Gazzetta n. 253 del 28 ottobre 2010 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
PROVVEDIMENTO 20 ottobre 2010
Iscrizione della denominazione «Asparago di Badoere» nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.


IL CAPO DIPARTIMENTO
delle politiche competitive del mondo rurale
e della qualita'

Visto il regolamento (CE) n. 510 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari;
Considerato che, con regolamento (UE) n. 923 della Commissione del 14 ottobre 2010, la denominazione «Asparago di Badoere» riferita alla categoria Ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati, e' iscritta quale Indicazione geografica protetta nel registro delle denominazioni di origine protette (D.O.P.) e delle indicazioni geografiche protette (I.G.P.) previsto dall'art. 7, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 510/2006;
Ritenuto che sussista l'esigenza di pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il disciplinare di produzione della Indicazione geografica protetta «Asparago di Badoere», affinche' le disposizioni contenute nel predetto documento siano accessibili per informazione erga omnes sul territorio nazionale;

Provvede
alla pubblicazione degli allegati disciplinare di produzione e scheda riepilogativa della Indicazione geografica protetta «Asparago di Badoere», registrata in sede comunitaria con regolamento (UE) n. 923 del 14 ottobre 2010.
I produttori che intendono porre in commercio la denominazione «Asparago di Badoere», possono utilizzare, in sede di presentazione e designazione del prodotto, la suddetta denominazione e la menzione «Indicazione Geografica Protetta» solo sulle produzioni conformi al regolamento (CE) n. 510/2006 e sono tenuti al rispetto di tutte le condizioni previste dalla normativa vigente in materia.
Roma, 20 ottobre 2010

Il capo Dipartimento: Rasi Caldogno
 
Allegato

Disciplinare di produzione dell'Asparago di Badoere I.G.P.
Art. 1.
Denominazione

La denominazione «Asparago di Badoere» I.G.P. - nelle tipologie Bianco e Verde - e' riservata ai turioni di asparago che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione ai sensi del Reg. CEE 2081/92.
Art. 2.
Caratteristiche del prodotto

L'«Asparago di Badoere» deve essere costituito da turioni generati da piante della famiglia delle Liliacee - genere Asparagus - specie officinalis - varieta' «Dariana», «Thielim», «Zeno», «Avalim», «Grolim» per la tipologia «bianca», varieta' «Eros», «Thielim», «Grolim», «Dariana», «Avalim» per la tipologia «verde».
All'atto dell'immissione al consumo l'«Asparago di Badoere» I.G.P. per entrambe le tipologie deve essere:
Intero;
Sano;
Privo di danni provocati da un lavaggio inadeguato;
Pulito;
Di aspetto e di colore fresco;
Privo di parassiti;
Privo di danni provocati da parassiti;
Privo di ammaccature;
Privo di umidita' esterna anormale;
Privo di odore e/o sapore estranei;
Croccante;
Non vuoto;
Non pelato.
Il taglio alla base dovra' essere netto e perpendicolare all'asse longitudinale, ed in particolare: «Asparago di Badoere» I.G.P. - Bianco Categoria Extra.
Conformazione: turione diritto; apice molto serrato.
Colore: bianco, con possibili sfumature rosate acquisite dopo la fase di confezionamento.
Sapore: dolce, non acido, non salato, tenero, privo di fibrosita', aroma lieve di legumi freschi e spiga di grano matura, con venature di amaro appena percepibili.
Calibro: da 12 a 20 mm; con differenza massima di 6 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo o imballaggio.
Lunghezza: compresa tra i 14 e i 22 cm; con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo o imballaggio. Categoria Prima.
Conformazione: turione diritto; apice serrato.
Colore: bianco, con possibili sfumature rosate acquisite dopo la fase di confezionamento.
Sapore: dolce, non acido, non salato, tenero, privo di fibrosita', aroma lieve di legumi freschi e spiga di grano matura, con venature di amaro appena percepibili.
Calibro: da 10 a 22 mm; con differenza massima di 8 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo o imballaggio.
Lunghezza: compresa tra i 14 e i 22 cm; con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo o imballaggio. «Asparago di Badoere» I.G.P. - Verde Categoria Extra.
Conformazione: turione diritto, con possibile leggera deviazione della punta, apice molto serrato.
Colore: parte apicale - verde intenso e brillante, con possibili sfumature violacee; parte basale (non superiore al 5% del turione) - verde con variazioni violacee fino al bianco.
Sapore: dolce e marcato, non acido, non salato, non amaro, tenero, privo di fibrosita', aroma fruttato ed erbaceo persistente.
Calibro: da 12 a 20 mm; con differenza massima di 6 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo.
Lunghezza: compresa tra i 18 e i 27 cm; con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo. Categoria Prima.
Conformazione: turione diritto, con possibile leggera deviazione della punta, apice serrato.
Colore: parte apicale - verde intenso e brillante, con possibili sfumature violacee; parte basale (non superiore al 5% del turione) - verde con variazioni violacee fino al bianco.
Sapore: dolce e marcato, non acido, non salato, non amaro, tenero, privo di fibrosita', aroma fruttato ed erbaceo persistente.
Calibro: da 8 a 22 mm; con differenza massima di 8 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo.
Lunghezza: compresa tra i 16 e i 27 cm; con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo.
In relazione alle caratteristiche delle categorie sopra descritte, devono ritenersi ammesse tolleranze per un massimo del 3% per ogni tipologia.
Art. 3.
Zona di produzione e confezionamento

