Gazzetta n. 22 del 28 gennaio 2020 (vai al sommario)
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
DECRETO 8 gennaio 2020
Dichiarazione di notevole interesse pubblico del «Complesso urbano, rappresentativo dell'idea di "Citta' Giardino", nella citta' di Roma, lungo la direttrice di impianto di Corso Trieste» ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, «codice dei beni culturali e del paesaggio».


IL DIRETTORE GENERALE
archeologia, belle arti e paesaggio

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368: «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», come modificato dal decreto legislativo 8 gennaio 2004, n. 3: «Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, ai sensi dell'art. 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
Vista la Convenzione europea sul paesaggio (CEP), Firenze 2000, ratificata con legge n. 14/2006;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice per i beni culturali ed il paesaggio», ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;
Visto il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, concernente «Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo», convertito con modificazioni in legge 29 luglio 2014, n. 106;
Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 171/2014 recante «Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'art. 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89» e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 238/2017 concernente il «Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, in attuazione dell'art. 22, comma 7-quinquies, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96», che hanno recepito le modifiche di cui al decreto ministeriale 12 gennaio 2017;
Visto quanto gia' disciplinato con il decreto ministeriale del 23 gennaio 2016, n. 44, «Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo» che prevede l'istituzione delle Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio, in vigore dall'11 luglio 2016;
Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 2017 concernente «Adeguamento delle soprintendenze speciali agli standard internazionali in materia di musei e luoghi della cultura, ai sensi dell'art. 1, comma 432, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, e dell'art. 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208», che ha conferito l'autonomia speciale alla Soprintendenza per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma, ridenominandola Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma;
Visto l'art. 1, comma 5, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'» (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale n. 160 del 12 luglio 2018), convertito con modificazioni in legge 9 agosto 2018, n. 97, ai sensi del quale la denominazione «Ministero per i beni e le attivita' culturali» ha sostituito, ad ogni effetto e ovunque presente, la denominazione «Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo», cosi' come comunicato dalla Direzione generale organizzazione con la circolare n. 254 del 17 luglio 2018, prot. n. 22532;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 giugno 2019, n. 76, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 184 del 7 agosto 2019, entrato in vigore il 22 agosto 2019, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance»;
Rilevato che l'art. 14, comma 2, lettera c) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 76/2019 individua nel direttore generale l'organo competente all'adozione dei provvedimenti di dichiarazione di interesse pubblico per i beni paesaggistici ai sensi dell'art. 138 del codice dei beni culturali e del paesaggio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 agosto 2019, registrato alla Corte dei conti in data 30 agosto 2019 al n. 1-2971, con il quale, a far data dal 6 agosto 2019, e' conferito all'arch. Federica Galloni l'incarico di funzione dirigenziale di livello generale della Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio (di seguito «Direzione generale ABAP»);
