Gazzetta n. 52 del 4 marzo 2009 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
COMUNICATO
Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta «Fagiolo Cuneo»

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali esaminata la domanda intesa ad ottenere la protezione della denominazione «Fagiolo Cuneo» come indicazione geografica protetta ai sensi del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, presentata dal Consorzio per la valorizzazione del Fagiolo Cuneo - piazza Foro Boario, 18 - 12100 Cuneo, e acquisiti inoltre il parere della regione Piemonte, esprime parere favorevole sulla stessa e sulla proposta di disciplinare di produzione nel testo di seguito riportato.
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative alla presente proposta, dovranno essere presentate, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche di sviluppo economico e rurale - Direzione generale per lo sviluppo agroalimentare, la qualita' e la tutela del consumatore - SACO VII - via XX Settembre n. 20, 00187 Roma - entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente proposta, dai soggetti interessati e costituiranno oggetto di opportuna valutazione da parte del predetto Ministero, prima della trasmissione della suddetta proposta di riconoscimento alla Commissione europea.
Decorso tale termine, in assenza delle suddette osservazioni o dopo la loro valutazione ove pervenute, la predetta proposta sara' notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 5 del regolamento (CE) n. 510/2006, ai competenti organi comunitari.

Disciplinare di produzione
della indicazione geografica protetta «Fagiolo Cuneo»
Art. 1.
Denominazione
L'indicazione geografica protetta «Fagiolo Cuneo» e' riservata ai baccelli allo stato ceroso da sgranare o alla granella secca che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
 
Art. 2.
Descrizione del prodotto
L'indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) «Fagiolo Cuneo» si ottiene dai seguenti ecotipi e varieta' delle specie di fagiolo rampicante Phaseolus vulgaris L. e Phaseolus coccineus.
Ecotipi: Bianco di Bagnasco, Vedetta.
Varieta': Billo', Spagna Bianco, Stregonta, Bingo, Rossano, Barbarossa, Solista e Millenium.
L'indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) «Fagiolo Cuneo», come baccello allo stato ceroso da sgranare, si ottiene dai seguenti ecotipi e varieta': Vedetta, Stregonta, Bingo, Rossano, Barbarossa, Solista e Millenium e all'atto dell'immissione al consumo deve avere le seguenti caratteristiche.
Il diametro minimo verticale e orizzontale della granella non puo' essere rispettivamente inferiore a 9 e 15 mm.
Il colore del fiore deve essere violetto per lo stendardo e rosa-violetto-bianco per le ali, la granella deve presentare striature rosa-rosse su fondo crema.
Il prodotto a maturazione cerosa deve essere esente da attacchi di parassiti o di malattie con una tollerenza massima del 5% di prodotto con alterazioni visibili.
L'indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) «Fagiolo Cuneo» come granella secca, si ottiene dai seguenti ecotipi e varieta': Billo', Bianco di Bagnasco e Spagna Bianco e all'atto dell'immissione al consumo deve avere le seguenti caratteristiche.
Il diametro minimo verticale e orizzontale della granella non puo' essere, rispettivamente, inferiore a 9 e 14 mm per il Billo', 13 e 20 mm per lo Spagna Bianco, 8 e 14 mm per il Bianco di Bagnasco.
Colore del fiore: per il Billo', violetto per lo stendardo e rosa per le ali, per lo Spagna Bianco e il Bianco di Bagnasco bianco lo stendardo e le ali.
Colore della granella: per il Billo', con screziature bruno-violacea su fondo crema, bianco per lo Spagna Bianco e il Bianco di Bagnasco.
La granella secca non deve presentare alterazioni di colore e di aspetto esteriore tali da comprometterne le caratteristiche con una tolleranza massima complessiva del 1,5% di impurita' intese come prodotto spaccato, macchiato, tonchiato o alterato a livello di colorazione. E' consentita inoltre una percentuale massima di 1,5 di fagioli secchi fuori calibro. L'umidita' massima consentita del seme e' del 15%.
 
