Gazzetta n. 119 del 24 maggio 2025 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
DELIBERA 25 febbraio 2025
Sisma Abruzzo 2009. Approvazione del Programma di sviluppo Restart 2. Approvazione di nuovi interventi e assegnazione di risorse. (Delibera n. 10/2025).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Nella seduta del 25 febbraio 2025

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente la costituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015», il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data, nella legge 27 febbraio 1967, n. 48, e in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al Comitato interministeriale per la programmazione economica deve intendersi riferito al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni e in particolare, l'art. 5, comma 2;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 20, relativo all'organizzazione e ai compiti del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di seguito DIPE;
Visto il decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella Regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile», convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti» che delinea un sistema di monitoraggio delle opere pubbliche, teso a migliorare la gestione delle risorse finanziarie destinate al finanziamento e alla realizzazione delle stesse nonche' ad aumentare la conoscenza e la trasparenza complessiva del settore;
Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante «Misure urgenti per la crescita del Paese», convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, concernente, tra l'altro, misure urgenti per la chiusura della gestione dell'emergenza determinatasi nella Regione Abruzzo a seguito del sisma del 6 aprile 2009, nonche' la ricostruzione, lo sviluppo e il rilancio dei territori interessati e, in particolare, gli articoli 67-bis e 67-ter che dispongono il passaggio della ricostruzione alla gestione ordinaria, prevedendo, tra l'altro, l'istituzione di due Uffici speciali per la ricostruzione, competenti rispettivamente per la citta' di L'Aquila (di seguito USRA) e per i restanti comuni del cratere sismico e fuori cratere (USRC);
Considerato che, ai sensi dell'art. 67-bis, comma 5, del decreto-legge n. 83 del 2012, le «disposizioni del decreto legislativo n. 229 del 2011 e dei relativi provvedimenti attuativi si applicano ove compatibili con le disposizioni del presente articolo e degli articoli da 67-ter a 67-sexies» del medesimo decreto-legge n. 83 del 2012;
Visto il decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE», convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, concernente, tra l'altro, disposizioni urgenti per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e, in particolare, l'art. 7-bis, comma 1, che autorizza la spesa di 197,2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2019, al fine della concessione di contributi a privati, per la ricostruzione o riparazione di immobili danneggiati, prioritariamente adibiti ad abitazione principale, ovvero per l'acquisto di nuove abitazioni, sostitutive dell'abitazione principale distrutta, prevedendo, altresi', che tali risorse siano assegnate ai comuni interessati con delibera del CIPE, in relazione alle effettive esigenze di ricostruzione, previa presentazione del monitoraggio sullo stato di utilizzo delle risorse allo scopo finalizzate e ferma restando l'erogazione dei contributi nei limiti degli stanziamenti annuali iscritti in bilancio;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» e, in particolare, l'art. 1, comma 255, il quale stabilisce, tra l'altro, che il CIPE puo' destinare quota parte delle risorse di cui all'art. 7-bis, comma 1, del citato decreto-legge n. 43 del 2013 e successivi rifinanziamenti anche al finanziamento degli interventi finalizzati ad assicurare la ricostruzione degli immobili pubblici colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009, situati nel cratere e al di fuori del cratere sismico, nonche' la tabella E, che reca il rifinanziamento del citato art. 7-bis del decreto-legge n. 43 del 2013, nella misura di 300 milioni di euro per ciascuna delle annualita' 2014 e 2015;
Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015)» e, in particolare, la tabella E, concernente il rifinanziamento dello stanziamento di cui all'art. 7-bis del decreto-legge n. 43 del 2013, nella misura complessiva di 5.100 milioni di euro per il periodo 2015-2020, di cui 200 milioni di euro per l'anno 2015, 900 milioni di euro per l'anno 2016, 1.100 milioni di euro per l'anno 2017;
Visto il decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante «Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali», convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, e, in particolare, l'art. 11, concernente, tra l'altro, misure urgenti per la legalita', la trasparenza e l'accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi interessati dal sisma del 6 aprile 2009;
Visto, in particolare, il comma 12 dell'art. 11 del decreto-legge n. 78 del 2015, come modificato dall'art. 7, comma 1-ter, del decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, recante «Disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamita', per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali» convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2024, n. 111, che prevede la destinazione - a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'art. 7-bis, del decreto-legge n. 43 del 2013 e successivi rifinanziamenti - di una quota fissa, fino a un valore massimo del 4 per cento degli stanziamenti complessivi di bilancio, a un Programma di sviluppo volto ad assicurare effetti positivi di lungo periodo in termini di valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene, di ricadute occupazionali dirette e indirette, di incremento dell'offerta di beni e servizi connessi al benessere dei cittadini e delle imprese e che tale Programma di sviluppo sia sottoposto a questo Comitato per l'approvazione e l'assegnazione delle relative risorse;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016)» e, in particolare, la tabella E, che, lasciando invariato il finanziamento totale pari a 5.100 milioni di euro, modifica la ripartizione fra le annualita', prevedendo 1.300 milioni di euro per l'anno 2018, 1.300 milioni di euro per l'anno 2019 e 300 milioni di euro per l'anno 2020;
Visto il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, e, in particolare, l'art. 29, comma 1, lettera c), che ha previsto la riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'art. 7-bis, del decreto-legge n. 43 del 2013, secondo il seguente profilo temporale: 30 milioni di euro per l'anno 2019 e a 34,928 milioni di euro per l'anno 2020;
Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178 recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» che, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, Missione «Interventi per pubbliche calamita'» (8.4), Programma «Sostegno alla ricostruzione», rifinanzia l'autorizzazione di spesa di cui al decreto-legge n. 39 del 2009 nella misura di 750 milioni di euro per l'anno 2021, 770 milioni di euro per l'anno 2022, 15 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027, 50 milioni di euro per gli anni 2028 e 2029, 250 milioni di euro per l'anno 2030, 100 milioni per gli anni 2031, 2032 e 2033, 250 milioni di euro per l'anno 2034 e 300 milioni di euro per l'anno 2035;
Vista la legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026», e, in particolare l'art. 1, comma 406, il quale stabilisce che «le disposizioni di cui all'art. 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e di cui all'art. 11, comma 12, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 15, si applicano ai rifinanziamenti disposti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, per gli interventi di cui all'art. 3, comma 1, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77».
Tenuto conto che, sulla base dei suddetti stanziamenti complessivi di bilancio per il periodo 2021-2035, l'importo programmabile per le esigenze di sviluppo del territorio del cratere sismico della Regione Abruzzo, e' pari a 110.000.000,00 euro;
Visto il decreto del Ministro per la coesione territoriale 8 aprile 2013, con cui e' stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato di indirizzo con compiti di coordinamento, vigilanza e monitoraggio degli interventi per lo sviluppo delle attivita' produttive e della ricerca, nel territorio del cratere sismico aquilano, composto da membri designati dal Ministero dello sviluppo economico - Direzione generale incentivi alle imprese, dalla Regione Abruzzo, dal Comune dell'Aquila, dal coordinamento dei comuni del cratere, dall'Ufficio speciale per la citta' dell'Aquila e dall'Ufficio speciale per i comuni del cratere, presieduto dal membro designato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 giugno 2017, recante «Modalita' di ripartizione e trasferimento delle risorse per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 nella Regione Abruzzo», e, in particolare, l'art. 2 che stabilisce di effettuare il trasferimento delle risorse sulla base delle effettive esigenze di cassa risultanti dal monitoraggio finanziario, fisico e procedurale;
Vista la delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49, recante «Sisma Regione Abruzzo - Programma di sviluppo per l'area del cratere sismico - contenuti e quadro finanziario programmatico complessivo (legge n. 125/2015, art. 11, comma 12)», che approva il Programma di sviluppo Restart per il periodo 2016-2020, predisposto dalla Struttura di missione, con un ammontare di risorse attivabili pari a 219.664.000 euro, e individua le tipologie di intervento, le amministrazioni attuatrici, la disciplina relativa al monitoraggio, alla valutazione degli interventi e alla eventuale revoca o rimodulazione delle risorse per la piu' efficace allocazione delle medesime;
Vista la delibera CIPESS n. 89 del 2021, che ha disposto, tra l'altro, in attuazione dell'art. 29, comma 1, lettera c), del decreto-legge n. 32 del 2019, la riduzione, per un importo di 2.597.120 euro, del piano finanziario del Programma Restart, che e' stato pertanto rideterminato in complessivi 217.066.880 euro;
Considerato che, tenuto conto di quanto disposto con la delibera recante «Sisma Abruzzo 2009 - Programma Restart. Approvazione del Progetto integrato per il turismo (PIT) - «Il ponte tra i parchi» e assegnazione di risorse» approvata nel corso dell'odierna seduta del Comitato, con riferimento al Programma di sviluppo Restart, a fronte di un ammontare di risorse attivabili per il periodo 2016-2020 complessivamente pari a 217.066.880,00 euro, sono stati ad oggi approvati dal CIPESS interventi per un importo complessivo pari a 189.842.406,89 euro e sono state assegnate risorse per 184.561.460,45 euro;
Vista la normativa vigente in materia di codice unico di progetto, di seguito CUP, e, in particolare:
la delibera CIPE 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente integrata e modificata dalla delibera CIPE 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve, altresi', essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, la quale, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, prevede tra l'altro l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi adottati da parte delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso;
la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» e successive modificazioni, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
la delibera CIPE 26 novembre 2020, n. 63, e le allegate linee guida, con le quali questo Comitato ha dettato disposizioni per l'attuazione dell'art. 11, commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della citata legge n. 3 del 2003;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° giugno 2014, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 giugno 2016, che ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, la Struttura di missione denominata «Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, interventi di sviluppo nell'area di Taranto e Autorita' di gestione del POIn attrattori culturali, naturali e turismo», successivamente ridenominata in «Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009» (di seguito Struttura di missione) dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 ottobre 2019, e i successivi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che hanno confermato e prorogato la suddetta struttura; tra cui, in ultimo, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 aprile 2023 che ha confermato la Struttura di missione fino alla scadenza del mandato del Governo in carica;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2023, che conferisce al cons. Mario Fiorentino, consigliere della Corte dei conti, l'incarico dirigenziale di livello generale di coordinatore della citata Struttura di missione; confermato, da ultimo, dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 aprile 2023 fino alla scadenza del mandato del Governo in carica;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022 con il quale, tra l'altro, il senatore Sebastiano Musumeci, detto Nello, e' stato nominato Ministro senza portafoglio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2022 con il quale al Ministro senza portafoglio, senatore Sebastiano Musumeci, detto Nello, e' stato conferito l'incarico per le politiche del mare e il Sud;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 novembre 2022 con il quale al Ministro senza portafoglio, senatore Sebastiano Musumeci, detto Nello, e' stato conferito l'incarico per la protezione civile e le politiche del mare;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 novembre 2022 concernente la delega di funzioni al Ministro senza portafoglio, senatore Sebastiano Musumeci, detto Nello, in materia di protezione civile, superamento delle emergenze e ricostruzione civile, nonche' per le politiche del mare;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 31 ottobre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), e gli e' stata assegnata, tra le altre, la delega ad esercitare le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento della politica economica e di programmazione e monitoraggio degli investimenti pubblici, compresi quelli orientati al perseguimento dello sviluppo sostenibile, nonche' quelli in regime di partenariato pubblico-privato;
Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, acquisita con nota prot. DIPE n. 1982-A del 18 febbraio 2025, con la quale e' stata trasmessa, con i relativi allegati, la proposta istruita dalla Struttura di missione concernente:
l'approvazione del Programma di sviluppo per l'area del cratere sismico della Regione Abruzzo per il periodo 2025-2027, denominato «Restart 2», con una dotazione finanziaria complessiva pari a 110.000.000,00 euro, recante il seguente Piano finanziario:

