Gazzetta n. 8 del 11 gennaio 2001 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DECRETO 15 novembre 2000
Invito alla presentazione di progetti di ricerca per l'attuazione del programma nazionale di ricerca 2000-2002, afferente al VI piano triennale della pesca e dell'acquacoltura.

IL DIRETTORE GENERALE
della pesca e dell'acquacoltura

Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 41, concernente il "Piano per la razionalizzazione e lo sviluppo della pesca marittima", e successive modifiche di cui alla legge 10 febbraio 1992, n. 165, e alla legge 21 maggio 1998, n. 164;
Visto il decreto del Ministro della marina mercantile 9 novembre 1982, concernente modalita' tecniche per la concessione degli interventi finanziari previsti dalla citata legge n. 41/1982;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
Visto il decreto ministeriale 25 maggio 2000, di adozione del VI piano triennale della pesca e dell'acquacoltura 2000-2002, pubblicato nel supplemento ordinario n. 121 alla Gazzetta Ufficiale n. 174 del 27 luglio 2000;
Visto il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 65, art. 5, comma f), in materia di deroghe dall'applicazione del decreto medesimo nei casi di affidamento a contributo di attivita' di ricerca finalizzate al beneficio di interessi generali e non di esigenze di esclusivo interesse dell'amministrazione;
Sentito il comitato per il coordinamento della ricerca scientifica applicata alla pesca marittima che ha espresso parere favorevole nella seduta del 18 ottobre 2000 alla attuazione del "Programma nazionale di ricerca per la pesca e l'acquacoltura (PNR - P/A) 2000-2002" predisposto per la programmazione degli interventi previsti in materia dal VI piano triennale.
Decreta:
Art. 1.
1. E' aperto l'invito a presentare progetti di ricerca e sperimentazione finanziabili a contributo per l'attuazione del programma nazionale di ricerca 2000-2002, afferente al VI piano triennale della pesca e dell'acquacoltura. La presentazione dei progetti e' riservata ai soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all'anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica.
2. I progetti di cui al precedente comma possono includere anche prestazioni collaborative da parte di soggetti pubblici o privati non in possesso dei requisiti indicati nel precedente comma, purche' le stesse risultino funzionalmente necessarie alla realizzazione del progetto, non prefigurino forme di subappalto da parte del proponente del progetto e siano da questo assunte a proprio carico sui fondi richiesti a contributo.
 
