Gazzetta n. 98 del 27 aprile 2019 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 2019
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Cassano All'Ionio.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 24 novembre 2017, registrato alla Corte dei conti il 6 dicembre 2017, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Cassano All'Ionio (Cosenza) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott. Mario Muccio, dal viceprefetto dott. Roberto Pacchiarotti e dal dirigente di seconda fascia - area I dott.ssa Rita Guida;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 26 marzo 2019;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Cassano All'Ionio (Cosenza), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.

Dato a Roma, addi' 28 marzo 2019

MATTARELLA

Conte, Presidente del Consiglio dei
ministri

Salvini, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 4 aprile 2019 Ufficio controllo atti Ministeri interno e difesa, reg.ne succ. n. 712
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Cassano All'Ionio (Cosenza) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 novembre 2017, registrato alla Corte dei conti il 6 dicembre 2017, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile dalla presenza della criminalita' organizzata.
Come rilevato dal prefetto di Cosenza nella relazione del 27 febbraio 2019, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita', nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo straordinario, non puo' ritenersi conclusa.
Le motivazioni addotte a sostegno della richiesta sono state condivise dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nella riunione tenuta il 26 febbraio 2019 con la partecipazione del procuratore distrettuale aggiunto antimafia, a conclusione della quale e' emersa la necessita' che la gestione commissariale sia prorogata per l'ulteriore termine previsto dalla legge.
E' infatti emerso che le attivita' istituzionali dell'ente locale continuano a svolgersi in un contesto ambientale fortemente caratterizzato dalla radicata presenza di potenti sodalizi 'ndranghetisti che rendono tuttora concreto il rischio di illecite interferenze da parte della criminalita' organizzata.
Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del comune.
In tale direzione, e' in corso di perfezionamento una «intesa per la legalita'» finalizzata ad estendere l'applicazione delle cautele antimafia previste dall'art. 100 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 con riferimento agli affidamenti di lavori, servizi o forniture anche oltre cinque anni dall'intervenuto scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
E' stato inoltre dato impulso ad una incisiva riorganizzazione dell'apparato burocratico dell'ente, in relazione al quale e' stata disposta una diversa articolazione improntata ad una maggiore flessibilita' avviando alcune procedure concorsuali per l'immissione in ruolo di nuove figure apicali.
La rilevanza delle iniziative in argomento richiede che le stesse siano portate a termine dalla medesima commissione che le ha intraprese, in modo da evitare che indebite interferenze, condizionamenti o forme di ostruzionismo possano ostacolarne il buon esito.
Analogo impulso e' stato impresso nel settore dell'igiene ambientale atteso che, a seguito dell'incendio verificatosi in una discarica comunale ad agosto 2017, si e' reso necessario porre in essere interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza del sito.
Inoltre sono state intraprese mirate azioni di contrasto alle occupazioni abusive di immobili di proprieta' dell'ente e all'abusivismo edilizio, fenomeni particolarmente diffusi nel territorio comunale.
E' inoltre in via di definizione un progetto di manutenzione del c.d. canale degli Stombi, con il supporto dell'amministrazione regionale e della capitaneria di porto nonche' un programma di iniziative finalizzate a promuove la fruizione turistica delle c.d. grotte di Sant'Angelo, che costituiscono una risorsa di notevole rilevanza economica per la comunita' locale.
Le azioni promosse iniziano a dare i primi segnali positivi ed hanno consentito di intraprendere percorsi virtuosi per la risoluzione delle molteplici criticita' che hanno causato lo scioglimento degli organi elettivi.
Nondimeno, la gravita' del condizionamento di tipo mafioso, tuttora presente nel tessuto sociale ed economico, e' tale da rendere necessaria una proroga del mandato della commissione sia per consolidare i risultati conseguiti nel corso della prima fase di gestione straordinaria sia per portare a conclusione le procedure di risanamento in atto.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Cassano All'Ionio (Cosenza), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Roma, 26 marzo 2019

Il Ministro dell'interno: Salvini