Gazzetta n. 37 del 13 febbraio 2021 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 gennaio 2021
Proroga dello scioglimento dell'organo di direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto in data 13 settembre 2019, registrato alla Corte dei conti il 23 settembre 2019, con il quale e' stato disposto, ai sensi degli articoli 143 e 146 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento dell'organo di direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal prefetto a riposo dott. Domenico Bagnato, dal viceprefetto dott.ssa Franca Tancredi e dal dirigente di II fascia Area I dott. Salvatore Gulli';
Visto il proprio decreto in data 25 novembre 2019, registrato dalla Corte dei conti il 3 dicembre 2019, con il quale il dott. Domenico Bagnato e' stato sostituito dal dott. Gianfelice Bellesini;
Visto il proprio decreto in data 17 febbraio 2020, registrato dalla Corte dei conti il 24 febbraio 2020, con il quale il dott. Gianfelice Bellesini e' stato sostituito dalla dott.ssa Luisa Antonietta Latella;
Visto il proprio decreto in data 30 ottobre 2020, registrato dalla Corte dei conti il 5 novembre 2020, con il quale la dott.ssa Franca Tancredi e' stata sostituita dal dott. Carmelo Marcello Musolino;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e di tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato che assicuri il ripristino del principio di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visti gli articoli 143 e 146 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 13 gennaio 2021;

Decreta:

La durata dello scioglimento dell'organo di direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, affidata ad una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.

Dato a Roma, addi' 14 gennaio 2021

MATTARELLA
Conte, Presidente del Consiglio dei
ministri

Lamorgese, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 18 gennaio 2021 Ministero dell'interno, foglio n. 141
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