Visto l'art. 1, comma 16, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, recante «Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attivita' culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei luoghi e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuita' delle funzioni dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni» (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 222 del 21 settembre 2019), come convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, ai sensi del quale la denominazione «Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo» sostituisce, ad ogni effetto e ovunque presente in provvedimenti legislativi e regolamentari, la denominazione «Ministero per i beni e le attivita' culturali», cosi' come comunicato dalla Direzione generale organizzazione con la circolare n. 306 del 23 settembre 2019, prot. n. 2908;
Visto il Piano territoriale paesaggistico regionale (di seguito anche PTPR) adottato dalla giunta regionale con atti n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007, ai sensi dell'art. 21, 22, 23 della legge regionale sul paesaggio n. 24/98;
Considerato che la Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma (Soprintendenza speciale ABAP di Roma), in attuazione delle proprie competenze, ha sviluppato un'attivita' tecnica di studio e valutazione dello stato di tutela della Citta' storica di Roma di impianto otto-novecentesco, caratterizzata dalla permanenza e riconoscibilita' dei caratteri storico urbanistici, architettonici e morfo-tipologici, ispirati al modello della «citta' giardino», constatandone per alcune parti di essa, in assenza di adeguati provvedimenti di tutela diffusa, una potenziale vulnerabilita';
Considerato che la citata Soprintendenza, in esito ai predetti studi, ha istituito un tavolo tecnico interistituzionale per le «Strategie di salvaguardia del paesaggio urbano» (di seguito Tavolo tecnico), con l'obiettivo di procedere alla definizione di specifici dispositivi di tutela di cui all'art 136, comma 1, lettera c, in modo coordinato con gli altri Enti territoriali competenti in materia di tutela e salvaguardia del paesaggio - Regione Lazio e Roma Capitale - nell'ambito del quale sono stati trattati i seguenti temi: «Le ragioni e il percorso», incontro del 5 dicembre 2018; «Architettura e contenuti del dispositivo di tutela», incontro del 14 febbraio 2019; «Proposta del Dispositivo di tutela», incontro del 17 maggio 2019;
Considerato che a seguito delle attivita' di cui sopra la Soprintendenza speciale ABAP di Roma ha individuato all'interno del tessuto storico della Citta' di Roma un ambito omogeneo per caratteristiche e qualita' architettoniche, ritenendolo meritevole di tutela ai sensi del codice, art. 136, lettera c) «complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici» per il quale ha elaborato la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico in argomento;
Vista la nota della Soprintendenza speciale ABAP di Roma prot. n. 19638 del 30 maggio 2019 con la quale e' stata trasmessa alla Regione Lazio la «Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del complesso urbano, rappresentativo dell'idea di «citta' giardino», all'interno dei quartieri Nomentano e Trieste della Citta' di Roma» (di seguito proposta) al fine dell'espressione del parere previsto ai sensi dell'art. 138, comma 3 del decreto legislativo n. 42/2004 (di seguito anche codice);
Acquisito il parere della Regione Lazio prot. n. 508436 del 2 luglio 2019 relativo alla suddetta proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, reso ai sensi dell'art. 138, comma 3, del decreto legislativo n. 42/2004;
Vista la nota prot. n. 25184 del 10 luglio 2019 della Soprintendenza speciale ABAP di Roma con la quale e' stato dato riscontro al parere della regione, con controdeduzioni;
Considerato che la Soprintendenza speciale ABAP di Roma ha provveduto, con nota prot. n. 25186 del 10 luglio 2019, a dare avvio al procedimento, trasmettendo tutta la documentazione perche' fosse pubblicata all'albo pretorio di Roma Capitale;
Considerato che, con nota prot. n. 46816 del 18 luglio 2019, Roma Capitale ha dato comunicazione di avvenuta pubblicazione della «Proposta» indicando il repertorio di pubblicazione on-line n. 352379, che pertanto e' stata pubblicata all'albo on-line dal 15 luglio 2019 al 12 ottobre 2019;
Considerato che dalla data del 15 luglio 2019 decorrono i centottanta giorni previsti dagli articoli 139 e 140 del decreto legislativo n. 42/2004 per la conclusione del procedimento in argomento;
Considerato che, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 139 comma 2 del decreto legislativo n. 42/2004 la Soprintendenza speciale ABAP di Roma ha curato la pubblicazione della Proposta sui seguenti quotidiani: «Il Corriere della sera» (Nazionale + Roma) - 24 luglio 2019; e «Il Tempo» - 23 luglio 2019;
Considerato altresi' che la Proposta, unitamente alla relativa documentazione e a tutti gli atti amministrativi ad essa inerenti, e' stata pubblicata anche sul Sito della Regione Lazio all'indirizzo http://www.regione.lazio.it/rl_urbanistica/?vw=contenutiDettaglio&id= 251;
Viste le osservazioni presentate da enti e privati ai sensi dell'art. 139, comma 5 del decreto legislativo n. 42/2004 pervenute entro il termine di legge, previsto per il giorno 12 novembre 2019;
Vista la nota prot. n. 41360 del 20 novembre 2019 con la quale la Soprintendenza speciale ABAP di Roma ha trasmesso le controdeduzioni alle osservazioni presentate sia dall'Associazione Verdi ambiente e societa' Onlus (V.A.S.) - circolo territoriale di Roma, acquisite al protocollo con n. 37045 del 18 ottobre 2019, che dal comitato «Salviamo Villa Paolina di Mallinckrodt» acquisite al protocollo con n. 40538 del 14 novembre 2019;
Considerato che, anche in seguito all'accoglimento di alcune osservazioni, si e' determinata la modifica della titolazione della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico che e' pertanto: «Complesso urbano, rappresentativo dell'idea di «Citta' Giardino», nella citta' di Roma, lungo la direttrice di impianto di corso Trieste»;
Visto il parere del Comitato tecnico-scientifico per il paesaggio (di seguito «Comitato»), reso ai sensi dell'art. 141, comma 2 del decreto legislativo n. 42/2004, con verbale n. 4, nella seduta del 27 novembre 2019, acquisito al protocollo della Direzione generale ABAP con n. 38694 del 23 dicembre 2019;
Considerato che, con nota prot. n. 45432 del 20 dicembre 2019 la Soprintendenza speciale ABAP di Roma ha prodotto puntuali controdeduzioni anche alle osservazioni inviate con nota prot. n. 172810 dell'11 novembre 2019 dal Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica direzione pianificazione generale di Roma capitale, che e' stata recapitata dopo la data di scadenza e acquisita al protocollo della citata Soprintendenza con n. 42884 del 29 novembre 2019;
Considerato che il presente provvedimento origina dallo studio condotto dalla Soprintendenza speciale ABAP di Roma su alcune parti della citta' storica di Roma - fuori dalle mura aureliane - di impianto otto-novecentesco, con particolare riguardo al tessuto del II Municipio, al fine di verificare la presenza di rilevanti valori culturali che altrove risultano alterati se non addirittura perduti. Nello studio e' stato considerato lo stato di conservazione degli edifici e dei tessuti, valutandone il grado di vulnerabilita' connesso alle trasformazioni - in atto o potenziali - ed il livello delle tutele ad oggi presente, sia con riguardo alle norme derivanti dalla pianificazione urbanistica, che ai dispositivi di vincolo imposti ai sensi della parte seconda e terza dal codice;