Art. 3.
Zona di produzione
La zona di produzione dei fagioli ad Indicazione Geografica Protetta «Fagiolo Cuneo», comprende i seguenti comuni della Provincia di Cuneo: Aisone, Alba, Albaretto Torre, Arguello, Bagnasco, Barge, Bastia Mondovi', Battifollo, Belvedere Langhe, Beinette, Benevagienna, Benevello, Bergolo, Bernezzo, Bonvicino, Borgomale, Borgo San Dalmazzo, Bosia, Bossolasco, Boves, Bra, Briaglia, Brondello, Brossasco, Busca, Camerana, Caraglio, Caramagna Piemonte, Carde', Carru', Cartignano, Casalgrasso, Castellar, Castelletto Stura, Castelletto Uzzone, Castellino Tanaro, Castelnuovo Ceva, Cavallerleone, Cavallermaggiore, Centallo, Ceresole, Cerretto Langhe, Cervasca, Cervere, Ceva, Cherasco, Chiusa Pesio, Ciglio', Cissone, Clavesana, Cortemilia, Costigliole Saluzzo, Cravanzana, Cuneo, Demonte, Dogliani, Dronero, Entracque, Envie, Farigliano, Faule, Feisoglio, Fossano, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Frassino, Gaiola, Gambasca, Garessio, Genola, Gorzegno, Gottasecca, Guarene, Isasca, Igliano, Lagnasco, Lequio Berria, Lequio Tanaro, Lesegno, Levice, Lisio, Magliano Alpi, Manta, Marene, Margarita, Marsaglia, Martiniana Po, Melle, Moiola, Mombarcaro, Mombasiglio, Monastero Vasco, Monasterolo Casotto, Monasterolo Savigliano, Monchiero, Mondovi', Monesiglio, Montaldo Mondovi', Montanera, Montemale, Monterosso Grana, Montezemolo, Moretta, Morozzo, Murazzano, Murello, Narzole, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Nucetto, Ormea, Pagno, Paroldo, Perletto, Perlo, Peveragno, Pezzolo Valle Uzzone, Pamparato, Pianfei, Piasco, Piozzo, Polonghera, Pradleves, Priero, Priola, Prunetto, Racconigi, Revello, Rifreddo, Rittana, Roascio, Roaschia, Robilante, Roburent, Roccavione, Roccabruna, Roccaciglie', Roccadebaldi, Roccaforte Mondovi', Roccasparvera, Rossana, Ruffia, S. Albano Stura, S. Benedetto Belbo, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, Salmour, Saluzzo, San Damiano Macra, San Michele Mondovi', Sanfre', Sanfront, Savigliano, Scagnello, Scarnafigi, Serravalle Langhe, Somano, Sommariva Bosco, Sommariva Perno, Tarantasca, Torre Mondovi', Torre Bormida, Torre San Giorgio, Torresina, Trezzo Tinella, Trinita', Valdieri, Vaigrana, Valloriate, Valmala, Venasca, Vernante, Verzuolo, Vicoforte, Vignolo, Villafalletto, Villanova Mondovi', Villanova Solaro, Villar San Costanzo, Viola, Vottignasco.
 
Art. 4.
Prova dell'origine
Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata documentando per ognuna gli input e gli output. In questo modo, attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dall'organismo di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei produttori e dei condizionatori, nonche' attraverso la dichiarazione tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto.
Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte dell'organismo di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
 
