Gazzetta n. 50 del 28 febbraio 2013 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 26 ottobre 2012
Relazioni sul Sistema Monitoraggio Investimenti Pubblici (MIP) e Codice Unico di Progetto (CUP), relative al primo e secondo semestre 2011. (Delibera n. 124/2012).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto l'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che prevede, fra l'altro, la costituzione, presso questo Comitato, di un sistema di Monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e l'invio, sempre da parte di questo Comitato, di un rapporto semestrale al Parlamento sull'evoluzione del sistema suddetto;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale dispone che, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ai fini del suddetto monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico, nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un Codice unico di progetto (CUP), demandando a questo Comitato il compito di disciplinarne modalita' e procedure attuative;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, che all'art. 176, comma 3, lettera e), come integrato dall'art. 3, comma 1, lettera l) del decreto legislativo 31 luglio 2007, n. 113, demanda a questo Comitato di definire i contenuti degli accordi in materia di sicurezza, prevenzione e repressione della criminalita' sulla base delle linee guida indicate dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), istituito ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006);
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, e visti in particolare:
l'art. 3, che prevede, al fine di prevenire infiltrazioni criminali, l'onere di tracciabilita' dei flussi finanziari a carico degli appaltatori, subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonche' a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi titolo interessati a lavori, servizi e forniture pubbliche, tra l'altro disponendo che gli strumenti di pagamento debbano riportare il Codice identificativo di gara (CIG) e, ove obbligatorio ai sensi del menzionato art. 11 della legge n. 3/2003, il CUP;
l'art. 6, che sanziona, tra l'altro, la mancata apposizione del CUP sui suddetti strumenti di pagamento;
Vista la propria delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003), con la quale si e' definito e regolamentato il funzionamento del CUP, e visto, in particolare, il punto 1.1.7, che istituisce la struttura di supporto CUP, che deve riferire, con periodicita' semestrale, alla segreteria di questo Comitato (oggi Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri - DIPE) sulle attivita' svolte, facendosi carico anche delle proposte di sviluppo e di aggiornamento del sistema MIP-CUP;
Vista la propria delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 24/2004), con la quale e' stato stabilito che il CUP debba essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei e informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico;
Vista la propria delibera 29 settembre 2004, n. 25 (Gazzetta Ufficiale n. 24/2004), che al punto 6 da' incarico alla struttura di supporto CUP, opportunamente rafforzata, di operare, tra l'altro, come «Unita' centrale» preposta all'avviamento e alla gestione dello stesso sistema MIP e prevede la possibilita' di attuare una fase sperimentale in accordo con altre Amministrazioni;
Vista la propria delibera 17 novembre 2006, n. 151 (Gazzetta Ufficiale n.14/2007), con la quale questo Comitato da' mandato alla propria segreteria (oggi Presidenza del Consiglio dei Ministri - DIPE) di attivare una fase di sperimentazione del MIP con riferimento al settore dei lavori pubblici, basata sul collegamento tra il sistema CUP, il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE) e i principali sistemi di monitoraggio che seguono le infrastrutture d'interesse nazionale, tramite la stipula di specifici protocolli d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze - Ragioneria generale dello Stato (RGS), con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con le altre Amministrazioni che gestiscono i suddetti sistemi;