Tenuto conto che nel «complesso urbano» in argomento confluiscono e sono ben riconoscibili numerosi immobili e aree gia' sottoposti al regime vincolistico della parte II e III del codice, come di seguito elencati:
Vincoli monumentali:
complesso di via Dora n. 1; via Brenta n. 2 - 2A; via Tagliamento n. 10; piazza Mincio n. 1 - «Palazzo degli Ambasciatori», quartiere Coppede' (decreto ministeriale. 2004-10-14);
palazzo in piazza Mincio n. 4 - «Palazzo del Ragno» a quartiere Coppede', comprese le sue pertinenze giardino e autorimesse (decreto ministeriale 1998-01-24);
edificio residenziale in piazza Mincio n. 2, quartiere Coppede' (decreto ministeriale 2 novembre 1984);
villino in piazza Mincio n. 3, quartiere Coppede' (decreto ministeriale 21 aprile 1982);
«Villino delle Fate» in via Brenta n. 7, 9, 11, quartiere Coppede' (decreto ministeriale 29 aprile 1987);
palazzina signorile in via Brenta n. 12, 14, 16, quartiere Coppede' (decreto ministeriale 30 luglio 2007);
«Villino Barbalato» in via delle Alpi n. 21; piazza Caprera n. 1 (decreto ministeriale 17 settembre 2008);
edificio a tipologia edilizia speciale in via Parenzo n. 5 e 11, oggi sede Luiss (decreto ministeriale 5 dicembre 1988);
Vincoli paesaggistici:
immobile sito in via Ombrone n. 12, (...) ricco di folta vegetazione arborea (decreto ministeriale 13 giugno 1956);
terreno di proprieta' della congregazione dei Chierici regolari mariani, (...) ricco di vegetazione arborea composta da eucaliptus ed abeti, sito in via Corsica n. 1,3,5 (decreto ministeriale 18 giugno 1953);
«Parco villa Alberoni» sede universita' Luiss, (...) ricca di vegetazione arborea composta da pini cedri e abeti, sito in viale Pola n. 12 (decreto ministeriale 19 giugno 1953);
Immobile (...) racchiudente un pino ed un abete di gigantesco sviluppo nel condominio, sito in viale Pola n. 25 (decreto ministeriale 26 maggio 1956);
terreno sito in via Nomentana n. 315, (...) ricco di vegetazione arborea composta di cipressi un pino e di un abete (decreto ministeriale 19 giugno 1953);
Ritenuto che i vincoli monumentali sopra elencati ad oggi presenti nell'area di interesse, specificamente diretti ad indirizzare gli interventi relativi al singolo edificio, ovvero mirati a garantire - ove previsto - la conservazione della «quinta architettonica» o della «visuale» nella quale lo stesso risulta inserito, non possono - per loro natura - da soli garantire adeguati livelli di tutela diffusa sull'insieme del «complesso urbano»;
Considerato che nel PTPR l'area in esame risulta classificata come «paesaggio degli insediamenti urbani» (art. 27 delle norme) costituito da «ambiti urbani consolidati di recente formazione» individuati sulla base della carta dell'uso del suolo della Regione Lazio nella quale queste aree sono rilevate nelle classi delle superfici artificiali - ambiente urbanizzato, definite anche considerando oltre al grado di trasformazione del territorio, «la presenza di particolari tessuti storici o con particolari qualita' naturalistica o geomorfologia individuati con altre tipologie di paesaggio»;
Valutato che, la suddetta qualificazione e le relative previsioni normative di cui all'art. 27, peraltro al momento non cogenti, stante l'assenza di provvedimento dichiarativo, consentendo categorie di interventi edilizi che potrebbero di fatto modificare irrimediabilmente proprio gli aspetti di pregio, oggetto di interesse per questo Ministero, non risultano sufficientemente adeguate ne' a rappresentare le specifiche peculiarita' del tessuto urbano in argomento ne' a garantirne un'adeguata tutela;
