. 2.2. In materia di monitoraggio, si applicano le disposizioni previste dall'art. 1, comma 55, della legge n. 178 del 2020. 3. Disposizioni finali. 3.1. Ai sensi dell'art. 1, comma 2, del decreto-legge n. 124 del 2023, gli interventi finanziati con la presente delibera, unitamente ai relativi cronoprogrammi procedurali e finanziari, sono inseriti, a fini ricognitivi, nell'ambito dell'Accordo per la coesione della Regione Campania, attraverso lo scambio di note formali tra le autorita' politiche di riferimento. 3.2. Con riferimento all'utilizzo delle risorse di cui alla presente delibera, la Regione Campania assicura: il rispetto della normativa nazionale ed europea e la regolarita' delle spese; la predisposizione di un adeguato sistema di gestione e controllo, ovvero l'utilizzo del sistema di gestione e controllo in essere.
Il Vice Presidente: Giorgetti Il Segretario: Morelli
Registrato alla Corte dei conti il 15 ottobre 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, reg. n. 1549 |
| | Allegato 1
Regione Campania Allegato 1 Programma di interventi con cronoprogramma procedurale (risorse Fondo di Rotazione ex lege 183/1987)
Parte di provvedimento in formato grafico |
| | Allegato 2
Regione Campania Allegato 2 Programma di interventi con cronoprogramma finanziario (risorse Fondo di Rotazione ex lege 183/1987)
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