La zona di produzione e confezionamento dell'«Asparago di Badoere» I.G.P. comprende nell'ambito delle province di Padova, Treviso e Venezia, l'intero territorio dei seguenti comuni:
Provincia di Padova: Piombino Dese; Trebaseleghe.
Provincia di Treviso: Casale sul Sile; Casier; Istrana; Mogliano Veneto; Morgano; Paese; Preganziol; Quinto di Treviso; Resana; Treviso; Vedelago; Zero Branco.
Provincia di Venezia: Scorze'. All'interno di detta area geografica la produzione dell'«Asparago di Badoere» I.G.P. puo' avvenire esclusivamente nei terreni che soddisfano le condizioni di cui all'art. 6.
Art. 4.
Elementi comprovanti l'origine

Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna gli input (prodotti in entrata) e gli output (prodotti in uscita). In questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la produzione, dei produttori, dei confezionatori nonche' attraverso la denuncia alla struttura di controllo delle quantita' prodotte, e' garantita la tracciabilita' e la rintracciabilita' (da monte a valle della filiera di produzione) del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
Art. 5.
Tecniche di produzione e raccolta

La coltivazione dell'«Asparago di Badoere» potra' avvenire in serra o in pieno campo. La messa a dimora delle «zampe» deve essere effettuata nel periodo compreso tra il primo febbraio e il 30 giugno, con una densita' massima d'impianto di 22.000 piantine-zampe/ettaro.
In ogni caso la coltura non potra' succedere a se stessa o ad altre liliacee per un minimo di 36 mesi; e' fatto, inoltre, divieto di far succedere, per un minimo di 12 mesi, la coltura dell'asparago a patate, carote, barbabietole e leguminose.
Annualmente potranno essere effettuati interventi di concimazione sia organica che chimica. Tali interventi dovranno prevedere non meno di una concimazione organica. Le concimazioni chimiche comunque non potranno superare le seguenti unita':
azoto (N) 150 kg/ha;
fosforo (P2 O5 ) 100 kg/ha;
potassio (K2 O) 200 kg/ha.
L'impianto inoltre, dovra' essere mantenuto in perfetta efficienza mediante una regolare attivita' di controllo delle infestanti che potra' avvenire sia con mezzi meccanici che con interventi chimici.
A partire dalla data di impianto e per almeno 18 mesi, cioe' nella cosiddetta fase di rafforzamento, al fine di garantire il sano accrescimento delle piante, e' vietata la raccolta di qualsivoglia turione.
Per la tipologia Bianco e' obbligatorio effettuare una baulatura ed una pacciamatura delle piante, mediante l'utilizzo di un film plastico nero dello spessore minimo di 0,10 mm o di altro materiale idoneo ad inibire il normale processo di fotosintesi.
La raccolta dell'«Asparago di Badoere» dovra' avvenire - conclusa la fase di rafforzamento - tra il primo febbraio e il 31 maggio di ogni anno.
La resa massima/ettaro dopo la toilettatura non potra' superare i 7.000 kg.
Art. 6.
Aspetti pedoclima TICI
comprovanti il legame con l'ambiente geografico