Considerato che la valenza paesaggistica prevalente riconosciuta al «complesso urbano» in questione, consiste nel valore testimoniale - che esso riveste e che lo rende chiaramente distinguibile dal contesto circostante - rappresentativo dell'idea di sviluppo urbano e di organizzazione della citta' ispirato al modello della «citta' giardino» (gia' presente nel PRG del 1909 e in seguito nella «Variante» del 1926, e poi confermato nelle previsioni programmatiche del PRG del 1931), modello sulla base del quale si e' andato definendo un impianto costituito da morfo-tipologie a bassa e media densita', con tipologie edilizie ricorrenti (villa, villino, villino signorile, villini a schiera, edifici in linea, palazzine e palazzetti signorili), inserite in un calibrato e ben definito disegno degli spazi pubblici, e un articolato sistema di aree verdi sia interne - di pertinenza degli edifici (giardini, corti e parchi) - che esterne agli isolati (spazi pubblici caratterizzati da piazze verdi, viali alberati, ecc.); Con cio' configurandosi quale citta' pensata a «complemento» del sistema delle ville storiche lungo la via Nomentana e tessuto residenziale di qualita' che riveste un ruolo di graduale transizione verso le parti piu' propriamente «di espansione» costituite da tipologie edilizie piu' intensive, la cui percezione complessiva e' garantita dall'integrita' delle visuali e dal rilevante valore scenico delle quinte urbane sia in corrispondenza dei nodi che lungo le direttrici di impianto;
Preso atto che alcuni edifici e parti di tessuto omogeneo inseriti all'interno del «complesso urbano» di interesse sono inoltre perimetrati nell'elaborato gestionale denominato «Carta per la qualita'» del Nuovo piano regolatore generale di Roma (NPRG);
Constatato che l'attuale quadro normativo sia paesaggistico che urbanistico vigente consente, con riguardo all'ambito urbano di interesse, livelli di trasformazione spesso non adeguati ai valori in esso riconoscibili e considerati meritevoli di tutela;
Ritenuto, al fine di assicurare il necessario coordinamento del presente dispositivo con la struttura del PTPR e tenuto conto di quanto segnalato nel parere della Regione Lazio prot. n. 508436 del 2 luglio 2019, che il complesso urbano individuato dal presente provvedimento debba intendersi piu' opportunamente ascritto alla tipologia dei paesaggi di cui all'art. 29 delle norme del PTPR «Paesaggio dei centri e nuclei storici con relativa fascia di rispetto», e che tuttavia, per la sua peculiarita', rappresentata dai caratteri identitari degli edifici unitamente alle relazioni che essi stessi instaurano fra di loro e con lo spazio urbano circostante, riferibile in particolare alla «citta' storica di impianto otto-novecentesco» necessiti della definizione di una specifica disciplina d'uso che e' contenuta nel presente provvedimento;
Considerato che i confini dell'area oggetto del presente provvedimento, riportati su cartografia CTR in scala 1:5.000 con riferimento ai tracciati viari e/o alle parti di tessuto identificate con i relativi riferimenti catastali (NCEU foglio e particella), sono quelli di seguito specificati:
il perimetro ha inizio al f. 574 da corso Trieste lungo il confine su strada delle particelle 184, 170 (cfr. dettaglio «A»), prosegue nel f. 575, costeggiando gli edifici lungo strada fino all'incrocio con via Dalmazia, l'attraversa, e prosegue lungo via Dalmazia costeggiando la particella 83 in direzione di via delle Alpi. Prosegue all'interno di una porzione di tessuto nel medesimo f. 575, lungo il confine delle particelle nn. 87, 275, 86, 85, 74, 382, 65, 38, 338, 71, 70, 69, 77, 289, 288, 80, 289, 79 (cfr. dettaglio «B»); attraversa corso Trieste e prosegue al f. 575 lungo via Tovelo, alla fine della quale prosegue lungo il confine delle particelle nn. 145, 146, 219, 148, 149, 150, 215, 207, 42 fino ad attraversare nuovamente via Dalmazia (cfr. dettaglio «B»). Prosegue al f. 575 lungo via Dalmazia e piazza Dalmazia e lungo via Arno fino alla part. 225 inclusa e si dirige all'interno di una porzione di tessuto al f. 575 lungo il confine delle particelle nn. 227, 228, 243, 244, 246, 135, 134, 133, 132, continua su lungo il confine di via Levico e rientra all'interno di un'altra porzione di tessuto lungo il confine delle