Gazzetta n. 53 del 4 marzo 2017 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 2 febbraio 2017
Sostituzione del commissario liquidatore della «Logis One Societa' cooperativa in liquidazione», in Roma.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Visto il decreto ministeriale 10 settembre 2015, n. 468/2015 con il quale la «Logis One Societa' cooperativa in liquidazione», con sede in Roma e' stata posta in liquidazione coatta amministrativa e l'avv. Jacopo Marzetti ne e' stato nominato commissario liquidatore;
Vista la nota pervenuta in data 2 agosto 2016, con la quale il citato commissario liquidatore ha comunicato di dimettersi dall'incarico conferitogli;
Vista la proposta con la quale la direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali all'esito dell'istruttoria condotta, richiede la sostituzione del commissario liquidatore;
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Tenuto conto, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 giugno 1975, n. 400, delle designazioni dell'Associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;

Decreta:

Art. 1

Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore della societa' in premessa, l'avv. Maria Grazia Franco, nata a Reggio Calabria il 10 maggio 1975 (C.F. FRNMGR75E41H224W), e domiciliata in Roma, Via Vespasiano n. 49, in sostituzione dell'avv. Jacopo Marzetti, dimissionario.


 
Art. 2

Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.
Roma, 2 febbraio 2017

D'ordine del Ministro
Il Capo di Gabinetto
Orsini


 
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