Parte di provvedimento in formato grafico

l'approvazione, nell'ambito del predetto Programma, dei seguenti interventi:
1. «Cleantech Community: valorizzazione di asset strategici e ambientali nell'area del Cratere sismico 2009» (CUP H58B25000000001), proposto dal Comune di Fossa e rientrante nella priorita' B. Turismo e ambiente, con un costo complessivo di 3.800.000,00 euro, posto a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' B. Turismo e ambiente del Programma Restart 2;
2. «Tutela e valorizzazione dell'ambiente urbano del centro storico all'Aquila: acquisizione e attivazione di mezzi strumentali specialistici per la conservazione dei percorsi storici e per l'igiene urbana» (CUP C14H25000020001), proposto dal Comune dell'Aquila e rientrante nella priorita' B. Turismo e ambiente, con un costo complessivo di 3.945.480,00 euro, posto a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' B. Turismo e ambiente del Programma Restart 2;
3. «Ristrutturazione e ammodernamento del terminal Lorenzo Natali e delle aree circostanti» (CUP C18H25000030001), promosso dal Comune dell'Aquila e rientrante nella priorita' B. Turismo e ambiente, con un costo complessivo di 3.000.000,00 euro, di cui 1.700.000,00 euro di cofinanziamento del Comune dell'Aquila, a valere su risorse del Piano nazionale complementare, e 1.300.000,00 euro posti a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' B. Turismo e ambiente del Programma Restart 2;
4. «Gli eventi culturali degli Istituti museali nazionali aquilani del 2026, anno in cui l'Aquila sara' capitale italiana della cultura» (CUP C19I25000060001), promosso dal Comune dell'Aquila e rientrante nella priorita' C. Cultura, con un costo complessivo di 3.000.000,00 euro, posto a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' C. Cultura del Programma Restart 2;
5. «L'Aquila capitale della cultura 2026: interventi per il rafforzamento delle capacita' di valorizzazione culturale e turistica» (CUP C19I25000070001), promosso dal Comune dell'Aquila e rientrante nella priorita' C. Cultura, con un costo complessivo di 4.000.000,00 euro, posto a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' C. Cultura del Programma Restart 2;
6. «Ecomuseo: patrimonio, storia e paesaggi d'Abruzzo» (CUP C39I25000020001), proposto dall'Ufficio speciale per il Cratere- USRC e rientrante nella priorita' C. Cultura, con un costo complessivo di 5.519.000,00 euro, posto a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' C. Cultura del Programma Restart 2;
7. «Ecosistema delle imprese culturali e creative e internazionalizzazione: gemellaggio con Bourges capitale europea della cultura 2028» (CUP C19I25000080005), proposto dal Comune dell'Aquila e rientrante nella priorita' E. Ricerca e innovazione tecnologica, con un costo complessivo di 2.500.000,00 euro, posto a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' E. Ricerca e innovazione tecnologica del Programma Restart 2;
8. «Hub scuola lavoro. Dalla ricerca all'industria: creazione di competenze per start up innovative» (CUP C19I25000090005), proposto dal Comune dell'Aquila e rientrante nella priorita' E. Ricerca e innovazione tecnologica, con un costo complessivo di 3.200.000,00 euro, di cui 200.000 euro di cofinanziamento del Comune dell'Aquila e 3.000.000,00 euro, a valere sulle risorse programmate nell'annualita' 2025 per la priorita' E. Ricerca e innovazione tecnologica del Programma Restart 2;
la contestuale assegnazione di risorse per gli interventi descritti, per un importo complessivo pari a 27.064.480,00 euro;
Considerato che, secondo quanto rappresentato nella proposta, il Programma Restart 2 persegue le medesime finalita' del Programma Restart, confermando le tipologie di intervento previste dall'art. 11, comma 12, del decreto-legge n. 78 del 2015 e, in particolare: a) interventi di adeguamento, riqualificazione e sviluppo delle aree di localizzazione produttiva; b) attivita' e programmi di promozione turistica e culturale; c) attivita' di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione; d) azioni di sostegno alle attivita' imprenditoriali; e) azioni di sostegno per l'accesso al credito delle imprese, comprese le micro e piccole imprese; f) interventi e servizi di connettivita', anche attraverso la banda larga, per cittadini e imprese;
Considerato che l'assegnazione dell'importo di 27.064.480,00 euro trova copertura finanziaria a valere sulle risorse stanziate, per l'annualita' 2021, dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), in virtu' del disposto di cui all'art. 1, comma 406 della legge di bilancio 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di bilancio 2024);
Preso atto dell'esito favorevole dell'istruttoria svolta dalla Struttura di missione e del parere favorevole del Comitato di indirizzo di cui al decreto del Ministro per la coesione territoriale 8 aprile 2013 espresso nella riunione del 22 gennaio 2025;
Vista la delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»;
Considerato che ai sensi dell'art. 16, della legge 27 febbraio 1967, n. 48, e successive modificazioni e integrazioni, «In caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di vice presidente del Comitato stesso» mentre «in caso di assenza o di impedimento temporaneo anche di quest'ultimo le relative funzioni sono svolte dal Ministro presente piu' anziano per eta'»;
Considerato che, in assenza del Presidente e del Vicepresidente del Comitato, il Ministro piu' anziano tra i presenti risulta essere il Ministro dell'impresa e del made in Italy Adolfo Urso;
Tenuto conto che il testo della delibera, approvata nella presente seduta, sara' trasmesso, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del regolamento interno del CIPESS, al Ministero dell'economia e delle finanze per le verifiche di finanza pubblica e successivamente sottoposto alla sottoscrizione del Segretario e del Presidente del Comitato;
Viste la nota DIPE n. 2375 del 25 febbraio 2025 predisposta dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, posta a base della odierna seduta del Comitato, e la nota acquisita al prot. DIPE n. 2512 del 27 febbraio 2025, con cui si comunica che il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze rappresenta di non rilevare elementi ostativi in merito alla suddetta nota DIPE;
Su proposta del competente Ministro per la protezione civile e le politiche del mare;

Delibera:
1. Approvazione del Programma di sviluppo Restart 2
1.1. E' disposta l'approvazione del Programma di sviluppo per l'area del cratere sismico della Regione Abruzzo per il periodo 2025-2027, denominato Restart 2, allegato alla presente delibera di cui costituisce parte integrante, con una dotazione finanziaria, sulla base di quanto rappresentato in premessa, pari a 110.000.000,00 euro.
1.2. Il Piano finanziario del Programma Restart 2 e' il seguente:

Parte di provvedimento in formato grafico

1.3. In continuita' con quanto gia' previsto per il Programma Restart approvato con la delibera CIPE n. 49 del 2016, il Comitato di indirizzo potra' approvare modifiche giustificate e motivate del piano finanziario, nel limite del 20 per cento, ad invarianza di spesa. Ne consegue che qualsiasi variazione in aumento delle risorse destinate a un'area di intervento dovra' essere compensata da una riduzione di eguale importo delle risorse assegnate a un'altra area, nel limite complessivo della dotazione finanziaria del Programma. 2. Approvazione di nuovi interventi e assegnazione di risorse
2.1. E' disposta l'approvazione, nell'ambito del Programma Restart 2, di otto interventi, riepilogati nella tabella seguente, per i quali sono contestualmente assegnate risorse per un importo complessivo pari a 27.064.480,00 euro:

Parte di provvedimento in formato grafico

2.2. Le risorse assegnate con la presente delibera, per un importo complessivo pari a 27.064.480,00 euro, trovano copertura finanziaria a valere sulle risorse stanziate, per l'annualita' 2021, dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), in virtu' del disposto di cui all'art. 1, comma 406 della legge di bilancio 30 dicembre 2023, n. 213. 3. Trasferimento delle risorse
3.1. Le risorse assegnate con la presente delibera sono trasferite, in coerenza con quanto disposto dall'art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 giugno 2017, alle amministrazioni titolari degli interventi a seguito di istruttoria della Struttura di missione, sulla base delle effettive esigenze di cassa risultanti dal monitoraggio e sulla base delle effettive necessita', nonche' degli utilizzi pregressi documentati dalle stesse amministrazioni beneficiarie delle risorse. Le risorse assegnate potranno essere erogate compatibilmente con gli importi annualmente iscritti in bilancio. 4. Monitoraggio sullo stato di avanzamento degli interventi
4.1. Il monitoraggio del Programma e' attuato dalla Struttura di missione nel rispetto delle responsabilita' di rilevazione dei dati e della loro comunicazione ai sistemi di monitoraggio degli investimenti pubblici, in coerenza con l'azione di monitoraggio gia' realizzata e in corso di realizzazione.
La Struttura di missione individua le procedure necessarie allo svolgimento delle attivita' di monitoraggio, predisponendo gli strumenti piu' idonei a consentire il trasferimento di informazioni volte a rilevare lo stato di avanzamento degli interventi finanziati, nello specifico:
l'avanzamento procedurale;
l'avanzamento finanziario;
l'avanzamento nelle realizzazioni;
il rispetto del cronoprogramma di attuazione.
L'attivita' di monitoraggio puo' prevedere, inoltre, interviste ai referenti delle amministrazioni responsabili degli interventi e l'analisi e l'elaborazione delle informazioni in specifici rapporti periodici di monitoraggio.
Gli Uffici speciali per la ricostruzione, con riferimento al loro territorio di competenza, operano per l'efficiente funzionamento del sistema di monitoraggio.
4.2. La Struttura di missione presenta al CIPESS, entro il 31 marzo di ogni anno, una relazione sullo stato di avanzamento del Programma di sviluppo Restart 2 al 31 dicembre dell'anno precedente.

Il Ministro delle imprese
e del made in Italy
Urso Il Segretario
Morelli

Registrato alla Corte dei conti il 14 maggio 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 923
 
Allegato 1 alla proposta

RESTART 2

PROGRAMMA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO DELL'AREA
DEL CRATERE DEL SISMA 2009 PER IL PERIODO 2025-2027

