Gazzetta n. 147 del 27 giugno 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 16 giugno 2003
Ripartizione dei finanziamenti per borse di studio per l'anno 2003.

IL DIRETTORE GENERALE
per l'organizzazione dei servizi nel territorio

Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parita' scolastica ed il diritto allo studio ed all'istruzione ed, in particolare, i commi 9, 10, 11 e 12 dell'art. 1;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2001, n. 106, attuativo delle disposizioni in precedenza indicate, concernenti un piano straordinario di finanziamento alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano per l'assegnazione di borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l'istruzione;
Visto, in particolare, l'art. 4, comma 3, del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevede come, a decorrere dall'anno 2001, le somme indicate nella tabella A allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri citato e relative alla ripartizione per l'anno 2000 dell'importo iniziale di lire 250 miliardi, s'intendono modificate - con apposito provvedimento dell'ufficio scrivente - in relazione agli ultimi dati disponibili rilevati dall'ISTAT ed in proporzione alle disponibilita' annuali di bilancio;
Tenuto conto che, ai sensi dell'art. 1, comma 12 della precitata legge n. 62/2000 la cifra assegnabile ammonta, a partire dall'anno 2001, a lire 300 miliardi (pari ad Euro 154.937.070);
Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato;
Preso atto che il decreto emesso dal Ministero dell'economia e delle finanze in data 31 dicembre 2002, relativo alla ripartizione in capitoli delle unita' previsionali di base afferenti al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2003, ai fini di cui sopra ha appostato, nel capitolo 3044 del Ministero citato, la somma di Euro 154.937.070;
Considerato che gli ultimi dati di calcolo relativi al reddito forniti dall'ISTAT, come precisato con nota 5 giugno 2003, n. 3629, dall'Istituto medesimo all'uopo adito, coincidono, per quanto riguarda le famiglie con reddito fino a lire 30 milioni, con quelli considerati nella prefata tabella A relativa al riparto afferente all'anno 2000 ed a quelli successivi, disposti, rispettivamente, con decreti direttoriali 20 settembre 2001 e 4 luglio 2002;
Preso atto, altresi', di quanto concordato, al riguardo, nell'apposita riunione del 5 giugno 2003, con le competenti amministrazioni regionali, enti locali e dicasteri interessati, relativamente all'identita' della base di calcolo, ai fini della ripartizione inerente al corrente anno 2003, con quella gia' adottata nel corso dei riparti degli anni precedenti;
Visti il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, e successive integrazioni e modifiche, concernente i criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti richiedenti prestazioni agevolate ed il il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 maggio 2001, con il quale sono stati approvati i modelli-tipo della dichiarazione sostitutiva e dell'attestazioi, con relative istruzioni;

Decreta:

Art. 1.
Ai sensi e per gli effetti di quanto indicato in premessa, la ripartizione tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, per l'anno 2003, della somma complessiva di Euro 154.937.070 (pari a lire 300 miliardi) prevista, in particolare, dall'art. 1, comma 12, della legge 10 marzo 2000, n. 62, per le iniziative contemplate dalla normativa di riferimento, e' definita secondo l'allegata tabella A che fa parte integrante del presente decreto.

Roma, 16 giugno 2003
Il direttore generale: Pagnani
 
Allegato A

PIANO DI RIPARTO DEI FONDI DESTINATI ALL'EROGAZIONE DI BORSE DI STUDIO IN FAVORE DEGLI ALUNNI NELL'ADEMPIMENTO DELL'OBBLIGO
SCOLASTICO E NELLA SUCCESSIVA FREQUENZA DELLA SCUOLA SECONDARIA

Euro 154.937.070 per l'anno 2003
----> Vedere immagine a pag. 42 della G.U. <----

(a) Distribuzione percentuale delle famiglie che nell'ambito della regione di residenza non superano i 30 milioni di vecchie lire di reddito netto (ultimo dato ISTAT).
(b) Numero alunni.
(c) Alunni che presumibilmente appartengono alla fascia delle famiglie con reddito inferiore ai 30 milioni (il numero degli alunni meno abbienti e' stato calcolato rapportando il numero complessivo degli alunni della regione al valore percentuale delle famiglie con reddito fino a 30 milioni della regione stessa).
(d) Somme attribuite alle regioni in proporzione al numero di alunni appartenenti alle famiglie meno abbienti.
 
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