Gazzetta n. 165 del 18 luglio 2009 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 19 giugno 2009
Restituzione all'erario delle somme corrispondenti ai certificati di credito del Tesoro 1 gennaio 1995/2003, scaduti e non assegnati, emessi ad estinzione di crediti d'imposta.

IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico;
Visto il decreto ministeriale n. 118249 del 30 dicembre 2008, emanato in attuazione dell'art. 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, ove si definiscono gli obiettivi, i limiti e le modalita' cui il Dipartimento del Tesoro dovra' attenersi nell'effettuare le operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che le operazioni stesse vengano disposte dal Direttore Generale del Tesoro o, per sua delega, dal Direttore della Direzione Seconda del Dipartimento medesimo;
Vista la determinazione n. 2670 del 10 gennaio 2007, con la quale il Direttore Generale del Tesoro ha delegato il Direttore della Direzione Seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e gli atti relativi alle operazioni suddette;
Visto il decreto ministeriale n. 179471 del 4 luglio 1997, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 145 alla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 1997, con il quale e' stata disposta, in attuazione dell'art. 5 del decreto-legge 23 maggio 1994, n. 307, convertito nella legge 22 luglio 1994, n. 457, l'emissione della seconda tranche dei certificati di credito del Tesoro 1° gennaio 1995/2003 e la loro assegnazione ai soggetti creditori d'imposta indicati nell'elenco allegato al decreto stesso, tramite le banche mandatarie ivi indicate;
Vista la lettera n. 54681del 19 gennaio 2009, con la quale la Banca d'Italia ha rappresentato che la Banca Intesa SanPaolo - sede di Torino, con note n. 373 e n. 374 del 30 dicembre 2008, ha segnalato di avere in giacenza importi corrispondenti al capitale e agli interessi di alcuni certificati di credito del Tesoro emessi con i citati decreti, per i quali non si e' resa possibile la assegnazione agli aventi diritto;
Viste le lettere dell'Agenzia delle Entrate n. 2009/19870 del 25 febbraio 2009 e n. 2009/42268 del 31 marzo 2009, e la lettera del Dipartimento del Tesoro n. 20536 del 13 marzo 2009, con le quali si e' convenuto, riguardo ai predetti certificati, sulla restituzione all'erario delle somme corrispondenti al capitale ed alle relative cedole scadute, e prevedendo altresi' che, qualora i mancati assegnatari vengano successivamente individuati, la suddetta Agenzia provvedera' direttamente a soddisfare le richieste di rimborso con le consuete modalita' ordinarie di erogazione;
Ritenuto, pertanto, di dover emanare disposizioni ai fini della restituzione all'erario delle somme corrispondenti ai suddetti titoli scaduti e non assegnati ed alle relative cedole;
Decreta:

Art. 1.

E' disposta la restituzione all'erario, da parte della Banca Intesa SanPaolo - sede di Torino, delle somme corrispondenti ai certificati di credito del Tesoro 1° gennaio 1995/2003, emessi per gli importi indicati nell'elenco allegato al presente decreto, per i quali non si e' potuto procedere alla assegnazione agli aventi diritto, nonche' delle somme corrispondenti alle relative cedole.
Nell'eventualita' che gli importi in giacenza presso la Banca Intesa SanPaolo presentino delle differenze rispetto a quelli indicati negli elenchi, l'operazione verra' portata a termine per tali effettivi importi.
Qualora, successivamente al compimento dell'operazione, si renda possibile l'attribuzione delle somme ai soggetti a suo tempo assegnatari, questi verranno soddisfatti dall'Agenzia delle Entrate con le consuete modalita' ordinarie di erogazione.
 
Art. 2.

La restituzione delle somme di cui all'articolo 1 del presente decreto avverra' mediante versamento alla Banca d'Italia, la quale provvedera' a versare a sua volta i predetti importi presso la Sezione di Roma della Tesoreria Provinciale dello Stato.
A fronte di tali versamenti la predetta Sezione emettera' una o piu' quietanze di entrata, con imputazione al capitolo 2368 - art. 6 (unita' previsionale di base 2.1.7.2) dello stato di previsione dell'entrata del bilancio statale.
La Banca d'Italia e' incaricata delle operazioni connesse all'applicazione del presente decreto.
Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 19 giugno 2009
p. Il direttore generale del Tesoro: Cannata
 
Allegato

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