Gazzetta n. 255 del 31 ottobre 2000 (vai al sommario)
UNIVERSITA' DI VERONA
DECRETO RETTORALE 23 ottobre 2000
Modificazioni allo statuto dell'Universita'.

IL RETTORE
Visto lo statuto di autonomia dell'Universita' degli studi di Verona emanato con decreto rettorale 7 ottobre 1994, n. 6435, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 ottobre 1994, n. 250, e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 1980, n. 382;
Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, con la quale e' stato istituito il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, e, in particolare, l'art. 17, comma 95, che dispone che l'ordinamento dei corsi di laurea venga disciplinato dagli atenei con le modalita' di cui all'art. 11, commi 1 e 2 della legge n. 341/1990 in conformita' a criteri generali definiti con uno o piu' decreti del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologici;
Visto l'art. 17, comma 101, della citata legge n. 127/1997 in base al quale, nelle more dell'attuazione della disciplina di cui al comma 95 del medesimo articolo, si applicano gli ordinamenti didattici vigenti alla data di entrata in vigore della suddetta legge;
Visto il decreto ministeriale 21 luglio 1997, n. 245 "Regolamento recante norme in materia di accessi e di connesse attivita' di orientamento", cosi' come modificato dal decreto ministeriale 8 giugno 1999, n. 235;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25, con il quale e' stato adottato il "Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi allo sviluppo e alla programmazione del sistema universitario, nonche' ai comitati regionali di coordinamento, a norma dell'art. 20, comma 8, lettere a) e b), della legge 15 marzo 1997, n. 59, e, in particolare, l'art. 2, comma 4;
Visto il regolamento didattico di Ateneo, emanato con decreto rettorale 15 ottobre 1998, n. 9922;
Visto il decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 "Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei" e, in particolare, l'art. 6, comma 1;
Visto il parere favorevole espresso dal comitato regionale di coordinamento Veneto in data 16 ottobre 2000;
Vista la relazione tecnica del 20 ottobre 2000 con cui il nucleo di valutazione interno ha espresso parere favorevole all'istituzione ed attivazione della nuova facolta' di scienze della formazione;
Vista la delibera del consiglio di facolta' di lettere e filosofia del 10 maggio 2000 riguardante l'istituzione ed attivazione della nuova facolta' di scienze della formazione articolata nel corso di laurea in scienze dell'educazione, nel corso di diploma universitario in servizio sociale, corsi gia' attivati presso la facolta' di lettere e filosofia, e nel corso interfacolta' di laurea e di diploma universitario in scienze motorie, in collaborazione con la facolta' di medicina e chirurgia, nonche' nella "Scuola di specializzazione per l'insegnamento nella scuola secondaria", in collaborazione con le altre facolta' dell'Ateneo e con le Universita' di Padova, "Ca' Foscari" di Venezia e l'Istituto universitario di architettura di Venezia;
Visto il parere favorevole espresso dal senato accademico in composizione allargata nella seduta del 17 maggio 2000;
Considerata la necessita' di provvedere in merito all'istituzione ed attivazione, dall'anno accademico 2000/2001, della facolta' di scienze della formazione, articolata nel corso di laurea in scienze dell'educazione, nel corso di diploma in servizio sociale, corsi gia' attivati presso la facolta' di lettere e filosofia;
Tenuto conto inoltre che la nuova facolta' di scienze della formazione gestira' in collaborazione con la facolta' di medicina e chirurgia, per i settori gia' di pertinenza della facolta' di lettere e filosofia, il corso interfacolta' di laurea e di diploma universitario in scienze motorie;
Decreta:
Nel regolamento didattico di Ateneo dell'Universita' degli studi di Verona sono abrogati gli articoli 17, 19, 20, 21, 22, 23, 24 della tabella C e viene inserita la tabella H, come di seguito riportata:
Tabella H
Facolta' di scienze della formazione
Art. 1.
Istituzione
Presso l'Universita' degli studi di Verona e' istituita ed attivata, a decorrere dall'anno accademico 2000/2001 la facolta' di scienze della formazione articolata nei corsi di studio di seguito riportati:
corso di laurea in scienze dell'educazione;
corso di diploma universitario in servizio sociale;
La nuova facolta' di scienze della formazione gestira' in collaborazione con la facolta' di medicina e chirurgia, per i settori gia' di pertinenza della facolta' di lettere e filosofia, il corso interfacolta' di laurea e di diploma universitario in scienze motorie.
