Gazzetta n. 178 del 2 agosto 2025 (vai al sommario) |
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DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 giugno 2025 |
Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualita' dell'aria. |
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IL CONSIGLIO DEI MINISTRI Nella riunione del 20 giugno 2025
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»; Vista la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 «relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa»; Visto il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante «Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa»; Vista la direttiva 2024/2881/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2024 «relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa» che ha previsto nuovi e piu' stringenti valori limite di alcuni inquinanti nell'aria, da traguardare entro il 2030; Rilevato che la Commissione europea ha avviato le procedure di infrazione n. 2014/2147, n. 2015/2043 e n. 2020/2299, nei confronti dell'Italia per la non corretta applicazione della direttiva 2008/50/CE, in riferimento ai superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del materiale particolato PM10 , del biossido di azoto e del materiale particolato PM2,5 ; Vista la sentenza 10 novembre 2020, con la quale la Corte di giustizia dell'Unione europea, nell'ambito della causa (C-644/18), con riferimento alla procedura di infrazione n. 2014/2147, ha accertato che l'Italia e' venuta meno agli obblighi sanciti dalla menzionata direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008, in relazione ai superamenti del valore limite giornaliero e del valore limite annuale fissati dalla normativa per le concentrazioni del materiale particolato PM10 nell'aria ambiente in una serie di zone del territorio italiano delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria, Campania e Lazio; Vista la sentenza del 12 maggio 2022, con la quale la Corte di giustizia dell'Unione europea, nell'ambito della causa (C-573/19), con riferimento alla procedura di infrazione n. 2015/2043, ha accertato che l'Italia e' venuta meno agli obblighi sanciti dalla menzionata direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008, in relazione ai superamenti del valore limite annuale del biossido di azoto NO2 riguardante le Regioni Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana; Vista la lettera del 13 marzo 2024, con la quale la Commissione europea nell'ambito della citata procedura di infrazione n. 2014/2147, ha proceduto ad inviare alla Repubblica italiana una lettera di messa in mora ai sensi dell'art. 260, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE); Visto il decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 2024, n. 166 e, in particolare, l'art. 14 che prevede azioni volte alla risoluzione delle menzionate procedure di infrazione n. 2014/2147, n. 2015/2043 e n. 2020/2299 sulla qualita' dell'aria e all'esecuzione delle suddette sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea del 10 novembre 2020 e del 12 maggio 2022, anche a valere sulle risorse di cui al Fondo per l'attuazione delle misure del Programma nazionale inquinamento atmosferico istituito ai sensi dell'art. 1, comma 498, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024», nonche' l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri di una Cabina di regia con il compito di elaborare un Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualita' dell'aria, comprensivo di cronoprogramma; Considerato che eventuali sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea potrebbero imporre oneri economici di entita' molto rilevante, nonche' la possibile riduzione dei Fondi strutturali europei per l'Italia; Vista la proposta formulata, con nota prot. DPE n. 5457 del 20 giugno 2025, dalla Cabina di regia incaricata di elaborare il Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualita' dell'aria; Sentita la Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che, ai sensi dell'art. 14, comma 6, del menzionato decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, ha espresso, in data 19 giugno 2025, parere favorevole;
Delibera:
Art. 1
