Gazzetta n. 299 del 27 dicembre 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 15 dicembre 2003
Direttive tecniche da adottare ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto del Ministro delle finanze 17 maggio 2000, n. 155, concernente il «Regolamento recante norme per l'accertamento dell'idoneita' al servizio militare».

IL COMANDANTE GENERALE
DELLA GUARDIA DI FINANZA

Vista la legge 20 ottobre 1999, n. 380, concernente «Delega al Governo per l'istituzione del servizio militare volontario femminile»;
Visto il decreto ministeriale 17 maggio 2000, n. 155, concernente «Regolamento recante norme per l'accertamento dell'idoneita' al servizio nella Guardia di finanza, ai sensi dell'art. 1, comma 5, della legge 20 ottobre 1999, n. 380»;

Decreta:
Art. 1.

Con il presente decreto sono adottati, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto ministeriale indicato in premessa, le direttive tecniche riguardanti le avvertenze ed i criteri diagnostici applicativi relativi alle imperfezioni ed infermita' di cui all'art. 2, comma 3, del predetto regolamento, nonche' i criteri per determinare il profilo sanitario.
 
Art. 2.

Le commissioni competenti per l'effettuazione degli accertamenti sanitari nei confronti degli aspiranti all'arruolamento nella Guardia di finanza delineano, per ciascun soggetto sottoposto a visita, il relativo profilo sanitario.
 
Art. 3.

Il profilo sanitario e' un sistema di parametri numerici per la valutazione dell'efficienza psico-fisica di un soggetto; a tale scopo sono prese in considerazione le seguenti caratteristiche somato-funzionali, riportate nella tabella A dell'allegato 1:
a) caratteristica denominata PS (psiche), riguardante le condizioni psichiche;
b) caratteristica denominata CO (costituzione), riguardante lo sviluppo somatico e la prestanza fisica;
c) caratteristica denominata AC ( apparato cardio-circolatorio), riguardante le condizioni anatomiche e funzionali del cuore e dei grossi vasi;
d) caratteristica denominata AR (apparato respiratorio), riguardante le condizioni anatomiche e funzionali dell'apparato respiratorio;
e) caratteristica denominata AV (apparati vari), che raggruppa la valutazione di diversi apparati: endocrino metabolico (EM); ematologico-immunitario (EI); digerente (DG); urogenitale (UG); vascolare periferico (VP); cute ed annessi (CU); sistema nervoso (NR); apparato stomatognatico (SG); oculare (OC); otorinolaringoiatrico (OR);
f) caratteristiche denominate LS e LI, riguardanti l'apparato osteo-artromuscolare [distinto in superiore (LS) e inferiore (LI), sulla base della linea individuata nel piano orizzontale passante per l'articolazione tra le vertebre D-12 ed L-1] e precisamente lo sviluppo scheletrico-muscolare, l'integrita' anatomica e l'efficienza funzionale;
g) caratteristica denominata VS (vista), riguardante la valutazione dell'apparato della vista;
h) caratteristica denominata (AU), riguardante la valutazione dell'apparato dell'udito.
 
Art. 4.

A ciascuna delle caratteristiche somato-funzionali viene attribuito un coefficiente da 1 a 4, secondo un ordine di efficienza decrescente.
 
Art. 5.

Il giudizio di idoneita' viene adottato nei riguardi dei soggetti che conseguano i profili sanitari minimi riferiti ai singoli arruolamenti, evidenziati nella tabella B dell'allegato 1.
 
Art. 6.

Le avvertenze ed i criteri diagnostici per la valutazione delle imperfezioni ed infermita' di cui all'art. 2, comma 3, del decreto ministeriale indicato in premessa sono riportati in allegato 2.
Nei casi in cui siano indicati piu' coefficienti per la stessa imperfezione o infermita', si dovra' tener conto, nella loro attribuzione, dell'assenza (coefficiente 2) o del grado delle alterazioni anatomofunzionali (coefficienti 3 o 4).
Per la valutazione della caratteristica AV, nei casi in cui le commissioni competenti attribuiscano il coefficiente 3 o 4, si dovra' specificare l'apparato o la funzione interessata, barrando nella apposita tabella la voce corrispondente.
In caso di indicazione di due o piu' voci, la classifica della caratteristica AV sara' quella dell'apparato o degli apparati con il coefficiente peggiore. Con i quadri OC e OR vengono classificate tutte le affezioni dell'occhio o dell'apparato ORL, mentre con i termini VS e AU vengono indicati l'acuita' visiva e uditiva.
 
Art. 7.

Le competenti commissioni, nell'esercizio delle loro funzioni, sono tenute, in particolare, a motivare i provvedimenti di inidoneita':
a) utilizzando l'esatta terminologia riportata nel regolamento, adottato con decreto ministeriale indicato in premessa e negli allegati alle presenti direttive tecniche, nel caso in cui vengano diagnosticate imperfezioni o infermita' espressamente contemplate dal predetto regolamento e dettagliate dalle direttive tecniche;
b) specificando, oltre a quanto gia' indicato alla precedente lettera a), nel caso in cui siano previsti piu' coefficienti per la stessa imperfezione o infermita', la relativa graduazione dell'alterazione anatomofunzionale;
c) evidenziando, espressamente, le cause per le quali imperfezioni o infermita', valutate ai sensi del punto 21 dell'allegato al predetto regolamento, incidono sull'efficienza somatofunzionale del soggetto, rendendolo palesemente non idoneo al servizio nella Guardia di finanza.
 
Art. 8.

Le determinazioni degli organi collegiali sono comunicate agli aspiranti utilizzando la modulistica riportata negli allegati 3, 4, 5, 6, 7 e 8.
 
Art. 9.

Il Centro di reclutamento della Guardia di finanza, in relazione ad ogni procedura concorsuale per l'arruolamento nel Corpo che comprende lo svolgimento di accertamenti sanitari, provvede a mettere a disposizione delle competenti commissioni il necessario supporto specialistico, logistico e burocratico.
 
Art. 10.

Per il personale gia' in servizio, l'elenco di imperfezioni ed infermita' di cui all'art. 2, comma 3, del decreto ministeriale indicato in premessa costituisce solo una guida di orientamento: per detto personale il giudizio di idoneita' dovra' essere espresso in relazione all'eta', al grado, alla categoria ed agli incarichi, nonche' alle particolari norme che ne regolano la posizione di stato.
Per il personale del contingente di mare, l'idoneita' al mantenimento delle specializzazioni e' subordinata alla sussistenza dei requisiti indicati, per ciascuna specializzazione, nella tabella allegato 9.
 
Art. 11.

Dall'entrata in vigore del presente decreto, si intendono abrogati i decreti del Comandante generale n. 167483, del 1° giugno 2000, n. 169909, del 30 maggio 2001, e n. 232303, del 23 luglio 2001.
Roma, 15 dicembre 2003
Gen. C.A. Speciale
 
ALLEGATO 2

I - MORFOLOGIA GENERALE
(Punto 1 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

Le disarmonie somatiche e le distrofie costituzionali di grado rilevante. Rientrano in tale previsione:

- l'obesita';
- la gracilita' di costituzione;
- le gravi disarmonie e distrofie costituzionali.

Per la valutazione delle disarmonie somatiche e delle distrofie costituzionali, si considerano i caratteri esteriori (pallore della cute, scarsezza del pannicolo adiposo, ipotrofia muscolare, spalle spioventi, torace scarno, appiattito o cilindrico, scapole alate, esilita' degli arti, masse adipose esuberanti ed abnormemente distribuite, perimetro addominale, etc.) indicativi di gracilita', obesita', di uno stato morboso latente, di un soggetto a rischio o, comunque, non adatto a sopportare l'impegno fisico del servizio militare nella Guardia di Finanza.
Per la valutazione della costituzione somatica, sono considerati i seguenti parametri:

1. statura (h): deve essere espressa in metri; si misura mediante
antropometro; l'esaminando e' in posizione non rigida di attenti,
a capo eretto con piano orbitoauricolare orizzontale e con
l'occipite, il segmento dorsale della colonna vertebrale ed i
talloni a contatto con il montante dell'antropometro; 2. peso corporeo (p): deve essere espresso in chilogrammi; 3. indice di massa corporea (IMC): si intende per indice di massa
corporea il rapporto tra il peso corporeo (p) in chilogrammi e
l'altezza (h) in metri elevata al quadrato, secondo la seguente
formula: IMC = P/ (hxh); 4. perimetro toracico (pt): deve essere espresso in centimetri e si
misura mediante nastro metrico passante orizzontalmente per il
punto xifoideo (base dell'apofisi omonima) ed applicato con
leggera pressione sulla cute, con esaminando in posizione eretta
ed al termine di una espirazione normale.