INDICE
Premessa
1. IL CONTESTO: INQUADRAMENTO NORMATIVO, ISTITUZIONALE E TECNICO
1.1 Base normativa
1.2 La governance e i soggetti della cooperazione istituzionale: il modello di attuazione del programma
2. IL CONTESTO: ELEMENTI DELLA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA NELL'AREA DEL CRATERE
2.1 Una situazione in cambiamento: permangono punti di debolezza e di criticita'
2.2 Risorse strategiche del territorio
3. LA STRATEGIA E GLI ASSI PRIORITARI NELLA NUOVA FASE DEL PROGRAMMA
3.1 Verso il 2027: il ruolo di Restart nella nuova fase della strategia di sviluppo dell'area
3.2 Obiettivi e assi prioritari per l'attuazione della strategia
3.3 Obiettivi specifici per asse prioritario
4. FASI DELL'ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
5. INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI
5.1 Criteri generali di riferimento per l'individuazione degli interventi
5.2 Progetti portanti e di urgente avvio/attuazione
5.3 Progetti «ordinari» in attuazione delle priorita' di intervento: modalita' e procedure di selezione
5.4 Accordi di collaborazione con comuni esterni all'area del cratere per l'attuazione di specifici progetti
5.5 Risorse da programmare per Restart 2 in totale
5.6 Risorse da assegnare ai progetti portanti immediatamente attivabili
5.7 Risorse da programmare per annualita'
5.8 Il riparto programmatico fra priorita' e territori
6. GESTIONE FINANZIARIA, MONITORAGGIO, VALUTAZIONE
6.1 Gestione finanziaria
6.2 Monitoraggio
6.3 Valutazione
7. PARTENARIATO ISTITUZIONALE ED ECONOMICO-SOCIALE
Allegato A) Indicatori di realizzazione e risultati attesi Premessa
Il Programma per lo sviluppo del territorio dell'area del cratere del sisma 2009 per il periodo 2025-2027 Restart (nel seguito anche «Programma»), avviato nel 2016 con la delibera CIPE n. 49 del 10 agosto, delinea la strategia volta a promuovere e sostenere lo sviluppo del territorio del sisma 2009.
Il presente documento segna l'ingresso in una nuova fase nella quale, in continuita' con la sostanziale strategia di medio e lungo periodo, gli indirizzi e le scelte operative atti ad interpretare la funzione demandata al Programma sono adattati al contesto territoriale, interessato negli ultimi 8 anni da diversi cambiamenti, al fine di consolidare i progressi conseguiti e alimentare l'ulteriore sviluppo dell'economia dell'area.
In questo senso, pare in primo luogo necessario tradurre la strategia avviata negli scorsi anni in direttrici, priorita' e linee di intervento su cui concentrare le operazioni sul campo.
Al riguardo, il Programma adotta un approccio diretto a inserire tali indirizzi in un contesto in cambiamento che presenta ancora criticita' ma anche grandi potenzialita', nell'ambito di un percorso strategico gia' avviato e perseguito a partire dalla fase immediatamente successiva alla fase emergenziale del sisma 2009, tenendo conto della strategia tratteggiata dall'OCSE gia' nel 2013 (OCSE «L'azione delle politiche a seguito di disastri naturali. Aiutare le regioni a sviluppare la resilienza. Il caso dell'Abruzzo post terremoto»), che individuava quattro poli dell'agenda per la nuova visione dell'Aquila (intesa come centro nodale e rappresentativo di un territorio strettamente integrato) verso il 2027:
L'Aquila, citta' della conoscenza: istruzione superiore e ricerca;
L'Aquila, citta' intelligente;
L'Aquila, citta' della creativita';
L'Aquila, citta' aperta e inclusiva.
Un'agenda tuttora attuale per lo sviluppo dell'area del sisma 2009, che ha in larga parte orientato in questi anni il processo di ricostruzione, ispirato e animato la programmazione del suo sviluppo e che puo' ancora costituire un riferimento saldo per il percorso futuro.
D'altronde, l'esperienza della ricostruzione e della riattivazione socio-economica dell'Aquila e delle aree colpite dal terremoto ha consentito l'emersione di un mix di competenze ed esperienze che, proprio per le caratteristiche salienti di questi territori, possono effettivamente rappresentare la base e la leva per impostare traiettorie di sviluppo nuove, solide e sostenibili.
In questo quadro, la cornice strategica per l'azione del presente Programma si e' nel frattempo arricchita e completata, articolandosi in tre cornici distinte ma interconnesse:
la «Strategia nazionale delle aree interne», per la quale L'Aquila e il suo territorio, pur non facendovi formalmente parte, costituiscono un modello per molti versi originale basato sulla valorizzazione contestuale del territorio montano di cui e' baricentro e riferimento, in cui si concentrano e da cui si irradiano servizi avanzati e opportunita' per tutti i cittadini e per le imprese che sul territorio operano;
la «Carta dell'Aquila», costituisce l'altro riferimento strategico quale proposta originale che dall'Aquila e' partita - il Manifesto delle citta' intermedie dell'Appennino - per valorizzare il ruolo propulsivo a favore delle aree interne e periferiche del nostro Paese che tali citta', proprio per le peculiari connessioni che hanno con il rispettivo territorio, possono esercitare, attraverso iniziative congiunte e la condivisione delle esperienze comuni.
Il modello L'Aquila, ossia una citta' d'arte ormai ricostruita e per questo portatrice di un'esperienza unica (non solo in Italia) e che fa leva, per il suo sviluppo, sulle sue risorse e potenzialita' piu' innovative: il patrimonio culturale, la conoscenza e la ricerca, servizi avanzati per cittadini e imprese. E' il modello che ha ispirato e fornito contenuti al dossier per la candidatura e poi la designazione dell'Aquila a citta' italiana della cultura per il 2026 in cui tali leve sono presentate come base per una strategia di medio termine a supporto e orientamento del futuro della citta' e del suo territorio.
La programmazione e l'attuazione di Restart nella sua seconda fase resta ancorata a detto quadro strategico e si pone l'obiettivo di realizzare ulteriori passi avanti, in coerenza e integrazione con gli altri programmi di sviluppo in corso sul territorio. In primo luogo, con il Piano complementare al PNRR in cui molte delle amministrazioni dell'area sono fortemente impegnate e, in prospettiva, con i programmi della nuova stagione della programmazione della politica regionale comunitaria e nazionale. 1. IL CONTESTO: INQUADRAMENTO NORMATIVO, ISTITUZIONALE E TECNICO 1.1 Base normativa
La base normativa per il finanziamento e l'attuazione del Programma Restart e' definita dall'articolo 11, comma 12, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito dalla legge 6 agosto 2015, n.125. La legge ha destinato risorse a un programma di sviluppo (che ha assunto successivamente la forma e i contenuti di Restart con la delibera CIPE n. 49 del 10 agosto 2016, successivamente modificata dalla delibera CIPESS n. 89 del 22 dicembre 2021), da finanziare nel limite del 4 per cento degli stanziamenti annuali di bilancio delle risorse destinate al processo di ricostruzione post sisma del 2009.
In conformita' al quadro regolatorio, il Programma e' orientato ad assicurare effetti positivi di lungo periodo in termini di valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene, di ricadute occupazionali dirette e indirette, di incremento dell'offerta di beni e servizi connessi al benessere di cittadini e delle imprese, innovando in tal modo le modalita' di attuazione dell'azione di sviluppo per l'area del cratere precedentemente avviata e attuata.
In particolare, la norma ha espressamente previsto che le risorse fossero destinate alle seguenti finalita':
interventi di adeguamento, riqualificazione e sviluppo delle aree di localizzazione produttiva;
attivita' e programmi di promozione turistica e culturale;
attivita' di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione;
azioni di sostegno alle attivita' imprenditoriali;
azioni di sostegno per l'accesso al credito delle imprese, comprese le micro e piccole imprese;
interventi e servizi di connettivita', anche attraverso la banda larga, per cittadini e imprese.
La norma ha anche stabilito gli elementi dell'azione di sviluppo e i centri di responsabilita' deputati alla predisposizione del Programma e all'approvazione e assegnazione delle risorse, individuati, rispettivamente nella Struttura di missione Sisma 2009 della Presidenza del Consiglio dei ministri e nel Comitato interministeriale per la programmazione economica CIPE oggi CIPESS. 1.2 La governance e i soggetti della cooperazione istituzionale: il modello di attuazione del programma
La governance del programma Restart vede coinvolti quattro soggetti, che contribuiscono sinergicamente, ciascuno per quanto di competenza, alla sua attuazione: la Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, il CIPESS, gli Uffici speciali, il Comitato di indirizzo. 1.2.1 La Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009
La Struttura di missione per il «coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009» e' soggetto responsabile del Programma di sviluppo Restart ed e' preposta al coordinamento e della gestione complessiva del programma, nel rispetto delle norme applicabili e secondo i principi di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria.
In particolare, la Struttura di missione con riferimento al Programma di sviluppo svolge le seguenti funzioni:
indirizza, coordina e da' impulso agli Uffici speciali per la ricostruzione e alle amministrazioni competenti per l'attuazione dei progetti di sviluppo del territorio, per cui provvede, fra l'altro, in cooperazione con i soggetti territoriali dell'area, alla definizione di strategia e linee di intervento. Garantisce che gli interventi candidati ad essere finanziati siano coerenti con gli orientamenti strategici del Programma, nonche' con gli Ambiti tematici/Priorita' individuati e siano selezionati nel rispetto della metodologia e dei criteri per la selezione dei nuovi interventi proposti al CIPESS, assicurando altresi' la omogeneita' delle modalita' di attuazione e la loro rispondenza alla disciplina del Programma Restart;
quantifica i fabbisogni finanziari relativi all'avanzamento della spesa rilevata dai monitoraggi periodici al fine di formulare le previsioni di bilancio relative ad assegnazioni, riparto e riprogrammazione di risorse finanziarie;
provvede a istruire le proposte al CIPESS per l'assegnazione, il riparto e la riprogrammazione delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione degli interventi di sviluppo;
provvede ad istruire le proposte al Ministero dell'economia e delle finanze per il trasferimento delle risorse finanziarie assegnate con delibere del CIPESS;
coordina il Comitato di indirizzo (ex decreto ministeriale 8 aprile 2013) per l'implementazione della strategia e del Programma di sviluppo e svolge funzioni di segreteria del Comitato stesso; cura l'istruttoria degli interventi da sottoporre all'approvazione del Comitato e il monitoraggio degli interventi finanziati;
provvede all'elaborazione delle proposte per la risoluzione delle problematiche relative allo sviluppo dell'area colpita dal sisma del 6 aprile 2009, per la cui rilevanza sia richiesto l'intervento della Struttura medesima. 1.2.2 CIPESS
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile approva con propria deliberazione il programma di sviluppo ad esso sottoposto, assegna le risorse e delibera la loro eventuale riprogrammazione. 1.2.3 Gli Uffici speciali
Gli Uffici speciali per la ricostruzione dell'Aquila (USRA) e dei comuni del cratere (USRC), ciascuno per il territorio di propria competenza, collaborano con le amministrazioni competenti al coordinamento degli interventi di sviluppo e alla promozione dell'attrattivita' e dello sviluppo economico e sociale dei territori, inoltre:
attestano, per gli interventi di prima realizzazione, l'avvio degli interventi;
forniscono alla Struttura di missione i dati per la rilevazione degli effettivi fabbisogni finanziari, per l'assegnazione delle risorse da parte del CIPESS;
trasferiscono le risorse ai soggetti attuatori, secondo le effettive esigenze di cassa risultanti dal monitoraggio finanziario, fisico e procedurale, dalle rilevazioni specifiche effettuate e dalle richieste documentate e giustificate avanzate dalle amministrazioni competenti. 1.2.4 Il Comitato di indirizzo
Il Comitato di indirizzo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (istituito con decreto del Ministro per la coesione territoriale 8 aprile 2013) e' composto da membri designati dal Ministero dello sviluppo economico - Direzione generale incentivi alle imprese, dalla Regione Abruzzo, dal Comune di L'Aquila, dal Coordinamento dei comuni del cratere, dall'ufficio speciale per la citta' di L'Aquila e dall'ufficio speciale per i comuni del cratere ed e' presieduto dal membro designato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Struttura di missione. Svolge funzioni di indirizzo, coordinamento, e monitoraggio dell'attuazione del Programma di sviluppo Restart. 2. IL CONTESTO: ELEMENTI DELLA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA NELL'AREA DEL CRATERE 2.1 Una situazione in cambiamento: permangono punti di debolezza e di criticita'
Negli ultimi anni l'economia dell'area del cratere ha subito - come il resto del Paese - i contraccolpi legati all'emergenza sanitaria che con fasi alterne e' durata per oltre un triennio a partire dal 2020.
L'attuazione di Restart 1 era gia' in corso ad e' tuttavia proseguita anche durante la crisi contribuendo - in misura ancora da valutare compiutamente - a rendere l'economia territoriale e il sistema delle imprese locali maggiormente in grado di resistere e poi di ripartire.
La stessa attuazione del programma di sviluppo e' stata fortemente influenzata dalle difficili condizioni di operativita' soprattutto nel triennio pandemico 2020-2022, dalle inevitabili difficolta' registratisi in quel periodo ma anche dalle necessita' di rapida ripresa nelle annualita' successive. I risultati conseguiti - attualmente in corso di stima e valutazione piu' puntuali - appaiono tuttavia abbastanza soddisfacenti. Questo corrobora l'ipotesi che Restart 1 abbia avuto, in misura ancora da stimare, almeno un ruolo «anti-ciclico» (insieme naturalmente all'attivita' di ricostruzione che, nei limiti del possibile, non si e' mai fermata del tutto) nel rendere l'economia locale piu' resistente ai colpi della crisi.
Naturalmente, le difficolta' derivanti dalla pandemia ne hanno invece parzialmente indebolito (rispetto alle aspettative) la capacita' di incidere in questi anni in misura piu' forte sui nodi strutturali dell'economia territoriale.
Nell'area del cratere permangono, inoltre, punti di debolezza in larga parte gia' presenti nel 2016 quando e' stata individuata la strategia del primo programma Restart.
Dal punto di vista demografico, l'area, fatta eccezione per il Comune de L'Aquila, continua a caratterizzarsi per una bassa densita' di abitanti e, dal 2016 al 2021, persiste il fenomeno della diminuzione della popolazione residente. Considerato che nel 54% dei comuni del cratere si rileva un indice di accessibilita' ai servizi essenziali superiore ai 30 minuti, il rischio di abbandono in questi territori rimane forte.
A livello di quadro economico generale, si conferma un modello di sviluppo imperniato su comparti potenzialmente poco competitivi perche' caratterizzati, a parte meritevoli eccezioni, dalla presenza diffusa di imprese di piccole dimensioni che operano in settori a bassa intensita' tecnologica. Questa connotazione e' una delle cause che determinano livelli di valore aggiunto per addetto (produttivita') ancora inferiori rispetto ai livelli regionali e nazionali: nel 2020 l'84% dei comuni del cratere mostra livelli di produttivita' inferiori al valore medio regionale (35,93 migliaia di euro), che a sua volta e' inferiore al livello di produttivita' medio nazionale (44,53 migliaia di euro) e in diminuzione rispetto al 2016.
Tale declino, che ha caratterizzato anche il livello nazionale e regionale, e' piu' accentuato nell'area del cratere: nel 2016 la percentuale di comuni con un valore aggiunto per addetto inferiore alla media regionale era infatti pari al 77%, cioe' minore di quella rilevata nel 2020.
Viceversa, se si guarda ai tassi di natalita' delle imprese e ai livelli di disoccupazione, la situazione dell'area appare abbastanza in linea con i dati nazionali e regionali, anche se bisogna sottolineare che gli indici di disoccupazione sono influenzati dagli elevati livelli di inattivita' dell'area (che contribuiscono ad abbassare l'indice). 2.2 Risorse strategiche del territorio
Accanto al relativo ritardo di una parte del sistema produttivo locale, si deve rilevare la compresenza di un insieme di imprese piu' dinamiche: si tratta in molti casi di aziende caratterizzate da elevati indici di concentrazione di unita' locali e in altri di sistemi che si connotano per una significativa specializzazione in settori a piu' elevata tecnologia (con presenza di importanti stabilimenti chimico-farmaceutici, cartari, elettronici, metalmeccanici).
Questa parte piu' dinamica e vivace del sistema produttivo e' quella che piu' puo' beneficiare, gia' oggi e ancor di piu' in prospettiva, della presenza nell'area di universita' e centri di ricerca di elevato livello e che risultano sempre attrattivi anche a livello internazionale. In primo luogo, va posta in evidenza la forte ripresa dell'Universita' dell'Aquila che negli ultimi quattro anni ha visto incrementare notevolmente il numero di studenti stranieri. Nell'area operano poi importanti centri di ricerca riconosciuti a livello internazionale. Dal Gran Sasso Science Institute (GSSI), ai laboratori sotterranei del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), all'Osservatorio culturale urbano di recente istituzione.