particelle nn. 334, 25, 329, 336, 23 e 22, fino ad intercettare via Ombrone sulla quale prosegue fino all'incrocio con via Arno (cfr. dettaglio «C»). Prosegue lungo tutta via Arno fino a via Tagliamento, e da questa continua fino a via Adige, percorrendola fino ad attraversare via Tronto. Prosegue lungo via Tronto fino via Chiana, e la percorre fino a via Fucino. Prosegue su via Fucino fino a piazza Sabazio. Prosegue all'interno di una porzione di tessuto al f. 572 lungo il confine delle particelle nn. 215, 510, 214 e 21 (cfr. dettaglio «D») fino a via Volsino. Prosegue per via Volsino lungo il confine delle particelle 21 e A fino a ricomprendere piazza S. Saturnino e proseguendo lungo tutta via Piediluco fino a ricomprendere piazza Ledro. Prosegue lungo via Ufente fino a corso Trieste. Prosegue su corso Trieste al foglio 572 per il tratto lungo il confine delle particelle nn. 34, 38, 37 e 200 e prosegue all'interno del tessuto lungo il confine delle particelle nn. 211 e 38 fino a via Sabazio (cfr. dettaglio «E»). Prosegue per un tratto di via Sabazio al foglio 572 fino a via Topino e riscende lungo la medesima via Topino includendo le particelle 305 e 46 di cui segue il confine (cfr. dettaglio «E») fino a giungere su corso Trieste. Prosegue risalendo su via Topino e poi all'interno del tessuto al foglio f. 572 - parallelamente a corso Trieste - lungo il confine delle particelle nn. 58, 197, 60, 62, 187 prosegue per un tratto di via Lambro lungo il confine delle particelle nn. 187, 52 e 56, attraversa via Lambro e prosegue lungo il confine delle particelle nn. 254 e 265 fino a via Chiana (cfr. dettaglio «F»). Attraversa via Chiana e prosegue lungo il confine delle particelle nn. 312 e 213 e poi parallelamente a corso Trieste all'interno del tessuto al f. 574 lungo il confine delle particelle nn. 318, 323, 324, 12 fino all'incrocio via Adige - corso Trieste (cfr. dettaglio «G»). Attraversa corso Trieste includendo piazza Trasimeno e prosegue lungo via Sebenico fino a via Malta, percorrendola fino a via Trau'. Prosegue all'interno del tessuto al f. 574 lungo il confine della particella n. 38 fino a via Corsica (cfr. dettaglio «H») che attraversa. Prosegue su via Corsica fino a via degli Appennini, e la percorre fino ad attraversare viale Pola. Prosegue lungo viale Pola fino a via Nomentana. Continua lungo via Nomentana fino a Villa Paganini e lungo tutto il confine di quest'ultima intercettando le particelle nn. 150, 103, 110, 142, 140, 139, 138, 137, 136, 135, 134, 133, 132 e su via della Fontana fino a via Nomentana (cfr. dettaglio «I»). Prosegue per un tratto di via Nomentana fino ad attraversare via Zara. Prosegue lungo via Zara e si dirige all'interno del tessuto al f. 574 lungo il confine delle particelle 170, XXX 178, 185 e 184 per chiudere il perimetro nuovamente su corso Trieste (cfr. dettaglio «L»).
La perimetrazione riguarda un ulteriore ambito del tessuto urbano definito con riferimento ai tracciati viari e/o alle parti di tessuto identificate tramite riferimento catastale (NCEU foglio e particella) come di seguito descritta: da via Bolzano al f. 573 corre lungo il confine delle particelle nn. 180, 228, 229, 227, 336, 337, 241, 338, 339, 241, 23, 195, 208, 196, 62, 197, 69, 191, 73 e 155 fino a via Nomentana (cfr. dettaglio «M»). Prosegue su via Nomentana fino ad attraversare viale Gorizia, che risale, per poi dirigersi all'interno del tessuto al f. 573 lungo il confine delle particelle nn. 91, 94, 90, 89, 87 e 120 fino a via Giulio Alberoni, prosegue ancora lungo il confine delle particelle nn. 183, 139, 122, 124 123, 225(?) e 84 fino a ricongiungersi su viale Gorizia lungo la quale prosegue fino a via S. Marino (cfr. dettaglio «N»). Prosegue lungo tutta via S. Marino fino a via Monfalcone, dalla quale poi prosegue prima su via Tarvisio, e poi su via Parenzo. Percorre tutta via Bolzano per chiudere all'incrocio con piazza S. Costanza.
Ritenuto di poter procedere con l'accoglimento parziale di alcune delle osservazioni formulate dall'Associazione Verdi ambiente e societa' Onlus (V.A.S.) circolo territoriale di Roma, dal comitato «Salviamo Villa Paolina di Mallinckrodt» ed approvate dal Comitato nella seduta del 27 novembre 2019, nonche' di poter procedere con l'accoglimento parziale di alcune delle osservazioni formulate dal Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica Direzione pianificazione generale di Roma Capitale, cosi' come indicato dalla Soprintendenza speciale ABAP di Roma nelle note gia' richiamate, provvedendo di conseguenza a modificare i documenti relativi alla dichiarazione di notevole interesse pubblico come di seguito indicato, con riferimento ai rispetti paragrafi e sotto paragrafi individuati nella Proposta:
denominazione - «Dichiarazione di notevole interesse pubblico del 'complesso urbano, rappresentativo dell'idea di «citta' giardino», all'interno dei quartieri Nomentano e Trieste della citta' di Roma', ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettera c, decreto legislativo n. 42/2004» viene modificato in «Dichiarazione di notevole interesse pubblico del 'complesso urbano, rappresentativo dell'idea di «citta' giardino» nella citta' di Roma, lungo la direttrice di impianto di corso Trieste', ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettera c, decreto legislativo n. 42/2004»;
individuazione
1 descrizione generale del complesso urbano oggetto della dichiarazione:
comma 1, vengono eliminate le parole «all'interno dei quartieri Nomentano e Trieste» e sostituite con «lungo la direttrice di impianto di corso Trieste»;
commi 3 e 7, «largo Trasimeno» e «piazzale Trasimeno» vengono sostituiti con «piazza Trasimeno»;
2 motivazioni della tutela:
il comma 7 «Alcuni edifici e parti di tessuto omogeneo all'interno del ‹complesso urbano› di interesse sono inoltre perimetrati nell'elaborato gestionale ‹Carta per la qualita› del NPRG di Roma, strumento integrativo delle Norme tecniche di attuazione, finalizzato a indirizzare il percorso conoscitivo e progettuale degli interventi in coerenza con i caratteri di valore riconosciuti.», viene modificato in «Gli edifici e parti di tessuto omogeneo all'interno del ‹complesso urbano› d'interesse, fanno parte dei tessuti T4, T5, T7 della ‹Citta' storica› cosi' come definiti dal NPRG di Roma (elaborato prescrittivo ‹Sistemi e regole›) e sono perimetrati nel suo elaborato gestionale ‹Carta per la qualita›, strumento integrativo delle norme tecniche di attuazione, finalizzato a indirizzare il percorso conoscitivo e progettuale degli interventi in coerenza con i caratteri di valore riconosciuti (caratteri tipo morfologici, rapporto fra i tracciati, conformazione e dinamiche dell'edificato, ecc.).»;
3 Esatta perimetrazione e individuazione cartografica del complesso urbano oggetto della dichiarazione:
comma 1, dopo «figura 1» viene aggiunto «Perimetrazione su base CTR e sistema delle tutele vigente»;
disciplina di tutela
2 obiettivi generali di tutela
comma 1, dopo «citta' giardino» viene eliminato «all'interno dei quartieri Nomentano e Trieste di Roma»;
comma 2, dopo «figura 3» viene aggiunto «Invarianti identitarie: morfo-tipologie» e dopo «figura 4» viene aggiunto «Mappa delle unita' di paesaggio»;
3 Prescrizioni d'uso
comma 1, dopo «edifici» viene eliminato «di rilevante valore storico-architettonico e testimoniale»;
3.2 Morfologie urbane e tipologie architettoniche;
all'interno delle morfo-tipologie «A», «B1» e «C» punto 2) dopo «aperture esterne» viene eliminato «ivi comprese vetrine e dispositivi di protezione delle attivita' economiche».