Per un'agevole ed immediata valutazione dei parametri rilevati, puo' essere utilizzata la seguente tabella antropometrica riportante, rapportati all'altezza, il peso massimo (I.M.C. = 30 per gli uomini e 26 per le donne), il peso minimo (I.M.C. = 20 per gli uomini e 18 per le donne) ed il perimetro toracico minimo. Nei casi dubbi, con I.M.C. al limite minimo, sara' valutato, per l'adozione di un provvedimento medico legale, il perimetro toracico, i cui valori non potranno essere inferiori ai valori minimi indicati in tabella per ciascuna altezza.
E' giudicato non idoneo al servizio nella Guardia di Finanza il soggetto che presenti un eccesso o un difetto ponderale riferito, rispettivamente, al peso massimo o minimo indicato in tabella e corrispondente alla sua altezza.
E' giudicato, in ogni caso, non idoneo il soggetto:

- con perimetro toracico inferiore al minimo corrispondente alla sua
altezza, indicato in tabella; - con I.M.C. maggiore di 30 e minore di 20 (per gli uomini); - con I.M.C. maggiore di 26 e minore di 18 (per le donne).

COEFFICIENTI

---------------------------------------------------------------- Sviluppo somatico armonico

Ottima prestazione fisica ed attitudine dinamica. I.M.C. 23-25 (uomini) 1 CO I.M.C. 20-23 (donne)

Sviluppo somatico armonico Buona prestazione fisica ed attitudine dinamica. 2 CO

Normale sviluppo somatico 3 CO

Sufficiente sviluppo somatico 4 CO ----------------------------------------------------------------

II - DISENDOCRINIE DISMETABOLISMI ED ENZIMOPATIE
(Punto 2 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. I difetti dei metabolismi glicidico, lipidico o protidico; b. La mucoviscidosi; c. Le endocrinopatie; d. I difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi.

NOSOGRAFIA

Rientrano nei punti a. e b.:

tra i difetti del metabolismo glicidico:

- diabete mellito tipo I, tipo II; - ridotta tolleranza glicidica;

tra i difetti del metabolismo lipidico:

- ipercolesterolemie primitive (forma poligenica, forma familiare); - ipertrigliceridemie; - iperlipidemie miste;

tra i difetti del metabolismo proteico:

- fenilchetonuria; - alcaptonuria; - omocistinuria; - altre (iperossaluria, ecc.).

Rientrano nel punto c.:

- malattie del sistema ipotalamo-ipofisario; - ipogonadismo primitivo (sindrome di Klinefelter, sindrome di
Turner, sindrome Down, ecc.) e secondario (deficit di gonadotropine
e di prolattina); - malattie del corticosurrene (m. di Addison, m. di Cushing, m. di
Conn); - malattie della tiroide (m. di Flajani-Graves-Basedow, gozzo
multinodulare tossico, ipotiroidismi), feocromocitoma e
paraganglioma; - malattie delle paratiroidi.

Rientrano, tra le altre, nel punto d:

- glicosurie normoglicemiche; - malattia di GILBERT; con valori di bilirubina indiretta > 6 mg/dl; - favismo: N.B. anche deficit parziali di G6PDH sono causa di
inabilita'; - diabete insipido; - porfirie; - glicogenosi; - tesaurismosi lipidiche e mucopolisaccaridiche; - sindrome di EHLERS-DANLOS; - sindrome di MARFAN.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le dislipidemie con valori di trigliceridi o di colesterolo inferiori ai valori riportati (cole- sterolo < 300 mg/di e trigliceridi < 250 mg/dl), ma superiori ai valori normali 4 AV- EM

Endocrinopatie pregresse, in atto guarite e che non necessitano di trattamento 4 AV- EM

Iperbilirubinemia indiretta di minimo grado (biliru- binemia totale > 1mg/di e < 3mg/dl) 2 AV

Iperbilirubinemia indiretta di lieve grado (bilirubinemia totale > 3 mg/dl e < 4 mg/dl) 3 AV- EM

Iperbilirubinemia indiretta di medio grado (bilirubinemia totale > 4 mg/dl e < 6 mg/dl) 4 AV- EM --------------------------------------------------------------------

III - MALATTIE DA AGENTI INFETTIVI E DA PARASSITI
(Punto 3 dell'elenco allegato al D. M. 17 maggio 2000)

Le malattie da agenti infettivi e da parassiti che siano causa di rilevanti limitazioni funzionali oppure siano accompagnate da grave e persistente compromissione delle condizioni generali o della crasi ematica o che abbiano caratteristiche di cronicita' o di evolutivita'.

NOSOGRAFIA

Rientrano in tale previsione:

- la tubercolosi polmonare ed extra polmonare ed i suoi esiti
rilevanti; - il morbo di Hansen; - la sifilide; - la positivita' per antigene HBV - la positivita' per gli anticorpi
per HCV - la positivita' per gli anticorpi per HIV.

IV - EMATOLOGIA
(Punto 4 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malattie primitive del sangue e degli organi emopoietici; b. Le malattie secondarie del sangue e degli organi emopoietici.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel punto a., tutte le malattie ematologiche primitive, tranne le microcitemie costituzionali ed il trait falcemico.

-------------------------------------------------------------------- I microcitemici costituzionali che presentano le 2 AV- E I seguenti caratteristiche: asintomatici o con anemia lieve (Hb maggiore di 11 gr/dl), regolare sviluppo somatico, assenza di splenomegalia, assenza di segni di emolisi, side- remia e ferritina normali o aumentate, emocromo che dimostri: emoglobina normale o lievemente ridotta; eritrociti normali o elevati; MCV marcatamente ridotto; resistenze osmotiche aumentate.

Tutti gli altri microcitemici costituzionali 3 - 4 AV- E I

I soggetti affetti da trait falcemico eterozigoti per HbS con: - assenza di reperti ematologici anomali (indici eritrocitari, morfologia delle emazie, reticolociti); 4 AV - E I

- elettroforesi dell'emoglobina documentante presenza di HbS pari ad HbA: 4 AV - E I --------------------------------------------------------------------

V - IMMUNO ALLERGOLOGIA
(Punto 5 dell'elenco allegato al D. M. 17 maggio 2000)

a. L'asma bronchiale allergico e le altre gravi allergie, anche in
fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami
specialistico-strumentali;
b. Le gravi intolleranze ed idiosincrasie a farmaci od alimenti,
anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami
specialistico-strumentali;
c. Le sindromi da immunodeficienza, anche in fase asintomatica,
accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali;
d. Le connettiviti sistemiche.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel:

punto a.:

- L'asma bronchiale classica e le significative sindromi
disventilatorie ostruttive spirograficamente accertate;

punto b.:

- le allergie alimentari;
- le intolleranze alimentari:
- le reazioni da farmaci;
- l'allergia a veleno di imenotteri;

punto c.:

le sindromi da immunodeficienza primitive;

- Agammaglobulinemia;
- Ipogammaglobulinemia;
- Difetti di singole classi e sottoclassi anticorpali tra i quali
i difetti delle IgA;
- Difetti dell'immunita' cellulare specifica e aspecifica;
- Difetti del complemento;

punto d.:

- il lupus eritematoso sistemico, l'artrite reumatoide, la
sindrome di Sjogren, la panarterite nodosa, la dermatomiosite, la
polimiosite, la connettivite mista.

COEFFICIENTI

--------------------------------------------------------------- Lievi alterazioni spirometriche 3 - 4 AV- E I

Le intolleranze alimentari e le allergie alimentari senza implicazioni di rilevanza clinico - funzionale dell'apparato respiratorio e/o cutaneo 3 - 4 AV- E I

L'allergia a farmaci senza gravi reazioni 4 AV- E I

Le immuno-allergopatie digrado non inabilitante 3 - 4 AV- E I ---------------------------------------------------------------

VI- TOSSICOLOGIA
(Punto 6 dell'elenco allegato al D. M. 17 maggio 2000)

Lo stato di intossicazione cronica da piombo, da altri metalli o di tipo voluttuario.

VII - NEOPLASIE
(Punto 7 dell'elenco allegato al D. M. 17 maggio 2000)

a. I tumori maligni;
b. I tumori benigni ed i loro esiti quando per sede, volume,
estensione o numero siano deturpanti o producano rilevanti
alterazioni strutturali o funzionali.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Per i tumori benigni ed i loro esiti quando 2 - 3 - 4 nella o per sede, volume, estensione o numero non nelle caratteristiche alterino la funzione fisiognomica e non somato-funzionali producano importanti limitazioni funzionali interessate --------------------------------------------------------------------

VIII - CRANIO
(Punto 8 dell'elenco allegato al D. M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni craniche congenite con evidenti deformita' o
rilevanti disturbi funzionali;
b. Le alterazioni morfologiche acquisite delle ossa del cranio che
determinano evidenti deformita' o rilevanti disturbi funzionali o
che interessano la teca interna.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel punto a. le anomalie di volume, le anomalie della forma, le anomalie dell'ossificazione cranica, ecc.
N.S. La perdita di sostanza ossea della teca cranica a tutto spessore e' causa di inabilita' al servizio nella G.di F.

IX - COMPLESSO MAXILLO - FACCIALE
(Punto 9 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni e gli esiti di patologie o lesioni delle labbra,
della lingua e dei tessuti molli della bocca che producano gravi
disturbi funzionali; b. Le malformazioni, gli esiti di lesioni o di interventi chirurgici
correttivi, le patologie del complesso maxillo-facciale e le
alterazioni dell'articolarita' temporo-mandibolare causa di gravi
alterazioni funzionali; c. Le malformazioni e gli esiti di patologie dell'apparato
masticatorio che determinano rilevanti disturbi funzionali.

NOSOGRAFIA

Rientrano nei punti a. e b.:

- la labioschisi, la labiognatoschisi, la macroglossia, la
microglossia; - i trismi articolari cronici (da anchilosi, loocking acuto-cronico); - i trismi extra-articolari cronici (esiti di miositi, esiti
cicatriziali del volto); - le gravi incoordinazioni condilo-meniscali con lussazioni
mandibolari recidivanti documentate clinicamente;

rientrano nel punto c.:

- la mancanza o l'inefficienza (per carie destruente, per
parandontopatia o per anomalie dentarie) del maggior numero di
denti o di almeno otto tra incisivi e canini; - le malocclusioni dentali con segni clinici e/o radiologici di
patologia dentale o paradentale; - gli estesi impianti dentali con segni clinici e/o radiologici di
perimplantite.

N. B.

- considerando che l'eruzione e l'allineamento in arcata dei terzi
molari superiori e inferiori (cosiddetti "denti del giudizio")
avviene generalmente ad una eta' maggiore di quella degli aspiranti
all'arruolamento nella G. di F., la dicitura "del maggior numero di
denti" va interpretata in relazione ad un massimo teorico di 28
elementi dentari. Gli eventuali terzi molari presenti andranno
conteggiati solo nel caso siano efficienti nella funzione
masticatoria in sostituzione di altri elementi dentari mancanti; - il concetto di insufficienza masticatoria non e' vincolato al
numero di denti presenti in bocca, bensi' alla loro funzione: a tal
fine viene considerata sufficiente la masticazione quando siano
presenti o due coppie di molari o tre coppie tra molari e
premolari, purche' in ingranaggio in occlusione. Le malocclusioni dentarie che, pur in presenza del maggior numero dei
denti, non permettano un perfetto ingranaggio occlusale di almeno 2
coppie di molari o 3 coppie di molari e premolari. vengono
considerate causa di :insufficienza masticatoria". La protesi
efficiente va considerata sostitutiva del dente mancante; - gli impianti dentari vengono considerati sostitutivi del dente
mancante solo se presentano segni clinici e radiologici di
tolleranza ed efficacia.

AVVERTENZE

Una corretta intercuspidazione in occlusione da' luogo ad una assegnazione di "coefficiente 1" anche in presenza di cure conservative clinicamente ben eseguite e/o elementi singoli di protesi fissa e/o anche qualora vi sia la mancanza di elementi dentari a seguito di estrazioni seriate a scopo ortodontico.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le malformazioni e gli esiti di malattie o lesioni 2-3-4 AV - SG delle labbra, della lingua e dei tessuti molli della bocca di grado non inabilitante

Le alterazioni dell'articolarita' cranio-mandibo- 3-4 AV - SG lare in compenso clinico-terapeutico

Gli esiti di frattura dei mascellari, anche in 3-4 AV - SG osteosintesi ove non sussistano importanti limi- tazioni funzionali

I trattamenti chirurgici ortodontici correttivi dei 3-4 AV - SG mascellari senza reliquati morfo-funzionali

La parodontopatia cronica, la mancanza, la carie o 2-3-4 AV - SG le anomalie di numerosi denti di grado non inabilitante

Le malocclusioni dentarie, che non alterano la 2 AV/3-4 AV - SG funzione, anche in trattamento ortodontico

La protesi tollerata ed efficiente effettuata 2 AV/3-4 AV - SG anche mediante impianti osteo-fibro-integrati --------------------------------------------------------------------

X - APPARATO CARDIOVASCOLARE
(Punto 10 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi; b. Le malattie dell'endocardio, del miocardio, dell'apparato
valvolare, del pericardio, dei grossi vasi ed i loro esiti; c. Le gravi turbe del ritmo cardiaco e le gravi anomalie del sistema
specifico di conduzione; d. L'ipertensione arteriosa persistente; e. Gli aneurismi, le angiodisplasie e le fistole arterovenose; f. Le altre patologie delle arterie e quelle dei capillari con
disturbi trofici o funzionali; g. Le ectasie venose estese con incontinenza valvolare o i disturbi
del circolo venoso profondo; h. Le flebiti e le altre patologie del circolo venoso ed i loro esiti
con disturbi trofici e funzionali; i. Le patologie gravi dei vasi e dei gangli linfatici ed i loro
esiti.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel:

punto a.:

- la destrocardia; - le cardiopatie congenite e i loro esiti;

punto b.:

- il trapianto di cuore, le protesi vascolari, le protesi valvolari,
gli esiti di intervento riparativo sulle strutture valvolari e dei
grossi vasi; - gli esiti di pericardite, miocardite ed endocardite; - la stenosi e la insufficienza valvolare emodinamicamente
significative; - le anomalie biometriche ecocardiografiche non correlate con la
superficie corporea; - la ridondanza valvolare con presenza di rigurgito anche se di grado
lieve; - la pregressa pericardite, miocardite ed endocardite senza esiti in
atto, documentate con certificazione rilasciata da strutture
sanitaria pubbliche;

punto c.:

- blocco atrioventricolare di I grado che non regredisce con lo
sforzo fisico adeguato; - blocco atrioventricolare di II grado e III grado; - sindrome di Wolf Parkinson White; - blocco di branca sinistra; - extrasistolia frequente (superiore a 100/h); - sindrome ipercinetica cardiaca; - il ritardo di attivazione intraventricolare anteriore sinistro a
qrs stretto associato a ritardo di attivazione intraventricolare
destro, stabili; - la conduzione A - V accellerata, espressione di anomalie del
sistema specifico di conduzione;

punto d.:

- le condizioni in cui la pressione arteriosa massima supera
stabilmente i 150 mmhg di mercurio e la minima di 90 mmhg; - l'ipertensione di confine (border-line secondo l'OMS);

punto f.:

- il morbo di Raynaud primitivo; - la linfostasi costituzionale piede - gamba con rilevanti disturbi
funzionali.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le anomalie biometriche ecocardiografiche 4 AC (3 AC solo se vi e'
correlazione con la
superfice corporea)

La ridondanza valvolare senza signifi- cativo rigurgito 3 AC

La bradicardia sinusale 2 AC

Il segnapassi migrante 2 AC

La tachicardia sinusale 2 - 3 AC

La sindrome ipercinetica cardiovas- colare con modesta riduzione della riserva cardio-circolatoria 3 - 4 AC

L'extrasistola sopraventricolare semplice o sporadica 2 - 3 AC

L'extrasistola ventricolare semplice o sporadica 3 - 4 AC

Il lieve allungamento del tempo di conduzione A-V, non correlabile a cardiopatia e che si riduce durante test ergometrico 2 AC

Il lieve allungamento del tempo di conduzione A-V, non correlabile a cardiopatia e che non si riduce durante test ergometrico 3 - 4 AC

Il ritardo di attivazione intraventri- colare destro stabile di grado non avanzato e non espressione di sovrac- carico ventricolare o di altra patologia 2 - 3 AC

Il ritardo di attivazione intraventri- colare destro stabile di grado avanzato non espressione di sovraccarico ventri- colare o di altra patologia 4 AC

Il ritardo di attivazione intraventri- colare di tipo anteriore sinistro sta- bile, senza altri segni di cardiopatia 2 AC

La conduzione A-V accellerata espres- sione di anomalie del sistema specifico di conduzione 4 AC

L'acrocianosi di grado non inabilitante 3 - 4 AV - VP

Le ectasie venose estese senza incontinenza 3 AV - VP

Le varici reticolari o dermiche 2 AV - VP

Gli esiti di flebiti superficiali degli arti inferiori 3 - 4 AV - VP

Gli esiti di flebiti degli arti superiori (da venopuntura) 2 AV - VP

La linfostasi costituzionale piede-gamba di grado non inabilitante 4 AV - VP --------------------------------------------------------------------

XI - APPARATO RESPIRATORIO
(Punto 11 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malattie croniche dei bronchi e dei polmoni; b. Le malattie delle pleure ed i loro esiti rilevanti; c. I dismorfismi della gabbia toracica con alterazioni funzionali
respiratorie.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel:

punto a.: le bronchiectasie, le bronchiti croniche, l'enfisema;

punto b.: il pneumotorace; l'obliterazione del seno costofrenico; la scissurite;

punto c.: il pectus excavatum, il pectus carenatum, la cifosi e la scoliosi di grado elevato; gli esiti di traumatismi toracici con alterazioni funzionali.
COEFFICIENTI

---------------------------------------------------------------- Gli esiti lievi di pleurite non tubercolare con sole alterazioni anatomiche 2-3 AR

Gli esiti lievi di pleurite non tubercolare con alterazioni funzionali 4 AR

I dismorfismi della gabbia toracica con alterazioni funzionali respiratorie evidenziabili solo durante l'esercizio fisico 4 AR

Il complesso primario tubercolare 4 AR ----------------------------------------------------------------

XII - APPARATO DIGERENTE
(Punto 12 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni e le malattie croniche delle ghiandole e dei
dotti salivari che producono gravi disturbi funzionali; b. Le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro
esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e
del peritoneo che, per natura, sede e grado producano rilevanti
disturbi funzionali; c. Le ernie viscerali; d. Gli esiti di intervento chirurgico con perdita totale o parziale
di un viscere.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel:

punto b.: anche le stenosi, le distopie, il "mesenterium commune", le splancnoptosi, il dolicocolon, le fistole anali e perianali;

punto c.: tutte le ernie viscerali, compresa l'ernia iatale con esofagite o disturbi funzionali di notevole grado.

