Gazzetta n. 98 del 27 aprile 2004 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 23 dicembre 2003
Individuazione delle aree oggetto di estensione degli interventi di promozione industriale - legge n. 289/2002, art. 73, prima applicazione. (Deliberazione n. 130/2003).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il decreto-legge 1° aprile 1989, n. 120, convertito con modificazioni nella legge 15 maggio 1989, n. 181, che con gli articoli 5-8 prevede e disciplina la realizzazione di un programma di deindustrializzazione delle aree interessate al processo di ristrutturazione della siderurgia pubblica;
Viste le delibere CIPI 13 ottobre 1989, 12 aprile 1990 e 20 dicembre 1990, con le quali sono state impartite direttive per la realizzazione del suddetto programma ed individuate le aree di crisi siderurgica;
Visto l'art. 73 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (finanziaria 2003), il quale stabilisce che le disposizioni della citata legge n. 181/1989 possono essere estese a settori diversi da quello siderurgico e alle aree diverse da quelle dell'attuale applicazione, da individuare con delibera di questo Comitato su proposta del Ministro delle attivita' produttive, nonche' nelle aree industriali ricomprese nei territori per i quali, con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, e' stato dichiarato o prorogato lo stato di emergenza;
Vista la propria delibera 9 maggio 2003, n. 18 (Gazzetta Ufficiale n. 147/2003) con la quale il Ministro delle attivita' produttive e' stato autorizzato a trasmettere all'approvazione della Commissione europea uno schema di delibera che definiva i criteri generali per l'estensione, a settori diversi da quello siderurgico e ad aree diverse da quelle dell'attuale applicazione, degli interventi di promozione industriale di cui alla legge n. 181/1989;
Vista la decisione positiva della Commissione europea del 18 settembre 2003 n. C(2003) 3365, sulla compatibilita' con il mercato comune del regime di aiuti di cui all'art. 73 della legge n. 289/2002, comunicata con nota del Ministero delle attivita' produttive del 21 ottobre 2003, prot. 782199;
Vista la propria delibera adottata nella seduta odierna con la quale questo Comitato, sulla base della grave situazione di crisi economico-sociale ed occupazionale di alcune zone del territorio nazionale, ha esteso la predetta normativa, gia' prevista per le aree siderurgiche, ad altre aree da individuare con separate decisioni;
Ritenuto che l'individuazione delle aree di crisi di cui all'art. 73 della legge n. 289/2002 debba fare riferimento:
in primo luogo, alle realta' territoriali interessate da una crisi di settore nel comparto industriale, anche come risultato di uno stato di emergenza, che coinvolga una o piu' imprese e che abbia gia' compromesso o tenda a compromettere i livelli occupazionali complessivi, senza poter essere riassorbita da altre iniziative di mercato;
in secondo luogo, alla situazione economico-sociale di ambiti territoriali piu' ampi che comprendano tali situazioni di crisi, nei quali sussistano difficolta' a riassorbire, in assenza di intervento pubblico, l'occupazione espulsa dai settori in crisi senza disperderne il patrimonio di competenze professionali;
Ritenuto opportuno, in tale contesto, disporre a regime di una metodologia per l'individuazione di tali ambiti territoriali piu' ampi, rispetto alle aree interessate da crisi settoriale;
Ritenuto peraltro urgente, in via provvisoria, individuare alcune aree sulle quali insistono particolari crisi settoriali, anche in relazione alle attuali disponibilita' finanziarie;
Vista la relazione tecnica e le relative schede identificative delle situazioni di crisi, allegate alla proposta del Ministro delle attivita' produttive trasmessa il 10 dicembre 2003;
Su proposta del Ministro delle attivita' produttive;
Delibera:
1. Sono individuate, in prima applicazione e con riferimento alle risorse di cui a successivo punto 2, nell'ordine che scaturisce dalla relazione tecnica indicata in premessa, le province quali «aree vaste» entro le quali selezionare le aree caratterizzate da crisi di settore nel compatto industriale, ivi incluse le aree per le quali, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e' stato dichiarato o prorogato lo stato di emergenza.
2. Per gli interventi di promozione industriale nelle aree di crisi di cui al successivo punto 3, Sviluppo Italia S.p.a. procedera', sulla base delle direttive emanate dal Ministro delle attivita' produttive, alla predisposizione di un programma di promozione imprenditoriale e di attrazione degli investimenti a valere sulle risorse che si rendono al momento disponibili attraverso la rimodulazione delle risorse gia' stanziate per gli interventi di cui alla legge n. 181/1969, che ammontano a 25,822 milioni di euro.
Beneficiari degli interventi sono i soggetti indicati al punto 6 della decisione della Commissione europea n. C (2003) 3365 citata in premessa.
3. In coerenza con le linee di' politica industriale del Governo e tenuto conto delle situazioni di crisi aziendale di rilevanza nazionale, vengono al momento individuate le province di Caserta, L'Aquila, Nuoro, Caltanissetta, Latina e Palermo. Per la provincia di Caserta, gli interventi di cui alla presente delibera sono limitati alle aree non incluse nell'elenco di quelle beneficiarie degli interventi di cui alla legge n. 181/1989 e successive modifiche e integrazioni.
Le aree di crisi in cui possono essere effettuati in prima istanza gli interventi di promozione industriale sono individuate con riferimento alte sopraelencate province e nell'ambito di un'area ricompresa nel raggio di 50 Km rispetto al centro urbano interessato dalla crisi settoriale, purche' ricadente nelle rispettive regioni di appartenenza.
I centri urbani di riferimento, identificati sulla base delle situazioni di crisi di cui alle schede allegate alla relazione tecnica indicata in premessa, sono Caserta (settore TLC/elettronica), L'Aquila (settore dell'elettronica), Ottana (Nuoro) (settore petrolchimico), Gela (Caltanisetta) (settore petrolchimico), Latina (settore fabbricazione articoli in gomma), Palermo (settore mezzi di trasporto/TLC).
4. Per la definizione di nuovi interventi previsti dal citato art. 73 della legge n. 289/2002 e per i quali dovranno essere individuate ulteriori risorse nazionali e regionali, il Ministero delle attivita' produttive proseguira' nell'approfondimento degli indicatori di gravita' di crisi di cui al punto 1, predisponendo, altresi', una metodologia per l'individuazione di ambiti territoriali piu' vasti rispetto alle aree di crisi come definite in premessa. Con tale metodologia, da sviluppare con la collaborazione del Ministero dell'economia e finanze e da sottoporre all'esame di questo Comitato, si valutera' anche il ricorso ai sistemi locali del lavoro.
Roma, 23 dicembre 2003
Il presidente delegato: Tremonti Il segretario del CIPE: Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 13 aprile 2004 Ufficio di controllo sui Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 46
 
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