Universita' e centri di ricerca sono stati promotori e protagonisti di numerosi progetti nell'ambito di Restart 1.
Ne hanno caratterizzato in senso innovativo l'attuazione e, al tempo stesso, hanno ricevuto dal programma un notevole impulso alla loro attivita' di ricerca.
Non a caso, a questa capacita' attrattiva di studenti e ricercatori si accompagna un'analoga capacita' di attrazione che caratterizza l'area in termini di flussi e presenze turistiche. Anche in questo ambito Restart 1 ha agito con una certa incisivita' contribuendo a risultati che, alla luce dei dati attualmente disponibili, appaiono piuttosto confortanti.
Negli ultimi anni l'area del cratere presenta inoltre un chiaro miglioramento della capacita' attrattiva del proprio patrimonio naturale e culturale. Gli arrivi e le presenze turistiche in provincia dell'Aquila, tra il 2016 e il 2022, sono cresciuti rispettivamente del 19% e del 10%, molto piu' di quanto non sia stato registrato a livello regionale (pari rispettivamente al 5% e al 4%). La dinamicita' del comparto turistico e' dimostrata anche da un incremento delle attivita' ricettive maggiore di quanto registrato a livello regionale, specie in riferimento alle strutture di piu' piccole dimensioni, come i bed&breakfast. Un ultimo elemento importante da sottolineare e' rappresentato dal fatto che l'Abruzzo evidenzia una elevata propensione «naturalistica» del sistema della propria offerta turistica: oltre la meta' delle strutture ricettive regionali (sono il 30% in media in Italia), orienta la propria offerta su una domanda connessa all'ecoturismo ed a tutte le tipologie di vacanza che consentono uno stretto contatto con la natura. Tale orientamento registrato a livello regionale e' verosimilmente piu' marcato nell'area del cratere.
La ricchezza del patrimonio culturale e naturale dell'area del cratere e' nota. I numerosi Parchi naturali rappresentano una importante attrazione turistica sia nei mesi invernali che estivi (Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Parco nazionale della Maiella e Parco naturale regionale Sirente - Velino). Il patrimonio artistico e storico trova un attrattore potente nella ricostruzione, ormai quasi completata, del centro storico di una citta' d'arte come L'Aquila cui si accompagna il patrimonio diffuso sul resto del territorio (costituito da castelli, palazzi storici, borghi di rilievo, aree archeologiche e «Cammini religiosi»).
Un patrimonio notevole e gia' capace di attrarre turismo di qualita' e che ha tuttavia ancora margini molto ampi di valorizzazione, potenzialmente in grado di alimentare uno sviluppo sostenibile, la crescita di iniziative e di imprese, la creazione di occasioni occupazionali soprattutto per i giovani dell'area.
Per questo, la designazione dell'Aquila quale Capitale italiana della cultura per il 2026 appare in primo luogo un riconoscimento della qualita' e delle risorse culturali e naturalistiche territoriali dell'intera area del sisma 2009 e del lavoro fatto per renderle di nuovo pienamente fruibili. Al tempo stesso, costituisce un'occasione decisiva per dare impulso e pieno dispiegamento alla loro valorizzazione e alle loro potenzialita' di contribuire allo sviluppo economico dell'area nei prossimi anni. 3. LA STRATEGIA E GLI ASSI PRIORITARI NELLA NUOVA FASE DEL PROGRAMMA 3.1 Verso il 2027: il ruolo di Restart nella nuova fase della strategia di sviluppo dell'area
Se Restart 1 ha contribuito a rendere l'economia territoriale e il sistema delle imprese locali maggiormente in grado di resistere alla crisi del triennio 2020-2022, Restart 2 deve raccogliere il testimone per riprendere con forza l'attuazione della strategia di innovazione economica e sociale di cui il territorio ha bisogno per rilanciarsi nel medio periodo.
In otto anni, il processo di ricostruzione e' andato avanti e oggi L'Aquila e il territorio dei 56 comuni del cratere 2009 hanno assunto un aspetto diverso, esprimendo, dal punto di vita dello sviluppo, una domanda piu' articolata e orientata, da una parte, verso obiettivi di innovazione economica e sociale, dall'altra, al contrasto delle difficolta' strutturali persistenti - tendenza allo spopolamento, arretratezza di componenti rilevanti del settore produttivo - che occorre affrontare con decisione tenendo conto delle nuove condizioni di contesto.
Sul piano operativo, dal 2016 ad ora sono stati fatti progressi comunque confortanti nel rafforzamento della crescita e delle potenzialita' economiche e della coesione sociale del territorio e ora, pur nelle contraddizioni e difficolta' che ancora persistono, vi sono condizioni in grado di accelerare il passaggio dalla fase di sviluppo a quella di realizzazione del cambiamento.
A tal fine, L'Aquila e l'area del sisma 2009 devono far leva ancora di piu' sulle politiche e sulle risorse che hanno saputo esprimere, su cui stanno fondando la loro ricostruzione fisica, sociale ed economica. Il Programma Restart in questa nuova fase vuole dare un contributo deciso in questa direzione.
I driver di sviluppo finora seguiti rimangono un riferimento attuale e solido: innovazione economica e sociale, diffusione delle conoscenze in un quadro tecnologico e scientifico evoluto, coesione territoriale e sociale e del benessere dei cittadini, rafforzamento del sistema produttivo e delle politiche per i giovani affinche' possano esprimere le loro capacita' sul territorio, cultura e valorizzazione delle risorse e delle attivita' culturali in una nuova visione che, oltre alla crescita della domanda turistica di qualita', punti alla creazione di condizioni per una nuova imprenditorialita' basata sulla creativita'.
Non si tratta quindi di una nuova strategia ma piuttosto di una strategia rinnovata che, a partire dai progressi gia' registrati e facendo leva sui punti di forza dell'area, sviluppi e valorizzi il potenziale di capacita', di idee e di risorse del territorio e che va quindi convertito in risultati ancora piu' visibili.
Nondimeno, tale strategia deve essere rinnovata nella declinazione degli obiettivi e delle priorita' da conseguire tenendo conto dei cambiamenti intercorsi in questi anni e quindi degli aspetti che piu' caratterizzano la situazione attuale.
Di tali aspetti, fra tanti, almeno tre meritano si essere segnalati.
Il primo e' la designazione dell'Aquila a capitale italiana della cultura per il 2026. Non possono esserci dubbi sul fatto che si tratti di un'occasione pressoche' irripetibile per il definitivo rilancio del sistema culturale e turistico di tutto il territorio. Ci si aspetta da Restart 2 un contributo rilevante in questo senso. Un contributo da preparare, organizzare e proporre in tempi brevi, visto che tutto cio' che potra' essere fatto lo si deve realizzare nei prossimi quattordici-quindici mesi avendo cura, tuttavia, di preservarne la capacita' di indurre effetti permanenti anche oltre il 2026.
Il secondo e' strettamente collegato al primo. I caratteri dell'offerta turistica del territorio devono continuare a essere valorizzati conservando la loro connotazione naturalistica, il rispetto per l'ambiente e la promozione del patrimonio culturale, che, oltre L'Aquila, e' minutamente diffuso e in grado di agire da trama per percorsi che coinvolgano la maggioranza dei comuni dell'area del cratere 2009. Tale azione, gia' avviata con Restart 1, deve in ogni caso essere accelerata perche' sia in grado di cogliere gli effetti indotti dall'impatto del 2026 e degli anni immediatamente successivi.
Per quanto riguarda l'economia territoriale, mentre dovra' naturalmente proseguire il sostegno sui settori produttivi che piu' caratterizzano l'area, occorrera' concentrare gli sforzi sul potenziamento del legame sempre piu' stretto fra ricerca e innovazione. Due filoni che ora devono unirsi piu' strettamente per creare le condizioni per l'insediamento sul territorio di nuove imprese (anche nella forma di start-up) in grado di valorizzare, a fini produttivi, le risorse professionali e i giovani che sul territorio si formano e che sul territorio devono poter trovare luoghi e occasioni per poter lavorare e operare. 3.2 Obiettivi e assi prioritari per l'attuazione della strategia
Considerati i descritti caratteri di attualita' e flessibilita'/adattabilita' alla nuova fase della strategia alla base di Restart, l'architettura del presente Programma non richiede variazioni rilevanti rispetto a quella in precedenza adottata.
Risultano infatti sostanzialmente rispondenti alle esigenze rilevate gli obiettivi generali demandati dalla norma (legge 6 agosto 2015, n. 125, art. 11, comma 12) a Restart, ovvero:
«assicurare effetti positivi di lungo periodo in termini di valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene, di ricadute occupazionali dirette e indirette, di incremento dell'offerta di beni e servizi connessi al benessere dei cittadini e delle imprese»
e anche le categorie di interventi che la norma stessa associa a tali obiettivi, ovvero:
a) interventi di adeguamento, riqualificazione e sviluppo delle aree di localizzazione produttiva;
b) attivita' e programmi di promozione turistica e culturale;
c) attivita' di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione;
d) azioni di sostegno alle attivita' imprenditoriali;
e) azioni di sostegno per l'accesso al credito delle imprese, comprese le micro e piccole imprese;
f) interventi e servizi di connettivita', anche attraverso la banda larga, per cittadini e imprese.
Nel rispetto del dettato normativo, il programma della nuova fase di sviluppo dell'area, pur tenendo conto dei cambiamenti illustrati nei paragrafi precedenti, si inserisce negli stessi ambiti prioritari di intervento gia' approvati con la delibera CIPE relativa alla prima fase di Restart (delibera CIPE n. 49 del 10 agosto 2016), in quanto pienamente rappresentativi e attuali, da adattare opportunamente a livello operativo, attraverso una selezione di interventi che tenga conto dei nuovi fabbisogni ed esigenze rilevati.
In particolare, quindi, anche il nuovo Restart prevedera' interventi nei seguenti assi prioritari:
a. Sistema imprenditoriale e produttivo
b. Turismo e ambiente
c. Cultura
d. Alta formazione
e. Ricerca e innovazione tecnologica
f. Agenda digitale
Oltre a questi, costituisce asse prioritario trasversale quello relativo al «Rafforzamento delle capacita' per l'attuazione e la gestione del Programma».
D'altra parte, tale architettura programmatica - nell'articolazione di indirizzi vincolanti posti dalla norma e di obiettivi prioritari assunti in coerenza ad essa - si e' rivelata sostanzialmente solida ed efficiente nel guidare anche le scelte di riprogrammazione che si sono susseguite nel corso degli anni. Inoltre, la valutazione di attualita', che ne consiglia l'adozione anche per la nuova fase, consente:
di inserire il nuovo Programma Restart in un ambito normativo e programmatico stabile, con conseguente possibilita' di celere attuazione in assenza cambiamenti rilevanti tanto nel dettato normativo che in quello programmatico-attuativo-regolatorio;
di continuare ad essere riferimento ormai ampiamente noto per le istituzioni e gli operatori del territorio impegnati quali soggetti proponenti ed attuatori di interventi, minimizzando i costi (e ritardi) di transizione fra sistemi o indirizzi programmatori e regolatori diversi. 3.3 Obiettivi specifici per asse prioritario
Di seguito, l'indicazione dei principali obiettivi specifici da conseguire nell'ambito di ciascuna priorita'. Non si tratta di una indicazione esaustiva (considerata la durata pluriennale del Programma, l'articolazione di obiettivi specifici e' fisiologico possa cambiare) e, tuttavia, la declinazione di obiettivi che segue ha un rilievo immediato come riferimento e descrizione del percorso di sviluppo che il programma vuole innestare, per la definizione dei risultati e degli effetti attesi (Allegato A) e quindi come orientamento per la progettualita' da attivare. Priorita' A - Sistema imprenditoriale e produttivo
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della Priorita' «Sistema imprenditoriale e produttivo» sono i seguenti:
orientare l'industria alle alte tecnologie e alla ricerca fondamentalmente lungo gli asset dello Spazio-ICT, chimico-farmaceutico e della conservazione e valorizzazione delle risorse culturali;
consolidare e far crescere le aziende esistenti, lavorare all'integrazione con altri siti industriali presenti nella Regione Abruzzo e nelle regioni contermini;
completare e ammodernare le infrastrutture delle aree industriali, a partire da quella dell'Aquila e dei comuni limitrofi (completamento della metanizzazione, infrastrutturazione digitale a banda larga e realizzazione di aree ecologicamente attrezzate);
promuovere e stimolare collegamenti con la ricerca dell'universita', e dei centri di ricerca interni ed esterni al territorio;
rafforzare le competenze delle PMI: migliorare le capacita' organizzative, di marketing e di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese locali per renderle piu' competitive a livello internazionale;
facilitare l'ingresso nel mercato del lavoro: creare opportunita' di formazione pratica e teorica per studenti delle scuole professionali e universitarie, nonche' per i dipendenti d'impresa, attraverso l'uso di laboratori attrezzati e metodologie innovative;
prevedere premialita' per la crescita di piccole e medie imprese con particolare riferimento ai servizi avanzati di supporto alle imprese nella crescente integrazione tra manifattura e terziario;
determinare migliori condizioni per attrarre nuovi investimenti, anche dall'estero;
attivare una strategia sul credito che si colleghi all'insieme delle attivita' gia' oggi disponibili. Priorita' B - Turismo e ambiente
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della Priorita' «Turismo e ambiente» sono i seguenti:
completare il programma dei PIT concentrando gli investimenti sui fattori che valorizzano il modello di turismo montano integrato e destagionalizzato e integrandolo con tutti gli altri fattori e servizi che oggi rendono attrattivo un territorio;
promuovere lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali e montane con particolare riferimento all'accoglienza collegata alla conoscenza e fruizione delle peculiari produzioni agricole, zootecniche, artigianali ed enogastronomiche;
fornire all'area del cratere un'attrattivita' turistica di respiro internazionale facendo leva sulla tradizione enogastronomica, anche in collegamento con le misure di sostegno alle esportazioni delle imprese;
integrare e sostenere progetti di sviluppo in corso e sostenere progetti di completamento di strutture invernali;
avviare azioni di sostegno in regime «de minimis» per le attivita' turistiche innovative;
promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici;
promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse, attraverso iniziative di infrastrutturazione di impianti, macchinari e soluzioni per l'economia circolare (per il recupero e riciclo dei rifiuti urbani, per il reimpiego di materiali, per l'adattamento di strutture e spazi urbani, per il trattamento ed il trasporto dei rifiuti, per la riduzione dei consumi energetici, ecc.);
rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversita' e le infrastrutture verdi e riducendo tutte le forme di inquinamento (per il ripristino, recupero ambientale, bonifica e riduzione dell'inquinamento, per il rafforzamento della componente naturale urbana ed il potenziamento delle infrastrutture verdi e blu, ecc.) e promuovendo nuove opportunita' nel campo degli obiettivi di transizione energetica e decarbonizzazione attraverso il potenziamento dell'offerta territoriale, l'uso sostenibile delle fonti rinnovabili e del capitale naturale;
implementare processi di corretta gestione dei rifiuti e di pulizia urbana per rispondere alle esigenze di turismo e benessere del turista e del cittadino;
realizzare condizioni piu' adeguate e di qualita' e sostenibilita' ambientale nell'accesso ai centri storici da parte dei cittadini e dei turisti anche migliorando e implementando modelli di mobilita' sostenibile e integrata. Priorita' C - Cultura
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della Priorita' «Cultura» sono i seguenti:
rafforzare la capacita' dell'Aquila e del suo territorio di offrire, nel 2026, un ambiente culturale e di accoglienza turistica ancora piu' vivo e qualificato di quello, gia' notevole, fruibile in questi anni;
realizzare investimenti in iniziative culturali di eccellenza, eventi istituzionali e servizi volti a migliorare la qualita' della fruizione del patrimonio culturale aquilano e del territorio;
concentrare le risorse sul sostegno a progetti e attivita' delle istituzioni gia' selezionate dallo Stato e riconosciute nel Fondo unico dello spettacolo quali, a titolo esemplificativo, quelle legate alla Perdonanza e al Jazz, di grande impatto e di forte promozione del territorio;
favorire condizioni piu' favorevoli per nuove iniziative culturali, basate sull'intreccio tra competenze e tradizioni diverse e capaci di creare opportunita' di lavoro;
favorire la creazione di un sistema di spazi che funga da centro di aggregazione e incrocio tra attivita' culturali diversificate nel quale la contiguita' quotidiana tra soggetti attivi in campi diversi della vita culturale funzioni da catalizzatore anche per nuove iniziative imprenditoriali;
tutelare e valorizzare il patrimonio territoriale, attraverso la partecipazione della comunita', con l'obiettivo dell'auto sostenibilita' locale;
valorizzare e salvaguardare il patrimonio storico, artistico, architettonico e aumentare l'offerta turistica dei comuni del territorio incrementando lo sviluppo turistico e le sue risorse in ambito naturalistico, storicoculturale, sportivo e gastronomico;
