Gazzetta n. 113 del 16 maggio 2013 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 marzo 2013, n. 52
Regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, a norma dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 87 e 117 della Costituzione;
Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, concernente regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed in particolare l'articolo 3, comma 2, nel quale si prevede che alla riorganizzazione dei percorsi delle sezioni bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo classico europeo, di liceo linguistico europeo e ad indirizzo sportivo, si provvede con distinto regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sulla base dei criteri previsti dallo stesso regolamento n. 89 del 2009;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, recante legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
Vista la legge 11 gennaio 2007, n. 1, recante disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le universita';
Visto il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attivita' economiche, la nascita di nuove imprese, la valorizzazione dell'istruzione tecnico-professionale e la rottamazione di autoveicoli;
Visto l'articolo 64, comma 4, lettera b), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria;
Visto l'articolo 2, commi dal 4-septiesdecies al 4-undevicies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie;
Visto l'articolo 19, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria;
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado;
Visto il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, recante definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, recante norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, concernente regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalita' applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169;
Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, concernente regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211, concernente regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione dell'8 settembre 2011;
Sentito il parere reso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione, nell'adunanza del 14 dicembre 2011;
Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, reso in data 27 ottobre 2011;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'Adunanza del 3 aprile 2012;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione dell'11 gennaio 2013;
Sulla proposta del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, per la pubblica amministrazione e la semplificazione e per gli affari regionali, il turismo e lo sport;

E m a n a
il seguente regolamento:

Art. 1

Oggetto

1. Il presente decreto disciplina l'organizzazione dei percorsi delle sezioni ad indirizzo sportivo nel sistema dei licei ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, secondo i criteri in esso previsti.
2. La sezione ad indirizzo sportivo si inserisce strutturalmente, a partire dal primo anno di studio, nel percorso del liceo scientifico di cui all'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, nell'ambito del quale propone insegnamenti ed attivita' specifiche.
3. Le istituzioni scolastiche che richiedono l'attivazione della sezione ad indirizzo sportivo devono disporre di impianti ed attrezzature ginnico-sportive adeguati.
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art.10, comma 3, del testo unico delle disposizioni
sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle
pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n.1092, al solo fine
di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle
quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e
l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Nota al titolo:
Si riporta il testo dell'articolo 3, comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.
89 (Regolamento recante revisione dell'assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma
dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno
2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133):
«Art. 3 (Articolazione del sistema dei licei). - 1. Il
sistema dei licei comprende i licei artistico, classico,
linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle
scienze umane.
2. Alla riorganizzazione dei percorsi delle sezioni
bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo
classico europeo, di liceo linguistico europeo e ad
indirizzo sportivo, si provvede con distinto regolamento
adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23
agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sulla base
dei criteri previsti dal presente regolamento.».
Note alle premesse:
L'articolo 87 della Costituzione conferisce, tra
l'altro, al Presidente della Repubblica il potere di
promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di
legge ed i regolamenti.
L'art. 117 della Costituzione dispone, tra l'altro, che
la potesta' legislativa e' esercitata dallo Stato e dalle
Regioni nel rispetto della Costituzione, nonche' dei
vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli
obblighi internazionali.
Si riporta il testo dell'articolo 17, comma 2, della
legge 23 agosto 1988, n 400 (Disciplina dell'attivita' di
Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei
Ministri):
«Art. 17(Regolamenti). - (Omissis).
2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa
deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il
Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni
parlamentari competenti in materia, che si pronunciano
entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i
regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da
riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per
le quali le leggi della Repubblica, autorizzando
l'esercizio della potesta' regolamentare del Governo,
determinano le norme generali regolatrici della materia e
dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto
dall'entrata in vigore delle norme regolamentari.
(Omissis).».
Per il testo dell'articolo 3, comma 2, del decreto del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 recante
Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo
64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,
n. 13, si vedano le note al titolo.
Il testo della legge 5 febbraio 1992, n. 104 recante
Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate, e' stato pubblicato
nella Gazzetta ufficiale del 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.
Il testo della legge 11 gennaio 2007, n. 1 recante
Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei
corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega
al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le
universita', e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
13 gennaio 2007, n. 10.
Il testo del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7
recante Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la
promozione della concorrenza, lo sviluppo di attivita'
economiche, la nascita di nuove imprese, la valorizzazione
dell'istruzione tecnico-professionale e la rottamazione di
autoveicoli, convertito con modificazioni dalla legge 2
aprile 2007, n. 40, e' stato pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 1 febbraio 2007, n. 26.
Si riporta il testo dell'articolo 64, del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112 recante Disposizioni urgenti per lo
sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita',
la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133:
«Art. 64. (Disposizioni in materia di organizzazione
scolastica). - 1. Ai fini di una migliore qualificazione
dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione
professionale del personale docente, a decorrere dall'anno
scolastico 2009/2010, sono adottati interventi e misure
volti ad incrementare, gradualmente, di un punto il
rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro
l'anno scolastico 2011/2012, per un accostamento di tale
rapporto ai relativi standard europei tenendo anche conto
delle necessita' relative agli alunni diversamente abili.
2. Si procede, altresi', alla revisione dei criteri e
dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni
organiche del personale amministrativo, tecnico ed
ausiliario (ATA), in modo da conseguire, nel triennio
2009-2011 una riduzione complessiva del 17 per cento della
consistenza numerica della dotazione organica determinata
per l'anno scolastico 2007/2008. Per ciascuno degli anni
considerati, detto decremento non deve essere inferiore ad
un terzo della riduzione complessiva da conseguire, fermo
restando quanto disposto dall'articolo 2, commi 411 e 412,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
3. Per la realizzazione delle finalita' previste dal
presente articolo, il Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la
Conferenza Unificata di cui all'articolo 8 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e previo parere delle
Commissioni Parlamentari competenti per materia e per le
conseguenze di carattere finanziario, predispone, entro
quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del
presente decreto, un piano programmatico di interventi
volti ad una maggiore razionalizzazione dell'utilizzo delle
risorse umane e strumentali disponibili, che conferiscano
una maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico.
4. Per l'attuazione del piano di cui al comma 3, con
uno o piu' regolamenti da adottare entro dodici mesi dalla
data di entrata in vigore del presente decreto ed in modo
da assicurare comunque la puntuale attuazione del piano di
cui al comma 3, in relazione agli interventi annuali ivi
previsti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge
23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze,
sentita la Conferenza unificata di cui al citato decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, anche modificando le
disposizioni legislative vigenti, si provvede ad una
revisione dell'attuale assetto ordinamentale, organizzativo
e didattico del sistema scolastico, attenendosi ai seguenti
criteri:
a. razionalizzazione ed accorpamento delle classi di
concorso, per una maggiore flessibilita' nell'impiego dei
docenti;
b. ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi
ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei
piani di studio e dei relativi quadri orari, con
particolare riferimento agli istituti tecnici e
professionali;
c. revisione dei criteri vigenti in materia di
formazione delle classi;
d. rimodulazione dell'attuale organizzazione
didattica della scuola primaria ivi compresa la formazione
professionale per il personale docente interessato ai
processi di innovazione ordinamentale senza oneri
aggiuntivi a carico della finanza pubblica;
e. revisione dei criteri e dei parametri vigenti per
la determinazione della consistenza complessiva degli
organici del personale docente ed ATA, finalizzata ad una
razionalizzazione degli stessi;
f. ridefinizione dell'assetto organizzativo-didattico
dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i
corsi serali, previsto dalla vigente normativa;
f-bis. definizione di criteri, tempi e modalita' per
la determinazione e articolazione dell'azione di
ridimensionamento della rete scolastica prevedendo,
nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione
vigente, l'attivazione di servizi qualificati per la
migliore fruizione dell'offerta formativa;
f-ter. nel caso di chiusura o accorpamento degli
istituti scolastici aventi sede nei piccoli comuni, lo
Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere
specifiche misure finalizzate alla riduzione del disagio
degli utenti.
4-bis. Ai fini di contribuire al raggiungimento degli
obiettivi di razionalizzazione dell'attuale assetto
ordinamentale di cui al comma 4, nell'ambito del secondo
ciclo di istruzione e formazione di cui al decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, anche con l'obiettivo
di ottimizzare le risorse disponibili, all' articolo 1,
comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole
da "Nel rispetto degli obiettivi di apprendimento generali
e specifici" sino a "Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano" sono sostituite dalle seguenti: "L'obbligo di
istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e
formazione professionale di cui al Capo III del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e, sino alla completa
messa a regime delle disposizioni ivi contenute, anche nei
percorsi sperimentali di istruzione e formazione
professionale di cui al comma 624 del presente articolo".
4-ter. Le procedure per l'accesso alle Scuole di
specializzazione per l'insegnamento secondario attivate
presso le universita' sono sospese per l'anno accademico
2008-2009 e fino al completamento degli adempimenti di cui
alle lettere a) ed e) del comma 4.
4-quater. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di
cui al presente articolo, le regioni e gli enti locali,
nell'ambito delle rispettive competenze, per l'anno
scolastico 2009/2010, assicurano il dimensionamento delle
istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri
fissati dall'articolo 2 del regolamento di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 233, da
realizzare comunque non oltre il 31 dicembre 2008. In ogni
caso per il predetto anno scolastico la consistenza
numerica dei punti di erogazione dei servizi scolastici non
deve superare quella relativa al precedente anno scolastico
2008/2009.
4-quinquies. Per gli anni scolastici 2010/2011 e
2011/2012, il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca e il Ministro dell'economia e delle finanze,
sentito il Ministro per i rapporti con le regioni,
promuovono, entro il 15 giugno 2009, la stipula di
un'intesa in sede di Conferenza unificata per discliplinare
l'attivita' di dimensionamento della rete scolastica, ai
sensi del comma 4, lettera f-ter), con particolare
riferimento ai punti di erogazione del servizio scolastico.
Detta intesa prevede la definizione dei criteri finalizzati
alla riqualificazione del sistema scolastico, al
contenimento della spesa pubblica nonche' ai tempi e alle
modalita' di realizzazione, mediante la previsione di
appositi protocolli d'intesa tra le regioni e gli uffici
scolastici regionali.
4-sexies. In sede di Conferenza unificata si provvede
al monitoraggio dell'attuazione delle disposizioni di cui
ai commi 4-quater e 4-quinquies. In relazione agli
adempimenti di cui al comma 4-quater il monitoraggio e'
finalizzato anche all'adozione, entro il 15 febbraio 2009,
degli eventuali interventi necessari per garantire il
conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.
5. I dirigenti del Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, compresi i dirigenti
scolastici, coinvolti nel processo di razionalizzazione di
cui al presente articolo, ne assicurano la compiuta e
puntuale realizzazione. Il mancato raggiungimento degli
obiettivi prefissati, verificato e valutato sulla base
delle vigenti disposizioni anche contrattuali, comporta
l'applicazione delle misure connesse alla responsabilita'
dirigenziale previste dalla predetta normativa.
6. Fermo restando il disposto di cui all'articolo 2,
commi 411 e 412, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,
dall'attuazione dei commi 1, 2, 3, e 4 del presente
articolo, devono derivare per il bilancio dello Stato
economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di
euro per l'anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l'anno
2010, a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188
milioni di euro a decorrere dall'anno 2012.
7. Ferme restando le competenze istituzionali di
controllo e verifica in capo al Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca e al Ministero
dell'economia e delle finanze, con decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri e' costituito, contestualmente
all'avvio dell'azione programmatica e senza maggiori oneri
a carico del bilancio dello Stato, un comitato di verifica
tecnico-finanziaria composto da rappresentanti del
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca
e del Ministero dell'economia e delle finanze, con lo scopo
di monitorare il processo attuativo delle disposizioni di
cui al presente articolo, al fine di assicurare la compiuta
realizzazione degli obiettivi finanziari ivi previsti,
segnalando eventuali scostamenti per le occorrenti misure
correttive. Ai componenti del Comitato non spetta alcun
compenso ne' rimborso spese a qualsiasi titolo dovuto.
8. Al fine di garantire l'effettivo conseguimento degli
obiettivi di risparmio di cui al comma 6, si applica la
procedura prevista dall'articolo 1, comma 621, lettera b),
della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
9. Una quota parte delle economie di spesa di cui al
comma 6 e' destinata, nella misura del 30 per cento, ad
incrementare le risorse contrattuali stanziate per le
iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo
professionale della carriera del personale della Scuola a
decorrere dall'anno 2010, con riferimento ai risparmi
conseguiti per ciascun anno scolastico. Gli importi
corrispondenti alle indicate economie di spesa vengono
iscritti in bilancio in un apposito Fondo istituito nello
stato di previsione del Ministero dell'istruzione
dell'universita' e della ricerca, a decorrere dall'anno
successivo a quello dell'effettiva realizzazione
dell'economia di spesa, e saranno resi disponibili in
gestione con decreto del Ministero dell'economia e delle
finanze di concerto con il Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca subordinatamente alla
verifica dell'effettivo ed integrale conseguimento delle
stesse rispetto ai risparmi previsti.».
Si riporta il testo dell'articolo 2, commi dal
4-septiesdecies al 4-undevicies, del decreto-legge 29
dicembre 2010, n. 225 recante Proroga di termini previsti
da disposizioni legislative e di interventi urgenti in
materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle
famiglie, convertito con modificazioni dalla legge 26
febbraio 2011, n. 10:
«Art. 2 (Proroghe onerose di termini). (Omissis).
4-septiesdecies. Fino al 31 agosto 2012 e' prorogato il
Commissario straordinario attualmente in carica presso
l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia
scolastica (ANSAS).
4-duodevicies. Al fine di definire il sistema nazionale
di valutazione in tutte le sue componenti, con regolamento
da emanare, ai sensi dell' articolo 17, comma 2, della
legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sessanta giorni dalla
data di entrata in vigore della legge di conversione del
presente decreto, e' riorganizzata, all'interno del
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca, la funzione ispettiva, secondo parametri che ne
assicurino l'autonomia e l'indipendenza, finalizzata alla
valutazione esterna della scuola, da effettuare
periodicamente, secondo modalita' e protocolli standard
definiti dallo stesso regolamento. La relativa pianta
organica rimane quella gia' prevista dal regolamento di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009,
n. 17. La riorganizzazione non comporta alcun onere a
carico della finanza pubblica.
4-undevicies. Con regolamento da emanare, ai sensi
dell' articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n.
400, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione del presente decreto, e'
individuato il sistema nazionale di valutazione definendone
l'apparato che si articola:
a) nell'Istituto nazionale di documentazione,
innovazione e ricerca educativa, con compiti di sostegno ai
processi di miglioramento e innovazione educativa, di
formazione in servizio del personale della scuola e di
documentazione e ricerca didattica;
b) nell'Istituto nazionale per la valutazione del
sistema di istruzione e formazione, con compiti di
predisposizione di prove di valutazione degli apprendimenti
per le scuole di ogni ordine e grado, di partecipazione
alle indagini internazionali, oltre alla prosecuzione delle
indagini nazionali periodiche sugli standard nazionali;
c) nel corpo ispettivo, autonomo e indipendente, con
il compito di valutare le scuole e i dirigenti scolastici
secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 ottobre
2009, n. 150.
(Omissis).».
Si riporta il testo dell'articolo 19 del decreto-legge
6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la
stabilizzazione finanziaria), convertito con modificazioni
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111:
«Art. 19. (Razionalizzazione della spesa relativa
all'organizzazione scolastica). - 1. Al fine
dell'attuazione, nei tempi stabiliti, del disposto di cui
all'articolo 2, commi dal 4-septiesdecies al 4-undevicies
del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, i
commissari straordinari dell'INVALSI e dell'ANSAS avviano
urgentemente un programma straordinario di reclutamento, da
concludersi entro il 31 agosto 2012. L'INVALSI e l'ANSAS
provvedono a realizzare il proprio programma di
reclutamento nel limite della dotazione organica dell'ente,
nonche' entro il limite dell'80% delle proprie entrate
correnti complessive. La decorrenza giuridica ed economica
delle assunzioni presso l'ANSAS decorre dal primo settembre
2012, data in cui il personale in posizione di comando
presso l'ANSAS rientra in servizio attivo nelle istituzioni
scolastiche. Dalla medesima data e' soppresso l'ANSAS ed e'
ripristinato l'Istituto nazionale di documentazione,
innovazione e ricerca educativa (INDIRE), quale ente di
ricerca con autonomia scientifica, finanziaria,
patrimoniale, amministrativa e regolamentare. Sono
conseguentemente abrogati i commi 610 e 611 dell'articolo 1
della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ferma restando la
soppressione degli ex IRRE. L'Istituto si articola in 3
nuclei territoriali e si raccorda anche con le regioni.
2. Successivamente alla conclusione del programma
straordinario di reclutamento, all'INVALSI e all'INDIRE si
applicano i limiti assunzionali di cui all'articolo 9,
comma 9, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,
n. 122.
3. Con decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze, sono individuate,
per il triennio 2012-2014, le risorse finanziarie
conseguenti agli interventi di razionalizzazione previsti
dal presente articolo, iscritte nello stato di previsione
del predetto Ministero dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca a legislazione vigente, da destinare ad un
apposito fondo da istituire nel medesimo stato di
previsione finalizzato al finanziamento del sistema
nazionale di valutazione. Le predette risorse confluiscono
a decorrere dal 2013 sul "Fondo ordinario per gli enti e le
istituzioni di ricerca" per essere destinate al
funzionamento dell'INDIRE e dell'INVALSI con le modalita'
di cui al decreto legislativo n. 204 del 1998.
4. Per garantire un processo di continuita' didattica
nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere
dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia, la
scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono
aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente
soppressione delle istituzioni scolastiche autonome
costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole
secondarie di I grado; gli istituti compresivi per
acquisire l'autonomia devono essere costituiti con almeno
1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle
piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche
caratterizzate da specificita' linguistiche.
5. Alle istituzioni scolastiche autonome costituite con
un numero di alunni inferiore a 600 unita', ridotto fino a
400 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni
montani, nelle aree geografiche caratterizzate da
specificita' linguistiche, non possono essere assegnati
dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le
stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici
con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome.
5-bis. A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013, alle
istituzioni scolastiche autonome di cui al comma 5 non puo'
essere assegnato in via esclusiva un posto di direttore dei
servizi generali ed amministrativi (DSGA); con decreto del
Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale
competente il posto e' assegnato in comune con altre
istituzioni scolastiche, individuate anche tra quelle cui
si applichi il medesimo comma 5. Al personale DSGA che
ricopra detti posti, in deroga all'articolo 9, comma 1, del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e'
riconosciuta, a seguito di specifica sessione negoziale,
una indennita' mensile avente carattere di spesa fissa,
entro il limite massimo del 10 per cento dei risparmi
recati dal presente comma.
6. Il comma 4 dell'articolo 459 del testo unico delle
disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione,
relativa alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al
decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato
dall'articolo 3, comma 88, della legge 24 dicembre 2003, n.
350, e' abrogato.
7. A decorrere dall'anno scolastico 2012/2013 le
dotazioni organiche del personale docente, educativo ed ATA
della scuola non devono superare la consistenza delle
relative dotazioni organiche dello stesso personale
determinata nell'anno scolastico 2011/2012 in applicazione
dell'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,
n. 133, assicurando in ogni caso, in ragione di anno, la
quota delle economie lorde di spesa che devono derivare per
il bilancio dello Stato, a decorrere dall'anno 2012, ai
sensi del combinato disposto di cui ai commi 6 e 9
dell'articolo 64 citato.
8. Il comitato di verifica tecnico finanziaria di cui
al comma 7 dell'articolo 64 del citato decreto-legge n. 112
del 2008 provvede annualmente al monitoraggio ed alla
verifica del conseguimento degli obiettivi di cui al comma
7, allo scopo di adottare gli eventuali interventi
correttivi, in caso di scostamento rispetto agli obiettivi
stabiliti.
9. Al fine di garantire il conseguimento degli
obiettivi di cui ai commi 7 e 8, si applica la procedura
prevista dall'articolo 1, comma 621, lett. b), della legge
27 dicembre 2006, n. 296.
10. L'articolo 22, comma 2, della legge 28 dicembre
2001, n. 448, si interpreta nel senso che il parere delle
competenti Commissioni parlamentari deve essere acquisito
ogni volta che il Ministro dell'Istruzione,
dell'universita' e della ricerca, di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze, provvedono alla
modifica dei parametri sulla base dei quali e' determinata
la consistenza complessiva degli organici del personale
docente ed ATA.
11. L'organico dei posti di sostegno e' determinato
secondo quanto previsto dai commi 413 e 414 dell'articolo 2
della legge 24 dicembre 2007, n. 244, fermo restando che e'
possibile istituire posti in deroga, allorche' si renda
necessario per assicurare la piena tutela dell'integrazione
scolastica. L'organico di sostegno e' assegnato
complessivamente alla scuola o a reti di scuole allo scopo
costituite, tenendo conto della previsione del numero di
tali alunni in ragione della media di un docente ogni due
alunni disabili; la scuola provvede ad assicurare la
necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli
alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno
che dei docenti di classe. A tale fine, nell'ambito delle
risorse assegnate per la formazione del personale docente,
viene data priorita' agli interventi di formazione di tutto
il personale docente sulle modalita' di integrazione degli
alunni disabili. Le commissioni mediche di cui all'articolo
4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nei casi di
valutazione della diagnosi funzionale costitutiva del
diritto all'assegnazione del docente di sostegno all'alunno
disabile, sono integrate obbligatoriamente con un
rappresentante dell'INPS, che partecipa a titolo gratuito.
12. Il personale docente dichiarato, dalla commissione
medica operante presso le aziende sanitarie locali,
permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi
di salute, ma idoneo ad altri compiti, su istanza di parte,
da presentarsi all'Ufficio scolastico regionale entro 30
giorni dalla data di dichiarazione di inidoneita', assume,
con determina del Direttore generale dell'Ufficio
scolastico regionale competente, la qualifica di assistente
amministrativo o tecnico. In sede di prima applicazione,
per il personale attualmente collocato fuori ruolo ed
utilizzato in altre mansioni, i 30 giorni decorrono dalla
data di entrata in vigore della legge di conversione del
presente decreto. Il personale viene reimmesso in ruolo su
posto vacante e disponibile, con priorita' nella provincia
di appartenenza e tenendo conto delle sedi indicate dal
richiedente, sulla base di criteri stabiliti con successivo
decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca e mantiene il maggior trattamento stipendiale
mediante assegno personale riassorbibile con i successivi
miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. Le
immissioni nei ruoli del personale amministrativo e tecnico
sono comunque effettuate nell'ambito del piano di
assunzioni previsto dalla normativa vigente in materia.
13. Il personale di cui al comma 12 che non presenti
l'istanza ivi prevista o la cui istanza non sia stata
accolta per carenza di posti disponibili, e' soggetto a
mobilita' intercompartimentale, transitando
obbligatoriamente nei ruoli del personale amministrativo
delle Amministrazioni dello Stato, delle Agenzie, degli
enti pubblici non economici e delle universita' con il
mantenimento dell'anzianita' maturata, nonche'
dell'eventuale maggior trattamento stipendiale mediante
assegno personale pensionabile riassorbibile con i
successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo
conseguiti.
14. La mobilita' di cui al comma 13 si realizza
compatibilmente con le facolta' assunzionali previste dalla
legislazione vigente per gli enti destinatari del personale
interessato ed avviene all'interno della regione della
scuola in cui attualmente il personale e' assegnato, ovvero
in altra regione, nell'ambito dei posti disponibili.
15. Con decreto di natura non regolamentare del
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca,
di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione
e l'innovazione, nonche' il Ministro dell'economia e delle
finanze, da adottarsi entro 90 giorni dalla data di entrata
in vigore della legge di conversione del presente decreto,
sono individuate le pubbliche amministrazioni destinatarie
del personale di cui al comma 13, le procedure da
utilizzare per l'attuazione della mobilita'
intercompartimentale, nonche' le qualifiche e i profili
professionali da attribuire al medesimo personale.
16. Al fine di garantire la piena coerenza del nuovo
ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione
professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre
2005, n. 226, con le intervenute modifiche ordinamentali al
sistema di istruzione secondaria superiore introdotte ai
sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133, e' adottato senza nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica, entro
dodici mesi dalla data entrata in vigore del presente
decreto, un decreto ai sensi dell'articolo 17, comma 2,
della legge 23 agosto 1988, n. 400, anche modificando, ove
necessario, le disposizioni legislative vigenti, su
proposta del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e
delle politiche sociali, previa intesa con la Conferenza
unificata, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo
28 agosto 1997, n. 281.».
Il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Testo
unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di
istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado),
e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 maggio
1994, n. 115, S.O.
Il testo del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76
(Definizione delle norme generali sul diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2,
comma 1, lettera c), della L. 28 marzo 2003, n. 53), e'
stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 5 maggio 2005, n.
103.
Il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (Norme
generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al
secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e
formazione, a norma dell'articolo 2 della L. 28 marzo 2003,
n. 53) e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4
novembre 2005, n. 257, S.O.
Il testo del decreto del Presidente della Repubblica 8
marzo 1999, n,. 275 (Norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche ai sensi dell'articolo 21, della
legge 15 marzo 1997, n. 59), e' stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 10 agosto 1999, n. 186, S.O.
Il testo del decreto del Presidente della Repubblica 22
giugno 2009, n. 122 (Regolamento recante coordinamento
delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e
ulteriori modalita' applicative in materia, ai sensi degli
articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008,
n. 169), e' stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del
19 agosto 2009, n. 191.
Il testo del decreto del Ministro della pubblica
istruzione 22 agosto 2007, n. 139 (Regolamento recante
norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione,
ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della L. 27 dicembre
2006, n. 296), e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
31 agosto 2007, n. 202.
Il testo del decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211
(Regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli
obiettivi specifici di apprendimento concernenti le
attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi
previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10,
comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15
marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e
3, del medesimo regolamento), e' stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 2010, n. 291, S.O.
Si riporta il testo dell'articolo 8 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (Definizione ed
ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le
materie ed i compiti di interesse comune delle regioni,
delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-citta'
ed autonomie locali):
«Art. 8.(Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e
Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citta' ed
autonomie locali e' unificata per le materie ed i compiti
di interesse comune delle regioni, delle province, dei
comuni e delle comunita' montane, con la Conferenza
Stato-regioni.
2. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e'
presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per
sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per
gli affari regionali nella materia di rispettiva
competenza; ne fanno parte altresi' il Ministro del tesoro
e del bilancio e della programmazione economica, il
Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il
Ministro della sanita', il presidente dell'Associazione
nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente
dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente
dell'Unione nazionale comuni, comunita' ed enti montani -
UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati
dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.
Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque
rappresentano le citta' individuate dall'articolo 17 della
legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere
invitati altri membri del Governo, nonche' rappresentanti
di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici.
3. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e'
convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi
il presidente ne ravvisi la necessita' o qualora ne faccia
richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM.
4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 e'
convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Le
sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei
Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari
regionali o, se tale incarico non e' conferito, dal
Ministro dell'interno.».

