Gazzetta n. 97 del 28 aprile 2025 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
DELIBERA 29 novembre 2024
FSC 2021-2027. Assegnazione di risorse aggiuntive al Ministero della cultura per il recupero e la valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'isola di Santo Stefano Ventotene - «CIS Ventotene». (Delibera n. 83/2024).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Nella seduta del 29 novembre 2024

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente la costituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle nazioni unite il 25 settembre 2015», il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data, nella legge 27 febbraio 1967, n. 48, e in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al CIPE deve intendersi riferito al CIPESS»;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni e, in particolare, l'art. 5, comma 2;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 20, relativo all'organizzazione e ai compiti del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di seguito DIPE;
Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, recante «Coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari», e, in particolare, gli articoli 2 e 3 che specificano le competenze del CIPE in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria, per il coordinamento delle iniziative delle amministrazioni ad essa interessate e l'adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e nazionali;
Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica», convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare, l'art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate, di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, fatta eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo e coesione;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante «Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42» e successive e modificazioni, e, in particolare, l'art. 4, il quale dispone, al comma 1, che il Fondo per le aree sottoutilizzate, ridenominato Fondo per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese, e al comma 3, che l'intervento del Fondo sia finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi di consistenza progettuale ovvero realizzativa tra loro funzionalmente connessi, in relazione a obiettivi e risultati quantificabili e misurabili, anche per quanto attiene al profilo temporale; nonche' l'art. 6, ove si prevede che, allo scopo di accelerare la realizzazione dei connessi interventi speciali, il Ministro delegato, «d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e con gli altri Ministri interessati, stipula con le regioni e le amministrazioni competenti un Contratto istituzionale di sviluppo» (di seguito CIS) che destina le risorse del FSC assegnate dal CIPE, individua le responsabilita', i tempi e le modalita' di attuazione dei medesimi interventi anche mediante ricorso all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. e definisce, altresi', il cronoprogramma, le responsabilita' dei contraenti, i criteri di valutazione e di monitoraggio e le sanzioni per eventuali inadempienze;
Visto il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia» convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e, in particolare, gli articoli 9 e 9-bis, che prevedono specifiche disposizioni per accelerare l'utilizzazione dei fondi nazionali ed europei per l'attuazione degli interventi strategici per la crescita del Paese, disponendo, in particolare, che per accelerare la realizzazione di nuovi progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, in relazione a obiettivi e risultati, finanziati con risorse nazionali, dell'Unione europea e del FSC di cui all'art. 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, le amministrazioni competenti possono stipulare un contratto istituzionale di sviluppo;
Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante «Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno» convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, e, in particolare, l'art. 7, comma 1, che indica nel Presidente del Consiglio dei ministri o nel Ministro delegato per il Sud e la coesione territoriale, l'autorita' politica che individua gli interventi per i quali si procede alla sottoscrizione di appositi CIS, su richiesta delle amministrazioni interessate;
Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 e, in particolare, l'art. 41, comma 1, che ha modificato l'art. 11, commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della legge 16 gennaio 2003, n. 3, in materia di Codice unico di progetto degli investimenti pubblici (CUP), stabilendo al comma 2-bis che «gli atti amministrativi anche di natura regolamentare adottati dalle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico, sono nulli in assenza dei corrispondenti codici di cui al comma 1 che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso»;
Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023», e, in particolare, il comma 177 dell'art. 1, che ha disposto una prima assegnazione di dotazione aggiuntiva a favore del FSC per il periodo di programmazione 2021-2027 nella misura di 50.000 milioni di euro;
Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure», convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, e, in particolare, l'art. 14, il quale stabilisce che le misure e le procedure di accelerazione e semplificazione per l'efficace e tempestiva attuazione degli interventi, previste dal medesimo decreto-legge, si applicano anche ai contratti istituzionali di sviluppo di cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 88 del 2011;
