Gazzetta n. 294 del 17 dicembre 2010 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DECRETO 11 ottobre 2010
Approvazione delle variazioni del programma di interventi finanziati con le risorse di cui all'art. 9 della legge n. 413 del 30 novembre 1998, rifinanziate dall'art. 36, comma 2, della legge n. 166 del 1º agosto 2002, per la realizzazione di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti, con approvazione della ripartizione delle risorse.


IL DIRETTORE GENERALE
per i porti

Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, recante «Riordino della legislazione in materia portuale»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, concernente il «Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni»;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni ed integrazioni, che all'art. 128 reca disposizioni in materia di programmazione delle opere pubbliche;
Vista la legge 30 novembre 1998, n. 413, concernente il «Rifinanziamento degli interventi per l'industria cantieristica ed amatoriale ed attuazione della normativa comunitaria di settore che all'art. 9, comma 1, prevede l'adozione ed il finanziamento di un programma per opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti», e successivi rifinanziamenti disposti con legge 23 dicembre 1999, n. 488, art. 54, comma 1, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000)», e con la legge 23 dicembre 2000, n. 388, art. 144, comma 1, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)»;
Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 426, art.1, comma 4, lettera d);
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 36, comma 2, dispone che «per il proseguimento del programma di ammodernamento e riqualificazione delle infrastrutture portuali di cui all'art. 9 della legge n. 413 del 1998, nonche' per gli interventi nel porto di Manfredonia di cui all'art. 1, comma 4, lettera d), della legge n. 426 del 1998, sono autorizzati ulteriori limiti di impegno quindicennali di 34.000.000,00 di euro per l'anno 2003 e di 64.000.000,00 di euro per l'anno 2004»;
Visto l'art. 60, comma 4, della legge 27 dicembre 2002, n. 289;
Visto il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito in legge 22 maggio 2010, n. 73;
Considerato che, con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei conti il 15 giugno 2004, registro n. 5, foglio n. 28, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2004, n. 193, e' stato approvato dal Ministro pro-tempore il programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione di porti, individuate quali opere prioritarie nell'ambito delle programmazioni triennali adottate dalle autorita' portuali ai sensi dell'art. 14 della legge n. 109 del 1994 e successive modificazioni ed integrazioni, ed approvato il piano di riparto delle risorse finanziarie disposto dall'art. 36, della citata legge n. 166 del 2002, nell'importo complessivo di € 1.398.100.005,00;
Considerato che, a valere sui medesimi fondi disposti dall'art. 36 della legge n. 166 del 2002, sono stati altresi' disposti, col decreto ministeriale del 3 giugno 2004, ulteriori finanziamenti per la realizzazione di opere infrastrutturali nei porti di Chioggia e Monfalcone, a cura delle rispettive aziende speciali del porto, dell'importo di rispettivi € 11.400.000,00, e sono stati altresi' disposti fondi dell'importo di € 4.999.995,00 per le finalita' indicate dalla legge 9 dicembre 1998, n. 426, art. 1, per il porto di Manfredonia;
Considerato che, ai sensi dell'art. 7 del citato decreto ministeriale 3 giugno 2004, su motivata richiesta da parte delle autorita' portuali, il Capo Dipartimento pro-tempore puo' procedere all'integrazione del programma degli interventi ammessi al finanziamento con il decreto medesimo, individuando nuove opere nell'ambito della programmazione triennale adottata dalle medesime autorita' ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni ed integrazioni;
Considerato che, ai sensi dell'art. 1 degli accordi procedimentali stipulati con le autorita' portuali, in attuazione dell'art. 4 del citato decreto ministeriale 3 giugno 2004, su motivata richiesta delle autorita' portuali, e' possibile procedere all'integrazione del programma degli interventi ammessi al finanziamento con il decreto medesimo, attraverso l'utilizzo di eventuali economie relative ai ribassi d'asta conseguiti a seguito di esperimento delle gare d'appalto relative ad interventi inseriti nella programmazione triennale adottata dalle autorita' portuali, previa approvazione del programma integrativo da parte del Capo Dipartimento pro-tempore;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 gennaio 2008, n. 211, recante «Regolamento di riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti» con cui viene individuata l'articolazione dell'Amministrazione delle infrastrutture e dei trasporti in diciotto Direzioni generali, incardinate in due Dipartimenti;
Visto il decreto ministeriale 2 aprile 2009, n. 307, recante il «Regolamento di organizzazione di secondo livello del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti» con il quale sono definiti i compiti degli uffici di livello dirigenziale non generale;
