Gazzetta n. 301 del 28 dicembre 2000 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AMBIENTE
DECRETO 18 dicembre 2000
Bando relativo al co-finanziamento di programmi di sviluppo sostenibile e di attuazione di Agende 21 locali.

IL DIRETTORE GENERALE
del servizio per lo sviluppo sostenibile

Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, istitutiva del Ministero dell'ambiente, ed il relativo regolamento di organizzazione adottato con decreto del Presidente della Repubblica 19 giugno 1987, n. 306;
Vista la legge 8 ottobre 1997, n. 344, recante "Disposizioni per lo sviluppo e la qualificazione degli interventi e dell'occupazione in campo ambientale", che ha ampliato e precisato le competenze attribuite al Ministero dell'ambiente con riferimento ai diversi settori della tutela ambientale;
Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 426, che ha integrato talune disposizioni della legge n. 344 citata, rifinanziando le attivita' nella stessa previste;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 3 dicembre 1999, n. 549, recante il "Regolamento di organizzazione delle strutture di livello dirigenziale generale del Ministero dell'ambiente";
Visto in particolare l'art. 4 del predetto regolamento, lettere a), e) e g), che stigmatizzano i compiti specifici del servizio per lo sviluppo sostenibile in materia di sostenibilita' e contabilita' ambientale;
Visto il DEC/GAB n. 081 del 26 luglio 2000 con il quale vengono assegnate le risorse finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi prioritari assegnati ai dirigenti generali del Ministero dell'ambiente;
Visto il DEC/GAB n. 098 del 21 settembre 2000 relativo ad integrazioni e modifiche del precedente DEC/GAB del 26 luglio 2000;
Visto il DEC/GAB n. 099 del 21 settembre 2000, inerente alla precisazione di obiettivi prioritari assegnati dal Ministro dell'ambiente ai dirigenti generali competenti per i settori di intervento ex art. 1 della legge 3 dicembre 1998, n. 426, in materia di interventi di tutela ambientale ed, in particolare, l'art. 6 di tale decreto che, alla luce delle ulteriori disponibilita' finanziarie esistenti, prevede altresi' per tali scopi la conseguente assegnazione di parte di tali risorse al direttore del servizio per lo sviluppo sostenibile;
Visti gli impegni sottoscritti dall'Italia alla conferenza mondiale di Rio de Janeiro nel 1992 relativi all'attuazione dell'Agenda 21, con l'intento di promuovere l'avvio di Agende 21 locali;
Ritenuto necessario promuovere un coinvolgimento di comuni, province, comunita' montane ed enti parco, secondo gli impegni sottoscritti a Rio, con iniziative volte alla attuazione di Agende 21 locali;
Vista la "Carta delle citta' europee per un modello urbano sostenibile" approvata dai partecipanti alla conferenza europea sulle citta' sostenibili, tenutasi il 27 maggio 1994 ad Aalborg in Danimarca, con la quale le citta' europee si impegnavano a promuovere nelle rispettive collettivita' il consenso sull'agenda 21 a livello locale;
Considerata la necessita' di adottare un percorso di sostegno e di stimolo alle realta' locali, promuovendo programmi finalizzati al miglioramento della qualita' ambientale e creando opportunita' tese a rendere piu' intenso e capillare il coinvolgimento degli enti territoriali sub-regionali;
Ritenuto di poter attuare il suddetto sostegno, finanziando progetti per la realizzazione di interventi in determinati settori ambientali, attraverso l'analisi dello stato dell'ambiente nelle realta' locali;
Decreta:
Art. 1.
Oggetto e finalita'
Nell'ambito dell'impegno assunto dalle citta' europee nel processo di attuazione dell'agenda 21 a livello locale, il Ministero dell'ambiente co-finanzia progetti finalizzati alla diffusione di iniziative di sviluppo sostenibile a livello locale.
In particolare con il presente bando il Ministero dell'ambiente intende raggiungere il duplice scopo di stimolare un numero sempre maggiore di enti locali e di enti di gestione delle aree protette verso processi che favoriscano lo sviluppo sostenibile e l'attivazione di agende 21 locali e di sostenere quelli che, gia' impegnati nella realizzazione di agende 21 locali, intendano sviluppare iniziative da queste derivanti e intraprendere attivita' di certificazione ambientale e di contabilita' ambientale.
 