Art. 5.
Metodo di ottenimento

Preparazione del terreno e semina
Successivamente alla preparazione del terreno, viene effettuata la semina nel periodo tra aprile e luglio. Si effettua a postarelle, utilizzando una quantita' massima di seme ad ettaro di 120 Kg.
La semina puo' essere manuale o meccanizzata.
Per la semina degli ecotipi Bianco di Bagnasco e Vedetta, utilizzabili sia per la produzione di granella secca che di baccelli a maturazione cerosa da sgranare, deve essere utilizzato seme proveniente dal territorio descritto all'art. 3. Tutori
Per il sostegno dei fagioli vengono utilizzate da due a quattro canne legate insieme nella parte apicale a formare una specie di «tenda da indiano». Ogni «tenda da indiano» viene collegata a quella precedente e a quella successiva con un filo orizzontale che passa tra i punti in cui le canne si incrociano al fine di rendere piu' rigidi e resistenti i tutori nei confronti delle avversita' atmosferiche e del peso delle piante. Concimazione
L'azoto viene apportato in post-emergenza delle plantule (max 50 U/ha), il fosforo in pre-semina ( max 40 U/ha), il potassio in pre-semina, (max 80 U/ha), il calcio e magnesio in pre-semina (max 120 U/ha di calcio e max 30 U/ha di magnesio) e il letame la cui somministrazione avviene prima dell'aratura con un quantitativo max 150 ql/ha. Difesa
I metodi di difesa adottati sono quelli agronomici, attraverso l'uso di seme non infetto, la distruzione dei residui colturali infetti, rotazione delle superfici utilizzate e l'utilizzo di principi attivi registrati sulla coltura.
La monosuccessione della coltura deve essere intercalata alla fine del terzo anno con un erbaio a semina autunnale.
E' consentito l'utilizzo di prodotti diserbanti registrati sulla coltura nonche' le lavorazioni meccaniche del terreno tra le bine. Raccolta
La raccolta dei baccelli a maturazione cerosa avviene manualmente. La raccolta del fagiolo a granella secca avviene con la pianta completamente appassita e in modo meccanico o manuale.
Nelle tipologie a maturazione cerosa il prodotto raccolto e' il baccello, mentre per le secche il prodotto raccolto e' la granella o il baccello. L'epoca di raccolta va da maggio a novembre. La resa massima per il fagiolo a maturazione cerosa e' di 150 q.li/ha, mentre per la tipologia secca e' di 45 q.li/ha.
La granella deve essere successivamente lavorata per la cernita, pulitura e calibratura del prodotto. In seguito avviene il confezionamento.
Tutte le fasi sopra descritte dovranno essere svolte nell'area di produzione del Fagiolo Cuneo, tranne quella di confezionamento.
 
Art. 6.
Legame con il territorio
Il Fagiolo Cuneo ha una forte «reputazione» sul territorio nazionale, sia a livello commerciale che a livello di consumi, in quanto fortemente stimato ed apprezzato soprattutto per le sue caratteristiche peculiari, sia a livello socio-economico nonche' storico colturale, sia sotto l'aspetto organolettico.
Importanti, infatti, sono i fattori umani fortemente radicati sul territorio. Ne sono un esempio la tradizionalita' che si tramanda da padre in figlio nel coltivare il fagiolo rampicante. Una coltura che sicuramente necessita di molta manodopera e che nell'areale di Cuneo e' esclusivamente di tipo famigliare. Tutto cio' ha sempre determinato un certo legame umano con la coltura stessa: ne sono ancora un esempio oggi i «raduni famiglia» dove i componenti la famiglia stessa, i parenti e gli amici si ritrovano per aiutare il conduttore aziendale a «sfilare» le piante di fagiolo Cuneo secco prima della trebbiatura, a seminare e piantare le canne.
La coltivazione di fagioli rampicanti necessita', infatti, di sostegni quali le canne. Anche su questo aspetto c'e' un forte legame tra il produttore e questo tipo di tecnica colturale esclusivo della zona di produzione, in quanto esiste solo ed esclusivamente nell'areale cuneese la tradizione di legare da due a quattro canne insieme nella parte apicale a formare una specie di «tenda da indiano». Ogni «tenda da indiano» viene collegata a quella precedente e a quella successiva con un filo orizzontale che passa tra i punti in cui le canne si incrociano al fine di rendere piu' rigidi e resistenti i tutori nei confronti delle avversita' atmosferiche e del peso delle piante.
A conferma della lunga tradizione di coltivazione del fagiolo Cuneo sono anche le notizie storiche relative alla commercializzazione del fagiolo Cuneo: nel 1877, nel comune di Centallo, furono prodotti 15 quintali di fagioli e l'intera quantita' servi' a soddisfare le esigenze dei centallesi.
Anche sotto l'aspetto organolettico, il fagiolo Cuneo ha caratteristiche particolarmente differenti dagli altri tipi di fagioli. Soprattutto si evidenzia un elevato contenuto in ferro e proteine che raggiungono, rispettivamente, i valori medi di (102 ppm) e 28 (% di proteina sul secco). In modo particolare, tra le proteine, la faseolamina raggiunge livelli record di 0,45-0,55 (% sul secco). Questi parametri differenziano il fagiolo Cuneo in quanto le altre tipologie di fagioli per i tre elementi presi in considerazione raggiungono livelli di 75 (ppm) per il ferro, di 23 per le proteine (% sul secco) e 0,2 per la faseolamina (% sul secco).
Cio' significa che la vocazionalita' pedoclimatica e' strategica e l'areale di Cuneo dimostra di avere tutte la caratteristiche idonee per originare un prodotto diverso dagli altri.
In questo ambiente, caratterizzato da un clima fresco e da una forte escursione termica tra giorno e notte gli investimenti produttivi di fagiolo risultano molto elevati e di ottima qualita' in quanto le escursioni termiche giornaliere associate ad elevata luminosita' dell'ambiente conferiscono ai baccelli e alla granella maggior colore e consistenza. Inoltre le temperature contenute nella fase tardo invernale determinano significativi posticipi delle semine-fioritura tanto da prolungare, rispetto alle altre aree di produzione nazionale, le epoche di maturazione e quindi di commercializzazione.
 