favorire la nascita di sentieristica, cammini e musei, anche diffusi;
promuovere iniziative legate all'economia della cultura, compresa la nascita di esperienze sociali ed attivita' imprenditoriali;
tutelare e valorizzare il patrimonio territoriale, attraverso la partecipazione della comunita', con l'obiettivo dell'auto sostenibilita' locale;
accrescere complessivamente la conoscenza e la fruizione dei beni da parte del pubblico ed accrescere il coinvolgimento dei volontari e delle comunita' locali nella cura e nella promozione dei beni stessi;
incidere sul mercato del lavoro promuovendo uno sviluppo culturale a base locale, attraverso la formazione di personale specializzato nel settore culturale. Priorita' D - Alta formazione
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della Priorita' «Alta formazione» sono i seguenti:
sostenere e consolidare sul piano nazionale e internazionale le strutture formative di eccellenza anche fornendo loro la possibilita' di incrementare il numero di ricercatori provenienti da altre nazioni e di implementare i Centri di eccellenza esistenti con nuove strutture di ricerca sulla sicurezza alimentare, sulla documentazione e ricerca sulla prevenzione e gestione delle catastrofi naturali, sul chip design e sull'ICT e sul trasferimento tecnologico;
rafforzare la capacita' di attrarre studenti e docenti da tutto il mondo, predisponendo residenze universitarie di qualita', servizi di trasporto pubblico efficienti, attrezzature ricreative e sportive di numero e varieta' adeguate, servizi di accoglienza, orientamento e tirocinio;
attivare campus estivi formativi residenziali in alcuni dei borghi del cratere in collaborazione con universita' italiane e straniere;
sostenere la creazione di centri di eccellenza che preservino e trasmettano le conoscenze e professionalita' maturate in loco (raccolta dati per la prevenzione, gestione dell'emergenza, valutazione del danno, tecniche di ricostruzione) trasformandole in un patrimonio culturale e tecnico dell'intera nazione nel campo del rischio e delle calamita' anche con il coinvolgimento di istituti di ricerca locali, enti nazionali per lo sviluppo e gli Uffici speciali per la ricostruzione. Priorita' E - Ricerca e innovazione tecnologica
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della priorita' «Ricerca e innovazione tecnologica» sono i seguenti:
creazione di laboratori di ricerca nei settori di applicazione (fotosensoristica, materiali ultra-puri, ICT per Smart Mobility e Intelligent Transport System, ecc.);
aumento occupazionale ed attrazione di ricercatori nazionali ed internazionali altamente specializzati;
rafforzamento dell'attrattivita' della citta' come polo di alta formazione sul tema della gestione del post-disastro;
arricchimento dell'offerta del sistema di istruzione superiore e ricerca;
sviluppo indotto di ricerca e nascita nuove piccole/medie imprese collegate;
sviluppo di una piattaforma ICT integrata per l'implementazione di servizi avanzati di smart mobility;
promozione dell'innovazione tecnologica e la competitivita' offrendo formazione su tecnologie avanzate (Deep Tech) come l'intelligenza artificiale generativa, blockchain, IoT, realta' aumentata e virtuale, robotica avanzata, smart materials e fisica quantistica;
supporto alla creazione di start-up fornendo percorsi formativi mirati all'avvio di nuove imprese, con focus su business planning, accesso ai finanziamenti e integrazione nell'ecosistema delle start-up;
sostegno e rafforzamento dell'ecosistema culturale e creativo stimolando la crescita economica e l'innovazione nel settore e favorire l'occupazione e lo sviluppo di competenze nelle ICC;
sviluppo e consolidamento di un ecosistema creativo e culturale con l'obiettivo di supportare e promuovere l'industria culturale e creativa (ICC) locale. Priorita' F - Agenda digitale
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della priorita' «Agenda digitale» sono i seguenti:
favorire la realizzazione di infrastrutture di rete a banda ultra larga anche integrando attivita' gia' in corso in continuita' con il precedente ciclo di programmazione Restart nonche' implementando e completando iniziative finanziate da altri programmi (PNRR e comunitari, nazionali e regionali);
sostenere e implementare il completamento di progetti, gia' avviati o di nuova proposizione, per la collocazione di Data Center regionali e nazionali nella Citta' de L'Aquila e nelle aree del cratere anche con il coinvolgimento dell'Universita', di Istituti scientifici, di grandi operatori delle telecomunicazioni e di istituzioni pubbliche;
sostenere e implementare progetti di transizione digitale;
promuovere azioni di comunicazione digitale istituzionale finalizzata alla promozione sul web dei servizi e per favorire, attraverso la multicanalita', il coinvolgimento delle comunita' locali;
promuovere l'utilizzo di strumenti digitali finalizzati alla creazione di servizi da parte degli enti. Priorita' G - Rafforzamento capacita' per l'attuazione e la gestione del Programma
I principali obiettivi da conseguire nell'ambito della priorita' trasversale «Rafforzamento capacita' per l'attuazione e la gestione del Programma» sono i seguenti:
sostenere l'attuazione del Programma, l'azione della Struttura di missione e l'operativita' degli enti beneficiari e attuatori;
attivare azioni di supporto tecnico e di assistenza tecnica specifica finalizzata a sostenere la gestione, il monitoraggio, i controlli, le verifiche e le valutazioni del Programma;
sostenere i processi di partenariato istituzionale e socioeconomico e le iniziative di animazione territoriale collegate. 4. FASI DELL'ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
La presente proposta di Programma e' elaborata dalla Struttura di missione e sottoposta al CIPESS per l'approvazione e l'assegnazione delle risorse.
Si realizza in tal modo un processo di attuazione che prevede un approccio, sul modello di programmazione dei fondi strutturali europei, in cui il programma approvato dal CIPESS costituisce il quadro programmatico e di riferimento per la progressiva assegnazione di risorse, salvaguardandone l'efficace allocazione in un ambito di coerenza di obiettivi e regole.
In seguito all'approvazione del Programma, la Struttura di missione, in veste di soggetto responsabile del Programma, assume il compito della gestione e attuazione complessiva del Programma in conformita' ai principi di sana gestione amministrativa e finanziaria, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze.
Le fasi della procedura sono, quindi, schematicamente sintetizzabili:
fase di programmazione
a. elaborazione e proposta del Programma di sviluppo (da parte della Struttura di missione sulla base di una consultazione del partenariato istituzionale);
b. approvazione del Programma di sviluppo (da parte del CIPESS).
fase di proposta degli interventi
a. proposta di interventi (progetti articolati e interventi specifici) tramite apposite schede intervento elaborate e fornite ai proponenti dalla Struttura di missione, da parte delle amministrazioni competenti per territorio e materia (Regione Abruzzo, comuni dell'area del cratere, Uffici speciali, altri soggetti pubblici competenti per temi rilevanti per lo sviluppo del territorio);
b. istruttoria tecnica e analisi di ammissibilita', valutabilita' e finanziabilita' (da parte della Struttura di missione, sulla base di specifiche check list atte a validare la sussistenza delle condizioni di fattibilita', sostenibilita' finanziaria e convenienza per la collettivita' delle proposte);
c. parere del Comitato di indirizzo, espresso sulla base delle proposte di istruttoria formulate dalla Struttura di missione.
fase di assegnazione delle risorse
a. trasmissione al CIPESS di proposte di assegnazione di risorse per gli interventi istruiti e valutati dalla Struttura di missione (e di cui sia verificata la rispondenza e la coerenza con obiettivi, linee e tipologie di intervento, criteri e requisiti del Programma approvato dal CIPESS) e con parere favorevole del Comitato di indirizzo;
b. eventuale trasmissione al CIPESS di proposte di rimodulazione/riprogrammazione finanziaria che eccedono il 20% della dotazione per priorita' (ambiti tematici Restart), maturate anche nell'ambito di procedure di revoca delle assegnazioni finanziarie a interventi selezionati, in esito all'attivita' di monitoraggio periodico dello stato di attuazione del Programma di sviluppo e del programma degli interventi cosi' come definito dalle delibere CIPESS di riferimento.
Fase di gestione del Programma
a. adozione, con apposito atto regolamentare della Struttura di missione, di un sistema per la definizione delle procedure operative e di raccordo tra i livelli costituiti di Governance, al fine di assicurare il piu' efficiente coordinamento delle fasi progettuali ed attuative del Programma e garantire l'ottimale gestione e monitoraggio delle risorse finanziarie;
b. elaborazione di specifiche Linee guida volte ad agevolare i beneficiari delle risorse degli interventi nella applicazione delle procedure da seguire per l'accesso ai fondi, la loro allocazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle spese;
c. predisposizione di un sistema trasparente di indicatori per il controllo sull'attuazione dei singoli interventi finanziati e per la valutazione dei risultati ottenuti;
d. adozione di un sistema di comunicazione sullo stato di avanzamento degli interventi e sull'utilizzo dei fondi correlati che permetta il controllo in tempo reale dei flussi finanziari e delle transazioni, assicurando al contempo trasparenza e tracciabilita' sia a livello di comunicazione interna sia esterna nei confronti della cittadinanza e degli stakeholders. 5. INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI
Le proposte di intervento sono presentate tramite apposite schede, elaborate e fornite ai proponenti dalla Struttura di missione, dalle amministrazioni competenti per territorio e materia (Regione Abruzzo, comuni dell'area del cratere, uffici speciali, altri soggetti pubblici competenti in relazione a temi rilevanti per lo sviluppo del territorio).
L'istruttoria tecnica e l'analisi di ammissibilita', valutabilita' e finanziabilita' e' effettuata dalla Struttura di missione sulla base di specifiche check list atte a verificare la sussistenza delle condizioni di fattibilita', sostenibilita' finanziaria e convenienza per la collettivita' delle proposte, in attuazione delle priorita' del programma e in stretta coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile del territorio di riferimento.
Il Comitato di Indirizzo esprime il proprio parere sulla base delle proposte formulate dalla Struttura di missione. 5.1 Criteri generali di riferimento per l'individuazione degli interventi
I principali criteri atti ad orientare il processo di selezione degli interventi in coerenza con le indicazioni programmatiche sono indicati di seguito:
a) riferimento ad una strategia di medio lungo periodo e quindi capacita' di produrre effetti stabili sul sistema socio-economico del territorio;
b) piena e comune assunzione di responsabilita' rispetto a tappe che impongono tempi di attuazione necessariamente piu' accelerati (es. 2026, anno in cui L'Aquila sara' capitale della cultura);
c) particolare attenzione alla valutazione degli effetti che si intendono determinare: maggiore approfondimento nella fase ex ante (per programmare nel modo piu' efficace le risorse disponibili) e nella fase in itinere (per far si' che gli interventi tendano verso il conseguimento dei risultati attesi), in modo da poterne eventualmente correggere la traiettoria attuativa;
d) massimo rilievo alla coerenza/fattibilita' della fase di esercizio degli interventi perche' si realizzino condizioni adeguate a che gli effetti ci siano e siano duraturi nel tempo (le opere e i servizi che si realizzeranno devono poter funzionare per periodi congrui);
e) una maggiore concentrazione degli interventi da intendere come orientamento teso ad evitare quei rischi di frammentazione che riducono le capacita' del programma di assumere «massa critica» e conseguire effetti piu' rilevanti e rilevabili;
f) carattere pienamente territoriale del programma nel riferimento al complesso dell'area del sisma 2009 come beneficiaria di effetti diffusi, diretti o indiretti, di qualsiasi intervento che sara' finanziato;
g) scelta degli interventi improntata all'analisi piu' rigorosa possibile delle effettive capacita' e possibilita' di attuazione dei soggetti che si candidano ad assumerne le responsabilita' di realizzazione e attuazione. 5.2 Progetti portanti e di urgente avvio/attuazione
Nell'ambito del presente programma, in attuazione delle sue priorita' e in stretta coerenza con gli obiettivi di sviluppo e crescita sostenibile del territorio del cratere del sisma 2009, sono stati individuati progetti che, per i loro caratteri di priorita' e urgenza, si propongono come destinatari di assegnazione di risorse contestualmente all'approvazione del Programma.
Tali progetti sono pertanto inseriti da subito nella stessa proposta di presentazione del nuovo Programma Restart 2, di cui faranno parte integrante, ai fini della immediata approvazione da parte del CIPESS.
I progetti «portanti» sono rispondenti a tutte le seguenti caratteristiche assunte a riferimento per la loro individuazione, selezione, preparazione e poi proposizione:
rilievo strategico condiviso da tutto il territorio;
rispondenza a tutti i requisiti programmatori, tecnici e procedurali previsti nel presente Programma (compresi quelli relativi ai progetti che seguono la procedura ordinaria di cui al paragrafo 5.3 successivo);
valenza propedeutico/trasversale (sia in ordine agli ambiti territoriali, sia in ordine alle priorita' del Programma) per altri interventi da realizzare successivamente nell'ambito della programmazione;
funzione aggregativa delle esigenze del territorio attestato dall'aver positivamente espletato il processo di condivisione e approvazione nei diversi gradi e modalita' previsti;
urgenza di attuazione in quanto collegati ad obiettivi temporali tassativi (tutti i progetti portanti sono collegati direttamente o comunque indirettamente al conseguimento di obiettivi funzionali all'anno, il 2026, in cui L'Aquila sara' capitale italiana della cultura);
avanzata definizione tecnica tale da consentirne il loro immediato avvio a seguito dell'approvazione del presente Programma da parte del CIPESS e alla relativa assegnazione di risorse;
positivo superamento dell'istruttoria tecnica da parte della Struttura di missione sulla base delle schede/intervento in cui ne sono dettagliati obiettivi, contenuti tecnici, requisiti procedurali e finanziari.
Le proposte di progetti «portanti» sono state istruite dalla Struttura di missione, secondo le procedure individuate nel presente documento «Restart 2025-2027 - Programma per lo sviluppo del territorio dell'area del cratere del sisma 2009 per il periodo 2025-2027» mediante apposita analisi tecnica e di ammissibilita', valutabilita' e finanziabilita' effettuata sulla base di specifiche check list, atte a verificare la sussistenza delle condizioni di fattibilita', sostenibilita' finanziaria, convenienza dell'intervento per la collettivita' e coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Programma.
Le proposte di intervento, all'esito della verifica istruttoria, sono state presentate al Comitato di indirizzo ex decreto ministeriale 8 aprile 2013, nella seduta del 22.01.2025, il quale, in accordo alle funzioni ad esso attribuite nel nuovo Programma di sviluppo, ha espresso parere favorevole, chiedendo alla Struttura di missione di sottoporla al CIPESS per l'assegnazione di risorse, come risultante dal verbale allegato (allegato C).
I progetti «portanti» sono descritti in sintesi di seguito, mentre in allegato sono riportate le singole schede descrittive degli interventi proposti e delle loro caratteristiche. 1. CLEANTECH COMMUNITY: VALORIZZAZIONE DI ASSET ENERGETICI E AMBIENTALI NELL'AREA DEL CRATERE SISMICO 2009.
L'intervento, proposto e realizzato dal Comune di Fossa, quale soggetto attuatore beneficiario delle risorse, e' finalizzato al conseguimento degli obiettivi di transizione energetica e decarbonizzazione, generando al contempo benefici sociali ed economici per cittadini e imprese del territorio.
L'iniziativa e' ideata per aggregare il maggior numero di comuni del cratere sismico 2009, partendo dalle attivita' in corso per la costituzione delle CER nei Comuni di Fossa, Navelli, Poggio Picenze, San Demetrio ne' Vestini e Scoppito.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano in attivita' di gestione forestale sostenibile, implementazione di una piattaforma digitale per monitorare e gestire i dati relativi ai servizi energetici e ambientali, elaborazione e validazione di un modello di sviluppo territoriale attraverso studi di fattibilita' e sperimentazioni, al fine di estendere su ampia scala territoriale la portata operativa delle CER in realizzazione e la costituzione di una societa' di territorio.
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di tre annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 3.800.000,00. Il CUP assegnato e' H58B25000000001.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' B. Turismo e ambiente, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 39.600.000,00, di cui euro 14.000.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 2. TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL'AMBIENTE URBANO DEL CENTRO STORICO A L'AQUILA: ACQUISIZIONE E ATTIVAZIONE DI MEZZI STRUMENTALI SPECIALISTICI PER LA CONSERVAZIONE DEI PERCORSI STORICI E PER L'IGIENE URBANA
L'intervento e' proposto dal Comune dell'Aquila che ne e' anche soggetto attuatore beneficiario delle risorse, ed e' finalizzato, nell'ambito delle direttive di cui al Piano d'azione per l'economia circolare dell'UE (Circular Economy Action Plan), a migliorare la pulizia e il decoro delle aree urbane mediante l'acquisizione di nuovi mezzi ecologici per la pulizia del territorio urbano.
Nello specifico, le azioni di progetto sono volte all'acquisto di mezzi, anche elettrici e ibridi, e di strumentazione e materiali innovativi, per la pulizia e l'igiene urbana.
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di tre annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 3.945.480,00. Il CUP assegnato e' C14H25000020001.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' B. Turismo e ambiente, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 39.600.000,00, di cui euro 14.000.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 3. RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL TERMINAL LORENZO NATALI E DELLE AREE CIRCOSTANTI
L'intervento e' proposto dal Comune dell'Aquila che ne e' anche soggetto attuatore beneficiario delle risorse. E' finalizzato, in vista di L'Aquila capitale italiana della cultura 2026, all'ammodernamento del Terminal Lorenzo Natali che costituisce la principale infrastruttura di accesso a L'Aquila per l'utenza di turisti e visitatori che raggiungeranno - con mezzi pubblici o privati - il capoluogo abruzzese, rivestendo dunque un'importanza cruciale non solo per il 2026 ma anche per gli anni successivi e in generale per lo sviluppo turistico e culturale della citta' nel piu' lungo periodo.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano in opere di ristrutturazione, riqualificazione e ammodernamento delle strutture interne ed esterne del Terminal, con interventi diversificati per i differenti livelli (Piano terra e primo piano oltre ai due piani interrati) nonche' degli spazi esterni e dei percorsi sia carrabili che pedonali.
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di due annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 3.000.000,00 di cui euro 1.700.000,00 quale cofinanziamento del Comune dell'Aquila a valere sulle risorse del Piano nazionale complementare (PNC).
Il finanziamento richiesto a valere delle risorse del Programma Restart 2 e' pari a euro 1.300.000,00.
Il CUP assegnato allo stesso e' C18H25000030001.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' B. Turismo e Ambiente, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 39.600.000,00, di cui euro 14.000.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 4. GLI EVENTI CULTURALI DEGLI ISTITUTI MUSEALI NAZIONALI AQUILANI NEL 2026 ANNO IN CUI L'AQUILA SARA' CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA
L'intervento e' proposto dal Comune dell'Aquila anche in qualita' di beneficiario delle risorse. Il progetto prevede quale soggetto attuatore e realizzatore il Ministero della cultura attraverso i suoi istituti aquilani e in particolare il Museo nazionale d'Abruzzo MuNDA e la Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
L'intervento e' finalizzato, nell'anno di L'Aquila capitale italiana della cultura, alla valorizzazione del capoluogo abruzzese e del suo territorio come citta' storica densa di tesori culturali, architettonici, artistici, storici e naturalistici.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano nell'organizzazione, attraverso l'operativita' delle due principali istituzioni museali nazionali presenti a L'Aquila, il Museo nazionale d'Abruzzo (MuNDA) ed il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo L'Aquila (gestito dalla fondazione MAXXI del Ministero della cultura), in qualita' di soggetti attuatori, di eventi e mostre d'arte tematiche per la valorizzazione del patrimonio artistico culturale territoriale, e, in particolare, rivisitazioni delle mostre d'arte permanenti degli istituti nazionali aquilani, mostre d'arte temporanee, mostre d'arte itineranti e mostre d'arte virtuali.
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di due annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 3.000.000,00 euro.
Il CUP assegnato allo stesso e' C19I25000060001.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' C. Cultura, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 29.700.000,00, di cui euro 15.400.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 5. L'AQUILA CAPITALE DELLA CULTURA 2026: INTERVENTI PER IL RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITA' DI VALORIZZAZIONE CULTURALE E TURISTICA
L'intervento e' proposto dal Comune dell'Aquila che ne sara' anche soggetto attuatore beneficiario delle risorse ed e' finalizzato a promuovere iniziative culturali di eccellenza, eventi istituzionali e servizi volti a migliorare la qualita' della fruizione del patrimonio culturale aquilano (di L'Aquila e del territorio dell'aquilano) in vista del 2026, quando L'Aquila sara' capitale italiana della cultura.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano in attivita' di marketing territoriale e comunicazione, realizzazione di manifestazioni di eccellenza culturali e artistiche, mostre a tema, organizzazione di staff tecnici qualificati per il supporto alla fruizione del patrimonio culturale e artistico aquilano, collaborazioni e anche gemellaggi internazionali con altre citta' (per esempio citta' capitali europee della cultura e/o citta' capitali italiane della cultura).
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di tre annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 4.000.000,00.
Il CUP assegnato allo stesso e' C19I25000070001.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' C. Cultura, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 29.700.000,00, di cui euro 15.400.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 6. ECOMUSEO: PATRIMONIO, STORIA E PAESAGGI D'ABRUZZO
L'intervento e' proposto dall'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere - USRC ed e' realizzato dallo stesso USRC quale soggetto attuatore e beneficiario delle risorse.
L'intervento e' finalizzato alla valorizzazione delle risorse culturali, architettoniche, turistiche e religiose del territorio del cratere, attraverso lo sviluppo e la condensazione di competenze, nonche' l'attivazione di un nucleo di operatori culturali stabilmente impiegati nei comuni coinvolti in grado di dar voce ai borghi, al paesaggio antropico e naturale, alle tradizioni locali e alle specificita' culturali con particolare riguardo alle risorse e le ricchezze naturalmente presenti sul territorio, alla promozione dei prodotti tipici, al recupero degli antichi mestieri, alla valorizzazione delle risorse culturali, architettoniche, turistiche e religiose, agli aspetti storico-archeologici e paleontologici, ma soprattutto alla rivitalizzazione delle comunita' esistenti, secondo le piu' aggiornate linee europee di sviluppo delle industrie culturali e creative, avviando un programma di riappropriazione socio-culturale.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano in attivita' di costituzione di un'apposita istituzione strumentale, l'Ecomuseo, con individuazione degli enti aderenti, approvazione dello statuto, delle norme di organizzazione, gestione e funzionamento, nonche' in attivita' di organizzazione di visite accompagnate al patrimonio culturale ed ambientale, di realizzazione di un sistema tecnologico avanzato di fruizione domotica dei beni culturali, di realizzazione di una rete didattica dedicata alle scuole di ogni ordine e grado, di valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale ed ambientale, e di formazione di personale specializzato nel settore culturale.
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di quattro annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 5.519.000,00 euro.
Il CUP assegnato e' C39I25000020001.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' C. Cultura, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 29.700.000,00, di cui euro 15.400.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 7. ECOSISTEMA DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: GEMELLAGGIO CON BOURGES CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2028
L'intervento e' proposto dal Comune dell'Aquila, quale soggetto attuatore beneficiario delle risorse, ed e' finalizzato a sviluppare e consolidare un ecosistema creativo e culturale nella citta' dell'Aquila, con l'obiettivo di supportare e promuovere l'industria culturale e creativa (ICC) locale.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano in attivita' di mappatura delle ICC presenti sul territorio, la realizzazione di una piattaforma digitale dedicata, lo sviluppo di programmi di incubazione e accelerazione per startup e imprese creative, e l'internazionalizzazione del settore attraverso partnership strategiche e progetti transfrontalieri.
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di quattro annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 2.500.000,00.
Il CUP assegnato allo stesso e' C19I25000080005.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' E. Ricerca e innovazione tecnologica, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 20.600.000,00, di cui euro 5.900.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 8. HUB SCUOLA LAVORO. DALLA RICERCA ALL'INDUSTRIA: CREAZIONE DI COMPETENZE PER START UP INNOVATIVE
L'intervento e' proposto dal Comune dell'Aquila, quale soggetto attuatore beneficiario delle risorse, ed e' finalizzato alla creazione di nuove competenze nonche' al rafforzamento o riconversione di competenze nell'ambito dell'innovazione tecnologica e digitale, in riferimento alle esigenze emergenti dal mercato del lavoro.
Gli obiettivi specifici sono quelli di promuovere l'innovazione tecnologica e la competitivita' attraverso la formazione specialistica su tecnologie avanzate, promuovere e supportare la creazione di start-up, rafforzare le competenze delle PMI e facilitare l'ingresso nel mercato del lavoro.
Nello specifico, le azioni di progetto si articolano in attivita' formative finalizzate e specialistiche, atte a creare prevalentemente competenze digitali per le imprese (in particolare, negli ambiti dell'intelligenza artificiale generativa, blockchain, IoT, realta' aumentata e virtuale, robotica avanzata, smart materials e fisica quantistica), nonche' le competenze necessarie all'avvio e formazione di Start-up e PMI (Business Planning, Finanziamenti e Venture Capital, Marketing e Vendite, Gestione dell'Innovazione, Internazionalizzazione).
La realizzazione dell'intervento e' prevista nell'arco temporale di tre annualita'.
Il costo complessivo dell'intervento e' di euro 3.200.000,00, di cui 200.000,00 di cofinanziamento Comune AQ.
Il CUP assegnato allo stesso e' C19I25000090005.
L'intervento e' proposto nell'ambito della priorita' E. Ricerca e innovazione tecnologica, in cui, previa approvazione della odierna proposta di approvazione del Programma Restart 2, risultano disponibili risorse pari a euro 20.600.000,00, di cui euro 5.900.000,00 a valere sull'annualita' 2025. 5.3 Progetti «ordinari» in attuazione delle priorita' di intervento: modalita' e procedure di selezione 5.3.1 Proposta e selezione dei progetti che seguono la procedura ordinaria (progetti «ordinari»)
I progetti e gli interventi proposti in attuazione degli assi di intervento con procedura «ordinaria» (in sintesi «progetti ordinari») per tutta la durata del Programma (aggiuntivamente ai progetti «portanti» attivati con procedure accelerate per le ragioni indicate al paragrafo precedente) sono proposti dai beneficiari (amministrazioni e/o enti che ne abbiano i requisiti di ammissibilita') con apposita istanza alla Struttura di missione corredata dalla scheda tecnica di intervento completamente e correttamente definita (e altri eventuali allegati se richiesto).
Le proposte dovranno essere inviate nel rispetto dei tempi e delle condizioni dettate in fase di attuazione del Programma.
I progetti sono valutati dalla Struttura di missione con le procedure e i criteri indicati nel paragrafo seguente e modulabili in relazione alla priorita' di attuazione cui si riferiscono e alla tipologia dei relativi beneficiari.
A tal fine, la Struttura di missione adotta procedure di selezione per la concessione di finanziamenti, nel rispetto della legge sul procedimento amministrativo (articoli 1 e 12 della legge n. 241/1990 e successive modificazione ed integrazioni), sulla base dei principi di economicita', efficacia, imparzialita', pubblicita' e trasparenza, e nel pieno rispetto delle norme in materia di concorrenza.
La procedura di selezione e' di tipo «valutativa», incentrata su un'attivita' diretta a verificare la validita' tecnica ed economica delle proposte progettuali, esclusivamente per alcune linee d'intervento, finalizzata all'attribuzione della soglia minima di punteggio per l'ammissibilita' a finanziamento, senza la definizione di una graduatoria di merito. 5.3.2 Fasi e criteri di selezione
L'istruttoria finalizzata alla valutazione e selezione delle proposte verra' effettuata nel rispetto dei criteri di ricevibilita', ammissibilita' e finanziabilita' dettagliati nel prosieguo. Ricevibilita'/ammissibilita'
Valutata in particolare con riferimento ai criteri di rispetto delle norme vigenti, alla titolarita' del soggetto proponente nonche' a tutti gli altri fattori, riferiti alle regole del Programma, rilevanti; Valutabilita'
Verifica della presenza della documentazione richiesta e quindi di tutte le informazioni e i requisiti atti a consentire l'istruttoria tecnica della proposta di intervento; Finanziabilita'
Con riferimento principalmente alla verifica di sussistenza di criteri riferiti a:
stato di avanzamento della proposta progettuale (stato di appaltabilita'/cantierabilita' e relativi tempi);
imputabilita' (relazione diretta tra le spese, le operazioni e gli obiettivi finali dell'intervento), pertinenza, congruita', tempestivita' della spesa;
coerenza rispetto al Programma e alla strategia di sviluppo e alle relative priorita';
efficacia e capacita' di conseguire effetti e risultati attesi;
complementarita' e interdipendenza con altri interventi;
realizzabilita' nei tempi previsti e coerenza del cronoprogramma;
sostenibilita' finanziaria e di funzionamento nella fase di esercizio.
Al termine della procedura di valutazione, e' redatto un report finale/verbale sull'attivita' svolta che ne illustri le principali risultanze articolate nella verifica di ricevibilita' e ammissibilita' e nella valutazione tecnica delle proposte progettuali (la verbalizzazione dovra' rendere conto della presa in carico iniziale delle proposte pervenute e degli esiti finali dell'istruttoria.)
Le carenze relative agli elementi formali delle proposte/candidature potranno essere sanate attraverso la procedura di soccorso istruttorio, fatto salvo il rispetto del principio della par condicio, garantendo l'applicazione dei tempi del procedimento a salvaguardia dell'interesse pubblico. 5.4 Accordi di collaborazione con comuni esterni all'area del cratere per l'attuazione di specifici progetti
Per ragioni dettagliatamente motivate relative al conseguimento di condizioni di maggiore efficacia e funzionalita' di specifici interventi, si prevede la possibilita' di sottoscrivere accordi di collaborazione che, fermo restando il perimetro dell'area del cratere definito dai decreti emergenziali del Commissario delegato n. 3 del 16 aprile 2009 e n. 11 del 17 luglio 2009, consentano la collaborazione funzionale fra comuni del cratere e comuni fuori dal cratere, con particolare riferimento alle esigenze di attuazione di interventi integrati territoriali (PIT) di rilievo intercomunale e nell'interesse comune degli enti locali parti dell'accordo di collaborazione stesso, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 15 della legge n. 241/1990.
Tali accordi, senza incidere sulla legittimazione soggettiva dell'assegnazione dei finanziamenti, che resta riservata ai comuni del cratere, consentirebbe alle amministrazioni interessate di avvalersi di aree, opere e infrastrutture indispensabili all'attuazione degli interventi di proprieta' e nella circoscrizione dei comuni esterni, a fronte dell'impegno di quota parte del finanziamento assegnato all'ente attuatore.
Pertanto, la verifica da parte del CIPESS resta limitata, da un lato, all'assunzione dell'obbligo in capo ai comuni interni di acquisire in disponibilita' le aree, le opere, le infrastrutture funzionali, e, dall'altro, alla compatibilita' progettuale delle azioni oggetto dell'accordo con gli interventi programmati, ai fini della relativa finanziabilita'.
Gli accordi di collaborazione dovranno necessariamente fondarsi, quindi, sulla realizzazione di un interesse comune all'azione dell'ente del cratere e dell'ente esterno al medesimo, che, peraltro, costituira' l'elemento unificante e legittimante dell'azione stessa attraverso coinvolgimento di altre realta' locali anche non contigue territorialmente, ma funzionalmente collegate da interventi di sviluppo di interesse comune. 5.5 Risorse da programmare per Restart 2 in totale
Le risorse destinate al finanziamento del presente programma di sviluppo sono determinabili sulla base del 4% del previsionale stanziato dalla legge n. 178 del 2020 (legge di bilancio 2021) a decorrere dall'anno 2021, come rifinanziato dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213, art. 1, comma 406 (legge di bilancio per il 2024) e risultano pari complessivamente a 110 milioni di euro.

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La legge 8 agosto 2024, n. 111, ha inoltre previsto che la quota destinata al programma di sviluppo sia calcolata sulla base degli stanziamenti complessivi di bilancio dell'intero periodo 2021-2035 e non solo sugli stanziamenti annuali iscritti in bilancio, consentendo una piu' efficace programmazione delle risorse finanziarie per lo sviluppo destinate al finanziamento del nuovo Programma Restart 2. 5.6 Risorse da assegnare ai progetti portanti immediatamente attivabili
Nell'ambito del presente programma, in attuazione delle sue priorita' e in stretta coerenza con gli obiettivi di sviluppo e crescita sostenibile del territorio del cratere del sisma 2009, sono stati individuati progetti portanti e immediatamente attivabili (cfr. precedente paragrafo 5.2), che per i loro caratteri di priorita' e urgenza si profilano quali destinatari di assegnazione di risorse contestualmente all'approvazione del programma. Tali progetti sono riportati in sintesi nella tabella seguente con indicazione dell'investimento previsto e della priorita' programmatica di riferimento.

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5.7 Risorse da programmare per annualita'
Lo schema che segue rappresenta la programmazione in valore assoluto e in percentuale per annualita' dell'ammontare complessivo delle risorse del Programma Restart 2.
Tale riparto risponde all'esigenza di assicurare una copertura finanziaria in grado di determinare una spinta di forte impatto sul territorio abruzzese, sin dai primi anni.

