Gazzetta n. 229 del 2 ottobre 2014 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 22 settembre 2014
Invito alla presentazione di progetti di ricerca per l'attuazione del programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015.


IL DIRETTORE GENERALE
della pesca marittima e dell'acquacoltura

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, modificato dal decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, con il quale e' stato istituito il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2013, n. 105, riguardante "Regolamento recante organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali", a norma dell'articolo 2, comma 10- ter , del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche".
Vista la legge n. 241, del 7 agosto 1990, e successive modificazioni e integrazioni ed in particolare l'art. 12 secondo il quale la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalita' cui le amministrazioni stesse devono attenersi.
Visto il Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato.
Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, concernente "Modernizzazione del settore pesca e acquacoltura, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38" che abroga la legge 17 febbraio 1982, n.41, concernente il "Piano per la razionalizzazione e lo sviluppo della pesca marittima".
Visto il D.M. n. 1223 del 31 gennaio 2013 con il quale e' stato adottato il "Programma Nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015".
Visto il Regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014 , relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga i regolamenti (CE) n.2328/2003, (CE) n.861/2006, (CE) n.1198/2006 e (CE) n.791/2007 del Consiglio e il regolamento (UE) n.1255/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Visto il Regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca che, modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione 2004/585/CE del Consiglio ed in particolare l'articolo 15, riguardante l'obbligo di sbarco di tutte le catture di specie soggette a limiti di cattura e, nel Mediterraneo, anche le catture di specie soggette a taglie minime quali definite nell'allegato III del Reg. (CE) n. 1967/2006.
Visto il Piano di applicazione della gestione dei rigetti dei piccoli pelagici, in riferimento alla lettera a), dell'art. 15, del citato Reg. (UE) n. 1380/2013 e la necessita' procedere ad una valutazione scientifica che implica l'esigenza di monitorare ed eventualmente riformulare il piano di gestione presentato riguardante la pesca dei piccoli pelagici.
Vista la necessita', prevista all'articolo. 15, del citato Reg. (UE) n. 1380/2013, di procedere a valutazioni scientifiche con approccio partecipativo sui relativi effetti nella realta' della pesca multispecifica tipica del Mediterraneo, al fine della predisposizione di un piano di gestione per le specie soggette ai limiti di cattura diversi da quelli di cui alla lettera a).
Visto il Regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio, del 21 dicembre 2006, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il Regolamento (CE) n. 1626/94.
Visto il suddetto "Programma Nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015"che, al cap. 7, dedicato alla ricerca scientifica, "in una logica di continuita' con le precedenti edizioni, mira a garantire e potenziare i ruoli della ricerca in pesca al fine di perseguire gli obiettivi di sostenibilita', anche in ottemperanza a tutte le indicazioni comunitarie che richiedono supporto scientifico e programmazione (Piani di gestione) impossibili da predisporre senza delle basi scientifiche formalmente riconosciute dagli organi consultivi europei (ICES e STECF)".
Visto il D.M. 22 dicembre 2000 riguardante "disciplina della pesca dei molluschi bivalvi. Modifiche al D.M. 21.7.98", ed in particolare l'art. 7 che stabilisce i quantitativi di pescato massimo giornaliero per unita'.
Considerando l'attivita' che investono i Consorzi di gestione per la tutela dei molluschi bivalvi e la necessita' di acquisire evidenze scientifiche necessarie ad una eventuale ridefinizione della taglia minima delle vongole.
Visto il Regolamento (CE) n. 1198/2006, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca ed in particolare l'art. 26 riguardante la piccola pesca costiera.
Visto il D.M. 26 gennaio 2012 riguardante "adeguamento alle disposizioni comunitarie in materia di licenze di pesca".
Vista la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, (United Nations Convention on the Law of the Sea - UNCLOS) ratificata dall'Italia per mezzo della legge n. 689, del 2 dicembre 1994.
Considerando che la continua evoluzione del diritto del mare, le responsabilita' degli Stati nell'utilizzo dei mari e degli oceani e le possibili ripercussioni in merito alle definizioni di: zona economica esclusiva; riserva di pesca e aree marine protette, rendono indispensabile approfondire, con degli studi specifici, le linee guida che regolano le trattative, l'ambiente e la gestione delle risorse naturali.
Considerando che il Programma nazionale triennale gia' citato, intende proseguire, tra l'altro l'azione tendente a rafforzare gli standard europei della ricerca in pesca e di presenza attiva nelle sedi internazionali, con priorita' ai temi della gestione, della regolazione e del controllo.
Ritenuto necessario determinare, oltre i criteri, le modalita' e le procedure per la concessione dei contributi, anche le tematiche da affrontare, in attuazione del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura e in considerazione degli adempimenti comunitari sopra indicati:

Decreta:

Art. 1

1. E' aperto l'invito a presentare progetti di ricerca finanziabili a contributo per le attivita' di ricerca a supporto del "Programma Nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015" come indicato nelle premesse.
2. La presentazione dei progetti e' riservata, a pena di esclusione, ai soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all'Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica.
3. I progetti presentati, dovranno risultare rispondenti agli indirizzi strategici ed agli obiettivi enunciati nel Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015 citato nelle premesse. In particolare, i progetti dovranno riguardare i seguenti argomenti, afferenti alle tematiche: A - risorse biologiche; B - Tecnologia della pesca; G - attivita' funzionale alla ricerca sulla pesca e l'acquacoltura:
A - Risorse biologiche
A1(a) - Monitoraggio e valutazione dei dati relativi ai rigetti della pesca, alla quantita' del pescato sottomisura sbarcato dalla flotta italiana ed eventuale sua utilizzazione, in attuazione della riforma della PCP (Politica Comune della Pesca) nell'ambito della specificita' del Mediterraneo di cui alla lettera a), art. 15, reg. (UE) 1380/2013.
A1(b) - Indagine conoscitiva propedeutica alla gestione dei rigetti della pesca della flotta italiana, come definiti all' art. 15, reg. (UE) 1380/2013 ad esclusione delle specie di cui alla lettera a).
A2 - Valutazione degli effetti sulla risorsa vongole della eventuale ridefinizione della taglia minima ed una migliore gestione biologica e commerciale del prodotto.
A3 - Basi scientifiche per l'applicazione nei piani pluriennali del Reg. (UE) n. 1380/2013, dell'11 dicembre 2013 relativo alla politica comune della pesca, con l'obiettivo di raggiungere i livelli coerenti con il parametro dell'MSY per le specie bersaglio.
B - Tecnologia della pesca
B - Studio per la valutazione dell'impatto sulle specie bersaglio attraverso l'utilizzo di materiali e/o metodi alternativi, quali il "palangaro attrezzato in forma artigianale", al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi sull'ecosistema marino.
G - Attivita' funzionale alla ricerca sulla pesca e l'acquacoltura
G2 - Ricostruzione del quadro giuridico internazionale in materia di Diritto del Mare, della pesca e dell'acquacoltura e supporto all'azione amministrativa anche alla luce delle piu' recenti implicazioni sulla legislazione nazionale ed europea.
4. I progetti possono includere anche prestazioni collaborative da parte di soggetti pubblici o privati non in possesso dei requisiti ivi indicati, purche' le stesse risultino funzionalmente necessarie alla realizzazione del progetto, non prefigurino forme di subappalto da parte del proponente del progetto e siano da questo assunte a proprio carico sui fondi richiesti a contributo.
 