Note all'art. 1:
Per il testo dell'articolo 3, comma 2, del citato
decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, si
vedano le note al titolo.
Si riporta il testo dell'articolo 8 del citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010:
«Art. 8. (Liceo scientifico). - 1. Il percorso del
liceo scientifico e' indirizzato allo studio del nesso tra
cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce
l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della
matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo
studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le
abilita' ed a maturare le competenze necessarie per seguire
lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere,
assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e
delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale.
2. Nel rispetto della programmazione regionale
dell'offerta formativa, puo' essere attivata, senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica, l'opzione «scienze
applicate» che fornisce allo studente competenze
particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura
scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle
scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della
terra, all'informatica e alle loro applicazioni.
3. L'orario annuale delle attivita' e degli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e' di 891
ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie
settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto
anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.
4. Il piano degli studi del liceo scientifico e della
relativa opzione «scienze applicate» e' definito
dall'allegato F al presente regolamento.».
 
Allegato A
(Articolo 2, comma 4)
Parte di provvedimento in formato grafico



RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Risultati di apprendimento specifici della sezione ad indirizzo sportivo
«La sezione ad indirizzo sportivo e' volta all'approfondimento delle scienze motorie e di una o piu' discipline sportive all'interno di un quadro culturale che favorisce, in particolare, l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali e dell'economia e del diritto. Guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilita' ed a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l'attivita' motoria e sportiva e la cultura propria dello sport, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative» (art. 2, comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni ai percorsi liceali ed i risultati di apprendimento specifici del liceo scientifico di cui all'Allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, dovranno:
saper applicare i metodi della pratica sportiva in diversi ambiti;
saper elaborare l'analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione metodologica sullo sport e sulle procedure sperimentali ad esso inerenti;
essere in grado di ricercare strategie atte a favorire la scoperta del ruolo pluridisciplinare e sociale dello sport;
saper approfondire la conoscenza e la pratica delle diverse discipline sportive;
essere in grado di orientarsi nell'ambito socio-economico del territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria realta' territoriale con contesti nazionali ed internazionali.

INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
LINEE GENERALI E COMPETENZE Lingua
La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell'identita' di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali.
Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua italiana: e' in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprieta', variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l'uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico.
L'osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente allo studente di affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di strumenti forniti da una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione ordinata del discorso.
Ha inoltre una complessiva coscienza della storicita' della lingua italiana, maturata attraverso la lettura fin dal biennio di alcuni testi letterari distanti nel tempo, e approfondita poi da elementi di storia della lingua, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell'Italia odierna, caratterizzato dalle varieta' d'uso dell'italiano stesso. Nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente ha maturato anche la consapevolezza della specificita' dell'uso della lingua italiana in ambito sportivo. Letteratura
Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell'intero percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti metodologici, la cui acquisizione avverra' progressivamente lungo l'intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama letterario saranno altri autori e testi, oltre a quelli esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in ragione dei percorsi che riterra' piu' proficuo mettere in particolare rilievo e della specificita' dei singoli indirizzi liceali. Nella sezione ad indirizzo sportivo, particolare attenzione sara' dedicata allo studio di autori e di testi legati alla letteratura sportiva.
Al termine del percorso lo studente ha compreso il valore intrinseco della lettura, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di paragone con altro da se' e di ampliamento dell'esperienza del mondo; ha inoltre acquisito stabile familiarita' con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede. E' in grado di riconoscere l'interdipendenza fra le esperienze che vengono rappresentate (i temi, i sensi espliciti e impliciti, gli archetipi e le forme simboliche) nei testi e i modi della rappresentazione (l'uso estetico e retorico delle forme letterarie e la loro capacita' di contribuire al senso).
Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro, impadronendosi via via degli strumenti indispensabili per l'interpretazione dei testi: l'analisi linguistica, stilistica, retorica; l'intertestualita' e la relazione fra temi e generi letterari; l'incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo. Ha potuto osservare il processo creativo dell'opera letteraria, che spesso si compie attraverso stadi diversi di elaborazione. Nel corso del quinquennio matura un'autonoma capacita' di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di porre loro domande personali e paragonare esperienze distanti con esperienze presenti nell'oggi.
Lo studente ha inoltre una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana dalle Origini ai nostri giorni: coglie la dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto; l'incidenza degli autori sul linguaggio e sulla codificazione letteraria (nel senso sia della continuita' sia della rottura); il nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse epoche. Ha approfondito poi la relazione fra letteratura ed altre espressioni culturali, anche grazie all'apporto sistematico delle altre discipline che si presentano sull'asse del tempo (storia e storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei rapporti con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori italiani a letture di autori stranieri, da concordare eventualmente con i docenti di Lingua e cultura straniera, e degli scambi reciproci fra la letteratura e le altre arti. E' cosi' posto nella condizione di riconoscere anche il valore e le potenzialita' dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.
Ha compiuto letture dirette dei testi (opere intere o porzioni significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), ha preso familiarita' con le caratteristiche della nostra lingua letteraria, formatasi in epoca antica con l'apparire delle opere di autori di primaria importanza, soprattutto di Dante. Ha una conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto il valore artistico e il significato per il costituirsi dell'intera cultura italiana. Nell'arco della storia letteraria italiana ha individuato i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza e le opere di cui si e' avvertita una ricorrente presenza nel tempo, e ha colto altresi' la coesistenza, accanto alla produzione in italiano, della produzione in dialetto.
La lettura di testi di valore letterario ha consentito allo studente un arricchimento anche linguistico, in particolare l'ampliamento del patrimonio lessicale e semantico, la capacita' di adattare la sintassi alla costruzione del significato e di adeguare il registro e il tono ai diversi temi, l'attenzione all'efficacia stilistica, che sono presupposto della competenza di scrittura. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua Primo Biennio
Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacita' linguistiche orali e scritte, mediante attivita' che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell'uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, cosi' come attenzione sara' riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale.
Nell'ambito della produzione orale lo studente sara' abituato al rispetto dei turni verbali, all'ordine dei temi e all'efficacia espressiva. Nell'ambito della produzione scritta sapra' controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l'organizzazione logica entro e oltre la frase, l'uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell'interpunzione, e sapra' compiere adeguate scelte lessicali.
Tali attivita' consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente sara' in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista.
Questo percorso utilizzera' le opportunita' offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l'arricchimento del lessico e sviluppare le capacita' di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalita' dell'insegnamento della Lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata. Nella sezione ad indirizzo sportivo si terra' conto anche della comunicazione legata al mondo dello sport (il racconto sportivo, la cronaca sportiva, le parole dello sport).
Al termine del primo biennio affrontera', in prospettiva storica, il tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana. Secondo Biennio e Quinto Anno
Nel secondo biennio e nell'anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilita' della lingua, considerata in una grande varieta' di testi proposti allo studio.
L'affinamento delle competenze di comprensione e produzione sara' perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avra' particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.
Lo studente analizzera' i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarita' del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l'incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell'attenzione, andranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell'argomentazione.
Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell'italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l'importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell'italiano parlato nella comunita' nazionale dall'Unita' ad oggi. Saranno segnalate le tendenze evolutive piu' recenti per quanto riguarda la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l'accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi. Letteratura Primo biennio
Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicita', da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civilta' occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole - nell'immaginario collettivo, cosi' come e' andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l'Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggera' i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualita' artistica, il contributo decisivo alla formazione dell'italiano moderno, l'esemplarita' realizzativa della forma-romanzo, l'ampiezza e la varieta' di temi e di prospettive sul mondo. Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studente si soffermera' anche su testi, antichi e moderni, riguardanti i temi dell'agonismo e dell'etica sportiva.
Alla fine del primo biennio si accostera', attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica. Attraverso l'esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.). Secondo Biennio
Il disegno storico della letteratura italiana si estendera' dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicita' di ogni fenomeno letterario, richiede di selezionare, lungo l'asse del tempo, i momenti piu' rilevanti della civilta' letteraria, gli scrittori e le opere che piu' hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione simbolica della realta', quanto attraverso la codificazione e l'innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. Su questi occorrera', dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo.
Il senso e l'ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la citta', le forme della committenza), dell'affermarsi di visioni del mondo (l'umanesimo, il rinascimento, il barocco, l'Illuminismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non puo' non giovarsi dell'apporto di diversi domini disciplinari.
E' dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorrera' lo studio della storia, della filosofia e delle discipline scientifiche - che troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sara' letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l'affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri). Quinto Anno
In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessita' della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sara' studiato all'inizio dell'ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andra' dall'Unita' d'Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l'assetto sociale e politico italiano e dall'altro lato con i fenomeni che contrassegnano piu' generalmente la modernita' e la postmodernita', osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.
Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che piu' hanno marcato l'innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s'inaugura. L'incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d'Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; cosi' come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del «vero» in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della «tradizione del Novecento».
Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell'attuale, il percorso della poesia, che esordira' con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplera' un'adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprendera' letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potra' essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello...).
Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica. LINGUA E CULTURA STRANIERA LINEE GENERALI E COMPETENZE
Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce capacita' di comprensione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia scolastico (ambito letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico, sportivo); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; di analisi e interpretazione di aspetti relativi alla cultura dei Paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a tematiche comuni a piu' discipline. Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studente consolida la conoscenza del vocabolario sportivo e della terminologia tecnica legata al linguaggio sportivo.
Il valore aggiunto e' costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonche' sui fenomeni culturali. Si realizzeranno inoltre con l'opportuna gradualita' anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di discipline non linguistiche. Tali esperienze potrebbero rivelarsi molto utili in relazione ai contenuti delle discipline motorie e sportive.
Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Cio' consentira' agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale e' percio' lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche all'interno del nostro Paese.
Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche individuali, stage formativi in Italia o all'estero (in realta' culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere integrati nel percorso liceale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua Primo Biennio
Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio; acquisisce progressiva conoscenza del linguaggio sportivo. Secondo Biennio
Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilita' e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilita' ad altre lingue; consolida la conoscenza del linguaggio sportivo. Quinto Anno
Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica.
In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per l'apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l'asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali. In particolare, nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente si avvale dell'apporto della metodologia CLIL con speciale riferimento ai contenuti delle discipline motorie e sportive. Cultura Primo Biennio
Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualita', testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le principali specificita' formali e culturali; riconosce similarita' e diversita' tra fenomeni culturali di Paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana). Nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente approfondisce i contenuti specifici della cultura e della pratica sportiva dei Paesi in cui si parla la lingua. Secondo Biennio
Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze relative all'universo culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di piu' immediato interesse di ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico, sportivo); comprende e contestualizza testi letterari di epoche diverse, con priorita' per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio. Quinto Anno
Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria, artistica, musicale, scientifica, sociale, economica, sportiva), con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell'epoca moderna e contemporanea.
Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualita', cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. Nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente si sofferma in particolare su testi e prodotti culturali afferenti al mondo e ai valori dello sport.

STORIA E GEOGRAFIA
LINEE GENERALI E COMPETENZE Storia
Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell'Europa e dell'Italia, dall'antichita' ai giorni nostri, nel quadro della storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varieta' di prospettive e interpretazioni, le radici del presente.
Il punto di partenza sara' la sottolineatura della dimensione temporale di ogni evento e la capacita' di collocarlo nella giusta successione cronologica, in quanto insegnare storia e' proporre lo svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D'altro canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe' lo spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante dell'apprendimento della disciplina.
Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni, coglie gli elementi di affinita-continuita' e diversita-discontinuita' fra civilta' diverse, si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di societa', alla produzione artistica e culturale. A tal proposito uno spazio adeguato dovra' essere riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei diritti umani), maturando altresi', anche in relazione con le attivita' svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile.
E' utile ed auspicabile rivolgere l'attenzione alle civilta' diverse da quella occidentale per tutto l'arco del percorso, dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civilta' indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civilta' cinese al tempo dell'impero romano; alle culture americane precolombiane; ai paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle relazioni tra le diverse civilta' nel Novecento. Una particolare attenzione sara' dedicata all'approfondimento di particolari nuclei tematici propri dei diversi percorsi liceali. Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studente si soffermera' sulla storia dello sport e dei giochi sportivi, anche nella prospettiva di un confronto critico con quanto accade nella nostra epoca.
Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno spazio adeguato potra' essere riservato ad attivita' che portino a valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o confrontare diverse tesi interpretative: cio' al fine di comprendere i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della storia, la varieta' delle fonti adoperate, il succedersi e il contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturera' inoltre un metodo di studio conforme all'oggetto indagato, che lo metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica, cogliendo i nodi salienti dell'interpretazione, dell'esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare. Attenzione, altresi', dovra' essere dedicata alla verifica frequente dell'esposizione orale, della quale in particolare sara' auspicabile sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la padronanza terminologica. Geografia
Al termine del percorso biennale lo studente conoscera' gli strumenti fondamentali della disciplina ed avra' acquisito familiarita' con i suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del territorio. Lo studente sapra' orientarsi criticamente dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avra' di conseguenza acquisito un'adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio. Sapra' in particolare descrivere e inquadrare nello spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di «lunga durata», i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici e demografici delle diverse realta' in chiave multiscalare. Nella sezione ad indirizzo sportivo dovra' avere acquisito consapevolezza delle sinergie tra strutture sportive e territorio. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Storia Primo Biennio
Il primo biennio sara' dedicato allo studio delle civilta' antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civilta' dell'Antico vicino Oriente; la civilta' giudaica; la civilta' greca; la civilta' romana; l'avvento del Cristianesimo; l'Europa romano-barbarica; societa' ed economia nell'Europa altomedioevale; la Chiesa nell'Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell'Islam; Impero e regni nell'altomedioevo; il particolarismo signorile e feudale. Nella sezione ad indirizzo sportivo sara' considerata anche la storia dello sport, con particolare riferimento alle Olimpiadi nel mondo antico.
Lo studio dei vari argomenti sara' accompagnato da una riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l'archeologia, l'epigrafia e la paleografia. Secondo Biennio
Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell'Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed eta' moderna, nell'arco cronologico che va dall'XI secolo fino alle soglie del Novecento.
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell'XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; societa' ed economia nell'Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l'avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell'unita' religiosa dell'Europa; la costruzione degli Stati moderni e l'assolutismo; lo sviluppo dell'economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l'eta' napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalita' nell'Ottocento, il Risorgimento italiano e l'Italia unita; l'Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l'imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell'Ottocento.
E' opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: societa' e cultura del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento, l'Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.
Nella sezione ad indirizzo sportivo sara' considerata anche la storia dell'educazione fisica e degli sport nel periodo considerato. Quinto Anno
L'ultimo anno e' dedicato allo studio dell'epoca contemporanea, dall'analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l'opportunita' che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, e' tuttavia necessario che cio' avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico e' ancora aperto.
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l'inizio della societa' di massa in Occidente; l'eta' giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l'URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del '29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l'Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.
Il quadro storico del secondo Novecento dovra' costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla «guerra fredda» alle svolte di fine Novecento: l'ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l'eta' di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell'Unione Europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualita' del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello stato d'Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell'India come potenze mondiali; 3) la storia d'Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all'inizio degli anni 90.
Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura «geografica» (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sara' dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l'esperienza della guerra, societa' e cultura nell'epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).
Nella sezione ad indirizzo sportivo sara' considerata anche la storia dell'educazione fisica e degli sport nel periodo considerato, con particolare riferimento ai Giochi Olimpici. Geografia Primo Biennio
Nel corso del biennio lo studente si concentrera' sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell'Italia, dell'Europa, dei continenti e degli Stati.
Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l'urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversita' culturali (lingue, religioni), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e societa', gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversita'), la geopolitica, l'Unione europea, l'Italia, l'Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati piu' rilevanti.
Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all'Italia, all'Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell'arco dell'intero quinquennio.
A livello esemplificativo lo studente descrivera' e collochera' su base cartografica, anche attraverso l'esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un'attenzione particolare all'area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirera' a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sara' anche la capacita' di dar conto dell'importanza di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d'acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni).
Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovra' acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densita' della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (poverta', livelli di istruzione, reddito, ecc.).
Per questo tipo di analisi prendera' familiarita' con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in grado di far emergere le specificita' locali), e con le diverse rappresentazioni della terra e le loro finalita', dalle origini della cartografia (argomento che si presta piu' che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS.
Nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente si soffermera' anche sugli aspetti relativi all'interazione tra sport e territorio (eventi, manifestazioni, aspetti organizzativi, gestionali, ecc.).

