Gazzetta n. 227 del 29 settembre 2001 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito

Con decreto 7 dicembre 2000 e' conferita la seguente ricompensa al merito dell'Esercito:

Croce d'oro

Al brig. gen. Harald Quiel, nato il 10 giugno 1947 a Rheine (Germania), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha inciso, in maniera determinante, nell'incarico di capo di stato maggiore della divisione multinazionale sud est al pieno assolvimento dei compiti ad essa affidati ed alle cui dipendenze e' stato posto il contingente militare italiano nel quadro dell'operazione "Joint Forge in Bosnia-Erzegovina. Ha svolto il proprio delicato ed impegnativo compito, operando con generosa dedizione, grande perizia e sempre teso all'unione ed integrazione di tutti i contingenti nazionali in un ambiente particolarmente difficile e rischioso. In particolare, si e' sempre dimostrato attento e sollecito nei confronti delle unita' italiane, contribuendo quindi ai brillanti risultati da esse conseguiti. Sempre misurato e concreto nelle sue decisioni, e' riuscito a dare rilievo alle posizioni ed alle richieste italiane, esprimendo piu' volte il suo sentito apprezzamento nei confronti dei militari italiani. Grazie alla sua puntuale ed efficace azione, sempre nello spirito della multinazionalita', ha contribuito in modo significativo a mantenere alto il prestigio dell'Esercito italiano". - Bosnia-Erzegovina, 22 giugno 1998-luglio 1999.
Con decreto n. 466 del 7 dicembre 2000 e' stata conferita la seguente ricompensa al merito dell'Esercito:

Croce d'argento

Al ten. gen. Roberto Altina nato l'8 marzo 1936 a Benevento, con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti tra i quali emergono quello di vice ispettore delle Armi di fanteria e cavalleria, di capo gruppo di lavoro leva, reclutamento e selezione e di ispettore delle scuole. In particolare ha svolto un'opera altamente meritoria nella delicata branca della formazione del personale perseguendo con tenacia e perseveranza gli obiettivi della Forza armata. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale". - Roma, 9 marzo 1999.
Al ten. gen. Paolo Scaramucci nato il 5 agosto 1935 a Pesaro, con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi a lui affidati tra i quali emergono quello di vice comandante della regione militare tosco-emiliana e quello di consigliere militare del Presidente della Repubblica. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 12 maggio 1999.
Al ten. gen. Pier Luigi Bortoloso nato il 24 febbraio 1936 a Predappio (Forli), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di eccellenti capacita' intellettuali, non comuni doti umane e morali, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di vice comandante della regione militare nord-ovest, di ispettore delle Armi di fanteria e cavalleria, di comandante della regione militare tosco-emiliana nonche' di comandante della regione militare centro. Ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 25 febbraio 1999.
Al ten. gen. Enzo Conte nato il 3 febbraio 1935 a Udine, con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di spiccate qualita' intellettuali e professionali nonche' di un bagaglio culturale di particolare valenza, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli incarichi ricoperti tra i quali emergono quelli di vice comandante della regione militare centrale, ispettore dell'Arma di artiglieria e per la difesa NBC e di comandane della regione militare Sicilia. Ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 4 febbraio 1998.
Al ten. gen. Antonino Tambuzzo nato il 29 settembre 1935 ad Altavilla Milicia (Palermo), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, dotato di non comuni qualita' umane e morali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti tra i quali emergono quello di presidente della commissione interministeriale per i rifornimenti, di direttore generale per gli ufficiali dell'esercito, di comandante della regione militare nord-ovest e di direttore generale per il personale militare. Ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne il lustro ed il prestigio". - Roma, 1 gennaio 2000.
Al ten. gen. Benito Pochesci nato il 10 settembre 1935 a Rocca di Cave (Roma), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di preclare qualita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di comandante della regione militare della Sardegna e di comandante del comando militare autonomo della Sardegna. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 10 novembre 1999.
Al ten. gen. Giuseppe Bacco nato il 17 luglio 1936 a Bitonto (Bari), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di comandante della regione militare della Sicilia, di comandante del comando militare autonomo della Sicilia e di presidente della sezione Esercito del Consiglio superiore delle Forze armate. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 18 luglio 1999.
Al ten. gen. Pietro Solaini nato il 13 giugno 1936 a Bari, con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di capo di stato maggiore della regione militare centrale, di comandante della regione militare nord est e di presidente del Centro alti studi della Difesa. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 29 luglio 1999.
Al ten. gen. Francesco Vannucchi nato il 12 ottobre 1936 a Messina, con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di comandante del 5o Corpo d'armata, di presidente del sottocomitato regionale sud Europa del PBEIST, di presidente della commissione interministeriale per lo studio dei trasporti nazionali di superficie, di vice comandante delle Forze alleate del sud Europa e di presidente della sezione Esercito del Consiglio superiore delle Forze armate. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 31 ottobre 1999.
Al ten. gen. Giuseppe Marraffa nato il 5 luglio 1936 a Francavilla Fontana (Brindisi), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di spiccate qualita' umane e professionali, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di vice comandante del 3o C.A., di comandante della regione militare della Sicilia, di rappresentante militare italiano presso il Comitato militare NATO e di delegato militare presso il Consiglio permanente UEO. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 1 settembre 1999.
Al ten. gen. Giuseppe Todisco nato l'8 novembre 1934 a Montalbano Jonico (Matera), con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di capo del corpo tecnico dell'Esercito e di direttore generale per gli armamenti terrestri. Ha servito per oltre quarantacinque anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio". - Roma, 8 gennaio 2000.

Croce di bronzo

Al brig. gen. Giuseppe Ficocelli nato il 17 ottobre 1941 a Roma, con la seguente motivazione: "Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, ha saputo gestire e risolvere in ogni circostanza e senza risparmio di energie, tutte le problematiche connesse con gli incarichi a lui affidati, tra i quali emergono quelli di comandante del 2o gruppo squadroni "Piemonte cavalleria", di comandante del 1o battaglione allievi ufficiali di complemento della scuola di fanteria e cavalleria, di comandante del 12o gruppo squadroni "Cavalleggeri di Saluzzo", di comandante del 2o reggimento "Piemonte cavalleria", di capo ufficio degli aiutanti e del cerimoniale del Ministro della difesa e di aiutante di campo dello stesso Ministro. Ha servito per oltre trentasette anni l'Esercito italiano ed il Paese, contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed i meriti anche in ambito internazionale". - Roma, 31 dicembre 1999.
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone