Gazzetta n. 113 del 16 maggio 2013 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 14 maggio 2013
Riparto degli spazi finanziari di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, sulla base dell'Accordo sancito in Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali il 9 maggio 2013, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 .


IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO

Visto il comma 1 dell'art. 1 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, che prevede che i pagamenti di debiti di parte capitale certi liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012, ovvero dei debiti di parte capitale per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine, ivi inclusi i citati pagamenti delle province in favore dei comuni, sostenuti nel corso del 2013 dagli enti locali, sono esclusi dai vincoli del patto di stabilita' interno per un importo complessivo di 5.000 milioni di euro;
Visto il comma 2 del citato art. 1 del decreto-legge n. 35 del 2013 che prevede che, ai fini della distribuzione della predetta esclusione tra i singoli enti locali, i comuni e le province comunicano, mediante il sistema web della Ragioneria generale dello Stato, entro il termine del 30 aprile 2013, gli spazi finanziari di cui necessitano per sostenere i pagamenti di cui al citato comma 1 e che, ai fini del riparto, si considerano solo le comunicazioni pervenute entro il predetto termine;
Visto il comma 3 dell'art. 1 del predetto decreto-legge n. 35 del 2013 che dispone che, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze sono individuati, entro il 15 maggio 2013, per ciascun ente locale, gli importi dei pagamenti da escludere dal patto di stabilita' interno per il 90 per cento dell'importo di cui al comma 1 sulla base delle modalita' di riparto individuate dalla Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali che potra' fornire entro il 10 maggio 2013, ovvero, in mancanza, su base proporzionale. Con successivo decreto da emanarsi entro il 15 luglio 2013 in relazione alle richieste pervenute entro il 5 luglio si procede al riparto della quota residua del 10 per cento;
Visto l'Accordo tra Governo, province e comuni sancito in Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali nella seduta del 9 maggio 2013 con il quale sono state definite le modalita' di riparto tra gli enti locali degli importi dei pagamenti da escludere dal patto di stabilita' interno 2013;
Considerato che il richiamato Accordo prevede che la distribuzione tra i singoli enti locali degli importi dei pagamenti da escludere dal patto di stabilita' interno 2013 avviene, prioritariamente, con riferimento ai debiti per appalti di lavori pubblici certi liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 e ai debiti per appalti di lavori pubblici per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento o sia stato trasmesso lo stato di avanzamento lavori entro il predetto termine, non estinti alla data dell'8 aprile 2013 e, successivamente, con riferimento ai debiti di parte capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 e ai debiti di parte capitale per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine non estinti alla data dell'8 aprile 2013, diversi da quelli per appalti di lavori pubblici;
Tenuto conto altresi' che il citato Accordo prevede che, qualora residuino spazi finanziari ai sensi del comma 1 dell'art. 1 del citato decreto-legge n. 35 del 2013, questi possono essere attribuiti agli enti locali per escludere dal patto di stabilita' interno 2013 i pagamenti in conto capitale effettuati prima del 9 aprile 2013 relativi ai medesimi debiti, in proporzione alle richieste effettuate a valere sui medesimi pagamenti;
Considerato che le richieste di spazi finanziari per i pagamenti di debiti di parte capitale certi liquidi ed esigibili pervenute ai sensi del comma 2 non estinti alla data dell'8 aprile 2013 sono pari a 3.248 milioni di euro e che quelle relative agli analoghi debiti pagati dal 1 gennaio 2013 all'8 aprile 2013 sono pari a 2.010 milioni di euro;
Considerato che residuano spazi finanziari per un ammontare pari a 1.252 milioni di euro da attribuire, in base al citato Accordo, agli enti locali per escludere dal patto di stabilita' interno 2013 i pagamenti in conto capitale effettuati prima del 9 aprile 2013 relativi ai predetti debiti, in proporzione alle richieste effettuate a valere sui medesimi pagamenti;
Considerato altresi' che il richiamato Accordo prevede che, in seconda istanza, agli enti locali, che non hanno effettuato richieste di spazi finanziari entro il 30 aprile 2013, e' attribuito, con priorita', ove possibile e ferme restando le predette modalita' di distribuzione, l'intero ammontare della richiesta relativa ai debiti in conto capitale non estinti alla data dell'8 aprile 2013;
Tenuto conto che il comma 1 dell'art. 6 del citato decreto-legge n. 35 del 2013 dispone che i pagamenti di cui all'art. 1 comma 1 sono effettuati dando priorita', ai fini del pagamento, ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e che, tra piu' crediti non oggetto di cessione pro soluto, il pagamento deve essere imputato al credito piu' antico, come risultante dalla fattura o dalla richiesta equivalente di pagamento;
Ravvisata l'opportunita' di procedere, al fine di dare attuazione alle disposizioni di cui al richiamato comma 3 dell'art. 1 del decreto-legge n. 35 del 2013, alla ripartizione del 90 per cento dell'importo di cui al comma 1;

Decreta:

Articolo unico

1. Agli enti locali che hanno effettuato richiesta di spazi finanziari ai sensi del comma 2 dell'art. 1 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, sono attribuiti, in base all'Accordo sancito in Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali il 9 maggio 2013, spazi finanziari per effettuare pagamenti di debiti per appalti di lavori pubblici certi liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 o per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento o sia stato trasmesso lo stato di avanzamento lavori entro il predetto termine nonche' per pagamenti dei restanti debiti di parte capitale, diversi da quelli per appalti di lavori pubblici, certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 o per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine, non estinti alla data dell'8 aprile 2013. L'importo dei suddetti spazi finanziari attribuiti a ciascun ente locale e' indicato nella colonna A della allegata tabella che e' parte integrante del presente decreto.
2. Agli enti locali che hanno effettuato richiesta di spazi finanziari ai sensi del comma 2 dell'art. 1 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, sono attribuiti, in base all'Accordo sancito in Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali il 9 maggio 2013, spazi finanziari per escludere dal patto di stabilita' interno 2013 i pagamenti in conto capitale effettuati prima del 9 aprile 2013 relativi ai medesimi debiti di cui al comma 1, in proporzione alle richieste effettuate a valere sui medesimi pagamenti. L'importo dei predetti spazi finanziari attribuiti a ciascun ente locale e' indicato nella colonna B della allegata tabella che e' parte integrante del presente decreto.
3. I pagamenti di cui al presente articolo sono effettuati dando priorita' ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e, tra piu' crediti non oggetto di cessione pro soluto, a quelli relativi al credito piu' antico, come risultante dalla fattura o dalla richiesta equivalente di pagamento.
4. Gli enti locali hanno la facolta' di effettuare, in sede di riparto del restante 10 per cento, riduzioni o incrementi delle richieste operate entro il 30 aprile 2013. Gli eventuali spazi finanziari che si liberano a fronte delle riduzioni delle richieste sono aggiunti al predetto 10 per cento e ripartiti con il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze da emanare entro il 15 luglio 2013. Agli enti locali, che non hanno effettuato richieste di spazi finanziari entro il 30 aprile 2013, e' attribuito, con priorita', ove possibile e ferme restando le predette modalita' di distribuzione, l'intero ammontare della richiesta relativa ai debiti in conto capitale non estinti alla data dell'8 aprile 2013.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 14 maggio 2013

Il ragioniere generale dello Stato: Canzio
 
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