Gazzetta n. 301 del 27 dicembre 2016 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 6 dicembre 2016
Designazione di una zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina, di una ZSC della regione biogeografica continentale e di 140 ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Lazio, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.


IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Vista la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni, «Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatiche»;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente della tutela del territorio del 3 settembre 2002, «Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 2002;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente della tutela del territorio e del mare del 17 ottobre 2007, «Rete Natura 2000. Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 6 novembre 2007, e successive modificazioni;
Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea del 26 novembre 2015, che adotta il nono elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina (2015/2370/UE);
Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea del 26 novembre 2015, che adotta il nono elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale (2015/2369/UE);
Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea del 26 novembre 2015, che adotta il nono elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea (2015/2374/UE);
Visto l'aggiornamento dei contenuti della Banca dati Natura 2000, trasmesso dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Direzione generale per la protezione della natura e del mare, con lettera prot. 25582 del 22 dicembre 2015 alla rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, per il successivo inoltro alla Commissione europea, Direzione generale ambiente;
Vista la comunicazione della Commissione europea del 3 maggio 2011 «La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: una Strategia europea per la biodiversita' verso il 2020»;
Vista la nota della Commissione europea del 14 maggio 2012, relativa alla designazione delle Zone speciali di conservazione, trasmessa dalla Direzione generale ambiente con lettera prot. ENV/PB//SL/MOB/flAres 707955 del 13 giugno 2012;
Vista la nota della Commissione europea del 23 novembre 2012, relativa alla definizione degli obiettivi di conservazione per i siti Natura 2000, trasmessa dalla Direzione generale ambiente con lettera prot. ENV B.3 SL/FK/esAres (2013) 306477 dell' 8 marzo 2013;
Vista la Strategia nazionale per la biodiversita', predisposta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi dell'art. 6 della Convenzione sulla diversita' biologica fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e ratificata dall'Italia con la legge 14 febbraio 1994, n. 124, sulla quale la Conferenza Stato-regioni ha sancito l'intesa il 7 ottobre 2010;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro della salute, del 22 gennaio 2014, di adozione del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro della salute, del 10 marzo 2015, con il quale, in attuazione del paragrafo A.5.1 del sopra citato Piano di azione nazionale, sono state emanate le «Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette»;
Vista la legge 6 dicembre 1991, n. 394, recante «Legge quadro sulle aree naturali protette» e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 18 aprile 2014 «Approvazione del regolamento di esecuzione e organizzazione dell'area marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano» con il quale e' stato approvato il regolamento di esecuzione e organizzazione dell'area marina protetta le cui disposizioni costituiscono le misure di conservazione per i Siti di importanza comunitaria (SIC) IT6000018 «Fondali circostanti l'Isola di Ventotene» e IT6000019 «Fondali circostanti l'Isola di Santo Stefano», ricadenti completamente all'interno del territorio dell'area marina protetta;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 16 settembre 2014, «Approvazione del regolamento di esecuzione e organizzazione dell'area marina protetta Secche di Tor Paterno», con il quale e' stato approvato il regolamento di esecuzione e organizzazione dell'area marina protetta le cui disposizioni costituiscono le misure di conservazione per il Sito di importanza comunitaria (SIC) IT6000010 «Secche di Tor Paterno», ricadente completamente all'interno del territorio dell'area marina protetta;
Vista la deliberazione della giunta regionale 5 agosto 2014, n. 555 «Adozione del Piano di Gestione del SIC IT6000002 Fondali antistanti Punta Morelle, ai sensi della direttiva 92/43/CEE e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i. - Programma comunitario LIFE+ Nature and Biodiversity LIFE09NAT/IT/000176 - Progetto Poseidone inerente Misure urgenti di conservazione delle Praterie di Posidonia del Lazio settentrionale»;
Vista la deliberazione del consiglio regionale 20 giugno 2012, n. 22 «Approvazione del piano della riserva di Nazzano. Tevere-Farfa di cui all'art. 26 della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 (Norme in materia di arre naturali protette regionali) e successive modificazioni ed integrazioni» con il quale e' stato adottato il Piano di gestione del SIC IT6030012 «Riserva naturale Tevere-Farfa»;
Vista la deliberazione della giunta regionale n. 158 del 14 aprile 2016 «Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i. - codice IT60500 (Frosinone)»;
Vista la deliberazione della giunta regionale n. 159 del 14 aprile 2016 «Adozione delle misure di conservazione finalizzate alla designazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i. - codice IT60300 (Roma)»;
Vista la deliberazione della giunta regionale n. 160 del 14 aprile 2016 «Adozione delle misure di conservazione finalizzate alla designazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i. - codice IT60400 (Latina)»;
Vista la deliberazione della giunta regionale n. 161 del 14 aprile 2016 «Adozione delle misure di conservazione finalizzate alla designazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i. - codice IT60200 (Rieti)»;
Vista la deliberazione della giunta regionale n. 162 del 14 aprile 2016 «Adozione delle misure di conservazione finalizzate alla designazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i. - codice IT60100 (Viterbo)»;
Vista la deliberazione della giunta regionale n. 369 del 5 luglio 2016 «Adozione delle misure di conservazione dei Siti di importanza comunitaria (SIC) marini IT6000005 e IT6000006, finalizzate alla designazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 92/43/CEE (Habitat) e decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97 e s.m.i.»;
Considerato che i criteri minimi uniformi di cui all'art. 2, comma 4, del citato decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 17 ottobre 2007 si applicano a tutte le Zone speciali di conservazione;
Considerato che, ferme restando le misure di conservazione individuate con il sopra citato atto, dette misure potranno all'occorrenza essere ulteriormente integrate, entro sei mesi dalla data del presente decreto, con altri piani di sviluppo e specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali;
Considerato che la Regione Lazio, entro sei mesi dalla data di emanazione del presente decreto, comunichera' al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il soggetto affidatario della gestione di ciascuna delle ZSC designate;
Considerata la necessita' di assicurare l'allineamento fra le sopra citate misure di conservazione e la Banca dati Natura 2000, mediante una verifica da effettuarsi da parte della Regione entro sei mesi dalla data del presente decreto;
Considerato che sulla base del monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario potranno essere definite integrazioni o modifiche alle misure di conservazione, secondo la procedura di cui all'art. 2, comma 1, del citato decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 17 ottobre 2007;
Ritenuto di provvedere con successivo atto alla designazione quali «Zone speciali di conservazione» dei restanti siti di importanza comunitaria insistenti nel territorio della Regione Lazio che interessano aree protette nazionali;
Ritenuto di provvedere, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, alla designazione quali «Zone speciali di conservazione» di 142 siti di importanza comunitaria delle regioni biogeografiche alpina, continentale e mediterranea insistenti nel territorio della Regione Lazio;
Vista l'intesa sul presente decreto espressa dalla Regione Lazio con nota del 28 novembre 2016 prot. n. 0592541;

