Gazzetta n. 67 del 21 marzo 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DETERMINAZIONE 17 marzo 2003
Fissazione di modalita' per la presentazione della domanda di definizione delle liti fiscali pendenti. (Determinazione n. 2003/14054/COA/CTL).

IL DIRETTORE GENERALE
dell'Amministrazione Autonoma dei monopoli di Stato

Vista la legge 17 luglio 1942, n. 907;
Vista la legge 22 dicembre 1957, n. 1293;
Visto il testo unico delle leggi doganali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43;
Visto l'art. 16 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, come modificato ed integrato dall'art. 5-bis del decreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2003, n. 27, ed in particolare il comma 4 che prevede la fissazione di modalita' per la presentazione della domanda di definizione delle liti fiscali pendenti;
Ritenuta la necessita' di provvedere all'individuazione delle predette modalita';
Determina:
1. Per la definizione di ciascuna lite fiscale pendente, in cui e' parte l'Amministrazione dei monopoli di Stato, e' presentata, entro il 21 aprile 2003, una distinta domanda in carta libera, secondo l'allegato modello che costituisce parte integrante della presente determinazione. Detta domanda puo' essere presentata mediante consegna diretta ovvero mediante spedizione a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento all'Ispettorato dei monopoli che ha emesso l'atto impugnato.
2. Il modello e' disponibile presso gli Ispettorati dei monopoli di Stato.
3. Alla domanda deve essere allegata copia dell'attestato di versamento di quanto dovuto per la definizione della lite fiscale ovvero, nel caso di rateizzazione, dell'importo della prima rata. Deve essere altresi' allegata copia degli attestati di versamento delle somme eventualmente dovute per effetto delle disposizioni vigenti in materia di riscossione in pendenza di lite.
Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 17 marzo 2003
Il direttore generale: Tino
 
Modello di domanda

All'Ispettorato dei monopoli di
Stato (1)

Il/la sottoscritt................................................ nat... a ................; il .../.../....... residente in .......... via/piazza ........................; n. ....... c.a.p. .............. cod. fiscale .......................................................; rappresentata da (3) ...............................................; cod. fiscale ................. residente in .......................; via/piazza ............................ n. ...... c.a.p. ........... con la presente chiede la definizione della lite fiscale pendente presso (4) .........................................................; tipo di atto impugnato (5) .........................................; estremi atto impugnato (6) .........................................; data di notifica all'ufficio del ricorso o dell'atto di citazione (7) ..........; R.G.R/R.G.A. (8) .........................; numero ricevuta (9) ......... valore della lite (10) Euro ..........;
importo dovuto per la definizione della lite (11) Euro ...........;
importo versato in pendenza di giudizio (12) Euro &ul;
importo versato in sede di definizione (13) Euro ................; numero rate (14) /..../..../

Data, ..................
Firma ...............

Note per la compilazione:
1) indicare la sede dell'ufficio destinatario della domanda ossia quello che ha emesso l'atto impugnato;
2) indicare il soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio;
3) compilare solo se il soggetto che presenta la domanda e' diverso da quello che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio (es. rappresentante legale);
4) indicare l'organo giurisdizionale presso cui pende la lite oppure, nel caso in cui si intenda definire una lite per la quale pendono i termini per impugnare una pronuncia, l'organo giurisdizionale che l'ha emanata;
5) specificare il tipo di provvedimento contro cui e' proposto il giudizio pendente;
6) indicare il numero di protocollo e data;
7) indicare la data di notifica all'ufficio dell'atto introduttivo del giudizio in primo grado;
8) indicare, se conosciuto, il numero di iscrizione nel registro generale dei ricorsi (R.G.R.), se la lite e' pendente dinanzi ad una commissione tributaria provinciale; il numero di iscrizione nel registro generale degli appelli (R.G.A.), se la lite e' pendente dinanzi ad una commissione tributaria regionale. La compilazione di questo campo e' facoltativa;
9) indicare il numero della ricevuta rilasciata al momento della costituzione in giudizio dalla commissione tributaria provinciale o regionale presso cui pende la lite. La compilazione di questo campo e' facoltativa;
10) il valore della lite e' dato dall'importo del tributo oggetto di contestazione in primo grado, senza considerare gli interessi, le indennita' di mora e le eventuali sanzioni collegate al tributo;
11) per le liti di valore fino a 2.000 euro: 150 euro; per le liti di importo superiore a 2.000 euro: 10%, 30% o 50%, a seconda dello stato della causa; si ricorda che i tributi costituenti risorse proprie dell'Unione europea devono essere versati per intero;
12) indicare la somma dei tributi, interessi e sanzioni pagati per effetto delle disposizioni sulla riscossione in pendenza di giudizio. Occorre allegare in copia gli attestati dei versamenti eseguiti. Se non e' stato versato alcun importo, indicare zero;
13) indicare l'importo versato per la definizione. In caso di pagamento rateale, che non puo' comunque riguardare le citate risorse proprie dell'U.E., indicare l'importo della prima rata versata. Va allegata copia dell'attestato di versamento. Se non e' stato versato alcun importo, indicare zero;
14) da compilare solo in caso di scelta del versamento rateale, indicando il numero delle rate prescelto.
 
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