Gazzetta n. 35 del 11 febbraio 2017 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 10 agosto 2016
Assegnazione di risorse complementari per il completamento della programmazione 2007-2013, ai sensi dell'articolo 1, comma 804, della legge di stabilita' per il 2016. (Delibera n. 27/2016).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli 2 e 3, specifica le competenze del Comitato interministeriale per la programmazione economica in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle Amministrazioni a essa interessate e l'adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e nazionali;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1988, n. 568 recante «Approvazione del regolamento per l'organizzazione e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per la attuazione delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8 della legge 16 aprile 1987, n. 183», e sue successive modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, e in particolare l'art. 4, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il quale attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del FAS (ora FSC) e la facolta' di avvalersi per tale gestione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM) e denominato Dipartimento per le politiche di coesione (DPC) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 15 dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125;
Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che, al fine di assicurare il perseguimento delle finalita' di cui all'art. 119, quinto comma, della Costituzione e rafforzare l'azione di programmazione, coordinamento, sorveglianza e sostegno della politica di coesione, istituisce l'Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato, prevedendo tra l'altro che le funzioni relative alla politica di coesione siano ripartite tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la citata Agenzia;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2014), che ai commi 240, 241, 242 e 245 dell'art. 1 disciplina i criteri di cofinanziamento dei programmi europei per il periodo 2014-2020 e il relativo monitoraggio, nonche' i criteri di finanziamento degli interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai Fondi strutturali;
Visto, in particolare, il comma 242 dell'art. 1 della sopracitata legge n. 147/2013, come modificato dall'art. 1, comma 668, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilita' 2015), che ha previsto il finanziamento dei Programmi di azione e coesione a valere sulle disponibilita' del Fondo di rotazione, di cui all'art. 5 della legge n. 183/1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso stabilita per il periodo di programmazione 2014-2020 dalla Tabella E allegata al bilancio dello Stato, al netto delle assegnazioni attribuite a titolo di cofinanziamento nazionale ai programmi operativi nazionali e regionali finanziati dai Fondi SIE;
Visto, in particolare, il comma 245, dell'art. 1 della sopracitata legge, n. 147/2013 come modificato dall'art. 1, comma 670, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilita' 2015) il quale ha previsto che il monitoraggio tra gli altri degli interventi complementari finanziati dal citato Fondo di rotazione, sia assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (MEF/RGS), secondo le specifiche tecniche che sono state successivamente diramate con la circolare MEF/RGS del 30 aprile 2015, n. 18;
Vista la propria delibera n. 10/2015 concernente la definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e in particolare il punto 2 il quale stabilisce che gli interventi complementari siano previsti nell'ambito di programmi di azione e coesione, finanziati con le disponibilita' del Fondo di rotazione, i cui contenuti sono definiti in partenariato tra le Amministrazioni nazionali aventi responsabilita' di coordinamento dei Fondi SIE e le singole Amministrazioni interessate, sotto il coordinamento dell'Autorita' politica delegata per le politiche di coesione territoriale;
Visto l'art. 1, comma 804, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), che prevede che al fine di assicurare il completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2007-2013, non conclusi alla data del 31 dicembre 2015, sentita l'Agenzia per la coesione territoriale, la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione (DPC), di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, previa ricognizione delle esigenze di finanziamento presso le amministrazioni titolari dei progetti stessi, presentino al Comitato interministeriale per la programmazione economica una proposta di utilizzo delle risorse previste dalla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 10/2015, per l'attuazione dei programmi di azione e coesione, complementari alla programmazione europea;
Tenuto conto che il citato art. 1, comma 804, della legge n. 208/2015 consente alle amministrazioni titolari di progetti (Amministrazioni Centrali e Regioni) di utilizzare, tra l'altro, le risorse degli interventi complementari di cui alla citata delibera il comitato interministeriale per la programmazione economica n. 10/2015 al fine di portare a completamento gli interventi, in coerenza con le regole europee di chiusura dei programmi operativi, non conclusi entro la data del 31 dicembre 2015 e che per le amministrazioni che non dispongono di risorse l'assegnazione e' reintegrata alla dotazione dei medesimi programmi, da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per gli anni successivi al 2016;
Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003 n. 3 e gli articoli 3 e 6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di codice unico di progetto (CUP) e le relative delibere attuative di questo Comitato (n. 143/2002 e n. 24/2004);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 25 febbraio 2016 recante la delega di funzioni al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, prof. Claudio De Vincenti e visto in particolare l'art. 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale viene delegato al sottosegretario l'esercizio delle funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione d'iniziative, anche normative, vigilanza e verifica, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, relativamente alla materia delle politiche per la coesione territoriale, per il cui esercizio lo stesso Sottosegretario si avvale del citato DPC;
Vista la nota n. 2255 del 23 giugno 2016 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, successivamente modificata con la nota prot. DIPE n. 3783 del 2 agosto 2016, con la quale viene sottoposta al Comitato interministeriale per la programmazione economica la proposta di assegnazione di complessivi euro 204.429.851,16 a valere sulle risorse dei programmi complementari, di cui alla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 10/2015 in favore del Ministero dell'interno e della Regione Calabria, e complessivi euro 7.500.835,11 a valere sulle risorse del FSC 2014/2020 in favore del Ministero dell'istruzione e della Regione Lazio in attuazione dell'art. 1, comma 804, della sopracitata legge n. 208/2015;
Considerato che nella nota informativa allegata alla proposta, predisposta dal DPC, si da atto che in data 16 febbraio 2016 il citato Dipartimento ha richiesto a tutte le Autorita' di Gestione dei Programmi Operativi FESR e FSE 2007-2013 la comunicazione dei rispettivi fabbisogni finanziari in relazione agli elenchi degli interventi ancora da completare alla data del 31 dicembre 2015, inseriti nella programmazione 2007/2013, e a seguito delle risposte pervenute e delle interlocuzioni effettuate, anche con la partecipazione dell'Agenzia per la coesione territoriale, ha individuato un primo fabbisogno finanziario pari a complessivi euro 845.983.451,18 a valere sulle risorse dei programmi complementari cui e' seguita la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 12/2016 di assegnazione di risorse richieste;
Considerato altresi' che nella medesima nota informativa si da atto che in via successiva altre amministrazioni hanno trasmesso l'elenco degli interventi da completare aventi un fabbisogno finanziario cui occorre dare copertura secondo le modalita' indicate nel citato comma 804;
Tenuto conto che per le Regioni Abruzzo, Molise e Puglia il relativo fabbisogno e' stato previsto nell'ambito dei «Patti per il Sud», oggetto della deliberazione n. 26/2016 assunta in data odierna da questo Comitato;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la odierna nota n. 3939-P, predisposta congiuntamente dal dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente seduta del Comitato;
Su proposta del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche per la coesione territoriale;