Art. 2.
1. I contenuti delle proposte presentate dai soggetti che possiedono i requisiti di cui al precedente art. 1, devono essere rispondenti agli indirizzi strategici ed agli obiettivi enunciati nel VI piano triennale 2000-2002.
2. Alla luce dei presupposti richiamati al punto 1, risulta di interesse prioritario la presentazione di proposte strettamente finalizzate alla sostenibilita' della pesca e dell'acquacoltura nazionali e riguardanti programmi di ricerca e sperimentazione volti al perseguimento di obiettivi preminentemente di tipo applicativo, nell'ambito dei profili tematici di seguito indicati.
Area tematica A - Risorse biologiche.
Sottotematica A1 - Valutazione delle risorse:
approfondimento delle conoscenze sulla biologia dei grandi pelagici soggetti a limitazioni internazionali di pesca, con particolare riguardo alla identificazione di indicatori di reclutamento e di possibili disomogeneita' a livello di popolazione, nonche' sulla biologia e la consistenza di popolazioni di altri grandi pelagici;
studi sulla biologia e sulle potenzialita' di sfruttamento sostenibile di risorse di interesse commerciale attualmente non utilizzate e di risorse di profondita' poco o per nulla sfruttate dalla pesca.
Sottotematica A2 - Metodologie innovative di valutazione delle risorse: affinamento delle metodiche di valutazione delle risorse, ivi comprese tecniche innovative di identificazione delle unita' di popolazione di specie demersali e metodologie mirate al rilevamento delle forme giovanili.
Sottotematica A3 - Ecologia applicata alla pesca:
studi per la misura e il controllo degli impatti della pesca sugli ecosistemi acquatici, con particolare riferimento alla incidenza di attivita' e sistemi di cattura specifici o differenziati su stock mono e multispecifici, all'alterazione della biodiversita' alle diverse scale, all'identificazione di indicatori, criteri e strumenti per la gestione della sostenibilita' dei prelievi;
misura e contenimento degli impatti negativi generati dalle alterazioni ambientali sulle risorse acquatiche viventi, con particolare riferimento alla tutela della biodiversita', della potenzialita' ittiogenica e della qualita' dei prodotti della pesca;
studi sulla risposta ecologica e ittioproduttiva di aree e biotopi marini protetti, sistemi di gestione integrata della fascia costiera e pratiche di ripopolamento attivo.
Area tematica B - Tecnologia della pesca:
sperimentazione e sviluppo di sistemi di cattura finalizzati al miglioramento della selettivita' degli attrezzi ed alla riduzione dell'impatto sugli ecosistemi acquatici, alle diverse scale;
sviluppo di sistemi per il miglioramento delle condizioni e della sicurezza del lavoro di pesca a bordo dei natanti.
Area tematica C - Acquacoltura.
Sottotematica C1 - Riproduzione artificiale e genetica applicata:
approfondimento delle conoscenze sul patrimonio genetico delle specie ittiche selvatiche di interesse colturale e messa a punto di protocolli di riproduzione e primo allevamento delle nuove specie, con particolare riferimento alla produzione di giovanili di caratteristiche prossime al selvatico, da ripopolamento e d'allevamento;
messa a punto di tecniche di riproduzione e svezzamento larvale di molluschi di interesse economico, anche in relazione a nuove specie autoctone.
Sottotematica C2 - Patologia:
studio delle patologie degli allevamenti, con particolare riferimento ai rischi di diffusione nel settore dell'acquacoltura e sulle popolazioni acquatiche naturali e alla incidenza dei fattori ambientali e gestionali nella generazione di effetti stressogeni, patologie larvali e altre forme patogene note o emergenti;
messa a punto di tecniche innovative per la tipizzazione degli agenti patogeni, la valutazione e il miglioramento dell'efficacia e della bioassimibilita' dei farmaci antimicrobici, l'allestimento e la somministrazione di nuovi vaccini ed agenti immunostimolanti, l'identificazione degli effetti ambientali e residuali connessi ai trattamenti profilattici e terapeutici.
Sottotematica C3 - Diete artificiali: studio e sviluppo di tecniche e protocolli operativi per l'ottimizzazione delle diete e l'uso razionale dei mangimi ai fini del miglioramento del benessere e delle prestazioni degli organismi allevati, della qualita' e sicurezza alimentare delle produzioni e del contenimento dell'impatto ambientale degli allevamenti.
Sottotematica C4 - Ecologia applicata:
sperimentazione di tecnologie e protocolli operativi ecocompatibili per il risparmio e il miglioramento qualitativo delle acque negli allevamenti e per il contenimento dell'impatto ambientale dei reflui;
identificazione di indicatori multidisciplinari e multispecifici finalizzati alla definizione di linee guida per lo sviluppo di forme di acquacoltura responsabile e di qualita' nelle differenti realta' ambientali, produttive e socioeconomiche;
studi sulle cause di mortalita' massiva e di depauperamento a carico degli stock di molluschi marini di interesse commerciale.
Sottotematica C5 - Impianti sperimentali e strutture artificiali: ricerche e sperimentazioni per lo sviluppo innovativo di tecnologie impiantistiche, pratiche colturali e strumenti di supporto operativo e gestionale per l'allevamento in sistemi, impianti e strutture artificiali d'ambiente marino e salmastro.
Sottotematica C6 - Ripopolamento attivo: sperimentazione e sviluppo di tecnologie e pratiche per il ripopolamento attivo ed ecocompatibile di specie acquatiche. Area tematica D - Igiene e qualita' dei prodotti della
pesca e dell'acquacoltura.
Sottotematica D1 - Igiene: identificazione e valutazione dei rischi nelle filiere produttive della pesca e dell'acquacoltura e messa a punto di tecnologie, procedure operative, linee guida e manuali di buona prassi per l'ottenimento di prodotti freschi, conservati e trasformati di elevata qualita' igienico-sanitaria e nutrizionale, conservabilita' e sicurezza alimentare.
Sottotematica D2 - Studi sulle proprieta' alimentari:
approfondimento delle conoscenze sulle caratteristiche alimentari dei prodotti ittici e del relativo rapporto con le condizioni di allevamento, anche in funzione della valorizzazione e promozione sul piano alimentare e commerciale delle produzioni di qualita';
definizione di indicatori composizionali, nutrizionali e di conservabilita' per l'etichettatura merceologica dei prodotti ittici.
Sottotematica D3 - Prodotti innovativi:
ampliamento ed ottimizzazione delle linee di lavorazione e trasformazione dei prodotti ittici per la produzione di conservati di qualita' e ad alto valore aggiunto.
Area tematica E - Economia della pesca e dell'acquacoltura.
Sottotematica E1 - Modelli di sviluppo sostenibile:
analisi e sviluppo di modelli previsionali di filiera (cicli produttivi, gestione, mercati, occupazione) sostenibili per l'acquacoltura;
analisi degli effetti della spesa pubblica e delle politiche fiscali contributive nella gestione della pesca;
analisi degli aspetti economici connessi alla gestione responsabile dello sforzo di pesca, anche in relazione agli accordi internazionali di pesca ed alla pesca di specie soggette a vincoli internazionali di cattura.
Sottotematica E2 - Relazioni pesca-acquacoltura-ambiente: analisi e valutazione economica dell'incidenza dello sforzo di pesca nei mari italiani nel quadro dei rapporti pesca-ambiente, anche in relazione alle caratteristiche degli attrezzi e delle specifiche tipologie di pesca esistenti a livello regionale.
Sottotematica E3 - Modelli bioeconomici:
analisi dei costi della regolamentazione della pesca e dei riflessi economici connessi alla riconversione degli addetti alla pesca;
analisi dei risultati economici in rapporto alla mortalita' da pesca nei principali segmenti della flotta peschereccia e dei fattori di produzione della pesca in relazione ai livelli produttivi;
sviluppo di sistemi informatici evoluti per la restituzione e l'analisi dei dati produttivi ed economici della pesca e dell'acquacoltura.
Sottotematica E4 - Analisi degli aspetti commerciali, interni e internazionali relativi al comparto ittico nazionale: analisi delle possibilita' di sviluppo del commercio elettronico dei prodotti ittici.
Area tematica F - Sociologia della pesca e dell'acquacoltura.
studi sulla struttura demografica, produttiva, socio-economica e culturale della piccola pesca e delle relative dinamiche evolutive;
analisi delle suscettivita' economiche, sociali e culturali connesse all'evoluzione di modelli gestionali integrati di pesca professionale e pesca di diletto.
 
