Gazzetta n. 142 del 21 giugno 2025 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
COMUNICATO
Domanda di registrazione della indicazione geografica protetta «Cicoria puntarelle molfettese» e pubblicazione del disciplinare di produzione.


Il Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, esaminata la domanda intesa ad ottenere la registrazione del nome «Cicoria puntarelle molfettese» come indicazione geografica protetta, ai sensi del regolamento (UE) n. 2024/1143 del Parlamento e del Consiglio dell'11 aprile 2024, presentata dall'Associazione per la valorizzazione e la promozione della cicoria puntarella molfettese, e a seguito della riunione di pubblico accertamento tenutasi il giorno mercoledi' 4 giugno 2025 alle ore 16 presso «Fabbrica San Domenico - Sala Finocchiaro» a Molfetta (BA) in via San Domenico n. 69, provvede come previsto dall'art. 9, comma 1, del decreto ministeriale 14 ottobre 2013, alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del disciplinare di produzione affinche' ogni persona fisica o giuridica avente un interesse legittimo e residente sul territorio nazionale possa fare opposizione alla domanda di registrazione.
Le eventuali opposizioni, adeguatamente motivate, relative alla domanda di registrazione del nome «Cicoria puntarelle molfettese», dovranno pervenire, a pena di irricevibilita', al Ministero dell'agricoltura della sovranita' alimentare e delle foreste - Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica - Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare - Ufficio PQA1 - via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, indirizzo pec aoo.pqa@pec.masaf.gov.it - entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del presente disciplinare di produzione, dalle sole persone fisiche o giuridiche aventi un interesse legittimo e residenti sul territorio nazionale.
Dette opposizioni sono ricevibili se pervengono al Ministero nei tempi sopra esposti e se con adeguata documentazione:
dimostrano la mancata osservanza delle condizioni di cui all'art. 46 e all'art. 49, paragrafo 1 del regolamento (UE) n. 2024/1143;
dimostrano che la registrazione del nome proposto e' contraria all'art. 48, paragrafo 1 e 2, all'art. 29 paragrafo 1, 2 e 3, e all'art. 30 del regolamento (UE) n. 2024/1143;
dimostrano che la registrazione del nome proposto danneggia l'esistenza di un nome omonimo o parzialmente omonimo o di un marchio, oppure l'esistenza di prodotti che si trovano legalmente sul mercato da almeno cinque anni prima della data di pubblicazione di cui all'art. 15, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 2024/1143;
forniscono elementi sulla cui base si puo' concludere che il nome di cui si chiede la registrazione e' un termine generico di cui all'art. 28 del regolamento (UE) n. 2024/1143.
Il Ministero, ove le ritenesse ricevibili, seguira' la procedura prevista dal decreto ministeriale n. 12511 del 14 ottobre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 251 del 25 ottobre 2013, prima dell'eventuale trasmissione della suddetta domanda di registrazione alla Commissione europea.
Decorso tale termine, in assenza delle suddette opposizioni o dopo la loro valutazione ove pervenute, la gia' menzionata domanda sara' notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 10, paragrafo 6 del regolamento (UE) n. 2024/1143, alla Commissione europea.
 
Allegato Disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta
«Cicoria puntarelle Molfettese» (Rev. 4 giugno 2025)

Art. 1.

Denominazione

L'indicazione geografica protetta «Cicoria puntarelle molfettese» e' riservata alla cicoria della specie Cichorium intybus L (Gruppo Catalogna) che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare.

Art. 2.