1. E' approvato il «Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualita' dell'aria», allegato alla presente delibera di cui costituisce parte integrante e sostanziale. 2. Il Piano di cui al comma 1, individua per ogni misura le amministrazioni centrali, regionali e locali cui e' demandata l'attuazione della misura. 3. Le amministrazioni, nel rispetto dei propri ruoli e delle rispettive competenze, individuano le attivita' da porre in essere per la realizzazione di misure di breve e medio periodo di contrasto all'inquinamento atmosferico in Italia definite dal Piano, avviando una collaborazione finalizzata alla salvaguardia, al miglioramento e al risanamento della qualita' dell'aria ambiente. 4. Le amministrazioni individuate dall'art. 14, comma 5, del menzionato decreto-legge n. 131 del 2024 si impegnano ad adottare le necessarie misure di carattere normativo, programmatico e finanziario e, nell'ambito delle risorse disponibili nel rispetto delle competenze previste dall'ordinamento, ad intervenire adeguatamente nei settori emissivi interessati. 5. Le amministrazioni individuate dall'art. 14, comma 5, del citato decreto-legge n. 131 del 2024 si impegnano, inoltre, a cooperare nell'individuazione delle future strategie nazionali al fine di garantire una maggiore tutela della qualita' dell'aria ambiente e a partecipare congiuntamente ai periodici confronti con la Commissione europea volti alla rappresentazione delle iniziative avviate a livello nazionale per la riduzione dell'inquinamento atmosferico. 6. Ai sensi dell'art. 14, comma 7, del suddetto decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, il Piano di cui al comma 1 ha una durata di ventiquattro mesi decorrenti dalla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Con delibera del Consiglio dei ministri, adottata secondo le modalita' di cui all'art. 14, comma 6, primo periodo, del menzionato decreto-legge n. 131 del 2024, su proposta dell'apposita Cabina di regia istituita dal comma 4 del medesimo art. 14, la durata del Piano di cui all'art. 1 puo' essere prorogata fino ad un massimo di ulteriori ventiquattro mesi e possono essere disposti la revisione o l'aggiornamento del Piano stesso, anche sulla base delle risultanze dell'attivita' di monitoraggio di cui al comma 9 del citato art. 14. 7. All'attuazione del Piano di cui al precedente art. 1 si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili ai sensi dell'art. 14, comma 8, del citato decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131. 8. In caso di mancata attuazione delle misure del Piano o di scostamenti dal cronoprogramma approvato, la Cabina di regia riferisce al Consiglio dei ministri, anche ai fini di quanto previsto dall'art. 14, comma 9, del menzionato decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131. La presente deliberazione è trasmessa ai competenti organi per il controllo e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
p. Il Presidente del Consiglio dei ministri ex art. 8, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400 Tajani
Registrato alla Corte dei conti il 22 luglio 2025 Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, n. 1917 |
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Piano d'azione per il miglioramento della qualita' dell'aria 2025-2027
Il Piano e' stato elaborato dalla Cabina di Regia istituita ai sensi dell'art. 14 del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131. E' articolato in cinque ambiti di intervento: uno trasversale, tre tematici ed uno complementare. Per ciascun ambito di intervento sono individuate specifiche azioni operative inquadrate in una strategia unica e complessiva. La definizione degli ambiti d'intervento e delle azioni, che ne costituiscono la specificazione in chiave operativa, muovono dalla consapevolezza che i fattori incidenti sulla qualita' dell'aria sono molteplici e richiedono un'attivita' trasversale e razionale indirizzata alla comprensione e all'individuazione dei problemi e della loro soluzione, attraverso interventi specifici che sia direttamente sia indirettamente possano assicurare un'aria piu' salubre per i cittadini riducendo le emissioni atmosferiche inquinanti. Su tale situazione operano le parti, insieme alle regioni, in ragione delle specifiche e rispettive funzioni, nel rispetto delle competenze di ciascuna, come indicato di seguito. Ciascuna azione e' stata quantificata in termini temporali ed economici. Le amministrazioni interessate realizzano le relative azioni di competenza nel limite delle risorse disponibili allo scopo per ciascuna annualita'.