 
Art. 2.
Afferenze
Alla facolta' di scienze della formazione afferiscono dal 1o novembre 2000 tutti i docenti e tutti i posti messi a concorso gia' della facolta' di lettere e filosofia e assegnati dalla medesima ai predetti corsi di laurea e di diploma.
 
Art. 3.
Curriculum degli studi
Gli studenti gia' iscritti ai predetti corsi della facolta' di lettere e filosofia passano dal 1o novembre 2000 alla facolta' di scienze della formazione. Alla nuova facolta' sara' fatto carico di condurre al compimento degli studi gli studenti gia' della facolta' di magistero, trasformata in lettere e filosofia dalla data del 1o novembre 1992 ed iscritti al corso di laurea ad esaurimento in pedagogia.
 
Corso di laurea in scienze dell'educazione
Art. 4.
Titolo, norme di ammissione
e riconoscimento degli studi compiuti
Il corso di laurea in scienze dell'educazione afferisce alla facolta' di scienze della formazione.
E' titolo di ammissione quello previsto dal primo comma, dell'art. 1 della legge 11 dicembre 1969, n. 910.
Gli studi hanno la durata di quattro anni e si articolano in un biennio iniziale comune e in tre bienni di indirizzo (insegnanti di scienze dell'educazione, educatori professionali, esperti nei processi di formazione).
Titolo di studio rilasciato dal corso di laurea: diploma di laurea in scienze dell'educazione. L'indirizzo seguito e' menzionato nel certificato di laurea. Il laureato in scienze dell'educazione puo' essere ammesso direttamente al secondo biennio per seguire un indirizzo diverso rispetto a quello di laurea.
Gli insegnamenti del piano di studio corrispondono, nel complesso, a venti annualita', cioe' a quaranta semestralita'; venti semestralita' sono collocate nel primo biennio, venti semestralita' nel secondo. Per taluni insegnamenti e' prevista una durata semestrale, per altri insegnamenti la decisione intorno alla durata annuale o semestrale e' demandata, anno per anno, al consiglio di corso di laurea.
Per sostenere gli esami del biennio di indirizzo, lo studente deve avere superato almeno dodici semestralita' o annualita' e semestralita' ad esse corrispondenti, ritenute propedeutiche dal consiglio del corso di laurea, oltre le prove di lingua straniera e di informatica. Il piano di studio deve prevedere, su decisione del consiglio di corso di laurea, gli insegnamenti costitutivi del secondo biennio, corrispondenti a dodici semestralita' o annualita' e semestralita' ad esse equivalenti, per ciascuno dei tre indirizzi.
L'articolazione del corso di laurea, i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea, sono determinati dalle strutture didattiche, con le modalita' previste dal comma 2 dell'art. 11 della legge 19 novembre 1990, n. 341.
All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, i consigli delle strutture didattiche determineranno, con apposito regolamento, quanto espressamente previsto dal comma 2 dell'art. 11 della legge n. 341/1990. In particolare, il consiglio di facolta':
a) definisce, su proposta del consiglio di corso di laurea, il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare;
b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento che costituiscono le singole semestralita' o annualita' corrispondenti, i cui nomi devono essere desunti dai settori scientifico-disciplinari;
c) stabilisce le qualificazioni piu' opportune, quali I, II, III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziare piu' esattamente il livello ed i contenuti didattici, compresa la possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline per le quali cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale e culturale dello studente, anche su istanza dei singoli studenti, all'interno dei piani di studio individuali.
I consigli delle strutture didattiche competenti potranno sostituire gli insegnamenti indicati nella presente tabella con altri insegnamenti strettamente affini, con identiche finalita' e analogo contenuto culturale, e comunque entro lo stesso settore scientifico-disciplinare.
Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve aver superato gli esami degli insegnamenti annuali e semestrali del primo biennio, per una durata pari a venti semestralita', e gli esami degli insegnamenti del biennio di indirizzo scelto, per una durata pari a venti semestralita' e dovra' aver ottenuto un giudizio favorevole secondo modalita' stabilite dalla facolta', al termine di una annualita' o due semestralita' di una lingua straniera e di una semestralita' di informatica e delle attivita' di tirocinio previste.
L'esame di laurea consiste nella discussione di un elaborato scritto.
Tabella 1
Insegnamenti del biennio propedeutico
a) insegnamenti di area pedagogica:
pedagogia generale - M09A;
filosofia dell'educazione - M09A;
didattica e pedagogia speciale - M09W;
storia della pedagogia - M09Y;
storia della scuola e delle istituzioni educative - M09Y.
b) insegnamenti di area filosofica:
filosofia teoretica - M07A;
storia della filosofia M08A;
c) insegnamenti di area psicologica:
psicologia generale - M10A;
psicologia dello sviluppo - M11A;
psicologia sociale M11B;
psicopedagogia M11A;
d) insegnamenti di area socio-antropologica:
antropologia culturale - M05X;
sociologia - Q05A;
sociologia dell'educazione - Q05B;
geografia politica ed economica - M06B.
e) insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
metodologia delle scienze sociali - M07B;
metodologia e tecnica della ricerca sociale - Q05A;
metodologia della ricerca pedagogica - M09A;
pedagogia sperimentale - M09F;
modelli statistici per l'analisi e la valutazione dei
processi educativi - S03B;
f) insegnamenti di area storica:
storia medioevale - M01X;
storia moderna - M02A;
storia contemporanea - M04X;
g) insegnamenti opzionali:
due corsi semestrali oppure un corso annuale.
Gli insegnamenti delle aree pedagogica, filosofica, psicologica, socio-antropologica, della metodologia della ricerca e di area storica devono essere seguiti rispettivamente per cinque, tre, tre, tre, due, due, corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio del corso di laurea. Tra gli insegnamenti opzionali rientrano tutti quelli attivati dal corso di laurea e non ancora scelti. Nel corso del primo biennio, lo studente deve altresi' seguire un corso annuale o due corsi semestrali di una lingua straniera e un corso semestrale di informatica, tra quelli attivati presso la facolta'. Le modalita' di valutazione saranno definite dal consiglio di corso di laurea o di facolta'.
Tabella 2
Insegnamenti del secondo biennio
Indirizzo "insegnanti di scienze dell'educazione"
a) insegnamenti di area pedagogica:
educazione comparata - M09Y;
didattica generale - M09W;
teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica - M09F;
tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento - M09W;
pedagogia speciale - M09W;
filosofia dell'educazione - M09A;
storia della pedagogia - M09Y,
pedagogia interculturale - M09A;
metodologia e tecnica del lavoro di gruppo - M09W.
b) insegnamenti di area filosofica:
estetica - M07B;
filosofia teoretica - M07A;
filosofia morale -M07C;
logica - M07B;
filosofia della scienza - M07B;
filosofia del linguaggio - M07E;
storia della filosofia - M08A;
storia della filosofia antica - M08B;
storia della filosofia medioevale - M08C;
storia della filosofia moderna - M08A;
storia della filosofia contemporanea - M08A;
epistemologia delle scienze umane - M07B.
c) insegnamenti di area storica:
storia greca - L02A;
storia romana - L02B;
storia medievale - M01X;
storia moderna - M02A;
storia contemporanea - M04X.
d) insegnamenti di area psicologica:
psicologia generale - M10A;
storia della psicologia - M10A;
psicologia dell'educazione - M11A;
psicopedagogia - M09A - M11A;
psicologia dinamica - M11D;
psicologia dello sviluppo - M11A;
psicologia sociale - M11B.
e) insegnamenti di area socio-antropologica:
sociologia della famiglia - Q05B;
sociologia delle comunicazioni di massa - Q05B;
sociologia dei processi culturali - Q05B;
storia del pensiero sociologico - Q05A;
sociologia - Q05A;
antropologia culturale - M05X;
sociologia dell'educazione - Q05B.
f) insegnamenti di area giuridica:
istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica - N09X.
Gli insegnamenti delle aree pedagogica, filosofica e storica devono essere seguiti rispettivamente per cinque, sette e per tre corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le decisioni del consiglio del corso di laurea.
Gli studenti scelgono cinque corsi semestrali o corsi annuali e semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed entro, gli insegnamenti di area psicologica, socio-antropologica e giuridica, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di laurea.
Tabella 3
Insegnamenti del secondo biennio
indirizzo "educatori professionali"
a) insegnamenti di area pedagogica:
pedagogia sociale - M09A;
educazione degli adulti - M09A;
pedagogia generale - M09A;
psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione - M09A;
pedagogia interculturale - M09A;
pedagogia della marginalita' e della devianza minorile - M09W;
educazione comparata - M09Y;
metodologia e tecnica del lavoro di gruppo - M09W;
pedagogia speciale - M09W;
docimologia - M09F;
tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento - M09W;
metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione - M09W;
filosofia dell'educazione - M09A;
letteratura per l'infanzia - M09Y;
storia dell'educazione - M09Y;
b) insegnamenti di area filosofica:
estetica - M07D;
bioetica - M07C;
filosofia morale - M07C;
filosofia del linguaggio - M07E.
c) insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
metodologia e tecnica della ricerca sociale - Q05A;
metodologia della ricerca pedagogica - M09A;
pedagogia sperimentale - M09F;
modelli statistici per l'analisi e la valutazione dei processi educativi - S03B.
d) insegnamenti di area psicologica:
psicologia dello sviluppo - M11A;
psicologia dell'educazione - M11A,
(oppure psicopedagogia) - M09A - M11A;
psicologia dinamica - M11D;
psicologia sociale - M11B;
psicologia dell'handicap e della riabilitazione - M11A;
psicopatologia dello sviluppo - M11D;
psicopedagogia delle differenze individuali - M11A.
e) insegnamenti di area socio-antropologica:
antropologia culturale - M05X;
sociologia della famiglia - Q05B;
sociologia dei processi culturali - Q05B;
sociologia delle comunicazioni di massa - Q05B;
sociologia dell'organizzazione - Q05C;
criminologia - Q05G;
geografia culturale - M06A.
f) insegnamenti di area biologico-medica:
biologia generale - E02C;
fondamenti anatomo-fisiologici dell'attivita' psichica - E04B;
igiene - F22A;
psichiatria - F11A;
neuropsichiatria infantile - F19B;
didattica della medicina - F02X;
geriatria e gerontologia - F07A.
g) insegnamenti di area giuridica:
istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica - N09X;
legislazione minorile - N17X;
diritto della sicurezza sociale - N07X;
diritto dell'ambiente oppure legislazione dei beni culturali - N10X;
diritto regionale - N09X.
h) insegnamenti riguardanti la conservazione, la documentazione, la comunicazione delle forme della cultura:
metodologia e critica dello spettacolo - L26A;
letterature comparate - L12D;
storia della lingua italiana - L11A;
letteratura italiana - L12A;
letteratura francese contemporanea - L16A;
letteratura inglese contemporanea - L18A;
letteratura spagnola contemporanea - L17A;
letteratura tedesca contemporanea - L19A;
letteratura russa contemporanea - L21Y;
filmologia - L26B;
semiologia del cinema e degli audiovisivi - L26B;
metodologia dell'educazione musicale - L27B;
storia delle tecniche artistiche - L25D;
bibliografia e biblioteconomia - M13X;
museologia - L25D;
storia del teatro e dello spettacolo - L26A;
storia e critica del cinema - L26B;
storia dell'arte moderna - L25B;
storia della musica moderna e contemporanea - L27B;
documentazione - M12A;
storia della scienza - M08E;
linguistica generale - L09A;
storia di una regione italiana - M04X;
cartografia - M06A.
i) insegnamenti relativi allo studio dell'ambiente e del territorio:
geografia umana - M06A;
geografia regionale - M06A;
geografia sociale - M06A;
ecologia - E03A;
educazione ambientale - M09C;
sociologia urbana e rurale - Q05D.
Gli insegnamenti di area pedagogica, filosofica e della metodologia della ricerca devono essere seguiti rispettivamente per sette, due e due corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio del corso di laurea.
Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di laurea, scelgono nove corsi semestrali o corsi annuali e semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, tra, ed entro, gli insegnamenti di area psicologica, socio-antropologica, biologico-medica, giuridica, e delle discipline riguardanti la conservazione, la documentazione e comunicazione delle forme della cultura e lo studio dell'ambiente.
Gli studenti sono tenuti a svolgere, per un numero di ore non inferiore a duecento e non superiore a quattrocento, attivita' di tirocinio e attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea.