Caratteristiche del prodotto

L'indicazione geografica protetta «Cicoria puntarelle molfettese» designa i cespi e i germogli (puntarelle) di cicoria Cichorium intybus L (Gruppo Catalogna) delle varieta' «Molfetta», «Catalogna pugliese», «Catalogna puntarelle a foglia stretta» prodotte nella zona delimitata di cui al successivo art. 3 e devono presentare le seguenti caratteristiche:
a) aspetto:
cespo: con peso tra 500 e 1.500 gr;
conformazione del cespo: base contenuta e tondeggiante e punta piramidale;
conformazione dei «germogli» (puntarelle): tendenzialmente allungati, di altezza scalare e disposizione a piramide, numerosi all'interno del cespo; abbondante presenza di foglioline tra i germogli;
b) colore: i germogli presentano una colorazione biancastra con sfumature di verde piu' o meno intense;
c) sapore: l'ortaggio si caratterizza per la croccantezza, il sapore e dolce dei suoi germogli con leggero retrogusto amarognolo, piu' accentuato man mano che il germoglio si accresce;
d) lunghezza dei germogli: (puntarelle) tra i 7 e i 15 cm.
Il prodotto e' immesso in commercio allo stato fresco o gia' pronto per il consumo (IV gamma) essendo stato sottoposto a processi tecnologici di minima entita', articolati nelle fasi di selezione, cernita, taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento come meglio dettagliato al successivo art. 8.

Art. 3.

Zona di produzione

La zona di produzione della l'I.G.P. «Cicoria puntarelle molfettese» comprende il territorio amministrativo dei Comuni di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi e Ruvo di Puglia.

Art. 4.

Prova dell'origine

Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna, gli input e gli output. In questo modo e, attraverso l'iscrizione in appositi elenchi gestiti dalla struttura di controllo, degli appezzamenti, dei produttori e dei confezionatori, la tenuta dei registri di produzione e confezionamento, nonche' attraverso la dichiarazione tempestiva alla struttura di controllo delle quantita' prodotte, e' garantita la rintracciabilita' del prodotto. Tutte le persone fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate al controllo da parte delle strutture di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.

Art. 5.

Metodo di ottenimento del prodotto

Le condizioni di impianto e le operazioni colturali degli appezzamenti destinati alla produzione della I.G.P «Cicoria puntarelle molfettese» devono essere quelle atte a conferire ai cespi e ai germogli le caratteristiche specifiche. Caratteristiche di coltivazione
Il semenzaio per la produzione di piantine che verranno usate per il trapianto deve essere ottenuto da semi di cicoria Cichorium intybus L (Gruppo Catalogna) delle varieta' indicate all'art. 2, attraverso il seguente ciclo di coltivazione:
a) La semina nel semenzaio deve avvenire da luglio a settembre;
b) Il trapianto deve essere effettuato posizionando le piantine, quando abbiano raggiunto 2 foglie vere, su file in modo tale da ottenere una densita' colturale di non piu' di 6 piante/m²;
c) La produzione massima e' di 120 ton/ha.
La fertilizzazione, l'irrigazione, la gestione del suolo e la difesa fitosanitaria debbono effettuarsi nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata approvati dalla Regione Puglia.
La raccolta deve avvenire nel periodo compreso tra la seconda meta' di settembre - prima meta' di maggio;
I cespi, di peso compreso tra 0,6 e 2 kg, sono allocati in cassette (legno, plastica, cartone e qualsiasi altro imballaggio idoneo a contenere alimenti secondo normativa vigente) per il trasporto in magazzino dove avverranno le successive fasi di selezione, calibrazione e confezionamento, come prodotto allo stato fresco o gia' pronto per il consumo (IV gamma).
Il contenuto di ciascun imballaggio deve essere omogeneo ed includere soltanto cicoria dello stesso aspetto e calibro del cespo. Lavorazioni post-raccolta
La fase di selezione e calibrazione e' differente a seconda della destinazione come prodotto allo stato fresco o gia' pronto per il consumo (IV gamma):
a) come prodotto allo stato fresco i cespi subiscono la rasatura del fondo e la spuntatura delle foglie prima di passare al confezionamento;
b) per la IV gamma il cespo deve essere tagliato per ricavare i soli germogli (puntarelle), per il successivo confezionamento, previo lavaggio del prodotto.

Art. 6.

