Gazzetta n. 2 del 4 gennaio 2016 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 dicembre 2015
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Africo.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 1° agosto 2014, registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2014, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Africo (Reggio Calabria) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott.ssa Franca Tancredi, dal viceprefetto aggiunto dott. Roberto Micucci e dal funzionario economico finanziario dott. Vito Laino;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione dell'11 dicembre 2015;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Africo (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 11 dicembre 2015

MATTARELLA
Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri

Alfano, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 18 dicembre 2015 Interno, foglio n. 2341
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Africo (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 1° agosto 2014, registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2014, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalita' organizzata.
Come rilevato dal prefetto di Reggio Calabria con relazione del 30 novembre 2015, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita' dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa.
La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 30 novembre 2015, con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia di Reggio Calabria, nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale.
Una delle problematiche sulle quali, da subito, si e' incentrata l'attenzione della commissione straordinaria e' stata quella della riorganizzazione dell'apparato burocratico dell'ente, al fine di assicurare una maggiore efficienza dell'azione amministrativa, nel rispetto dei principi di trasparenza e legalita'. A tale scopo, avvalendosi anche del supporto di alcune unita' di personale assegnate ai sensi degli articoli 110 e 145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stata avviata una generale attivita' di programmazione e riassetto organizzativo che ha riguardato innanzitutto gli ambiti ove era piu' evidente l'ingerenza della criminalita', intervenendo sulle molteplici situazioni di criticita' emerse in sede di accesso ispettivo.
Nel settore dei lavori pubblici sono state intraprese importanti opere, previste nel piano di priorita' degli interventi ex art. 145 del T.U.O.E.L., finalizzate, tra l'altro, ad assicurare l'utilizzo di alcuni beni confiscati alla criminalita' organizzata. Agli interventi strutturali di recupero, tuttora in fase di completamento, faranno seguito le procedure per individuare i soggetti deputati alla loro gestione. L'espletamento delle gare da parte dell'organo di gestione straordinaria costituisce una garanzia di legalita', considerati gli interessi che le organizzazioni malavitose nutrono per la gestione di tali beni.
La commissione straordinaria ha impresso un forte impulso alla ripresa delle iniziative di recupero dell'edilizia scolastica che, avviate negli anni pregressi, non erano state portate a conclusione per inerzia della disciolta amministrazione. Sono al momento in fase di conclusione i lavori sull'edificio sede della scuola media e sono stati avviati quelli sull'immobile sede della scuola elementare.
Attraverso l'impiego di finanziamenti erogati dalla regione Calabria - che per il lungo tempo trascorso rischiavano di non poter piu' essere utilizzati - sono stati disposti i lavori per la realizzazione di un «Palatenda», attualmente in fase di ultimazione.
Per quanto attiene al settore economico-finanziario la commissione straordinaria, pur in assenza di adeguate figure professionali, ha avviato una serie di iniziative per realizzare un ordinato sistema di contabilita' ispirata a principi di trasparenza e corretta gestione in linea con le recenti disposizioni dettate dal decreto legislativo n. 124/2014.
E' in corso una ricognizione della situazione finanziaria dell'ente, con particolare riferimento alla riscossione delle entrate tributarie ed extra tributarie, per consentire, in seguito, il recupero coattivo delle stesse.
Quanto alla gestione del patrimonio immobiliare sono stati adottati provvedimenti di sfratto per la riconsegna dei beni occupati da soggetti morosi; e' stato inoltre dato indirizzo ai responsabili dell'area tecnica e finanziaria di predispone progetti per la concessione a privati, a titolo oneroso, del locale campo sportivo.
La richiesta di proroga del mandato straordinario e' altresi' fondata sulla necessita' di portare a termine gli interventi intrapresi nel settore urbanistico-edilizio, che risente notevolmente della mancanza dei necessari strumenti urbanistici, al fine di assicurare un corretto assetto del territorio.
La commissione ha provveduto alla redazione del nuovo regolamento comunale per la concessione del «fida pascolo», strumento che ha consentito di effettuare un controllo piu' stringente sui soggetti beneficiari nonche' di incrementare notevolmente i relativi introiti rispetto al passato.
Devono inoltre essere portati a termine gli interventi intrapresi in tema di occupazione del suolo pubblico, attraverso l'adozione di provvedimenti di revoca di permessi a costruire non conformi alla disciplina urbanistica e l'emanazione di ordinanze di demolizione di manufatti abusivi.
Un ulteriore, significativo, intervento disposto dalla commissione straordinaria in materia ambientale ha riguardato la regolarizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti tramite l'espletamento, per la prima volta, di un bando di gara europea che consentira', una volta ultimata la procedura, l'avvio del servizio di raccolta differenziata, con conseguenti benefici anche economici per il territorio.
Il perfezionamento delle menzionate attivita' richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di ingerenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Africo (Reggio Calabria), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 7 dicembre 2015

Il Ministro dell'interno: Alfano
 
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