Gazzetta n. 68 del 22 marzo 2014 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 8 novembre 2013
Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 - Sistema di gestione e controllo - Autorita' di Audit. (Delibera n. 76/2013).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate (coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993);
Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto legge 8 maggio 2006, n. 181, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico (MISE) il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione (DPS) e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui al citato art. 61;
Vista la legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria;
Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119 della Costituzione e, in particolare, l'art. 16 che, in relazione agli interventi di cui all'art. 119 della Costituzione, diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarieta' sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e a favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, ne prevede l'attuazione attraverso interventi speciali organizzati in piani organici finanziati con risorse pluriennali;
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n. 122, che ha attribuito al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 16 della richiamata legge delega n. 42/2009 e in particolare l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 maggio 2013, con il quale e' stata conferita la delega al Ministro per la coesione territoriale ad esercitare le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, tra l'altro, alla gestione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC);
Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013 e la successiva delibera 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U. n. 123/2008) relativa all'attuazione del QSN e alla programmazione del FSC per il periodo 2007-2013;
Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n. 1 (G.U. n. 137/2009) che, alla luce delle riduzioni complessivamente apportate in via legislativa, ha ridefinito le risorse FSC 2007-2013 disponibili in favore delle Regioni e delle Province autonome;
Vista la delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (G.U. n. 80/2011) concernente "Obiettivi, criteri e modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate, selezione e attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013", che ha ulteriormente aggiornato le risorse FSC 2007-2013 disponibili in favore delle Regioni e Province autonome;
Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (G.U. n. 138/2012) concernente fra l'altro le modalita' di programmazione delle risorse FSC 2007/2013 e in particolare il punto 2.1 che prevede inoltre che siano sottoposte all'esame di questo Comitato, per la relativa presa d'atto, le proposte di riprogrammazione che determinino, all'interno dei programmi, scostamenti finanziari superiori al 20% del valore delle risorse FSC programmate per ciascuna azione cardine/progetto strategico, ovvero per ciascun asse/priorita' di riferimento;
Viste in particolare le seguenti delibere di questo Comitato concernenti la programmazione 2007-2013 delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 6 marzo 2009 n. 11 (G.U. n. 156/2009), 31 luglio 2009 n. 66 (G.U. n. 218/2009), 3 agosto 2011 n. 62 (G.U. n. 304/2011), 3 agosto 2011 n. 63 (G.U. n. 9/2012), 3 agosto 2011 n. 64 (G.U. n. 9/2012), 30 settembre 2011 n. 78 (G.U. n. 17/2012), 30 settembre 2011 n. 79 (G.U. n. 47/2012), 20 gennaio 2012 n. 7 (G.U. n. 95/2012), 20 gennaio 2012 n. 8 (G.U. n. 121/2012), 20 gennaio 2012 n. 9 (G.U. n. 89/2012), 20 gennaio 2012 n. 10 (G.U. n. 82/2012), 20 gennaio 2012 n. 11 (G.U. n. 83/2012), 23 marzo 2012 n. 40 (S.O. n. 120 alla G.U. n. 138/2012), 11 luglio 2012 n. 78 (G.U. n. 247/2012), 3 agosto 2012 n. 88 (G.U. n. 275/2012), 3 agosto 2012 n. 89 (G.U. n. 274/2012), 3 agosto 2012 n. 90 (G.U. 270/2012), 3 agosto 2012 n. 91 (G.U. n. 271/2012), 3 agosto 2012 n. 92 (G.U. n. 266/2012), 3 agosto 2012 n. 93 (G.U. n. 272/2012 ed errata corrige G.U. n. 291/2012), 3 agosto 2012 n. 94 (G.U. n. 288/2012), 3 agosto 2012 n. 95 (G.U. n. 293/2012), 26 ottobre 2012 n. 108 (G.U. n. 6/2013, 26 ottobre 2012 n. 110 (G.U. n. 6/2013), 11 dicembre 2012 n. 133 (G.U. n. 73/2013), 21 dicembre 2012 n. 156 (G.U. n. 91/2013);
Vista la nota del Capo di gabinetto, d'ordine del Ministro per la coesione territoriale, n. 599 del 7 agosto 2013 con la quale, in accoglimento delle richieste regionali volte a definire un quadro unitario di regole sui controlli, viene proposta a questo Comitato l'adozione di una nuova apposita delibera che preveda in via generale la facolta' e non l'obbligo, per tutte le Regioni e le Province autonome, di dotarsi di una autorita' di audit nell'ambito del sistema di gestione e controllo sull'impiego delle risorse FSC 2007-2013;
Vista la nota n. 1043 del 24 ottobre 2013 del Capo del settore legislativo, emanata d'ordine del Ministro per la coesione territoriale, con la quale viene confermata la richiesta di iscrizione all'ordine del giorno della citata proposta;
Considerato che, in coerenza con gli indirizzi contenuti nel QSN, in ordine alle modalita' di governante dei programmi attuativi della strategia di politica regionale unitaria, la citata delibera n. 166/2007 aveva previsto per i Programmi attuativi FAS Regionali, un modello di attuazione caratterizzato dall'individuazione di un sistema di gestione e controllo relativo all'intero Programma;
Considerato altresi' che con alcune delle richiamate delibere emanate in attuazione della delibera n. 166/2007 e in particolare con le delibere nn. 63/2011 (Regione Molise), 9/2012 (Regione Veneto), 88/2012 (Regione Basilicata), 89/2012 (Regione Calabria), 90/2012 (Regione Campania), 92/2012 (Regione Puglia), 93/2012 (Regione Sardegna), 94/2012 (Regione Sicilia) e 95/2012 (Regione Umbria), questo Comitato ha previsto per tali Regioni la costituzione di una autorita' di audit regionale nell'ambito dei citati sistemi di gestione e controllo, in analogia con le disposizioni comunitarie per la programmazione dei Fondi strutturali;
Ritenuto di poter recepire la proposta in esame prevedendo in generale, per le Regioni e Province autonome, la facolta' e non l'obbligo di costituire apposite autorita' di audit, garantendo comunque efficaci sistemi di gestione e di controllo degli interventi da parte delle Amministrazioni regionali, la cui verifica e' demandata al MISE-DPS, nel rispetto di quanto previsto al punto 8.2 della citata delibera n. 166/2007;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la odierna nota n. 4524-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, con le prescrizioni da recepire nella presente delibera;
Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;

