Gazzetta n. 229 del 1 ottobre 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 14 giugno 2012
Liquidazione coatta amministrativa della «Giovarello S.C. Societa' Cooperativa», in Villa Minozzo e nomina del commissario liquidatore.


IL DIRETTORE GENERALE
per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Viste le risultanze della revisione ordinaria in data 29 marzo 2011 e del successivo accertamento in data 20 luglio 2011 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata;
Viste le risultanze degli ulteriori accertamenti d'ufficio presso il registro delle imprese;
Visto che in data 2 novembre 2011 e' stato comunicato, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/90, l'avvio del procedimento di liquidazione coatta amministrativa al Legale Rappresentante della cooperativa e al Tribunale competente per territorio;
Visto che il termine per proporre osservazioni e controdeduzioni e' scaduto senza che all'amministrazione siano pervenute comunicazioni da parte degli interessati;
Visto l'art. 2545-terdecies c.c. e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 198 del r.d. 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1

La Coop. Giovarello S.C. Societa' cooperativa, in liquidazione, con sede in Villa Minozzo (RE) (codice fiscale 02206240356) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c.
Considerate le specifiche e plurime competenze in materia e' nominato commissario liquidatore la rag. Cristiana De Simone, nata a Roma il 3 marzo 1970, ivi domiciliata in via Gaetano Ermoli, n. 22.
 
Art. 2

Al commissario nominato spetta il trattamento economico previsto dal D.M. 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella G.U. n. 72 del 27 marzo 2001.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.
Roma, 14 giugno 2012

Il direttore generale: Esposito
 
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