Gazzetta n. 5 del 7 gennaio 2002 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 dicembre 2001
Dichiarazione dello stato di emergenza nel territoro del comune di La Spezia a seguito dei dissesti idrogeologici verificatisi in localita' Marinasco.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Considerato che nel corso dei lavori di scavo della galleria della "variante Aurelia" tra le localita' Ortonovo e Borghetto Vara - 1o lotto, nel comune di La Spezia, si sono verificati diffusi e rilevanti fenomeni di dissesto idrogeologico sui due versanti interessati dalle opere, che hanno coinvolto la viabilita', alcuni edifici privati, il cimitero comunale ed il Monastero di S. Maria del Mare;
Visti gli esiti del sopralluogo, disposto dal Dipartimento della protezione civile ed effettuato in data 1 ottobre 2001 dai professori Canuti e Casagli, del Gruppo nazionale di difesa delle catastrofi idrogeologiche del Consiglio nazionale delle ricerche, congiuntamente a tecnici della regione, della provincia, del comune e dell'ANAS, dai quali emerge una situazione di particolare rischio in localita' Stra' di Qua e nella zona del cimitero di Marinasco, nel comune di La Spezia, in cui sono stati gia' adottati vari provvedimenti di inagibilita' da parte dell'autorita' sindacale;
Visti gli esiti della riunione tenutasi in data 23 ottobre 2001 presso il comune di La Spezia, cui hanno preso parte rappresentanti della regione Liguria, della provincia di La Spezia, del comune di La Spezia, della prefettura di La Spezia, del Dipartimento della protezione civile e dell'ANAS, e nel corso della quale sono state concordate misure atte ad affrontare la problematica in parola, nonche' e' stato stabilito, congiuntamente tra la provincia di La Spezia ed il comune di La Spezia, di inoltrare la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza ex art. 5, comma 1, della legge n. 225/1992;
Considerato che il complesso degli interventi finora posti in essere da parte dei soggetti interessati necessita di ulteriori tempi di attuazione per la definizione e soluzione delle problematiche connesse al superamento dell'emergenza;
Vista la nota n. 2278, trasmessa in data 27 ottobre 2001, con la quale il comune di La Spezia, in relazione ai succitati eventi, ha richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza;
Considerato che gli organi istituzionali competenti per territorio nell'esercizio dei propri poteri ordinari hanno posto in essere una serie di misure che a tutt'oggi risultano insufficienti per la ripresa delle normali condizioni di vita;
Considerato che le condizioni determinatesi nei suddetti territori sono tali da richiedere l'adozione di provvedimenti straordinari ed urgenti al fine di consentire il raggiungimento di adeguati livelli di sicurezza;
Ritenuta l'urgenza di fronteggiare tali situazioni di emergenza determinandone la durata e l'estensione territoriale;
D'intesa con la regione Liguria;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 13 dicembre 2001 su proposta del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile;
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e per quanto evidenziato in premessa, e' dichiarato fino al 31 dicembre 2002, lo stato di emergenza nel territorio del comune di La Spezia.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 13 dicembre 2001

Il Presidente
del Consiglio dei Ministri
Berlusconi
Il Ministro dell'interno delegato per il coordinamento
della protezione civile
Scajola
 
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