Gazzetta n. 66 del 20 marzo 2003 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 6 marzo 2003
Approvazione di n. 3 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore delle manifatture.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi;
Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici;
Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze;
Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore;
Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore;
Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000;
Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali;
Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze;
Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali;
Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore;
Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita;
Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 13 febbraio 2003;
Decreta:
Art. 1.
Approvazione degli studi di settore
1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore delle manifatture:
a) Studio di settore SD 17 U - Fabbricazione di altri prodotti in gomma, codice attivita' 25.13.0; Fabbricazione di lastre, fogli, tubi e profilati in materie plastiche, codice attivita' 25.21.0; Fabbricazione di imballaggi in materie plastiche, codice attivita' 25.22.0; Fabbricazione di articoli in plastica per l'edilizia, codice attivita' 25.23.0; Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche, codice attivita' 25.24.0;
b) Studio di settore SD 30 U - Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici, codice attivita' 37.10.0; Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per la produzione di materie prime plastiche, resine sintetiche, codice attivita' 37.20.1; Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse, codice attivita' 37.20.2;
c) Studio di settore SD 31 U - Fabbricazione di saponi, detersivi e detergenti e di agenti organici tensioattivi, codice attivita' 24.51.1; Fabbricazione di specialita' chimiche per uso domestico e per manutenzione, codice attivita' 24.51.2; Fabbricazione di profumi e prodotti per toletta, codice attivita' 24.52.0; Fabbricazione di oli essenziali, codice attivita' 24.63.0.
2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi e dei corrispettivi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati:
- 1, per lo studio di settore SD 17 U;
- 2, per lo studio di settore SD 30 U;
- 3, per lo studio di settore SD 31 U;
3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore.
4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono la predetta attivita' in maniera secondaria per la quale abbiano tenuto contabilita' separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi.
5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002.
 
Art. 2.
Categorie di contribuenti alle quali
non si applicano gli studi di settore
1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano:
a) nel caso in cui l'esercizio dell'attivita' d'impresa e' svolto attraverso l'utilizzo di piu' punti di produzione e di vendita in locali non contigui a quelli di produzione, per i quali non e' stata tenuta contabilita' separata. Tale disposizione non si applica per lo studio di settore SD 17 U;
b) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta contabilita' separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati;
c) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569;
d) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate;
e) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi.
 
Art. 3.
Variabili delle imprese
1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1 del presente decreto.
 
Art. 4.
Determinazione del reddito imponibile
1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi.
2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi.
3. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi.
 
Art. 5.
Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione
degli studi di settore
1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi.
 
Art. 6.
Annotazione separata
1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di
settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata o a quale punto di produzione e di vendita debbono essere imputati i ricavi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 6 marzo 2003
Il Ministro: Tremonti
 
ALLEGATO 1

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SD17U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore.

Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 25.13.0 - Fabbricazione di altri prodotti in gomma; - 25.21.0 - Fabbricazione di lastre, fogli, tubi e profilati in
materie plastiche; - 25.22.0 - Fabbricazione di imballaggi in materie plastiche; - 25.23.0 - Fabbricazione di articoli in plastica per l'edilizia; - 25.24.0 - Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche;

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD17). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 10.558. I questionari restituiti sono stati 7.136, pari al 67,6% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':

====================================================================
Numero Numero %sul totale
questionari questionari questionari
inviati restituiti inviati ==================================================================== 25.13.0 - Fabbricazione di altri 1.159 827 71,4%
prodotti in gomma

25.21.0 - Fabbricazione di lastre, 712 418 58,7%
fogli, tubi e profilati
in materie plastiche

25.22.0 - Fabbricazione di 1.123 783 69,7%
imballaggi in materie
plastiche

25.23.0 - Fabbricazione di articoli 417 296 71%
in plastica per l'edilizia

25.24.0 - Fabbricazione di altri 7.147 4.812 67,3%
articoli in materie
plastiche ----------------------------------------------------------------- TOTALE 10.558 7.136 67,6%

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.958 questionari, pari al 27,4% dei questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle materie prime,
semilavorati e merci (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti
e/o lavorati (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 5.178.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sedici gruppi omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

L'analisi del settore delle lavorazioni di materie plastiche e sintetiche ha reso evidente una struttura media delle imprese esistenti sostanzialmente elevata confermata anche dalla natura giuridica dove emerge una generale prevalenza della forma societaria.
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - modalita' organizzativa; - specializzazione di processo; - dimensione della struttura; - materie prime utilizzate; - prodotti ottenuti e/o lavorati, - tipologia delle clientela.

Si evidenzia, in generale una netta caratterizzazione delle modalita' organizzative delle imprese, tanto che le realta' che operano in maniera mista sono limitate a due gruppi (cluster 15 e 16). Di questi otto operano prevalentemente in conto proprio (cluster 2, 3, 4, 6, 7, 10, 11, 13) e sei in conto terzi (cluster 1, 5, 8, 9, 12, 14).
L'elemento principale per la definizione dei gruppi e' stato il processo produttivo svolto, da cui sono emerse alcune importanti specializzazioni: - lavorazione lastre (cluster 15); - estrusione (cluster 7, 10); - assemblaggio (cluster 1 e 2); - saldatura (cluster 4); - stampaggio (cluster 5, 16); - stampaggio e vulcanizzazione (cluster 8, 11); - stampaggio e polimerizzazione (cluster 13, 14); - stampaggio e lavorazioni di assemblaggio e rifinitura (cluster 3,
6, 9, 12).

Direttamente collegati ai processi e' stato il fattore materie prime, dove tre sono i gruppi di riferimento; - termoplastiche (cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 12, 15, 16); - gomme sintetiche e naturali (cluster 8, 11); - termoresine e fibre sintetiche (cluster 13, 14).

Infine, per quanto riguarda il fattore prodotti ottenuti e/o lavorati, si individua una sostanziale trasversalita' di questi rispetto alle attivita' svolte dalle singole imprese o ai processi produttivi, con l'esclusione di tre gruppi: nel cluster 2 si evidenzia una forte specializzazione negli articoli per l'edilizia, mentre nei cluster 4 e 7 negli articoli per l'imballaggio.
Trasversale rispetto ai prodotti ed ai processo e' poi l'aspetto dimensionale, grazie al quale si sono evidenziati due gruppi di soggetti di struttura molto superiore rispetto alla media (cluster 3 e 16) e due cluster molto piccoli (cluster 1 e 2).
L'analisi della clientela, infine, fa emergere alcune importanti realta': - il cluster 2 e' orientato ad una clientela privata; - i cluster 3 e 6 hanno come clientela prevalente i commercianti
all'ingrosso e al dettaglio; - gli altri cluster presentano una prevalenza di clientela
industriale o artigianale, dai quali emerge il cluster 1,
caratterizzato dalla presenza di un unico committente.

CLUSTER 1 - IMPRESE MONOCOMMITTENTI

NUMEROSITA': 367

Le imprese appartenenti al cluster, risultando tra le piu' piccole del settore, sono per circa il 54% dei casi costituite sotto forma di ditta individuale, mentre il 29% e' sotto forma di societa' di persone.
Si tratta di imprese che occupano mediamente circa 5 addetti di cui 4 lavoratori dipendenti.
Coerente con la dimensione aziendale, la struttura e' costituita da 257 mq di locali per la produzione, 120 mq di locali adibiti a magazzino, 17 mq di locali per uffici.
Queste imprese operano quasi esclusivamente in conto terzi (91% dei ricavi), sviluppando mediamente l'85% dei ricavi con un solo committente: il 67%, delle imprese, in particolare, lavora esclusivamente per un unico cliente.
La caratteristica spiccata di monocommittenza si riflette direttamente anche sulle materie prime, le quali rappresentano solo il 26% degli acquisti totali, principalmente costituite da termoplastiche in granuli.
Il ciclo produttivo e' piuttosto semplice, generalmente costituito dalle fasi di stampaggio (18%), assemblaggio al banco o in linea (47%), rifinitura (14%) e imballaggio (29%).
In linea con le attivita' svolte sono mediamente presenti 1 pressa ad iniezione, 1 linea d'assemblaggio e 2 altre macchine/impianti.
La tipologia di clientela e' costituita quasi esclusivamente da industria (79% dei ricavi). L'area di mercato si limita ad un ambito comunale e provinciale.

CLUSTER 2 - IMPRESE DI PRODUZIONE DI ARTICOLI DI EDILIZIA CON
CLIENTELA PRIVATA

NUMEROSITA': 185

Le imprese appartenenti al cluster sono mediamente di piccole dimensioni; per il 40% dei casi costituite sotto
forma di ditta individuale e per il 36% sotto forma di societa' di persone.
In queste imprese sono mediamente occupati 5 addetti di cui 3 lavoratori dipendenti.
La struttura e' costituita da 402 mq di locali per la produzione, 166 mq di locali adibiti a magazzino, 40 mq di locali per uffici. Coerentemente con l'attivita' svolta e la clientela di riferimento si rileva la presenza, nel 39% dei casi, di 54 mq di esposizione, un valore molto superiore alla media di settore.
Queste imprese operano principalmente in conto proprio (73% dei ricavi) e commercializzano prodotti acquistati da terzi per il 12%; la produzione e' rappresentata per l'85% dei ricavi da articoli per l'edilizia, rivolti ad una clientela privata (48% dei ricavi) e artigiana (26%) su un'area di mercato che si estende alle regioni limitrofe.
Le materie prime rappresentano mediamente il 47% degli acquisti, in gran parte costituite da termoplastiche in granuli; tra le altre materie prime si rileva la presenza di leghe metalliche e vetri e cristalli. Si evidenzia comunque rispetto alla media di settore una quota rilevante di parti e componenti pari a circa il 34% degli acquisti.
Il ciclo produttivo e' generalmente costituito dalle fasi di estrusione (42% dei casi), taglio sviluppi (36%), assemblaggio al banco o in linea (72%), rifinitura (38%) e imballaggio (32%).
In linea con le attivita' svolte sono mediamente presenti 1 macchina per estrusione, 1 impianto di taglio, 1 linea d'assemblaggio, 1 saldatrice a caldo e 2 altre macchine/impianti.

CLUSTER 3 - IMPRESE PRODUTTRICI DI ARTICOLI FINITI CON CLIENTELA INGROSSO E DETTAGLIO

NUMEROSITA': 105

Le aziende raggruppate in questo cluster sono tra le piu' grandi realta' analizzate e sono costituite nella forma di societa' di capitali nell'83% dei casi. Sono occupati mediamente 23 addetti di cui 21 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 4 impiegati, 10 operai generici, 4 operai specializzati e 1 apprendista.
La struttura, di notevoli dimensioni rispetto alla media delle imprese analizzate, e' costituita da 1.438 mq di locali per la produzione, 1.467 mq di locali adibiti a magazzino, 206 mq di locali per uffici e di 226 mq di spazi all'aperto utilizzati come magazzino. Nel 27% dei casi, infine, si rileva la presenza di locali per l'esposizione di circa 68 mq.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto proprio (81% dei ricavi), cui affiancano un'attivita' di commercializzazione di prodotti acquistati da terzi per il 10%. La clientela e' sostanzialmente rappresentata dai canali distributivi, siano essi all'ingrosso (36% dei ricavi), o al dettaglio dove sono presenti sia la grande distribuzione organizzata (24%), sia il dettaglio tradizionale (14%). Le imprese presentano, oltre ad una buona propensione verso il mercato estero (36% dei ricavi), una strutturata rete di vendita, mediamente costituita da 10 agenti e rappresentanti non esclusivi.
Le materie prime rappresentano il 51% degli acquisti, in gran parte costituite da termoplastiche in granuli e in altre forme, mentre un ulteriore 35% e' costituito da parti e componenti. Tra i prodotti ottenuti e/o lavorati si evidenziano principalmente articoli per la casa, per l'edilizia, per l'idrosanitario e per l'imballaggio.
Il ciclo produttivo e' generalmente integrato e costituito dalle fasi di mescolazione (23%), stampaggio (47% svolto internamente e 28% esternalizzato), assemblaggio al banco o in linea (48% e 23%), rifinitura (24%), collaudo (31%), imballaggio (82%) ed in minor misura le fasi di decorazione e saldatura.
La dotazione strumentale e' in media costituita da 1 macchina per pesatura, 1 mescolatore, 1 macchina per estrusione, 3 presse ad iniezione, 1 pressa per stampaggio a compressione, 1 impianto di taglio, 2 linee di assemblaggio, 1 imballatrice, 1 banco di rifinitura, 1 saldatrice a caldo e 5 altre macchine/impianti.

CLUSTER 4 - IMPRESE PRODUTTRICI DI ARTICOLI TERMOSALDATI PER
L'IMBALLAGGIO

NUMEROSITA': 383

Le imprese inserite in questo cluster sono rappresentate nel 69% dei casi da societa', dove sono occupati in media 6 addetti, 4 dei quali come lavoratori dipendenti.
La struttura e' mediamente costituita da 353 mq di locali per la produzione, 197 mq di locali adibiti a magazzino, 38 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto proprio (68% dei ricavi), generalmente focalizzati nella produzione di articoli per l'imballaggio (52% dei ricavi) con una clientela costituita in via prevalente da industrie (57%) e artigiani (20%).
Le materie prime rappresentano il 56% degli acquisti, in gran parte costituite da termoplastiche in altre forme diverse da granuli e lastre, mentre un ulteriore 28% e' costituito da parti e componenti.
Il ciclo produttivo e' mediamente costituito dalle fasi di taglio sviluppi (32% in conto proprio), saldatura (58% in conto proprio e 21% in conto terzi), rifinitura (22% in conto proprio), imballaggio (45% in conto proprio).
La dotazione strumentale e' mediamente costituita da 1 macchina per pesatura, 1 impianto di taglio, 2 saldatrici a caldo, 1 saldatrice ad effetto dielettrico, 1 saldatrice ad ultrasuoni e 3 altre macchine/impianti.

CLUSTER 5 - IMPRESE DI PRODOTTI STAMPATI AD INIEZIONE PER L'INDUSTRIA

NUMEROSITA': 1.123

Le imprese inserite in questo cluster sono costituite nella forma di societa' di persone nel 43% dei casi e di ditte individuali nel 30%: qui sono occupati circa 7 addetti, 5 dei quali come lavoratori dipendenti.
La struttura e' in media costituita da 388 mq di locali per la produzione, 208 mq di locali adibiti a magazzino, 36 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto terzi (74% dei ricavi), con una clientela costituita in via prevalente da industrie (81% dei ricavi) e artigiani (16%) su un'area di mercato che si estende alle regioni limitrofe.
Le materie prime rappresentano il 73% degli acquisti, in gran parte costituite da termoplastiche in granuli.
Il ciclo produttivo e' principalmente costituito dall'attivita' di stampaggio (56% in conto terzi e 36% in conto proprio), e piu' marginalmente dalle fasi di assemblaggio al banco o in linea (17% in conto terzi), imballaggio (29% sia in conto terzi sia in conto proprio).
La dotazione strumentale e' di conseguenza costituita da 1 macchina per pesatura, 1 mescolatore, 5 presse ad iniezione di cui 4 a CN o CNC e 3 altre macchine/impianti.

CLUSTER 6 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI PRODUTTRICI DI ARTICOLI
STAMPATI PER INGROSSO E DETTAGLIO

NUMEROSITA': 609

Le aziende raggruppate in questo cluster sono costituite come societa' nel 68% dei casi, dove sono occupati circa 7 addetti, 4 dei quali come lavoratori dipendenti.
La struttura e' in media costituita da 360 mq di locali per la produzione, 287 mq di locali adibiti a magazzino, 43 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto proprio (77% dei ricavi), orientate alla produzione di articoli finiti di vario genere, da immettere nel circuito commerciale principalmente attraverso commercianti all'ingrosso (42% dei ricavi), in minor misura attraverso commercianti al dettaglio tradizionale (15%) e grande distribuzione organizzata (8%). Si rileva inoltre per circa la meta' delle imprese un'attivita' di esportazione con una incidenza media sui ricavi del 34%.
Le materie prime rappresentano il 56% degli acquisti, in gran parte costituite da termoplastiche in granuli ed altre forme; e' comunque di rilievo l'utilizzo di parti e componenti (25%).
Il ciclo produttivo e' sostanzialmente focalizzato sulle attivita' di stampaggio (54% dei casi), assemblaggio al banco o in linea (40%) e imballaggio (69%), cui si affiancano quelle di taglio (18%), rifinitura (23%) e decorazione (14%).
La dotazione strumentale e' costituita da 1 macchina per pesatura, 1 mescolatore, 2 presse ad iniezione, 3 altre macchine/impianti.

CLUSTER 7 - IMPRESE PRODUTTRICI DI ARTICOLI ESTRUSI PER IMBALLAGGIO

NUMEROSITA': 195

Le aziende raggruppate in questo cluster sono costituite nella forma di societa' nel 78% dei casi, dove sono occupati circa 9 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 2 operai specializzati.
La struttura e' in media costituita da 629 mq di locali per la produzione, 385 mq di locali adibiti a magazzino, 291 mq di spazi all'aperto utilizzati come magazzino e 59 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto proprio (86% dei ricavi), specializzate nella produzione di articoli da imballaggio (89% dei ricavi), con una clientela costituita principalmente da industria (49%) e commercianti all'ingrosso (21%) su un'area di mercato che arriva al livello nazionale.
Le materie prime rappresentano l'81% degli acquisti, quasi esclusivamente costituite da termoplastiche in granuli.
Il ciclo produttivo, generalmente completo per questa tipologia di imprese, e' costituito dalle fasi di mescolazione (36% dei casi), estrusione (92%), saldatura (68%) e imballaggio (72%).
La dotazione strumentale, in linea con le lavorazioni sopra citate, e' costituita da 1 macchina per pesatura, 1 mescolatore, 4 macchine per estrusione di cui 2 a CN o CNC, 3 saldatrici a caldo di cui 2 a CN o CNC e 2 altre macchine/impianti.

CLUSTER 8 - IMPRESE DI LAVORAZIONE DI PRODOTTI IN GOMMA IN CONTO
TERZI

NUMEROSITA': 104

Le aziende raggruppate in questo cluster sono costituite sotto forma di societa' nel 78% dei casi, dove sono occupati circa 9 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 2 operai specializzati.
La struttura e' costituita in media da 466 mq di locali per la produzione, 194 mq di locali adibiti a magazzino, 55 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto terzi (86% dei ricavi), tendenzialmente orientate alla produzione di articoli per il settore automobilistico (24% dei ricavi) e per l'industria in genere (18%), con una clientela prevalentemente costituita da industria (74%) su un'area di mercato che si spinge fino al livello nazionale.
Le materie prime rappresentano il 74% degli acquisti, quasi esclusivamente costituite da gomme sintetiche e naturali, mentre un residuo 13% e' costituito da parti e componenti.
Il ciclo produttivo e' mediamente composto dalle fasi di mescolazione (50% dei casi), vulcanizzazione gomme (82%), estrusione (22%), stampaggio (81%), taglio sviluppi (29%), rifinitura (49%), collaudo (31%) e imballaggio (62%).
La dotazione strumentale e' costituita da 2 macchine per pesatura, 1 mescolatore, 1 pressa/autoclave per vulcanizzazione gomme, 2 presse a iniezione di cui 1 a CN o CNC, 4 presse per stampaggio a compressione di cui 1 a CN o CNC, 1 impianto di taglio, 1 banco di rifinitura e 2 altre macchine/impianti.

CLUSTER 9 - IMPRESE DI STAMPAGGIO A INIEZIONE E LAVORAZIONI DI
RIFINITURA DI PRODOTTI TERMOPLASTICI

NUMEROSITA': 214

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite come societa' nell'85% dei casi, dove sono occupati circa 12 addetti di cui 9 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 3 operai specializzati e 1 apprendista.
La struttura e' costituita mediamente da 664 mq di locali per la produzione, 287 mq di locali adibiti a magazzino e 87 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto terzi (66% dei ricavi), cui si affianca anche un'attivita' svolta in conto proprio (30%). La clientela e' costituita da industria (84% dei ricavi), con una produzione prevalente di articoli specifici per tale mercato di riferimento pari a circa il 24% dei ricavi.
Gli acquisti sono costituiti in via principale da materie prime (62%), e in misura minore da parti e componenti (16%); le materie utilizzate sono rappresentate perlopiu' da termoplastiche in granuli.
Il ciclo produttivo e' in genere costituito dalle fasi di stampaggio (46% in conto terzi e 42% in conto proprio), assemblaggio al banco o in linea (31% in entrambi i casi), lavorazioni per asportazione di truciolo (64% e 58%), rifinitura (28% e 23%), collaudo (22% e 32%) e imballaggio (37% e 49%).
La dotazione strumentale e' in media costituita da 1 macchina per pesatura, 5 presse a iniezione di cui 4 a CN o CNC, 1 pressa per stampaggio a compressione, 1 impianto di taglio, 1 linea d'assemblaggio, 5 macchine per asportazione di truciolo di cui 3 a CN o CNC, 1 banco di rifinitura, 1 banco da lavoro attrezzato e 7 altre macchine/impianti di cui 3 a CN o CNC.

CLUSTER 10 - IMPRESE DI ESTRUSIONE DI TERMOPLASTICHE IN CONTO PROPRIO

NUMEROSITA': 344

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite come societa' nell'85% dei casi, dove sono occupati circa 10 addetti di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici e 2 operai specializzati.
La struttura comprende 782 mq di locali per la produzione, 565 mq di locali adibiti a magazzino, 77 mq di locali per uffici e 384 mq di spazi all'aperto adibiti a magazzino.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto proprio (74% dei ricavi), orientate alla produzione di articoli per l'industria (22% dei ricavi), articoli per l'imballaggio (20%) e articoli per l'edilizia (12%). La clientela, di conseguenza, e' in gran parte costituita da industria (59% dei ricavi), oltre che da artigiani (16%) e commercianti all'ingrosso (16%) su un'area di mercato che si spinge fino al livello nazionale.
Le materie prime rappresentano l'83% degli acquisti, tra le quali si evidenzia una forte presenza di termoplastiche in granuli.
Il ciclo produttivo e' specializzato ed e' costituito dalle fasi di mescolazione (38%), estrusione (85%) e imballaggio (60%).
La dotazione strumentale e' generalmente costituita da 1 dosatrice, 1 macchina per pesatura, 2 mescolatori di cui 1 a CN o CNC, 5 macchine per estrusione di cui 3 a CN o CNC, 1 impianto di taglio, 1 macchina per l'imballaggio e 4 altre macchine/impianti di cui 2 a CN o CNC.

CLUSTER 11 - IMPRESE DI LAVORAZIONE DI PRODOTTI IN GOMMA IN CONTO
PROPRIO

NUMEROSITA': 223

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite nella forma di societa' nel 82% dei casi, dove sono occupati circa 11 addetti di cui 9 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici e 2 operai specializzati.
La struttura comprende 687 mq di locali per la produzione, 250 mq di locali adibiti a magazzino, 80 mq di locali per uffici mentre marginali possono essere considerati gli altri spazi dell'attivita'.
Si tratta di imprese che operano principalmente in conto proprio (74% dei ricavi), con una clientela prevalentemente industriale (72%), cui si inserisce una ridotta percentuale di vendita attraverso il canale dell'ingrosso (11%); oltre la meta' della imprese esporta per il 22% dei ricavi. La produzione si concentra su articoli per l'industria (30% dei ricavi) ed articoli/accessori per il settore automobilistico (15%).
Le materie prime rappresentano il 71% degli acquisti, tra le quali si evidenzia una netta prevalenza verso gomme sintetiche e naturali.
Il ciclo produttivo, sostanzialmente completo, e' costituito dalle fasi di mescolazione (52% dei casi), vulcanizzazione gomme (63%), stampaggio (75%), calandratura (22%), polimerizzazione a caldo (16%), taglio sviluppi (29%), rifinitura (49%), collaudo (39%) e imballaggio (81%).
La dotazione strumentale e' generalmente costituita da 2 macchine per pesatura, 1 mescolatore, 1 pressa/autoclave per vulcanizzazione gomme, 1 macchina per estrusione, 2 presse ad iniezione di cui 1 a CN o CNC, 4 presse per stampaggio di cui 2 a CN o CNC, 1 impianto di taglio, 1 banco di rifinitura e 4 altre macchine/impianti.

CLUSTER 12 - IMPRESE DI STAMPAGGIO A INIEZIONE E COLLAUDO DI PRODOTTI
TERMOPLASTICI IN CONTO TERZI

NUMEROSITA': 377

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite come societa' nel 74% dei casi, dove sono occupati circa 11 addetti di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 2 operai specializzati e 1 apprendista.
La struttura comprende 524 mq di locali per la produzione, 298 mq di locali adibiti a magazzino, 55 mq di locali per uffici.
Si tratta di imprese che operano quasi esclusivamente in conto terzi (96% dei ricavi), con una clientela costituita prevalentemente da industria (77% dei ricavi) e artigiani (12%) su un'area di mercato che talvolta si spinge fino al livello nazionale. Tra gli articoli prodotti si rileva una sostanziale distribuzione verso tutti i settori con una lieve concentrazione verso il settore automobilistico (13% dei ricavi).
Le materie prime rappresentano il 57% degli acquisti, mentre il 20% e' costituito da parti e componenti. Tra le materie prime e' decisamente prevalente l'utilizzo di termoplastiche in granuli.
Il ciclo produttivo e' generalmente costituito dalle fasi di mescolazione (29% dei casi), stampaggio (62%), taglio sviluppi (21%), assemblaggio al banco o in linea (63%), decorazione per verniciatura (18%), saldatura (29%), rifinitura (54%), lavorazioni per asportazione di truciolo (22%), collaudo (52%) e imballaggio (88%).
La dotazione strumentale media e' costituita da 1 macchina per pesatura, 1 mescolatore, 4 presse ad iniezione di cui 3 a CN o CNC, 1 linea di assemblaggio, 1 banco di rifinitura, 1 banco lavorazione attrezzature, 4 altre macchine/impianti di cui 2 a CN o CNC.

CLUSTER 13 - IMPRESE PRODUTTRICI DI ARTICOLI IN TERMORESINE E FIBRE SINTETICHE IN CONTO PROPRIO

NUMEROSITA': 79

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite come societa' nel 71% dei casi, dove sono occupati circa 10 addetti di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 2 operai specializzati e 1 apprendista.
La struttura comprende 952 mq di locali per la produzione, 366 mq di locali adibiti a magazzino, 83 mq di locali per uffici e 551 mq di spazi all'aperto adibiti a magazzino.
Si tratta di imprese che operano prevalentemente in conto proprio (84% dei ricavi), con una clientela costituita da industria (55% dei ricavi), artigiani (16%) e commercianti all'ingrosso (10%) su un'area di mercato nazionale.
Tra gli articoli prodotti, si rileva una lieve concentrazione verso il settore nautico (12% dei ricavi) e nella produzione di articoli industriali in genere (10%).
Le materie prime rappresentano il 52% degli acquisti, mentre il 23% e' costituito da parti e componenti. Tra le materie prime le piu' utilizzate sono le termoindurenti in forme diverse da granuli e lastre, le fibre (di vetro, metallo, ecc.) e gli ausiliari chimici.
Il ciclo produttivo e' generalmente costituito dalle fasi di mescolazione (28% dei casi), stampaggio (61%), polimerizzazione a freddo (41%), spruzzatura di rinforzo vetroresine (75%), taglio sviluppi (27%), assemblaggio al banco o in linea (33%), decorazione per verniciatura (24%), rifinitura (68%), collaudo (33%) e imballaggio (49%).
La dotazione strumentale media e' costituita da 1 macchina per pesatura, 1 impianto per la spruzzatura di rinforzo di vetroresine, 1 impianto di taglio, 1 banco di rifinitura, 1 banco lavorazione attrezzature, 1 cabina di verniciatura e 4 altre macchine/impianti.

