Gazzetta n. 235 del 9 ottobre 2025 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 settembre 2025 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Cerva. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto in data 9 maggio 2024, registrato alla Corte dei conti il 20 maggio 2024, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Cerva (Catanzaro) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente composta dal viceprefetto dott. Luigi Guerrieri, dal viceprefetto aggiunto a riposo dott. Salvatore Tedesco e dal funzionario economico-finanziario dott. Luciano Caridi; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita', e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 4 settembre 2025;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Cerva (Catanzaro), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 5 settembre 2025
MATTARELLA
Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri
Piantedosi, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti l'11 settembre 2025, reg. n. 3611 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Cerva (Catanzaro) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 2024, registrato alla Corte dei conti il 20 maggio 2024, per la durata di mesi diciotto ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. La gestione dell'ente e' stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un contesto connotato da forte criticita' nei diversi settori dell'amministrazione e in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la presenza della criminalita' organizzata. Il prefetto di Catanzaro, con relazione del 1° agosto 2025, ha riferito sull'attivita' svolta e sui risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando tuttavia che l'avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalita' dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa. Ha pertanto proposto la proroga della gestione commissariale al fine di consolidare i risultati ottenuti e portare a conclusione le procedure di maggiore complessita', attualmente in fase didefinizione. La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' intrapresi sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 31 luglio 2025, integrato con la partecipazione del procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, consesso che si e' espresso all'unanimita' in senso favorevole alla proroga della gestione commissariale per l'ulteriore termine di sei mesi previsto dalla legge. L'attivita' della commissione straordinaria e' stata improntata alla massima discontinuita' rispetto al passato al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento ancora radicate in quel territorio, come l'attestano le risultanze dell'operazione di polizia giudiziaria denominata Karpanthos e del conseguente procedimento giudiziario nel quale risultano coinvolti anche il sindaco di Cerva e altri amministratori comunali, oltreche' un dipendente dell'ente, tutti, rinviati a giudizio per il reato di cui all'art. 416-ter del codice penale. L'operato della commissione straordinaria si e' focalizzato sulle criticita' segnalate dalla commissione d'indagine, particolarmente quelle che riguardano i settori piu' sensibili, per correggere l'attivita' dell'ente e riportarla nel solco dei principi, di legalita' buon andamento e imparzialita' amministrativa. La costante vigilanza sui procedimenti incorso ha infatti portato all'adozione anche di provvedimenti emessi in autotutela per scongiurare eventuali contenziosi nei quali il comune sarebbe sicuramente soccombente. L'organo straordinario ha cosi' dato impulso alle procedure in materia di appalti di opere e servizi pubblici, assumendo le opportune iniziative atte a impedire le anomalie registratesi in passato, come per esempio, l'esecuzione di lavori affidati surrettiziamente a imprese controindicate ai fini antimafia, subappalti non autorizzati eseguiti da societa' contigue alla criminalita' organizzata e la frammentazione di lavori o forniture in lotti per evitare la certificazione liberatoria antimafia. Viene precisato che il Comune di Cerva e' destinatario di numerosi finanziamenti riferiti agli interventi di cui al piano di priorita' approvato dalla commissione ed e' in procinto di bandire le relative gare, tra le quali quelle riguardatiti i lavori per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico del territorio comunale, gli interventi di adeguamento sismico di una scuola materna, l'ampliamento del cimitero comunale e relative opere di urbanizzazione e i lavori sulla viabilita' e sull'efficientamento energetico di edifici scolastici. Il valore degli interventi suddetti ammonta approssimativamente a 2,5 milioni di curo, a cui si aggiungono le risorse erogate dal Ministero dell'interno a favore degli enti sciolti per mafia e affluiti nelle casse comunali, che ammontano a circa 600.000 euro. Gli interventi descritti necessitano di essere seguiti in ogni fase procedimentale sia per i consistenti importi delle gare che verranno prossimamente bandite sia per garantire la correttezza e la legalita' durante la fase esecutiva di lavori che afferiscono ad attivita' sulle quali notoriamente gravitano gli interessi della criminalita' organizzata. Tra le gare particolarmente attenzionate gia' in sede ispettiva, che hanno contribuito allo scioglimento dell'ente locale per