La zona di produzione dell'«Asparago di Badoere» e' caratterizzata da una temperatura media ponderata di ca. 15° C, con escursioni che possono superare, nell'arco dell'anno, i 30° C.
Le precipitazioni medie annue si collocano attorno ai 900 mm. I giorni maggiormente piovosi si concentrano - normalmente - nel periodo primaverile ed autunnale.
Queste condizioni escludono la necessita' di interventi irrigui nel periodo di raccolta dei turioni, evitando ogni sorta di stress idrico alle piante che garantiscono, in questo modo, agli asparagi di Badoere una qualita' ottima.
Il territorio, inoltre, e' caratterizzato dalla presenza di fiumi di risorgiva, a lento decorso, quali i fiumi Sile, Zero, Dese e gli affluenti degli stessi, capaci di rendere i terreni fertili e produttivi.
Questo garantisce un'ottima vigoria delle piante senza la necessita' di intervenire con concimazioni oltre a quelle definite all'art. 5; la bassa concentrazione di azoto, inoltre, consente l'ottenimento di turioni integri privi di evidenti spaccature o fessurazioni.
La zona di produzione e' caratterizzata da terreni sciolti.
La coltivazione dell'«Asparago di Badoere» e' possibile solo in terreni:
profondi, a tessitura da moderatamente grossolana a media, scarsamente calcarei in superficie, a reazione da subalcalina a neutra e drenaggio da buono a medio, con possibile accumulo di carbonato di calcio in profondita' (caranto).
Terreni cosi' caratterizzati garantiscono agli asparagi di Badoere un rapido sviluppo assicurando cosi' turioni che dal punto di vista fisico, presentano scarsa fibrosita' e un colore particolarmente brillante; e dal punto di vista organolettico acquisiscono le caratteristiche distintive descritte all'art. 2.
La compresenza di tali condizioni costituiscono un elemento imprescindibile a garanzia della qualita' dell'«Asparago di Badoere» poiche' concorre a definire gli aspetti fisici e organolettici tipici del prodotto.
Nel Veneto la coltura dell'asparago ha una lunga tradizione, l'origine sembra risalire alla conquista da parte dei Romani delle terre venete.
Fin dal medioevo questa coltivazione era conosciuta ed affermata nel territorio che si estende a sud delle Prealpi venete in una fascia pianeggiante che collega idealmente il medio corso del Brenta, del Sile e del Piave, aree connotate da terreni accomunati dalla presenza di quei fiumi la cui rilevanza in termini agronomici non necessita certamente di spiegazioni.
La coltivazione specializzata della pianta, comunque, e' pero' piuttosto recente, essendosi sviluppata dopo l'ultimo conflitto mondiale in concomitanza con la trasformazione delle mezzadrie e con l'abbandono degli allevamenti del baco da seta che ha reso disponibile, nella stagione primaverile (periodo nel quale, precedentemente, l'allevamento del baco richiedeva un impegno notevole), una manodopera che diversamente non avrebbe trovato impiego.
Dal punto di vista documentale sono innumerevoli le fonti che annoverano l'«Asparago di Badoere» come una delle produzioni locali piu' pregiate del Veneto.
Vale la pena altresi' ricordare, inoltre, che l'importanza di Badoere nella produzione degli asparagi, a livello provinciale, spinse l'amministrazione comunale di Morgano, ad organizzare fin dal 1968 la «Prima Mostra Provinciale dell'Asparago», tradizione che si tramanda ancor oggi.
Un'attivita' che e' fortemente radicata nella cultura degli abitanti del territorio interessato a questa produzione dove le tecniche di coltivazione sono state tramandate di generazione in generazione.
La particolare combinazione dei fattori produttivi, quali la manualita' e l'artigianalita' unitamente ai fattori pedoclimatici dell'area delimitata consente a questo tipo di produzione di differenziarsi con decisione da tutto il comparto di riferimento. La grande diffusione e notorieta' del prodotto, raggiunte grazie alla realizzazione di diverse iniziative promozionali, dimostrano la grande reputazione dell'«Asparago di Badoere».
Art. 7.
Struttura di controllo

Il controllo per l'applicazione delle disposizioni del presente disciplinare di produzione e' svolto da una struttura di controllo conformemente a quanto stabilito dall'art. 10 del Reg. CEE 2081/92. Tale struttura e' l'organismo di controllo CSQA Certificazioni s.r.l., via S. Gaetano, 74 - 36016 Thiene (Vicenza), tel. +39.0445.313011 - fax +39.0445.313070, e-mail: csqa@csqa.it
Art. 8.
Confezionamento ed etichettatura