Vista la direttiva del Capo Dipartimento n. 2623/DTT dell'11 maggio 2009, vistata dall'Ufficio centrale di bilancio al n. 664, in data 16 giugno 2009, mediante la quale, in coerenza con la volonta' espressa dall'organo politico di vertice, sono individuati i compiti e le responsabilita' del Capo Dipartimento ed impartite direttive di carattere operativo e procedimentale ai direttori generali delle direzioni incardinate nel «Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici»;
Rilevato che, in conseguenza della nuova organizzazione e in coerenza con la sopra citata direttiva n. 2623/DTT dell'11 maggio 2009, la titolarita' della competenza in materia di programmazione in materia portuale risulta attribuita alla «Direzione generale dei porti»;
Considerato che, dopo l'approvazione e pubblicazione del programma di opere infrastrutturali di che trattasi, alcune autorita' portuali hanno rappresentato esigenze nuove e sopravvenute ed ostacoli che impediscono l'attuazione degli interventi programmati;
Tenuto conto che, con decreti di variazione del Ministro delle infrastrutture e trasporti, rispettivamente n. 7329 del 21 dicembre 2004, n. 1967 del 18 aprile 2005, n. 3581/3590 del 5 luglio 2005, n. 4349/4829/4966/5319 del 26 ottobre 2005, n. 416 del 2 febbraio 2006 e del Ministero delle infrastrutture n. 6 dell'8 gennaio 2007, n. 2642 del 28 dicembre 2007, n. 571 del 6 giugno 2008 e n. 16389 del 22 dicembre 2009, tutti registrati alla Corte dei conti, sono state individuate obiettive motivazioni che risultavano essere cause idonee di impedimento per l'attivazione degli interventi programmati, ed e' stata determinata una piu' esatta riqualificazione e quantificazione degli interventi gia' programmati, apportando modifiche al programma approvato;
Considerato che sono state ora rappresentate dalle autorita' portuali di Brindisi, Cagliari, Gioia Tauro, Livorno, Palermo, Piombino e Salerno, ulteriori richieste di rimodulazione degli interventi gia' approvati, ferme restando le rispettive quote di finanziamento assentite alle predette autorita';
Ritenuto di dover procedere alla modifica del programma degli interventi programmati di competenza delle predette autorita' portuali, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico connesso all'immediato appalto dei lavori;
Vista la nota in data 29 marzo 2010, n. 3380, con la quale l'autorita' portuale di Brindisi ha presentato una proposta di rimodulazione di una parte del programma di interventi ammessi al finanziamento statale, alla luce della constatata intervenuta non immediata cantierabilita' di alcuni interventi gia' approvati, le cui motivazioni sono sinteticamente riportate nella nota stessa, e la parallela appaltabilita' di altre opere infrastrutturali inserite nei vigenti atti programmatici dell'ente stesso e ritenute prioritarie nell'ambito della programmazione triennale dell'ente medesimo;
Viste le relazioni del responsabile del procedimento relative ai succitati progetti proposti in variazione;
Vista la nota in data 24 settembre 2010, n. 12604, con la quale, al termine della valutazione effettuata sugli atti relativi ai progetti proposti in variazione, e' stata rappresentata all'autorita' portuale di Brindisi che il progetto relativo al «completamento della infrastrutturazione portuale e adeguamento del molo chimico-gasiero (I lotto funzionale)», stante la sua redazione ancora a livello di «preliminare», non riveste le caratteristiche necessarie per essere considerato di immediata cantierabilita' e, conseguentemente, ha invitato l'autorita' portuale medesima a riformulare la proposta di variazione di che trattasi;
Vista la nota in data 27 settembre 2010, n. 9495, con la quale l'autorita' portuale di Brindisi, alla luce delle osservazioni formulate da questa Amministrazione con la nota sopra citata, ha trasmesso il nuovo programma di interventi da ammettere al finanziamento statale tenuto conto, tra altro, dell'incidenza degli oneri finanziari gravanti sul finanziamento ottenuto;
Ritenuto, in considerazione del fatto che non risulta ancora decorso il termine di cinque anni indicato dal comma 8-bis del citato decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito in legge 22 maggio 2010, n. 73, di poter procedere alla modifica del programma degli interventi programmati, approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Brindisi, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico connesso all'immediato appalto dei lavori;
Che, pertanto, fermo restando l'importo complessivo del finanziamento assentito, il quadro degli interventi approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Brindisi, che di seguito si riporta:
Parte di provvedimento in formato grafico

risulta rideterminato come segue:
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Vista la nota in data 6 aprile 2010, n. 2290, con la quale l'autorita' portuale di Cagliari ha rappresentato la necessita' di provvedere alla variazione del programma di interventi ammessi al finanziamento statale, proponendo di destinare le risorse programmate per i lavori di «Realizzazione darsena pescherecci nel porto di Cagliari» e «Adeguamento tecnico funzionale molo Sabaudo est», opere per le quali sono sopraggiunte notevoli difficolta' in ordine alla loro realizzazione, al finanziamento di altre opere portuali previste nella programmazione dell'ente e dichiarate di immediata cantierabilita';