FILOSOFIA
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente e' consapevole del significato della riflessione filosofica come modalita' specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull'esistenza dell'uomo e sul senso dell'essere e dell'esistere; avra' inoltre acquisito una conoscenza il piu' possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede.
Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione personale, il giudizio critico, l'attitudine all'approfondimento e alla discussione razionale, la capacita' di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversita' dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale.
Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi lo avranno messo in grado di orientarsi sui seguenti problemi fondamentali: l'ontologia, l'etica e la questione della felicita', il rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della bellezza, la liberta' e il potere nel pensiero politico, nodo quest'ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione.
Lo studente e' in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline.
Il percorso qui delineato potra' essere declinato e ampliato dal docente anche in base alle peculiari caratteristiche dei diversi percorsi liceali, che possono richiedere la focalizzazione di particolari temi o autori. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Secondo Biennio
Nel corso del biennio lo studente acquisira' familiarita' con la specificita' del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe piu' significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il piu' possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sara' inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni.
Nell'ambito della filosofia antica imprescindibile sara' la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori giovera' la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L'esame degli sviluppi del pensiero in eta' ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurra' il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche.
Tra gli autori rappresentativi della tarda antichita' e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d'Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d'Aquino, alla cui maggior comprensione sara' utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla «riscoperta» di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.
Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all'empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; l'idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sara' opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l'Umanesimo-Rinascimento, l'Illuminismo e il Romanticismo, esaminando il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot, con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e della filosofia della storia). Quinto Anno
L'ultimo anno e' dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell'ambito del pensiero ottocentesco sara' imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all'hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell'epoca dovra' essere completato con l'esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonche' dei piu' significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.
Il percorso continuera' poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l'esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano; e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; m) la filosofia del linguaggio; n) l'ermeneutica filosofica. Nella sezione ad indirizzo sportivo, puo' rientrare tra gli ambiti concettuali la filosofia della mente e il rapporto mente-corpo. MATEMATICA LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso del liceo scientifico lo studente conoscera' i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in se' considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Egli sapra' inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprendera' il significato concettuale.
Lo studente avra' acquisito una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avra' acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica nella civilta' greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica.
Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello studio:
1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, assiomatizzazioni);
2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria analitica cartesiana, una buona conoscenza delle funzioni elementari dell'analisi, le nozioni elementari del calcolo differenziale e integrale;
3) gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni fisici, con particolare riguardo al calcolo vettoriale e alle equazioni differenziali, in particolare l'equazione di Newton e le sue applicazioni elementari;
4) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi della matematica moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle probabilita' e dell'analisi statistica;
5) il concetto di modello matematico e un'idea chiara della differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e quello della modellistica (possibilita' di rappresentare la stessa classe di fenomeni mediante differenti approcci);
6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo;
7) una chiara visione delle caratteristiche dell'approccio assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificita' rispetto all'approccio assiomatico della geometria euclidea classica;
8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la capacita' di saperlo applicare, avendo inoltre un'idea chiara del significato filosofico di questo principio («invarianza delle leggi del pensiero»), della sua diversita' con l'induzione fisica («invarianza delle leggi dei fenomeni») e di come esso costituisca un esempio elementare del carattere non strettamente deduttivo del ragionamento matematico.
Questa articolazione di temi e di approcci costituira' la base per istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, la filosofia e la storia.
Al termine del percorso didattico lo studente avra' approfondito i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscera' le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un insieme di fenomeni, sapra' applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Tali capacita' operative saranno particolarmente accentuate nel percorso del liceo scientifico, con particolare riguardo per quel che riguarda la conoscenza del calcolo infinitesimale e dei metodi probabilistici di base.
Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei per rappresentare e manipolare oggetti matematici. L'insegnamento della matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarita' con tali strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il percorso, quando cio' si rivelera' opportuno, favorira' l'uso di questi strumenti, anche in vista del loro uso per il trattamento dei dati nelle altre discipline scientifiche. L'uso degli strumenti informatici e' una risorsa importante che sara' introdotta in modo critico, senza creare l'illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione di problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di capacita' di calcolo mentale.
L'ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente richiedera' che l'insegnante sia consapevole della necessita' di un buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l'importanza dell'acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi. L'approfondimento degli aspetti tecnici, sebbene maggiore nel liceo scientifico che in altri licei, non perdera' mai di vista l'obiettivo della comprensione in profondita' degli aspetti concettuali della disciplina. L'indicazione principale e': pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondita'. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio Aritmetica e algebra
Il primo biennio sara' dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente sviluppera' le sue capacita' nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprieta' delle operazioni. Lo studio dell'algoritmo euclideo per la determinazione del MCD permettera' di approfondire la conoscenza della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico. Lo studente acquisira' una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell'irrazionalita' di √2 e di altri numeri sara' un'importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornira' un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un'occasione per affrontare il tema dell'approssimazione. L'acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sara' accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.
Lo studente apprendera' gli elementi di base del calcolo letterale, le proprieta' dei polinomi e le operazioni tra di essi. Sapra' fattorizzare semplici polinomi, sapra' eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne approfondira' l'analogia con la divisione fra numeri interi. Anche in questo l'acquisizione della capacita' calcolistica non comportera' tecnicismi eccessivi.
Lo studente acquisira' la capacita' di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un'equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.
Studiera' i concetti di vettore, di dipendenza e indipendenza lineare, di prodotto scalare e vettoriale nel piano e nello spazio nonche' gli elementi del calcolo matriciale. Approfondira' inoltre la comprensione del ruolo fondamentale che i concetti dell'algebra vettoriale e matriciale hanno nella fisica. Geometria
Il primo biennio avra' come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verra' chiarita l'importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si e' presentato storicamente, l'approccio euclideo non sara' ridotto a una formulazione puramente assiomatica.
Al teorema di Pitagora sara' dedicata una particolare attenzione affinche' ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.
Lo studente acquisira' la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sara' in grado di riconoscere le principali proprieta' invarianti. Inoltre studiera' le proprieta' fondamentali della circonferenza.
La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sara' effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi informatici di geometria.
Lo studente apprendera' a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitandosi alla rappresentazione di punti, rette e fasci di rette nel piano e di proprieta' come il parallelismo e la perpendicolarita'. Lo studio delle funzioni quadratiche si accompagnera' alla rappresentazione geometrica delle coniche nel piano cartesiano. L'intervento dell'algebra nella rappresentazione degli oggetti geometrici non sara' disgiunto dall'approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa branca della matematica.
Saranno inoltre studiate le funzioni circolari e le loro proprieta' e relazioni elementari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell'ambito di altre discipline, in particolare nella fisica. Relazioni e funzioni
Obiettivo di studio sara' il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all'introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprendera' a descrivere un problema con un'equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni.
Lo studio delle funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = ax² + bx + c e la rappresentazione delle rette e delle parabole nel piano cartesiano consentiranno di acquisire i concetti di soluzione delle equazioni di primo e secondo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, nonche' le tecniche per la loro risoluzione grafica e algebrica.
Lo studente studiera' le funzioni f(x) = _x_, f(x) = a/x, le funzioni lineari a tratti, le funzioni circolari sia in un contesto strettamente matematico sia in funzione della rappresentazione e soluzione di problemi applicativi. Apprendera' gli elementi della teoria della proporzionalita' diretta e inversa. Il contemporaneo studio della fisica offrira' esempi di funzioni che saranno oggetto di una specifica trattazione matematica, e i risultati di questa trattazione serviranno ad approfondire la comprensione dei fenomeni fisici e delle relative teorie.
Lo studente sara' in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati. Dati e previsioni
Lo studente sara' in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni piu' idonee. Sapra' distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprieta' dei valori medi e delle misure di variabilita', nonche' l'uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sara' svolto il piu' possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti.
Lo studente sara' in grado di ricavare semplici inferenze dai diagrammi statistici.
Egli apprendera' la nozione di probabilita', con esempi tratti da contesti classici e con l'introduzione di nozioni di statistica.
Sara' approfondito in modo rigoroso il concetto di modello matematico, distinguendone la specificita' concettuale e metodica rispetto all'approccio della fisica classica. Elementi di informatica
Lo studente diverra' familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studiera' le modalita' di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali.
Un tema fondamentale di studio sara' il concetto di algoritmo e l'elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilita' e alcuni semplici esempi relativi. Secondo Biennio Aritmetica e algebra
Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. In questa occasione lo studente studiera' la formalizzazione dei numeri reali anche come introduzione alla problematica dell'infinito matematico (e alle sue connessioni con il pensiero filosofico). Sara' anche affrontato il tema del calcolo approssimato, sia dal punto di vista teorico sia mediante l'uso di strumenti di calcolo.
Saranno studiate la definizione e le proprieta' di calcolo dei numeri complessi, nella forma algebrica, geometrica e trigonometrica. Geometria
Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondira' la comprensione della specificita' dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria.
Studiera' le proprieta' della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio, nonche' la nozione di luogo geometrico, con alcuni esempi significativi.
Lo studio della geometria proseguira' con l'estensione allo spazio di alcuni dei temi della geometria piana, anche al fine di sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, saranno studiate le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarita', nonche' le proprieta' dei principali solidi geometrici (in particolare dei poliedri e dei solidi di rotazione). Relazioni e funzioni
Un tema di studio sara' il problema del numero delle soluzioni delle equazioni polinomiali.
Lo studente acquisira' la conoscenza di semplici esempi di successioni numeriche, anche definite per ricorrenza, e sapra' trattare situazioni in cui si presentano progressioni aritmetiche e geometriche.
Approfondira' lo studio delle funzioni elementari dell'analisi e, in particolare, delle funzioni esponenziale e logaritmo. Sara' in grado di costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonche' di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto cio' sia in un contesto discreto sia continuo.
Infine, lo studente apprendera' ad analizzare sia graficamente che analiticamente le principali funzioni e sapra' operare su funzioni composte e inverse. Un tema importante di studio sara' il concetto di velocita' di variazione di un processo rappresentato mediante una funzione. Dati e previsioni
Lo studente, in ambiti via via piu' complessi, il cui studio sara' sviluppato il piu' possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, apprendera' a far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione.
Studiera' la probabilita' condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonche' gli elementi di base del calcolo combinatorio.
In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondira' il concetto di modello matematico. Quinto Anno
Nell'anno finale lo studente approfondira' la comprensione del metodo assiomatico e la sua utilita' concettuale e metodologica anche dal punto di vista della modellizzazione matematica. Gli esempi verranno tratti dal contesto dell'aritmetica, della geometria euclidea o della probabilita' ma e' lasciata alla scelta dell'insegnante la decisione di quale settore disciplinare privilegiare allo scopo. Geometria
L'introduzione delle coordinate cartesiane nello spazio permettera' allo studente di studiare dal punto di vista analitico rette, piani e sfere. Relazioni e funzioni
Lo studente proseguira' lo studio delle funzioni fondamentali dell'analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisira' il concetto di limite di una successione e di una funzione e apprendera' a calcolare i limiti in casi semplici.
Lo studente acquisira' i principali concetti del calcolo infinitesimale - in particolare la continuita', la derivabilita' e l'integrabilita' - anche in relazione con le problematiche in cui sono nati (velocita' istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sara' richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limitera' alla capacita' di derivare le funzioni gia' note, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacita' di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonche' a determinare aree e volumi in casi semplici. Altro importante tema di studio sara' il concetto di equazione differenziale, cosa si intenda con le sue soluzioni e le loro principali proprieta', nonche' alcuni esempi importanti e significativi di equazioni differenziali, con particolare riguardo per l'equazione della dinamica di Newton. Si trattera' soprattutto di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. Inoltre, lo studente acquisira' familiarita' con l'idea generale di ottimizzazione e con le sue applicazioni in numerosi ambiti. Dati e previsioni
Lo studente apprendera' le caratteristiche di alcune distribuzioni discrete e continue di probabilita' (come la distribuzione binomiale, la distribuzione normale, la distribuzione di Poisson).
In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell'ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente approfondira' il concetto di modello matematico e sviluppera' la capacita' di costruirne e analizzarne esempi.

FISICA
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente avra' appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si e' sviluppata.
In particolare, lo studente avra' acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l'esperimento e' inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilita' di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la societa' in cui vive.
La liberta', la competenza e la sensibilita' dell'insegnante - che valutera' di volta in volta il percorso didattico piu' adeguato alla singola classe - svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Universita', enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni.
In particolare, l'apprendimento della Fisica nell'indirizzo sportivo avverra' in stretto collegamento con gli insegnamenti di «Scienze motorie e sportive» e di «Discipline sportive», con l'obiettivo di favorire l'approfondimento delle tematiche concernenti la cinematica, la meccanica e la statica. Lo studente maturera' inoltre competenze specifiche sul tema della misura e in materia di teoria degli errori, con riferimento alle applicazioni in campo sportivo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio
Nel primo biennio si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unita' di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato.
Al tempo stesso gli esperimenti di laboratorio consentiranno di definire con chiarezza il campo di indagine della disciplina e di permettere allo studente di esplorare fenomeni (sviluppare abilita' relative alla misura) e di descriverli con un linguaggio adeguato (incertezze, cifre significative, grafici). L'attivita' sperimentale lo accompagnera' lungo tutto l'arco del primo biennio, portandolo a una conoscenza sempre piu' consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica ogni esperimento eseguito.
Attraverso lo studio dell'ottica geometrica, lo studente sara' in grado di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici.
Lo studio dei fenomeni termici definira', da un punto di vista macroscopico, le grandezze temperatura e quantita' di calore scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e trattando i passaggi di stato.
Lo studio della meccanica riguardera' problemi relativi all'equilibrio dei corpi e dei fluidi; i moti saranno affrontati innanzitutto dal punto di vista cinematico giungendo alla dinamica con una prima esposizione delle leggi di Newton, con particolare attenzione alla seconda legge. Dall'analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincera' a familiarizzare con i concetti di lavoro ed energia, per arrivare ad una prima trattazione della legge di conservazione dell'energia meccanica totale.
I temi suggeriti saranno sviluppati dall'insegnante secondo modalita' e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche gia' in possesso degli studenti o contestualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica (secondo quanto specificato nelle relative Indicazioni). Lo studente potra' cosi' fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici. Secondo Biennio
Nel secondo biennio il percorso didattico dara' maggior rilievo all'impianto teorico (le leggi della fisica) e alla sintesi formale (strumenti e modelli matematici), con l'obiettivo di formulare e risolvere problemi piu' impegnativi, tratti anche dall'esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. Inoltre, l'attivita' sperimentale consentira' allo studente di discutere e costruire concetti, progettare e condurre osservazioni e misure, confrontare esperimenti e teorie.
Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relativita' di Galilei.
L'approfondimento del principio di conservazione dell'energia meccanica, applicato anche al moto dei fluidi e l'affronto degli altri principi di conservazione, permetteranno allo studente di rileggere i fenomeni meccanici mediante grandezze diverse e di estenderne lo studio ai sistemi di corpi. Con lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, lo studente approfondira', anche in rapporto con la storia e la filosofia, il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.
Si completera' lo studio dei fenomeni termici con le leggi dei gas, familiarizzando con la semplificazione concettuale del gas perfetto e con la relativa teoria cinetica; lo studente potra' cosi' vedere come il paradigma newtoniano sia in grado di connettere l'ambito microscopico a quello macroscopico. Lo studio dei principi della termodinamica permettera' allo studente di generalizzare la legge di conservazione dell'energia e di comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia, anche nelle loro implicazioni tecnologiche, in termini quantitativi e matematicamente formalizzati.
Si iniziera' lo studio dei fenomeni ondulatori con le onde meccaniche, introducendone le grandezze caratteristiche e la formalizzazione matematica; si esamineranno i fenomeni relativi alla loro propagazione con particolare attenzione alla sovrapposizione, interferenza e diffrazione. In questo contesto lo studente familiarizzera' con il suono (come esempio di onda meccanica particolarmente significativa) e completera' lo studio della luce con quei fenomeni che ne evidenziano la natura ondulatoria.
Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permettera' allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, gia' incontrato con la legge di gravitazione universale, e di arrivare al suo superamento mediante l'introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si dara' anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. Quinto Anno
Lo studente completera' lo studio dell'elettromagnetismo con l'induzione magnetica e le sue applicazioni, per giungere, privilegiando gli aspetti concettuali, alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell. Lo studente affrontera' anche lo studio delle onde elettromagnetiche, della loro produzione e propagazione, dei loro effetti e delle loro applicazioni nelle varie bande di frequenza.
Il percorso didattico comprendera' le conoscenze sviluppate nel XX secolo relative al microcosmo e al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa ed energia. L'insegnante dovra' prestare attenzione a utilizzare un formalismo matematico accessibile agli studenti, ponendo sempre in evidenza i concetti fondanti.
Lo studio della teoria della relativita' ristretta di Einstein portera' lo studente a confrontarsi con la simultaneita' degli eventi, la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze; l'aver affrontato l'equivalenza massa-energia gli permettera' di sviluppare un'interpretazione energetica dei fenomeni nucleari (radioattivita', fissione, fusione).
L'affermarsi del modello del quanto di luce potra' essere introdotto attraverso lo studio della radiazione termica e dell'ipotesi di Planck (affrontati anche solo in modo qualitativo), e sara' sviluppato da un lato con lo studio dell'effetto fotoelettrico e della sua interpretazione da parte di Einstein, e dall'altro lato con la discussione delle teorie e dei risultati sperimentali che evidenziano la presenza di livelli energetici discreti nell'atomo. L'evidenza sperimentale della natura ondulatoria della materia, postulata da De Broglie, ed il principio di indeterminazione potrebbero concludere il percorso in modo significativo.
La dimensione sperimentale potra' essere ulteriormente approfondita con attivita' da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Universita' ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento.
In quest'ambito, lo studente potra' approfondire tematiche di suo interesse, accostandosi alle scoperte piu' recenti della fisica (per esempio nel campo dell'astrofisica e della cosmologia, o nel campo della fisica delle particelle) o approfondendo i rapporti tra scienza e tecnologia (per esempio la tematica dell'energia nucleare, per acquisire i termini scientifici utili ad accostare criticamente il dibattito attuale, o dei semiconduttori, per comprendere le tecnologie piu' attuali anche in relazione a ricadute sul problema delle risorse energetiche, o delle micro- e nano-tecnologie per lo sviluppo di nuovi materiali).

SCIENZE NATURALI
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente possiede le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, anche con specifico riferimento all'ambito sportivo. Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di «osservazione e sperimentazione». L'acquisizione di questo metodo, secondo le particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce l'aspetto formativo e orientativo dell'apprendimento/insegnamento delle scienze. Questo e' il contributo specifico che il sapere scientifico puo' dare all'acquisizione di «strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realta'», ivi compresa la dimensione dello sport.
Lo studente acquisisce la consapevolezza critica dei rapporti tra lo sviluppo delle conoscenze all'interno delle aree disciplinari oggetto di studio e il contesto storico, filosofico e tecnologico, nonche' dei nessi reciproci e con l'ambito scientifico piu' in generale.
In tale percorso riveste un'importanza fondamentale la dimensione sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline e come tale da tenere sempre presente. Il laboratorio e' uno dei momenti piu' significativi in cui essa si esprime, in quanto circostanza privilegiata del «fare scienza» attraverso l'organizzazione e l'esecuzione di attivita' sperimentali, che possono comunque utilmente svolgersi anche in classe o sul campo. Tale dimensione rimane un aspetto irrinunciabile della formazione scientifica e una guida per tutto il percorso formativo, anche quando non siano possibili attivita' di laboratorio in senso stretto, ad esempio attraverso la presentazione, discussione ed elaborazione di dati sperimentali, l'utilizzo di filmati, simulazioni, modelli ed esperimenti virtuali, la presentazione - anche attraverso brani originali di scienziati - di esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere scientifico. L'esperimento e' infatti un momento irrinunciabile della formazione scientifica e va pertanto promosso in tutti gli anni di studio e in tutti gli ambiti disciplinari, perche' educa lo studente a porre domande, a raccogliere dati e a interpretarli, acquisendo man mano gli atteggiamenti tipici dell'indagine scientifica.
Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi', a livello liceale, accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti gia' acquisiti negli anni precedenti, introducendo per essi nuove chiavi interpretative. Inoltre, in termini metodologici, da un approccio iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo si puo' passare a un approccio che ponga l'attenzione sulle leggi, sui modelli, sulla formalizzazione, sulle relazioni tra i vari fattori di uno stesso fenomeno e tra fenomeni differenti. Al termine del percorso lo studente avra' percio' acquisito le seguenti competenze: sapere effettuare connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate, risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici, applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della societa' attuale.
L'apprendimento disciplinare segue quindi una scansione ispirata a criteri di gradualita', di ricorsivita', di connessione tra i vari temi e argomenti trattati, di sinergia tra le discipline che formano il corso di scienze le quali, pur nel pieno rispetto della loro specificita', sono sviluppate in modo armonico e coordinato. Tale scansione corrisponde anche allo sviluppo storico e concettuale delle singole discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realta' culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in cui si sono sviluppate.
Approfondimenti di carattere disciplinare e multidisciplinare, scientifico e tecnologico, avranno anche valore orientativo al proseguimento degli studi. In questo contesto e' auspicabile coinvolgere soprattutto gli studenti degli ultimi due anni, stabilire un raccordo con gli insegnamenti di fisica, matematica, storia e filosofia, e attivare, ove possibile, collaborazioni con universita', enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro.
Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studente acquisisce, anche attraverso raccordi interdisciplinari, i principi delle metodologie specifiche dell'indagine scientifica in ambito sportivo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e osservativo-descrittivo.
Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti gia' in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera). Si affronta la tematica della meteorologia applicata allo sport.
Per la biologia i contenuti si riferiscono all'osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversita'). Percio' si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e l'osservazione microscopica. La varieta' dei viventi e la complessita' delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell'evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversita'. Sara' oggetto di analisi la relazione tra sport e alimentazione.
Lo studio della chimica comprende l'osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; il modello particellare della materia; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev).
Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalita' e con l'ordine ritenuti piu' idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate. Secondo Biennio
Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione piu' approfondita dei fenomeni. Biologia
Si pone l'accento soprattutto sulla complessita' dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone gli aspetti anatomici (soprattutto con riferimento al corpo umano) e le funzioni metaboliche di base. Vengono inoltre considerate le strutture e le funzioni della vita di relazione, la riproduzione e lo sviluppo, con riferimento anche agli aspetti di educazione alla salute.
Nello studio degli apparati e dei sistemi dell'organismo umano si privilegiano gli aspetti relativi alla fisiologia associata al gesto motorio dell'attivita' sportiva. Lo studente acquisira' cosi' le conoscenze scientifiche utili per comprendere i limiti che il motore umano deve rispettare dal punto di vista cardiaco, muscolare, energetico e nutrizionale, anche al fine di prevenire le patologie e le disfunzioni associate al raggiungimento o al superamento di tali limiti. Chimica
Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprieta', gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema periodico, le proprieta' periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari della chimica organica (caratteristiche dell'atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni), e a cenni di elettrochimica. Adeguato spazio si dara' agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni. Scienze della Terra
Si introducono, soprattutto in connessione con le realta' locali e in modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia, di petrologia (le rocce) e fenomeni come il vulcanesimo, la sismicita' e l'orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate.
I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalita' e con l'ordine ritenuti piu' idonei, secondo quanto indicato per il I biennio. In particolare, nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente approfondisce i temi correlati all'impatto degli impianti sportivi sugli ambienti (terrestri, marini, fluviali, lacustri, glaciali ed atmosferici) nei quali si esercita la pratica amatoriale ed agonistica degli sport «outdoor». Quinto Anno Chimica - Biologia
Nel quinto anno e' previsto l'approfondimento della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica e nei biomateriali, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l'accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realta' odierna e in relazione a temi di attualita', in particolare quelli legati all'ingegneria genetica e alle sue applicazioni. Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studio della chimica organica sara' orientato anche alla comprensione dei meccanismi chimico-biologici dell'apparato umano impegnato nel gesto atletico. Nello studio delle genetica lo studente approfondira' anche i temi collegati alle ricerche sulle potenzialita' atletiche e sul doping. Scienze della Terra
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all'ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), ai nuovi materiali o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorira' l'acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari.
La dimensione sperimentale, infine, potra' essere ulteriormente approfondita con attivita' da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di universita' ed enti di ricerca, Federazioni e Societa' sportive, aderendo anche a progetti di orientamento.

DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT
LINEE GENERALI E COMPETENZE Diritto
Al termine del percorso liceale lo studente e' in grado di: 1) utilizzare e comprendere il linguaggio giuridico in diversi contesti e di identificare l'ineliminabile funzione sociale della norma giuridica valutando la necessita' di accettare i limiti che da essa derivano alla liberta' individuale; 2) individuare la relativita' in senso temporale e spaziale del fenomeno giuridico e la sua dipendenza dal contesto socio-culturale in cui si sviluppa; 3) interpretare il fenomeno sportivo sotto il profili dei soggetti, delle correlative responsabilita' e degli organi deputati ad accertarle alla luce delle fonti normative piu' significative dimostrando di saper confrontare soluzioni giuridiche con situazioni reali. Lo studente ha inoltre una conoscenza approfondita delle Costituzione Italiana, dei valori ad essa sottesi, dei beni-interessi da essa tutelati e dei principi ispiratori dell'assetto istituzionale e della forma di governo ed e' in grado di confrontare l'ordinamento giuridico statale e quello sportivo. Ha una conoscenza sicura del processo di integrazione europea e degli organi istituzionali dell'Unione Europea. Economia
Al termine del percorso liceale lo studente conosce le essenziali categorie concettuali dell'economia ed e' in grado di comprendere il linguaggio economico e l'importanza dell'economia come scienza in grado di influire profondamente sullo sviluppo e sulla qualita' della vita a livello globale. Egli e' in grado di confrontare modelli economici con situazioni reali e di riconoscere e distinguere il ruolo e le relazioni tra i diversi operatori economici pubblici e privati anche a livello internazionale. Lo studente e' inoltre in grado di interpretare le dinamiche economiche del mondo sportivo, di riconoscere le implicazioni economico-aziendali e gestionali connesse al fenomeno sport e di analizzare le metodologie e le strategie di marketing e comunicazione applicate allo sport. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Diritto Secondo Biennio
Nel secondo biennio lo studente apprende significato, funzione, caratteri ed elementi della norma giuridica come fondamento della convivenza e la distingue dalle norme prive di rilevanza giuridica; affronta la teoria generale dell'ordinamento giuridico dello sport con particolare riferimento al sistema delle fonti del diritto sportivo; riconosce ed individua il rapporto tra ordinamento sportivo e ordinamento statale; affronta il tema dei soggetti del diritto, il ruolo e le funzioni dell'individuo e delle organizzazioni collettive; apprende il funzionamento dell'ordinamento sportivo italiano con specifica attenzione ai soggetti dell'ordinamento stesso ed approfondisce le tematiche concernenti la tutela dello sportivo anche da un punto di vista sanitario e previdenziale; apprende i valori sottesi alla Costituzione italiana; riconosce il ruolo attribuito allo sport dalla Costituzione e la sua correlazione con la salute pubblica; affronta la tematica del doping e le sue implicazioni giuridiche; apprende il tema dei comportamenti devianti e delle correlative responsabilita' riconoscendo la funzione preventiva e repressiva delle sanzioni con particolare riguardo al tema della responsabilita' nell'ordinamento sportivo; apprende le principali categorie dei diritti soggettivi con riferimento speciale a quelli nascenti da obbligazioni e da contratti; analizza il contratto di lavoro in generale e in particolare quelli stipulati nel mondo dello sport secondo la legislazione vigente; analizza i «leading case» relativi alla libera circolazione dei lavoratori sportivi. Quinto Anno
Nel quinto anno lo studente analizza i principi della teoria dello stato sapendo riconoscere che essa nel suo evolversi ha sempre interpretato la condizione umana del tempo modellando le istituzioni e la societa' e riconosce i principi fondamentali alla base dello stato democratico, sociale e di diritto; approfondisce il ruolo dello sport nelle varie forme di stato con particolare riferimento a quello ad esso attribuito negli stati totalitari; analizza i poteri e le relazioni interistituzionali nell'ambito della forma di governo italiana e conosce a fondo gli organi costituzionali e le relazioni tra gli stessi; esamina i principi fondamentali della responsabilita' nell'ambito dello sport dal punto di vista civile e penale e anche sotto il profilo processuale; riconosce e distingue le relazioni intercorrenti tra giustizia sportiva ed ordinaria; interpreta il ruolo della P.A. ed affronta i temi della sussidiarieta', del decentramento, del regionalismo e della globalizzazione; analizza il contesto delle istituzioni internazionali con particolare attenzione al processo d'integrazione europea; analizza gli organismi internazionali e la loro struttura in materia di governo dello sport; al termine del quinto anno l'allevo riconosce l'importanza del diritto sportivo quale settore di osservazione privilegiato per l'analisi delle strategie della globalizzazione e competizione, le quali costituiscono il fattore caratteristico del contesto internazionale e dell'evoluzione in atto sul piano squisitamente giuridico. Economia Secondo Biennio
Nel secondo biennio lo studente riconosce la natura specifica del problema economico familiarizzando con il modo di pensare economico; apprende la logica microeconomica e macroeconomica e ne riconosce le differenti specificita'; analizza i concetti di ricchezza, reddito, moneta, produzione, consumo, risparmio, investimento, costo e ricavo; apprende il funzionamento del sistema economico a partire dall'impresa come sua cellula costitutiva e nelle sue diverse manifestazioni fino ad analizzare il mercato del lavoro, il sistema monetario e finanziario; riconosce nel fenomeno sport un settore economico e sociale di straordinario dinamismo con risvolti occupazionali di notevole rilevanza; apprende i profili economico-aziendali dell'attivita' sportiva; affronta le implicazioni economiche del fenomeno del calciomercato. Quinto Anno
Nel quinto anno l'allievo approfondisce la nozione di azienda ed impresa sotto il profilo economico-aziendale; apprende il marketing dello sport; acquisisce la consapevolezza che alla dimensione agonistica si accompagna quella commerciale e professionale caratterizzata da una serie di specifiche attivita' profit-oriented e da emergenti figure professionali capaci di gestire esigenze e peculiarita'; acquisisce le competenze gestionali base legate al mondo dello sport business; analizza le esperienze del settore sportivo «allargato» con particolare riguardo alle organizzazioni che si trovano ad operare all'interno della cosiddetta «convergenza sportiva» quali i produttori di abbigliamento e attrezzature sportive, i vari media piu' o meno nuovi, le imprese in cerca di comunicazione innovativa tramite sponsorizzazioni o altre forme di co-marketing con lo sport e le stesse organizzazioni pubbliche che tramite lo sport cercano di attivare un marketing territoriale di visibilita' e accreditamento.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al temine del percorso liceale lo studente ha acquisito la consapevolezza della propria corporeita' intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attivita' fisiche svolte nei diversi ambienti.
Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando un'ampia gamma di attivita' motorie e sportive: cio' favorisce un equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle capacita' motorie dello studente, sia coordinative che di forza, resistenza, velocita' e flessibilita', e' sia obiettivo specifico che presupposto per il raggiungimento di piu' elevati livelli di abilita' e di prestazioni motorie.
Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e mettendo a punto adeguate procedure di correzione. E' in grado di analizzare la propria e l'altrui prestazione, identificandone aspetti positivi e negativi.
Lo studente sara' consapevole che il corpo comunica attraverso un linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi, volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza favorisce la libera espressione di stati d'animo ed emozioni attraverso il linguaggio non verbale.
La conoscenza e la pratica di varie attivita' sportive sia individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e valorizzare attitudini, capacita' e preferenze personali acquisendo e padroneggiando dapprima le abilita' motorie e successivamente le tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e controllata. L'attivita' sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la personalita' dello studente generando interessi e motivazioni specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potra' sviluppare. L'attivita' sportiva si realizza in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti l'abitudine e l'apprezzamento della sua pratica. Essa potra' essere propedeutica all'eventuale attivita' prevista all'interno dei Centri Sportivi Scolastici.
Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise per il raggiungimento di un obiettivo comune.
La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da un'attivita' fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo. Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di attivita' favoriscono nello studente una maggior fiducia in se stesso. Un'adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo studente matura l'esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport ed al tempo libero.
L'acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi tipi di ambiente non puo' essere disgiunto dall'apprendimento e dall'effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta reazione all'imprevisto, sia a casa che a scuola o all'aria aperta.
Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunita' per familiarizzare e sperimentare l'uso di tecnologie e strumenti anche innovativi, applicabili alle attivita' svolte ed alle altre discipline. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio
Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell'istruzione si strutturera' un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialita' di ogni studente. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacita' motorie ed espressive
Lo studente dovra' conoscere il proprio corpo e la sua funzionalita', ampliare le capacita' coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attivita' sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui. Lo sport, le regole e il fair play
La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumera' carattere di competitivita', dovra' realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all'attivita' motoria e sportiva.
E' fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilita', sia nell'arbitraggio che in compiti di giuria.
Lo studente pratichera' gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnera' negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilita' personali; collaborera' con i compagni all'interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialita'. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
Lo studente conoscera' i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adottera' i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l'efficienza fisica, cosi' come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere.
Conoscera' gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico
Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un'occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l'ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche. Secondo Biennio
Nel secondo biennio l'azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilita' degli studenti proseguira' al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva.
A questa eta' gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre piu' ampia capacita' di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacita' motorie ed espressive
La maggior padronanza di se' e l'ampliamento delle capacita' coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attivita' motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici.
Lo studente sapra' valutare le proprie capacita' e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere attivita' di diversa durata e intensita', distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimentera' varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un'autoriflessione ed un'analisi dell'esperienza vissuta. Lo sport, le regole e il fair play
L'accresciuto livello delle prestazioni permettera' agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonche' la partecipazione e l'organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialita' sportive o attivita' espressive.
Lo studente cooperera' in equipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti; sapra' osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo ed all'attivita' fisica; pratichera' gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
Ogni allievo sapra' prendere coscienza della propria corporeita' al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale. Sapra' adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attivita', nel rispetto della propria e dell'altrui incolumita'; egli dovra' pertanto conoscere le informazioni relative all'intervento di primo soccorso. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico
Il rapporto con la natura si sviluppera' attraverso attivita' che permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior difficolta', stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nel gruppo.
Gli allievi sapranno affrontare l'attivita' motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici e/o informatici. Quinto Anno
La personalita' dello studente potra' essere pienamente valorizzata attraverso l'ulteriore diversificazione delle attivita', utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell'ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilita' molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Cio' portera' all'acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice nelle attivita' motorie sviluppate nell'arco del quinquennio in sinergia con l'educazione alla salute, all'affettivita', all'ambiente e alla legalita'. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacita' motorie ed espressive
Lo studente sara' in grado di sviluppare un'attivita' motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.
Avra' piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Sapra' osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell'attivita' motoria e sportiva proposta nell'attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l'arco della vita. Lo sport, le regole e il fair play
Lo studente conoscera' e applichera' le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; sapra' affrontare il confronto agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Sapra' svolgere ruoli di direzione dell'attivita' sportiva, nonche' organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
Lo studente assumera' stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all'attivita' fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa e' utilizzata nell'ambito dell'attivita' fisica e nei vari sport. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico
Lo studente sapra' mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attivita' ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l'utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a cio' preposta.

DISCIPLINE SPORTIVE
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al temine del percorso liceale lo studente ha acquisito gli strumenti per orientare, in modo autonomo e consapevole, la propria pratica motoria e sportiva, come stile di vita finalizzato al mantenimento della salute e del benessere psico-fisico e relazionale. Conosce la letteratura scientifica e tecnica delle scienze motorie e sportive. E' in grado di suggerire mezzi, tecniche e strumenti idonei a favorire lo sviluppo della pratica ludico-motoria e sportiva, anche, in gruppi spontanei di coetanei. Ha acquisito i principi fondamentali di igiene degli sport, della fisiologia dell'esercizio fisico e sportivo, e della prevenzione dei danni derivanti nella pratica agonistica nei diversi ambienti di competizione. Ha acquisito le norme, organizzative e tecniche, che regolamentano le principali e piu' diffuse pratiche sportive e delle discipline dello sport per disabili; ha acquisito i fondamenti delle teorie di allenamento tecnico-pratico e di strategia competitiva nei diversi sport praticati nel ciclo scolastico. Ha acquisito la padronanza motoria e le abilita' specifiche delle discipline sportive praticate, e sa mettere in atto le adeguate strategie correttive degli errori di esecuzione. Conosce i substrati teorici e metodologici che sottendono alle diverse classificazioni degli sport e ne utilizza le ricadute applicative.
E' in grado di svolgere compiti di giuria, arbitraggio ed organizzazione di tornei, gare e competizioni scolastiche, in diversi contesti ambientali. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio
Nel primo biennio gli studenti integrano le conoscenze di base della biologia dell'azione motoria, della meccanica applicata al movimento umano, dei processi mentali e dei meccanismi di produzione, controllo del movimento e del gesto sportivo. Acquisiscono gli strumenti di analisi dei fattori della prestazione e dei criteri della misurazione e valutazione sportiva. Affinano le condotte motorie e padroneggiano i fondamentali tecnici degli sport di base (messi in pratica nel biennio). Fitness e allenamento
Costo energetico delle attivita' fisiche, adattamenti cardio-circolatori durante l'esercizio fisico. Sviluppo muscolare, circolo respiratorio e delle abilita' motorie. Rendimento e prestazione. Metabolismo energetico in relazione all'eta' e al sesso. Aspetti ambientali. Misurazione dell'energia del lavoro e della potenza. Metodi e Test di misurazione e valutazione. Attivita' sportive competitive e non
Attivita' di «loisir» e «en plein-air»
Criteri e metodi di classificazione delle attivita' sportive. Nozioni di base di fisiologia dell'esercizio fisico. Sport individuali
Teoria e pratica delle discipline di base dell'Atletica leggera (concorsi e gare). Strumenti e tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, tipi di esercizi, specificita' dei gruppi muscolari interessati, specificita' dei programmi di allenamento. Tecniche esecutive e tattiche di gara.
Orienteering. Teoria e pratica. Strumenti e tecniche di apprendimento. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, specificita' dei programmi di allenamento. Tattiche di gara.
Elementi di teoria e pratica di: due sport (1) . Strumenti e tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, tipi di esercizi, specificita' dei programmi di allenamento. Sport di squadra
Teoria e pratica di almeno due sport di squadra (2) , applicazione nei diversi ruoli. Strumenti e tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, tipi di esercizi, specificita' dei programmi di allenamenti. Tecniche esecutive e tattiche di gara.
Arbitraggio e Giuria.
Aspetti e norme tecniche per la prevenzione dei danni della pratica. Secondo Biennio
Nel secondo biennio, nell'attuazione di un continuum didattico metodologico con il biennio precedente, agli studenti e' dato ampliare la conoscenza teorica e tecnico-pratica delle specialita' e discipline sportive nel numero delle stesse e, negli approfondimenti specifici. Gli studenti affrontano le tematiche della programmazione dell'allenamento sportivo differenziato per specializzazioni tecniche e per livelli di rendimento, e le conseguenti metodiche di valutazione. Acquisiscono gli strumenti conoscitivi necessari per rapportarsi con efficacia nelle attivita' sportive per disabili e nello sport integrato. Affinano la produzione dei gesti sportivi e padroneggiano i fondamentali tecnici degli sport di base (messi in pratica nel biennio). Attivita' motoria e sportiva per disabili e sport integrato
Principi generali della teoria e tecnica dell'attivita' motoria adattata. Le specialita' dello sport per disabili. Fini e metodi dello sport integrato. Sport individuali
Completamento dello studio ed applicazione delle discipline dell'Atletica leggera (concorsi e gare). Strumenti e tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, tipi di esercizi. Teoria e metodologia dell'allenamento.
Metodiche di allenamento con i pesi e le macchine da fitness. Strumenti e tecniche di apprendimento. Specificita' dei programmi di allenamento.
Teoria e tecnica di almeno due altri sport «individuali» diversi da quelli del biennio precedente. Principi di teoria e metodologia dell'allenamento.
Arbitraggio e Giuria.
Aspetti e norme tecniche per la prevenzione dei danni della pratica. Sport combinati
Classificazione; aspetti teorici e pratici. Principi di teoria e metodologia dell'allenamento.
Metodi e Test di valutazione. Sport di squadra
Teoria e pratica di almeno due sport di squadra (3) , applicazione nei diversi ruoli. Strumenti e tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, tipi di esercizi, specificita' dei gruppi muscolari interessati, specificita' dei programmi di allenamenti. Tecniche esecutive e tattiche di gara. Principi di teoria e metodologia dell'allenamento
Arbitraggio e Giuria.
Aspetti e norme tecniche per la prevenzione dei danni della pratica. Sport di combattimento
Classificazione degli sport di combattimento. Studio delle caratteristiche tecniche principali (4) . Principi generali di teoria e metodologia dell'allenamento. Quinto Anno
Gli studenti completando il quadro della conoscenza teorica degli sport piu' diffusi, saranno in grado di orientarsi nella produzione scientifica e tecnica delle scienze dello sport ed utilizzarla in modo pertinente. Avranno ampliato le competenze derivanti dalla molteplice pratica motoria e sportiva, dimostrando di saperne cogliere i significati per il successo formativo della persona e le relazioni con lo sviluppo sociale. Attivita' motoria e sportiva per disabili e sport integrato
Approfondimenti teorici delle specialita' dello sport per disabili. Modelli di Sport integrato. Sport individuali (5)
Teoria e tecnica di almeno due altri sport «individuali» diversi da quelli del biennio precedente. Principi di teoria e metodologia dell'allenamento. Arbitraggio e Giuria. Aspetti e norme tecniche per la prevenzione dei danni della pratica. Sport combinati (6)
Approfondimenti teorici delle specialita' degli sport combinati. Sport di squadra
Teoria e pratica di ulteriori sport di squadra (7) , applicazione nei diversi ruoli. Strumenti e tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico allenante, tipi di esercizi, specificita' dei gruppi muscolari interessati, specificita' dei programmi di allenamenti. Tecniche esecutive e tattiche di gara. Principi di teoria e metodologia dell'allenamento
Arbitraggio e Giuria.
Aspetti e norme tecniche per la prevenzione dei danni della pratica. Sport di combattimento (8)
Approfondimenti teorici delle specialita' degli sport di combattimento.

(1) Scelti in funzione di quanto previsto nel POF, sulla base delle
disponibilita' di impianti, strutture e risorse identificate.

(2) La scelta e' in funzione di quanto previsto nel POF, sulla base
delle disponibilita' di impianti, strutture e risorse
identificate.

(3) Diversi da quelli studiati nel primo biennio.

(4) (Eventuale pratica di uno sport, se previsto nel POF ed in
relazione alle disponibilita' di strutture e risorse tecniche)

(5) Diversi da quelli studiati nei precedenti anni.

(6) (Eventuale pratica di uno sport, se previsto nel POF ed in
relazione alle disponibilita' di strutture e risorse tecniche)

(7) Diversi da quelli studiati nei precedenti anni.