Al fine di consentirne la commercializzazione, gli asparagi che si fregiano della denominazione «Asparago di Badoere» I.G.P. devono essere confezionati, nella zona di produzione indicata all'art. 3 del presente disciplinare, nel rispetto delle seguenti disposizioni:
a) «Asparago di Badoere» I.G.P. - Bianco:
in mazzi saldamente legati con rafia per un peso compreso tra i 0,7 e 1,2 kg;
in confezioni idonee ad uso alimentare per un peso non superiore a 2,0 kg;
b) «Asparago di Badoere» I.G.P. - Verde:
in mazzi legati con rafia o elastico per un peso compreso tra i 0,5 e 1,2 kg;
in confezioni idonee ad uso alimentare per un peso non superiore a 2,0 kg.
Il contenuto di ciascun imballaggio deve essere omogeneo ed includere soltanto asparagi dello stesso tipo, categoria e calibro. La parte visibile dell'imballaggio deve essere rappresentativa dell'insieme.
Il condizionamento deve essere tale da assicurare al prodotto una sufficiente protezione.
I mazzi devono essere privi di qualsiasi corpo estraneo.
Sui mazzi e sulle confezioni deve essere apposta un'etichetta indicante:
in caratteri di stampa delle medesime dimensioni, le diciture «Asparago di Badoere» I.G.P. con specifico riferimento alla tipologia - verde o bianco - confezionata;
gli elementi atti ad individuare:
nome o ragione sociale ed indirizzo o sede del produttore singolo o associato e del confezionatore;
la categoria commerciale Extra o Prima secondo quanto disciplinato dall'art. 2 del presente disciplinare;
calibro;
quanto previsto dalla normativa vigente.
Tale etichetta potra' riportare altresi' altre indicazioni complementari ed accessorie non aventi carattere laudativo e non idonee a trarre in inganno il consumatore sulla natura e sulle caratteristiche del prodotto.
Su ciascun mazzo o confezione, inoltre, dovra' essere apposto il sigillo di garanzia in maniera tale che l'apertura del mazzo o della confezione comporti la rottura dello stesso sigillo, contenente il logo della I.G.P. «Asparago di Badoere» e ogni altra indicazione prevista dalla normativa vigente.
II logo identificativo della I.G.P. «Asparago di Badoere» e' costituito da un quadrato con angoli arrotondati, con all'interno una rappresentazione grafica suddivisa in due piani. In primo piano e' presente il prodotto con la stilizzazione grafica di 5 asparagi raggruppati a forma di mazzo, in secondo piano un disegno grafico rappresenta un particolare della costruzione architettonica della barchessa presente nella piazza del paese, una quinta sagomata ad onda suddivide i due piani e nella sua parte inferiore destra appare la dicitura «Asparago di Badoere» in due righe. Il logo e' realizzato con l'utilizzo, nei vari campi, di n. 04 colori presenti nella scala cromatica Pantone: P293CV, P410CV, P471CV, P155CV.
Bordo che racchiude tutto il logo: 100% P293CV
Tratto che disegna gli asparagi: 100% P410CV
Tratto che raggruppa i 5 asparagi a forma di mazzo: 80% P471CV
Area a forma di onda che suddivide i due piani grafici: 100% P293CV
Bordo che delimita la parte superiore della sagoma onda: 70% P293CV
Facciata esterna della barchessa: 100% P155CV
Traccia tetto barchessa: 80% P471CV
Profilo cornice su tetto barchessa: 100% P410CV
Profilo cornice tra fori finestre e colonne su facciata barchessa: 100% P410CV
Tracce delimitanti le colonne: 100% P410CV
Parte in luce basamento colonne: 40% P410CV
Parte in ombra basamento colonne: 60% P410CV
Capitello colonne: 60% P410CV
Parte superiore al capitello colonne, parte in ombra: 80% P471CV
Parte superiore al capitello colonne, parte in luce: 60% P471CV
Filetti su parte superiore capitello colonne e capitello arco: 100% P471CV
Zona in ombra parte superiore sagoma arco portico: 100% P410CV
Zona in ombra parte inferiore sagoma arco portico: 80% P410CV
Sagome finestre/porte e pavimento interno portico: 100% P410CV
Parete verticale interno portico: 60% P410CV
Area cielo: 20% P293CV
Scritta «Asparago di Badoere»: 100% Bianco
Parte di provvedimento in formato grafico



Scheda riepilogativa

Regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle informazioni geografiche e delle denominazioni di origine.

«Asparago di Badoere»
(N. CE: )
DOP ( ) - I.G.P. (X)

La presente scheda presenta ai fini informativi gli elementi principali del disciplinare. 1. Servizio competente dello Stato membro.
Nome: Ministero delle politiche agricole e forestali.
Indirizzo: Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma.
Tel.: 06 46655202.
Fax: 06 - 46655306.
e-mail: saco7@politicheagricole.it 2. Associazione.
Nome: Consorzio dell'Asparago di Badoere.
Indirizzo: c/o Municipio di Morgano - Piazza Indipendenza, 2 - 31050 Badoere di Morgano (Treviso).
Tel.: 049/9350001.
Fax: 049/9350001.
Composizione: Produttori / trasformatori (X) altro ( ). 3. Tipo di prodotto.
Classe 1,6: Ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati. 4. Descrizione del disciplinare:
(sintesi delle condizioni di cui all'art. 4, par. 2 regolamento (CE) n. 510/2006).
4.1. Nome: «Asparago di Badoere».
4.2. Descrizione.
L'«Asparago di Badoere» deve essere costituito da turioni generati da piante della famiglia delle Liliacee - genere Asparagus - specie Officinalis varieta' «Dariana», «Thielim», «Zeno», «Avalim», «Grolim» per la tipologia «bianca», varieta' «Eros», «Thielim», «Grolim», «Dariana», «Avalim» per la tipologia «verde».
All'atto dell'immissione al consumo l'«Asparago di Badoere» I.G.P. per entrambe le tipologie deve essere: intero, sano, privo di danni provocati da un lavaggio inadeguato, pulito, di aspetto e di colore fresco, privo di parassiti, privo di danni provocati da parassiti, privo di ammaccature, privo di umidita' esterna anormale, privo di odore e/o sapore estranei, croccante, non vuoto e non pelato. Il taglio alla base dovra' essere netto e perpendicolare all'asse longitudinale. In particolare, «Asparago di Badoere» I.G.P. bianco, di categoria Extra, presenta una conformazione del turione diritta con apice molto serrato; il colore e' bianco, con possibili sfumature rosate acquisite dopo la fase di confezionamento; il sapore e' dolce, non acido, non salato, tenero, privo di fibrosita', aroma lieve di legumi freschi e spiga di grano matura, con venature di amaro appena percepibili, il calibro e' compreso tra 12 e 20 mm, con differenza massima di 6 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo o imballaggio; la lunghezza e' compresa tra i 14 e i 22 cm, con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo o imballaggio. L'«Asparago di Badoere» I.G.P. bianco, di categoria I, rispetto a quello di categoria Extra, presenta le stesse caratteristiche di conformazione, colore, sapore, lunghezza, ad eccezione delle dimensioni del calibro da 10 a 22 mm con differenza massima di 8 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo o imballaggio. L'«Asparago di Badoere» I.G.P. verde, di categoria Extra, presenta una conformazione del turione diritta, con possibile leggera deviazione della punta, apice molto serrato; il colore della parte apicale e' verde intenso e brillante, con possibili sfumature violacee, mentre quello della parte basale (non superiore al 5% del turione) verde con variazioni violacee fino al bianco; il sapore e' dolce e marcato, non acido, non salato, non amaro, tenero, privo di fibrosita', aroma fruttato ed erbaceo persistente, il calibro e' compreso tra 12 e 20 mm, con differenza massima di 6 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo; la lunghezza e' compresa tra i 18 e i 27 cm con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo. L'«Asparago di Badoere» I.G.P. verde, di categoria I, rispetto a quello di categoria Extra, presenta le stesse caratteristiche di conformazione, colore, sapore, ad eccezione delle dimensioni del calibro, che sono comprese tra 8 e 22 mm con differenza massima di 8 mm tra il turione piu' grosso e il turione meno grosso all'interno dello stesso mazzo, e della lunghezza, compresa tra i 16 e i 27 cm, con differenza massima di 1 cm tra il turione piu' corto e quello piu' lungo all'interno dello stesso mazzo.
In relazione alle caratteristiche delle categorie sopra descritte, devono ritenersi ammesse tolleranze per un massimo del 3% per ogni tipologia.
4.3. Zona geografica.
La zona di produzione dell'«Asparago di Badoere» I.G.P. comprende i comuni di Piombino Dese, Trebaseleghe, in Provincia di Padova; Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Preganziol, Quinto di Treviso, Resana, Treviso, Vedelago, Zero Branco in Provincia di Treviso e Scorze' in Provincia di Venezia. All'interno di detta area geografica la produzione dell'«Asparago di Badoere» I.G.P. puo' avvenire esclusivamente nei terreni che soddisfano le condizioni di cui al punto 4.6.
4.4. Prova dell'origine.
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna gli input (prodotti in entrata) e gli output (prodotti in uscita). In questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la produzione, dei produttori, dei confezionatori nonche' attraverso la denuncia alla struttura di controllo delle quantita' prodotte, e' garantita la tracciabilita' e la rintracciabilita' (da monte a valle della filiera di produzione) del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
4.5. Metodo dell'ottenimento.
La coltivazione dell'«Asparago di Badoere» nelle sue due tipologie, potra' avvenire in serra o in pieno campo. La messa a dimora delle «zampe» deve essere effettuata nel periodo compreso tra il primo febbraio e il 30 giugno, con una densita' massima d'impianto di 22.000 piantine-zampe/ettaro. In ogni caso la coltura non potra' succedere a se stessa o ad altre liliacee per un minimo di 36 mesi; e' fatto, inoltre, divieto di far succedere, per un minimo di 12 mesi, la coltura dell' asparago a patate, carote, barbabietole e leguminose.
Annualmente potranno essere effettuati interventi di concimazione sia organica che chimica. Tali interventi dovranno prevedere non meno di una concimazione organica. Le concimazioni chimiche comunque non potranno superare le seguenti unita':
azoto (N) 150 kg/ha;
fosforo (P2 O5 ) 100 kg/ha;
potassio (K2 O) 200 kg/ha.
L'impianto inoltre, dovra' essere mantenuto in perfetta efficienza mediante una regolare attivita' di controllo delle infestanti che potra' avvenire sia con mezzi meccanici che con interventi chimici.
A partire dalla data di impianto e per almeno 18 mesi, cioe' nella cosiddetta fase di rafforzamento, al fine di garantire il sano accrescimento delle piante e' vietata la raccolta di qualsivoglia turione.
Per la tipologia Bianco e' obbligatorio effettuare una baulatura ed una pacciamatura delle piante, mediante l'utilizzo di un film plastico nero dello spessore minimo di 0,10 mm o di altro materiale idoneo ad inibire il normale processo di fotosintesi.
La raccolta dell'«Asparago di Badoere» dovra' avvenire - conclusa la fase di rafforzamento - tra il primo febbraio e il 31 maggio di ogni anno.
La quantita' massima/ettaro dopo la toilettatura non potra' superare i 7.000 kg.
La coltivazione ed il confezionamento dell'«Asparago di Badoere» devono avvenire nella zona indicata al punto 4.3 al fine di garantire la tracciabilita' ed il controllo e per non alterare la qualita' del prodotto.
4.6. Legame.
Le due tipologie di asparago afferenti alla denominazione «Asparago di Badoere» si caratterizzano per un rapido sviluppo assicurando cosi' turioni che dal punto di vista fisico, presentano scarsa fibrosita' e un colore particolarmente brillante e dal punto di vista organolettico acquisiscono le caratteristiche distintive descritte al punto 4.2.
La compresenza delle condizioni pedoclimatiche della zona di produzione, di seguito evidenziate, costituisce un elemento imprescindibile a garanzia della qualita' e dell'originalita' dell'«Asparago di Badoere», poiche' concorre a definire gli aspetti fisici e organolettici tipici del prodotto.