Viste le note in data 30 settembre 2010, n. 6285, e 5 ottobre 2010, n. 6416, con le quali, nel fare seguito alla predetta nota 6 aprile 2010, n. 2290, sono state fornite precisazioni in merito agli importi dei quadri economici dei progetti in questione e fornite assicurazioni in merito alla conformita' dei predetti interventi al PRP vigente, agli strumenti programmatori dell'ente, alla normativa ambientale e che, pertanto non sussistono impedimenti alla cantierazione dei medesimi, previa acquisizione del favorevole parere del competente organo consultivo tecnico, gia' richiesto, in merito a due di essi;
Ritenuto, in considerazione del fatto che non risulta ancora decorso il termine di cinque anni indicato dal comma 8-bis del citato decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito in legge 22 maggio 2010, n. 73, di poter procedere alla modifica del programma degli interventi programmati, approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Cagliari, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico connesso all'immediato appalto dei lavori;
Che, pertanto, fermo restando l'importo complessivo del finanziamento assentito, il quadro degli interventi approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Cagliari, che di seguito si riporta:
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risulta rideterminato come segue:
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Vista la nota di questa Amministrazione del 30 novembre 2009, n. 15314, con la quale si segnala all'autorita' portuale di Gioia Tauro la necessita' di fornire opportuni chiarimenti in merito ad alcune difformita' tra la denominazione di alcuni interventi ammessi al finanziamento statale e quelli mandati ad effetto dalla predetta autorita' portuale, rilevate nell'esercizio dell'attivita' di monitoraggio degli interventi finanziati dalla legge in questione;
Vista la nota dell'autorita' portuale di Gioia Tauro in data 5 luglio 2010, n. 9081, sottoscritta dai rispettivi responsabili del procedimento degli interventi infrastrutturali finanziati con le risorse in argomento, con la quale vengono forniti chiarimenti in ordine all'operato dell'autorita' portuale relativamente alla riformulazione della titolazione di alcuni degli interventi finanziati e, nello specifico, si assicura che le rettifiche apportate ai titoli degli interventi hanno carattere non sostanziale e non incidono in concreto sui progetti all'epoca ammessi al finanziamento;
Considerato che, con la suddetta nota, e' stato altresi' precisato che le opere previste nel progetto denominato «escavo e posa tappetini», sono confluite nel piu' ampio progetto denominato «Lavori di approfondimento dei fondali del canale portuale e del bacino di espansione nonche' di adeguamento strutturale e realizzazione della terza via di corsa nei tratti "A", "B" e "C" delle banchine di levante», sul quale risulta acquisito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, dell'importo complessivo di euro 44.926.983,14, la cui integrale copertura finanziaria e' assicurata dall'autorita' portuale con altre risorse;
Rilevata l'opportunita' di provvedere alla modifica della denominazione dei progetti elencati negli atti di programmazione per renderla aderente al testo utilizzato nei progetti mandati in esecuzione;
Che, pertanto, fermo restando l'importo complessivo del finanziamento assentito, e la ripartizione del finanziamento tra gli interventi programmati, il titolo degli interventi approvati con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Gioia Tauro, che di seguito si riporta:
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risulta rideterminato come segue:
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Considerasto che, prima dell'emanazione del sopra richiamato decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito in legge 22 maggio 2010, n. 73, l'autorita' portuale di Livorno con propria nota in data 24 marzo 2010, n. 2761, ha richiesto, in conformita' alla delibera di comitato portuale n. 1 del 26 febbraio 2010, l'avvio della procedura di variazione all'elenco delle opere finanziate dalla legge n. 166/2002;
Vista la successiva nota in data 25 maggio 2010, n. 4996, con la quale l'autorita' portuale di Livorno ha fornito precisazioni in ordine alla suddetta proposta di variazione, da intendere quale rimodulazione finanziaria degli importi di due interventi ammessi al finanziamento statale, alla luce dell'incremento dei costi originariamente previsti per la realizzazione dei lavori di cui al progetto «Realizzazione della seconda vasca di contenimento fanghi di escavo» (€ + 16.000.000,00), anche conseguenti alle prescrizioni tecniche imposte dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, compensati con una parte delle risorse resesi disponibili dalla non immediatamente perfezionabile acquisizione, nel breve periodo, delle aree immobiliari previste nel progetto «Completamento dell'acquisto aree di proprieta' R.F.I.» (€ - 16.000.000,00);
