Gazzetta n. 287 del 11 dicembre 2003 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 giugno 2003
Approvazione delle varianti del piano stralcio per le fasce fluviali «fiume Tanaro compreso nel tratto fra Alba e Canove» adottato dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del Po, con deliberazione n. 5/2003, nella riunione del 25 febbraio 2003 e «fiume Bormida in comune di Sezzadio», adottata dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po con deliberazione n. 7 nella seduta del 31 gennaio 2001.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visto l'art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto il proprio decreto in data 10 aprile 2001;
Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» e successive modificazioni ed integrazioni;
Visti in particolare l'art. 4, comma 1, e gli articoli 17 e 18 della legge 18 maggio 1989, n. 183, concernenti le modalita' di approvazione dei piani di bacino nazionali;
Visto in particolare l'art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali;
Visto il proprio decreto del 4 settembre 2001 con il quale al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, on. Altero Matteoli, sono state delegate tra gli altri, le funzioni attribuite al Presidente del Consiglio dei Ministri dalla legge 18 maggio 1989, n. 183, nonche' la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i servizi tecnici nazionali e gli interventi nel settore della difesa del suolo;
Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1989 recante «Costituzione dell'Autorita' di bacino del fiume Po»;
Visto il decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante «Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania», convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto in particolare l'art. 1 del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, relativo a «Piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e prevenzione per le aree a rischio»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 luglio 1998, recante «Approvazione del piano stralcio delle fasce fluviali»;
Visto il proprio decreto emesso in data 29 settembre 1998, recante «Atto di indirizzo e coordinamento per l'individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all'art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180»;
Visto il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante «Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonche' a favore di zone colpite da calamita' naturali», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365, ed in particolare l'art. 1, comma 1-bis, relativo a «procedure per l'adozione dei progetti di piano stralcio»;
Considerato che con la deliberazione n. 3 del 16 marzo 2000 il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del Po ha adottato il «progetto di variante del piano stralcio delle fasce fluviali», e che la stessa deliberazione e' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 175 del 28 luglio 2000;
Considerato che la regione Piemonte, in un primo momento, ha deliberato parere favorevole al progetto di variante del piano stralcio delle fasce fluviali limitatamente al comune di Sezzadio, con atto della giunta regionale n. 58-2064 del 22 gennaio 2001;
Vista la deliberazione n. 7 del 31 gennaio 2001 con la quale il comitato istituzionale ha adottato ai sensi dell'art. 8, comma 10, della legge n. 183/89 la «variante del piano stralcio delle fasce fluviali», relativa al fiume Bormida, nel comune di Sezzadio;
Considerato che, successivamente, ai sensi del combinato disposto dell'art. 18, commi 1-10, della legge 183/89 e dell'art. 1-bis del decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365, si e' svolta la conferenza programmatica, in data 8 aprile 2002, che ha espresso parere favorevole in merito progetto di variante del piano stralcio per le fasce fluviali, come modificato ed integrato a seguito delle proposte formulate dalla regione Piemonte sul progetto stesso;
Vista la deliberazione n. 5/2003 del 25 febbraio 2003, con la quale il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del Po, ai sensi dell'art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989, n. 183, ha adottato la «variante del piano stralcio per le fasce fluviali - fiume Tanaro compreso nel tratto fra Alba e Canove»;
Decreta:
Art. 1.
E' approvata la «variante del piano stralcio per le fasce fluviali - fiume Tanaro compreso nel tratto fra Alba e Canove» adottato dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del Po, con deliberazione n. 5/2003, nella riunione del 25 febbraio 2003, costituita dagli elaborati di seguito specificati, che fanno parte integrante del presente decreto:
1. Relazione tecnica;
2. Cartografia di delimitazione delle fasce fluviali.
 
Art. 2.
E' approvata la «variante al piano stralcio delle fasce fluviali, interessante il fiume Bormida in comune di Sezzadio», adottata dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po con deliberazione n. 7 nella seduta del 31 gennaio 2001, costituita dagli elaborati di seguito specificati che fanno parte integrale del presente decreto:
1. Una tavola grafica (tav. 194, sez. 1) alla scala 1:25.000 di delimitazione delle fasce fluviali;
2. Relazione tecnica.
 
Art. 3.
Le tavole grafiche, la relazione ed i vari allegati, di cui all'art. 1 del presente decreto, sono depositati presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio (Direzione generale della difesa del territorio) e presso l'Autorita' di bacino del Po nonche' presso i comuni interessati dalle prescrizioni delle varianti approvate.
L'Autorita' di bacino del Po e' incaricata dell'esecuzione del presente decreto.
Il presente decreto, dopo la registrazione da parte degli organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nei bollettini ufficiali delle regioni territorialmente competenti.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 30 giugno 2003
p. Il Presidente: Matteoli

Registrato alla Corte dei conti il 13 ottobre 2003

Ministeri istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 11, foglio n. 255
 
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