AVVERTENZE

Saranno sempre considerati generalmente disturbi funzionali che incidono sullo stato di nutrizione e/o la qualita' della vita. Gli esiti di appendicectomia non costituiscono di per se' motivo di inabilita'.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le anomalie congenite e le malattie croniche, o i loro esiti, delle ghiandole e dei dotti salivari di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 AV - DG

Le ernie non viscerali della linea alba 3 - 4 AV - DG

Le ernie inguinali allo stato di punta 4 LI

Le ernie iatali di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 AV - DG

La malattia di Gilbert 2 - 3 - 4 AV - DG

Le malattie del tubo digerente, degli organi ipocondriaci, delle vie biliari, del pancreas e del peritoneo di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 AV - DG

Gli esiti di intervento chirurgico di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 AV - DG

Le malattie dell'ano di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 AV - DG --------------------------------------------------------------------

XIII - MAMMELLA
(Punto 13 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

Le patologie ed i loro esiti della ghiandola mammaria che siano causa di rilevanti disturbi funzionali.

NOSOGRAFIA

Rientrano in tale previsione:

- la mancanza congenita od acquisita di una sola mammella; i processi
flogistici o displastici ed i loro esiti di notevole entita'; - gli esiti di mastoplastica riduttiva con rilevanti limitazioni
funzionali; - gli esiti di mastectomia settoriale.

La protesi mammaria e' causa di non idoneita'.
La megalomastia e' causa di non idoneita' solo quando costituisce impaccio motorio o grave disarmonia.

COEFFICIENTI

---------------------------------------------------------------- Esiti di processi flogistici o displastici non inabilitanti 2 - 3 CO

Gli esiti di mastoplastica senza limitazioni funzionali 2 - 3 CO ----------------------------------------------------------------

XIV - APPARATO UROGENITALE
(Punto 14 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti del
rene, della pelvi, dell'uretere, della vescica e dell'uretra che
sono causa di rilevanti alterazioni funzionali; b. Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti,
dell'apparato genitale maschile sono causa di rilevante
alterazione funzionale; c. Le malformazioni, le malposizioni, le patologie e i loro esiti,
dell'apparato genitale femminile che sono causa di rilevante
alterazione funzionale.

NOSOGRAFIA

Rientrano in tali previsioni:

RENE

- le anomalie di numero: l'agenesia renale e quella o quelle in cui,
oltre alla presenza dei due reni ortotopici metanefrici, i reni
sovranumerari presentino vascolarizzazione ed apparato escretore
propri; - le anomalie di forma: rene a ferro di cavallo, il rene policistico
ed il rene a spugna; - le anomalie di sede: l'ectopia pelvica congenita e la ptosi renale
di 3 grado; - Malattie croniche: nefrolitiasi, nefropatie congenite,
glomerulonefriti e pielonefriti croniche.

PELVI ED URETERE

Le anomalie di numero, di forma, di sede e le malattie croniche che determinino ostruzione al deflusso urinario con dilatazione a monte e/o alterazione della clearance della creatinina.

VESCICA

Le malformazioni e le malattie croniche della vescica.

URETRA

- Le malformazioni, le stenosi e le dilatazioni dell'uretra con
disturbi manifesti della minzione; - Le fistole uretrali a sblocco penieno; - L'epispadia; - L'ipospadia oltre il solco balano-prepuziale.

PROSTATA

Le prostatiti croniche batteriche.

PENE

- Le malformazioni gravi del pene; - La perdita anche parziale del pene.

SCROTO E STRUTTURE ENDOSCROTALI

- Ipoplasia o mancanza anche di un solo testicolo, con alterazioni
anatomofunzionali del controlaterale; - Ritenzione od ectopia di entrambi testicoli; - Ritenzione testicolare unilaterale addominale, in sede intramurale
o sottocutanea; - Esiti di intervento di orchidopessi con testicolo fisso alla radice
dello scroto, anche con lievi disturbi funzionali; - Idrocele molto voluminoso e sotto tensione; - Idrocele comunicante; - Varicocele di III grado permagno con deformazione molto evidente
dello scroto; - Cisti endoscrotale molto voluminosa e sotto tensione.

APPARATO GENITALE FEMMINILE

- La mancanza di ambedue le ovaie; - L'aplasia completa dell'utero e della vagina; - I prolassi urogenitali di qualunque grado; - Le fistole genitali di qualunque natura; - Le malformazioni e cisti vulvari che sono causa di rilevanti
alterazioni funzionali.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le malformazioni e le malattie del rene, della pelvi e dell'uretere di grado non inabilitante 3 - 4 AV - UG

La malformazione, gli esiti di malattie organiche o funzionali della vescica di grado non inabilitante 3 - 4 AV - UG

Ptosi del rene di I e II grado senza alterazioni funzionali 3 - 4 AV - UG

Stenosi uretrale senza disturbi di minzione 2 - 3 - 4 AV - UG

Varicocele di I e II grado 2 - 3 AV - UG

Varicocele di III grado senza ipotrofia testicolare 4 AV - UG

Idrocele di grado non inabilitante 3 - 4 AV - UG

Ipotrofia, atrofia o mancanza di un testicolo 2 - 3 - 4 AV - UG

Cisti dell'epididimo e del funicolo di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 AV - UG

La mancanza di un ovaia AV - 2

Le agenesie, le malformazioni, le malposizioni monolaterali delle tube AV - 2

Le agenesie, le malformazioni, le malposizioni bilaterali delle tube 3 AV - UG

L'aplasia, la malposizione e le malformazioni parziali dell'utero o della vagina 2 - 3 AV - UG

Le malformazioni e le cisti vulvari che non sono causa di alterazioni funzionali inabilitanti 2 - 3 AV - UG

L'isterectomia totale e subtotale 3 AV - UG

Gli esiti di intervento chirurgico per prolasso urogenitale a grado non inabilitante 2 - 3 AV - UG

L'endometriosi a grado non inabilitante 2 - 3 AV - UG

Le alterazioni del ciclo mestruale a grado non inabilitante 2 - 3 AV - UG

Il varicocele pelvico di grado non inabilitante 2 - 3 AV - UG --------------------------------------------------------------------

XV - NEUROLOGIA
(Punto 15 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malattie del sistema nervoso centrale e i loro esiti che siano
causa di rilevanti alterazioni funzionali; b. Le malattie del sistema nervoso periferico e i loro esiti che
siano causa di rilevanti alterazioni funzionali; c. Le miopatie causa di rilevanti alterazioni funzionali; d. Le epilessie; e. Gli esiti di traumi encefalici e midollari con rilevanti
limitazioni funzionali.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel:

punto a.:

- le malattie del sistema nervoso centrale di natura malformativa,
vascolare, tossica, infettiva, parassitaria, autoimmune,
degenerativa; - le emicranie emiplegica, oftalmoplegica e basilare, caratterizzate
da almeno quattro attacchi mensili documentati da una struttura
universitaria neurologica; - la nevralgia del trigemino in profilassi fermacologica documentata
da una struttura universitaria neurologica; - tutte le altre malattie del sistema nervoso centrale che presentino
un dato obiettivo stabilizzato ed invalidante (paralisi spastica,
paralisi flaccida, atrofia muscolare polidistrettuale, atassia
grave, ecc.);

punto b.: tutte le alterazioni funzionali con marcata ipostenia e/o ipotrofia documentata elettromiograficamente;

punto c.: le distrofie muscolari, le miotonie, le miastenie, ecc;

punto d.: tutte le sindromi epilettiche, ancorche' pregresse;

punto e.: tutte le limitazioni funzionali caratterizzate da alterazioni dell'esame obiettivo neurologico, neuroradiologiche, turbe elettroencefalografiche marcate.

N.B. Non e' causa di non idoneita' un singolo episodio compulsivo
documentato da strutture sanitarie pubbliche verificatosi in
epoca precedente gli ultimi 5 anni, purche' sufficientemente
spiegato da una causa non ricorrente e dopo valutazione
specialistica neurologica.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- I pregressi traumi fratturativi o contusivi parenchi- matosi senza reliquati radiologici o funzionali 4 AV - NR

I pregressi traumi cranici commotivi senza reliquati radiologici o funzionali 2 - 3 AV - NR

Le malattie del sistema nervoso centrale e i loro esiti che non siano causa di significative altera- zioni funzionali 3 - 4 AV - NR

Le malattie del sistema nervoso periferico e i loro esiti che non siano causa di significative alterazioni funzionali 3 - 4 AV - NR

L'episodio compulsivo unico verificatosi in epoca precedente gli ultimi cinque anni 3 - 4 AV - NR

Le pregresse convulsioni febbrili semplici, verifi- catesi nei primi 5 anni di eta', senza anomalie elettroencefalografiche specifiche 4 AV - NR --------------------------------------------------------------------

XVI - PSICHIATRIA
(Punto 16 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Il ritardo mentale, di qualsiasi livello, purche' tale da
pregiudicare il rapporto di realta' o le capacita' relazionali; b. I disturbi del controllo degli impulsi: c. I disturbi dell'adattamento; d. I disturbi della comunicazione; e. I disturbi da tic; f. I disturbi delle funzioni evacuative; g. I disturbi del sonno; h. I disturbi della condotta alimentare; i. Le parafilie e i disturbi della identita' in genere; l. I disturbi correlati all'uso di sostanze psicoattive e/o la
positivita' ai relativi test tossicologici. m. I disturbi mentali dovuti ad una patologia organica; n. I disturbi di personalita'; o. I disturbi nevrotici e reattivi, i disturbi dell'umore senza
sintomi psicotici, i disturbi d'ansia (attacchi di panico,
disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post-traumatico da stress,
etc.) i disturbi somatoformi e da conversione, le sindromi
marginali, etc: p. I disturbi psicotici, anche se in fase di compenso o di remissione
clinica.