Vista la nota n. 8626 del 27 settembre 2010, con la quale l'autorita' portuale di Livorno, in relazione al progetto «Realizzazione della seconda vasca di contenimento fanghi di escavo», riferisce in esito alla pubblicazione del bando di gara in ambito europeo precisando che sono state ultimate le operazioni di prequalifica delle imprese e che, pertanto, risulta necessario provvedere ad assicurare la provvista finanziaria necessaria all'aggiudicazione dei lavori in argomento;
Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione proposta tra due interventi infrastrutturali attivati, che non altera l'importo complessivo del finanziamento assentito alla predetta autorita' portuale;
Ritenuto, al termine dell'istruttoria, di poter procedere alla rimodulazione finanziaria tra i due interventi del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Livorno, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico connesso all'immediato appalto dei lavori;
Che, pertanto, fermo restando l'importo complessivo del finanziamento assentito, il quadro degli interventi approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Livorno, che di seguito si riporta:
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risulta rimodulato come segue:
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Vista la nota in data 6 ottobre 2010, n. 7946, con la quale l'autorita' portuale di Palermo ha riferito in merito all'attuazione degli interventi finanziati dalla norma in esame, rappresentando la necessita' di provvedere alla variazione del programma in questione in conseguenza delle maggiori risorse finanziarie, rispetto a quanto originariamente programmato, necessarie all'attuazione del progetto di «Completamento del bacino di carenaggio»;
Che, nello specifico, si propone di destinare le risorse programmate per i lavori di «Costruzione del terminal RO-RO alla calata Marinai d'Italia», la cui realizzazione risulta subordinata all'ultimazione della procedura di approvazione del nuovo PRP, e parte delle risorse destinate ai lavori di «Avanzamento banchine antistanti il bacino di carenaggio per cassa di colmata», all'integrazione delle risorse finanziarie assegnate all'altro progetto, finanziato dal medesimo programma, denominato «Lavori di completamento del bacino di carenaggio», dal cui progetto generale, risultato di complessivi euro 81.000.000,00, e' stato ricavato il progetto stralcio «Bacino di carenaggio da 150.000 TPL - Progetto definitivo per i lavori di consolidamento e messa in sicurezza statica preliminari allo svuotamento della vasca bacino e successive indagini e verifiche propedeutiche al progetto generale di completamento delle opere di completamento del bacino di carenaggio in muratura per navoi fino a 150.000 TPL» dell'importo di euro 26.277.335,34, sottoposto al parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici;
Che, con successiva nota in data 7 ottobre 2010, n. 7965, l'autorita' portuale ha precisato i termini finanziari della rimodulazione di che trattasi, per tenere conto dell'incidenza degli oneri finanziari gravanti sul finanziamento ottenuto;
Preso atto di quanto rappresentato dalla predetta autorita' portuale in merito al carattere strategico, per l'attivita' cantieristica del porto industriale, del progetto di completamento dei lavori di costruzione del bacino di carenaggio, come ribadito anche nell'ambito del protocollo d'intesa recentemente stipulato dalla predetta autorita' portuale con la regione Sicilia, comune di Palermo, Fincantieri e Fintecnica, relativo agli interventi d'adeguamento industriale dell'area costiera di Palermo;
Ritenuto di poter procedere alla rimodulazione degli interventi del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Palermo, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico connesso all'immediato appalto dei lavori;
Che, pertanto, fermo restando l'importo complessivo del finanziamento assentito, per il quale, tra l'altro, non risulta ancora decorso il termine di cinque anni indicato dal comma 8-bis del citato decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito in legge 22 maggio 2010, n. 73, il quadro degli interventi approvati con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Palermo, che di seguito si riporta:
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risulta rimodulato come segue:
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Vista la nota in data 31 maggio 2010, n. 3727, con la quale l'autorita' portuale di Piombino, nel rappresentare che dalle vicende procedurali delle fasi di appalto che hanno caratterizzato il corso dei lavori di ristrutturazione del pontile nel porto di Cavo (rescissione contrattuale e nuovo appalto) sono derivati maggiori oneri rispetto a quanto originariamente programmato, propone di utilizzare a copertura della suddetta maggiore spesa parte delle risorse programmate per l'intervento denominato «Opere previste dall'adeguamento tecnico funzionale e dal nuovo piano regolatore portuale del porto di Rio Marina», che risultano attualmente disponibili;