Legame fra il prodotto e la zona di produzione

La richiesta di riconoscimento della «Cicoria puntarelle molfettese» si basa sia sulla qualita' distintiva del prodotto che sulla reputazione.
Infatti, la «Cicoria puntarelle molfettese» si riconosce per il proprio aspetto (vedi art. 2 del disciplinare), per il colore verde biancastro del cespo, dalla consistenza e dalla naturale croccantezza, dalla dolcezza dei suoi germogli con leggero retrogusto amarognolo, dai germogli che ricordano una spiga, cosa che gli e' valso il soprannome di «cicoria spigata», ovvero con punte, simili alle spighe: «le puntarelle». (G. De Marco, Molfetta tra passato e presente, Molfetta - Mezzina, 1982, p. 12).
Su queste caratteristiche si e' sviluppata la reputazione del prodotto e la propria specificita' rispetto alle altre cicorie della specie Cycorium (Gruppo Catalogna).
Tale distintivita' e' stata poi scientificamente provata nel 2012 attraverso la PCA Analysis, mediante indagine di risonanza magnetica nucleare (Progetto «Biodiversita' delle specie Orticole della Puglia (BiodiverSO)» (2013-2018).
Infatti, poiche' sono numerose le popolazioni locali di cicoria, con caratteristiche morfobiometriche simili e tali da non permettere una discriminazione ricorrendo esclusivamente ai descrittori tradizionali, sono stati indagati i profili metabolici discriminanti, mediante l'impiego della spettroscopia di Risonanza magnetica nucleare (NMR), utili per la caratterizzazione dei diversi genotipi di cicoria catalogna.
Tale tecnica di eccellenza e' basata sulle proprieta' magnetiche dei nuclei di alcuni atomi e isotopi, e attraverso l'analisi di una vasta raccolta delle componenti metaboliche principali (PCA) e' dello studio delle interrelazioni che possono sussistere tra variabili o individui, e' in grado di fornire una rappresentazione grafica della varianza e delle differenze tra diversi prodotti. Nella fattispecie la PCA ha mostrato che e' l'ambiente la causa principale della variazione tra la «Cicoria Puntarelle Molfettese» ed altre popolazioni locali di cicoria, come quella di Galatina. Si e' acclarata, dunque, la classificazione della «Cicoria Puntarelle Molfettese» in riferimento alla sua origine geografica, confermando come questo prodotto ha determinato la propria specificita', attraverso un peculiare adattamento alle condizioni ambientali dell'area di coltivazione nei fattori pedologici, climatici e agronomici.
Infatti, nell'area delimitata la produzione orticola in pieno campo delle colture invernali e' da sempre e storicamente sviluppata, in particolare per la coltura della «Cicoria puntarelle molfettese» che nel contempo si e' strettamente associata agli usi, le conoscenze, le abitudini alimentari di una popolazione locale che continua la sua coltivazione.
Si descrivono le caratteristiche pedologiche e climatiche che costituiscono il territorio caratteristico della produzione della «Cicoria puntarelle molfettese».
Il territorio di produzione della «Cicoria puntarelle molfettese» e' contraddistinto dalla presenza di terreni di natura carsica.
Dal punto di vista pedologico la struttura del «Calcare di Bari» e' dotata di una permeabilita' di grado medio-alto, variabile da luogo a luogo, sia verticalmente sia orizzontalmente, in funzione dello sviluppo del processo carsico. La permeabilita' del litotipo calcareo rende possibile una infiltrazione prevalente delle acque meteoriche nel sottosuolo, a discapito dello scorrimento superficiale delle stesse.
La zona di produzione e' interamente inscritta in uno di tali sottosistemi: quello delle Murge Basse che, delimitato a sud-ovest dalla netta scarpata delle Murge Alte, si raccorda alla costa adriatica attraverso una serie di gradini strutturali che lentamente degradano verso nord-est e a nord-ovest confina con il sottosistema del Tavoliere Meridionale ed a sud-est con quello denominato Murge di Alberobello. Nel sottosistema delle Murge Basse una delle tre fasce parallele, caratterizzata da una tessitura che consente di non creare ristagno idrico, e' la cosiddetta «fascia degli orti», nella quale, nella stagione autunno vernina la «Cicoria puntarelle molfettese» ne diventa protagonista.
Da un punto di vista climatico gli inverni miti e piovosi, con picchi sporadici di gelate, e le estati caldo umide sono condizioni ben sopportate dalla «Cicoria puntarelle molfettese», che risulta rustica e resistente al freddo. La piovosita' media annuale si attesta intorno ai 570 mm, concentrata nel periodo autunno inverno, con il periodo di aridita' nei mesi di estivi.
