Gazzetta n. 75 del 31 marzo 2009 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 marzo 2009
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Parghelia.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 17 settembre 2007, registrato alla Corte dei conti in data 26 settembre 2007, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Parghelia (Vibo Valentia) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 13 marzo 2009;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Parghelia (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 13 marzo 2009

NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del
Consiglio dei Ministri
Maroni, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 17 marzo 2009 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 3, foglio n. 41
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Parghelia (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 17 settembre 2007, registrato alla Corte dei conti in data 26 settembre 2007, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa di una manifestata disaffezione verso la vita democratica e le istituzioni, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'.
Infatti, come rilevato dal prefetto di Vibo Valentia con relazione del 23 febbraio 2009, nonostante il notevole impegno profuso dall'organo commissariale per il recupero del prestigio e della credibilita' dell'amministrazione comunale, le attivita' istituzionali del Comune continuano a riflettersi in un contesto socio-economico di riferimento caratterizzato dalla pervicace presenza nel territorio delle consorterie criminali che non arretrano nemmeno dinanzi alla presenza dello Stato, come testimoniano i frequenti atti intimidatori e di criminalita' diffusa.
La stessa commissione straordinaria nell'illustrare i risultati conseguiti, pur rilevanti ed apprezzabili, ha evidenziato la necessita' di un'opera di completamento della stessa a garanzia di un piu' efficace processo di risanamento.
In particolare, l'organo di gestione straordinaria ha rilevato la necessita' di poter gestire i fondi statali destinati alla realizzazione di alcune opere pubbliche di rilevante interesse sociale ed assolutamente strategiche al fine di ristabilire un clima di fiducia nelle istituzioni, in un territorio permeato da condizionamenti di tipo criminale tuttora attivi.
L'eventuale protrarsi della gestione commissariale consentirebbe altresi' di completare il riordino delle attivita' di riscossione dei tributi, necessario per il risanamento finanziario dell'ente e per affermare una presenza di legalita' nel territorio, considerato che il dilagare dell'evasione fiscale ha diffuso un senso di impunita' ed anche di sospetto in ordine a connivenze interne all'amministrazione comunale.
Di fondamentale importanza appare altresi' la piena riorganizzazione degli uffici preposti al settore dei lavori pubblici e dell'urbanistica, considerato che una delle cause principali dello scioglimento del consiglio comunale e' rinvenibile nelle gravi illegalita' riscontrate in tale ambito di attivita' dell'ente, che hanno condotto all'arresto del responsabile del servizio lavori pubblici ed alla interdizione temporanea dai pubblici uffici del dirigente dell'ufficio tecnico urbanistico.
Come riportato nella citata relazione prefettizia, appare indispensabile che le procedure ed i piani di intervento gia' avviati, siano portati a completamento a cura dello stesso organo straordinario con tutti i possibili effetti vantaggiosi connessi all'immediata percettibilita' da parte della collettivita'.
Tenuto conto dei tuttora persistenti segnali di influenza della malavita locale, della necessita' di continuare nell'opera di contrasto delle iniziative tese ad incidere negativamente sull'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Parghelia al fine di poter concretizzare tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo delle opere pubbliche e dei servizi, si rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi.
Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si propone la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Parghelia (Vibo Valentia) per il periodo di sei mesi.
Roma, 12 marzo 2009
Il Ministro dell'interno: Maroni
 
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