Allegato A
PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROGETTO

1. E' di seguito descritto lo schema di riferimento per la redazione dei progetti da presentare di cui all'articolo 1 del presente decreto, al fine di uniformare e facilitarne la presentazione e di favorire la trasparenza, l'imparzialita' e l'efficacia dell'istruttoria e della gestione del decorso dei progetti.
2. L'illustrazione del progetto va articolata nelle seguenti quattro parti, di cui le prime tre redatte in forma cartacea, la quarta in formato elettronico:
- Parte 1 " Anagrafe del proponente e sintesi del progetto"
- Parte 2. " Rilevanza strategica e articolazione dell'attivita' tecnico- scientifica della ricerca" (anonima in ordine alla identita' degli enti e dei ricercatori partecipanti)
- Parte 3 "Competenza collettiva ed individuale degli operatori e gestione del progetto"
- Parte 4. "Copia informatica complessiva del progetto".
3. Le informazioni relative alle diverse Parti devono essere fornite secondo i seguenti schemi e sezioni relativi al frontespizio e al successivo sviluppo descrittivo della specifica Parte. Parte 1. " Anagrafe del proponente e sintesi del progetto".
Vanno forniti i seguenti dati.
In frontespizio:
- numero e titolo della parte
- denominazione dell'ente proponente
- programma nazionale di riferimento
- titolo del progetto
- nome, cognome e firma dei responsabili scientifico e amministrativo
- e a seguire:
1.1 Titolo di ammissibilita' all'invito ( ai sensi dell'art.1 dell'invito)
1.2 Indirizzario (telefono, telefax, e-mail della sede amministrativa e operativa dell'ente)
1.3 Piano finanziario di spesa (articolato per singole voci e costo complessivo, riguardanti investimenti, funzionamento, collaboratori, viaggi e missioni, borse di studio e di soggiorno - vedi anche circolare n. 7/0640 del 11/2/2003)
1.4 Elenco del personale partecipante (cognome e nome, codice fiscale, titolo di studio qualifica professionale, ente di appartenenza, funzione del progetto, tempo di impegno mesi/uomo, eventuale retribuzione)
1.5 Sommario del progetto (illustrare per punti sintetici: inquadramento innovativo nel contesto dello stato dell'arte della problematica affrontata, obiettivi strategici e specifici, risultati attesi sotto il profilo metodologico o/e applicativo e relativa rilevanza, diretta o indiretta, ai fini degli obiettivi di sostenibilita' nel breve, medio e lungo periodo, natura degli eventuali benefici prevedibili per gli utilizzatori finali dei risultati)
1.6 Durata del progetto (mesi)
1.7 Autocertificazione (vedi dell'art.2 comma 4 dell'invito).
1.8 Anagrafe fiscale e bancaria
indicare:
- codice fiscale e partita IVA
- n° di conto contabilita' speciale presso la Tesoreria centrale e provinciale dello Stato (obbligatorio per gli Enti pubblici e le Universita')
- n° di conto corrente postale ovvero n° di conto corrente bancario completo di coordinate ABI e CAB (per i soggetti privati). Parte 2. "Rilevanza strategica e articolazione dell'attivita' tecnico-scientifica" (ANONIMA: il contenuto di questa parte non deve fornire elementi atti ad identificare l'identita' dei soggetti partecipanti al progetto)
Va fornita una descrizione chiara e dettagliata della ricerca, segnatamente in relazione agli aspetti
richiamati all'art.2 e all'art.4, comma 4 del bando di invito, con indicazione dei seguenti elementi.
In frontespizio:
- numero e titolo della parte
- titolo del progetto
- Piano triennale di riferimento
- e a seguire:
2.1 Obiettivi generali e specifici
2.2 Rilevanza strategica (ai fini degli obiettivi del programma nazionale di riferimento)
2.3 Stato delle conoscenze ed elementi progettuali innovativi (in relazione alle tematiche affrontate)
2.4 Piano del lavoro tecnico-scientifico (descrizione generale del programma, della struttura del piano operativo e dell'articolazione delle fasi esecutive delle diverse linee di ricerca in termini di obiettivi specifici, connesse metodologie, tecnologie e attivita', e relativi prodotti finali funzionali al perseguimento degli obiettivi della ricerca)
2.5 Eventuali modalita' di divulgazione, trasferimento, o pubblicazione dei risultati
2.6 Diagramma temporale delle attivita' (con riferimento allo sviluppo delle diverse fasi e linee esecutive)
2.7 Benefici diretti o indiretti attesi (nel breve, medio o lungo termine per i potenziali fruitori dei risultati)
2.8 Bibliografia specifica di riferimento. Parte 3. "Competenza tecnico-scientifica degli operatori e gestione del progetto"
Vanno forniti i seguenti dati.
In frontespizio:
- numero e titolo della parte
- titolo del progetto
- e a seguire:
3.1 Competenze dell'Istituzione proponente e degli altri organismi che operano nel progetto
(denominazione, afferenza istituzionale, compiti statuali, principali campi di attivita', ruolo nell'ambito del progetto, da illustrare in una pagina per ciascun soggetto)
3.2 Competenza dei responsabili scientifici (curriculum professionale del responsabile scientifico del progetto e dei responsabili delle relative linee di ricerca, comprensivo di informazioni circa i principali incarichi svolti, campi di ricerca affrontati e lavori scientifici pubblicati, a livello nazionale e internazionale, segnatamente in ordine ad argomenti attinenti al progetto da illustrare in una pagina per ciascun soggetto).
3.3 Articolazione della gestione del progetto (sotto il profilo di eventuali collegamenti coordinati con altri progetti, delle funzioni delle unita' operative interne e delle modalita' sia di coordinamento delle relative attivita' che di monitoraggio degli stati di avanzamento delle ricerche). Parte 4. "copia informatica del progetto"
E' costituita da una copia delle Parti 1, 2 e 3 su supporto elettronico (CD-Rom).
4. Si raccomanda vivamente di illustrare il contenuto delle Parti utilizzando il numero ed il titolo della Parte e delle sue sezioni (escluse le indicazioni in parentesi) e di contenerne l'ampiezza entro il seguente numero massimo di pagine:
Parte 1: sette pagine
Parte 2: dieci pagine
Parte 3: tre pagine (con esclusione di quelle relative alla sezioni 3.1 e 3.2).
5. Tre copie per ciascuna delle Parti 1,2 e 3 ed una copia della Parte 4. andranno chiuse in quattro distinte buste sigillate anonime, ciascuna delle quali recante all'esterno solamente il numero della Parte contenutavi ed il titolo del progetto.
Tutto il materiale cosi' raccolto verra' imbustato in un unico plico, da trasmettere al Ministero secondo le modalita' indicate all'art.7 del bando d'invito.
Le facciate esterne del plico e delle buste interne non dovranno evidenziare l'identita' del soggetto proponente del progetto.
6. Ulteriori informazioni in materia, la modulistica, le successive modalita' di presentazione dei risultati e di rendiconto amministrativo potranno essere acquisite presso il sito web: www.politicheagricole.it sezione Pesca e acquacoltura - ricerca scientifica.
 