Visti i protocolli d'intesa sottoscritti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - DIPE, ai sensi della richiamata delibera n. 151/2006, rispettivamente con il Ministero dell'economia e delle finanze - RGS, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le regioni Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, la provincia di Milano, il comune di Bologna, «ANAS S.p.a.» e «Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.»;
Vista la propria delibera 26 giugno 2009, n. 34, che al punto 2.3 stabilisce che, per il proseguimento della sperimentazione e dello sviluppo del sistema MIP, il DIPE dara' avvio alla progettazione dei settori incentivi, ricerca e formazione, anche con la stipula di specifici protocolli d'intesa con amministrazioni ed enti che seguono detti settori;
Visti i protocolli d'intesa sottoscritti dalla Presidenza del Consiglio - DIPE, ai sensi della sopra citata delibera n. 34/2009, rispettivamente con il Ministero dello sviluppo economico, l'Universita' di «Tor Vergata», il Consiglio nazionale delle ricerche e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
Viste le proprie delibere 27 marzo 2008, n. 50 (Gazzetta Ufficiale n. 186/2008), e 18 dicembre 2008, n. 107 (Gazzetta Ufficiale n. 61/2009), con le quali questo Comitato ha attivato una fase di sperimentazione del monitoraggio finanziario della filiera dei fornitori delle infrastrutture strategiche, previsto dal citato art. 176, comma 3, lettera e) del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, individuando quale oggetto della sperimentazione una parte della tratta T5 della Metro C di Roma, realizzata dal Consorzio E.R.E.A.;
Vista la propria delibera 13 maggio 2010, n. 4 (Gazzetta Ufficiale n. 216/2010), con la quale si e' deliberato di estendere alla «Variante di Cannitello» la sperimentazione del monitoraggio finanziario previsto dal citato art. 176, comma 3, lettera e) del decreto legislativo n. 163/2006;
Vista la propria delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011), con la quale, tra l'altro:
sono state approvate le relazioni sul sistema MIP-CUP relative al primo e al secondo semestre 2010, comprensive della relazione conclusiva sulla sperimentazione del monitoraggio finanziario su parte della tratta T5 della linea C della Metropolitana di Roma, realizzata dal Consorzio E.R.E.A, di cui alla sopra citata delibera n. 50/2008;
sono stati dettati criteri per l'estensione della sperimentazione del monitoraggio finanziario alla «Variante di Cannitello» (caratterizzata dal CUP J94F04000030001), opera inserita nel Programma delle infrastrutture strategiche, di cui alla delibera CIPE n. 121/2001, e il cui progetto definitivo e' stato approvato da questo Comitato con delibera 29 marzo 2006, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 290/2006);
e' stato stabilito che il completamento della sperimentazione del monitoraggio proseguisse in sede di attuazione del progetto «C.A.P.A.C.I.» («Creating Automated Procedures Against Criminal Infiltration in public contracts»), predisposto, con il supporto di FORMEZ, dal DIPE congiuntamente al Ministero dell'interno e al Consorzio CBI e proposto dal suddetto Ministero, su input del coordinatore del CCASGO, alla Commissione europea nell'ambito della procedura avviata da detta Commissione per selezionare progetti inerenti la sicurezza;
e' stato previsto che detto completamento avesse, fra gli altri, l'obiettivo di mettere a punto alcuni applicativi informatici, tra cui in particolare quelli concernenti un sistema di warning automatico;
Viste le relazioni sul sistema Monitoraggio investimenti pubblici (MIP) e Codice unico di progetto (CUP), nonche' sull'evoluzione del progetto C.A.P.A.C.I., relative al primo e al secondo semestre 2011, predisposte dal DIPE per l'invio al Parlamento ai sensi dell'art. 1, comma 6, della citata legge n. 144/1999, corredate dalle relazioni dei Gruppi di lavoro MIP relative al primo e al secondo semestre 2011, concernenti le attivita' svolte, in coerenza con i protocolli firmati con le sopra menzionate Amministrazioni, per la progettazione del MIP nei settori lavori pubblici, incentivi a unita' produttive, ricerca e formazione;
Vista la nota 24 ottobre 2012, n. 2735, con la quale il Ministro per la coesione territoriale ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della riunione di questo Comitato delle suddette relazioni;
Vista la nota 25 ottobre 2012, n. 4353, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato;
