Gazzetta n. 172 del 26 luglio 2018 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'INTERNO
COMUNICATO
Classificazione di un prodotto esplosivo



Con decreto ministeriale n. 557/PAS/E/002520/XVJ/CE/C del 10 luglio 2018, il prodotto esplosivo denominato «Pentrite con 14% di acqua» di cui al certificato LOM 16EXP0067 del 7 aprile 2016, con numero ONU 0475, 1.1D e' classificato, ai sensi dell'art. 19, punto 3, comma a), del decreto 19 settembre 2002, n. 272, nella II categoria dell'allegato «A» al regolamento di esecuzione del citato testo unico.
Tale prodotto e' sottoposto agli obblighi del sistema di identificazione e di tracciabilita' degli esplosivi previsti dagli articoli 4 e 16 del decreto legislativo 19 maggio 2016, n. 81 e alle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele.
Sugli imballaggi dello stesso deve essere apposta altresi' un'etichetta riportante anche i seguenti dati: denominazione del prodotto, numero ONU e classe di rischio, numero del certificato di esame UE del tipo, categoria dell'esplosivo secondo il T.U.L.P.S., il numero del presente provvedimento di classificazione, nome del fabbricante, elementi identificativi dell'importatore titolare delle licenze di polizia ed indicazione di eventuali pericoli nel maneggio e trasporto.
Per il citato esplosivo il dott. Roberto Toso, titolare delle licenze ex articoli 46 e 47 del T.U.L.P.S. in nome e per conto della «Pravisani S.p.A.» con stabilimento in Sequals (PN) - localita' Prati del Sbriss, ha prodotto l'esame UE del tipo (modulo B) rilasciato dall'organismo notificato «Laboratorio Oficial J. M. Madariaga» (Spagna). Dal modulo D, rilasciato dal medesimo organismo in data 10 gennaio 2018, risulta che l'esplosivo menzionato e' prodotto dalla societa' «Maxam Initiation System S.L.», presso gli stabilimenti di Quintanilla Sobresierra - Burgos (Spagna).
Avverso il presente provvedimento e' ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente, entro sessanta o centoventi giorni dalla notifica.
 
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