===================================================================== |   | 2025 | 2026 | 2027 | TOTALE | +=====+==============+==============+==============+================+ | % | 36,36% | 36,36% | 27,28% | 100% | +-----+--------------+--------------+--------------+----------------+ | € | 40.000000 | 40.000.000 | 30.000.000 | 110.000.000 | +-----+--------------+--------------+--------------+----------------+

Rispetto alle singole priorita' la rappresentazione per annualita' e' la seguente (euro):

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5.8 Il riparto programmatico fra priorita' e territori
In ragione della strategia delineata nei capitoli precedenti e sulla base della consultazione e della valutazione dei fabbisogni per i prossimi anni di programmazione, il riparto programmatico delle risorse per priorita' e' indicato nella tabella seguente che indica la ripartizione programmatica (in valore assoluto e in percentuale) del complesso delle risorse per priorita', l'incidenza per priorita' delle risorse assegnabili ai progetti portanti e le risorse che risultano ulteriormente programmabili.
a. Risorse programmate per priorita' (euro)

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Le risorse complessive, cosi' articolate, saranno inoltre programmate tenendo conto dell'ulteriore riparto fra proposte di interventi a titolarita' del Comune dell'Aquila (67%) e proposte di interventi a titolarita' degli altri comuni del cratere (33%).
Tale riparto programmatico - frutto di un accordo e condivisione territoriale collegato all'analisi previsiva dei fabbisogni - sara' di massima applicato con riferimento al complesso delle risorse disponibili e programmabili per il prossimo periodo per le finalita' di sviluppo.
Cio' quindi in un quadro di flessibilita' atto a preservare, anche attraverso opportune rimodulazioni, laddove necessarie, criteri di efficacia nel conseguire gli obiettivi del programma. 6. GESTIONE FINANZIARIA, MONITORAGGIO, VALUTAZIONE 6.1 Gestione finanziaria
Il trasferimento delle risorse assegnate con delibera CIPESS e' disposto all'esito dell'istruttoria della Struttura di missione sulla base delle effettive necessita' e degli utilizzi pregressi documentati dalle amministrazioni assegnatarie delle stesse.
Il trasferimento delle risorse destinate agli interventi a titolarita' del Comune di L'Aquila e dell'Universita' degli studi di L'Aquila sara' effettuato all'Ufficio speciale per la ricostruzione del Comune di L'Aquila, che provvedera' alla successiva erogazione alle amministrazioni titolari degli interventi.
Le risorse assegnate potranno essere erogate compatibilmente con gli importi annualmente iscritti in bilancio. 6.2 Monitoraggio
L'esercizio di monitoraggio del Programma e' attuato dalla Struttura di missione nel rispetto delle responsabilita' di rilevazione dei dati e della loro comunicazione alle banche dati sugli investimenti pubblici di competenza e in coerenza con quanto previsto e stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 giugno 2017 e provvedimenti collegati.
I dati di avanzamento vengono trasmessi dal soggetto attuatore con cadenza bimestrale.
Ogni beneficiario delle risorse del Programma e' tenuto, secondo le scadenze bimestrali, ad aggiornare e validare sul sistema informativo della Struttura di missione i dati di monitoraggio relativi all'avanzamento procedurale, fisico, economico e finanziario degli interventi di competenza, assumendosi la responsabilita' della veridicita' delle informazioni inserite.
Le informazioni dovranno riguardare:
l'avanzamento procedurale;
l'avanzamento finanziario;
l'avanzamento nelle realizzazioni;
il rispetto del cronoprogramma di attuazione.
Il mancato adempimento degli obblighi di monitoraggio comportera', secondo il sistema di controllo definito, la sospensione dei pagamenti da parte della Struttura di missione.
Gli Uffici speciali per la ricostruzione, con riferimento al loro territorio di competenza, operano per l'efficiente funzionamento del sistema di monitoraggio. 6.3 Valutazione
La valutazione in itinere del Programma sara' condotta in partenariato con i soggetti partecipanti all'attuazione degli interventi del programma e con approccio auto-valutativo. Le amministrazioni titolari di intervento saranno chiamate ad auto-valutare, anche sulla base dei dati di monitoraggio, la qualita' e l'avanzamento delle realizzazioni fisiche (output fisici previsti ex ante dall'intervento) e il percorso di conseguimento dei risultati attesi.
La Struttura di missione procedera' alla verifica metodologica e di merito dei dati di auto-valutazione ed elaborera' report di valutazione periodici sullo stato di attuazione del Programma nonche', alla sua conclusione, un rapporto di valutazione ex post. 7. PARTENARIATO ISTITUZIONALE ED ECONOMICO-SOCIALE
Il partenariato nella programmazione del presente Programma e' assunto quale principio e metodo attraverso cui assicurare la partecipazione e il confronto tra parti diverse interessate sulla definizione e realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo socio-economico del territorio e all'integrazione sociale, al fine di migliorare la qualita', la pertinenza e l'efficacia delle politiche.
Il Comitato di indirizzo (precedente par.1.2.4) e' la sede del partenariato istituzionale che, con il coordinamento e la regia della Struttura di missione, garantisce il confronto, sulle prospettive di sviluppo, sui fabbisogni da soddisfare e per l'elaborazione della strategia del Programma.
Il Programma, anche nella fase di attuazione, si basera' sulla stretta cooperazione tra autorita' pubbliche, parti economiche e sociali e organismi che rappresentano la societa' civile a livello nazionale, regionale e locale da attuarsi per l'intero ciclo della fase realizzativa della programmazione (attuazione, sorveglianza e valutazione).
A tal fine, nel periodo di attuazione del Programma si prevede un rafforzamento del confronto partenariale.
Sara' il Comitato di indirizzo il soggetto deputato a tale azione, che prevede l'istituzione di almeno due sessioni annuali di confronto partenariale sull'andamento del Programma, sui dati di avanzamento via via disponibili, su eventuali proposte volte al miglioramento della strategia e dell'efficacia delle azioni che saranno realizzate.
Le sessioni di partenariato saranno attuate prevedendo un allargamento (rispetto alla composizione del Comitato di indirizzo) del partenariato istituzionale con il coinvolgimento di altre autorita' pubbliche nazionali competenti e rilevanti nell'attuazione della strategia di sviluppo, di autorita' locali, di rappresentanti di enti pubblici coinvolti nell'attuazione del Programma.
Le sessioni di partenariato prevederanno, inoltre, la partecipazione delle parti economiche e sociali e di rappresentanti della societa' civile, compresi partner ambientali, associazioni del terzo settore che operano sul territorio e organismi di promozione della parità e per combattere la discriminazione.
 
Allegato

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