Delibera:

1. Ai sensi dell'art. 1, comma 804, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), si dispone l'assegnazione di complessivi euro 204.429.851,16 a valere sulle risorse dei programmi complementari, di cui alla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 10/2015.in favore del Ministero dell'interno e della Regione Calabria, e complessivi euro 7.500.835,11 a valere sulle risorse del FSC 2014/2020 in favore del Ministero dell'istruzione e della Regione Lazio per il finanziamento del completamento di progetti inseriti nei Programmi operativi 2007/2013 di riferimento, come di seguito indicato:
===================================================================== | Programma | | | | | operativo | Amministrazione |Importo totale |Annualita' 2016| +=================+=================+===============+===============+ |PON Sicurezza |Ministero interno| 92.602.512,27| 92.602.512,27| +-----------------+-----------------+---------------+---------------+ |POR Calabria |Regione Calabria | 111.827.338,89| 111.827.338,89| +-----------------+-----------------+---------------+---------------+ |POIN Istruzione -| | | | |Ambienti  per | | | | |l'apprendimento |MIUR | 2.720.044,45| 2.720.044,45| +-----------------+-----------------+---------------+---------------+ |POIN Istruzione -| | | | |Ambienti per | | | | |l'apprendimento |MIUR | 1.218.192,76| 1.218.192,76| +-----------------+-----------------+---------------+---------------+ |POR Lazio |Regione Lazio | 3.562.597,90| 3.562.597,90| +-----------------+-----------------+---------------+---------------+

2. Le risorse assegnate con la presente delibera pari a euro 204.429.851,16 costituiscono quota parte delle risorse disponibili per i Programmi complementari di cui alla delibera di questo Comitato n. 10/2015; le risorse assegnate pari a euro 7.500.835,11 sono imputate a valere sulle risorse del FSC per gli anni successivi al 2016, trattandosi di assegnazione in favore di amministrazioni che non dispongono di risorse per l'attuazione dei programmi di azione e coesione; le Amministrazioni provvedono a inserire gli interventi gia' deliberati, adeguando se necessario il proprio piano finanziario, nel Programma complementare di cui sono titolari, osservando quanto previsto dal punto 2, ultimo capoverso della citata delibera n. 10/2015.
3. Il fabbisogno finanziario degli interventi ancora da completare alla data del 31 dicembre 2015, inseriti nella programmazione 2007/2013, per le Regioni Abruzzo, Molise e Puglia, e' coperto, rispettivamente, per 0,674 milioni di euro (Regione Abruzzo), 9,55 milioni di euro (Regione Molise) e 57,728 milioni di euro (Regione Puglia) pari a complessivi 67,956 milioni di euro, dalle risorse FSC 2014-2020 assegnate con contestuale altra delibera di questo Comitato, e i relativi interventi sono inseriti nell'ambito del Patto per il Sud relativo a ciascuna Regione.
4. Le Amministrazioni beneficiarie sono responsabili della realizzazione degli interventi a loro titolarita', secondo le norme vigenti per i rispettivi ordinamenti; assicurano che le spese sostenute per la realizzazione degli interventi siano conformi alla normativa comunitaria e nazionale di riferimento. Sulle stesse Amministrazioni gravano i controlli previsti dalla normativa vigente, secondo il rispettivo ordinamento, ivi compresi i controlli preventivi di regolarita' amministrativa e contabile. La documentazione relativa all'attuazione degli interventi ed ai controlli svolti e' custodita dalle Amministrazioni beneficiarie e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti.
5. Le Amministrazioni beneficiarie assicurano la messa in opera di ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali frodi ed irregolarita' nell'attuazione degli interventi e nell'utilizzo delle relative risorse finanziarie. In tutti i casi accertati di decadenza dal beneficio finanziario concesso nell'ambito del Programma, le Amministrazioni beneficiarie sono responsabili del recupero e della restituzione al Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 delle corrispondenti somme gia' erogate.
6. Le Amministrazioni beneficiarie, al fine di assicurare il corretto monitoraggio relativo agli interventi di rispettiva competenza, si attengono alle indicazioni riportate nella nota tecnica del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato - IGRUE n. 33280 del 7 aprile 2016 concernente le procedure di monitoraggio da adottare per progetti da completare afferenti la programmazione comunitaria 2007-2013.
7. Il DPC riferisce al Comitato, entro il 15 marzo 2017, e in ogni caso su specifica richiesta, sull'attuazione della presente delibera.
Roma, 10 agosto 2016

Il Presidente: Renzi
Il Segretario: Lotti

Registrata alla Corte dei conti il 24 gennaio 2017 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 89


 
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