Art. 2

1. Le proposte di progetto, a pena d'inammissibilita', devono riguardare l'esecuzione di attivita' indicate al precedente articolo 1.
2. I progetti presentati dovranno fornire informazioni chiare ed esaurienti riguardo i seguenti aspetti che saranno oggetto di valutazione della Commissione di valutazione di cui all'art 4, comma 2, che procedera' all'assegnazione di punteggi di merito riferibili ai seguenti aspetti:
A) "Rilevanza strategica del progetto e articolazione dell'attivita' tecnico scientifica" (punteggio Max 10 per singola voce)
a) obiettivi del progetto in relazione allo stato dell'arte, al livello innovativo delle conoscenze acquisibili, alla suscettibilita' di ricaduta applicativa dei risultati attesi anche in termini di sostenibilita' delle attivita' produttive, al miglioramento della competitivita' e del benessere socio-economico del mondo produttivo.
b) metodologie tecnico-scientifiche previste per lo sviluppo del progetto e la focalizzazione delle attivita' in funzione degli obiettivi del progetto (l'eventuale inserimento di linee e metodiche di ricerca fondamentale all'interno del progetto dovra' risultare chiaramente propedeutico e di supporto per il perseguimento di risultati applicativi a sostegno della sostenibilita' delle attivita' produttive);
c) istituzioni scientifiche ed eventuali altre strutture coinvolte nel progetto;
d) articolazione gestionale del progetto sotto il profilo delle funzioni delle unita' operative coinvolte e del coordinamento delle relative attivita';
e) tempistica delle fasi di attuazione intermedie e di conclusione del progetto, in coerenza con gli obiettivi del progetto e le esigenze connesse alla sua realizzazione.
f) sostegno all'azione amministrativa:
B) "Competenza tecnico-scientifica degli operatori e gestione del progetto" (punteggio Max 8 per singola voce):
g) competenza tecnico-scientifica dei soggetti proponenti (organismi scientifici, unita' operative) e in rapporto alla natura delle ricerche oggetto del progetto
h) competenza tecnico-scientifica a livello individuale (responsabile del progetto e/o di linee di ricerca). Fornire a tale riguardo i curriculum vitae debitamente sottoscritti ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, corredati di fotocopia del documento d'identita';
i) capacita' favorire il reclutamento, la formazione e la valorizzazione di giovani ricercatori, all'interno di programmi di ricerca fortemente qualificati sotto il profilo tecnico-scientifico.
j) eventuali iniziative previste per la divulgazione, la pubblicazione ed il trasferimento dei risultati anche in un'ottica di riproducibilita' del progetto;
k) formazione dei costi in relazione alle esigenze di realizzazione del progetto.
3. Ciascun progetto, a pena di inammissibilita', deve riguardare l'esecuzione di attivita' che non costituiscano duplicato di programmi gia' effettuati o in corso di realizzazione e gia' finanziati a totale copertura da altri enti.
4. I costi ammissibili per la realizzazione di ciascun progetto sono quelli indicati all'articolo 31 paragrafo 5 del Reg. (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008.
 
