Gazzetta n. 93 del 22 aprile 2025 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI |
DECRETO 5 febbraio 2025 |
Assegnazione delle risorse del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui all'articolo 1, comma 292, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, destinato al settore portuale. |
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IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
di concerto con
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2010, n. 73 «Fondo per interventi a sostegno della domanda in particolari settori» ed in particolare l'art. 4, comma 6 che ha previsto l'istituzione di un fondo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti denominato «Fondo per le infrastrutture portuali» destinato a finanziare le opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale; Vista la legge 30 dicembre 2023, n. 213, concernente «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024 - 2026, ed in particolare l'art. 1, comma 292, che ha rifinanziato per complessivi 355 milioni di euro il fondo per le infrastrutture portuali di cui all'art. 4, comma 6, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito dalla legge 22 maggio 2010, n. 73; Visto l'art. 11, commi 2-bis e 2-ter della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» cosi' come modificato dall'art. 41, comma 1, della legge n. 120 del 2020, in materia di Codice unico di progetto degli investimenti pubblici; Vista la delibera CIPE n. 63 del 26 novembre 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n. 84 dell'8 aprile 2021; Visto l'art. 25, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che, al fine di assicurare l'effettiva tracciabilita' dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, prevede l'apposizione del codice identificativo di gara (CIG) e del codice unico di progetto (CUP) nelle fatture elettroniche emesse verso le pubbliche amministrazioni; Visto l'art. 1, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, il quale prevede l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di detenere e alimentare un sistema gestionale informatizzato contenente i dati necessari al monitoraggio della spesa per opere pubbliche e degli interventi correlati; Visto il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 26 febbraio 2013 con cui e' stato disciplinato il dettaglio dei dati necessari per l'alimentazione del sistema di «Monitoraggio delle opere pubbliche», nell'ambito della «Banca dati delle amministrazioni pubbliche - BDAP»; Visto il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 12 maggio 2016 con il quale sono state disciplinate le modalita' di trasmissione dei documenti contabili alla banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP); Vista la direttiva del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per l'attivita' amministrativa e la gestione del 9 gennaio 2024, n. 3, con la quale sono stati conferiti ai titolari dei centri di responsabilita' amministrativa gli obiettivi strategici ed operativi per l'anno 2024 ed assegnate le risorse finanziarie, umane e strumentali di pertinenza; Vista la nota n. 13269 dell'8 agosto 2023 con la quale l'AdSP del Mare Adriatico orientale ha riferito a questa amministrazione di aver ricevuto una proposta di attivazione della procedura di partenariato pubblico/privato per la realizzazione di un terminale marittimo contenitori nel Porto di Trieste, opera, questa, inserita nella cornice del Piano regolatore del porto e perfettamente armonica alla prospettiva di crescita del ruolo del Mare Adriatico orientale come «gate» portuale europeo; Vista la documentazione relativa alla suddetta proposta di PPP per il nuovo terminal contenitori del Molo VIII, pervenuta con nota in data 21 novembre 2023, n. 20805, nella quale si evidenzia la rilevanza dell'iniziativa in questione che presenta un quadro economico di spesa stimato di euro 315.850.278,69, di cui ben 109.000.000,00 a carico del soggetto privato proponente l'iniziativa; Visto l'art. 174, comma 1, lettera d) del decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 recante il Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici, ai sensi del quale «il rischio operativo connesso alla realizzazione dei lavori o alla gestione dei servizi e' allocato in capo al soggetto privato»; Tenuto conto che il potenziamento delle funzioni commerciali del sistema portuale del Mare Adriatico orientale assicurato dal progetto in esame, unitamente ad altri interventi infrastrutturali in programmazione nell'area del nord adriatico, appare coerente con gli incrementi dei flussi di traffico commerciale previsti per il prossimo futuro; Ritenuto necessario procedere all'assegnazione di una quota delle risorse di cui all' art. 1, comma 292, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, sopracitate, per l'intervento in parola denominato «Porto di Trieste - Molo VIII», associato al CUP C94C24000010003 per un importo complessivo euro 206.850.279,00, stante il profilo strategico di medio e lungo periodo degli effetti moltiplicatori del progetto e le potenzialita' in termini di capitalizzazione degli effetti economici «stabili» nel lungo periodo, che si inquadrano in una prospettiva di rafforzamento della competitivita' del sistema a livello europeo ed internazionale in quanto in grado di attrarre ingenti quote di finanziamento privato e ulteriori investimenti per lo sviluppo integrato del sistema e di nuovi flussi logistici, con ricadute economiche e occupazionali sia di breve che di lungo periodo in grado di contribuire a realizzare pienamente le potenzialita' del nostro Paese nel