Ambito d'intervento 1 Misure trasversali Azione 1. Informazione ai cittadini Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: avvio entro novanta giorni dall'entrata in vigore del piano e durata misura dodici mesi. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica con la partecipazione del Ministero della salute. Misure attuative: A) realizzazione di una campagna informativa per i cittadini, da sviluppare anche tramite i principali canali televisivi e radiofonici nazionali, sul tema della qualita' dell'aria dell'importanza dei comportamenti individuali e dei rischi per la salute. Risorse: 10 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all'art. 1, comma 498, della legge n. 234/2021 Azione 2. Potenziamento dei controlli delle misure regionali oggetto di divieto Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regioni, soggetti detentori dei dati Misure attuative: A) realizzazione di un programma di finanziamenti per le regioni sottoposte a procedura di infrazione, volto ad incentivare l'utilizzo di tecnologie per il potenziamento dei controlli delle misure di divieto previste nei piani regionali di qualita' dell'aria; B) messa a disposizione gratuita da parte di tutti i soggetti che li detengono, dei dati e delle informazioni necessari ai fini dello svolgimento dei predetti controlli (black list, catasti, etc). Risorse: 50 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all'art. 1, comma 498, della legge n. 234/2021. Azione 3. Adozione degli accordi con le regioni per il miglioramento della qualita' dell'aria Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: Misura gia' avviata e la possibilita' di sottoscrizione di nuovi accordi e' sempre attiva. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni e province autonome. Misure attuative: A) predisposizione e approvazione degli accordi regionali per il miglioramento della qualita' dell'aria, o delle estensioni/integrazioni degli stessi, contenenti gli impegni a carattere territoriale assunti dalle amministrazioni regionali competenti in materia. Risorse: a valere su risorse MASE a legislazione vigente, da integrare, fino al limite massimo di 100 milioni di euro complessivi, a valere sulle risorse aste ETS 2024, da ripartire nel 2025. Azione 4. «Promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima» Referente: Ministero della salute. Tempistica: misura gia' avviata e attiva fino al 31 dicembre 2026. Soggetto attuatore: Ministero della salute. Misure attuative: A) attuazione programma per l'istituzione ed il funzionamento del nuovo Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici come nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanita' pubblica. I finanziamenti del PNC hanno permesso l'avvio di una serie di iniziative volte primariamente al rafforzamento delle strutture e dei servizi afferenti al SNPS e al SNPA, allo sviluppo di un programma formativo ad hoc riservato al personale che partecipa alla realizzazione del nuovo assetto, alla promozione di progetti di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima, e alla realizzazione di una piattaforma di rete che permetta l'interpolazione tra i dati di salute e i dati ambientali. Risorse: 66.418.333,00 euro gia' integralmente impegnate nell'ambito del PNC.
Ambito d'intervento 2 Agricoltura Azione 1. Divieto utilizzo UREA Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, Regioni del bacino padano. Misure attuative: A) adottare una proposta normativa/regolamentare nazionale inerente il divieto, esclusivamente per le Regioni del bacino padano, di impiegare l'urea a partire dal 1° gennaio 2028 al fine di incentivare l'impiego dei fertilizzanti organici (digestato agrozootecnico e agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n. 5046/2016, reflui zootecnici e biochar) e dei fertilizzanti di sintesi chimica alternativi. Risorse: tenuto conto che la sostituzione dell'urea con altro fertilizzante (minerale di nuova generazione o organico) comporta un maggior onere per le imprese agricole, a causa dei maggiori costi della materia prima e delle tecniche di distribuzione del fertilizzante utilizzato, non inferiori a 150 euro per ettaro, saranno attivati specifici interventi cofinanziati dal FEASR nell'ambito del Piano strategico nazionale 2023-2027. Azione 2. Sistemi di incentivazione per la promozione degli inibitori della nitrificazione Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste e consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA). Misure attuative: A) decreto per l'affidamento di uno studio realizzato dal CREA (ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste) volto a promuovere l'impiego degli inibitori della nitrificazione dell'azoto da effluenti zootecnici e dal digestato agro zootecnico e agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n. 5046/2016. Misura di carattere sperimentale volta a valutare gli effetti derivanti dall'impiego degli inibitori sulle caratteristiche del suolo (attivita' microbica, fertilita', apporto di sostanza organica). Risorse: nel limite massimo di 1 milione di euro, previa adozione di apposita disposizione normativa. Azione 3. Incentivi in materia di attrezzature per lo spandimento Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: avvio entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento venti mesi. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni. Misure attuative: A) decreto interministeriale per le Regioni del bacino padano per attivare la misura inerente all'acquisto di attrezzature volte a garantire la fertirrigazione e l'impiego di tecniche sostenibili per la gestione dei reflui zootecnici e del digestato agrozootecnico e agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n. 5046/2016 in agricoltura come l'interramento contestuale allo spandimento e l'iniezione diretta. Risorse: 50 milioni di euro a valere sul fondo di cui all'art. 1, comma 498, della legge n. 234/2021. Azione 4. Progetti di ricerca inerenti i trattamenti innovativi per la gestione degli sfalci di potatura, del digestato agrozootecnico e agroindustriale e degli effluenti zootecnici Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento diciotto mesi. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni. Misure attuative: A) decreto interministeriale per la promozione di progetti di ricerca volti ad individuare dei trattamenti innovativi per la gestione del digestato agrozootecnico e agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n. 5046/2016 e degli effluenti zootecnici, tra i quali anche l'utilizzo degli additivi nelle vasche di stoccaggio e la produzione di struvite, oltre che ad originare filiere volte alla valorizzazione dei residui colturali (sfalci e potature). Risorse: 10 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all'art. 1, comma 498 della legge n. 234/2021. Ulteriori 700.000 euro a valere sulle risorse MASAF (legge n. 499/1999). Azione 5. Incentivazione all'utilizzo della concimazione a rateo variabile Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, regioni. Misure attuative: A) decreto ministeriale per la diffusione dell'utilizzo della concimazione a rateo variabile. Le risorse saranno destinate a spese di investimento, per l'acquisto di macchine e del software con le mappe di prescrizione, in grado di modulare la quantita' di fertilizzante o ammendante da somministrare al suolo al fine di ridurre gli input ambientali e il surplus di elementi nutritivi (azoto, potassio, ecc.). Risorse: assegnazione programmatica fino a un massimo di 13 milioni di euro a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 (quota MASAF), previo accordo per la coesione MASAF.
Ambito d'intervento 3 Mobilita' Azione 1. Programma di finanziamenti mobilita' sostenibile Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: avvio entro novanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento quattro anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, comuni. Misure attuative: A) adottare un decreto istitutivo di un programma di finanziamenti per la realizzazione di interventi per la promozione della mobilita' sostenibile destinato ai comuni o aggregazioni di comuni tra 30 e 50 mila abitanti o sopra i 50 mila abitanti non capoluogo di provincia, ricadenti in zone in infrazione della qualita' dell'aria. Risorse: 300 milioni di euro a valere sul fondo di cui all'articolo1, comma 498 della legge n. 234/2021. Azione 2. Incremento dei contributi ministeriali Ferrobonus Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze, regioni. Misure attuative: A) destinare una quota pari a euro 29.855.000 per ciascuna delle due annualita' 2025 e 2026 al potenziamento del programma Ferrobonus volto all'incentivazione delle imprese utenti di servizi di trasporto ferroviario che commissionano servizi di trasporto intermodale o trasbordato con treni completi sul territorio nazionale, in arrivo e in partenza da nodi logistici e portuali in Italia; B) adozione del decreto interministeriale di regolamentazione dell'utilizzo dei fondi per le annualita' 2025 e 2026. Risorse: euro 59.710.000 in due annualita' a valere su risorse MIT. Azione 3: Incentivi destinati al rinnovo del parco veicolare per il trasporto conto terzi Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Misure attuative: A) destinare 