Decreta:

Art. 1
Designazione delle ZSC

1. E' designato quale Zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina il seguente sito insistente nel territorio della Regione Lazio, gia' proposto alla Commissione europea quale Sito di importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE:


Parte di provvedimento in formato grafico

2. E' designato quale Zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica continentale il seguente sito insistente nel territorio della Regione Lazio, gia' proposto alla Commissione europea quale Sito di importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE:


Parte di provvedimento in formato grafico

3. Sono designati quali Zone speciali di conservazione (ZSC) della regione biogeografica mediterranea i seguenti 140 siti insistenti nel territorio della Regione Lazio, gia' proposti alla Commissione europea quali Siti di importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE:


Parte di provvedimento in formato grafico

4. La cartografia e i tipi di habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatica per i quali le ZSC di cui ai commi 1, 2 e 3 sono designate, sono quelli comunicati alla Commissione europea, secondo il formulario standard dalla stessa predisposto, relativamente agli omonimi SIC con lettera prot. 25582 del 22 dicembre 2015. Tale documentazione e' pubblicata, a seguito dell'emanazione del presente decreto, nel sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare www.minambiente.it, nell'apposita sezione relativa alle ZSC designate. Le eventuali modifiche sono apportate nel rispetto delle procedure europee e sono riportate in detta sezione.


 
Art. 2
Obiettivi e misure di conservazione

1. Gli obiettivi e le misure di conservazione generali e sito-specifiche, conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato A e delle specie di cui all'allegato B del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 presenti nel sito, nonche' le misure necessarie per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie e la perturbazione delle specie per cui le zone sono designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, relativi alle ZSC di cui al precedente articolo, sono quelli adottati con gli atti riportati nelle tabelle di cui all'art. 1, commi 1, 2 e 3, gia' operativi.
2. Lo stralcio degli atti di cui al comma 1 relativo agli obiettivi e alle misure di conservazione, ed eventuali successive modifiche ed integrazioni, e' pubblicato, a seguito dell'approvazione del presente decreto, nel sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nell'apposita sezione relativa alle ZSC designate.
3. Gli obiettivi e le misure di conservazione di cui al comma 1, per le ZSC, o loro porzioni, ricadenti all'interno di aree naturali protette di rilievo regionale integrano le misure di salvaguardia e le previsioni normative definite dagli strumenti di regolamentazione e pianificazione esistenti e, se piu' restrittive, prevalgono sugli stessi. Per le ZSC e per le loro porzioni ricadenti all'interno di aree naturali protette di rilievo nazionale, le misure di conservazione di cui alle deliberazioni della giunta regionale, riportate all'art. 1 commi 1, 2 e 3, integrano gli strumenti di regolamentazione e pianificazione esistenti, nelle more del loro aggiornamento.
4. Le misure di conservazione di cui al comma 1, potranno all'occorrenza essere ulteriormente integrate e coordinate, entro sei mesi dalla data del presente decreto, prevedendo l'integrazione con altri piani di sviluppo e specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali. Entro il medesimo termine la Regione provvede ad assicurare l'allineamento tra le misure di conservazione e la Banca dati Natura 2000.
5. Le integrazioni di cui al comma 4, cosi' come le eventuali modifiche alle misure di conservazione che si rendessero necessarie sulla base di evidenze scientifiche, anche a seguito delle risultanze delle azioni di monitoraggio, sono approvate dalla Regione Lazio. Per le ZSC e per le loro porzioni ricadenti all'interno di aree naturali protette di rilievo nazionale le integrazioni e le modifiche sono approvate dai rispettivi enti gestori. Gli aggiornamenti sono comunicati entro i trenta giorni successivi al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
6. Alle ZSC di cui al presente decreto si applicano altresi' le disposizioni di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.


 
Art. 3
Soggetto gestore

1. La Regione Lazio, entro sei mesi dalla data del presente decreto, comunica al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il soggetto affidatario della gestione di ciascuna ZSC.
2. Per le ZSC o per le loro porzioni ricadenti all'interno di aree naturali protette di rilievo nazionale, la gestione rimane affidata agli enti gestori di queste ultime.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 6 dicembre 2016

Il Ministro: Galletti


 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone