Gazzetta n. 148 del 26 giugno 2002 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
COMUNICATO
Accordo di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale delle aree urbane gia' Segretariato generale del C.E.R. e la provincia autonoma di Trento per il trasferimento delle competenze in attuazione dell'art. 63 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

L'anno duemilauno il giorno 11 del mese di ottobre presso il Ministero dei lavori pubblici in Roma, i sottoscritti:
ing. Giancarlo Storto, direttore generale delle aree urbane e dell'edilizia residenziale in rappresentanza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti presidente del C.E.R.
dott. Floriano Gubert, dirigente del servizio edilizia abitativa della provincia autonoma di Trento

PREMESSO CHE:

- La Provincia Autonoma di TRENTO risulta attributaria in via
primaria delle funzioni in materia di edilizia residenziale, come
dall'art. 8, n. 10 del proprio statuto speciale e della relativa
normativa di attuazione di cui agli articoli 1 e 24 del D.P.R. 22
marzo 1974, n. 381 e dell'art. 5 della legge 30 novembre 1989, n.
386; - L'art. 61 del D.L.vo 31/3/1998 n. 112, al comma 3, ha disposto che
l'erogazione dei fondi di cui all'art. 10 della legge 14 febbraio
1963, n. 60, attribuiti a ciascuna Regione, il cui versamento e'
stato prorogato dall'art. 22 della legge 11 marzo 1988 n. 67 e
dall'art. 3, comma 24, della legge 8 agosto 1995, n. 355, e'
effettuato dalla Cassa Depositi e Prestiti su richiesta delle
Regioni, nei limiti delle disponibilita' a ciascuna regione
attribuita; - L'art. 63 dello stesso D.L.vo n. 112/98 ha demandato all'intesa da
conseguire nella Conferenza Stato-Regioni, di cui all'art. 9 della
legge 15.3.1997 n. 59, il compito di fissare i criteri, le
modalita' ed i tempi per il trasferimento delle competenze alle
regioni, da rendere operativo mediante l'attivazione di accordi di
programma tra la competente Amministrazione dello Stato e ciascuna
regione; - L'art. 7 comma 1 del D.L.vo 30.7.1999 n. 284 ha disposto il
trasferimento alla Cassa DD.PP. di tutte le attivita' e passivita'
della Sezione autonoma per l'edilizia residenziale accertate al
31/12/1999 al netto tra l'altro dei fondi da destinare "ai
programmi finanziati direttamente dal C.E.R. anteriormente e
posteriormente alla data di entrata in vigore della legge 5.8.78 n.
457, le cui leggi di stanziamento sono individuate nell'intesa da
raggiungere in seno alla Conferenza Stato-regioni di cui al citato
art. 63" dello stesso D.L.vo 112/98; - L'art. 2 del D.L.vo 30.7.1999 n. 300 ha disposto l'accorpamento tra
i Ministeri dei Lavori Pubblici e Trasporti; - L'intesa sancita dalla Conferenza Stato-regioni nella seduta del
2/3/2000 repertorio 909, che ha recepito il testo concordato il 29
febbraio 2000 della proposta formulata dall'Amministrazione LL.PP.
in attuazione dell'art. 63 del D.L.vo 112/98 con la successiva
presa d'atto della stessa Conferenza Stato regioni del 16 marzo
2000 rep. 913 della rettifica dell'allegato 2 lett. B punto 6 della
citata intesa del 2/3/2000, ha concordato per l'attuazione del
comma 3 dell'art. 61 del citato decreto legislativo 112/98 quanto
segue:

A) L'apertura presso la Cassa DD.PP. di un conto corrente intestato alle regioni cui far affluire il saldo di cassa globale delle risorse attribuite alle regioni (Fondo unico) mediante giro conto dagli attuali conti correnti 20103 e 20104 aperti presso la Sezione Autonoma della stessa Cassa Depositi e prestiti;
B) Il reintegro in termini di competenza dei fondi prelevati dai contributi ex GESCAL sulla base dei prospetti allegati esplicativi delle scadenze temporali previste dalla normativa vigente:

- all. 1 - L. 2.365 miliardi (anticipazione per l'alluvione 1994) - all. 2 - L. 2.623,410 miliardi (giro fondi per annualita' slittate) - all. 3 - L. 478,5 miliardi ridotti a L. 421,9 miliardi (L. 94/82,
art. 1 comma 6, lett. b).

Non e' compreso nel reintegro l'importo di L. 400,75 miliardi, ridotto a L. 400 miliardi (legge n. 118/85, art. 3, comma 1, lett. b), gia' versato sul conto corrente 20112.

- erogazione in termini di cassa delle suddette assegnazioni in
relazione alle effettive necessita' di liquidita' registrate per il
complesso delle regioni nell'apposito conto corrente di cui al
punto A) (Fondo unico).

C) Le seguenti modalita' di trasferimento dei fondi di edilizia sovvenzionata giacenti sui conti correnti 20103 e 20104 della Sezione Autonoma della Cassa Depositi e Prestiti:
1. Emanazione, entro 90 giorni dalla data della Conferenza Stato-regioni, del DM di ricognizione dopo l'avvenuto riscontro della situazione finanziaria contabile con le singole regioni, da determinarsi sulla base delle delibere Cipe di programmazione, per la quantificazione dei saldi di cassa esistenti alla data della stessa Conferenza, previa chiusura dei pagamenti, sui seguenti canali di finanziamenti:

- programmi regionali ordinari periodo 1978/1998 i cui fondi sono da
attribuire alle regioni; - programmi straordinari per i comuni i cui fondi sono da attribuire
ai comuni per il tramite delle regioni. Le eventuali economie
ricavate per mancata assegnazione restano di competenza della
regione di appartenenza dei comuni per i quali si e' verificata
l'economia; - programmi straordinari regionali per la concessione di contributi
in conto capitale i cui fondi sono da attribuire alle regioni; - programmi attivati dagli IACP con i fondi della gestione speciale i
cui fondi sono da attribuire alla regione di appartenenza. Le
relative risorse sono determinate sulla base dei dati in possesso
dell'amministrazione centrale e vengono comunicate alle regioni ed
agli Iacp per il riscontro da compiere entro 30 giorni, ritenendosi
acquisito l'assenso oltre tale termine; - programmi centrali straordinari attivati direttamente dal CER i cui
fondi sono da attribuire all'Amministrazione centrale.

2. Invio alla Sezione autonoma della Cassa depositi e prestiti del DM per l'accertamento dei dati contabili esposti, con l'invito a comunicare l'esito della verifica entro 90 giorni, ritenendosi acquisito l'assenso dopo tale termine.
3. Apertura, presso la Sezione autonoma della Cassa depositi e prestiti, di un apposito conto corrente intestato all'Amministrazione centrale cui far affluire i saldi di cassa dei programmi attivati direttamente dal CER, mediante giro conto dagli attuali conti correnti 20104 e 20103.

- Con nota 3 agosto 2000 n. 8866/D il Ministero del Tesoro, del
Bilancio e della Programmazione Economica ha richiesto alla Banca
d'Italia l'istituzione, tra l'altro, del conto corrente
infruttifero n. 20128/1208 "CDP. ED. SOVV. FONDO GLOBALE REG." cui
far affluire i fondi dell'edilizia sovvenzionata regionale; - La Cassa Depositi e prestiti, con nota 13.10.2000 n. 412610 ha
rendicontato, per l'anno 1998 i versamenti riscossi dagli enti
percettori dei contributi ex GESCAL nell'importo complessivo di L.
872.924.297.304 di cui L. 850.000.000.000 gia' ripartiti, con
delibera CIPE 22 dicembre 1998; - La Cassa Depositi e prestiti, con nota 13.10.2000 n. 412610 ha
rendicontato, per l'anno 1999 i versamenti riscossi dagli enti
percettori dei contributi ex GESCAL nell'importo complessivo di L.
360.385.836.167; - La Cassa Depositi e prestiti, con nota 13.10.2000 n. 412610 ha
rendicontato i versamenti riscossi dagli enti percettori dei
contributi ex GESCAL, al 30 settembre 2000 nell'importo complessivo
di L. 1.012.909.999; - I contributi ex GESCAL relativi agli anni pregressi che affluiranno
agli enti percettori nei futuri esercizi, saranno versati alla
Cassa DD.PP., e da questa ripartiti a favore delle singole regioni; - L'allegato 3 dell'intesa 2-16 marzo 2000 ha evidenziato la
decurtazione complessiva di L. 57,350 MLD operata dalle leggi di
assestamento del bilancio statale sugli stanziamenti previsti
dall'art. 1 comma 6 del D.L. 23 gennaio 1982, n. 9 convertito nella
legge 25 marzo 1982 n. 94 e dall'art. 3 comma 1 del D.L. 7 febbraio
1985, n. 12 convertito nella legge 5 aprile 1985, n. 118; - La somma complessiva delle entrate degli anni 1998, 1999 e 2000
pari a L. 384.323.043.470 e' ripartita tra le Regioni e le Province
autonome sulla base dei parametri di cui al triennio 1996-1998
stabiliti dalla delibera CIPE 22 dicembre 1998; - L'accantonamento di L. 230 MLD, effettuato ai sensi dell'art. 1,
comma 10 della legge 23 dicembre 1992 n. 498 ritenuto
incostituzionale dalla sentenza della Corte Costituzionale 6-12
settembre 1995 n. 424, evidenziato, nella delibera CIPE 22 dicembre
1998, viene ripartito tra le Regioni e le Province autonome sulla
base dei parametri per il biennio 1992-93 di provenienza, stabiliti
dalla delibera CIPE del 16 marzo 1994; - Con l'art. 1 del decreto ministeriale 1 giugno 2000 n. 1380 e'
stata effettuata la ricognizione dei fondi di edilizia
sovvenzionata giacenti sui conti correnti 20103 e 20104 della
Sezione Autonoma della Cassa depositi e Prestiti rilevando, per la
Provincia autonoma di TRENTO, una giacenza di cassa di L.
50.533.551.338; - Con decreto ministeriale 1 giugno 2000 n. 1364 e' stata effettuata
la ricognizione dei fondi di cui all'art. 3 lett. r-bis della legge
5 agosto 1978, n. 457 sulle disponibilita' di cui alla tabella E
della delibera CIPE del 16 marzo 1994 determinando per la Provincia
Autonoma di TRENTO una ulteriore giacenza di cassa di L. 3.990.000
sul conto corrente n. 20103 della Sezione Autonoma della Cassa
depositi e prestiti; - Sul c/c n. 20104 intestato alla Sezione Autonoma della Cassa DD.PP.
risulta versata dal seguente ITEA la somma a fianco indicata a
titolo di rientri di cui all'art. 10 del D.P.R. 30.12.1972 n. 1036
non utilizzate ai fini dell'art. 25 della legge 8 agosto 1977, n.
513: - ITEA di TRENTO L. 3.364.347.039 - Con nota 16 novembre 2000 n. 412735 la Cassa Depositi e Prestiti ha
comunicato che i dati relativi ai programmi di cui all'art. 25
della legge 8 agosto 1977 n. 513 ed ai rientri di cui all'art. 10
del D.P.R. 1036/72 possono essere desunti dai tabulati emessi
annualmente dalla stessa Cassa; - Con l'art. 5 della legge 17 febbraio 1992 n. 179 e' stato
costituito presso la Sezione Autonoma della Cassa Depositi e
Prestiti un fondo speciale di rotazione per la concessione di mutui
decennali, senza interessi, finalizzati all'acquisizione ed
all'urbanizzazione di aree edificabili ad uso residenziale nonche'
all'acquisto di aree edificate da recuperare; - Con l'intesa 2/16 marzo 2000 e' stato stabilito che le risorse
relative al detto fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge
17 febbraio 1992 n. 179 debbono essere trasferite negli appositi
conti correnti regionali accesi presso la Tesoreria centrale
affinche' ad ogni singola Regione vengano attribuite le risorse
relative ai rientri derivanti dai Comuni del proprio ambito
territoriale e le risorse comunque non utilizzate; - Con note 1 marzo 2000 n. 411712 e 13 ottobre 2000 n. 412610 la
Cassa Depositi e Prestiti ha comunicato l'ammontare dei rientri su
c/c n. 20120 fino al 1o semestre dell'anno 2000 che per la
Provincia Autonoma di TRENTO ammontano complessivamente a: L.
2.841.597.010

CONSIDERATO CHE

- Con il presente accordo e' necessario disciplinare la riscossione,
la ripartizione e l'attribuzione alle singole Regioni ed alle
Province Autonome delle eventuali entrate per contributi ex GESCAL
pregressi dovuti dagli enti percettori; - E' necessario provvedere con il presente accordo a ridurre gli
importi programmati nel quadriennio 1982-85 per L. 56,6 MLD e nel
biennio 1986-87 per L. 0,750 MLD per effetto delle decurtazioni
operate sugli stanziamenti previsti dalle leggi di assestamento dei
bilanci statali come previsto nell'allegato 3 all'intesa del 2/16
marzo 2000 citata in premessa; - Alla Provincia Autonoma di TRENTO secondo i decreti di ricognizione
specificati nelle premesse compete una giacenza di cassa pari a: L.
50.537.541.338 - Con il presente atto viene attribuita alla Provincia Autonoma di
TRENTO la quota parte spettante dalle ulteriori risorse relative
alle maggiori entrate ex GESCAL per l'anno 1998 nonche' le entrate
1999 e 2000 pari a complessive: L. 5.476.603.370 - Con il presente atto viene attribuita alla Provincia Autonoma di
TRENTO la quota parte di spettanza dell'importo di L. 230 MLD
specificato in premesse pari a: L. 3.277.500.000 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla Provincia Autonoma di
TRENTO deve essere detratto l'importo del giro fondi dalle risorse
per l'edilizia sovvenzionata utilizzato per i programmi regionali
di edilizia agevolata per un importo di: L. 66.226.000.000 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla Provincia Autonoma di
TRENTO deve essere detratta la quota parte di spettanza dei fondi
della sovvenzionata utilizzata ai sensi dell'art. 10 del D.L.
19/12/1994 n. 691 convertito in legge 16/2/1995, n. 35 (alluvione
94) pari a: L. 33.701.250.000 - Dalle giacenze di cassa attribuite alla Provincia Autonoma di
TRENTO deve essere detratta la quota parte di spettanza dei
finanziamenti previsti dalle leggi 25/3/1982 n. 94 e 5/4/1985 n.
118 rimodulati dal Ministero del Tesoro come dall'allegato 3
all'intesa 2-16 marzo 2000 pari a: L. 817.237.500 - L.
6.012.075.000 - Di conseguenza per la Provincia Autonoma di TRENTO viene a
determinarsi una situazione di cassa effettiva relativa ai
programmi di edilizia sovvenzionata ordinaria che presenta un saldo
negativo, pari a: L. 47.464.917.792 - Dalla ricognizione dei fondi giacenti sul c/corrente n. 20104 della
Sezione autonoma della Cassa Depositi e Prestiti risulta versato
dall'ITEA, alla data del presente atto, il seguente importo
complessivo da attribuire alla Provincia Autonoma di TRENTO a
titolo di rientri di cui all'art. 10 del D.P.R. 30/12/1972 n. 1036
non utilizzati ai fini dell'art. 25 della legge 513/77: - ITEA di TRENTO L. 3.364.347.039 - Con il presente accordo di programma e' necessario disciplinare la
gestione dei rientri derivanti dai mutui di cui all'art. 5 della
legge 17 febbraio 1992, n. 179, in essere alla data del presente
atto;

Tutto cio' premesso e considerato convengono e stipulano il seguente

ACCORDO DI PROGRAMMA

ART. 1

Premesse e considerazioni

Le premesse e i considerata sono parte integrante e sostanziale del presente accordo.
 
ART. 2

Maggiori entrate 1998 ed entrate 1999-2000 per contributi pregressi (art. 10 lett. b) e c) L. 14 febbraio 1963 n. 60)

Sulla somma complessiva di L. 384.323.043.470 (trecentoottantaquattromiliarditrecentoventitremilaquarantatremilaqua ttrocentosettanta) pari a Euro 198.486.287,28 individuata nei precedenti considerata con il presente accordo viene attribuita alla Provincia Autonoma di TRENTO sulla base della ripartizione effettuata con i parametri approvati con delibera CIPE 22 dicembre 1998, la somma di L. 5.476.603.370 (cinquemiliardiquattrocentosettantaseimilioniseicentotremilatrecentos ettanta) pari a Euro 2.828.429,59.
 
ART. 3

Accantonamenti di cui alla delibera CIPE 22 dicembre 1998 (art. 1 comma 10 legge 23 dicembre 1992 n. 498).

Sulla somma complessiva di L. 230.000.000.000 (duecentotrentamiliardi) pari a Euro 118.785.086,79 individuata in premessa con il presente accordo viene attribuita alla Provincia Autonoma di TRENTO, sulla base della ripartizione effettuata con i parametri del biennio 1992-93 approvati con delibera CIPE 16 marzo 1994, la somma di L. 3.277.500.000 (tremiliardiduecentosettantasettemilionicinquecentomila) pari a Euro 1.692.687,49.
 
ART. 4

Riduzione degli stanziamenti operata dalle leggi di assestamento del bilancio (all. 3 dell'intesa 2-16 marzo 2000).

Della decurtazione operata dalle leggi di assestamento del bilancio statale individuata in premesse in complessive L. 57.350.000.000 (cinquantasettemiliarditrecentocinquantamilioni) pari a Euro 29.618.803,16 e' ripartita sulla base dei parametri approvati dalle delibere CIPE 12 novembre 1982 e 27 ottobre 1988 alla Provincia Autonoma di TRENTO e' attribuita la somma di L. 817.237.500 (ottocentodiciassettemilioniduecentotrentasettemilacinquecento) pari a Euro 422.067,95.
 
ART. 5

Riduzione giacenze di cassa

La situazione finanziaria della Provincia Autonoma di TRENTO sul c/c n. 20103 e n. 20104 della Sezione autonoma della Cassa DD.PP., salvo quanto previsto dall'intesa 2-16 marzo 2000 e come determinata dall'art. 1 dei DD.MM. di ricognizione 1 giugno 2000 n. 1364 e n. 1380 in complessive: L. 50.537.541.338

va ridotta dei seguenti importi:

a) giro fondi L. 66.226.000.000

b) alluvione 94 (L. 35/1995) L. 33.701.250.000

c.1) leggi assestamento bilancio
(art. 4 del presente accordo -
All. 3 intesa) L. 817.237.500 c.2) quota parte stanziamenti
da iscrivere in bilancio
(All. 3 dell'intesa L. 421,9 MLD) L. 6.012.075.000

Totale riduzione L. 106.756.562.500

e conseguentemente viene a presentare un saldo negativo pari a: L. 56.219.021.162
 
ART. 6

Riduzioni situazioni di cassa

Il saldo negativo di cassa determinato al precedente art. 5 del presente accordo sui c/c n. 20103 e 20104 della Sezione Autonoma della Cassa DD.PP., per effetto del disposto degli artt. 2 e 3 del presente accordo, e' ridotto della complessiva somma di L. 8.754.103.370 pervenendo, di conseguenza, ad essere pari a complessive L. 47.464.917.792 (quarantasettemiliardiquattrocentosessantaquattromilioninovecentodici assettemilasettecentonovantadue) pari a Euro 24.533.584,26.
 
ART. 7

Giacenze da rientri art. 10 D.P.R. 1036/1972

La giacenza di cassa sul c/corrente n. 20104 della Sezione Autonoma della Cassa Depositi e Prestiti individuata nelle premesse e nei considerata del presente accordo in complessive L. 3.364.347.039 (tremiliarditrecentosessantaquattromilionitrecentoquarantasettemilatr entanove) pari a Euro 1.737.540,24 e riguardante i rientri di cui all'art. 10 del D.P.R. 30/12/1972 n. 1036, versati dall'ITEA territorialmente competente, e' attribuita alla Provincia Autonoma di TRENTO per effetto dell'intesa del 2/16 marzo 2000.
 
ART. 8

Accredito al fondo unico

Le giacenze di cassa individuate dai precedenti articoli 6 e 7, entro 30 giorni dall'esecutivita' del presente accordo, dovranno essere accreditate dalla Sezione Autonoma per l'Edilizia Residenziale della Cassa DD.PP. sul c/c n. 20128/1208 "CDP ED. SOVV. FONDO GLOBALE REG." (fondo unico) istituito dal Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica ed intestato alla stessa Cassa DD.PP. ai sensi dell'intesa 2-16 marzo 2000.
 
ART. 9

Aliquote di ripartizione di futuri contributi ex GESCAL

Le entrate per contributi pregressi ex GESCAL dovute dagli enti percettori che eventualmente affluiranno sui c/c della Cassa Depositi e Prestiti a partire dall'anno 2001 saranno ripartite dalla Cassa stessa sulla base dei seguenti parametri approvati dalla delibera CIPE 22 dicembre 1998 e affluiranno sul c/c n. 20128/1208 "CDP ED. SOVV. FONDO GLOBALE REG." (fondo unico) per essere attribuiti alle singole regioni:

PIEMONTE 8,4048 VALLE D'AOSTA 0,1626 LOMBARDIA 14,0959 PROV. AUT. TRENTO 1,4250 PROV. AUT BOLZANO 1,6100 VENETO 5,7345 FRIULI VENEZIA GIULIA 1,9312 LIGURIA 3,2939 EMILIA ROMAGNA 5,2619 TOSCANA 5,5453 UMBRIA 1,0996 MARCHE 1,6988 LAZIO 10,5524 ABRUZZO 2,4768 MOLISE 0,6217 CAMPANIA 11,5489 PUGLIA 7,1169 BASILICATA 1,1404 CALABRIA 4,7926 SICILIA 8,1017 SARDEGNA 3,3871
--------
Totale 100,0000
 
ART. 10

Residue disponibilita' attribuite

Le residue disponibilita' attribuite alla Provincia Autonoma di TRENTO in base a quanto stabilito dai precedenti articoli 2, 3, 4, 5 e 7 e' riassunta come segue:

- giacenze di cassa determinate dall'art. 1
dei DD.MM. di ricognizione 1° giugno 2000
n. 1364 e n. 1380 L. 50.537.541.338

- riduzione degli stanziamenti operata dalle
leggi di assestamento del bilancio (all. 3
della intesa 2/16 marzo 2000)
a detrarre L. 817.237.500

- maggiori entrate 1998 ed entrate 1999-2000
per contributi ex Gescal pregressi L. 5.476.603.370

- accantonamento di cui alla delibera CIPE
22 dicembre 1998 (art. 1 comma 10 della
legge 23 dicembre 1992 n. 498) L. 3.277.500.000

- giacenze da rientri ai sensi dell'art. 10
del D.P.R. 30 dicembre 1972 n. 1036 L. 3.364.347.039
-----------------
Importo attribuito L. 61.838.754.247
-----------------
 
ART. 11

Giacenze provenienti dal fondo speciale di rotazione da attribuire

Sull'ammontare complessivo dei rientri derivanti dai mutui di cui all'art. 5 della legge 17 febbraio 1992 n. 179 come individuato nelle premesse, giacenti sul c/corrente n. 20120 della Sezione autonoma della Cassa Depositi e Prestiti eattribuita alla Provincia Autonoma di TRENTO la somma di L. 2.841.597.010 (duemiliardiottocentoquarantunomilionicinquecentonovantasettemiladiec i) pari a Euro 1.467.562,38 da accreditare a cura della Sezione autonoma della Cassa Depositi e prestiti sul c/c n. 22715 intestato alla Provincia Autonoma di TRENTO presso la Tesoreria centrale dello Stato.
 
ART. 12

Economie sul fondo speciale di rotazione

Le eventuali risorse non utilizzate sulle disponibilita' attribuite alla Provincia Autonoma di TRENTO con il D.M. 28 settembre 1998 n. 1942 concernente la ripartizione del fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge 17 febbraio 1992, n. 179 sono attribuite alla Provincia Autonoma di TRENTO dalla Sezione autonoma della Cassa DD.PP. mediante versamento sul c/c n. 22715 intestato alla regione medesima presso la Tesoreria centrale dello Stato.
 
ART. 13

Disciplina dei rientri di cui all'art. 5 della legge 17.2.92 n. 179

I rientri riguardanti i mutui di cui all'art. 5 della legge 17 febbraio 1992 n. 179 accesi dai Comuni dell'ambito territoriale della Provincia Autonoma di TRENTO, in essere alla data del presente accordo, dovranno essere versati dalla Cassa Depositi e Prestiti sul c/corrente n. 22715 intestato alla stessa Provincia Autonoma di TRENTO presso la Tesoreria centrale dello Stato.
 
ART. 14

Notifica al Ministero dell'Economia e delle Finanze

Il presente accordo entro 30 giorni dalla data di esecutivita' e' notificato a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Ministero dell'Economia e delle Finanze per il tramite dell'Ufficio Centrale di Bilancio per gli adempimenti di competenza.
 
ART. 15

Registrazione e pubblicazione

Il presente accordo e' sottoposto al visto e registrazione dell'ufficio Centrale di Bilancio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
 
ART. 16

Esecutivita'

L'esecutivita' del presente accordo decorre dalla data di registrazione da parte dell'Ufficio Centrale di Bilancio.

Roma, 11 ottobre 2001

p. Il Ministro dei lavori pubblici
Il direttore generale delle aree urbane
e dell'edilizia residenziale
STORTO

Il dirigente del servizio edilizia abitativa della provincia autonoma di Trento GUBERT
 
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