Visto il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonche' per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune», convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, e, in particolare, l'art. 50 recante «Disposizioni per il potenziamento delle politiche di coesione e per l'integrazione con il PNRR», che ha disposto la soppressione dell'Agenzia per la coesione territoriale e il trasferimento delle relative funzioni al Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, recante «Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonche' in materia di immigrazione» convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, che al Capo I reca disposizioni per l'utilizzazione delle risorse nazionali ed europee in materia di coesione, e in particolare l'art. 1, il quale, al fine di assicurare un piu' efficace coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione, le risorse del PNRR e le risorse del FSC per il periodo di programmazione 2021-2027, ha novellato la disciplina per la programmazione e l'utilizzazione delle risorse del FSC, di cui all'art. 1, comma 178, della legge n. 178 del 2020, il quale nel testo vigente prevede, in particolare, che:
le risorse FSC sono destinate a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, ripartiti nella proporzione dell'80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e del 20 per cento nelle aree del Centro-Nord (art. 1, comma 178, primo periodo, della legge n. 178 del 2020);
la dotazione finanziaria del FSC e' impiegata, tra l'altro, per iniziative e misure afferenti alle politiche di coesione, come definite dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, in coerenza con le politiche settoriali, con gli obiettivi e le strategie dei fondi strutturali europei del periodo di programmazione 2021-2027 e con le politiche di investimento e di riforma previste dal PNRR, secondo principi di complementarita' e di addizionalita' (art. 1, comma 178, lettera a), della legge n. 178 del 2020);
a seguito della registrazione da parte degli organi di controllo della delibera del CIPESS di assegnazione delle risorse, ciascuna amministrazione assegnataria e' autorizzata ad avviare le attivita' occorrenti per l'attuazione, tra l'altro, delle iniziative e misure afferenti alle politiche della coesione di cui alla lettera a); (art. 1, comma 178, lettera f), della legge n. 178 del 2020);
le risorse assegnate con la delibera di cui all'art. 1, comma 178, lettera e), legge n. 178 del 2020 sono trasferite dal Fondo di sviluppo e coesione, nei limiti degli stanziamenti annuali di bilancio, in apposita contabilita' del fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge n. 183 del 1987 (art. 1, comma 178, lettera i), della legge n. 178 del 2020);
Visto, infine, l'art. 4 del decreto-legge n. 124 del 2023, recante disposizioni in materia di monitoraggio dell'utilizzo delle risorse per la coesione mediante il Sistema nazionale di monitoraggio e l'art. 6 recante disposizioni in materia di contratti istituzionali di sviluppo;
Visto il decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, recante «Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione», convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, e, in particolare, l'art. 12 recante disposizioni in materia di contratti istituzionali di sviluppo, che, al comma 1, prevede che entro il 31 luglio 2024 il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri effettua la ricognizione sullo stato di attuazione, con particolare riferimento all'assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti, dei singoli interventi attuati nell'ambito dei contratti istituzionali di sviluppo, gia' stipulati ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, alla data di entrata in vigore del decreto;
Visto, inoltre, il comma 2, dell'art. 12 del decreto-legge n. 60 del 2024 che, in relazione ai contratti istituzionali di sviluppo di cui al comma 1, nelle more della ricognizione prevista e della formalizzazione delle conseguenti determinazioni da parte dei tavoli istituzionali previsti dai medesimi contratti istituzionali, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, le funzioni di responsabile unico del contratto (RUC) sono trasferite al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud; inoltre il comma 3 del medesimo articolo stabilisce che con decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, entro sessanta giorni dalla conclusione della ricognizione di cui al comma 1, si provvede alla revisione della governance istituzionale e delle modalita' attuative dei contratti istituzionali di sviluppo;
Vista la delibera CIPE del 1° maggio 2016, n. 3, recante «Fondo sviluppo e coesione 2014 - 2020: Piano stralcio cultura e turismo» che approva il Piano stralcio «Cultura e turismo» e assegna al competente Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo (MIBACT) l'importo complessivo di 1.000 milioni di euro a valere sulle risorse del FSC 2014-2020 per la realizzazione degli interventi del Piano, di cui 70 milioni di euro per l'intervento relativo all' «Ex carcere borbonico di Santo Stefano - Ventotene»;
Vista la delibera CIPE del 22 dicembre 2017, n. 100, recante «Integrazione Piano stralcio cultura e turismo (art. 1, comma 703, lettera d) della legge n. 190 del 2014)»;
Vista la delibera CIPE del 28 febbraio 2018, n. 10, di approvazione del Piano operativo «Cultura e turismo», di competenza del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, a valere sulle risorse FSC 2014 - 2020, come modificato dalle successive delibere CIPE del 17 marzo 2020, n. 8 e del 28 luglio 2020, n. 46;
