Gazzetta n. 298 del 21 dicembre 2004 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'INTERNO
COMUNICATO
Rifiuto di iscrizione di armi nel Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo

Con decreto ministeriale n. 557/PAS-50.2963/C/80 del 21 ottobre 2004 e' stata rifiutata l'iscrizione nel Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo della pistola a rotazione singola e doppia azione «Smith & Wesson» mod. 500 cal. .500 Smith & Wesson Magnum (canna mm 77 con compensatore mm 102) - tamburo 5 cartucce:
considerando necessario limitare la circolazione di armi corte che, per le dimensioni, presentano un relativamente esuberante rapporto potenza occultabilita' (il calibro proposto nel revolver in esame, il .500 Smith & Wesson Magnum, e' in grado di sviluppare, con le munizioni commerciali oggi esistenti, energie che vanno dai 233 ai 357 chilogrammetri, pari ad oltre 7 volte quella sviluppata dal munizionamento ordinario in uso alle Forze di Polizia) e che, nel caso di specie, tale rapporto, in ragione delle piu' contenute dimensioni della canna, risulta addirittura piu' sfavorevole di quello per il quale, con decreto pari numero dell'8 settembre 2004, si era ritenuto di dover esprimere una valutazione negativa;
ritenendo che, in ogni caso, l'arma in questione impiegherebbe munizioni .500 Magnum che, ove si ammettesse a catalogazione l'arma, diverrebbero di uso civile sull'intero territorio nazionale;
considerando di dover adottare, in relazione alle attuali condizioni dell'ordine e della sicurezza pubblica, ogni cautela necessaria ad evitare la circolazione di armi corte in grado di impiegare munizioni che, dotate di grande velocita' (i 3 caricamenti previsti variano dai 495 ai 511 m/s), presentano, nelle comuni versioni di caricamento, elevata capacita' lesiva e di perforazione, anche nei confronti di ordinarie protezioni balistiche.
 
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