Art. 3.
1. Le proposte di progetto, a pena di inammissibilita', devono riguardare l'esecuzione di attivita' attinenti alle aree tematiche indicate al precedente art. 2.
2. I progetti devono essere redatti e presentati secondo le istruzioni indicate all'art. 8, commi 1, 2 e 3 del presente bando e fornire informazioni chiare ed esaurienti circa:
a) gli obiettivi del programma in relazione allo stato dell'arte della problematica/e affrontata/e e delle ricadute applicative dei risultati attesi;
b) le metodologie tecnico-scientifiche previste per lo sviluppo del progetto e la focalizzazione delle attivita' in funzione degli obiettivi;
c) le istituzioni scientifiche ed eventuali altre strutture coinvolte nel progetto;
d) la qualificazione tecnico-scientifica individuale e collettiva degli operatori impegnati nel progetto;
e) l'articolazione gestionale del progetto sotto il profilo delle funzioni delle unita' operative coinvolte e del coordinamento delle relative attivita';
f) le eventuali iniziative previste per la divulgazione, la pubblicazione, il trasferimento dei risultati;
g) la formazione dei costi in relazione alle esigenze di realizzazione del progetto;
h) la tempistica delle fasi di attuazione intermedie e di conclusione del progetto.
3. Ciascun progetto, a pena di inammissibilita', deve riguardare l'esecuzione di attivita' che non costituiscano duplicato di programmi gia' effettuati o in corso di realizzazione e gia' finanziati a totale copertura da altri enti.
 
Art. 4.
1. Ferme restando l'entita' e la ripartizione percentuale delle risorse assegnate alla ricerca per le diverse aree tematiche, secondo quanto previsto dal VI piano triennale, l'ammontare delle risorse destinante al finanziamento dei progetti presentati nell'ambito del presente invito e' stabilito in lire 23.000 milioni, cosi' ripartito tra le aree tematiche:
i) risorse biologiche: lire 3.130 milioni;
j) tecnologia della pesca: lire 1.420 milioni;
k) acquacoltura: lire 13.130 milioni;
l) igiene e qualita' dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura: lire 1.420 milioni;
m) economia della pesca e dell'acquacoltura: lire 3.190 milioni;
n) sociologia della pesca e dell'acquacoltura: lire 710 milioni.
 