Ritenuto necessario confermare la struttura di supporto CUP, oggi utilizzata anche per la progettazione del sistema MIP, rafforzandola - come previsto dalle citate delibere nn. 25/2004, 86/2007, 20/2008, 34/2009, 54/2010 e 45/2011 - e dotandola di un'organizzazione piu' stabile in vista delle crescenti necessita' delle banche dati CUP e del sistema MIP;
Ritenuto di fare proprie le relazioni semestrali sul sistema MIP-CUP relative al primo e al secondo semestre 2011, presentate dal DIPE a questo Comitato, e di trasmetterle al Parlamento, ai sensi dell'art. 1, comma 6, della citata legge n. 144/1999;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Su proposta del Ministro per la coesione territoriale, nelle funzioni di segretario di questo Comitato;

Prende atto:

1. Per quanto concerne il Codice Unico di Progetto:
che la banca dati CUP a fine dicembre 2011 presentava 1.520.000 progetti d'investimento pubblico (a fronte di circa 870.000 a fine 2010, 570.000 a fine 2009, 457.000 a fine 2008 e di 310.000 a fine 2007) - progetti dei quali e' evidenziata la ripartizione per natura, settore e regione;
che gli enti accreditati, responsabili della realizzazione dei progetti e quindi della richiesta del CUP, erano alla stessa data oltre 21.000 (erano 16.300 a fine 2010, 15.300 a fine 2009, 14.400 a fine 2008 e 9.500 a fine 2007) e gli utenti registrati al sistema CUP - i funzionari degli enti accreditati incaricati di interagire con detto sistema - erano, sempre a fine 2011, 56.000;
che la normativa introdotta con la citata legge n. 136/2010 e successive modificazioni ed integrazioni ha continuato a esercitare un effetto trainante sulla diffusione del CUP a livello nazionale, comportando un rilevantissimo incremento di tutte le attivita' riferite alle banche dati del sistema;
che le relazioni illustrano il contenuto anche informativo della banca dati CUP, presentando a titolo di esempio la situazione - a meta' luglio e a fine ottobre 2011 - dei contributi a favore dei privati per gli interventi post sisma del 2009 in Abruzzo, decisi dai comuni interessati (circa 30.000 progetti, per un costo complessivo di 1,2 miliardi di euro, quasi completamente finanziato dal settore pubblico).
2. Per quanto attiene il rapporto tra il sistema CUP e il Sistema informativo operazioni enti pubblici (SIOPE) della Ragioneria generale dello Stato:
che, dall'elaborazione dei dati ricevuti da SIOPE, risulta che i mandati informatici con campo CUP compilato a fine 2011 erano circa 246.000 (erano circa 56.500 a fine 2010, 28.000 a fine 2009 e circa 16.400 a fine 2008), di cui 193.000 con il campo CUP compilato correttamente (a fronte di 43.400 a fine 2010, 20.700 a fine 2009 e di 10.200 a fine 2008).
3. Per quanto riguarda il MIP:
che le relazioni evidenziano, per i vari settori, la relativa fase di progettazione/ attuazione;
che in particolare, a fine dicembre 2011, l'identificazione del «set minimo» di dati necessari a seguire l'evoluzione di ciascun progetto era completata per il settore lavori pubblici e in corso per incentivi, contributi a privati, formazione e ricerca;
che per il MIP lavori pubblici nel secondo semestre 2011 si e' proceduto inoltre a individuare i problemi e le relative soluzioni per i flussi informatici relativi ai dati di ANAS, Consorzio Venezia Nuova e RFI, predisponendo e testando i necessari applicativi informatici e verificando i risultati ottenuti;
che si sono costituiti e hanno iniziato a operare i gruppi di lavoro previsti dai protocolli firmati con il CNR e l'Istituto nazionale di vulcanologia;
che, nella relazione concernente il 2° semestre 2011, il DIPE formula alcune proposte, che si condividono, intese al completamento del sistema MIP-CUP e alla razionalizzazione del complesso dei sistemi di monitoraggio attualmente operativi, suggerendo in particolare la redazione di un piano triennale che preveda il completamento e l'attivazione del sistema MIP-CUP e l'istituzione di un tavolo di lavoro fra le Amministrazioni interessate ai vari sistemi di monitoraggio, centrali e regionali, attualmente operativi, con l'obiettivo della razionalizzazione del complesso di tali sistemi tramite la condivisione di criteri relativamente all'impostazione e al funzionamento dei sistemi stessi.
