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| Gazzetta n. 205 del 4 settembre 2003 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |  | DECRETO 6 agosto 2003 |  | Conferimento  al  Consorzio  Chianti,  in  Firenze,  dell'incarico  a svolgere  le  funzioni  di  tutela,  di valorizzazione, di cura degli interessi   generali,   nonche'  a  collaborare  alla  vigilanza  nei confronti  dei  propri  affiliati,  nei riguardi del vino D.O.C. «Vin Santo del Chianti». |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE GENERALE per la qualita' dei prodotti agroalimentari
 e la tutela del consumatore
 
 Vista  la  legge  10 febbraio  1992,  n.  164,  recante  la  «Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini» ed in particolare gli  articoli 19,  20  e  21  concernenti  disposizioni  sui Consorzi volontari   di   tutela   e   Consigli   interprofessionali   per  le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche;
 Visto  il  decreto  4 giugno  1997,  n.  256, con il quale e' stato adottato il regolamento recante norme sulle condizioni per consentire l'attivita'   dei   Consorzi  volontari  di  tutela  e  dei  Consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini;
 Visto  il  decreto  ministeriale  30 gennaio 2003, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica italiana n. 35 del 12 febbraio 2003, concernente l'approvazione dello statuto del Consorzio Chianti, con  sede  legale  e  amministrativa  in  Firenze,  viale Belfiore 9, costituito  per  la  tutela  del  vino  DOCG «Chianti» e dei vini DOC «Colli  dell'Etruria  Centrale»  e  «Vin  Santo  del  Chianti»,  e la conferma   dell'incarico   a  svolgere  le  funzioni  di  tutela,  di valorizzazione,   di   cura   degli  interessi  generali,  nonche'  a collaborare  alla  vigilanza  nei confronti dei propri affiliati, nei riguardi  delle  citate  D.O.,  ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164;
 Visto   il   decreto   ministeriale   10 aprile   2003  concernente l'annullamento del predetto decreto ministeriale 30 gennaio 2003 e la revoca  al  citato Consorzio del relativo incarico, ed in particolare il  disposto  dell'articolo  unico,  comma  2,  secondo  il quale non sussiste  il  pregiudizio  all'esercizio  del  diritto  del Consorzio Chianti  a  richiedere  l'affidamento  dell'incarico di cui al citato decreto  ministeriale  30 gennaio  2003,  qualora sia in possesso dei prescritti requisiti normativi;
 Vista  la  documentata  richiesta presentata in data 1° agosto 2003 dal  citato  Consorzio  Chianti  intesa ad ottenere, conformemente al citato  disposto  dell'art.  unico, comma 2, del decreto ministeriale 10 aprile  2003,  l'incarico  a  svolgere  le  funzioni di tutela, di valorizzazione,   di   cura   degli  interessi  generali,  nonche'  a collaborare  alla  vigilanza  nei confronti dei propri affiliati, nei riguardi  della  sola  D.O.C.  «Vin  Santo  del  Chianti»,  ai  sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164;
 Vista   certificazione  di  rappresentativita'  del  Consorzio  nei confronti  della  citata  denominazione  di  origine  «Vin  Santo del Chianti»,  rilasciata dalla competente Camera di Commercio, I.A.A. di Firenze;
 Considerato  che  sussistono  per  il  citato Consorzio i requisiti previsti  dall'art.  19,  comma  1,  lettera  a),  b), c), d), per il conferimento  dell'incarico  a  svolgere  le  funzioni  di tutela, di valorizzazione   e  di  cura  degli  interessi  generali,  nonche'  a collaborare  alla  vigilanza  nei confronti dei propri affiliati, nei riguardi  della  sola  D.O.C.  «Vin  Santo  del  Chianti ai sensi del medesimo art. 19 comma 1 della legge n. 164/1992;
 Decreta
 Art. 1.
 1.   E'   conferito   al  Consorzio  Chianti,  con  sede  legale  e amministrativa  in  Firenze,  viale Belfiore 9, l'incarico a svolgere nei  riguardi  della  D.O.C.  «Vin Santo del Chianti», le funzioni di tutela,  di  valorizzazione,  di  cura  degli  interessi generali, di proposta   e   di   consultazione   nei   confronti   della  Pubblica Amministrazione,  nonche' di collaborare alla vigilanza nei confronti dei   propri   appartenenti   sull'applicazione  della  normativa  di riferimento  nazionale  e  comunitaria  in  materia di V.Q.P.R.D., ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164.
 |  |  |  | Art. 2. 1.  Il  presente  incarico ha una validita' di tre anni a decorrere dalla  pubblicazione  del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale e comporta per il Consorzio Chianti, l'obbligo di assolvere a tutti gli adempimenti previsti dalla citata normativa nazionale con riferimento all'incarico   medesimo,   in  particolare  per  quanto  concerne  le comunicazioni   di   cui   all'art.   4,  paragrafo  5,  del  decreto ministeriale n. 256/1997.
 |  |  |  | Art. 3. 1. Entro tre anni dalla data di pubblicazione del presente decreto, il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione dei vini DO e IGT  procedera'  alla verifica della sussistenza dei requisiti di cui all'art.  19,  comma  1,  della  L.  n.  164/1992  nei  confronti del Consorzio Chianti e, ove sia accertata la mancanza di tali requisiti, il Ministero procedera' alla sospensione dell'incarico attribuito con l'art. 1 del presente decreto.
 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 6 agosto 2003
 Il direttore generale: Abate
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