Art. 2.
Soggetti e requisiti
Possono partecipare al bando i seguenti enti:
comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, secondo l'ultima rilevazione ISTAT 1998;
consorzi, associazioni ed aggregazioni tra comuni, con popolazione totale superiore a 10.000 abitanti, secondo l'ultima rilevazione ISTAT 1998;
comuni con popolazione superiore a 8.000 abitanti, secondo l'ultima rilevazione ISTAT 1998, situati nelle regioni ad obiettivo 1;
consorzi, associazioni ed aggregazioni tra comuni, con popolazione totale superiore a 8.000 abitanti, secondo l'ultima rilevazione ISTAT 1998, situati nelle regioni ad obiettivo 1;
province;
comunita' montane;
enti di gestione delle aree protette.
Costituisce requisito essenziale alla partecipazione l'aver aderito, con ratifica formale dei propri organi, alla Carta di Aalborg entro la data di presentazione del progetto.
Saranno esclusi dal co-finanziamento tutti quei progetti gia' finanziati integralmente dalla UE e/o da altre amministrazioni.
 
Art. 3.
Interventi ammissibili
Sono ammessi al co-finanziamento del Ministero dell'ambiente per le finalita' di cui all'art. 1 del presente decreto le seguenti tipologie di intervento:
1) realizzazione di studi per la caratterizzazione ambientale del territorio (relazione sullo stato dell'ambiente), contabilizzazione degli elementi di qualita' ambientale finalizzati alla certificazione ambientale, realizzazione di studi e sperimentazioni di progetti di contabilita' ambientale;
2) azioni a sostegno dell'informazione e partecipazione del pubblico;
3) predisposizione di documenti inerenti alla definizione di strategie di sviluppo sostenibile e Piani di azione locale;
4) realizzazione di studi di prefattibilita' delle azioni gia' individuate nei piani di azione locale.
 
Art. 4.
Risorse - Modalita' di assegnazione
Il sostegno del Ministero dell'ambiente viene concesso, sotto forma di co-finanziamento, per un unico progetto presentato dai soggetti di cui all'art. 2. La quota a carico del Ministero dell'ambiente non potra' superare il 70% del costo ammissibile del progetto e comunque non potra' essere superiore a 300 milioni di lire. Le risorse necessarie all'attuazione del presente provvedimento saranno assicurate dai fondi disponibili presso l'U.P.B. 1.2.1.4 - CDR 1.
La quota di finanziamento non riferibile al Ministero dell'ambiente deve essere comprovata sulla base di atti esecutivi assunti precedentemente alla concessione del co-finanziamento da parte del Ministero dell'ambiente.
La durata dei progetti presentati per il co-finanziamento e' perentoriamente fissata in 18 mesi dalla comunicazione di inizio lavori.
 
Art. 5.
Norma di salvaguardia
Qualora i progetti ammessi a co-finanziamento non dovessero assorbire l'intero importo disponibile in bilancio per l'attuazione degli scopi previsti dal presente bando, il Ministero dell'ambiente si riserva la facolta' di riaprire i termini con apposito provvedimento.
 
Art. 6.
Modalita' di presentazione delle domande
Il modulo di domanda dovra' essere redatto in lingua italiana e presentato in cinque copie, in conformita' a quanto previsto dalle linee guida, consultabili sul sito web del Ministero dell'ambiente (www.minambiente.it) e secondo lo schema pubblicato sul medesimo sito.
Tutta la documentazione dovra' pervenire, entro le ore 17 del sessantesimo giorno dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, per posta o a mano in busta chiusa con l'indicazione "Bando per il co-finanziamento di programmi di sviluppo sostenibile e di attuazione di agende 21 locali" al seguente indirizzo:
Ministero dell'ambiente - Servizio per lo sviluppo sostenibile - Ufficio del protocollo - via Cristoforo Colombo, 44 - 00147 Roma.
Le domande pervenute oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previ i riscontri di legge previsti.
Roma, 18 dicembre 2000
Il dirigente generale: La Camera
 
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