NOSOGRAFIA

Per quanto concerne il punto i., il comportamento omosessuale viene preso in considerazione qualora dovesse determinare situazioni cliniche di sofferenza soggettiva o di disfunzionamento relazionale o sociale (disadattamento, disturbi d'ansia, distimici, etc.) oppure qualora sia espressione sintomatica di disturbi psichiatrici primari, per i quali si applichera' il punto relativo al disturbo accertato.
Rientrano nel punto m. le sindromi psicorganiche in cui le turbe psichiche siano chiaramente dipendenti da causa somatica (es: turbe psichiche conseguenti a traumi cranici, processi infiammatori del SNC, ecc.).

Rientrano nel punto n.:

- Personalita' borderline; - Personalita' sociopatiche: - Personalita' impulsive, immature, insicure, labili, emotivamente
ipersensibili con conflittualita' nevrotiche.

Rientrano nel punto p.:

- la schizofrenia, il disturbo delirante, il disturbo
schizo-oggettivo, il disturbo psicotico breve, il disturbo
dell'umore associato a sintomi psicotici, i disturbi bipolari.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Armonioso assetto della struttura di personalita', nelle sue componenti intellettiva, affettiva e comportamentale 1 PS

Tratti di personalita' non perfettamente armonici e sinto- nici, ma tali da non pregiudicare l'adattamento a normali situazioni di vita (note di introversione, di insicurezza, di ipermotivita' del carattere, ecc.) 2 PS

Livello intellettivo medio - inferiore, di grado non esimente 3 - 4 PS

La presenza di modesti ed incostanti sintomi psichici o caratteriali, tali da rendere piu' difficili della media, ma non in maniera significativa, l'adattamento a situa- zioni nuove e potenzialmente stressanti (lievi tratti di labilita' emotiva ed umorale, tratti di dipendenza, ecc.) 3 - 4 PS

Il documentato ed accertato pregresso uso di sostanze psicoattive, in soggetto con struttura di personalita' in atto armonica 4 PS --------------------------------------------------------------------

XVII- OFTALMOLOGIA
(Punto 17 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni, le disfunzioni, le patologie o gli esiti di
lesioni delle palpebre e delle ciglia, anche se limitate a un solo
occhio, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; b. Le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni
delle ghiandole e delle vie lacrimali, quando siano causa di
rilevanti disturbi funzionali; c. I disturbi della motilita' del globo oculare, quando siano causa
di diplopia o deficit visivi previsti dal successivo comma h. o
qualora producano alterazioni della visione binoculare
(soppressione); d. Le gravi discromatopsie; e. La anoftalmia, le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti
di lesioni dell'orbita, del bulbo oculare e degli annessi con
rilevanti alterazioni anatomiche o funzionali; f. Il glaucoma e le disfunzioni dell'idrodinamica endoculare
potenzialmente glaucomarogene; g. I vizi di rifrazione che, corretti, comportano un visus inferiore
agli 8/10 complessivi o inferiore ai 2/10 in un occhio; h. I difetti del campo visivo, anche monoculari, che riducano
sensibilmente la visione superiore o laterale o inferiore; i. L'emeralopia; l. La miopia o l'ipermetropia, senza o con astigmatismo, che superi
in ciascun occhio, rispettivamente, le 8 e le 7 diottrie, anche in
un solo meridiano; m. L'astigmatismo misto in cui la somma tra i due meridiani, miopico
ed ipermetropico, superi in ciascun occhio le 5 diottrie; n. Le anisometropie in cui la differenza tra i meridiani piu'
ametropi dei due occhi superi le 5 diottrie o che comportino
alterazione della visione binoculare.

NOSOGRAFIA

Per il punto d., si considerano gravi le discromatopsie che non consentono la visione dei colori fondamentali, accompagnate da nistagmo e/o alterazione delle membrane profonde.
Rientra nel punto e. anche il cheratocono di qualsiasi grado.
N.B. Le degenerazioni vitroretiniche regmatogene, anche se gia' sottoposte a specifico trattamento, sono causa di inabilita'.
Rientra nel punto i. l'emeralopia anche senza alterazioni evidenti delle membrane profonde dell'occhio, attestata se necessario da idonea documentazione sanitaria rilasciata da istituzioni pubbliche.
Per quanto concerne il punto n., deve intendersi compresa nel computo delle diottrie anche la componente astigmatica.

COEFFICIENTI

FUNZIONE VISIVA -------------------------------------------------------------------- Acutezza visiva: uguale o superiore a complessivi 16/10 e non inferiore a 7/10 nell'occhio che vede meno senza correzione; campo visivo e motilita' oculare normali; senso cromatico normale alle tavole pseudoisocromatiche. 1 VS

Acutezza visiva: uguale o superiore a complessivi 16/10 e non inferiore a 7/10 nell'occhio che vede meno raggiungibile con correzione non superiore alle 3 diottrie anche in un solo occhio; campo visivo e motilita' oculare normali; senso cromatico normale alle matassine colorate. 2 VS

Acutezza visiva: uguale o superiore a complessivi 10/10 e non inferiore a 4/10 nell'occhio che vede meno raggiungibile con correzione non superiore a 6 diottrie per la miopia e l'astigmatismo miopico, a 5 diottrie per l'ipermetropia e l'astigmatismo ipermetropico e a 4 diottrie per l'astigmatismo misto anche in un solo occhio; 3* VS

Acutezza visiva: uguale o superiore a complessivi 8/10 e non inferiore a 2/10 nell'occhio che vede meno raggiungibile con correzione non superiore alle diottrie indicate nell'Elenco delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di inabilita' al servizio militare 4* VS -------------------------------------------------------------------- (*): Per i deficit relativi al campo visivo, al senso cromatico e alla motilita' oculare, consultare i relativi coefficienti.

ALTRI COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni degli annessi, dell'orbita e del bulbo oculare che non siano causa di rilevanti disturbi funzionali 3 - 4 AV - OC

I disturbi della motilita' oculare estrinseca quando non riducano la acutezza visiva al grado indicato per la non idoneita' e quando non generino diplopia nelle versioni laterali o inferiore o superiore di sguardo 3 - 4 AV - OC

Le modeste riduzioni del campo visivo 3 - 4 VS

Gli esiti di fotocheratoablazione 2 - 3 - 4 AV - OC

Gli esiti di cheratotomia 3 - 4 AV - OC --------------------------------------------------------------------

XVIII- OTORINOLARINGOIATRIA
(Punto 18 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le malformazioni ed alterazioni congenite ed acquisite
dell'orecchio esterno, dell'orecchio medio, dell'orecchio interno,
quando siano deturpanti o causa di rilevanti disturbi funzionali; b. Le ipoacusie monolaterali con perdita uditiva, calcolata sulla
media delle quattro frequenze fondamentali (500 - 1000 - 2000 -
3000 Hz), maggiore di 65 dB: c. Le ipoacusie bilaterali con percentuale totale di perdita uditiva
(P.P.T.) maggiore del 40%; d. Le malformazioni e le alterazioni acquisite del naso e dei seni
paranasali, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; e. Le malformazioni e le alterazioni acquisite della faringe, della
laringe e della trachea, quando siano causa di rilevanti disturbi
funzionali.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel:

punto a.:

- Le gravi malformazioni ed alterazioni acquisite dell'orecchio
esterno (mancanza totale ed esiti deturpanti di lesioni del
padiglione auricolare, macro e microtia di notevole grado, atresia
del condotto, ecc.); sono causa altresi' di inabilita' i casi di
anotia, atresia auris congenita, micro e macrotia con padiglione
modificato per dimensione in misura superiore al 50%, gli esiti di
antroatticotomia e di timpanoplastica ad eccezione della
miringoplastica ben riuscita; - L'otite media cronica colesteatomatosa, iperplastica granulomatosa
o con segni di carie ossea, la purulenta semplice; l'otite cronica
iperplastica polipoide; gli esiti di ossiculoplastica e di terapia
chirurgica dell'otosclerosi; gli esiti di interventi chirurgici
sull'orecchio interno, i processi flogistici cronici su esiti di
timponoplastica; - L'otosclerosi e le osteodistrofie del labirinto, le affezioni
organiche o funzionali dell'apparato vestibolare periferico o
centrale; le sindrome vestibolari dovute a malattia di Meniere, a
tumori dell'VIII nervo cranico, ad otosclerosi e ad affezioni
organiche del sistema nervoso centrale; le sindromi vestibolari
periferiche di altra natura; la reflessia bilaterale persistente;

punto c.:

- le ipoacusie bilaterali di grado suindicato, con P.P.T. calcolata
secondo i criteri indicati nella tabella di seguito riportata; - il sordomutismo.
CALCOLO DELLA PERCENTUALE DI PERDITA UDITIVA BILATERALE
TABELLA ====================================================================
% 500 1000 2000 3000 V.O.C. ====================================================================
0 0 0 0 0 a metri 20 --------------------------------------------------------------------
5 1.25 1.75 1 1 a metri 10 --------------------------------------------------------------------
10 2.50 3.50 2 2 a metri 8 --------------------------------------------------------------------
15 3.75 5.25 3 3 a metri 7 --------------------------------------------------------------------
20 5 7 4 4 a metri 6 --------------------------------------------------------------------
25 6.25 8.75 5 5 a metri 5 --------------------------------------------------------------------
30 7.50 10.50 6 6 a metri 4 --------------------------------------------------------------------
35 8.75 12.25 7 7 a metri 3 --------------------------------------------------------------------
40 10 14 8 8 a metri 2.5 --------------------------------------------------------------------
45 11.25 15.75 9 9 a metri 2 --------------------------------------------------------------------
50 12.50 17.50 10 10 a metri 1.5 --------------------------------------------------------------------
55 13.75 19.25 11 11 a metri 1 --------------------------------------------------------------------
60 15 21 12 12 a metri 0.5 --------------------------------------------------------------------
65 16.25 22.75 13 13 a metri 0.5 --------------------------------------------------------------------
70 17.50 24.50 14 14 a metri 0.25 --------------------------------------------------------------------
75 18.75 26.25 15 15 a metri 0.25 --------------------------------------------------------------------
80 20 28 16 16 ad concham --------------------------------------------------------------------

AVVERTENZA: La P.P.T. (perdita percentuale totale) biauricolare sulle frequenze 500, 1000, 2000, 3000 e 4000 Hz, si determina mediante la seguente formula:

(orecchio migliore x 7 + orecchio peggiore) + valore ponderale ------------------------------------------ del 4000 Hz
8 dove il valore ponderale del 4000 Hz, prendendo in considerazione solo il valore piu' grave tra i due orecchi, e' cosi' definito:

5 per perdite in dB comprese fra 25 e 34 8 per perdite in dB comprese fra 35 e 59 12 per perdite in dB oltre i 60
FUNZIONE UDITIVA -------------------------------------------------------------------- PERDITA UDITIVA: AU 1

MONOLATERALE: valori tra 0 e 24 Db BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 10% -------------------------------------------------------------------- PERDITA UDITIVA: AU 2

MONOLATERALE: valori compresi tra 25 e 35 dB BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 20% -------------------------------------------------------------------- PERDITA UDITIVA: AU 3

MONOLATERALE: valori compresi tra 36 e 49 dB BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 32% MONOLATERALE o BILATERALE ISOLATA: valori compresi tra 40 e 65 dB -------------------------------------------------------------------- PERDITA UDITIVA: AU 4

MONOLATERALE: valori compresi tra 50 e 65 dB BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 40% MONOLATERALE o BILATERALE (*) : valori superiori a 65 dB -------------------------------------------------------------------- La perdita uditiva monolaterale e bilaterale e' determinata con le modalita' indicate nell'art. 45 dell'Elenco delle Imperfezioni e Infermita' e secondo la tabella suindicata. (*): La perdita mono o bilaterale isolata e' quella che interessa al massimo due frequenze, calcolata prendendo come riferimento il valore in dB piu' grave.

Rientrano nel punto d.:

- Le malformazioni, le alterazioni acquisite, le affezioni croniche,
le notevoli deformazioni della piramide e delle fosse nasali:
l'atresia delle narici, l'atresia coanale, la mancanza del naso, la
stenosi nasale da malformazione o deviazione del setto, le cisti e
fistole con flogosi recidivanti, il rinoscleroma, la rinite
ozenatosa, il polipo sanguinante delle fossa nasali; - Le gravi stenosi nasali; - Le sinusiti croniche purulente, iperplastiche, polipose o
ulcero-necrotiche; - Le neoformazioni polipoidi multiple caratterizzate da ostruzioni
ventilatorie significative e sostenute da una condizione
disreattiva allergica, quali manifestazioni di flogosi cronica
naso-sinusale avanzata e di lunga durata; - Gli esiti di lesioni traumatiche o di interventi chirurgici sui
seni paranasali che producono scompaginamento delle strutture
anatomiche (distrizione del pavimento dell'orbita, fistole
cribromeningee, alterazioni della lamina cribrosa, ecc.);

Rientrano nel punto e.:

- Le flogosi faringo-tonsillari croniche con documentata presenza nel
tampone faringeo di streptococco beta- emolitico gruppo A e rilievi
clinico-sierologici ad essa correlati; - Le tonsilliti croniche specifiche; - L'ipertrofia tonsillare di grado notevole con gravi alterazioni
funzionali; - Le malformazioni, gli esiti di lesioni e le malattie croniche della
faringe, con importanti alterazioni funzionali.

N.B.: nella nevralgia del glossofaringeo bisogna escludere
l'esistenza di patologie primitive di cui la nevralgia e' sintomo
(neoplasie dell'angolo ponto-cerebellare, aneurisma della carotide,
abnorme lunghezza del processo stiloideo, ecc.); - Le malformazioni, gli esiti di lesioni e le malattie croniche della
laringe e della trachea con importanti alterazioni funzionali; - Diaframma-congenito, laringocele congenito e non, cisti
appendicolari, epiglottide bifida, agenesia totale della
epiglottide (spesso associata a stenosi laringea sottoglottica),
esiti di lesione di origine traumatica con significativo impegno
anatomofunzionale, leucoplasia, esiti di processi flogistici con
ampie mutilazioni delle strutture, granulomatosi di Wegener a
localizzazione laringea, papillomatosi laringeo giovanile estesa.

Per quanto attiene la patologia tracheale sono causa di inabilita' le stenosi tracheali (post-traumatica, post-infiammatoria, post-operatoria) indipendentemente dalla loro estensione;

- I disturbi della favella gravi.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le malformazioni congenite o acquisite dell'orecchio esterno, da sole o in associazione sindromica, di grado non inabilitante (coloboma, fistola, ipo- plasia del condotto uditivo, ecc.) 2 - 3 - 4 AV - OR

Le malformazioni della catena ossiculare senza deficit uditivi di grado inabilitante 3 AV - OR

Le forme morfo-displasiche del labirinto anteriore non associate ad ipoacusia di grado inabilitante 4 AV - OR

I processi malformativi del labirinto posteriore in assenza di segni di squilibrio labirintico di grado inabilitante 4 AV - OR

L'otite mucogelatinosa cronica 3 AV - OR

L'otite media catarrale cronica 3 AV - OR

L'otite scleroadesiva 4 AV - OR

Gli esiti ben consolidati di miringoplastica 4 AV - OR

Le lievi turbe della reflettivita' labirintica 3 AV - OR

Le alterazioni e le affezioni croniche della piramide e delle fossa nasali di grado non inabilitante: - Esiti non funzionalmente significativi di
processi flogistici 2 AV - OR - Rinite cronica ipertrofica 3 AV - OR - Rinite vasomotoria non allergica 3 AV - OR - Rinite allergica episodica senza altre
manifestazioni cliniche 2 AV - OR - Rinite allergica ricorrente 3 - 4 AV - OR - Le deviazioni non invalidanti del setto nasale 2 - 3 - 4 AV - OR

Gli osteomi che per dimensioni, sedi e sviluppo non occupino piu' della meta' dei seni e non determinino alterazioni funzionali 2 AV

Le pseudo cisti mucose 3 AV - OR

Le sinusiti catarrali croniche 3 - 4 AV - OR

Le flogosi faringo-tonsillari croniche e le ipertrofie tonsillari 2 - 3 - 4 AV - OR

La varicosita' diffusa della base linguale e della regione vallecolare 2 AV

I fibromi, i papillomi e le altre neoformazioni benigne del faringe senza disturbi funzionali 2 AV

La laringite cronica senza disturbi funzionali 2 - 3 AV

Le dislalie funzionali 2 - 3 AV - OR

La dislalia labiale, dentale, linguale, nasale 4 AV - OR --------------------------------------------------------------------

XIX - DERMATOLOGIA
(Punto 19 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

Le alterazioni congenite ed acquisite, croniche della cute e degli annessi, estese o gravi o che, per sede, determinino rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche.

NOSOGRAFIA

Rientrano in questo punto le malattie infettive cutanee, tutte le dermatiti croniche o recidivanti di origine flogistica od immunitaria che per la loro sede ed estensione determinino notevoli disturbi funzionali, compresa la funzione fisiognomica; sono causa di inabilita', tra le altre, le seguenti dermopatie: dermatite atopica, dermatite da contatto, orticaria cronica, psoriasi, alopecia areata, acne, iperidrosi, ittiosi, nevi congeniti giganti, epidermolisi bollosa; sono causa di esclusione i tatuaggi, quando per la loro sede o natura, siano deturpanti o, per il loro contenuto, siano indice di personalita' abnorme.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le alterazioni congenite della cute e degli annessi di limitata estensione, non gravi, senza compromissione della funzione fisogno- mica e quando per sede non determinino notevoli disturbi funzionali 2 AV/3 - 4 AV - CU

Le alterazioni croniche della cute e degli annessi di limitata estensione, qualora non siano gravi o non determinino compromissione della funzione fisiognomica o, per sede, note- voli disturbi funzionali 2 - 3 - 4 AV - CU

Le virosi proliferative della cute di limitata estensione ovvero qualora non determinino compromissione della funzione fisiognomica o, per sede, notevoli disturbi funzionali 2 - 3 - 4 AV - CU

Le teleangectasie e le chiazze discromiche del volto di limitata estensione e senza compromis- sione della funzione fisiognomica 2 - 3 - 4 AV - CU

L'iperidrosi non estesamente macerante dei piedi 3 - 4 AV - CU

Le ulcere e le fistole congenite od acquisite quando per sede ed estensione non comportino apprezzabili disturbi funzionali 3 - 4 AV - CU

Le cicatrici quando per sede, estensione o aderenze con i tessuti sottostanti non disturbino i movimenti o la funzione di organi importanti, non siano facili ad ulcerarsi e non comportino compromissione della funzione fisiognomica 2 AV/3 - 4 AV - CU

Le fistole sacrococcigee non secernenti 4 AV - CU --------------------------------------------------------------------

XX - APPARATO LOCOMOTORE
(Punto 20 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le patologie ed i loro esiti, anche di natura traumatica,
dell'apparato scheletrico, dei muscoli, delle strutture
capsulo-legamentose, tendinee, aponeurotiche e delle borse
sinoviali causa di evidenti dismorfismi o di rilevanti limitazioni
funzionali; b. La mancanza anatomica o la perdita funzionale permanente almeno
di:

- falangi ungueali delle ultime quattro dita di una mano; - falangi ungueali di cinque dita fra le due mani, escluse quelle dei
pollici; - un dito della mano; - un alluce; - due dita di un piede;

c. Le deformita' gravi congenite ed acquisite degli arti.

NOSOGRAFIA

Rientrano nel punto a.:

- tutte le malattie delle ossa ed i loro esiti: infiammatorie,
endocrino-metaboliche, ostedistrofiche, osteocondrosiche e
sistemiche, l'osteonecrosi; - le malattie croniche e gli esiti di lesioni delle aponeurosi
(fibromatosi palmare o plantare, retrazioni, ernie muscolari,
ecc.); - le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni
traumatiche dei muscoli (miopatie congenite, agenesie, atrofie,
contratture permanenti, miositi, ecc.); - le malattie croniche e gli esiti di lesioni traumatiche dei tendini
e delle borse (tendinopatie, lussazioni tendinee, disirserzioni,
patologie congenite tendinee, ecc.); - le protrusioni e le ernie discali quando sono associate a segni
clinici (o elettromiografici) di sofferenza radicolare. Rientrano
altresi' in quest'articolo, tra le altre, le seguenti malformazioni
e deformazioni della colonna vertebrale: sinostosi, emispondilo,
spina bifida, spondilolisi, spondilolistesi, stenosi spinali
congenite o acquisite, costa cervicale con sintomi nervosi o
vascolari, cifosi dorsale accentuata, le scoliosi con angolo di
Lippman - COB superiore a 25 gradi, gli esiti di trattamento
clinico delle patologie del rachide; - le lussazioni recidivanti ed abituali a carico di importanti
articolazioni con instabilita' articolare.

N.B. La presenza di endo ed artroprotesi di importanti articolazioni (spalla, anca e ginocchio) e' causa di inidoneita'.

Rientrano nel punto c.:

- la dismetria tra gli arti inferiori, superiore a 3 centimetri;
- il ginocchio valgo con distanza intermalleolare superiore a cm.
6;
- il ginocchio varo con distanza intercondiloidea superiore a cm.
8;
- il cubito varo o valgo con deviazione superiore a 20 gradi;
- la sinostosi tarsale e radioulnare;
- il piede piatto e cavo di grado elevato;
- il piede torto;
- l'alluce valgo, il dito a martello con sublussazione
metatarso-falangeo, le dita sovrannumerarie.

COEFFICIENTI

-------------------------------------------------------------------- Le ipotrofie muscolari degli arti con differenza perimetrica superiore a cm. 2 senza alterazioni funzionali 3 - 4 LS o LI

Gli esiti di lesioni e di malattie dei muscoli, dei tendini e delle borse non limitanti la funzione 2 - 3 - 4 LS o LI

Le ernie muscolari non limitanti la funzione 3 LS o LI

Le esostosi osteo-genetiche non limitanti la funzione 3 - 4 LS o LI

Gli esiti di osteocondrite tarso-metatarsali non limitanti la funzione 4 LI

Gli esiti di osteocondrite carpali non limitanti la funzione 4 LI

Gli esiti di apofisite tibiale anteriore (malattia di OSGOOD - SCHLATTER) 2 - 3 - 4 LI

Gli esiti di apofisite calcaneare 4 LI

Le calcificazioni tendinee o periarticolari post-traumatiche non limitanti la funzione 2 - 3 - 4 LS o LI

Gli esiti di malattie delle ossa e delle articolazioni non limitanti la funzione 3 - 4 LS o LI

Gli esiti di fratture ben consolidate non limitanti la funzione 2 - 3 - 4 LS o LI

Gli esiti di fratture osteosintetizzate con presenza di mezzi di sintesi in situ, senza segni di intolleranza e non limitanti la funzione 4 LS o LI

I calli ossei esuberanti non limitanti la funzione 2 - 3 - 4 LS o LI

Le lassita' capsulo-legamentose costituzionali o post-traumatiche causa di modesta instabilita' articolare 4 LS o LI

Gli esiti di meniscectomia totale e la menisco- patia non limitanti la funzione 3 - 4 LI

Gli esiti di meniscectomia parziale e di exeresi di pliche sinoviali 2 - 3 LI

Gli esiti di lussazione di articolazioni minori (interfalange, sternoclavicolari, acromion- clavicolari) con modesti disturbi trofo-funzionali 3 - 4 LS o LI

La schisi ampia di un arco lombare o sacrale 4 LI

La sacralizzazione della V^ L, e la lombarizzazione della I^ S senza turbe nervose 3 - 4 LI

Gli esiti di osteocondrosi giovanili di grado lieve (MORBO di SCHEUERMANN) 3 LI

- Cifosi dorsale tra 35 gradi e 40 gradi

- Cifosi dorsale tra 41 gradi e 50 gradi 4 LI

Le scoliosi non inabilitanti con: - Angolo di LIPPMAN-COB sino a 15 gradi 2 LS o LI

- Angolo di LIPPMAN-COB da 16 gradi a 25 gradi 3 - 4 LS o LI

Le protrusioni discali e gli esiti non inabili- tanti di intervento per ernia discale 4 LI

La perdita anatomica della falange ungueale dell'alluce 3 - 4 LI

La perdita anatomica o funzionale di un dito del piede 3 - 4 LI

La dismetria degli arti inferiori superiore a cm. 1,5 e fino a cm. 3 3 - 4 LI

Le deformita' congenite o acquisite degli arti, non inabilitanti quali: - La lussazione congenita del capitello radiale con buona funzionalita' del gomito 3 - 4 LS

- Il cubito varo o valgo con deviazione superiore a 20 gradi 4 LI

- La sindattilia completa di due dita ed incompleta di piu' dita del piede 3 - 4 LI

- Il ginocchio valgo con distanza intermalleolare da cm. 4 a cm. 6 2 - 3 - 4 LI

- Il ginocchio varo con distanza intercondiloidea fra cm. 4 e cm. 8 3 - 4 LI

- Il piede piatto valgo bilaterale ed il piede cavo bilaterale di grado non inabilitante 2 - 3 - 4 LI --------------------------------------------------------------------

XXI - ALTRE CAUSE DI NON IDONEITA'
(Punto 21 dell'elenco allegato al D.M. 17 maggio 2000)

a. Le imperfezioni o le infermita' non specificate nel presente
elenco ma che rendano palesemente il soggetto non idoneo al
servizio nella Guardia di Finanza;
b. Il complesso di imperfezioni o infermita' che, specificate o
non nell'elenco. non raggiungono, considerate singolarmente, il
grado richiesto per la riforma ma che, in concorso tra loro,
rendano il soggetto palesemente non idoneo al servizio nella
Guardia di Finanza.
 
ALLEGATO 3

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sottocommissione per la visita medica .....................

COMUNICAZIONE DI NON IDONEITA'

ALL'ASPIRANTE ......................................................

Si comunica che la S.V. e' stata giudicata "NON IDONEO" agli accertamenti sanitari previsti nell'ambito del concorso per......... .................................................................... con la seguente motivazione: ....................................... .................................................................... .................................................................... .................................................................... ....................................................................

Contro tale giudizio non e' ammessa visita medica di revisione e, pertanto, avverso il presente atto la S.V. potra' produrre ricorso:

- giurisdizionale, al competente T.A.R., entro 60 giorni dalla noti-
fica, ai sensi dell'art. 21, comma primo, della Legge 6 dicembre
1971, n. 1034 e art. 63, comma quarto, del Decreto Legislativo 30
marzo 2001. n. 165;

- straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dalla notifica
ai sensi dell'art. 9, comma primo, del D.P.R. 24 novembre 1971,
n. 1199.