Art. 7.
Controlli
I controlli sulla conformita' del prodotto al disciplinare sono svolti conformemente a quanto stabilito dagli articoli 10 e 11 del Reg. (CE) n. 510/2006 . Tale struttura e' l'Organismo di controllo ISTITUTO NORD-OVEST QUALITA' Soc. Coop. - piazza Carlo Alberto Grosso, 82 - 12033 Moretta (Cuneo) - Tel. 0172/911323 - Fax 0172/911320 - e-mail: inoq@inoq.it
 
Art. 8.
Etichettatura
L'Igp Fagiolo Cuneo allo stato di maturazione cerosa da sgusciare viene immesso al consumo in appositi imballaggi in plastica, in cartone o in confezioni sigillate (vassoi, cartoni, sacchetti e similari), in materiale per uso alimentare con un sigillo di garanzia non riutilizzabile della capacita' di kg 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15. L'Igp Fagiolo Cuneo allo stato secco, in granella o in baccello, viene immesso al consumo in appositi imballaggi o confezioni in materiale per uso alimentare con un sigillo di garanzia non riutilizzabile della capacita' di kg 0,100, 0,200, 0,300, 0,400, 0,500, 0,800, 1, 2, 3, 4, 5, 10, 15, 25. Le confezioni e gli imballaggi devono recare obbligatoriamente sull'etichetta, a carattere di stampa chiaro e leggibile, oltre al simbolo grafico comunitario e alle informazioni obbligatorie ai sensi della normativa vigente, l'indicazione «IGP Fagiolo Cuneo» con il logo di seguito descritto.
Il logo, a forma circolare, rappresenta sullo sfondo la catena delle Alpi marittime sovrastato dallo schizzo del fagiolo di colore bianco crema con striature rosse. Tutti i colori del logo sono ottenuti con la tecnica della quadricromia con diverse sfumature nelle tonalita'. Nel logo e' inserita in forte evidenza la scritta «Fagiolo Cuneo I.G.P.», mentre lungo la circonferenza del logo stesso e' presente la scritta «Indicazione Geografica Protetta».
I caratteri delle scritte sono: Arial Bold corsivo per «Indicazione Geografica Protetta», Arial Bold per «Fagiolo Cuneo» e Arial Regular corsivo per «I.G.P.».
I riferimenti colorimetrici riferiti alla scala PANTONE sono: 371C (le montagne e peduncolo), 382C (la pianura), 1807C (striature del baccello) e 304C (cielo).

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