LA COMMISSIONE REGIONALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL LAZIO
Vista la legge del 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto legislativo del 20 ottobre 1998, n. 368: «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 11 della legge del 15 marzo 1997, n. 59», come modificato dal decreto legislativo dell'8 gennaio 2004, n. 3: «Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, ai sensi dell'art. 1 della legge del 6 luglio 2002, n. 137»; Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto legislativo dell'8 gennaio 2004, n. 3, recante «Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, ai sensi dell'art. 1 della legge del 6 luglio 2002, n. 137»; Visto il decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni ed integrazioni «Codice per i beni culturali ed il paesaggio», ai sensi dell'art. 10 della legge del 6 luglio 2002, n. 137, di seguito codice; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 2 luglio 2009, n. 91, recante «Regolamento recante modifiche ai decreti presidenziali di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali»; Vista la legge del 24 giugno 2013, n. 71, recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali e del turismo»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 agosto 2014, n. 171, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, degli uffici di diretta del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance» a norma dell'art. 16, comma 4 del decreto-legge n. 66 del 24 aprile 2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 23 giugno 2014; Visto il d.d. del 20 marzo 2015, rep. n. 1/2015, a firma del Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo per il Lazio, con cui e' stata istituita la Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio che, ai sensi dell'art. 39, comma 2, lettera g) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171/2014 «adotta, su proposta del soprintendente e previo parere della regione, ai sensi dell'art. 138 del codice, la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici, ai sensi dell'art. 141 del medesimo codice»; Vista la legge del 9 agosto 2018, n. 97, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 giugno 2019, n. 76, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2 dicembre 2019, n. 169, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance» a norma dell'art. 16, comma 4 del decreto-legge del 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge del 23 giugno 2014, n. 89; Visto il D.S.G. del 21 aprile 2020, n. 204, di conferimento al dott. Leonardo Nardella dell'incarico di funzione dirigenziale di livello non generale di direzione del Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo per il Lazio, ai sensi dell'art. 19, comma 5 del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165; Visto il decreto-legge del 1° marzo 2021, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 55 del 02/04/2021, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», e in particolare l'art. 6, comma 1, con il quale il Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo e' ridenominato «Ministero della cultura»; Visto il d.d. del 4 marzo 2021, n. 39, a firma del Segretariato regionale del Ministero della cultura per il Lazio, con cui e' stata modificata la composizione della Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio, in ottemperanza al decreto ministeriale n. 21 del 28 gennaio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2021, n. 123, recante «Regolamento concernente modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance», in vigore dal 30 settembre 2021; Visto il D.S.G. del Ministero della cultura n. 580 del 30 maggio 2023 con il quale e' stato conferito al dott. Leonardo Nardella l'incarico dirigenziale di livello non generale di direzione del Segretariato regionale del Ministero della cultura per il Lazio, ai sensi dell'art. 19, comma 5 del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165; Visto il decreto-legge del 10 agosto 2023, n. 105 «Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonche' in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione» convertito, con modificazioni, dalla legge n. 137 del 9 ottobre 2023; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 ottobre 2023, n. 167, recante «Regolamento recante modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero della cultura» di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 169 del 2 dicembre 2019, in vigore dal 7 dicembre 2023; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 marzo 2024, n. 57 «Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance» e in particolare l'art. 41, commi 1, 3, 7; Visto il D.S.G. del Ministero della cultura del 12 luglio 2024, n. 849, con il quale si prende atto della validita' ed efficacia del conferimento al dott. Leonardo Nardella dell'incarico di funzione dirigenziale di livello non generale di direzione del Segretariato regionale del Ministero della cultura per il Lazio, nell'ambito del Segretariato generale del Ministero della cultura, ai sensi dell'art. 19, comma 5 del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165; Visto il decreto ministeriale del Ministero della cultura del 5 settembre 2024, n. 270 «Articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del Ministero della cultura»; Vista la proposta della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, di dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi degli articoli 136, comma 1, lettere c) e d) del codice, per l'area denominata «La Campagna Romana» sita in Aprilia (LT), SABAP-Laz. prot. 8271 del 31 luglio 2024, assunta agli atti ns. prot. 6593 del 2 agosto 2024, e comunicata alla Regione Lazio, Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica - Area pianificazione paesaggistica e di area vasta; Considerato che la citata soprintendenza ha inoltrato la documentazione inerente la proposta di dichiarazione in argomento al Comune di Aprilia (LT) per l'affissione all'albo pretorio, come previsto dall'art. 139, comma 1 del codice, in data 31 luglio 2024, prot. 8274 ns. prot. 6590 del 2 agosto 2024; Visto che in data 5 agosto 2024 la proposta di dichiarazione in argomento e' stata affissa all'albo pretorio del Comune di Aprilia, e l'avvenuto adempimento e' stato comunicato alla soprintendenza con nota prot. 83174 dell'8 agosto 2024, SABAP-Laz. prot. 8610 del 12 agosto 2024, per i successivi novanta giorni, ai sensi del comma 4 dell'art. 138 del codice; Preso atto che la Regione Lazio con nota prot. 1002466 del 7 agosto 2024 SABAP-Laz. prot. 8481 dell'8 agosto 2024, ns. prot. 6720 del 7 agosto 2024 ha richiesto alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina la trasmissione degli shape file, al fine di aggiornare sul Geoportale della Regione Lazio, le perimetrazioni del vincolo in oggetto e la soprintendenza ha fornito gli shape file con nota SABAP-Lazio prot. 8873 del 20 agosto 2024; Acquisito il parere favorevole con condizioni della Regione Lazio prot. 1058745 del 30 agosto 2024, SABAP-Laz. prot. 9130 del 30 agosto 2024, ns. prot. 7226 del 2 settembre 2024, reso ai sensi dell'art. 138, comma 3 del sopracitato codice; Preso atto che in data 11 ottobre 2024 e' stata data notizia dell'avvenuta proposta e relativa pubblicazione della dichiarazione di notevole interesse pubblico in oggetto, ai sensi dell'art. 139, comma 2 e art. 141, comma 1 del codice, sui seguenti quotidiani a diffusione nazionale: a p. 16 del giornale Il Messaggero nazionale dell'11 ottobre 2024 e sul seguente quotidiano diffuso nella regione a p. 30 del giornale Il Messaggero-Latina dell'11 ottobre 2024 e sui siti web della Regione Lazio nella pagina dedicata ai provvedimenti ministeriali all'indirizzo https://www.regione.lazio.it/cittadini/urbanistica/pianificazione-pae saggistica/provvedimenti-ministeriali Tenuto conto che entro i termini previsti dal comma 5 dell'art. 139 del codice sono pervenute, tramite pec, un totale di n. 16 osservazioni di cui, le seguenti n. 13 osservazioni contrarie perche' esprimono elementi di criticita' della proposta: SABAP-Laz. prot. 9002 del 27 agosto 2024, RIDA Ambiente s.r.l.; SABAP-Laz. prot. 12066 del 14 novembre 2024, S. Vincenzo Acquee; SABAP-Laz. prot. 12372 del 21 novembre 2024, sig. Sabetta Angelo; SABAP-Laz. prot. 12386 del 21 novembre 2024, geom. Fioratti Spallacci; SABAP-Laz. prot. 12561 del 26 novembre 2024, Regione Lazio - Direzione ciclo rifiuti; SABAP-Laz. prot. 12683 del 27 novembre 2024, sig.ra Daniela Zattoni; SABAP-Laz. prot. 12814 del 2 dicembre 2024, Comitato borghi rurali; SABAP-Laz. prot. 12881 del 3 dicembre 2024, sig. Rodolfo