(8) (Eventuale pratica di uno sport, se previsto nel POF ed in
relazione alle disponibilita' di strutture e risorse tecniche)
 
Art. 2

Finalita' della sezione ad indirizzo sportivo

1. La sezione ad indirizzo sportivo e' volta all'approfondimento delle scienze motorie e sportive e di una o piu' discipline sportive all'interno di un quadro culturale che favorisce, in particolare, l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali nonche' dell'economia e del diritto. Guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilita' ed a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l'attivita' motoria e sportiva e la cultura propria dello sport, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative.
2. Le istituzioni scolastiche coinvolte assicurano, con opportune misure anche attraverso gli itinerari di orientamento, le pari opportunita' di tutti gli studenti, compresi quelli che si trovano in condizione di criticita' formativa e in condizione di disabilita' nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente.
3. La sezione ad indirizzo sportivo realizza il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei di cui all'allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. A tale fine, il profilo e' integrato con i risultati di apprendimento previsti per la sezione ad indirizzo sportivo.
4. I risultati di apprendimento, il piano degli studi e gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alla sezione ad indirizzo sportivo sono riportati nell'allegato A al presente decreto.
Note all'art. 2:
Si riporta il testo dell'allegato A del citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010:
«Allegato A

Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei

I percorsi liceali forniscono allo studente gli
strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realta', affinche' egli si ponga, con
atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico,
di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed
acquisisca conoscenze, abilita' e competenze sia adeguate
al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro,
sia coerenti con le capacita' e le scelte personali". (art.
2 comma 2 del regolamento recante "Revisione dell'assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei...").
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e
la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro
scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva
sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi
ambiti disciplinari;
l'esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e
di interpretazione di opere d'arte;
l'uso costante del laboratorio per l'insegnamento
delle discipline scientifiche;
la pratica dell'argomentazione e del confronto;
la cura di una modalita' espositiva scritta ed orale
corretta, pertinente, efficace e personale;
l'uso degli strumenti multimediali a supporto dello
studio e della ricerca.
Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare
alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la
pratica didattica e' in grado di integrare e sviluppare.
La progettazione delle istituzioni scolastiche,
attraverso il confronto tra le componenti della comunita'
educante, il territorio, le reti formali e informali, che
trova il suo naturale sbocco nel Piano dell'offerta
formativa; la liberta' dell'insegnante e la sua capacita'
di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli
studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
Il sistema dei licei consente allo studente di
raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in
parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale
consente di approfondire e sviluppare conoscenze e
abilita', maturare competenze e acquisire strumenti nelle
aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e
comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e
tecnologica.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi
liceali.
A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti
dovranno:
1. Area metodologica.
Aver acquisito un metodo di studio autonomo e
flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace
i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei
percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l'intero
arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversita' dei metodi
utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilita' dei risultati in essi
raggiunti.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i
metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa.
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e
valutare criticamente le argomentazioni altrui.
Acquisire l'abitudine a ragionare con rigore logico, ad
identificare i problemi e a individuare possibili
soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente
i contenuti delle diverse forme di comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa.
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in
particolare:
dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da
quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli piu'
avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del
lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali
competenze a seconda dei diversi contesti e scopi
comunicativi;
saper leggere e comprendere testi complessi di
diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la
tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
curare l'esposizione orale e saperla adeguare ai
diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna,
strutture, modalita' e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire
raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e
antiche.
Saper utilizzare le tecnologie dell'informazione e
della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
4. Area storico-umanistica.
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle
istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche,
con riferimento particolare all'Italia e all'Europa, e
comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano
l'essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai
contesti geografici e ai personaggi piu' importanti, la
storia d'Italia inserita nel contesto europeo e
internazionale, dall'antichita' sino ai giorni nostri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni
uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio,
regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale,
mobilita', relazione, senso del luogo...) e strumenti
(carte geografiche, sistemi informativi geografici,
immagini, dati statistici, fonti soggettive) della
geografia per la lettura dei processi storici e per
l'analisi della societa' contemporanea.
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e
della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle
opere, degli autori e delle correnti di pensiero piu'
significativi e acquisire gli strumenti necessari per
confrontarli con altre tradizioni e culture.
Essere consapevoli del significato culturale del
patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa
economica, della necessita' di preservarlo attraverso gli
strumenti della tutela e della conservazione.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue
scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche
nell'ambito piu' vasto della storia delle idee.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e
dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le
arti visive.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della
cultura e della civilta' dei paesi di cui si studiano le
lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica.
Comprendere il linguaggio formale specifico della
matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del
pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali
delle teorie che sono alla base della descrizione
matematica della realta'.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze
fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le
procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi
orientare nel campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti
informatici e telematici nelle attivita' di studio e di
approfondimento; comprendere la valenza metodologica
dell'informatica nella formalizzazione e modellizzazione
dei processi complessi e nell'individuazione di
procedimenti risolutivi.
Risultati di apprendimento dei distinti percorsi
liceali.
Liceo artistico.
"Il percorso del liceo artistico e' indirizzato allo
studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica.
Favorisce l'acquisizione dei metodi specifici della ricerca
e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi
e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli
strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico
nel suo contesto storico e culturale e per coglierne
appieno la presenza e il valore nella societa' odierna.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le
conoscenze e le abilita' e a maturare le competenze
necessarie per dare espressione alla propria creativita' e
capacita' progettuale nell'ambito delle arti" (art. 4,
comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
conoscere la storia della produzione artistica e
architettonica e il significato delle opere d'arte nei
diversi contesti storici e culturali anche in relazione
agli indirizzi di studio prescelti;
cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali
nelle opere artistiche;
conoscere e applicare le tecniche grafiche,
pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e
multimediali e saper collegare tra di loro i diversi
linguaggi artistici;
conoscere e padroneggiare i processi progettuali e
operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e
materiali in relazione agli indirizzi prescelti;
conoscere e applicare i codici dei linguaggi
artistici, i principi della percezione visiva e della
composizione della forma in tutte le sue configurazioni e
funzioni;
conoscere le problematiche relative alla tutela, alla
conservazione e al restauro del patrimonio artistico e
architettonico.
Indirizzo Arti figurative.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
aver approfondito la conoscenza degli elementi
costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea
nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la
consapevolezza dei relativi fondamenti storici e
concettuali; conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva;
saper individuare le interazioni delle forme
pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico,
urbano e paesaggistico;
conoscere e applicare i processi progettuali e
operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse
tecniche della figurazione bidimensionale e/o
tridimensionale, anche in funzione della necessaria
contaminazione tra le tradizionali specificazioni
disciplinari (comprese le nuove tecnologie);
conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e
concettuali dell'arte moderna e contemporanea e le
intersezioni con le altre forme di espressione e
comunicazione artistica;
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione della forma grafica,
pittorica e scultorea.
Indirizzo Architettura e ambiente.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
conoscere gli elementi costitutivi dell'architettura
a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle
logiche costruttive fondamentali;
avere acquisito una chiara metodologia progettuale
applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi
iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza
dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;
conoscere la storia dell'architettura, con
particolare riferimento all'architettura moderna e alle
problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della
progettazione;
avere acquisito la consapevolezza della relazione
esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale,
ambientale e la specificita' del territorio nel quale si
colloca;
acquisire la conoscenza e l'esperienza del rilievo e
della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi
dell'architettura;
saper usare le tecnologie informatiche in funzione
della visualizzazione e della definizione
grafico-tridimensionale del progetto;
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione della forma
architettonica.
Indirizzo Audiovisivo e multimediale.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
avere approfondito la conoscenza degli elementi
costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli
aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei
fondamenti storici e concettuali;
conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e
concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le
intersezioni con le altre forme di espressione e
comunicazione artistica;
conoscere e applicare le tecniche adeguate nei
processi operativi, avere capacita' procedurali in funzione
della contaminazione tra le tradizionali specificazioni
disciplinari;
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione dell'immagine.
Indirizzo Design.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei
linguaggi grafici, progettuali e della forma;
avere consapevolezza delle radici storiche, delle
linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive
proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate
tradizionali;
saper individuare le corrette procedure di approccio
nel rapporto progetto-funzionalitacontesto, nelle diverse
finalita' relative a beni, servizi e produzione;
saper identificare e usare tecniche e tecnologie
adeguate alla definizione del progetto grafico, del
prototipo e del modello tridimensionale;
conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle
arti applicate;
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione della forma.
Indirizzo Grafica.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei
linguaggi progettuali e grafici;
avere consapevolezza delle radici storiche e delle
linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica
e pubblicitaria;
conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche
e informatiche adeguate nei processi operativi;
saper individuare le corrette procedure di approccio
nel rapporto progetto- prodottocontesto, nelle diverse
funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale;
saper identificare e usare tecniche e tecnologie
adeguate alla progettazione e produzione grafica;
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione della forma
grafico-visiva.
Indirizzo Scenografia.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
conoscere gli elementi costitutivi dell'allestimento
scenico, dello spettacolo, del teatro e del cinema;
avere consapevolezza delle radici storiche e delle
linee di sviluppo nei vari ambiti della progettazione e
della realizzazione scenografica;
saper individuare le corrette procedure di approccio
nel rapporto spazio scenico-testoregia, nelle diverse
funzioni relative a beni, servizi e produzione;
saper identificare e usare tecniche e tecnologie
adeguate alla definizione del progetto e alla realizzazione
degli elementi scenici;
saper individuare le interazioni tra la scenografia e
l'allestimento di spazi finalizzati all'esposizione
(culturali, museali, etc);
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione dello spazio
scenico.
Liceo classico.
"Il percorso del liceo classico e' indirizzato allo
studio della civilta' classica e della cultura umanistica.
Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica
idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della
civilta' e della tradizione occidentali e nel mondo
contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e
di confronto di valori. Favorisce l'acquisizione dei metodi
propri degli studi classici e umanistici, all'interno di un
quadro culturale che, riservando attenzione anche alle
scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di
cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una
visione critica della realta'. Guida lo studente ad
approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita' e a
maturare le competenze a cio' necessarie" (Art. 5, comma
1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
aver raggiunto una conoscenza approfondita delle
linee di sviluppo della nostra civilta' nei suoi diversi
aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico,
istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso
lo studio diretto di opere, documenti ed autori
significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore
della tradizione come possibilita' di comprensione critica
del presente;
avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche
necessaria per la comprensione dei testi greci e latini,
attraverso lo studio organico delle loro strutture
linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e
degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e
retorica, anche al fine di raggiungere una piu' piena
padronanza della lingua italiana in relazione al suo
sviluppo storico;
aver maturato, tanto nella pratica della traduzione
quanto nello studio della filosofia e delle discipline
scientifiche, una buona capacita' di argomentare, di
interpretare testi complessi e di risolvere diverse
tipologie di problemi anche distanti dalle discipline
specificamente studiate;
saper riflettere criticamente sulle forme del sapere
e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero
scientifico anche all'interno di una dimensione umanistica.
Liceo linguistico.
"Il percorso del liceo linguistico e' indirizzato allo
studio di piu' sistemi linguistici e culturali. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilita', a maturare le competenze necessarie per acquisire
la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l'italiano
e per comprendere criticamente l'identita' storica e
culturale di tradizioni e civilta' diverse" (art. 6 comma
1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
avere acquisito in due lingue moderne strutture,
modalita' e competenze comunicative corrispondenti almeno
al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
avere acquisito in una terza lingua moderna
strutture, modalita' e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento;
saper comunicare in tre lingue moderne in vari
contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando
diverse forme testuali;
riconoscere in un'ottica comparativa gli elementi
strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in
grado di passare agevolmente da un sistema linguistico
all'altro;
essere in grado di affrontare in lingua diversa
dall'italiano specifici contenuti disciplinari;
conoscere le principali caratteristiche culturali dei
paesi di cui si e' studiata la lingua, attraverso lo studio
e l'analisi di opere letterarie, estetiche, visive,
musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della
loro storia e delle loro tradizioni;
sapersi confrontare con la cultura degli altri
popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di
scambio.
Liceo musicale e coreutico.
"Il percorso del liceo musicale e coreutico, articolato
nelle rispettive sezioni, e' indirizzato all'apprendimento
tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio
del loro ruolo nella storia e nella cultura. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilita' e a maturare le competenze necessarie per
acquisire, anche attraverso specifiche attivita'
funzionali, la padronanza dei linguaggi musicali e
coreutici sotto gli aspetti della composizione,
interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando
la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica,
teorica e tecnica. Assicura altresi' la continuita' dei
percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi
ad indirizzo musicale di cui all' articolo 11, comma 9,
della legge 3 maggio 1999, n. 124, fatto salvo quanto
previsto dal comma 2" (art. 7 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
per la sezione musicale:
eseguire ed interpretare opere di epoche, generi e
stili diversi, con autonomia nello studio e capacita' di
autovalutazione;
partecipare ad insiemi vocali e strumentali, con
adeguata capacita' di interazione con il gruppo;
utilizzare, a integrazione dello strumento principale
e monodico ovvero polifonico, un secondo strumento,
polifonico ovvero monodico;
conoscere i fondamenti della corretta emissione
vocale
usare le principali tecnologie elettroacustiche e
informatiche relative alla musica;
conoscere e utilizzare i principali codici della
scrittura musicale;
conoscere lo sviluppo storico della musica d'arte
nelle sue linee essenziali, nonche' le principali categorie
sistematiche applicate alla descrizione delle musiche di
tradizione sia scritta sia orale;
individuare le tradizioni e i contesti relativi ad
opere, generi, autori, artisti, movimenti, riferiti alla
musica e alla danza, anche in relazione agli sviluppi
storici, culturali e sociali;
cogliere i valori estetici in opere musicali di vario
genere ed epoca;
conoscere e analizzare opere significative del
repertorio musicale;
conoscere l'evoluzione morfologica e tecnologica
degli strumenti musicali.
Per la sezione coreutica:
eseguire ed interpretare opere di epoche, generi e
stili diversi, con autonomia nello studio e capacita' di
autovalutazione;
analizzare il movimento e le forme coreutiche nei
loro principi costitutivi e padroneggiare la rispettiva
terminologia;
utilizzare a integrazione della tecnica principale,
classica ovvero contemporanea, una seconda tecnica,
contemporanea ovvero classica;
saper interagire in modo costruttivo nell'ambito di
esecuzioni collettive;
focalizzare gli elementi costitutivi di linguaggi e
stili differenti e saperne approntare un'analisi
strutturale;
conoscere il profilo storico della danza d'arte,
anche nelle sue interazioni con la musica, e utilizzare
categorie pertinenti nell'analisi delle differenti
espressioni in campo coreutico;
individuare le tradizioni e i contesti relativi ad
opere, generi, autori, artisti, movimenti, riferiti alla
danza, anche in relazione agli sviluppi storici, culturali
e sociali;
cogliere i valori estetici in opere coreutiche di
vario genere ed epoca;
conoscere e analizzare opere significative del
repertorio coreutico.
Liceo scientifico.
"Il percorso del liceo scientifico e' indirizzato allo
studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei
metodi propri della matematica, della fisica e delle
scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a
sviluppare le conoscenze e le abilita' e a maturare le
competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca
scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni
tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza
dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative,
anche attraverso la pratica laboratoriale" (art. 8 comma
1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
aver acquisito una formazione culturale equilibrata
nei due versanti linguistico-storicofilosofico e
scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo
del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i
metodi di conoscenza propri della matematica e delle
scienze sperimentali e quelli propri dell'indagine di tipo
umanistico;
saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico
e la riflessione filosofica;
comprendere le strutture portanti dei procedimenti
argomentativi e dimostrativi della matematica, anche
attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale;
usarle in particolare nell'individuare e risolvere problemi
di varia natura;
saper utilizzare strumenti di calcolo e di
rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di
problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti
fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche
attraverso l'uso sistematico del laboratorio, una
padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto
lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in
relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei
diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni
tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,
in particolare quelle piu' recenti;
saper cogliere la potenzialita' delle applicazioni
dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
Opzione Scienze applicate.
"Nell'ambito della programmazione regionale
dell'offerta formativa, puo' essere attivata l'opzione
"scienze applicate" che fornisce allo studente competenze
particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura
scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle
scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e
all'informatica e alle loro applicazioni" (art. 8 comma 2).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche
anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;
elaborare l'analisi critica dei fenomeni considerati,
la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e
la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta
scientifica;
analizzare le strutture logiche coinvolte ed i
modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
individuare le caratteristiche e l'apporto dei vari
linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici,
formali, artificiali);
comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione
fra scienza e vita quotidiana;
saper utilizzare gli strumenti informatici in
relazione all'analisi dei dati e alla modellizzazione di
specifici problemi scientifici e individuare la funzione
dell'informatica nello sviluppo scientifico;
saper applicare i metodi delle scienze in diversi
ambiti.
Liceo delle scienze umane.
"Il percorso del liceo delle scienze umane e'
indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei
fenomeni collegati alla costruzione dell'identita'
personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilita' e a maturare le competenze necessarie per cogliere
la complessita' e la specificita' dei processi formativi.
Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e
delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane"
(art. 9 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
aver acquisito le conoscenze dei principali campi
d'indagine delle scienze umane mediante gli apporti
specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica,
psicologica e socioantropologica;
aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio
diretto di opere e di autori significativi del passato e
contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie
educative, relazionali e sociali proprie della cultura
occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione
della civilta' europea;
saper identificare i modelli teorici e politici di
convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e
sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano
etico-civile e pedagogicoeducativo;
saper confrontare teorie e strumenti necessari per
comprendere la varieta' della realta' sociale, con
particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi
formativi, ai luoghi e alle pratiche dell'educazione
formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo
del lavoro, ai fenomeni interculturali;
possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in
maniera consapevole e critica, le principali metodologie
relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla
media education.
Opzione economico-sociale.
"Nell'ambito della programmazione regionale
dell'offerta formativa, puo' essere attivata l'opzione
economico-sociale che fornisce allo studente competenze
particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze
giuridiche, economiche e sociali" (art. 9, comma 2).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
conoscere i significati, i metodi e le categorie
interpretative messe a disposizione delle scienze
economiche, giuridiche e sociologiche;
comprendere i caratteri dell'economia come scienza
delle scelte responsabili sulle risorse di cui l'uomo
dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e
del diritto come scienza delle regole di natura giuridica
che disciplinano la convivenza sociale;
individuare le categorie antropologiche e sociali
utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni
culturali;
sviluppare la capacita' di misurare, con l'ausilio di
adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i
fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica
empirica dei principi teorici;
utilizzare le prospettive filosofiche,
storico-geografiche e scientifiche nello studio delle
interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali,
locali e personali;
saper identificare il legame esistente fra i fenomeni
culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche
sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a
quella globale;
avere acquisito in una seconda lingua moderna
strutture, modalita' e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento.».
 