ruolo di snodo logistico chiave Mediterraneo fra Europa e Far East; Considerata altresi' la strategicita' dell'intervento in questione per il potenziamento dei porti del mediterraneo rispetto al Nord Europa nonche' la stringente tempistica per il perfezionamento della procedura di partenariato pubblico/privato dettata dalla dinamicita' del mercato, che impone di provvedere con urgenza alla programmazione delle risorse in questione, rinviando, pertanto, ad un successivo provvedimento la programmazione delle residue risorse del fondo di che trattasi; Vista l'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano acquisita nella seduta del 4 aprile 2024; Visto l'art. 175, comma 3 del decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 recante il Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici, ai sensi del quale «Nei casi di progetti di interesse statale oppure di progetti finanziati con contributo a carico dello Stato, per i quali non sia gia' previsto che si esprima il CIPESS, gli enti concedenti interessati a sviluppare i progetti secondo la formula del partenariato pubblico-privato, il cui ammontare dei lavori o dei servizi sia di importo pari o superiore a 250 milioni di euro, richiedono parere, ai fini della valutazione preliminare di cui al comma 2, al CIPESS, sentito il Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilita' (NARS).....»; Visto l'art. 175, comma 7 del decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 ai sensi del quale «Il monitoraggio dei partenariati pubblici privati e' affidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, che lo esercitano tramite l'accesso al portale sul monitoraggio dei contratti di partenariato pubblico privato istituito presso la Ragioneria generale dello Stato mediante il quale gli enti concedenti sono tenuti a trasmettere le informazioni sui contratti stipulati. Gli enti concedenti sono tenuti altresi' a dare evidenza dei contratti di partenariato pubblico privato stipulati mediante apposito allegato al bilancio d'esercizio con l'indicazione del Codice unico di progetto (CUP) e del Codice identificativo di gara (CIG), del valore complessivo del contratto, della durata, dell'importo del contributo pubblico e dell'importo dell'investimento a carico del privato»; Acquisito il parere del Comitato interministeriale della programmazione economica e lo sviluppo sostenibile nella seduta 7 novembre del 2024 (Delibera n. 65/2024, registrata alla Corte dei conti in data 19 dicembre 2024 al n. 1720);
Decreta:
Art. 1
Per quanto in premessa, a valere sulle risorse assegnate dall'art. 1, comma 292 della legge n. 213 del 30 dicembre 2023, il progetto di partenariato pubblico privato denominato «Porto di Trieste - Molo VIII», associato al CUP C94C24000010003, dell'importo complessivo stimato di euro 315.850.279,00, di cui 109.000.000,00 a carico del soggetto privato proponente, e' finanziato per un importo di complessivi euro 206.850.279,00 euro. |
| Art. 2
Le risorse per il finanziamento dell'intervento di cui all'art. 1, appostate sul capitolo di bilancio n. 7258, P.G.1, sono ripartite come di seguito in euro 55.000.000 in conto annualita' 2024, euro 90.000.000 in conto annualita' 2027 ed euro 61.850.279,00 in conto annualita' 2028, ripartiti come segue:
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Art. 3
L'Autorita' di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale, nella cui circoscrizione territoriale ricadono gli interventi infrastrutturali di cui all'art. 1, assume le funzioni di soggetto attuatore per gli interventi ammessi a finanziamento nel rispetto delle procedure di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 e procedera' all'esecuzione delle opere di cui al presente decreto secondo le modalita' ed i tempi stabiliti in apposito accordo procedimentale da stipularsi ai sensi dell'art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalita', nel quale sono definite modalita' ed obblighi relativi all'attuazione e monitoraggio degli interventi e all'erogazione del contributo pubblico. |
| Art. 4
Con successivo provvedimento la Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalita', provvedera' all'assunzione dell'impegno contabile di spesa sul pertinente capitolo di bilancio, nel limite massimo del contributo programmato per l'intervento di cui all'art. 1. |
| Art. 5
Le risorse di cui all'art. 1 si intendono revocate qualora il soggetto beneficiario delle stesse non provveda all'assunzione di una obbligazione giuridicamente vincolante per l'affidamento dei lavori, da intendersi, entro ventiquattro mesi dalla data di registrazione del presente provvedimento alla Corte dei conti, salvo oggettive e comprovate cause ostative. Per obbligazione giuridicamente vincolante si intende la stipula del contratto d'appalto. La verifica del rispetto dei termini avviene attraverso il sistema di cui all'art. 6. |
| Art. 6
Il monitoraggio delle attivita' e degli interventi e' effettuato, attraverso il sistema di «Monitoraggio delle opere pubbliche - MOP» della «Banca dati delle pubbliche amministrazioni - BDAP» ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, dal soggetto attuatore, ovvero dal titolare del CUP. Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo per gli adempimenti di competenza e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 5 febbraio 2025
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini Il Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti
Registrato alla Corte dei conti il 20 marzo 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, n. 1024 |
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