Ratini; SABAP-Laz. prot. 12882 del 3 dicembre 2024, Societa' Stradaioli; SABAP-Laz. prot. 12917 del 3 dicembre 2024, Societa' Paguro; SABAP-Laz. prot. 12924 del 3 dicembre 2024, Societa' Frales; SABAP-Laz. prot. 12951 del 3 dicembre 2024, Gal Gestione Agricola Latinense; SABAP-Laz. prot. 13008 del 5 dicembre 2024, Comune di Aprilia; sono pervenute, inoltre, n. 3 osservazioni, di seguito elencate, in favore e sostegno della proposta: SABAP-Laz. prot. 12966 del 4 dicembre 2024, Associazione Aprilia Libera; SABAP-Laz. prot. 13009 del 5 dicembre 2024 sig. Teiani Filippo, Europa Verde; SABAP-Laz. prot. 13014 del 5 dicembre 2024 - sig. Gabriele Franco, coordinamento consorzi e borgate Aprilia. Sono pervenute oltre i termini di legge altre 3 osservazioni di carattere piu' generale: SABAP-Laz. prot. 541 del 17 gennaio 2025, Sig. Matteo Apicella; SABAP-Laz. prot. 1876 del 20 febbraio 2025 sig. Angelo Sabetta. Sollecito; SABAP-Laz. prot. 2856 del 14 marzo 2025, sig. Andrea Ragusa; Considerato che la soprintendenza, a seguito delle osservazioni pervenute, ha modificato l'originaria configurazione della proposta come dettagliatamente specificato nell'elaborato allegato al presente decreto denominato: 05_Controdeduzioni; Visto che i termini relativi alla conclusione del procedimento, pari a complessivi centottanta giorni, risultano attualmente trascorsi, considerando come data di decorrenza quella della pubblicazione all'albo pretorio del comune interessato (art. 139, comma 3 del codice) avvenuta in data 6 agosto 2024; Considerato che la soprintendenza ha inoltrato la documentazione completa inerente la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del codice ai fini dell'espressione del parere del Comitato tecnico-scientifico del paesaggio con nota prot. 6293 del 10 giugno 2025, agli atti ns. prot. 4457 dell'11 giugno 2025; Tenuto conto del parere del Comitato tecnico-scientifico per il paesaggio, reso ai sensi dell'art. 141, comma 2 del codice, nel corso della seduta del 20 giugno 2025, di cui al verbale rep. n. 37 del 1° luglio 2025, trasmesso dalla DG ABAP, Servizio V con nota del 1° luglio 2025, prot. 23105, agli atti con ns prot. 5172 del 3 luglio 2025; Acquisito il parere di approvazione della Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio, ai sensi del combinato disposto dell'art. 47, comma 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 169/2019 e dell'art. 41, comma 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 57/2024, in sede di riunione decisoria convocata per motivata urgenza in via telematica dal 21 al 25 luglio 2025 come si evince da relativo verbale nota ns. prot. 6008 del 30 luglio 2025; Considerato l'obbligo, da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico, di presentare alla regione o all'ente da essa delegato la richiesta di autorizzazione di cui all'art. 146 del codice per gli interventi che modificano lo stato dei luoghi come previsto dalla normativa di settore; Considerato che l'area oggetto del presente provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico si estende nella zona Nord-Ovest del Comune di Aprilia (LT) e si trova in una posizione di cerniera in relazione ai collegamenti tra Roma, i centri di Ardea e Antium sul litorale marittimo e i centri di Aricia e Lanuvium sul versante meridionale dei Colli Albani; essa confina con l'area di notevole interesse pubblico denominata «Tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna Romana» nei Comuni di Pomezia e Ardea (RM) istituita con decreto ministeriale MiBACT del 27 ottobre 2017, con cui si pone in continuita'. In particolare a Nord, il limite dell'area perimetrata, coincide con il Fosso di Campoleone, che costituisce il confine comunale tra Aprilia ed Ardea, nonche' il confine tra la Citta' Metropolitana di Roma e la Provincia di Latina. Procedendo in senso orario l'area e' delimitata verso est dal confine con il Comune di Ariccia, segue per un tratto l'andamento del Fosso Marana fino ad intercettare la Ferrovia Roma-Napoli, per poi proseguire lungo parte del tracciato di Via del Tufello e successivamente lungo Via Vallelata; seguendo i confini naturali costituiti da un breve tratto del Fosso della Moletta e, tagliando perpendicolarmente Via Riserva Nuova, Fosso della Cava e Fosso Affluente, scende verso sud fino a Via Pontoni, per