Vista la nota in data 5 ottobre 2010, n. 6570/10, con la quale l'autorita' portuale di Piombino provvede a comunicare il nuovo quadro economico dell'intervento denominato «Porto di Cavo - Recupero statico del pontile», alla luce dell'incremento dei costi originariamente previsti conseguenti alle vicende procedurali delle fasi di appalto e in ragione di una revisione del progetto;
Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione proposta tra due interventi infrastrutturali attivati, che non altera l'importo complessivo del finanziamento assentito alla predetta autorita' portuale;
Ritenuto, pertanto, di poter procedere alla rimodulazione finanziaria tra i due interventi del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Piombino, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico sotteso alla realizzazione delle opere programmate;
Che, pertanto, il quadro degli interventi approvati con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Piombino, che di seguito si riporta:
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risulta rimodulato come segue:
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Vista la nota in data 21 maggio 2010, n. 5250, con la quale l'autorita' portuale di Salerno ha, tra l'altro, riferito in merito all'attuazione degli interventi finanziati dalla norma in esame, allegando apposita relazione, e rappresentato la necessita' di provvedere alla variazione del programma in questione;
Che, nello specifico, si propone di destinare le risorse programmate per i lavori di «Allargamento molo 3 gennaio» e parte delle risorse destinate ai lavori di «Banchina scalo crocieristico molo di levante», all'integrazione delle risorse finanziarie assegnate all'altro progetto, finanziato dal medesimo programma, relativo al «Consolidamento cigli banchina», il cui quadro economico definitivo, approvato dall'autorita' portuale al termine delle fasi di progettazione, si e' rivelato piu' oneroso di quanto originariamente programmato;
Preso atto della priorita' attribuita dall'autorita' portuale alla realizzazione dai citati due progetti rispetto a quello relativo ai lavori di «Allargamento molo 3 gennaio», anch'esso ritenuto di grande importanza ma la cui realizzazione resta condizionata alla disponibilita' delle necessarie risorse finanziarie;
Vista la nota in data 5 ottobre 2010, n. 10359, sottoscritta anche dal responsabile del procedimento degli interventi infrastrutturali finanziati con le risorse in argomento, con la quale vengono forniti chiarimenti in ordine alla rimodulazione degli interventi finanziati;
Ritenuto, al termine dell'istruttoria, di poter procedere alla rimodulazione degli interventi del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Salerno, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma in questione e conseguire l'interesse pubblico connesso all'immediato appalto dei lavori;
Che, pertanto, fermo restando l'importo complessivo del finanziamento assentito, per il quale, tra l'altro, non risulta ancora decorso il termine di cinque anni indicato dal comma 8-bis del citato decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito in legge 22 maggio 2010, n. 73, il quadro degli interventi approvati con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell'autorita' portuale di Salerno, che di seguito si riporta:
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Ritenuto di poter procedere, in accoglimento delle motivate richieste formulate dalle suddette autorita' portuali di Brindisi, Cagliari, Gioia Tauro, Livorno, Palermo, Piombino e Salerno alla variazione e rimodulazione finanziaria del programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti da finanziare con le risorse recate dalla legge 2 agosto, n. 166, con l'utilizzazione della procedura indicata dall'art. 7 del decreto 3 giugno 2004;
Considerato che le opere proposte a modifica ed integrazione del programma degli interventi ammessi al finanziamento dalle suddette autorita' portuali sono inserite nelle programmazioni delle medesime ai sensi della vigente normativa;
Ai sensi della legge e del regolamento di contabilita' dello Stato;

Decreta:
Articolo unico

Per quanto descritto nelle premesse, in accoglimento delle motivate richieste formulate dalle autorita' portuali di Brindisi, Cagliari, Gioia Tauro, Livorno, Palermo, Piombino e Salerno, sono approvate le variazioni e rimodulazioni finanziarie del programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti approvato con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei conti il 15 giugno 2004, registro n. 5, foglio n. 28, da finanziare con le risorse recate dalla legge 2 agosto 2002, n. 166, come in premessa indicate, riportate anche nell'allegato elenco degli interventi complessivamente programmati.
Roma, 11 ottobre 2010

Il direttore generale: Caliendo

Registrato alla Corte dei conti il 22 novembre 2010 Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetti del territorio, registro n. 10, foglio n. 1
 


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