Gazzetta n. 179 del 4 agosto 2025 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY |
DECRETO 9 giugno 2025 |
Rimborsi alle Camere di commercio delle somme derivanti dalle riduzioni di spesa versate ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato, con riferimento all'annualita' 2019. |
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IL DIRETTORE GENERALE Servizi di vigilanza
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante «Legge di contabilita' e finanza pubblica», e successive modificazioni ed integrazioni; Visto, in particolare, l'art. 25-bis della citata legge n. 196 del 2009, come inserito dall'art. 2, comma 2 del decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, recante «Completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196» e successivamente modificato dall'art. 4, comma 2 della legge 4 agosto 2016, n. 163, recante «Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernenti il contenuto della legge di bilancio, in attuazione dell'art. 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243»; Visto altresi' l'art. 21, comma 17, della sopracitata legge n. 196/2009, il quale dispone che con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con le amministrazioni interessate, le unita' di voto parlamentare sono ripartite in capitoli ai fini della gestione e della rendicontazione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 ottobre 2016, recante «Individuazione delle azioni del bilancio dello Stato, ai sensi dell'art. 25-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, introdotto dall'art. 2 del decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90» (Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 2016, n. 291); Visto l'art. 2 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, ove si dispone la modifica della denominazione del Ministero dello sviluppo economico, che acquisisce il nome di Ministero delle imprese e del made in Italy; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2023, n. 174, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero delle imprese e del made in Italy» (Gazzetta Ufficiale - Serie generale - 1° dicembre 2023, n. 281); Visti il decreto ministeriale del 10 gennaio 2024, recante l'individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero delle imprese e del made in Italy, registrato dalla Corte dei conti in data 20 febbraio 2024 al n. 267, nonche' il successivo decreto del 13 marzo 2024 di modifica del predetto decreto, registrato dalla Corte dei conti in data 23 aprile 2024 al n. 571; Vista la legge 30 dicembre 2022, n. 197, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025»; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2022, recante «Ripartizione in capitoli delle Unita' di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e per il triennio 2023-2025» (Gazzetta Ufficiale 30 dicembre 2022, n. 304 - Supplemento ordinario n. 44); Vista la legge del 30 dicembre 2023, n. 213, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026»; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 29 dicembre 2023, recante «Ripartizione in capitoli delle unita' di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e per il triennio 2024-2026» (Gazzetta Ufficiale 30 dicembre 2023, n. 303 - Supplemento ordinario n. 41); Vista la legge del 30 dicembre 2024, n. 207, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027»; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 31 dicembre 2024 «Ripartizione in capitoli delle unita' di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e per il triennio 2025-2027» (Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2024, n. 305 - Supplemento ordinario n. 44); Visto il decreto ministeriale del 13 gennaio 2025 con il quale il Ministro delle imprese e del made in Italy, in conformita' a quanto previsto dall'art. 21, comma 17, della citata legge del 31 dicembre 2009, n. 196, ha proceduto all'attribuzione delle disponibilita' del bilancio ai titolari delle proprie strutture di primo livello; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 21 dicembre 2023, con il quale, ai sensi dell'art. 19, commi 3 e 6 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e' stato conferito l'incarico di Capo del Dipartimento dei servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza del Ministero delle imprese e del made in Italy al dott. Benedetto Mineo; Visto il decreto del Capo Dipartimento dei servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza del Ministero delle imprese e del made in Italy del 15 gennaio 2025, con il quale sono state attribuite le risorse finanziarie del bilancio di previsione per l'anno 2025 ai titolari delle direzioni generali del Dipartimento per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2023, registrato alla Corte dei conti il 31 gennaio 2024 al n. 203, con il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2024, e' stato conferito l'incarico di direttore generale della Direzione generale servizi di vigilanza del Ministero delle imprese e del made in Italy, Dipartimento per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza, al dott. Giulio Mario Donato; Considerato che, con ordinanza n. 176 del 26 gennaio 2021, il Tribunale ordinario di Roma, seconda sezione civile, ha sollevato, in riferimento agli articoli 3, 53, 97 e 118 della Costituzione, per violazione dei principi di ragionevolezza, proporzionalita', buon