La zona di produzione dell'«Asparago di Badoere» e' caratterizzata da una temperatura media ponderata di ca. 15° C, con escursioni che possono superare, nell'arco dell'anno, i 30° C. Le precipitazioni medie annue si collocano attorno ai 900 mm. I giorni maggiormente piovosi si concentrano - normalmente - nel periodo primaverile ed autunnale. Queste condizioni escludono la necessita' di interventi irrigui nel periodo di raccolta dei turioni, evitando ogni sorta di stress idrico alle piante che garantiscono, in questo modo, agli asparagi di Badoere una qualita' ottima. Il territorio, inoltre, e' caratterizzato dalla presenza di fiumi di risorgiva, a lento decorso, quali i fiumi Sile, Zero, Dese e gli affluenti degli stessi, capaci di rendere i terreni fertili e produttivi. Questo garantisce un'ottima vigoria delle piante senza la necessita' di intervenire con concimazioni oltre a quelle definite al punto 4.5; la bassa concentrazione di azoto, inoltre, consente l'ottenimento di turioni integri privi di evidenti spaccature o fessurazioni. La zona di produzione e' caratterizzata da terreni sciolti. La coltivazione dell'«Asparago di Badoere» e' possibile solo in terreni profondi a tessitura da moderatamente grossolana a media, scarsamente calcarei in superficie, a reazione da subalcalina a neutra e drenaggio da buono a medio, con possibile accumulo di carbonato di calcio in profondita' (caranto).
Nel Veneto la coltura dell'asparago ha una lunga tradizione: l'origine sembra risalire alla conquista da parte dei Romani delle terre venete.
Dal punto di vista documentale sono innumerevoli le fonti che annoverano l'«Asparago di Badoere» nelle tipologie bianco e verde come una delle produzioni locali piu' pregiate del Veneto. Vale la pena altresi' ricordare, che l'importanza di Badoere nella produzione degli asparagi, a livello provinciale, spinse l'amministrazione comunale di Morgano, ad organizzare fin dal 1968 la «I Mostra Provinciale dell'Asparago», tradizione che si tramanda ancor oggi. Un'attivita' che e' fortemente radicata nella cultura degli abitanti del territorio interessato a questa produzione dove le tecniche di coltivazione sono state tramandate di generazione in generazione. La particolare combinazione dei fattori produttivi, quali la manualita' e l'artigianalita' unitamente ai fattori pedoclimatici dell'area delimitata consente a questo tipo di produzione di differenziarsi con decisione da tutto il comparto di riferimento. La grande diffusione e notorieta' del prodotto, raggiunte grazie alla realizzazione di diverse iniziative promozionali, dimostrano la grande reputazione dell'«Asparago di Badoere».
4.7. Struttura di controllo.
La struttura di controllo adempie le condizioni stabilite nella norma EN 45011.
Nome: CSQA Certificazioni srl.
Indirizzo: Via S. Gaetano, 74 - 36016 Thiene (Vicenza).
Tel.: 0445/366094.
Fax: 0445/382672.
4.8. Etichettatura.
Gli asparagi che si fregiano della denominazione «Asparago di Badoere» I.G.P. devono essere confezionati in mazzi saldamente legati con rafia o in confezioni idonee ad uso alimentare. Il contenuto di ciascun imballaggio deve essere omogeneo ed includere soltanto asparagi dello stesso tipo, categoria e calibro.
Sui mazzi e sulle confezioni deve essere apposta un'etichetta indicante in caratteri di stampa delle medesime dimensioni, le diciture «Asparago di Badoere» I.G.P. con specifico riferimento alla tipologia - verde o bianco - confezionata, il nome o ragione sociale ed indirizzo del produttore e del confezionatore; la categoria commerciale Extra o I, il calibro nonche' quanto previsto dalla normativa vigente.
Su ciascun mazzo o confezione, inoltre, dovra' essere apposto il sigillo di garanzia in maniera tale che l'apertura del mazzo o della confezione comporti la rottura dello stesso sigillo, contenente il logo della I.G.P. «Asparago di Badoere» e ogni altra indicazione prevista dalla normativa vigente.
Il logo identificativo della I.G.P. «Asparago di Badoere», e' costituito da un quadrato con angoli arrotondati, con all'interno una rappresentazione grafica suddivisa in due piani. In primo piano e' presente il prodotto con la stilizzazione grafica di 5 asparagi raggruppati a forma di mazzo, in secondo piano un disegno grafico rappresenta un particolare della costruzione architettonica della barchessa presente nella piazza del paese, una quinta sagomata ad onda suddivide i due piani e nella sua parte inferiore destra appare la dicitura «Asparago di Badoere» in due righe.
 
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