Sono principalmente i parametri di temperatura media mensile (8,5°C a gennaio e 26°C ad agosto) e umidita' relativa media mensile (77% a gennaio e 60% ad agosto), assieme al regime pluviometrico mediterraneo, a definire l'ambiente adeguato a tale orticola, che, generato anche dalla prossimita' al mare, definisce nettamente la «zona delimitata» di produzione della «Cicoria puntarelle molfettese».
E' in quest'area, entrando la coltivazione in sinergia con le condizioni sociali, culturali ed economiche di Molfetta, principale comune di produzione del prodotto, che si e' sviluppata, sia per i produttori locali che per i consumatori in generale, l'identificazione del prodotto con il nome di «Cicoria puntarelle molfettese».
La lunga storia produttiva della «Cicoria puntarelle molfettese» ha portato alla costruzione di solidi rapporti con i consumatori, che ancora oggi ne apprezzano la sua particolare qualita' distintiva (naturale croccantezza e dolcezza dei suoi germogli, con leggero retrogusto amarognolo).
La «Cicoria puntarelle molfettese» ha una storia antica. Le testimonianze scritte affondano le radici nei primi del '900. L'intera letteratura agronomica e culinaria dei comuni inscritti nella zona di produzione, di oltre 100 anni, nonche' le testimonianze dirette di anziani agricoltori, attestano le peculiarita' storiche di questo prodotto che, dall'anonimato di verdura a foglia, ha conquistato una precisa identita' a partire da un insieme di indicazioni e allocuzioni popolari («spigata», «a punte», «puntarelle», «campestri», di «Molfetta», «molfettese»), che andavano comunque a indicare con certezza una «cicoria» tipica di quella definita e definibile zona, la «Cicoria puntarelle molfettese».
Testimonianze che ricordano e trascrivono le «grida dei venditori, degli ambulanti e dei girovaghi», abitudine tipica dei borghi rurali, fermi nelle principali piazze molfettesi, riportano alla luce echi di presentazione del prodotto: ue' la cimececorei'a' specate (accorrete,c'e' la cicoria spigata») [G. Demarco, Molfetta tra passato e presente, Molfetta - Mezzina, 1982, p. 12].
Negli anni '80, attraverso l'aggregazione e le Organizzazioni di produttori, tale coscienza sul valore distintivo del prodotto e' diventato un fattore fondamentale per lo sviluppo di una vera e propria gestione della produzione e commercializzazione.
Infatti, sul territorio molfettese e' stata di fondamentale importanza quale unico perno aggregativo la Cooperativa ortofrutticola San Giacomo Soc. coop. a r.l. costituita il 2 dicembre 1981 operante dal 5 maggio 1982 e rimasta attiva sino a fine degli anni '90.
Il legame tra questo prodotto orticolo e suoi utilizzi culinari nella tradizione molfettese, si evince anche dalle testimonianze raccolte e recuperate da archivi e da privati cittadini, relativamente ad un evento che lo vedeva protagonista: «Sagra della Cicoria puntarelle molfettese». Tale evento, promosso dalla succitata Coop. ortofrutticola San Giacomo, si e' ripetuto continuativamente negli anni a partire dal 1985 sino ai fine anni '90.
Numerose sono, poi, testimonianze di commercializzazione del prodotto «Cicorie puntarelle molfettese» come da documenti fiscali ritrovati negli anni '90.
Le attestazioni ed i riconoscimenti della «Cicoria puntarelle molfettese» sul territorio hanno generato interesse anche nel mondo scientifico.
A partire da questo interesse da parte dei Centri di ricerca, si e' avviata una sequenza di ulteriori studi ed approfondimenti sul tema:
Gonnella M., Renna M., Giannino D., Santamaria P. (2012) hanno sviluppato un processo di caratterizzazione di popolazioni locali di Catalogna puntarelle (Cichorium intybus L.) e l'attitudine alla trasformazione in prodotti pronti al consumo. Atti del IX Convegno nazionale biodiversita', Valenzano (BA) 5-7 settembre 2012. Volume 2: Biodiversita', alimenti e salute, 186-192;
Renna M., Gonnella M., Giannino D., Santamaria P. (2014). Quality evaluation of cook-chilled chicory stems (Cichorium intybus L., Catalogna group) by conventional and sous vide cooking methods», sulla valutazione della qualita' dei germogli di cicoria refrigerata e dei metodi di cottura convenzionali e sottovuoto. Journal of the Science of Food Agriculture, 94, 656-665;
Progetto «Biodiversita' delle specie Orticole della Puglia (BiodiverSO)» (2013-2018) - Progetto finanziato dalla Regione Puglia, ai sensi del reg. CE n. 1698/2005 Programma di sviluppo rurale per la Puglia 2007-2013 - Misura 214 - Azione 4 sub azione a) «Progetti integrati per la biodiversita'»; Periodo di avvio 2014-2015, che ha evidenziato le specifiche caratteristiche del prodotto riferito alla «Cicoria puntarelle molfettese».
In tutti gli studi su indicati si cita e si identifica la «Cicoria puntarelle molfettese».