Delibera:

1. In linea con la proposta del Ministro per la coesione territoriale e' prevista, per le Regioni e Province autonome, la facolta' e non l'obbligo di costituire un'autorita' di audit per le attivita' di gestione e controllo sull'impiego delle risorse del FSC 2007-2013 con particolare riferimento alle delibere di questo Comitato nn. 63/2011 (Regione Molise), 9/2012 (Regione Veneto), 88/2012 (Regione Basilicata), 89/2012 (Regione Calabria), 90/2012 (Regione Campania), 92/2012 (Regione Puglia), 93/2012 (Regione Sardegna), 94/2012 (Regione Sicilia) e 95/2012 (Regione Umbria) richiamate in premessa.
2. Viene confermato quanto previsto al punto 8.2 della citata delibera n. 166/2007 in ordine all'esigenza di garantire efficaci sistemi di gestione e di controllo degli interventi da parte delle Regioni e delle Province autonome, la cui verifica e' demandata al MISE-DPS.
3. Il DPS presentera' a questo Comitato, entro il 31 gennaio di ciascun anno, una relazione concernente l'attuazione dei singoli programmi e l'esito delle verifiche condotte ai sensi del precedente punto 2.
Roma, 8 novembre 2013

Il vice Presidente: Saccomanni
Il segretario delegato: Girlanda

Registrato alla Corte dei conti il 4 marzo 2014 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registrazione Economia e finanze, n. 687
 
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