L'organo di direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 13 settembre 2019, registrato alla Corte dei conti il 23 settembre 2019, per la durata di diciotto mesi, ai sensi degli articoli 143 e 146 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata di tipo mafioso nei confronti dei vertici della struttura dirigenziale della predetta Azienda sanitaria.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse pubbliche, improntando l'azione di risanamento dell'ente su linee guida tracciate sulla base delle risultanze della relazione di scioglimento e degli sviluppi delle vicende giudiziarie che hanno interessato l'Azienda sanitaria.
Il prefetto di Catanzaro, con relazione del 24 dicembre 2020, ha riferito sull'attivita' svolta e sui positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando, peraltro, che l'avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalita' dell'ente non puo' ritenersi conclusa e ha quindi proposto la proroga della gestione commissariale.
La situazione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e le attivita' fin qui intraprese dalla gestione commissariale sono stati oggetto di approfondimento da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 22 dicembre 2020, integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore della Repubblica di Catanzaro, a conclusione del quale e' emersa la necessita' di prorogare la gestione commissariale per l'ulteriore periodo di sei mesi per il completamento della complessa opera di risanamento dell'ente.
L'attivita' della commissione straordinaria e' stata da subito improntata alla sostanziale discontinuita' rispetto al passato, con azioni rivolte a ripristinare la legalita' dell'azione amministrativa, partendo innanzitutto dalle criticita' individuate in sede di accesso; in particolare, e' stato costituito un «ufficio antimafia» posto alle dirette dipendenze della Direzione generale con il compito di dare compiuta attuazione alle normativa antimafia in azienda; e' stato altresi' approvato uno schema contrattuale da utilizzare nei rapporti tra l'Azienda sanitaria e le strutture private socio-sanitarie e socio-assistenziali nel quale sono espressamente previsti il divieto di cessione del contratto, il divieto di cessione del credito e la rescissione in danno in caso di accertamento antimafia positivo.
L'organo commissariale, tenuto conto delle risultanze dell'accesso ispettivo e degli esiti delle indagini giudiziarie che hanno pesantemente interessato l'Azienda sanitaria, ha avviato una incisiva azione di riorganizzazione della struttura dirigenziale provvedendo, tra l'altro, a nominare un nuovo direttore sanitario, un nuovo direttore amministrativo e a rinnovare tutti i capi Dipartimento; inoltre, in attuazione del piano di reclutamento del personale approvato dal commissario ad acta e' stata promossa l'assunzione di ottantanove operatori sanitari, a cui si aggiunge il personale assunto utilizzando i fondi dell'emergenza sanitaria da Covid-19 pari ad ulteriori centocinquantanove unita'. E' stata, altresi', riorganizzata l'Unita' operativa complessa (UOC) denominata «Gestione tecnico patrimoniale», ufficio particolarmente interessato dalle indagini giudiziarie dell'aprile 2020 la cui attivita' e' stata prioritariamente indirizzata al riesame dei procedimenti facenti capo a tale settore per i quali la relazione della commissione di accesso ha rilevato profili di illiceita' o di illegittimita'.
Al fine di rendere piu' efficiente la fase programmatoria degli acquisti di beni e servizi ed evitare il frequente ricorso alla proroga dei contratti in essere - definita una «prassi ordinaria e tacita» - oltre che per velocizzare il pagamento delle relative fatture, la terna commissariale ha posto in essere misure organizzative negli uffici preposti, ricorrendo al Me.Pa. per tutte le gare sotto soglia comunitaria e provvedendo ad avviare con la Consip e con la centrale di committenza regionale apposite convenzioni per le gare di acquisti di beni e servizi di importo superiore; tali misure hanno gia' consentito di ottenere un risparmio nelle spese ordinarie dell'ente e un miglioramento dei servizi.
Per garantire una maggiore trasparenza nella gestione delle procedure di spesa, l'organo commissariale ha predisposto apposita reportistica, quale strumento aggiuntivo di rilevazione e storicizzazione dei pagamenti, per la gestione analitica delle movimentazioni finanziarie e per migliorare i rapporti con i creditori dell'Azienda sanitaria, prevenendo cosi' il verificarsi di situazioni di criticita' che gia' in passato hanno comportato notevoli sofferenze finanziarie derivanti da azioni esecutive e da danni per interessi e spese legali sostenute dall'Azienda.
Al centro dell'attenzione della commissione straordinaria vi e' stata l'esigenza di ridurre il notevole carico di contenzioso pari a circa 300 milioni di euro e il recupero del debito aziendale quantificato, nell'anno 2018, in circa 53 milioni di euro. Per porre rimedio a tale situazione, l'organo commissariale ha avviato una riorganizzazione della spesa, in particolare quella relativa alla gestione del patrimonio immobiliare in uso e di proprieta'; a tal fine, ha predisposto un apposito regolamento di gestione patrimoniale mobiliare ed immobiliare ed e' stata disposta la messa a reddito del patrimonio disponibile ed indisponibile dell'ente attualmente inutilizzato. Inoltre, sono state avviate tutte le necessarie misure organizzative e di indirizzo tese a migliorare la sinergia tra i diversi uffici, con particolare riferimento all'ufficio legale e al servizio economico finanziario dell'ente, allo scopo di ridurre e gestire meglio il contenzioso.
Attese le iniziative tempestivamente avviate e il percorso delineato dall'organo straordinario «proteso al progressivo recupero delle condizioni di legalita' e di ordinaria erogazione dei servizi» il prefetto di Catanzaro, nella suddetta relazione, ha auspicato, ai fini di una piu' completa definizione delle azioni intraprese, la proroga di sei mesi dell'attivita' della commissione «nella prospettiva del consolidamento del lavoro intrapreso».
Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario che l'organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, con riferimento: al completamento delle procedure per gli appalti di lavori, beni e servizi; alla revisione dei regolamenti aziendali; alla compiuta applicazione del piano delle performance adottato per gli anni 2020/2021; all'implementazione delle verifiche antimafia; al consolidamento del lavoro della task force costituita per la liquidazione delle fatture arretrate; al completamento del sistema di razionalizzazione e dismissione di fitti; all'avvio del piano di fabbisogno territoriale; al completamento dell'azione di razionalizzazione della spesa e del rientro del debito aziendale, oltreche' per dare concreta attuazione ad un sistema organizzativo di rotazione degli incarichi.
Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi lo scioglimento dell'organo di direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, ai sensi degli articoli 143 e 146 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Roma, 8 gennaio 2021

Il Ministro dell'interno: Lamorgese