CLUSTER 14 - IMPRESE DI LAVORAZIONE DI FIBRE SINTETICHE E TERMORESINE
IN CONTO TERZI

NUMEROSITA': 79

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite come societa' nel 69% dei casi, dove sono occupati circa 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 2 operai specializzati e 1 apprendista.
La struttura comprende 651 mq di locali per la produzione, 140 mq di locali adibiti a magazzino, 37 mq di locali per uffici e spazi all'aperto adibiti a magazzino per 277 mq.
Si tratta di imprese operanti quasi esclusivamente in conto terzi (97% dei ricavi), con una clientela rappresentata da industria (78% dei ricavi) e artigiani (14%) su un'area che non va oltre le regioni limitrofe. Tra i settore verso cui vengono svolte queste lavorazioni si evidenziano in particolare quello nautico (17% dei ricavi) e quello automobilistico (17%).
Le materie prime plastiche rappresentano il 53% degli acquisti, tra le quali si evidenzia una netta prevalenza di fibre (di vetro, di metallo, ecc.) e di termoindurenti in forme diverse da quelle in granuli o in lastre; nell'ambito delle altre materie prime (29%) si rileva la forte presenza di ausiliari chimici, vernici e pigmenti.
Il ciclo produttivo e' generalmente costituito dalle fasi di mescolazione (35% dei casi), stampaggio (52%), polimerizzazione a freddo (52%), spruzzatura di rinforzo vetroresine (67%), taglio sviluppi (43%), assemblaggio al banco o in linea (35%), decorazione per verniciatura (20%), rifinitura (68%) e imballaggio (38%).
La dotazione strumentale media e' costituita da 1 macchina per pesatura, 1 banco di rifinitura, 1 banco lavorazione attrezzature, 1 cabina di verniciatura e 2 altre macchine/impianti.

CLUSTER 15 - IMPRESE DI LAVORAZIONE DI TERMOPLASTICHE IN LASTRE

NUMEROSITA': 380

Le imprese individuate in questo cluster sono costituite sotto forma di societa' nel 70% dei casi, dove sono occupati circa 7 addetti, di cui 5 come lavoratori dipendenti.
La struttura comprende 440 mq di locali per la produzione, 225 mq di locali adibiti a magazzino, 50 mq di locali per uffici, mentre marginali possono essere considerati gli altri spazi dell'attivita'.
Si tratta di imprese operanti sia in conto proprio sia in conto terzi, con una clientela costituita da industria (57% dei ricavi) e artigiani (19%) su un'area di mercato che si estende fino al livello nazionale. Tra gli articoli prodotti non emergono particolari concentrazioni, a parte gli imballaggi (17%).
Le materie prime, che costituiscono il 78% degli acquisti, sono quasi esclusivamente costituite da termoplastiche in lastre.
Il ciclo produttivo e' costituito dalle lavorazioni delle termoplastiche in lastre, generalmente rappresentate dallo stampaggio a compressione e dalla termoformatura. Il processo viene completato dalle fasi di taglio sviluppi (42% in conto proprio e 23% in conto terzi), assemblaggio al banco o in linea (34% e 17%), rifinitura (29% e 12%), lavorazioni per asportazione di truciolo (22% e 14%) e imballaggio (43% e 19%).
La dotazione strumentale media e' costituita da 1 impianto di taglio a CN o CNC, 1 linea di assemblaggio, 1 macchina per asportazione di truciolo, 1 saldatrice a caldo e 3 altre macchine/impianti di cui 1 a CN o CNC.

CLUSTER 16 - IMPRESE DI STAMPAGGIO A INIEZIONE DI GRANDI DIMENSIONI

NUMEROSITA': 337

Le imprese individuate in questo cluster sono per il 79% societa' di capitali, che impiegano 23 addetti di cui 20 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 10 operai generici, 4 operai specializzati e 1 apprendista.
Di assoluto rilievo sono anche le dimensioni della struttura che comprende 1.533 mq di locali per la produzione, 1.121 mq di locali per il magazzino, 207 mq di locali per uffici e 378 mq di spazi all'aperto adibiti a magazzino.
Si tratta di imprese operanti sia in conto proprio sia in conto terzi, con una clientela costituita prevalentemente da industria (82% dei ricavi). Tra gli articoli prodotti non emergono particolari concentrazioni, a parte gli imballaggi (15%). A conferma della dimensione tendenzialmente elevata si evidenzia una vendita all'estero che riguarda il 14% dei ricavi.
Le materie prime, che costituiscono il 67% degli acquisti, sono rappresentate in gran parte da termoplastiche in granuli e marginalmente da gomme sintetiche. Si rilevano, comunque, anche acquisti consistenti di parti e componenti (21%).
Il ciclo produttivo e' generalmente specializzato nella fase di stampaggio (52% in conto proprio e 27% in conto terzi), cui a volte si uniscono le attivita' di assemblaggio al banco o in linea (21% e 12%) e imballaggio (51% e 16%).
La dotazione strumentale e' costituita da 1 dosatrice, 1 macchina per pesatura, 1 mescolatore, 7 presse ad iniezione di cui 5 a CN o CNC, 1 pressa per stampaggio a compressione, 2 impianti di taglio di cui 1 a CN o CNC, 1 linea di assemblaggio, 1 banco da lavoro attrezzato e 8 altre macchine/impianti di cui 3 a CN o CNC.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame.
Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame: - rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi)/(numero addetti(5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino(6)
/ricavi) * 365; - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del
venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti
di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)
/ricavi] * 100.

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ ventile, per i cluster 13, 14; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 16; - dal 2^ ventile, per il cluster 2; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 6, 12, 15.

Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: - fino al 18^ ventile, per il cluster 2; - fino al 19^ ventile, per i cluster 1, 4, 5, 6, 7, 10; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 3, 8, 9, 11, 12, 13,
14, 15, 16.

Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16; - dal 2^ ventile, per il cluster 4.

Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise.
Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante(7);
- la stima del ricavo di riferimento.

Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

ALLEGATO 1.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO

SD17U

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0806 1,1545 1,2669 1,1630

Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,3512 1,1600 1,5942 1,2396

Spese per acquisti di servizi 1,1921 1,0290 1,0395 0,8739

Collaboratori della impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 26.605,2414 13.099,1563 - 19.825,1318

Associati in parte- cipazione che apporta- no lavoro prevalente- mente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione preva- lente nell'impresa (numero) 26.605,2414 13.099,1563 - 19.825,1318

Valore dei beni strumentali - - - 0,0716

Radice quadrata del valore dei beni strumentali 113,4464 79,4063 - 102,0436

SD17U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1708 1,1309 1,0771 1,2369

Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,3502 1,4174 1,2731 1,3116

Spese per acquisti di servizi 1,1050 1,0985 0,9743 0,8604

Collaboratori della impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 22.196,6205 21.607,2079 22.912,4682 23.628,9577

Associati in parteci- pazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione preva- lente nell'impresa (numero) 22.196,6205 21.607,2079 22.912,4682 23.628,9577

Valore dei beni strumentali - 0,0490 0,0663 -

Radice quadrata del valore dei beni strumentali 143,6051 85,8166 114,0039 124,0871

SD17U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 9 CLUSTER 10 CLUSTER 11 CLUSTER 12 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1145 1,1214 1,0957 1,0699

Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,5219 1,3826 1,4960 1,4318

Spese per acquisti di servizi 0,7456 1,1355 1,1023 1,1226

Collaboratori della impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 28.998,3148 25.605,9349 24.464,6895 27.080,1741

Associati in parte- cipazione che apporta- no lavoro prevalen- temente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione preva- lente nell'impresa (numero) 28.998,3148 25.605,9349 24.464,6895 27.080,1741

Valore dei beni strumentali - - - -

Radice quadrata del valore dei beni strumentali 159,2779 96,3977 120,0196 138,8469

SD17U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 13 CLUSTER 14 CLUSTER 15 CLUSTER 16 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 1,0436 1,1685 1,1910 1,0266

Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,2383 1,3109 1,3372 1,5102

Spese per acquisti di servizi 1,9159 0,6328 1,1883 1,3771

Collaboratori della impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) 25.800,9185 29.714,3822 25.446,9197 34.265,2405

Associati in parte- cipazione che appor- tano lavoro preva- lentemente nella impresa (numero) + Soci con occupa- zione prevalente nell'impresa (numero) 25.800,9185 29.714,3822 25.446,9197 34.265,2405

Valore dei beni strumentali - - - -

Radice quadrata del valore dei beni strumentali 99,5970 152,4934 121,9099 155,1253

- Le variabili contabili vanno espresse in euro.