Considerato l'obbligo, da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico, di presentare alla regione o all'ente da essa delegato la richiesta di autorizzazione di cui all'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 riguardo a qualsiasi intervento di modifica dello stato dei luoghi;
Visto, considerato e ritenuto tutto quanto sopra riportato;

Decreta:

«l'ambito urbano» sito nel II Municipio del Comune di Roma Capitale (RM) identificato come 'Complesso urbano, rappresentativo dell'idea di «citta' giardino» nella citta' di Roma, lungo la direttrice di impianto di corso Trieste' compreso nella presente dichiarazione, meglio indicato in premessa e' dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettera c, decreto legislativo n. 42/2004 «Codice dei beni culturali e del paesaggio», rimane sottoposto a tutte le disposizioni contenute nel predetto decreto legislativo;
ai fini del coordinamento con il PTPR, il perimetro dell'ambito urbano di cui al presente provvedimento deve intendersi ascritto alla tipologia dei paesaggi di cui all'art. 29 delle norme del PTPR «Paesaggio dei centri e nuclei storici con relativa fascia di rispetto»;
nell'area perimetrata dichiarata di notevole interesse pubblico, come specificata nell'allegato A, parte integrante del presente provvedimento, ai sensi dell'art. 140, comma 2, del decreto legislativo n. 42/2004 vige la disciplina d'uso contenuta nell'allegato B - «Relazione generale e disciplina di tutela», parte integrante del presente provvedimento, intesa ad assicurare la conservazione dei valori espressi nel complesso urbano considerato.
La citata disciplina di cui al presente provvedimento sostituisce pertanto, nell'area perimetrata, le corrispondenti norme del PTPR della Regione Lazio del quale costituisce, al contempo, parte integrante ai sensi dell'art. 143, comma 1, lettera b) del codice, e non suscettibile «di rimozioni o modifiche nel corso del procedimento di redazione o revisione» del succitato PTPR.
Sono parte integrante del presente decreto i seguenti elaborati:
allegato A - «Esatta perimetrazione e individuazione cartografica del complesso urbano oggetto della dichiarazione»;
allegato B - «Relazione generale e disciplina di tutela»;
allegato C - «Elaborati cartografici»;
allegato D - «Rilievo fotografico».
La documentazione sopraelencata e' consultabile sui siti web istituzionali del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo.
Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio ai sensi dell'art. 140, comma 3 del decreto legislativo n. 42/2004.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 141, comma 4, del decreto legislativo n. 42/2004, la Soprintendenza speciale ABAP di Roma provvedera' alla trasmissione al Comune di Roma del numero della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto, unitamente ai relativi allegati, ai fini dell'adempimento, da parte del suddetto comune, di quanto prescritto dall'art. 140, comma 4 del medesimo decreto legislativo.
La Soprintendenza speciale ABAP di Roma vigilera' sull'adempimento da parte del comune, dandone comunicazione alla Direzione generale.
Avverso il presente decreto e' ammesso ricorso giurisdizionale avanti al T.A.R. competente, secondo le modalita' di cui agli articoli 29 e seguenti del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi dell'art. 8 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di notifica della presente dichiarazione.

Roma, 8 gennaio 2020

Il direttore generale: Galloni

Avvertenza:

Allegati:
allegato A - «Esatta perimetrazione e individuazione
cartografica del complesso urbano oggetto della
dichiarazione»;
allegato B - «Relazione generale e disciplina di
tutela»;
allegato C - «Elaborati cartografici»;
allegato D - «Rilievo fotografico».

Il testo integrale del decreto, comprensivo di tutti
gli allegati e della planimetria, e' pubblicato sul sito
web del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per
il turismo, nella sezione Avvisi e Circolari all'indirizzo
www.beniculturali.it/avvisi e in Amministrazione
Trasparente e sul sito web della Soprintendenza speciale
archeologia belle arti e paesaggio di Roma all'indirizzo
http://www.soprintendenzaspecialeroma.it