Art. 5.
1. I progetti presentati saranno sottoposti ad un procedimento istruttorio finalizzato alla selezione delle proposte ammissibili a contributo.
2. L'espletamento dell'istruttoria sara' svolto da un nucleo di valutazione appositamente costituito presso l'amministrazione.
3. La valutazione dei progetti ai fini dell'ammissibilita' al contributo sara' effettuata sotto il profilo:
della conformita' della proposta ai requisiti formali richiesti per la presentazione dei progetti e della relativa aderenza alle aree tematiche di cui all'art. 2;
della rilevanza strategica delle problematiche affrontate in termini di finalizzazione applicativa della ricerca per lo sviluppo di forme sostenibili di pesca ed acquacoltura, nell'ambito delle diverse aree tematiche;
della qualita' tecnico-scientifica intrinseca del programma di ricerca.
4. Fatta salva l'accertata ammissibilita' delle proposte sotto il profilo formale e dell'aderenza tematica, i singoli progetti verranno classificati secondo graduatorie di area tematica, sulla base dell'assegnazione di punteggi di merito riferibili ai seguenti aspetti:
A) rilevanza strategica del progetto: rilevanza degli obiettivi, livello innovativo delle conoscenze acquisibili e suscettivita' di ricaduta applicativa dei risultati attesi, in termini di sostenibilita' delle attivita' produttive, miglioramento della competitivita' e del benessere socio-economico del mondo produttivo, qualita' e sicurezza alimentare delle produzioni, sostegno all'azione amministrativa, potenziamento del sistema scientifico del settore.
In questo ambito di valutazione saranno privilegiate, anche ai fini comparativi, le proposte caratterizzate da uno o piu' dei seguenti elementi di merito:
progetti costituiti da reti di gruppi di ricerca coordinati, improntati a strategie multidisciplinari tese ad affrontare, in termini sistemici ed integrati, problematiche complesse riconducibili a piu' aree tematiche e/o sottotematiche;
progetti proposti da organizzazioni del mondo produttivo, volti a favorire la sussidiarieta' della ricerca a livello di specifiche realta' territoriali, tramite il coinvolgimento nelle stesse tematiche, con ruoli diversi, di ricercatori ed operatori del settore;
progetti atti a favorire anche la tempestivita' e l'efficacia dell'azione gestionale e normativa dell'Amministrazione, nonche' delle amministrazioni regionali per quanto previsto dal VI piano triennale;
progetti atti a favorire il reclutamento, la formazione e la valorizzazione di giovani ricercatori, all'interno di programmi di ricerca fortemente qualificati sotto il profilo tecnico-scientifico.
B) Qualita' tecnico-scientifica del programma operativo:
coerenza e validita' scientifica e tecnica dell'impostazione metodologica e sperimentale delle attivita' di ricerca in rapporto agli obiettivi del programma (l'eventuale inserimento di linee e metodiche di ricerca fondamentale all'interno del programma dovra' risultare chiaramente propedeutico e di supporto per il perseguimento di risultati applicativi a sostegno della sostenibilita' delle attivita' produttive);
competenza tecnico-scientifica dei soggetti proponenti, a livello collettivo (organismi scientifici, unita' operative) e individuale (responsabili di progetto e di linee di ricerca), in rapporto alla natura delle ricerche in programma;
validita' del sistema interno di coordinamento e monitoraggio esecutivo del progetto;
congruita' della formazione dei costi finanziari previsti in rapporto alle attivita' in programma.
In questo ambito di valutazione saranno privilegiati, anche a fini comparativi, i progetti presentati da soggetti che sulle tematiche affrontate abbiano gia' prodotto studi settoriali e innovazioni di provata ed efficace ricaduta sul settore.
 
Art. 6.
1. I progetti da includere nel programma di intervento e l'ammontare del contributo da assegnare a ciascuno di essi saranno stabiliti dal Comitato scientifico, tenuto conto delle graduatorie di merito identificate dal nucleo di valutazione di cui all'art. 5, comma 2, nonche' di quanto previsto dal VI piano triennale, parte terza, punto 3.8, circa la quota di contributi da destinare a progetti applicati a problemi relativi al territorio, con particolare riferimento alla fascia costiera.
 
Art. 7.
1. L'espletamento del procedimento istruttorio sull'ammissibilita' a contributo e sulla selezione dei progetti da finanziare decorrera' dal giorno successivo alla data fissata come termine per la presentazione delle proposte e si concludera' entro centoventi giorni.
 