poi seguire l'andamento naturale del Fosso Buon Riposo, connettendosi a ovest al Fosso della Moletta. Segue il Fosso della Moletta, Fosso di Vallelata, Fosso Campo del Fico, Via Castellaccio, fino ad intercettare Via Apriliana. Continuando lungo i Fossi dell'Acqua Buona, Marana, dei Tre Rami, si arriva a Via Amiata e il perimetro si richiude al confine di Ardea; per la descrizione puntuale dei confini si rimanda all'elaborato 02_Relazione sui confini. Catastalmente il territorio e' individuato per intero nei fogli 1; 2; 3; 4; 5; 6; 13; 14; 15; 20; 21; 22; 30; 31; 32; 33; 37; 38; 39; 40; 41; 61; 88; 91; 92; 93; 94; 95 e parzialmente nei fogli 9; 10; 16; 23; 29; 36; 42; 43; 60; 62; 63; 64; 65; 86; 89; 90; 96; 97; 116; del NCEU del Comune di Aprilia (cit. p. 10 Elaborato n. 02 - Relazione sui confini). A seguito della pubblicazione della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico in oggetto all'albo pretorio del Comune di Aprilia, cosi' come disposto dall'art. 139, comma 5 del decreto legislativo n. 42/2004 e successive modificazioni ed integrazioni, gli enti, i portatori di interessi diffusi e i privati cittadini hanno prodotto le osservazioni, A seguito delle controdeduzioni la proposta di dichiarazione ha subito delle modifiche rispetto a quella iniziale come specificato nel capitolo modifiche successive alla presentazione delle osservazioni (cit. pp. 5-6 della Relazione generale). L'area, oggetto del presente provvedimento, risulta in gran parte non urbanizzata e si contraddistingue per la rilevante qualita' paesaggistica riconducibile ai tratti tipici del paesaggio agrario della Campagna Romana, con vaste zone caratterizzate dall'ampiezza degli scorci panoramici, oltre che da presenze archeologiche diffuse; essa si estende per quasi 4.000 ettari, ricade interamente nel Comune di Aprilia (LT) e racchiude un insieme panoramico di notevole rilevanza paesaggistica che conserva, nonostante vari fenomeni sparsi di urbanizzazione e gli ambiti industriali che la circondano, caratteri identitari agricoli tipici della Campagna Romana, unitamente a quelli di tipo geologico-idrografico e naturalistico costituiti dagli inconfondibili boschi di macchia mediterranea, forre ed elevata idrografia; la presenza delle innumerevoli evidenze archeologiche riscontrate, inoltre, attribuisce all'area anche una notevole importanza storica. Il paesaggio e' contraddistinto da un susseguirsi di lievi ondulazioni collinari di origine vulcanica (tufi e pozzolana), la cui morfologia, un tempo piu' aspra, e' stata addolcita dalle millenarie attivita' agricole, alternate a zone boscate soprattutto lungo i declivi dei numerosi fossi, in cui si conservano tuttora apprezzabili estensioni di macchia, relitto degli ampi boschi medievali; Ritenuto che detta area, delimitata come nell'unita planimetria, presenta il notevole interesse pubblico di cui all'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del codice, per i motivi indicati nella relazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina che di seguito si sintetizzano: per quanto riguarda l'ambiente e i caratteri paesaggistici nel territorio prevale l'utilizzazione agricola del suolo, nell'ambito della quale la coltura quantitativamente e qualitativamente piu' rilevante e' il seminativo nudo, che copre gli altopiani e anche gli invasi vallivi piu' ampi; eredita' della strutturazione fondiaria a latifondo, questo modo di conduzione dei suoli svolge un ruolo fondamentale nel determinare, assieme alla piu' volte richiamata profondita' delle visuali dominate nel piano di fondo dal profilo dei Colli Albani e dei Lepini, quei caratteri scenici di aperta vastita' che caratterizzano la Campagna Romana. Elemento ancora di altissima rilevanza dal punto di vista paesaggistico e' costituito dagli impianti di vegetazione ornamentale, in particolare dai filari di pini ad ombrello (Pinus pinea) che segnano alcuni dei percorsi sommitali e che, tanto piu' in un territorio debolmente ondulato a coltura estensiva, acquistano una straordinaria rilevanza percettiva; analogamente un ruolo di grande rilevanza viene svolto da gruppi isolati di alberature, o anche dai nuclei di vegetazione ornamentale (pini, cipressi, lecci, cedri), che talora circondano i casali e gli altri manufatti storici posti alla sommita' dei pianori (cit. p. 10 della Relazione generale). La fauna comprende numerose specie di uccelli e di mammiferi, biodiversita' rivelatrice di un'elevata qualita' ambientale. L'analisi diacronica del comprensorio delimitato dal vincolo evidenzia, inoltre, una continuita' di occupazione del territorio, seppur con differenti modalita' insediative nelle varie epoche. L'area delimitata dal perimetro di vincolo si colloca nell'Agro Pontino settentrionale, in un contesto ambientale storicamente caratterizzato dalle Pomptinae paludes (Plinio, Nat. Hist. III, 52), vasta zona acquitrinosa ai margini meridionali del Latium vetus, bonificata solo in epoca moderna. Di conseguenza, la densita' insediativa antica fu limitata alle zone leggermente sopraelevate o prossime ai margini delle paludi. Dopo il periodo volsco (IV secolo a.C.), il territorio entro' nell'orbita romana e venne sfruttato a fini agricoli con l'impianto di ville rustiche e infrastrutture connesse, pur senza dare luogo a grandi centri urbani interni. Come si evince in particolare nella relazione generale a pp. 11-22 nel capitolo: evidenze storico-archeologiche nel contesto territoriale di riferimento (tavv. 8a e 8b). Il presente provvedimento si pone come obiettivo principale la tutela e la valorizzazione del paesaggio inteso come parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana e dalle reciproche interrelazioni, come disposto dal dettato dell'art. 9 della Costituzione italiana, recepito nell'art. 131 del decreto legislativo n. 42/2004 e successive modificazioni ed integrazioni, Parte terza (cit. pp. 3 e ss. della Relazione generale). Inoltre esprime, inoltre, la necessita' di salvaguardare i valori paesaggistici di un'area che ancora mostra i caratteri culturali, storici ed identitari del territorio di riferimento, piu' diffusamente presenti in passato nell'Agro Romano, parzialmente obliterati dal disordinato sviluppo urbanistico o modificati da interventi di natura diversa da quelli della tutela e della conservazione del paesaggio, ma ancora generalmente riconoscibili nel loro carattere di complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e di bellezze panoramiche. Il presente provvedimento, pertanto, recepisce pienamente il dettato costituzionale in quanto indica, nella dichiarazione cosi' predisposta, la necessita' di salvaguardare i valori paesaggistici di un'area che ancora mostra i caratteri culturali, storici ed identitari del territorio di riferimento, piu' diffusamente presenti in passato nell'Agro Romano, parzialmente obliterati dal disordinato sviluppo urbanistico o modificati da interventi di natura diversa da quelli della tutela e della conservazione del paesaggio, ma ancora generalmente riconoscibili nel loro carattere di complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e di bellezze panoramiche (cit. p. 4 della Relazione generale). L'obiettivo del presente provvedimento e', pertanto, anche dettato dalla assoluta necessita' di controllare, indirizzare e di favorire il migliore recupero paesaggistico possibile, sottoponendo a controllo da parte di questo Ministero la qualita' dei futuri interventi nei rapporti fra area edificata e quella ancora integra, ma soprattutto contenere e limitare il rischio di trasformazioni incontrollate che il territorio e i valori identitari da esso espressi e qui identificati rischiano di subire, nonche' fornire alle amministrazioni locali le migliori e piu' chiare possibili indicazioni ai fini della salvaguardia dei valori paesaggistici (cit. p. 7 della Relazione generale);
Decreta:
L'area sita nella zona Nord-Ovest Comune di Aprilia (LT), qualificate come l'area «La Campagna Romana», compresa nella proposta di dichiarazione e meglio indicate in premessa, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) e art. 138, comma 3 e art. 141 del codice e rimane quindi sottoposta a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto codice. All'area delimitata, per l'alto pregio agrario che presenta un significativo livello di integrita', permanenza e rilevanza, per le relazioni visive, storico culturali e simboliche dei vari elementi con il contesto paesaggistico, e' attribuito un elevato valore culturale, percettivo, scenico e panoramico. La disciplina di tutela, prescrittiva per tutti gli interventi localizzati all'interno del perimetro