4. Per quanto concerne il monitoraggio dei flussi finanziari della filiera dei fornitori delle grandi opere e il progetto C.A.P.A.C.I.:
che le relazioni presentano l'evoluzione, a fine giugno e a fine dicembre 2011, della progettazione del sistema di Monitoraggio finanziario delle grandi opere, (MGO), basato sulla previsione dell'utilizzo del CUP, di conti correnti dedicati in modo esclusivo alla singola opera e di bonifici on line;
che le relazioni sottolineano che detto sistema permette il monitoraggio dei flussi finanziari, che intercorrono fra le aziende appartenenti alla filiera dei fornitori e subfornitori del soggetto aggiudicatario e il popolamento di una banca dati, atta a essere interrogata con sistemi di business intelligence al fine di cogliere e gestire le informazioni di interesse;
che, nell'ambito di tale esperienza, e' stato elaborato il citato progetto C.A.P.A.C.I., presentato a giugno 2011 agli uffici della Commissione europea e da questa approvato per il cofinanziamento all'inizio di settembre 2011;
che ha quindi iniziato a operare un apposito gruppo di lavoro MGO - C.A.P.A.C.I., il quale ha proceduto, nel corso del 2011, a un'analisi dei problemi incontrati dalle aziende della filiera e dalle banche e all'individuazione delle possibili soluzioni, ad approfondimenti in merito a criteri e modalita' di interrogazione della banca dati e allo studio della legislazione antimafia e antiriciclaggio di alcuni Paesi europei;
che il completamento del sistema MGO - C.A.P.A.C.I prevede essenzialmente il test degli applicativi informatici di acquisizione e analisi dei dati con riferimento a piu' opere / imprese e la messa a punto di un sistema di warning automatici, che gli applicativi dovranno fornire insieme a una reportistica periodica, anche questa da identificare compiutamente;
che il cofinanziamento comunitario comporta l'impegno italiano a rendere disponibile il sistema di monitoraggio per altri paesi europei, supportandoli nell'eventuale adattamento alle condizioni locali;
che attualmente il citato gruppo di lavoro sta individuando ulteriori opere da utilizzare per il progetto;

Delibera:
1. Approvazione delle relazioni relative al primo e al secondo semestre 2011.
1.1. Sono approvate le relazioni sul sistema MIP-CUP relative al primo e al secondo semestre 2011, comprensive del resoconto sullo sviluppo del progetto C.A.P.A.C.I., nell'ambito del sistema Monitoraggio finanziario grandi opere.
1.2. Le relazioni di cui al punto 1.1 sono trasmesse al Parlamento ai sensi dell'art. 1, comma 6, della legge 17 maggio 1999, n. 144. 2. Misure per lo sviluppo del sistema MIP-CUP.
2.1. Il DIPE dovra' elaborare, ai fini della presentazione a questo Comitato, entro sei mesi dalla data di pubblicazione della presente delibera, un piano per gli anni 2013-2015, che preveda il completamento del sistema MIP-CUP e la sua attivazione sul territorio nazionale, individuando le relative azioni da svolgere nel triennio, con una stima dei costi connessi, sia per la gestione della banche dati sia per lo sviluppo degli applicativi informatici.
2.2. Il DIPE dovra' altresi' procedere, entro sei mesi dalla data di pubblicazione della presente delibera, all'istituzione di un tavolo di lavoro fra le Amministrazioni, sia centrali sia regionali, titolari di sistemi di monitoraggio, per la razionalizzazione del complesso di tali sistemi da perseguire con l'individuazione e la condivisione di criteri di impostazione e di funzionamento, con gli obiettivi della semplificazione amministrativa, del contenimento dei costi di progettazione e di gestione dei sistemi e della facilitazione nel confronto delle varie elaborazioni per ridurre le possibilita' di errore.
Detti criteri, previa intesa della Conferenza Stato-regioni, saranno sottoposti a questo Comitato, che emanera' al riguardo apposite linee guida.

Roma, 26 ottobre 2012

Il Presidente: Monti
Il segretario: Barca
Registrato alla Corte dei conti il 15 febbraio 2013 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 369
 
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