Art. 8.
1. Ciascun progetto di ricerca dovra' pervenire all'amministrazione centrale in un unico plico sigillato. Ciascun plico riportera' in evidenza la dicitura: "Invito alla presentazione di progetti per l'attuazione del Programma nazionale di ricerca 2000-2002 - VI piano triennale della pesca e dell'acquacoltura", nonche' il titolo del progetto.
2. La stesura della proposta di progetto dovra' essere conforme allo schema di cui all'allegato A del presente decreto e dovra' essere indirizzata a: Ministero delle politiche agricole e forestali - Direzione generale della pesca e dell'acquacoltura "Unita' ricerca" - Viale dell'Arte n. 16 - 00144 Roma.
3. La suddetta documentazione deve essere trasmessa a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o mediante consegna diretta presso l'ufficio di segreteria della direzione generale, entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
4. I proponenti sono tenuti a fornire in qualsiasi momento tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari e richiesti dal Ministero. Tutto il materiale documentale fornito dai proponenti sara' gestito dal Ministero con la massima riservatezza e verra' utilizzato esclusivamente per l'espletamento degli adempimenti tecnici ed amministrativi di propria competenza.
Roma, 15 novembre 2000
Il direttore generale: Aulitto
 
Allegato A

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROGETTO

1. La presente guida descrive lo schema di riferimento per la redazione dei progetti, al fine di uniformare e facilitarne la presentazione e di favorire la trasparenza, l'imparzialita' e l'efficacia dell'istruttoria e della gestione del decorso dei progetti.
2. L'illustrazione del progetto va articolata nelle seguenti quattro parti, di cui le prime tre redatte in forma cartacea, la quarta in formato elettronico:
Parte 1. "Anagrafe del proponente e sintesi del progetto".
Parte 2. "Rilevanza strategica e articolazione dell'attivita' tecnico- scientifica della ricerca" (anonima in ordine alla identita' degli enti e dei ricercatori partecipanti).
Parte 3. "Competenza collettiva ed individuale degli operatori e gestione del progetto".
Parte 4. "Copia elettronica complessiva del progetto".
3. Le informazioni relative alle diverse parti devono essere fornite secondo i seguenti schemi e sezioni relativi al frontespizio e al successivo sviluppo descrittivo della specifica parte.
Parte 1. "Anagrafe del proponente e sintesi del progetto".
Vanno forniti i seguenti dati.
In frontespizio:
numero e titolo della parte;
denominazione dell'ente proponente;
piano triennale di riferimento;
titolo del progetto;
codice/i di area tematica o sottotematica ( in ordine di prevalenza, se piu' di uno);
nome, cognome e firma dei responsabili scientifico e amministrativo, e a seguire:
1.1 Titolo di ammissibilita' all'invito (ai sensi dell'art. 1 dell'invito).
1.2 Indirizzario (telefono, telefax, e-mail della sede amministrativa e operativa dell'ente).
1.3 Piano finanziario di spesa (articolato per singole voci e costo complessivo, riguardanti investimenti, funzionamento, collaboratori, viaggi e missioni, borse di studio e di soggiorno).
1.4 Elenco del personale partecipante (cognome e nome, codice fiscale, titolo di studio qualifica professionale, ente di appartenenza, funzione del progetto, tempo di impegno mesi/uomo, eventuale retribuzione).
1.5 Sommario del progetto (illustrare per punti sintetici: inquadramento innovativo nel contesto dello stato dell'arte della problematica affrontata, obiettivi strategici e specifici, risultati attesi sotto il profilo metodologico o/e applicativo e relativa rilevanza, diretta o indiretta, ai fini degli obiettivi di sostenibilita' indicati dal piano triennale e dal PNR P/A di riferimento nel breve, medio e lungo periodo, natura degli eventuali benefici prevedibili per gli utilizzatori finali dei risultati, anche in relazione alla eventuale ricaduta applicativa riguardo a problemi di particolare interesse delle regioni, a livello territoriale).
1.6 Durata del progetto (mesi).
1.7 Autocertificazione (ai sensi dell'art. 3 comma 3 dell'invito).
1.8 Anagrafe fiscale e bancaria, indicare:
codice fiscale e partita IVA;
numero di conto contabilita' speciale presso la tesoreria centrale e provinciale dello Stato ai sensi della legge 29 ottobre 1984, n. 720 (per gli enti pubblici e le universita');