34,8 milioni di euro (annualita' 2025 e 2026) al programma di incentivazione al rinnovo del parco veicolare delle imprese attive sul territorio italiano iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all'albo nazionale degli autotrasportatori in conto terzi; B) adottare il decreto attuativo del programma recante le regole ed i criteri per l'erogazione degli incentivi. Risorse: 19,4 milioni di euro per il 2025 e 15,4 milioni di euro per il 2026 a valere su risorse MIT. Azione 4: Incentivi destinati all'utilizzo del cold ironing nei porti Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: misura avviata nel 2024 e operativa entro il secondo semestre 2025. Misure attuative: A) attivare la misura di sconto della componente della tariffa elettrica corrispondente agli oneri generali di sistema per l'utilizzo dei sistemi di cold ironing nei porti da parte delle navi durante la sosta in banchina. Elaborazione del decreto ministeriale propedeutico all'attuazione della misura a partire dal secondo semestre del 2025. Risorse: l'impatto della misura sulla tariffa elettrica per l'utilizzo di sistemi di cold ironing e' stato stimato in circa 570 mln di euro durante tutto il periodo di applicazione della stessa (2025-2033). La misura e' compensata nell'ambito del sistema tariffario senza oneri per la finanza pubblica. Si tenga conto che la misura accompagna e rafforza la misura per la realizzazione delle reti di alimentazione elettrica per le navi in sosta nei porti, prevista nel PNRR (Ambito 5 azione PNRR M3C2-2.3 «Cold ironing»). Azione 5. Programma di finanziamento di progetti per la creazione, il prolungamento, l'ammodernamento e la messa a norma di corsie riservate per il trasporto pubblico locale o di piste ciclabili Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: avvio entro novanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento non superiore a quarantotto mesi. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, comuni. Misure attuative: A) adottare un decreto interministeriale istitutivo di un programma di finanziamenti per la creazione, il prolungamento, l'ammodernamento e la messa a norma di corsie riservate per il trasporto pubblico locale o di piste ciclabili destinato ai comuni di almeno 50 mila abitanti o aggregazioni di comuni ricadenti in zone in infrazione della qualita' dell'aria. Risorse: 20 milioni di euro a valere sul fondo di cui all'art. 2, comma 2, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111. Azione 6: Programma rinnovo flotta bus destinati al TPL Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni. Misure attuative: A) programma di incentivazione, nelle aree metropolitane delle regioni sottoposte a procedura di infrazione sulla qualita' dell'aria, volto alla sostituzione di autobus inquinanti, con veicoli a basse o nulle emissioni (elettrici, idrogeno, ibridi, metano). Risorse: 200 milioni di euro a valere sulle risorse MASE delle aste ETS 2023. Azione 7: Programma rinnovo flotta veicoli circolanti privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: in negoziazione nell'ambito della rimodulazione del PNRR (M2C2-I4.3). Chiusura entro giugno 2026. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Misure attuative: A) programma di incentivazione, nelle aree metropolitane e capoluoghi di provincia ricadenti in zone sottoposte a procedura di infrazione sulla qualita' dell'aria, volto alla sostituzione con radiazione di autovetture, ciclomotori, motocicli e mezzi commerciali leggeri inquinanti, con veicoli elettrici. Risorse: nel limite massimo di 350 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR, previo esito positivo della rimodulazione del PNRR. Azione aggiuntiva prevista dal decreto-legge n. 131/2024. Programma di finanziamenti mobilita' sostenibile citta' metropolitane e capoluoghi di provincia Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero dell'economia e delle finanze. Tempistica: avvio entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge n. 131/2024 convertito con modificazioni dalla legge 14 novembre 2024, n. 166. Durata programma di finanziamento quattro anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, comuni, citta' metropolitane. Misure attuative: A) adottare un decreto istitutivo di un programma di finanziamenti per la realizzazione di interventi per la promozione della mobilita' sostenibile destinato ai comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 50.000 abitanti e alle citta' metropolitane, ricadenti in zone in infrazione della qualita' dell'aria. Risorse: 500 milioni di euro a valere sul fondo di cui all'art. 1, comma 498 della legge n. 234/2021.