l'interesse mostrato dalla criminalita' organizzata ad acquisire le commesse pubbliche, vi e' quella riguardante l'appalto per l'affidamento del taglio boschivo, il cui bando e' di prossima indizione. La costante azione di vigilanza della commissione straordinaria sulla procedura in questione si rende infatti necessaria per scongiurare il ripetersi di affidamenti diretti e garantire la massima trasparenza e legalita' delle procedure di gara, evitando, come in passato, assegnazioni in favore di soggetti controindicati e assicurando che la fase esecutiva dell'appalto si svolga nel rispetto di clausole contrattuali stringenti, sia sulla tempistica che sulla qualita' della prestazione, da monitorare costantemente in corso d'opera. La terna commissariale e' tuttora impegnata a ripristinare la corretta gestione del patrimonio immobiliare comunale destinato all'edilizia residenziale pubblica attraverso interventi finalizzati ad assicurare la permanenza del requisito di abitabilita' degli alloggi comunali e con azioni volte al recupero dei canoni di locazione; intervento quest'ultimo che se interrotto potrebbe comportare la prescrizione dei titoli di riscossione con grave danno per le casse comunali. Inoltre, nel rilevare la totale inefficienza delle procedure di riscossione dei tributi comunali - che per circa un ventennio e per una precisa scelta politico-amministrativa si sono limitate alla mera fase accertativa del debito - e per scongiurare possibili ricadute sul gia' precario equilibro di bilancio dell'ente locale, l'organo commissariale ha inteso procedere, per tutti i tributi ancora non prescritti, all'emissione di ruoli esecutivi per la successiva riscossione coattiva degli omessi pagamenti, morosita' che hanno riguardato anche alcuni amministratori comunali e loro familiari. Con lo stesso obiettivo sono state adottate iniziative in terna di usi civici e proprieta' collettiva che porteranno al recupero di canoni elusi e all'attuazione dei procedimenti di affrancazione; inoltre, riguardo all'utilizzo dei terreni comunali a vocazione silvo-pastorale, sono stati programmati controlli finalizzati alla tutela del patrimonio demaniale e a rendere cogente la normativa vigente in materia forestale, ambientale, paesaggistica e urbanistica. Anche per tali ragioni si ritiene necessaria la prosecuzione delle attivita' commissariali a garanzia del compiuto ripristino della legalita' e per preservare gli equilibri finanziari dell'ente locale, avviando il recupero di risorse finanziarie che altrimenti si rischierebbe di perdere per la, prescrizione dei relativi titoli. Un particolare impegno e' stato profuso per contrastare l'abusivismo edilizio e per definire le numerose pratiche di condono ancora pendenti presso gli uffici comunali. A questo riguardo sono state impartite direttive per velocizzarne l'iter istruttorio, definendo quelle sanabili al fine di incassare gli oneri accessori, ovvero procedendo con interventi demolitori in caso di abusi edilizi insanabili. Significativo e' l'intendimento della commissione di aggiornare e digitalizzare il piano comunale di protezione civile che potrebbe essere operativo gia' nella prossima stagione autunnale, piano per il quale l'ente e' in attesa di ricevere, entro breve termine, fondi regionali all'uopo stanziati. A cio' si aggiunge la vicenda che riguarda un soggetto controindicato, raggiunto dalla suddetta misura cautelare adottata nell'ambito della citata indagine giudiziaria Karpanthos con l'accusa di scambio politico elettorale a favore dell'ex sindaco in cambio di una corresponsione in denaro, utilita' che sarebbe stata dissimulata con una richiesta di risarcimento diretta all'ente per danni personali e patrimoniali conseguenti a una caduta su strada comunale dissestata. Attualmente il contenzioso e' pendente presso il Tribunale di Catanzaro per cui, «atteso il livello di pregnanza degli indicatori di influenza criminale» che sembra connotare tutta la questione sopra riassunta, e' necessario che la commissione straordinaria possa continuare a seguire il caso fino alla sua conclusione. Il lavoro impostato dalla commissione straordinaria, che ha gia' prodotto significativi risultati e che prosegue grazie alle attivita' di programmazione degli interventi avviati, necessita di essere portato a conclusione per consolidare le azioni intraprese. Come sopra evidenziato la richiesta di proroga e' stata oggetto di approfondimento nella seduta del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nel corso della quale, tra l'altro, il rappresentante dell'organo giudiziario ha dato conferma della molteplicita' delle forme di ingerenza delle organizzazioni criminali sull'amministrazione comunale evidenziando la necessita', al fine di evitare un arretramento di quanto posto in essere dalla commissione straordinaria, di continuare nell'opera di risanamento dell'ente. Per i motivi, sopra descritti risulta, quindi, necessario che l'organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e perseguire, inoltre, una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi l'affidamento della gestione del Comune di Cerva (Catanzaro) alla commissione straordinaria, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 2 settembre 2025
Il Ministro dell'interno: Piantedosi |
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