Copia della presente comunicazione viene rilasciata all'aspirante.

Roma, li' ...............................

IL MEMBRO DELLA SOTTOCOMMISSIONE
................................

FIRMA DEL CANDIDATO
PER RICEVUTA
...................
 
ALLEGATO 4

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sottocommissione per la visita medica .....................

COMUNICAZIONE DI NON IDONEITA'

ALL'ASPIRANTE ......................................................

Si comunica che la S.V. e' stata giudicata "NON IDONEO" agli accertamenti sanitari previsti nell'ambito del concorso per......... .................................................................... con la seguente motivazione: ....................................... .................................................................... .................................................................... .................................................................... ....................................................................

Inoltre si comunica alla S.V. che puo' chiedere, contestualmente, al presidente della sottocommissione in intestazione, di essere ammesso alla visita medica di revisione di cui all'art. ..........., comma ..........., del bando (D.D. ........... pubblicato nella G.U.
- 4a Serie Speciale - n. ........ del ...........................).

Avverso il presente atto la S.V. potra' produrre ricorso:

- giurisdizionale, al competente T.A.R., entro 60 giorni dalla noti-
fica, ai sensi dell'art. 21, comma primo, della Legge 6 dicembre
1971, n. 1034 e art. 63, comma quarto, del Decreto Legislativo
30 marzo 2001, n. 165;

- straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dalla notifica
ai sensi dell'art. 9, comma primo, del D.P.R. 24 novembre 1971, n.
1199.

Copia della presente comunicazione viene rilasciata all'aspirante.

Roma, li' ....................

IL MEMBRO DELLA SOTTOCOMMISSIONE
................................

FIRMA DEL CANDIDATO
PER RICEVUTA
...................
 
ALLEGATO 5

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sottocommissione per la visita medica .....................

COMUNICAZIONE DI NON IDONEITA'

ALL'ASPIRANTE ......................................................

Si comunica che la S.V. e' stata giudicata "NON IDONEO" agli accertamenti sanitari previsti nell'ambito del concorso per......... .................................................................... con la seguente motivazione: ....................................... .................................................................... .................................................................... .................................................................... ....................................................................

Avverso il presente atto la SV. potra' produrre ricorso:

- giurisdizionale, al competente T.A.R., entro 60 giorni dalla noti-
fica, ai sensi dell'art. 21, comma primo, della Legge 6 dicembre
1971, n. 1034 e art. 63, comma quarto, del Decreto Legislativo 30
marzo 2001, n. 165;

- straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dalla notifica
ai sensi dell'art. 9, comma primo, del D.P.R. 24 novembre 1971, n.
1199.

Copia della presente comunicazione viene rilasciata all'aspirante.

Roma, li' ....................

IL MEMBRO DELLA SOTTOCOMMISSIONE
................................

FIRMA DEL CANDIDATO
PER RICEVUTA
...................
 
ALLEGATO 6

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sottocommissione per la visita medica .....................

COMUNICAZIONE DI IDONEITA'

ALL'ASPIRANTE ......................................................

Si comunica che la S.V. e' stata giudicata "IDONEO" agli accerta- menti sanitari previsti nell'ambito del concorso per................ ....................................................................

La SV., pertanto, dovra' presentarsi alle ore ............ in data ..................... presso ................................... per sostenere le prove .................................................

Copia della presente comunicazione viene rilasciata all'aspirante.

Roma, li' ..................

IL MEMBRO DELLA SOTTOCOMMISSIONE
................................

FIRMA DEL CANDIDATO
PER RICEVUTA
...................
 
ALLEGATO 7

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sottocommissione per la visita medica ........................

COMUNICAZIONE DI TEMPORANEO IMPEDIMENTO
ALL'ACCERTAMENTO DELL'IDONEITA' AL SERVIZIO

ALL'ASPIRANTE ................................................

Si comunica che nei confronti della SV. sussiste il seguente motivo di temporaneo impedimento all'effettuazione degli accertamenti sani- tari previsti nell'ambito del concorso per: ........................ ....................................................................

La S.V., pertanto, dovra' presentarsi alle ore ...... in data ..... presso ......................................... per l'effettuazione della visita medica.

Avverso il presente atto la S.V. potra' produrre ricorso:

- giurisdizionale, al competente T.A.R., entro 60 giorni dalla
notifica, ai sensi dell'art. 21, comma primo, della Legge
6 dicembre 1971, n. 1034 e art. 63, comma quarto, del Decreto
Legislativo 30 marzo 2001. n. 165;

- straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dalla notifica
ai sensi dell'art. 9, comma primo, del D.P.R. 24 novembre 1971, n.
1199.

Copia della presente comunicazione viene rilasciata all'aspirante.

Roma, li'

IL MEMBRO DELLA SOTTOCOMMISSIONE
................................

FIRMA DEL CANDIDATO
PER RICEVUTA
...................
 
ALLEGATO 8

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sottocommissione per la visita medica ........................

COMUNICAZIONE DI ESCLUSIONE DAL CONCORSO
AI SENSI DELL'ART. 3, COMMA 3, DEL D.M. 17 MAGGIO 2000

ALL'ASPIRANTE ................................................

Si comunica che la S.V. e' ESCLUSA dal concorso per ............... .................................................................... in quanto in data.... sussiste ancora l'impedimento all'accertamento dell'idoneita' al servizio.

Avverso il presente atto la S.V. potra' produrre ricorso:

- giurisdizionale, al competente T.A.R., entro 60 giorni dalla
notifica, ai sensi dell'art. 21, comma primo, della Legge 6
dicembre 1971, n. 1034 e art. 63, comma quarto, del Decreto
Legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

- straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dalla notifica
ai sensi dell'art. 9, comma primo, del D.P.R. 24 novembre 1971, n.
1199.

Copia della presente comunicazione viene rilasciata all'aspirante.

Roma, li' ....................

IL MEMBRO DELLA SOTTOCOMMISSIONE
................................

FIRMA DEL CANDIDATO
PER RICEVUTA
...................
 
ALLEGATO 9

REQUISITI PER IL MANTENIMENTO DELLE SPECIALIZZAZIONI DEL PERSONALE DEL CONTINGENTE DI MARE -------------------------------------------------------------------- Nocchiere VS 2. E obbligatorio l'uso di lenti correttive. Nocchiere A. c.m. -------------------------------------------------------------------- Radiotelegrafista VS 2. E' obbligatorio l'uso di lenti correttive.
Apparato Uditivo: AU 1 fino alla nomina a Mare-
sciallo Capo. -------------------------------------------------------------------- Elettroradarista Visus Corretto: 8/10 in ciascun occhio; la cor-
rezione non dovra' superare: 5 D per la miopia,
4 D per l'ipermetropia, 1,5 D per l'astigmatismo
miotico e ipermetropico semplice, 5 D per
l'astigmatismo miotico composto, 4 D per
l'astigmatismo ipermetropico composto con 1,5 D
per la componente cilindrica; 3 D per l'aniso-
metropia e l'astigmatismo misto con 1,5 D per la
componente cilindrica. E' obbligatorio l'uso di
lenti correttive. Apparato Uditivo: AU 1 fino
alla nomina a maresciallo Capo. -------------------------------------------------------------------- Radiomontatore Visus corretto: 8/10 in ciascun occhio; la cor- Radarmontatore rezione non dovra' superare: 5 D per la miopia, Elettricista 4 D per l'ipermetropia, 1,5 D per l'astigmatismo
miopico e ipermetropico semplice, 5 D per
l'astigmatismo miopico composto, 4 D per
l'astigmatismo ipermetropico composto con 1,5 D
per la componente cilindrica; 3 D per l'aniso-
metropia e l'astigmatismo misto con 1,5 D per la
componente cilindrica.
E' obbligatorio l'uso di lenti correttive. -------------------------------------------------------------------- Furiere Visus Corretto: 12/10 complessivi con non meno
di 6/10 per l'occhio che vede meno: la corre-
zione non dovra' superare: 7 D per la miopia,
5 D per l'ipermetropia, 2 D per l'astigmatismo
miopico e ipermetropico semplice, 7 D per
l'astigmatismo miopico e ipermetropico composto
con 2 D per la Componente cilindrica; 3 D per
l'anisometropia e l'astigmatismo misto con 2 D
per la componente cilindrica.
E' obbligatorio l'uso di lenti correttive. -------------------------------------------------------------------- Motorista navale Visus corretto: 8/10 in ciascun occhio; la cor- Meccanico rezione non dovra' superare: 5 D per la miopia, congegnatore 4 D per l'ipermetropia, 1,5 D per l'astigmatismo Carpentiere navale miopico e ipermetropico semplice, 5 D per
l'astigmatismo miopico composto, 4 D per
l'astigmatismo ipermetropico composto con 1,5 D
per la componente cilindrica; 3 D per l'aniso-
metropia e l'astigmatismo misto con 1,5 D per la
componente cilindrica. E' obbligatorio l'uso di
lenti correttive. --------------------------------------------------------------------
 
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