Art. 3

Configurazione dell'indirizzo sportivo

1. La sezione ad indirizzo sportivo adotta le forme di flessibilita' didattica e organizzativa previste dal decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, anche al fine di adeguare il percorso liceale, nel quale essa e' strutturalmente inserita, agli specifici bisogni formativi degli studenti, ivi compresi gli alunni disabili e con bisogni educativi speciali. Ai fini della determinazione della quota del piano degli studi rimessa all'istituzione scolastica, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 10, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89.
2. L'orario annuale delle attivita' e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e' di n. 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a n. 27 ore medie settimanali e di n. 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a n. 30 ore medie settimanali.
3. Al superamento dell'esame di Stato e' rilasciato il diploma di liceo scientifico, con l'indicazione di "sezione ad indirizzo sportivo". Il diploma e' inoltre integrato con la certificazione delle competenze acquisite dallo studente.
4. Il diploma consente l'accesso all'universita' ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonche' ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore di cui ai capi II e III del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 86 dell'11 aprile 2008, fermo restando il valore del diploma medesimo a tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico.
5. In prima applicazione del presente regolamento, nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa, e tenuto conto della valutazione effettuata dall'ufficio scolastico regionale, le sezioni ad indirizzo sportivo di ciascuna regione non possono essere istituite in numero superiore a quello delle relative province, fermo restando il conseguimento, a regime, degli obiettivi finanziari di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed evitando comunque che l'attivazione di tali sezioni possa determinare esuberi di personale in una o piu' classi di concorso.
6. Eventuali sezioni aggiuntive di liceo ad indirizzo sportivo possono essere istituite qualora le risorse di organico annualmente assegnate lo consentano e sempreche' cio' non determini la creazione di situazioni di esubero di personale.
Note all'art. 3:
Per il testo del citato decreto del Presidente della
Repubblica n,. 275 del 1999, si vedano le note alle
premesse.
Si riporta il testo dell'articolo 10, comma 1, del
citato decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del
2010:
«Art. 10. (Orario annuale e attivita' educative e
didattiche). - 1. I percorsi dei licei sono riordinati
secondo i seguenti criteri:
a) i risultati di apprendimento sono declinati in
conoscenze, abilita' e competenze in relazione alla
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del
23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle
qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF), anche ai
fini della mobilita' delle persone sul territorio
dell'Unione europea;
b) l'orario annuale, comprensivo della quota
riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche
autonome ed all'insegnamento della religione cattolica in
conformita' all'accordo che apporta modifiche al concordato
lateranense e al relativo protocollo addizionale reso
esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle
conseguenti intese, e' articolato in attivita' e
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli
insegnamenti eventualmente previsti dal piano dell'offerta
formativa di cui ai commi 2, lettera c), e 3;
c) la quota dei piani di studio rimessa alle singole
istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi
definiti dalle regioni in coerenza con il profilo
educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 2,
comma 3, come determinata nei limiti del contingente di
organico ad esse annualmente assegnato e tenuto conto delle
richieste degli studenti e delle loro famiglie, non puo'
essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo
nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al
20 per cento nel quinto anno, fermo restando che l'orario
previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non
puo' essere ridotto in misura superiore a un terzo
nell'arco dei cinque anni e che non possono essere
soppresse le discipline previste nell'ultimo anno di corso
nei piani di studio di cui agli allegati B, C, D, E, F e G.
L'utilizzo di tale quota non dovra' determinare esuberi di
personale.
(Omissis).».
Il testo del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 25 gennaio 2008 (Linee guida per la
riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione
tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici
superiori), e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11
aprile 2008, n. 86.
Per il testo dell'articolo 64, del decreto-legge n. 112
del 2008, si vedano le note alle premesse.
 
Art. 4

Strumenti e misure operative

1. Al fine di assicurare il pieno raggiungimento delle finalita' istituzionali delle sezioni ad indirizzo sportivo, e' prevista la realizzazione di accordi e collaborazioni con soggetti qualificati. In particolare:
a) nell'ambito del sistema delle scuole statali, i competenti Uffici scolastici regionali stipulano apposite convenzioni con i Comitati regionali del CONI e del CIP e con le province in materia di rapporti tra le istituzioni scolastiche interessate ed i soggetti associati al CONI e al CIP o da essi riconosciuti, sulla base di linee programmatiche definite di concerto tra il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e il Ministro con delega allo sport e concordate con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e il Comitato Italiano Paralimpico (CIP). Dalla stipula delle convenzioni non possono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
b) nell'ambito del sistema delle scuole paritarie, i gestori stipulano apposite convenzioni con i Comitati regionali del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) in materia di rapporti tra le istituzioni scolastiche interessate ed i soggetti associati al CONI e al CIP o da essi riconosciuti. Le suddette convenzioni devono essere conformi alle eventuali convenzioni di cui alla lettera a);
c) le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, nelle quali sono attivate sezioni ad indirizzo sportivo, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni con universita' statali o private, ovvero con province, comuni, citta' metropolitane, istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul territorio che intendano dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi legati alla formazione e all'attivita' sportiva. Dalla stipula delle convenzioni non possono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
 
Art. 5

Regioni a statuto speciale e
province autonome di Trento e di Bolzano

1. All'attuazione del presente regolamento nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano si provvede in conformita' ai rispettivi statuti e relative norme di attuazione, nonche' alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
2. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche alle scuole con lingua di insegnamento slovena, fatte salve le modifiche ed integrazioni per gli opportuni adattamenti agli specifici ordinamenti di tali scuole, nel limite massimo di n. 1188 ore annuali.
Note all'art. 5:
Il testo della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.
3 ( Modifiche al titolo V della parte seconda della
Costituzione), e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
24 ottobre 2001, n. 248.
 
Art. 6

Verifiche periodiche

1. Il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca - Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica procede ad una verifica periodica dell'efficacia delle attivita' della sezione ad indirizzo sportivo, anche in collegamento con le iniziative del sistema nazionale di valutazione individuato dall'articolo 2, commi dal 4-septiesdecies al 4-undevicies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10. A tal fine, per un quinquennio dall'entrata in vigore del regolamento, il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca si avvale di un apposito gruppo di lavoro, avente la funzione di monitorare sul territorio nazionale l'assetto organizzativo-didattico-disciplinare della sezione ad indirizzo sportivo, nonche' le esperienze realizzate dalle scuole in campo didattico-sportivo ai sensi degli articoli 4, 5 e 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, le professionalita' cosi' formate, l'impiantistica specifica degli istituti scolastici e la cultura sportiva propria di ogni territorio. Dall'istituzione del gruppo di lavoro non possono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Note all'art. 6:
Per il testo dell'articolo 2, commi dal 4-septiesdecies
al 4-undevicies, del citato decreto-legge n. 225 del 2010,
si vedano le note alle premesse.
Si riporta il testo degli articoli 4, 5 e 6 del
citatodecreto del Presidente della Repubblica n,. 275 del
1999:
«Art. 4. (Autonomia didattica). - 1. Le istituzioni
scolastiche, nel rispetto della liberta' di insegnamento,
della liberta' di scelta educativa delle famiglie e delle
finalita' generali del sistema, a norma dell'articolo 8
concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi
funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e
alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e
valorizzano le diversita', promuovono le potenzialita' di
ciascuno adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo.
2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le
istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento
e dello svolgimento delle singole discipline e attivita'
nel modo piu' adeguato al tipo di studi e ai ritmi di
apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni
scolastiche possono adottare tutte le forme di
flessibilita' che ritengono opportune e tra l'altro:
a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di
ciascuna disciplina e attivita';
b) la definizione di unita' di insegnamento non
coincidenti con l'unita' oraria della lezione e
l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di
cui all'articolo 8, degli spazi orari residui;
c) l'attivazione di percorsi didattici
individualizzati, nel rispetto del principio generale
dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo,
anche in relazione agli alunni in situazione di handicap
secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n.
104;
d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni
provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi
anni di corso;
e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti
disciplinari.
3. Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere
programmati, anche sulla base degli interessi manifestati
dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono piu'
discipline e attivita', nonche' insegnamenti in lingua
straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.
4. Nell'esercizio della autonomia didattica le
istituzioni scolastiche assicurano comunque la
realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di
continuita' e di orientamento scolastico e professionale,
coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli
enti locali in materia di interventi integrati a norma
dell'articolo 139, comma 2, lett. b), del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Individuano inoltre le
modalita' e i criteri di valutazione degli alunni nel
rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la
valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle
istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.
5. La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle
metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i
libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta
formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate con criteri
di trasparenza e tempestivita'. Esse favoriscono
l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative.
6. I criteri per il riconoscimento dei crediti e per il
recupero dei debiti scolastici riferiti ai percorsi dei
singoli alunni sono individuati dalle istituzioni
scolastiche avuto riguardo agli obiettivi specifici di
apprendimento di cui all'articolo 8 e tenuto conto della
necessita' di facilitare i passaggi tra diversi tipi e
indirizzi di studio, di favorire l'integrazione tra sistemi
formativi, di agevolare le uscite e i rientri tra scuola,
formazione professionale e mondo del lavoro. Sono altresi'
individuati i criteri per il riconoscimento dei crediti
formativi relativi alle attivita' realizzate nell'ambito
dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente
effettuate dagli alunni e debitamente accertate o
certificate.
7. Il riconoscimento reciproco dei crediti tra diversi
sistemi formativi e la relativa certificazione sono
effettuati ai sensi della disciplina di cui all'articolo 17
della legge 24 giugno 1997, n. 196, fermo restando il
valore legale dei titoli di studio previsti dall'attuale
ordinamento. ».
«Art. 5. (Autonomia organizzativa). - 1. Le istituzioni
scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego
dei docenti, ogni modalita' organizzativa che sia
espressione di liberta' progettuale e sia coerente con gli
obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo
di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi
innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa.
2. Gli adattamenti del calendario scolastico sono
stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle
esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa, nel
rispetto delle funzioni in materia di determinazione del
calendario scolastico esercitate dalle Regioni a norma
dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
3. L'orario complessivo del curricolo e quello
destinato alle singole discipline e attivita' sono
organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una
programmazione plurisettimanale, fermi restando
l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni
settimanali e il rispetto del monte ore annuale,
pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e
attivita' obbligatorie.
4. In ciascuna istituzione scolastica le modalita' di
impiego dei docenti possono essere diversificate nelle
varie classi e sezioni in funzione delle eventuali
differenziazioni nelle scelte metodologiche ed
organizzative adottate nel piano dell'offerta formativa.».
«Art. 6. (Autonomia di ricerca, sperimentazione e
sviluppo). - 1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o
tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca,
sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico delle realta'
locali e curando tra l'altro:
a) la progettazione formativa e la ricerca
valutativa;
b) la formazione e l'aggiornamento culturale e
professionale del personale scolastico;
c) l'innovazione metodologica e disciplinare;
d) la ricerca didattica sulle diverse valenze delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla
loro integrazione nei processi formativi;
e) la documentazione educativa e la sua diffusione
all'interno della scuola;
f) gli scambi di informazioni, esperienze e materiali
didattici;
g) l'integrazione fra le diverse articolazioni del
sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali
competenti, fra diversi sistemi formativi, ivi compresa la
formazione professionale.
2. Se il progetto di ricerca e innovazione richiede
modifiche strutturali che vanno oltre la flessibilita'
curricolare prevista dall'articolo 8, le istituzioni
scolastiche propongono iniziative finalizzate alle
innovazioni con le modalita' di cui all'articolo 11.
3. Ai fini di cui al presente articolo le istituzioni
scolastiche sviluppano e potenziano lo scambio di
documentazione e di informazioni attivando collegamenti
reciproci, nonche' con il Centro europeo dell'educazione,
la Biblioteca di documentazione pedagogica e gli Istituti
regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento
educativi; tali collegamenti possono estendersi a
universita' e ad altri soggetti pubblici e privati che
svolgono attivita' di ricerca.».
 
Art. 7
Disposizioni finali

1. Le disposizioni del presente regolamento trovano applicazione a decorrere dall'anno scolastico successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
2. All'attuazione del presente regolamento si provvede nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali previste a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, fermi restando gli obiettivi previsti dall'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 5 marzo 2013

NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei
Ministri

Profumo, Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca

Grilli, Ministro dell'economia e delle
finanze

Patroni Griffi, Ministro per la pubblica
amministrazione e la semplificazione

Gnudi, Ministro per gli affari regionali,
il turismo e lo sport
Visto, il Guardasigilli: Severino

Registrato alla Corte dei conti il 10 maggio 2013 Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, del MIBAC, del Min. Salute e del Min. Lavoro, registro n. 6, foglio n. 1
Note all'art. 7:
Per il testo dell'articolo 64, del citato decreto-legge
n. 112 del 2008, si vedano le note alle premesse.
 
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