Gazzetta n. 160 del 12 luglio 2011 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 27 aprile 2011
Liquidazione coatta amministrativa della «La Tentazione Societa' Cooperativa», in Castelnuovo di Farfa e nomina del commissario liquidatore.


IL DIRETTORE GENERALE
per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, per la parte riguardante le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Viste le risultanze della relazione della mancata revisione in data 25 maggio 2010 e del supplemento di ispezione in data 30 giugno 2010 da parte dell'associazione di rappresentanza, dal quale risulta la proposta del provvedimento di sostituzione dei liquidatori ai sensi dell'art. 2545-octiesdecies c.c.;
Viste le risultanze degli ulteriori accertamenti d'ufficio presso il registro delle imprese;
Considerato che dall'esame della situazione patrimoniale e' stato rilevato lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata;
Visto l'art. 2545-terdecies c.c. e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 198 del r.d. 16 marzo 1942, n. 267;
Sentita l'Associazione di rappresentanza;

Decreta:

Art. 1

La Societa' Cooperativa LA TENTAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA (codice fiscale 00919140574) con sede in CASTELNUOVO DI FARFA (RI) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c. e il Dr. Vito PUCE, nato a Taranto il 22 dicembre 1964, domiciliato in Roma, via Etna, n. 14, ne e' nominato commissario liquidatore.
 
Art. 2

Al commissario nominato spetta il trattamento economico previsto dal D.M. 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.
Roma, 27 aprile 2011

Il direttore generale: Esposito
 
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