Gazzetta n. 204 del 3 settembre 2018 (vai al sommario)
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
DECRETO 2 agosto 2018
Dichiarazione di notevole interesse pubblico del centro antico del Comune di Campobasso. (Decreto n. 23/2018).


LA COMMISSIONE REGIONALE
per il patrimonio culturale del Molise

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», e s.m.i;
Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche» e s.m.i.;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 131» e s.m.i, in particolare, gli articoli 136, 137, 138, 139, 140 e 141;
Visto il regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo degli uffici di diretta collaborazione del Ministero e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'art. 16 comma 4 del decreto-legge 24 aprile 2014 n. 66, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 24 giugno 2014, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 agosto 2014, n. 171, in particolare l'art 39;
Visto il decreto ministeriale 23 gennaio 2016, n. 44 recante «Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo ai sensi dell'art. 1, comma 237, della legge 28 dicembre 2015, n. 208»;
Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86 recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'»;
Visto il decreto 31 gennaio 2018 riguardante l'attribuzione al dott. Stefano Campagnolo, dell'incarico di Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo per il Molise e di direttore del Polo museale del Molise, debitamente registrato da parte dei competenti organi di controllo;
Tenuto conto che in data 26 marzo 2015 e' stata costituita la Commissione per il patrimonio culturale del Molise;
Vista la sentenza n. 13 dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 22 dicembre 2017;
Considerato che la Commissione provinciale di Campobasso, di cui all'art. 2 della legge n. 1497/1939 nella seduta del 30 marzo 1977, cosi' come si evince dal verbale n. 14, ha proposto «... di vincolare, ai sensi dell'art. 1 punti 3 e 4 della stessa legge tutta la zona del Colle di S. Antonio delimitata a partire dalla porta Mancina dalle vie Orefici, Marconi, S. Antonio Abate, il sentiero che, costeggiando le pendici del colle, ricongiunge quest'ultima alla via Garibaldi, via Garibaldi fino all'altezza di via Breccelle, via Breccelle e via del Castello. La delimitazione del vincolo si intende estesa a tutti i fabbricati ed ai lotti liberi immediatamente prospicienti le strade suddette»;
Considerato che, in attuazione del procedimento prescritto dal comma 5 del menzionato art. 2 legge n. 1497/1939 allora vigente, e' stata trasmessa al Comune di Campobasso la proposta di che trattasi affinche' fosse affissa all'albo pretorio, corredata da planimetria, per un periodo di tre mesi e che tale affissione e' avvenuta dal 19 aprile 1977 fino al 19 luglio 1977 e non sono state avanzate osservazioni, cosi' come si evince dagli atti depositati presso la Soprintendenza ABAP del Molise;
Considerato che il territorio comunale di Campobasso, oggetto della proposta suddetta, e' stato da allora sottoposto continuativamente a tutela paesaggistica;
Considerata la puntuale descrizione del centro antico di Campobasso e delle sue qualita' paesaggistiche riportate nel verbale n. 14 del 30 marzo 1977, nonche' la votazione a maggioranza della Commissione provinciale di sottoporre parte del territorio comunale di Campobasso a tutela paesistica ai sensi dell'art. 1 punti 3 e 4 della legge n. 1497/1939 per i motivi di seguito riportati:
«La parte antica di Campobasso rappresenta un tipico esempio di abitato medioevale con ampliamento a ventaglio di epoca rinascimentale armoniosamente inserito lungo il pendio del monte S. Antonio. L'opera dell'ingegno umano ha saputo fondere nell'ambiente i valori architettonici tradizionali della zona amalgamandoli garbatamente con i caratteri naturali. Situato in bellissima posizione, il centro storico presenta un profilo sobrio ed elegante nel quale spiccano monumenti come il castello Monforte, le romaniche chiese di S. Giorgio e S. Bartolomeo e, tra vicoli singolarmente suggestivi che discendono a raggiera lungo il pendio, la piazza S. Leonardo con l'omonima chiesa gotica, palazzo Cannavina, palazzo Iapoce, palazzo dell'Archivio o quello cinquecentesco di porta Mancina. Ne' va escluso da questo contesto il folto patrimonio arboreo posto lungo gli altri declivi del monte, che contribuisce a formare una ricca cornice di verde a questo quadro di inusitata bellezza. Considerato che interventi incontrollati, di cui sono gia' presenti alcuni esempi, potrebbero arrecare ulteriore pregiudizio all'ambiente, sia all'interno della cinta muraria sia nelle zone immediatamente circostanti, la Commissione provinciale per la compilazione degli elenchi delle cose e delle localita' soggette alla legge 29 giugno 1939, n. 1497 propone di vincolare ai sensi dell'art. 1 punti 3 e 4 della stessa legge tutta la zona del Colle di S. Antonio delimitata a partire dalla porta Mancina dalle vie Orefici, Marconi, S. Antonio Abate, il sentiero che, costeggiando le pendici del colle, ricongiunge quest'ultima alla via Garibaldi, via Garibaldi fino all'altezza di via Breccelle, via Breccelle e via del Castello. La delimitazione del vincolo si intende estesa a tutti i fabbricati ed ai lotti liberi immediatamente prospicienti le strade suddette»;
Tenuto conto che, come si evince dal verbale della riunione del 1° agosto 2018, la Commissione Regionale per il patrimonio culturale, convocata con nota del Segretario Regionale, esaminata la documentazione suddetta dalla quale si deducono le valenze paesaggistiche e storico-culturali dei luoghi, oggetto del riconoscimento di notevole interesse pubblico per l'ambito paesaggistico in argomento, e riscontrando la permanenza dei suddetti valori, ha confermato per intero le valutazioni dell'allora Commissione provinciale di Campobasso;
Vista la nota prot. n. 1787 del 24 luglio 2018 con la quale il Segretariato regionale per il Molise ha provveduto a trasmettere informativa al Comune di Campobasso del fatto che il Ministero sta procedendo al perfezionamento del suindicato provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico;
Considerato l'obbligo, da parte dei proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo degli immobili ed aree ricompresi nell'ambito paesaggistico di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico, di non distruggere i suddetti immobili ed aree, ne' di introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione, e di presentare alla regione o all'ente da essa delegato la richiesta di autorizzazione di cui all'art. 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 riguardo agli interventi modificativi dello stato dei luoghi che intendano intraprendere, salvo i casi di esonero da detto obbligo previsti dall'art. 149 del medesimo decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e dall'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31;
Considerato che il MiBAC e la Regione Molise hanno da poco sottoscritto il protocollo d'intesa in data 25 gennaio 2018 per l'elaborazione del piano paesaggistico regionale ai sensi dell'art. 135 comma 1, in attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 135 e 143 del decreto legislativo n. 42/2004, nonche' il disciplinare di attuazione in data 27 marzo 2018, e che durante la redazione dello stesso si valuteranno tutte le prescrizioni d'uso del territorio in funzione degli specifici ambiti paesaggistici;
Ritenuto che le aree come sopra individuate nei brani citati, tratti dal verbale n. 14 del 30 marzo 1977 della Commissione provinciale di Campobasso, presentano notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettera c) e d) del citato decreto legislativo n. 42/2004;