ALLEGATO 1.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro A : - Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano
attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da
quelli di cui al rigo precedente - Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge
dell'azienda coniugale - Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente
che prestano attivita' nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli di cui al
rigo precedente - Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero degli Amministratori non soci

Quadro B: - Mq dei locali destinati alla produzione - Mq dei locali destinati a magazzino - Mq dei locali destinati a uffici - Mq dei locali destinati ad esposizione

Quadro D: - Spese per servizi integrativi o sostitutivi dei mezzi propri

Quadro E: - Produzione e/o lavorazione conto proprio - Produzione e/o lavorazione conto terzi - Numero committenti (1=1 committente; 2=da 2 a 5 committenti;
3=oltre 5 committenti) - Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in
rapporto ai ricavi complessivi - Numero di Agenti e rappresentanti esclusivi - Numero di Agenti e rappresentanti non esclusivi - Spese di pubblicita', propaganda e rappresentanza - Area di mercato: Nazionale (1=comune; 2=provincia; 3=fino a 3
regioni; 4=oltre 3 regioni) - Tipologia della clientela: Industria - Tipologia della clientela: Grande distribuzione - Tipologia della clientela: Distribuzione organizzata - Tipologia della clientela: Commercio all'ingrosso - Tipologia della clientela: Commercio al dettaglio - Tipologia della clientela: Privati - Export (U.E. extra U.E.)

Quadro G: - Elastomeri: Gomme naturali (quintali) - Elastomeri: Gomme sintetiche (quintali) - Termoplastiche: Granuli (quintali) - Termoplastiche: Lastre, nastri (quintali) - Termoplastiche: Altre forme (quintali) - Termoindurenti: Granuli (quintali) - Termoindurenti: Lastre, nastri (quintali) - Termoindurenti: Altre forme (quintali) - Termoindurenti: Fibre (ad esempio: fibra di vetro, di metallo,
ecc.) - Altre materie prime lavorate (% sul totale degli acquisti) - Vetri e cristalli (quintali) - Parti d'acquisto/componenti/semilavorati (% sul totale degli
acquisti) - Fasi della produzione e/o lavorazione: Mescolazione - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Mescolazione - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Vulcanizzazione gomme -
conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Vulcanizzazione gomme -
conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrusione - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Estrusione - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stampaggio - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Stampaggio - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Calandratura - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Polimerizzazione a freddo -
conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Polimerizzazione a freddo -
conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Polimerizzazione a caldo -
conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Polimerizzazione a caldo -
conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Spruzzatura rinforzo
vetroresina - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Spruzzatura rinforzo
vetroresina - conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Assemblaggio al banco o in
linea - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Assemblaggio al banco o in
linea rinforzo vetroresina - conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Saldatura (dielettrica ad
alta frequenza, a ultrasuoni, a frizione meccanica) - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Saldatura (dielettrica ad
alta frequenza, a ultrasuoni, a frizione meccanica) - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Decorazione per
verniciatura, stampigliatura, riproduzione di disegni - conto
proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Decorazione per
verniciatura, stampigliatura, riproduzione di disegni - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Rifinitura - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Rifinitura - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazioni con asportazione
di truciolo - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Lavorazioni con asportazione
di truciolo - conto terzi svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Collaudo - conto proprio
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Collaudo - conto terzi
svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Imballaggio (manuale o
automatico) - conto proprio svolta internamente - Fasi della produzione e/o lavorazione: Imballaggio (manuale o
automatico) - conto proprio svolta internamente - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Articoli per la casa (oggetti per
la toeletta, servizi da tavola, utensili da cucina, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Articoli per l'edilizia (porte,
finestre, intelaiatura, persiane, avvolgibili, battiscopa, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Articoli per il settore nautico - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Articoli per l'industria (fili,
nastri, tubi, blocchi, valvole, lastre, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Articoli per l'imballaggio (sacchi,
sacchetti, scatole, bottiglie, ecc.)

Quadro I: - Masticatori (numero) - Mescolatori (numero) - Presse/Autoclavi per vulcanizzazione gomme (numero) - Macchine per estrusione (trafilatrici, ecc.) (numero) - Presse ad iniezione (numero) - Presse per stampaggio a compressione (numero) - Impianto spruzzatura rinforzo (numero) - Linee (banchi) d'assemblaggio (numero) - Macchine ad asportazione di truciolo (numero) - Cabine di verniciatura (numero) - Saldatrici a caldo (numero) - Saldatrici a effetto dielettrico (numero)

ALLEGATO 2

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SD30U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello
studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 37.10.0 - Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e
rottami metallici; - 37.20.1 - Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per la produzione di materie prime plastiche, resine
sintetiche; - 37.20.2 - Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti
solidi urbani, industriali e biomasse.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili
strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli
organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice
del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD30). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.106. I questionari restituiti sono stati 1.022, pari al 48,5% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice
attivita':

====================================================================
Numero Numero %sul totale
questionari questionari questionari
inviati restituiti inviati ==================================================================== 37.10.0 - Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici 1.301 636 48,9

37.20.1 - Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per la produzione di materie prime plastiche, resine sintetiche 298 165 55,4

37.20.2 - Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse 507 221 43,6 ------------------------------------------------------------------ TOTALE 2.106 1.022 48,5

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 324 questionari, pari al 31,7% dei questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di
acquisizione dei materiali trattati (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia
dell'attivita' (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 698.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materiali trattati, tipologia di attivita', fasi di lavorazione, servizi offerti), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Le imprese oggetto del presente studio rientrano nel settore del recupero e preparazione per il riciclaggio ed effettuano attivita' di raccolta sul territorio di materiali diversi, con l'obiettivo di procedere al loro smaltimento in discarica o tramite inceneritore, oppure di avviarli al processo di lavorazione. In alcuni casi, e' possibile ottenere materie prime secondarie con le stesse proprieta' della materia prima originaria.
I principali aspetti strutturali presi in considerazione nell'analisi sono:
- tipologia di prodotto trattato;
- integrazione e/o specializzazione dell'attivita' svolta;
- dimensione della struttura produttiva e organizzativa.

La tipologia di prodotto permette di distinguere tra imprese che trattano cascami e rottami metallici (cluster 1, 3 e 5), da quelle che lavorano carta, cartone e tessuti (cluster 2) e materie plastiche (cluster 4).
L'integrazione e/o specializzazione dell'attivita' consente di differenziare tra imprese che svolgono in maniera prevalente attivita' di recupero (cluster 1, 3 e 6) da quelle che completano l'attivita' con un processo di lavorazione per il riciclaggio (cluster 2, 4 e 5).
Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere le aziende con una struttura organizzativa e produttiva di dimensioni contenute (cluster 3) da quelle piu' articolate (cluster 5).

CLUSTER 1 - IMPRESE DI AUTODEMOLIZIONE

NUMEROSITA': 127

Il gruppo comprende imprese di piccole dimensioni, costituito per il 57% da ditte individuali, che impiegano in media 2 addetti.
Le superfici destinate alla produzione/lavorazione/trasformazione sono mediamente di 1.280 mq di spazi all'aperto e 192 mq di locali, mentre quelle destinate a magazzino sono rispettivamente di 1.062 mq e 168 mq; inoltre nel 22% dei casi sono presenti locali destinati alla vendita.
Dall'attivita' di lavorazione e/o trattamento di veicoli a motore e rimorchi deriva il 75% dei ricavi, cui si affianca il recupero di materiali ferrosi (8%).
Il 78% dei soggetti presenti nel cluster esegue le fasi di selezione e cernita (manuale e automatica), il 34% quelle di trasformazione meccanico-fisica dei materiali (triturazione, pressatura, riscaldamento, ecc.). Lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti viene effettuato nel 72% dei casi.
Il 69% delle imprese dichiara una media del 73% di ricavi provenienti dalla vendita di materiali riciclati, trattati e/o recuperati (destinati ad ulteriore riutilizzo).
Coerentemente con l'attivita' svolta i beni strumentali comprendono le piu' diffuse macchine usate per la movimentazione e lavorazione dei cascami e rottami metallici come cesoie, presse, benne a polipo, impianti di trattamento e/o recupero degli oli e container.
Queste aziende si rivolgono prevalentemente a privati (55% dei ricavi), industria e/o artigianato (23%) e commercio (16%).
L'area di mercato si estende al livello provinciale.