numero di conto corrente postale intestato al dipartimento, ovvero numero di conto corrente bancario che il dipartimento intrattiene presso la banca d'Italia, completo di coordinate ABI e CAB (per i dipartimenti universitari, ai sensi della circolare n. 44 dell'8 ottobre 1999 del Ministero del tesoro);
numero di conto corrente bancario completo di coordinate ABI e CAB (per i soggetti privati).
Parte 2. "Rilevanza strategica e articolazione dell'attivita' tecnico-scientifica" (anonima: il contenuto di questa parte non deve fornire elementi atti ad identificare l'identita' dei soggetti partecipanti al progetto).
Va fornita una descrizione chiara e dettagliata della ricerca, segnatamente in relazione agli aspetti richiamati all'art. 3 e all'art. 5, comma 4 del bando di invito, con indicazione dei seguenti elementi.
In frontespizio:
numero e titolo della parte;
titolo del progetto;
piano triennale di riferimento;
codice/i di area tematica o sottotematica (come in Parte 1), e a seguire:
2.1 Obiettivi generali e specifici;
2.2 Rilevanza strategica (ai fini degli obiettivi del piano triennale e del PNR-P/A di riferimento).
2.3 Stato delle conoscenze ed elementi progettuali innovativi (in relazione alle tematiche affrontate).
2.4 Piano del lavoro tecnico-scientifico (descrizione generale del programma, della struttura del piano operativo e dell'articolazione delle fasi esecutive delle diverse linee di ricerca in termini di obiettivi specifici, connesse metodologie, tecnologie e attivita', e relativi prodotti finali funzionali al perseguimento degli obiettivi della ricerca).
2.5 Modalita' di divulgazione, trasferimento, o pubblicazione dei risultati secondo le modalita' previste dall'art. 11 del decreto ministeriale 9 novembre 1992 (se previsti).
2.6 Diagramma temporale delle attivita' (con riferimento allo sviluppo delle diverse fasi e linee esecutive).
2.7 Benefici diretti o indiretti attesi (nel breve, medio o lungo termine per i potenziali fruitori dei risultati).
2.8 Bibliografia specifica di riferimento.
Parte 3. "Competenza tecnico-scientifica degli operatori e gestione del progetto".
Vanno forniti i seguenti dati.
In frontespizio:
numero e titolo della parte;
titolo del progetto;
codice/i di area tematica o sottotematica (come in parte 1), e a seguire:
3.1 Competenze dell'Istituzione proponente e degli altri organismi che operano nel progetto (denominazione, afferenza istituzionale, compiti statuali, principali campi di attivita', ruolo nell'ambito del progetto, da illustrare in una pagina per ciascun soggetto).
3.2 Competenza dei responsabili scientifici (curricolo professionale del responsabile scientifico del progetto e dei responsabili delle relative linee di ricerca, comprensivo di informazioni circa i principali incarichi svolti, campi di ricerca affrontati e lavori scientifici pubblicati, a livello nazionale e internazionale, segnatamente in ordine ad argomenti attinenti al progetto da illustrare in una pagina per ciascun soggetto.
3.3 Articolazione della gestione del progetto (sotto il profilo di eventuali collegamenti coordinati con altri progetti, delle funzioni delle unita' operative interne e delle modalita' sia di coordinamento delle relative attivita' che di monitoraggio degli stati di avanzamento delle ricerche).
Parte 4. "Copia elettronica del progetto".
E' costituita da una copia delle parti 1, 2 e 3 su supporto elettronico (floppy - disk).
4. Si raccomanda vivamente di illustrare il contenuto delle parti utilizzando il numero ed il titolo della parte e delle sue sezioni (escluse le indicazioni in parentesi) e di contenerne l'ampiezza entro il seguente numero massimo di pagine:
parte 1: sette pagine;
parte 2: dieci pagine;
parte 3: tre pagine (con esclusione di quelle relative alla sezioni 3.1 e 3.2).
5. Tre copie per ciascuna delle parti 1, 2 e 3 ed una copia della parte 4. andranno chiuse in quattro distinte buste sigillate, ciascuna delle quali recante all'esterno il numero della parte contenutavi ed il titolo del progetto.
Tutto il materiale cosi' raccolto verra' imbustato in un unico plico, da trasmettere al Ministero secondo le modalita' indicate all'art. 8 del bando d'invito.
Le facciate esterne del plico e delle buste interne non dovranno evidenziare l'identita' del soggetto proponente del progetto.
6. Ulteriori informazioni sulle materie e sulle disposizioni inerenti al presente invito potranno essere acquisite presso il sito web: www.politicheagricole.it/pesca
 
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