del presente vincolo, e' quella contenuta nelle norme del PTPR approvato con DCR 5 del 21 aprile 2021 e pubblicato nel BURL n. 56 del 10 giugno 2021, come di seguito esplicitato. La tavola A «Sistemi ed ambiti di paesaggio» assume efficacia e cogenza, esclusivamente all'interno del perimetro individuato dalla presente dichiarazione. Varranno, pertanto, le disposizioni relative: alla disciplina dei paesaggi di cui al Capo II delle norme del PTPR, e con riferimento agli articoli 22, 24, 25, 26, 27 28 e 29, tabella B «Disciplina delle azioni/trasformazioni e obiettivi di tutela» e tabella C «Norma regolamentare»; e quelle indicate agli altri capi delle medesime norme che rimandano esplicitamente alle disposizioni del medesimo Capo II. Restano, altresi', confermati e pienamente efficaci i vincoli paesaggistici gia' cartografati nella tavola B «Beni paesaggistici» del medesimo PTPR e le relative disposizioni prescrittive di tutela, di cui ai Capi III e IV delle norme del PTPR. Ogni trasformazione del suolo relativa ad opere localizzate all'interno di tale perimetrazione e' subordinata ad autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e successive modificazioni ed integrazioni, ad esclusione delle opere ricadenti nelle fattispecie dell'art. 149 del medesimo decreto o nell'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica n. 31/2017. Le aree e i beni individuati nella tavola C «Beni del patrimonio naturale e culturale» non assoggettati a specifici dispositivi di tutela assumono valenza conoscitiva e integrativa ai fini della valutazione degli interventi, senza introdurre ulteriori obblighi autorizzativi oltre a quelli derivanti da eventuali sovrapposizioni con tavole le B o D. Con riferimento alla tavola D - «Recepimento proposte comunali di modifica dei PTP accolte e parzialmente accolte e prescrizioni» sulla quale e' stato individuato il perimetro della dichiarazione in argomento, si e' tenuto conto degli esiti istruttori delle osservazioni ricadenti all'interno dell'area tutelata con il presente provvedimento cit. elaborato n. 3 - Norme da pag. 1 a pag. 5 allegato del presente decreto. Si conferma la validita', nell'ambito considerato dell'intero corpo normativo del P.T.P.R. per quanto non modificato dal presente decreto. Il presente provvedimento sara' pubblicato, a cura della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Le relazioni, la cartografia, le osservazioni e le controdeduzioni saranno consultabili integralmente sui siti informatici istituzionali del Ministero della cultura. La documentazione ufficiale che fa parte del presente Decreto comprende: elaborato n. 00 - Elenco elaborati; elaborato n. 01 - Relazione generale; elaborato n. 02 - Relazione sui confini; elaborato n. 03 - Norme; elaborato n. 04 - Documentazione Fotografica; elaborato n. 05 - Controdeduzioni; tav. 01 - Perimetro su ortofoto; tav. 02 - Perimetro su mappa catastale; tav. 03 - Perimetro su tavola A di PTPR; tav. 04 - Perimetro su tavola B di PTPR; tav. 05 - Perimetro su tavola C di PTPR; tav. 06 - Perimetro su tavola D di PTPR; tav. 07 - Modifica paesaggi su tavola A di PTPR; tav. 08a - Localizzazione evidenze archeologiche; tav. 08b - Localizzazione evidenze archeologiche. La documentazione sopraelencata e' consultabile sui siti informatici istituzionali del MiC. La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina provvedera' alla trasmissione al Comune di Aprilia (LT) del numero della Gazzetta Ufficiale contenente la presente dichiarazione, unitamente alla relativa planimetria, ai fini dell'adempimento, da parte del comune interessato, di quanto prescritto dall'art. 140, comma 4 del codice. Avverso il presente provvedimento e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio, a norma del decreto legislativo n. 104 del 2 luglio 2010, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica del 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla sua pubblicazione. Roma, 31 luglio 2025
Il Segretario regionale Presidente della Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio Nardella
__________ Avvertenza: Il testo integrale del decreto, comprensivo di tutti gli allegati, e' pubblicato sul sito del Segretariato regionale del MiC per il Lazio all'indirizzo www.lazio.beniculturali.it nella sezione «Amministrazione trasparente». |