CLUSTER 2 - IMPRESE OPERANTI PREVALENTEMENTE NEL RICICLAGGIO DI CARTA
E TESSUTI

NUMEROSITA': 80

Al cluster appartengono aziende costituite sia in forma di ditta individuale che di societa' con una struttura organizzativa composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di un operaio generico ed uno specializzato.
I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 309 mq di produzione/lavorazione/trasformazione, 278 mq di magazzino e 28 mq di uffici.
La modalita' di acquisizione avviene per il 52% dei materiali trattati direttamente da produttori di rifiuti e rottami e per il 37% da intermediari, raccoglitori e grossisti.
La tipologia di attivita' e' rappresentata prevalentemente dalla lavorazione e/o trattamento di tessuti (34% dei ricavi), carta e cartone (21%).
Nel 90% dei casi si eseguono le attivita' di selezione e cernita (manuale e automatica) e nel 54% trasformazione meccanico-fisica dei materiali (triturazione, pressatura, riscaldamento, ecc.).
Il 66% delle imprese dichiara una media dell'82% di ricavi provenienti dalla vendita di materiali riciclati, trattati e/o recuperati (destinati ad ulteriore riutilizzo).
La dotazione di beni strumentali e' costituita prevalentemente da attrezzature per la movimentazione e il confezionamento come nastri trasportatori, presse, macchine confezionatrici/imballatrici, benne a polipo, scarrabili e container.
La tipologia di clientela e' rappresentata da industria e/o artigianato (70% dei ricavi) e commercio (22%).
L'area di mercato va dal livello provinciale a quello nazionale.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NEL RECUPERO
DI METALLI

NUMEROSITA': 136

Le imprese del cluster sono in prevalenza costituite in forma di ditta individuale (66%) con la presenza in media di 2 addetti di cui un dipendente.
Le superfici destinate alla produzione/lavorazione/trasformazione sono mediamente di 865 mq di spazi all'aperto e 196 mq di locali, mentre quelle destinate a magazzino sono rispettivamente di 519 mq e 119 mq.
La modalita' di acquisizione avviene direttamente da produttori di rifiuti e rottami (61% dei materiali trattati) e da intermediari, raccoglitori e grossisti (20%).
La tipologia di attivita' e' rappresentata dalla lavorazione e/o trattamento di materiali ferrosi, quali ferro e ghisa (49% dei ricavi), di metalli non ferrosi come rame, nichel, titanio e cadmio (14%), di alluminio (11%) e di acciaio (8%).
Il 91% delle imprese esegue le fasi di selezione e cernita (manuale e automatica), il 33% quelle di trasformazione meccanico-fisica dei materiali (triturazione, pressatura, riscaldamento, ecc.). Lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti viene effettuato nel 59% dei casi.
Il 56% delle imprese dichiara una media dell'81% di ricavi provenienti dalla vendita di materiali riciclati, trattati e/o recuperati (destinati ad ulteriore riutilizzo).
I beni strumentali evidenziano una prevalenza nelle attivita' di raccolta e selezione su quelle di lavorazione e preparazione per il riciclaggio dei metalli trattati.
La clientela e' composta da industria e/o artigianato (57% dei ricavi) e commercio (34%).
L'area di mercato non si estende oltre l'ambito delle regioni limitrofe.

CLUSTER 4 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEL RICICLAGGIO DI MATERIALE
PLASTICO

NUMEROSITA': 103

Le imprese del cluster sono costituite prevalentemente da societa' di capitali (49%) e da societa' persone (33%), con una struttura organizzativa composta in media da 7 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di un impiegato, due operai generici ed uno specializzato.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono mediamente di 1.585 mq produzione/lavorazione/trasformazione, mentre quelle destinate a magazzino sono di 355 mq di locali e 638 mq di spazi all'aperto; inoltre sono presenti 42 mq di locali destinati ad uffici.
Il 66% del materiale trattato e' acquistato direttamente da produttori di rifiuti e rottami, il 25% da intermediari, raccoglitori e grossisti.
L'attivita' tipica delle imprese del cluster e' la lavorazione e/o trattamento di rottami, cascami e rifiuti di materiale plastico, in particolare: polistirene e simili (9% dei ricavi), poliolefine (11%), PVC (10%), PET (5%), film plastici e coperture utilizzate in agricoltura (10%) e altre materie plastiche (29%).
Il ciclo di lavorazione e' costituito dalle fasi di selezione e cernita (manuale e automatica) indicate dal 64% dei soggetti, di trasformazione meccanico-fisica dei materiali (triturazione, pressatura, riscaldamento, ecc.) effettuate nell'83% dei casi. Il 33% delle imprese esegue trasformazione chimico/fisica dei materiali (inertizzazione, raffinazione, rigenerazione, processi di idrolisi, anaerobici, ecc.). Lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti viene effettuato nel 57% dei casi.
Il 76% delle imprese dichiara una media del 73% di ricavi provenienti dalla vendita di materiali riciclati, trattati e/o recuperati (destinati ad ulteriore riutilizzo).
Per quanto riguarda la dotazione di beni strumentali, sono presenti, oltre alle macchine di movimentazione, quelli tipici della lavorazione e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico come trafile, densificatori, frantumatori e/o impianti di frantumazione, trituratori, impianti di rigenerazione e/o riciclo di materiale plastico con e senza trattamento di acque reflue a valle e presse.
La tipologia di clientela e' costituita quasi esclusivamente da industria e/o artigianato con una percentuale media sui ricavi dell'86%.
L'area di mercato va dal livello regionale a quello nazionale.

CLUSTER 5 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE NEL RECUPERO E
PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI
METALLICI

NUMEROSITA': 107

Il cluster raggruppa imprese costituite nel 66% dei casi in forma di societa' e che impiegano in media 7 addetti, di cui 5 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di un impiegato, due operai generici e due specializzati.
Le superfici destinate alla produzione/lavorazione/trasformazione sono mediamente di 2.427 mq di spazi all'aperto e 681 mq di locali, mentre quelle destinate a magazzino sono rispettivamente di 1.961 mq e 515 mq; inoltre sono presenti 68 mq di locali destinati ad uffici.
La modalita' di acquisizione avviene direttamente da produttori di rifiuti e rottami (65% dei materiali trattati) e da intermediari, raccoglitori e grossisti (20%).
La tipologia di attivita' e' rappresentata dalla lavorazione e/o trattamento di materiali ferrosi, quali ferro e ghisa (46% dei ricavi), di alluminio (9%), di metalli non ferrosi come rame, nichel, titanio e cadmio (7%), e di acciaio (6%).
Tutte le imprese del cluster svolgono la fase di selezione e cernita (manuale e automatica) ed il 91% di esse effettua la trasformazione meccanico-fisica dei materiali (triturazione, pressatura, riscaldamento, ecc.). Lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti viene effettuato nell'83% dei casi.
L'86% delle imprese dichiara una media del 77% di ricavi provenienti dalla vendita di materiali riciclati, trattati e/o recuperati (destinati ad ulteriore riutilizzo).
Per quanto riguarda la dotazione di beni strumentali, sono presenti, oltre alle macchine di movimentazione, quelli tipici della lavorazione e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici come cesoie, compattatori, container, presse e strumenti per il controllo radiometrico.
La clientela e' composta da industria e/o artigianato (65% dei ricavi) e commercio (27%).
L'area di mercato va dal livello regionale a quello nazionale.

CLUSTER 6 - IMPRESE EROGATRICI DI SERVIZI CONNESSI AL RICICLAGGIO DI
RIFIUTI

NUMEROSITA': 114

Le imprese del cluster sono costituite prevalentemente da societa' di capitali (39%) e da societa' persone (19%), con una struttura organizzativa composta in media da 3 addetti di cui 2 dipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' risultano poco presenti e comunque di limitata estensione. Si tratta, infatti, di imprese che svolgono prevalentemente l'erogazione di servizi connessi al riciclaggio di rifiuti (45% dei ricavi) nonche' la raccolta di rifiuti e di materiali contaminati presso i produttori (16% dei ricavi); inoltre nell'8% dei casi e' presente il noleggio di contenitori per rifiuti e nel 5% il servizio di bonifica di materiali contaminati.
La modalita' di acquisizione avviene direttamente da produttori di rifiuti e rottami (60% dei materiali trattati) e da intermediari, raccoglitori e grossisti (13%).
Coerentemente con l'attivita' svolta, solo il 39% delle imprese dichiara una media del 53% di ricavi provenienti dalla vendita di materiali riciclati, trattati e/o recuperati (destinati ad ulteriore riutilizzo). Analogamente si giustifica la scarsa presenza di un processo di lavorazione per il riciclaggio e dei relativi beni strumentali.
La tipologia di clientela e' rappresentata da industria e/o artigiani (57% dei ricavi), commercio (17%), enti pubblici e privati (12%).
L'area di mercato va dal livello provinciale a quello regionale ed in alcuni casi si estende alle regioni limitrofe.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame.
Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - produttivita' per addetto = ricavi /(numero addetti(5) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del
venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti
di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) /
ricavi] *100;

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1^ ventile, per tutti i cluster.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1^ ventile, per tutti i cluster.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise.
Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante(6);
- la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.