Decreta:

Il centro antico di Campobasso come sopra delimitato, e cosi' come indicato nell'allegata cartografia che costituisce parte integrante del presente decreto assieme al verbale n. 14 del 30 marzo 1977 della Commissione provinciale di Campobasso, e' dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136 comma 1, lettera c) e d) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed e' quindi sottoposto ai vincoli e alle prescrizioni contenute nella Parte terza del medesimo decreto legislativo.
Nel corso del procedimento formativo del nuovo Piano paesaggistico, durante il quale sono assicurate le forme di partecipazione di cui all'art. 144 del decreto legislativo n. 42/2004, verranno valutate tutte le considerazioni e osservazioni utili alla definizione delle modalita' di uso del territorio.
Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 141, comma 4, del decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Molise provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 4 del medesimo decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004, e successive modificazioni e integrazioni, e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940 n. 1357, all'albo pretorio del Comune di Campobasso e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relative cartografie, venga depositata presso i competenti uffici del suddetto comune.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al Tribunale amministrativo regionale del Molise secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034 cosi' come modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.

Campobasso, 2 agosto 2018

Il Presidente della commissione
Il Segretario regionale
Campagnolo


Avvertenza:

Il testo integrale del decreto, comprensivo di tutti
gli allegati e della planimetria, e' pubblicato sul sito
del Segretariato regionale del MiBAC per il Molise
all'indirizzo www.molise.beniculturali.it nella sezione
Amministrazione Trasparente.
 
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