andamento, sussidiarieta' orizzontale, questioni di legittimita' costituzionale degli articoli: 61, commi 1, 2, 5 e 17 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 6, commi 1, 3, 7, 8, 12, 13, 14 e 21, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; 8, comma 3 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; 50, comma 3 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, limitatamente alla loro applicazione alle camere di commercio, nella parte in cui prevedono che le somme derivanti dalle riduzioni di spesa ivi previste siano versate annualmente ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato; Vista la sentenza della Corte costituzionale n. 210/2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 19 ottobre 2022, n. 42, con la quale e' stata dichiarata l'illegittimita' costituzionale delle disposizioni normative indubbiate, nella parte in cui esse prevedevano, limitatamente alla loro applicazione alle camere di commercio, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019, che le somme derivanti dalle riduzioni di spesa ivi previste fossero versate annualmente ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato; Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni e integrazioni, recante «Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura»; Visto il decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, recante «Attuazione della delega di cui all'art. 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura», e, in particolare, l'art. 3, concernente la riduzione del numero delle camere di commercio mediante accorpamento, razionalizzazioni delle sedi e del personale; Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico pro tempore del 16 febbraio 2018 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 9 marzo 2018, n. 57), recante «Riduzione del numero delle camere di commercio mediante accorpamento, razionalizzazione delle sedi e del personale», ai sensi dell'art. 3 del richiamato decreto legislativo n. 219/2016; Visto, in particolare, l'art. 1, commi 1, 2 e 3, del richiamato decreto ministeriale del 16 febbraio 2018, ove vengono definite le circoscrizioni territoriali delle camere di commercio nel numero di 60, e si confermano le circoscrizioni territoriali delle camere di commercio di cui all'allegato A), nonche' si istituiscono le nuove camere di commercio indicate nell'allegato B), entrambi parte integrante del medesimo decreto; Visto l'art. 1, comma 3 della citata legge n. 580/1993, cosi' come sostituito dall'art. 61, comma 4 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, ove viene disposto, tra l'altro, che le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura sono quelle individuate dal citato decreto del Ministro dello sviluppo economico pro tempore del 16 febbraio 2018; Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015)», che prevede l'assoggettamento delle camere di commercio al regime di tesoreria unica di cui alla legge 28 ottobre 1984, n. 720; Preso atto della nota del Ministero dell'economia e delle finanze, Ufficio centrale di bilancio, prot. n. 22450 del 26 gennaio 2023, con la quale e' stato richiesto di avviare una ricognizione interna al fine di identificare il perimetro delle camere di commercio interessate, al fine di procedere alla richiesta della documentazione attestante il diritto al rimborso, in applicazione della richiamata pronuncia della Corte costituzionale n. 210/2022; Preso atto della documentazione attestante i versamenti effettuati dalle camere di commercio, trasmessa dall'Unioncamere con nota acquisita agli atti con prot. n. 81897 del 23 marzo 2023, nonche' delle successive integrazioni documentali acquisite agli atti con prot. n. 169435 e prot. n. 169457 dell'11 maggio 2023, n. 192194 del 7 giugno 2023, e n. 22738 del 22 maggio 2024; Visti gli esiti dell'attivita' istruttoria svolta dalla competente Divisione VI - Sistema camerale, della Direzione generale servizi di vigilanza del Dipartimento dei servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza del Ministero delle imprese e del made in Italy; Considerato che occorre procedere agli adempimenti derivanti dalla richiamata pronuncia della Corte costituzionale n. 210/2022 anche per l'anno 2019; Accertata la disponibilita' delle somme sul pertinente capitolo di spesa 1228;
Decreta:
Art. 1
Alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura elencate nel sottostante prospetto 1 e' attribuito il rimborso complessivo di euro 32.931.827,46 (trentaduemilioninovecentotrentunomilaottocentoventisette/46) per l'anno 2019, secondo la misura di seguito indicata.
Prospetto 1 - Importo rimborsi spettanti a ciascuna camera di commercio
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Art. 2
Si impegna la somma complessivamente pari ad euro 32.931.827,46 (trentaduemilioninovecentotrentunomilaottocentoventisette/46) sul capitolo 1228 dello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy per l'anno finanziario 2025. Il presente decreto sara' trasmesso agli organi di controllo per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 9 giugno 2025
Il direttore generale: Donato
Registrato alla Corte dei conti il 21 settembre 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle imprese e del made in Italy, del Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste e del Ministero del turismo, n. 941 |
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