ALLEGATO 2.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
SD30U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,1485 1,0333 1,0833

Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa 1,1952 1,4313 1,1395

Spese per acquisti di servizi 1,5284 0,9396 1,2938

Valore dei beni strumentali - 0,1688 -

Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 96,6067 82,2282 101,5238

Associati in partecipazione che apportano lavoro prevale- ntemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) 9.477,5578 9.745,5558 13.171,2700

Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 9.477,5578 9.745,5558 13.171,2700

Mq dei locali destinati alla produzione/lavorazione/ trasformazione - 32,1927 -

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0893 1,0277 1,1233

Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa 1,2616 1,0275 1,3974

Spese per acquisti di servizi 1,1627 1,3408 1,0849

Valore dei beni strumentali 0,1598 0,0851 0,1479

Radice quadrata del Valore dei beni strumentali - 107,3318 87,5741

Associati in partecipazione che apportano lavoro prevale- ntemente nell'impresa (numero) + soci con occupazione preva- lente nell'impresa (numero) 23.669,4984 - 18.890,8613

Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) 23.669,4984 - 18.890,8613

Mq dei locali destinati alla produzione/lavorazione /trasformazione 58,2478 26,5113 -

- Le variabili contabili vanno espresse in euro

ALLEGATO 2.B

VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro A:
- Numero delle giornate retribuite per Dirigenti
- Numero delle giornate retribuite per Quadri
- Numero delle giornate retribuite per Impiegati
- Numero delle giornate retribuite per Operai generici
- Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati
- Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale
- Numero delle giornate retribuite per Apprendisti
- Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di
formazione e lavoro o a termine
- Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio

Quadro B:
- Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla produzione
/lavorazione / trasformazione
- Unita' produttiva: Mq degli spazi all'aperto destinati alla
produzione / lavorazione / trasformazione
- Unita' produttiva: Mq degli spazi all'aperto destinati a
magazzino

Quadro E:
- Area di mercato: Nazionale
- Modalita' di acquisizione dei materiali trattati: Intermediari,
raccoglitori e grossisti
- Tipologia della clientela: Enti pubblici
- Tipologia della clientela: Enti e uffici privati
- Tipologia della clientela: Privati

Quadro G:
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di carta e
cartone
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento del
polistirene e simili
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento del
poliolefine
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento del PVC
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di altre
materie plastiche
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di film
plastici e coperture utilizzate in agricoltura (polietilene, ecc.)
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento
dell'acciaio
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di altri
materiali ferrosi (ferro, ghisa, ecc.)
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento
dell'alluminio
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di altri
metalli non ferrosi (rame, nichel, titanio, cadmio, ecc.)
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di legname
(da ingombranti, cassette ortofrutta, scarti lignei, ecc.)
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di veicoli
a motore e rimorchi
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di tessuti
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di
batterie al piombo
- Tipologia dell'attivita': Lavorazione e/o trattamento di altri
rifiuti, cascami e rottami
- Tipologia dell'attivita': Servizio di raccolta dei rifiuti dei
materiali contaminati presso i produttori
- Tipologia dell'attivita': Altri servizi e prestazioni
- Fasi della lavorazione: Selezione e cernita (manuale e
automatica)
- Fasi della lavorazione: Trasformazione meccanico/fisica dei
materiali (triturazione, pressatura, riscaldamento ecc.)
- Fasi della lavorazione: Trasformazione chimico/fisica dei
materiali (inertizzazione, raffinazione, rigenerazione, processi di
idrolisi, anaerobici ecc.)
- Altri elementi specifici: Associazione a consorzi di filiera (ad
esempio, consorzi dell'alluminio, del vetro, della carta, ecc.)
- Altri elementi specifici: Stoccaggio provvisorio dei rifiuti
- Altri elementi specifici: Percentuale dei ricavi provenienti
dalla vendita dei materiali riciclati, trattati e/o recuperati
(destinati ad ulteriore riutilizzo)

Quadro I:
- Beni strumentali: Macchine confezionatrici/imballatrici (numero)
- Beni strumentali: Strumenti per il controllo radiometrico
(numero)
- Beni strumentali: Nastri trasportatori (numero)
- Beni strumentali: Presse (numero)
- Beni strumentali: Frantumatori (numero)
- Beni strumentali: Trituratori (numero)
- Beni strumentali: Benne a polipo (ragni) (numero)
- Beni strumentali: Container (numero)
- Beni strumentali: Scarrabili (numero)

ALLEGATO 3

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

STUDIO DI SETTORE SD31U

NOTA TECNICA E METODOLOGICA

CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE

Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione
dello studio di settore.
Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 24.51.1 - Fabbricazione di saponi, detersivi e detergenti e di
agenti organici tensioattivi; - 24.51.2 - Fabbricazione di specialita' chimiche per uso domestico e
per manutenzione; - 24.52.0 - Fabbricazione di profumi e prodotti per toletta; - 24.63.0 - Fabbricazione di oli essenziali.

La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD31).
Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1332. I questionari restituiti sono stati 640, pari al 48,0% degli inviati.

====================================================================
Numero Numero %sul totale
questionari questionari questionari
inviati restituiti inviati ==================================================================== 24.51.1 - Fabbricazione di saponi, 489 229 46,8
detersivi e detergenti
e di agenti organici
tensioattivi

24.51.2 - Fabbricazione di 134 60 44,8
specialita' chimiche
per uso domestico
e per manutenzione

24.52.0 - Fabbricazione di profumi 660 337 51,1
e prodotti per toletta

24.63.0 - Fabbricazione di oli 49 14 28,6
essenziali ------------------------------------------------------------------ TOTALE 1332 640 48,0

Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 204 questionari, pari al 31,9% dei questionari rientrati.
I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio
dell'attivita) non compilato; - compilazione di piu' quadri B; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e
commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non
compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi
complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la
commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di
produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e
commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati
e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della
clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle materie prime
(quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti
e/o lavorati (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia del
prodotto ottenuto e/o lavorato (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti
nel questionario.

A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 436.

IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e'
configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees
e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).

L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare quattro gruppi omogenei di imprese.

DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI

Questo settore sta attraversando un processo di forte trasformazione. I fenomeni piu' rilevanti che lo stanno interessando sono la crescente concentrazione delle imprese e la diffusione del processo di industrializzazione.
Le realta' riscontrabili piu' di frequente sono: - aziende artigiane con un'attivita' labour intensive che molto
spesso fanno ricorso al lavoro di imprese specializzate per fase o
per prodotto; - un numero limitato di realta' industriali integrate; - imprese che si limitano a svolgere le fasi finali del ciclo di
lavorazione (confezionamento), offrendo al mercato prodotti finiti
che spesso commercializzano con marchio proprio.

I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - dimensione della struttura; - modalita' organizzativa della produzione; - tipologia di prodotto.

Il fattore dimensionale ha permesso di identificare le aziende con una struttura organizzativa e produttiva piu' articolata (cluster 3).
La modalita' organizzativa ha consentito di evidenziare sia le aziende che producono in conto proprio (cluster 1, 2, 3) sia quelle operanti in conto terzi (cluster 4).
La tipologia di prodotto ha distinto all'interno del settore le aziende che producono prevalentemente detergenti e detersivi (cluster 1) da quelle che producono prodotti per l'igiene e la cura del corpo (cluster 2).

CLUSTER 1 - IMPRESE IN CONTO PROPRIO CON PREVALENTE ATTIVITA' DI
CONFEZIONAMENTO DI DETERGENTI E DETERSIVI

NUMEROSITA': 131

Le aziende appartenenti a questo gruppo sono prevalentemente societa' (58% dei soggetti) con una struttura composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti.
Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono articolate in locali destinati alla produzione (in media 225 mq), locali destinati a magazzino (326 mq), spazi all'aperto destinati a magazzino (102 mq) e locali destinati ad uffici (48 mq).
Queste aziende operano per lo piu' in conto proprio (79% dei ricavi).
Le tipologie di prodotti ottenuti e/o lavorati dalle imprese sono costituite prevalentemente da detergenti liquidi per uso domestico (18% dei ricavi), detergenti liquidi per l'industria (29%), pulitori (8%), coadiuvanti (7%) ed altri prodotti detergenti (14 %).
Le principali materie prime utilizzate sono tensioattivi, sostanze riempitive e coadiuvanti, profumi per detergenti e semilavorati per sostanze detergenti.
Coerentemente con i prodotti ottenuti le fasi di lavorazione prevalenti sono: ricerca e sviluppo (60% dei casi), pesatura componenti (86%), addizione a secco (21%) e confezionamento detergenti (92%).
La dotazione strumentale e' costituita mediamente da 3 miscelatori, 2 bilance, 3 serbatoi, 2 pompe, un'etichettatrice e un impianto per riempimento bottiglie e/o contenitori.
L'80% dei ricavi deriva dalla commercializzazione dei prodotti con marchio proprio. La clientela di riferimento e' costituita per il 23% dei ricavi da aziende utilizzatrici, per il 27% da commercianti all'ingrosso e per il 14% da commercianti al dettaglio. L'area di mercato si estende dal livello regionale a quello nazionale.

CLUSTER 2 - IMPRESE IN CONTO PROPRIO SPECIALIZZATE NEL COMPARTO DEI
PRODOTTI PER L'IGIENE E LA CURA DEL CORPO NUMEROSITA': 146

Questo cluster e' costituito nel 59% dei casi da societa' con una struttura composta in media da un totale di 4 addetti, di cui 2 dipendenti.
Le superfici riservate allo svolgimento dell'attivita' sono ridotte; i locali destinati alla produzione sono mediamente di 91 mq, quelli destinati a magazzino e ad ufficio rispettivamente di 156 mq e 38 mq.
Si tratta di aziende operanti prevalentemente in conto proprio (82% dei ricavi).
I prodotti trattati sono principalmente quelli per l'igiene e la cura del corpo e sono rappresentati nella maggior parte dei casi da shampoo, bagnoschiuma, saponi liquidi (13% dei ricavi), essenze/oli essenziali (8%), prodotti vari per capelli (11%), creme per il corpo, per il viso e solari (29%) ed altri prodotti cosmetici (16%).
Le materie prime acquistate sono costituite prevalentemente da oli essenziali, sostanze grasse e acqua distillata.
Le principali fasi di produzione e/o lavorazione sono: ricerca e sviluppo (49% dei casi), pesatura componenti (73%), preparazione delle basi per cosmetici (42%), preparazione del profumo o della colonia (15%), filtrazione (23%), confezionamento cosmetici sia per ripartizione che astucciamento (in entrambe i casi per il 58%).
I beni strumentali indicati sono: un miscelatore, 2 bilance, un serbatoio, una pompa, un impianto per riempimento bottiglie e/o contenitori e un impianto di produzione delle emulsioni.
Le aziende del cluster commercializzano in gran parte prodotti con marchio proprio (82% dei ricavi) e si rivolgono ad una clientela costituita principalmente da commercianti all'ingrosso (25% dei ricavi), commercianti al dettaglio (27%), artigiani (15%) e privati (8%).
L'area di mercato e' essenzialmente nazionale con presenza di export nel 35% dei casi.