Vista la delibera CIPESS del 29 aprile 2021, n. 7 recante «Fondo sviluppo e coesione. Approvazione del Piano sviluppo e coesione del Ministero della cultura», che approva, in prima istanza, il Piano sviluppo e coesione del Ministero della cultura, con una dotazione complessiva di 1.737,41 milioni di euro a valere su risorse FSC, in cui sono riclassificati gli strumenti di programmazione e le relative risorse di competenza del Ministero, tra cui il Piano stralcio di cui alla delibera CIPE n. 3 del 2016 e il Piano operativo «Cultura e turismo» di cui alla delibera CIPE n. 10 del 2018, ivi inclusi i Contratti istituzionali di sviluppo;
Viste le successive delibere CIPESS del 3 novembre 2021, n. 59 e del 27 dicembre 2022, n. 45, che apportano modificazioni al Piano sviluppo e coesione del Ministero della cultura di cui alla delibera CIPESS n. 7 del 2021;
Vista la delibera CIPESS del 27 dicembre 2022, n. 48 recante «Ricognizione ex art. 44, comma 7-bis, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, come modificato dall'art. 56, comma 3, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50», che individua, tra l'altro, in esito alla ricognizione ex 44, comma 7-bis, del decreto-legge n. 34 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, come modificato dall'art. 56, comma 3, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, gli interventi infrastrutturali inclusi nei contratti istituzionali di sviluppo, in cui e' ricompreso l'intervento di recupero e rifunzionalizzazione dell'ex carcere dell'Isola di Santo Stefano - Ventotene (CUP C66D16010700001);
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 2022, con il quale, tra l'altro, l'onorevole Raffaele Fitto e' stato nominato Ministro senza portafoglio;
Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio, onorevole Raffaele Fitto, e' stato conferito l'incarico per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR e 10 novembre 2022, con il quale e' stato conferito al medesimo Ministro anche l'incarico per il Sud;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 novembre 2022, concernente la delega di funzioni al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, onorevole Raffaele Fitto;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 31 ottobre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), e gli e' stata assegnata, tra le altre, la delega ad esercitare le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento della politica economica e di programmazione e monitoraggio degli investimenti pubblici, compresi quelli orientati al perseguimento dello sviluppo sostenibile, nonche' quelli in regime di partenariato pubblico-privato;
Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, acquisita al prot. DIPE n. 12966-A del 22 novembre 2024, e l'allegata nota informativa per il CIPESS, predisposta dal competente Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, concernente la proposta di assegnazione, ai sensi dell'art. 1, comma 178, lettera a), della legge n. 178 del 2020, al Ministero della cultura di 10 milioni di euro, a valere sulle risorse FSC 2021-2027, annualita' 2027, al fine di incrementare la dotazione finanziaria assegnata al Contratto istituzionale di sviluppo «CIS Ventotene» e garantire la piena attuazione del programma di interventi;
Considerato che, come richiamato nella documentazione allegata alla proposta, il Contratto istituzionale di sviluppo «CIS Ventotene», sottoscritto in data 3 agosto 2017, dalle otto amministrazioni interessate (Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo, Agenzia del demanio, Regione Lazio, Comune di Ventotene, la Riserva naturale statale e area marina protetta «Isole di Ventotene e Santo Stefano», l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. - Invitalia S.p.a.), persegue la finalita' del recupero e della valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'Isola di Santo Stefano e delle sue pertinenze, nel rispetto dell'ampio quadro vincolistico che caratterizza l'Isola di Santo Stefano, riserva naturale statale, localizzata in un'area marina protetta;
Considerato che, secondo quanto richiamato nella documentazione acquisita, il «CIS Ventotene» si compone di quattro interventi ancora attivi e un intervento concluso e, in particolare, dei seguenti interventi attivi: recupero e rifunzionalizzazione dell'ex carcere dell'Isola di Santo Stefano - Ventotene (CUP C66D16010700001); messa in sicurezza degli edifici, redazione dello studio di fattibilita', realizzazione/adeguamento degli approdi all'Isola di Santo Stefano (CUP C65C16000380001); recupero e rifunzionalizzazione dell'ex carcere dell'Isola di Santo Stefano, lavori di messa in sicurezza degli edifici e di realizzazione/adeguamento degli approdi all'Isola di Santo Stefano (CUP C64H16003300001); assistenza al Commissario straordinario (CUP F61G20000040001); e del seguente intervento concluso: realizzazione di elisuperficie sull'Isola di Santo Stefano (CUP D67H16001070001);
Considerato che la copertura finanziaria del «CIS Ventotene», pari a 70 milioni di euro, e' a valere sulle risorse FSC 2014-2020 del Piano stralcio «Cultura e turismo» di cui alla delibera CIPE n. 3 del 2016, poi confluito nel Piano sviluppo e coesione a titolarita' del Ministero della cultura, di cui alla delibera CIPESS n. 7 del 2021 e successive modificazioni;
Considerato che nell'ambito del «CIS Ventotene», Invitalia S.p.a. svolge le funzioni di soggetto attuatore e il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, e' responsabile unico del CIS, per effetto delle disposizioni di cui all'art. 12, comma 2, del decreto-legge n. 60 del 2024;