Ambito d'intervento 4 Riscaldamento civile Azione 1. Riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dai generatori di calore a biomassa Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica con Ministero della salute. Tempistica: entro centoventi giorni dall'entrata in vigore del piano. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni. Misure attuative: A) adottare uno schema di decreto di aggiornamento del decreto ministeriale di cui all'articolo art. 290, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inserendo una o piu' nuove classi di qualita' per la certificazione dei generatori di calore a biomasse combustibili solide; B) adottare uno schema di norma di modifica del decreto legislativo n. 152/2006 per consentire la commercializzazione in Italia dei biocombustibili legnosi (pellet, legna, cippato, briquette) solo se certificati ai sensi della UNI EN ISO 17225; C) prevedere in un'apposita norma, ferme restando le responsabilita' per la manutenzione, la conduzione ed i controlli degli impianti termici civili previste dal decreto legislativo n. 192 del 2005 e dal Titolo II della parte quinta del decreto legislativo n. 152 del 2006, che gli impianti termici civili alimentati a biomasse legnose o legna da ardere messi in commercio siano accompagnati da un opuscolo, a cura del produttore, in cui si illustrano, a fini di informazione degli utenti, le corrette modalita' di gestione; D) adottare una norma per la semplificazione delle ispezioni e degli accertamenti di cui dall'art. 9 del decreto legislativo n. 192 del 2005 e dei controlli di cui all'art. 288 del decreto legislativo n. 152 del 2006 per impianti alimentati a biomasse legnose o legna da ardere, anche prevedendo apposite sanzioni, al fine di disincentivare violazioni della normativa nazionale e regionale in materia di conduzione degli impianti termici civili; E) adottare una norma per la semplificazione delle operazioni di accatastamento e tracciamento dei nuovi impianti termici civili acquistati, anche mediante apposizione di specifici QR code sulle confezioni di vendita; F) vincolare l'erogazione di incentivi (detrazioni fiscali, conto termico ecc.), relativi alla sostituzione dei generatori di calore, al corretto accatastamento del nuovo impianto sui catasti regionali. Risorse: misura normativa. Azione 2. Protocollo di intesa con regioni e associazione di categoria Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata protocollo due anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni, associazioni di categoria. Misure attuative: A) sottoscrizione di un apposito protocollo di intesa tra il Ministero dell'ambiente, le regioni e le associazioni di categoria della filiera del legno, volto a favorire la condivisione e l'instaurarsi di buone pratiche tra tutti gli attori coinvolti a vario titolo nel settore degli impianti termici civili alimentati a biomassa legnosa. Risorse: misura normativa. Azione 3: Incentivi destinati alla sostituzione degli impianti a biomassa legnosa piu' obsoleti Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Tempistica: avvio centottanta giorni dall'entrata in vigore del piano. Durata programma di finanziamento due anni. Soggetto attuatore: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, regioni. Misure attuative: A) avviare programmi incentivanti per una quota fino a un massimo di 100 milioni di euro cumulabili al programma conto termico volti a favorire la sostituzione di vecchi impianti termici civili a biomasse 3 stelle o inferiori ai sensi del decreto n. 186/2017, con sistemi 5 stelle o superiori e pompe di calore eventualmente accoppiati con fotovoltaico. Risorse: nel limite massimo di 100 milioni di euro a valere sui finanziamenti gia' destinati alle misure ed accordi con le regioni in procedura di infrazione.
Ambito d'intervento 5 Azioni in atto complementari
Il presente ambito raccoglie una serie di misure previste in piani o iniziative strategiche nazionali che, seppur gia' previste, non hanno ancora esplicato i loro effetti e che integrano e completano l'azione di contrasto all'inquinamento atmosferico dei precedenti ambiti. Azione 1. Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a zero emissioni Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: entro 30 giugno 2026. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, citta' metropolitane e comuni sopra i 100.000 abitanti. I soggetti attuatori della misura PNRR M2C2I4.4.1, cosi' come previsto dall'allegato 1 del decreto ministeriale n. 530/2021, sono: comuni capoluogo di citta' metropolitana, comuni capoluogo di regione o di province autonome, comuni ad alto inquinamento di PM10 e biossido di azoto. Misure attuative: A) programma di finanziamenti (decreto ministeriale n. 530/2021) volto all'acquisto e messa in servizio di almeno 3.000 autobus a zero emissioni (elettrici e ad idrogeno) nelle citta' metropolitane e comuni sopra i 100.000 abitanti. Risorse: 1915 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR. Azione 2. Rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi - BUS Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: entro 30 dicembre 2026. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regioni. Misure attuative: A) programmi di finanziamento per l'acquisto e messa in servizio di almeno 1500 autobus a basse emissioni (elettrici, ad idrogeno e a metano). Decreto ministeriale n. 315 del 2 agosto 2021 e decreto ministeriale n. 335 del 23 dicembre 2024. Risorse: euro 133.023.332 per il 2025 ed euro 124.220.000,00 per il 2026 Fondi PNC. Azione 3. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale finanziate con il piano strategico per la mobilita' sostenibile Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: programma pluriennale fino al 2033. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regioni, citta' metropolitane e comuni. Misure attuative: A) finanziamento alle regioni e citta' metropolitane per l'acquisto e messa in servizio di autobus a basse emissioni (elettrici, idrogeno, metano e una quota residua di veicoli diesel di ultima generazione o ibridi). Risorse: 300 milioni di euro alle regioni e 227 milioni alle citta' metropolitane ed ai comuni per il biennio 2025-2026, dal Fondo del piano strategico per la mobilita' sostenibile introdotto con l'art. 1, comma 613-615, della legge n. 232/2016. Azione 4. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale finanziate con risorse del Fondo investimenti Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: programma pluriennale fino al 2033. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regioni. Misure attuative: A) finanziamento alle regioni per l'acquisto e messa in servizio di autobus a basse emissioni (elettrici, idrogeno, metano e una quota residua di veicoli diesel di ultima generazione o ibridi). Decreto ministeriale n. 223 del 29 maggio 2020. Risorse: 19,3 milioni per il 2025 e 8,7 milioni per il 2026, dal Fondo investimenti (art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232). Azione 5. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: programma pluriennale fino al 2026. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regioni. Misure attuative: A) finanziamento alle regioni per l'acquisto e messa in servizio di autobus a basse o nulle emissioni (elettrici, idrogeno). Decreto ministeriale n. 112 del 18 aprile 2024. Risorse: 23 milioni per ciascuna delle annualita' 2025 e 2026. Azione 6. Realizzazione delle infrastrutture di cold ironing Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tempistica: entro 30 giugno 2026. Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Autorita' di sistema portuale. Misure attuative: A) finanziamento della realizzazione degli impianti di cold ironing nei porti per un totale di circa 280MW di potenza installata in modalita' elettrica, al fine di azzerare le emissioni inquinanti derivanti dallo stazionamento in porto delle navi alimentate da motori termici. Risorse: a valere su risorse PNRR e PNC per un ammontare complessivo di circa 791 milioni di euro. Azione 7. Parco Agrisolare Referente: Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: entro 30 giugno 2026. Soggetto attuatore: Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste e Gestore dei servizi energetici GSE S.p.a. Misure attuative: A) programma di finanziamento per l'acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all'attivita' dei soggetti beneficiari nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per la produzione di energia rinnovabile. Risorse: 2350 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR. Azione 8. Sostegno a iniziative per l'innovazione in agricoltura Referente: Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: gia' emanati i bandi di finanziamento. Soggetto attuatore: Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste e ISMEA. Misure attuative: A) bandi di finanziamento per la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati al rinnovo del parco macchine esistenti incentivando la diffusione delle migliori tecnologie disponibili con l'obiettivo di migliorare la sostenibilita' ambientale del settore. Risorse: 75 milioni euro per il 2023, 100 milioni euro per il 2024 e 75 milioni euro per il 2025 del Fondo di cui alla legge 29 dicembre 2022, n. 197, art. 1, commi 428-431. Azione 9. Incentivazione per la promozione delle tecniche agricole inerenti la copertura delle vasche di stoccaggio rigide e flessibili ancorate ai bordi Referente: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. Tempistica: procedure in corso - bandi pubblicati nel 2023, nel 2024 e in corso di pubblicazione anche nel 2025, cofinanziati dal FEASR. Soggetto attuatore: regioni del bacino padano. Misure attuative: A) concessione contributi in conto capitale per la realizzazione di investimenti finalizzati al miglioramento della sostenibilita' del settore zootecnico, nell'ambito dei quali e' previsto l'intervento della copertura delle vasche di stoccaggio. Risorse: 127 milioni di euro gia' stanziati ed in fase di attuazione.
SCHEDA SINOTTICA PIANO D'AZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELL'ARIA
Parte di provvedimento in formato grafico |
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