Art. 7.

Etichettatura e Confezionamento

Il prodotto puo' essere confezionato mondato, come prodotto fresco e di IV gamma:
a) nel primo caso i «cespi» vengono ripuliti e privati delle foglie senescenti e possono essere commercializzati in flow pack, in vassoi di plastica, carta o alto tipo di imballaggio previsto dalla normativa di riferimento, per un peso compreso fra i 500 e 1.500 gr. Sugli imballaggi viene apposto il simbolo europeo della IGP e il logotipo della denominazione.
b) nel secondo caso possono essere confezionate le sole «puntarelle» in vaschette, in vassoio di plastica, carta o alto tipo di imballaggio previsto dalla normativa di riferimento, per un peso compreso fra dai 250 e 1.000 gr.
Gli imballaggi devono essere privi di qualsiasi corpo estraneo e il confezionamento deve essere tale da assicurare al prodotto una sufficiente protezione ed un adeguato grado di umidita'. Sugli imballaggi viene apposto il simbolo europeo della IGP e il logotipo della denominazione.
All'Indicazione geografica protetta «Cicoria puntarelle molfettese» e' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista dal presente disciplinare. E' consentito l'uso veritiero di nomi, ragioni sociali, marchi privati e/o pubblici purche' non abbiano significato laudativo.
Sulle confezioni deve essere apposta un'etichetta sulla quale sono riportate sullo stesso lato, in caratteri leggibili, visibili all'esterno, indelebili, le indicazioni previste dalle norme di legge.
Eventuali indicazioni complementari ed accessorie non devono trarre in inganno il consumatore sulla natura e le caratteristiche del prodotto.
Il logotipo si sviluppa all'interno di una corona circolare di colore verde scuro (Pantone 2424 C) in cui nella parte superiore vi e' la scritta in bianco «CICORIA PUNTARELLE MOLFETTESE» e in quella inferiore, sempre in bianco, la scritta «IGP». Al centro del cerchio e' riportato un logo che richiama la forma della cicoria stilizzata con tre punte alla cui base e' inscritta la forma di due torri. Le stesse due torri formano la lettera M iniziale di Molfetta. Il suddetto logo e' composto da due tonalita' di verde: il Pantone 2424C e il Pantone 2286C.
Il logo puo' essere usato anche in una versione in negativo su fondo scuro e disegno interamente su bianco.


Parte di provvedimento in formato grafico