Tenuto conto che con decreto del Presidente della Repubblica del 26 settembre 2023, e' nominato, ai sensi dell'art. 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, il dott. Giovanni Maria Macioce, quale Commissario straordinario del Governo con il compito di assicurare il necessario coordinamento, anche operativo, tra le amministrazioni coinvolte e dare un significativo impulso agli interventi inclusi nel «CIS Ventotene»;
Tenuto conto che, nella relazione del Commissario straordinario del Governo, allegata alla proposta, trasmessa al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud in data 3 luglio 2024, si rappresenta la necessita' di adeguare la dotazione finanziaria del CIS «Ventotene» al fine di consentire la piena attuazione degli interventi, in conseguenza dell'incremento dei costi a seguito dell'aggiornamento dei prezziari da parte della Regione Lazio, nonche' della necessita' di apportare modifiche progettuali e prevedere l'esecuzione di monitoraggi ambientali per cinque anni post operam, ai sensi delle prescrizioni della Commissione tecnica di verifica di impatto ambientale VIA-VAS, recepite integralmente dal decreto del Ministero della transizione ecologica, di concerto con il Ministero della cultura, n. 142 dell'11 luglio 2022;
Tenuto conto che il fabbisogno aggiuntivo di risorse finanziarie e' quantificato in 10 milioni di euro, in conto anno 2027, di cui 5,5 milioni di euro per la copertura del maggior fabbisogno riscontrato per il completamento della realizzazione delle opere gia' previste, ivi incluse le spese afferenti alla struttura commissariale, e 4,5 milioni di euro per la copertura del maggior fabbisogno connesso all'adeguamento progettuale conseguente alle prescrizioni della Commissione VIA, ai fini della riduzione del carico antropico sull'Isola di Santo Stefano, mediante la realizzazione di un nuovo lotto funzionale sull'Isola di Ventotene;
Tenuto conto, in particolare, che il suddetto fabbisogno aggiuntivo di risorse e' dettagliato nel quadro economico aggiornato del «CIS Ventotene», di cui all'allegato 10 della suddetta relazione del Commissario straordinario del Governo;
Tenuto conto che il cronoprogramma procedurale e finanziario degli interventi e' aggiornato bimestralmente nel Sistema di monitoraggio nazionale (BDU);
Tenuto conto, altresi', che, secondo quanto riportato nella documentazione acquisita, l'integrazione della copertura finanziaria richiesta riguarda trasversalmente tutti gli interventi ancora attivi del «CIS Ventotene» e che, sulla base dell'andamento degli stessi interventi, le risorse assegnate a ciascuno di essi potranno subire rimodulazioni secondo le modalita' previste nel medesimo CIS, che saranno prontamente riportate nel sistema di monitoraggio;
Vista la delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82 recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»;
Vista la nota DIPE prot. 13198 del 29 novembre 2024 predisposta dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, posta a base della seduta del Comitato;
Viste la nota acquisita al prot. DIPE n. 351-A del 15 gennaio 2025 con cui il Gabinetto del Ministro dell'economia e delle finanze trasmette le osservazioni sul testo rese dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato con nota n. 2859 del 7 gennaio 2025 e la relativa nota di riscontro del Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud acquisita al prot. DIPE 1450-A del 4 febbraio 2025;
Tenuto conto che il testo della presente delibera, approvata nell'odierna seduta, sara' trasmesso, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del regolamento interno del CIPESS, al Ministero dell'economia e delle finanze per le verifiche di finanza pubblica e successivamente sottoposto alla sottoscrizione del Segretario e del Presidente del Comitato;
Su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR;

Delibera:

1. Assegnazione di risorse aggiuntive al Ministero della cultura per il recupero e la valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'Isola di Santo Stefano Ventotene - «CIS Ventotene».
1.1. Ai sensi dell'art. 1, comma 178, lettera a), della legge n. 178 del 2020, e' disposta l'assegnazione al Ministero della cultura di 10 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2021-2027, annualita' 2027, al fine di incrementare la dotazione finanziaria assegnata al Contratto istituzionale di sviluppo «CIS Ventotene» e garantire la piena attuazione del relativo programma di interventi. Le risorse assegnate sono destinate:
per un importo pari a 5,5 milioni di euro, alla copertura del maggior fabbisogno riscontrato per il completamento della realizzazione delle opere gia' previste, ivi incluse le spese afferenti alla struttura commissariale;
per un importo pari a 4,5 milioni di euro, alla copertura del maggior fabbisogno connesso all'adeguamento progettuale conseguente alle prescrizioni della Commissione VIA.
2. Modalita' di trasferimento delle risorse FSC e monitoraggio.
2.1 Previa verifica dell'avanzamento realizzativo, le risorse sono trasferite sulla base di apposite richieste del Ministero della cultura, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute, nei limiti delle disponibilita' annue di cassa del FSC.
2.2 Con riferimento al monitoraggio, si applicano le disposizioni in materia previste dall'art. 4 del decreto-legge n. 124 del 2023.
2.3 Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR comunica al CIPESS il quadro economico degli interventi del «CIS Ventotene» aggiornati a seguito dell'assegnazione disposta con la presente delibera.

Il Presidente: Meloni Il Segretario: Morelli

Registrato alla Corte dei conti il 17 aprile 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, reg. n. 547