Art. 3

1. L'ammontare delle risorse destinante al finanziamento dei progetti presentati nell'ambito del presente invito e' stabilito nei seguenti massimali per ciascuno degli argomenti cosi' come dettagliati al precedente articolo 1:
Tem. A - risorse biologiche: A1(a) : € 100.000,00 - A1(b): € 100.000,00 - A2 € 80.000,00 - A3 : € 100.000,00;
Tem. G - attivita' funzionale: G 2 € 100.000,00
Tem. B - tecnologia della pesca: € 70.000,00
2. Gli importi sopra indicati sono da considerarsi come massimali, essendo soggetti a possibili riduzioni derivanti da superiori esigenze di contenimento della spesa pubblica, di bilancio dello Stato, in seguito a disposizioni di legge o del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
 
Art. 4

1. I progetti presentati saranno sottoposti ad un procedimento istruttorio finalizzato alla selezione delle proposte ammissibili a contributo.
2. L'espletamento dell'istruttoria sara' svolto da una commissione di valutazione appositamente costituita presso l'Amministrazione. Le spese di funzionamento della commissione sono a carico degli aggiudicatari in misura proporzionale ai contributi concessi e potranno essere inserite fra le spese generali previste per l'esecuzione del progetto.
3. La valutazione dei progetti sara' effettuata sotto il profilo della conformita' della proposta ai requisiti formali richiesti per la presentazione dei progetti e della relativa aderenza alle attivita' di cui ai commi 1 e 2, all'art. 1. I singoli progetti verranno classificati secondo graduatorie, sulla base dell'assegnazione di punteggi di merito di cui al comma 2, art. 2.
 
Art. 5

1. I progetti da includere nel programma di intervento e l'ammontare del contributo da concedere a ciascuno di essi saranno stabiliti tenuto conto dei punteggi conseguiti e delle graduatorie di merito che deriveranno dalla valutazione di cui all'art. 4, comma 2.
 
Art. 6

1. L'espletamento del procedimento istruttorio sull'ammissibilita' a contributo e sulla selezione dei progetti da finanziare decorrera' dal giorno successivo alla data fissata come termine per la presentazione delle proposte e si concludera' entro venti giorni.
 
Art. 7

1. Ciascun progetto di ricerca dovra' pervenire all'Amministrazione centrale in un unico plico sigillato che dovra' risultare anonimo. Ciascun plico riportera' in evidenza solo la dicitura: "Invito alla presentazione di progetti per l'attivita' di ricerca per l'attuazione del programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013 - 2015", l'indicazione del codice dell'argomento fra quelli specificati nell'art. 1, comma 2, ed il titolo del progetto (es. A1 , A3, ecc. ed il titolo per esteso).
2. La stesura della proposta di progetto dovra' essere conforme allo schema di cui all'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto e dovra' essere indirizzata a:
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Direzione Generale della pesca marittima e dell'Acquacoltura - "Ufficio PEMAC I" - Viale dell'Arte, n. 16 - 00144 ROMA.
3. La suddetta documentazione deve essere trasmessa a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o consegnata direttamente presso l'Ufficio di Segreteria della Direzione Generale (dal lunedi' al venerdi', dalle ore 9.00 alle ore 17.30), entro e non oltre 40 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
4. I proponenti sono tenuti a fornire in qualsiasi momento tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari e richiesti dal Ministero. Tutto il materiale documentale fornito dai proponenti sara' gestito dal Ministero con la massima riservatezza nel rispetto della normativa vigente e verra' utilizzato esclusivamente per l'espletamento degli adempimenti tecnici ed amministrativi di propria competenza.
 
Art. 8

Il responsabile del procedimento e' individuato in Sonia Chianella, funzionario dell'Ufficio PEMAC I, presso cui puo' essere effettuato l'accesso agli atti, secondo le modalita' del D.M. n.31297, del 10 ottobre 2013.
Roma, 22 settembre 2014

Il direttore generale: Rigillo
 
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