CLUSTER 3 - IMPRESE DI PIU' GRANDI DIMENSIONI OPERANTI IN CONTO
PROPRIO NUMEROSITA': 60

In questo cluster la natura giuridica prevalente e' costituita sia da societa' di capitali (73% dei casi) che da societa' di persone (20%). La struttura e' composta in media da un totale di 18 addetti, di cui 15 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 4 impiegati, 6 operai generici, 2 operai specializzati e 1 apprendista.
Questo e' il cluster delle imprese di piu' grandi dimensioni; infatti gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' si articolano in locali destinati alla produzione di 862 mq, locali destinati a magazzino (1.252 mq), spazi all'aperto destinati a magazzino (135 mq) e locali destinati a uffici (251 mq).
Le aziende appartenenti a questo gruppo operano nella maggior parte dei casi in conto proprio (77% dei ricavi).
In questo gruppo rientrano sia imprese che producono prodotti per l'igiene e la cura della persona che imprese produttrici di detergenti e detersivi.
I materiali di produzione piu' utilizzati sono principalmente tensioattivi, sostanze riempitive, sostanze coloranti e sostanze grasse.
Coerentemente il ciclo di produzione e' generalmente rappresentato dalle fasi di ricerca e sviluppo (77% dei casi), pesatura componenti (90%), addizione a secco (32%), preparazione basi per cosmetici (40%), filtrazione (33%), controllo qualita' (93%), confezionamento detergenti (70%) e confezionamento cosmetici sia per ripartizione che astucciamento (rispettivamente 70% e 52%).
La dotazione strumentale e' costituita principalmente da 6 miscelatori, 6 bilance, 9 serbatoi, un silos, 7 pompe, un'intubettatrice, 4 impianti di riempimento bottiglie e contenitori, una linea automatica di riempimento e confezionamento e un impianto di purificazione dell'acqua di processo.
L'attivita' e' svolta in prevalenza con marchio proprio e marginalmente con marchio del distributore ed e' destinata ad una clientela rappresentata prevalentemente da industria (15% dei ricavi), commercianti all'ingrosso (33%) e commercianti al dettaglio (15%).
L'area di mercato di riferimento e' sia nazionale che internazionale.

CLUSTER 4 - IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI NUMEROSITA': 97

Le aziende appartenenti al cluster sono principalmente societa' di capitali (42%) e societa' di persone (32%), con una struttura composta in media da un totale di 6 addetti, di cui 3 dipendenti.
Le superfici utilizzate per l'esercizio dell'attivita' comprendono in media 257 mq di locali destinati alla produzione, 252 mq di locali destinati a magazzino e 53 mq di uffici.
Il 71% dei ricavi proviene da attivita' svolta in conto terzi; di questi il 40% deriva dal committente principale.
La tipologia delle materie prime utilizzate e dei prodotti ottenuti e/o lavorati e' coerente con l'attivita' svolta dai soggetti appartenenti al cluster, composto prevalentemente da imprese operanti nel comparto dei prodotti per l'igiene e la cura del corpo e marginalmente da imprese operanti in quello dei detergenti e detersivi.
Le fasi produttive piu' rilevanti per queste aziende sono ricerca e sviluppo (62% dei casi), pesatura dei componenti (82%), addizione a secco dei componenti (19%), preparazione basi per cosmetici (53%), preparazione del profumo o della colonia (23%), filtrazione (31%), confezionamento detergenti (52%) e confezionamento cosmetici sia ripartizione che astucciamento (rispettivamente 66% e 70%).
I beni strumentali piu' utilizzati sono 2 miscelatori, 3 bilance, 2 serbatoi, 2 pompe, una etichettatrice, 2 impianti per riempimento bottiglie e/o contenitori e un impianto di produzione delle emulsioni.
L'attivita' e' svolta in prevalenza con marchio del distributore ed e' destinata ad una clientela rappresentata in larga parte da industria (31% dei ricavi) e commercianti all'ingrosso (37%).
L'area di mercato di riferimento si estende fino al livello nazionale.

DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO

Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame.
Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3).
La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti).
E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi)
dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi
dichiarati.

Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame: - rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la
produzione di servizi) / (numero addetti(5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino(6)
/ricavi) * 365; - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del
venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti
di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni
diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa)
/ricavi] * 100.

Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1^ ventile, per i cluster 1, 3, 4;
- dal 2^ ventile, per il cluster 2.

Per l' indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1^ ventile, per il cluster 2 e 3;
- non sono stati effettuati tagli per i cluster 1 e 4.

Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1^ ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4.

Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise.
Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".

APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI

Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante(7);
- la stima del ricavo di riferimento.

Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.

Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.



(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.

Numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa.
Numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.

(6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2.
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.

(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie;
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa.
Numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.
(6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.

(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie.
(2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica.
(4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali.
(5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
Numero addetti (persone fisiche) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa.
Numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai qualificati e specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci.
(6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2.
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.

ALLEGATO 3.A

COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO

SD31U

==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi 1,0846 1,1517 1,0915 1,1259

Spese per acquisti di servizi 1,0257 1,4764 1,5832 0,9398

Spese per lavoro dipen- dente e per altre presta- zioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' d'impresa 1,8873 1,7032 1,7398 1,4685

Radice quadrata del valore dei beni strumentali 110,1692 91,6462 - 82,2978

Collaboratori della impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) 22.890,0018 - - 22.811,6899

Associati in parte- cipazione che appor- tano lavoro prevalen- temente nell'impresa (numero) + Soci con occupazione prevalente nella impresa (numero) 22.890,0018 - - 22.811,6899

- Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE

Quadro A :

- Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa - Numero degli Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero degli Associati in partecipazione diversi da quelli da cui al rigo precedente - Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero degli Amministratori non soci

Quadro B: - Mq dei locali destinati alla produzione - Mq dei locali destinati a magazzino - Mq dei locali destinati ad uffici

Quadro E: - Produzione e/o lavorazione conto proprio - Commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa - Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessi - Spese di pubblicita', propaganda e rappresentanza - Tipologia della clientela: Aziende (consumatori finali) - Tipologia della clientela: Commercianti all'ingrosso

Quadro G: - Materie prime: Tensioattivi (%) - Materie prime: Sostanze riempitive e coadiuvanti (%) - Materie prime: Sbiancanti chimici (%) - Materie prime: Profumazioni per detergenti e saponi (%) - Materie prime: Semilavorati per sostanze detergenti (%) - Fasi della produzione e/o lavorazione: Ricerca e sviluppo - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Pesatura dei componenti - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Addizione a secco dei componenti - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione delle basi per cosmetici - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Preparazione del profumo o della colonia - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Filtrazione - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Controllo qualita' - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento detergenti - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento cosmetici (ripartizione) - Svolta internamente conto terzi - Fasi della produzione e/o lavorazione: Confezionamento cosmetici (astucciamento) - Svolta internamente conto terzi - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Detergenti e detersivi in polvere per uso domestico - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Detergenti e detersivi in polvere per industrie e comunita' - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Detergenti e detersivi liquidi per uso domestico - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Detergenti e detersivi liquidi per industrie e comunita' - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Disgorganti, disincrostanti, prodotti per sanitari - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Disinfettanti (per uso generale e per la persona) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Pulitori (per mobili, vetri, metalli, moquette, forno, cere per pavimenti, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Coadiuvanti (ammorbidenti, brillantanti, sbiancanti, anticalcare) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Altri prodotti detergenti - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Shampoo, bagnoschiuma, saponi liquidi - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Essenze/oli essenziali - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Profumeria alcolica (colonie, profumi, dopobarba, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Deodoranti - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Lacche per capelli - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Prodotti vari per capelli (tinture, balsamo, trattamenti, fissatori, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Prodotti per il trucco del viso (fard, cipria, fondotinta, ecc.) - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Creme per il corpo, per il viso, solari, ecc. - Prodotti ottenuti e/o lavorati: Altri prodotti cosmetici - Tipologia del prodotto ottenuto e/o lavorato: Con marchio del distributore

Quadro I: - Bilance (numero) - Etichettatrici (numero) - Avvolgitrici (numero) - Intubettatrici (numero) - Impianti per riempimento bottiglie e/o contenitori (numero) - Linee automatiche di riempimento e confezionamento (numero)



 
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