Tabella 4
Insegnamenti del secondo biennio:
Indirizzo "esperti nei processi di formazione"
a) insegnamenti di area pedagogica:
pedagogia sociale - M09A;
educazione degli adulti - M09A,
pedagogia interculturale - M09A;
educazione comparata - M09Y;
didattica generale - M09W;
metodologia e tecnica del lavoro di gruppo - M09W;
tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento - M09W;
pedagogia generale - M09A;
filosofia dell'educazione - M09A;
storia della scuola e delle istituzioni educative - M09Y;
pedagogia della marginalita' e della devianza minorile - M09W;
pedagogia speciale - M09W;
educazione ambientale - M09W;
b) insegnamenti di area filosofica:
logica - M07B;
etica sociale - M07C;
c) insegnamenti di area psicologica:
psicologia sociale - M11B;
psicologia dell'educazione - M11A;
oppure psicopedagogia - M09A - M11A;
psicologia del lavoro - M11C;
psicologia dei gruppi - M11B;
psicologia dell'orientamento scolastico e professionale - M11C
psicologia delle comunicazioni sociali - M11B;
psicologia della formazione - M11C;
d) insegnamenti di area socio-antropologica:
antropologia culturale - M05X;
00sociologia dei processi culturali - Q05B;
sociologia delle comunicazioni di massa - Q05B;
sociologia del lavoro - Q05C;
geografia applicata - M06B.
e) insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
pedagogia sperimentale - M09F;
metodologia e tecnica della ricerca sociale - Q05A;
modelli statistici per l'analisi e la valutazione dei processi educativi - S03B;
metodologia della ricerca pedagogica - M09A;
metodologia delle scienze sociali - M07B;
f) insegnamenti riguardanti problemi dell'organizzazione, della comunicazione, dell'informazione:
economia e gestione dell'innovazione aziendale - P02B;
economia dell'istruzione e della ricerca scientifica - P01B;
sociologia dell'organizzazione - Q05C;
sociologia della conoscenza - Q05B;
psicologia delle organizzazioni - M11C;
organizzazione e gestione delle risorse umane - P02D;
teoria dell'informazione - Q05B;
lingua francese - L16B;
lingua inglese - L18C;
lingua spagnola - L17C;
lingua tedesca - L19B;
teoria e metodi della pianificazione sociale - Q05A;
formazione e politiche delle risorse umane - Q05C;
archivistica - M12A.
g) insegnamenti di area giuridica:
istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica - N09X;
diritto del lavoro - N07X;
diritto amministrativo - N10X;
Gli insegnamenti di area pedagogica, della metodologia della ricerca e dell'organizzazione, della comunicazione e dell'informazione, devono essere seguiti rispettivamente per sei, tre e sei corsi semestrali o corsi annuali e semestrali di durata complessiva ad essi equivalenti, secondo le indicazioni del consiglio del corso di laurea. Gli studenti, sulla base delle indicazioni del consiglio di corso di laurea, devono seguire cinque insegnamenti semestrali o annuali e semestrali per una durata complessiva ad essi equivalente, scegliendoli fra o entro le aree filosofica, psicologica, socio-antropologica, giuridica.
Gli studenti sono tenuti a svolgere, per un numero di ore non inferiore a duecento e non superiore a quattrocento, attivita' di tirocinio e attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea.
 
Diploma universitario in servizio sociale
Art. 5.
Scopo del corso di diploma
Il corso di diploma ha lo scopo di fornire agli studenti conoscenze adeguate di metodi e contenuti culturali e scientifici volte al conseguimento del livello formativo richiesto dall'area professionale del servizio sociale.
In particolare, il corso di diploma fornira' competenze specifiche volte a prevenire e risolvere situazioni di disagio di singoli, gruppi o comunita' nell'ambito del sistema organizzato delle risorse sociali; a promuovere e coordinare nuove risorse, anche di volontariato; a svolgere compiti di gestione, organizzazione e programmazione e direzione dei servizi sociali e a contribuire una diffusione delle strategie di informazione sociale sui servizi e sui diritti degli utenti.
La durata del corso di diploma e' di tre anni. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di assistente sociale.
Le facolta' che dovranno assicurare, secondo le norme vigenti, la copertura degli insegnamenti del corso sono le seguenti:
1) area professionale del servizio sociale: facolta' di scienze della formazione;
2) area di metodologia delle scienze sociali: facolta' di scienze della formazione;
3) area psicologica: scienze della formazione;
4) area sociologica: facolta' di scienze della formazione;
5) area giuridica: facolta' di economia e facolta' di giurisprudenza;
6) area della sanita' pubblica: facolta' di medicina e chirurgia;
7) area economica: facolta' di economia;
8) area delle scienze dell'educazione: facolta' di scienze della formazione.
 
Art. 6.
Accesso al corso di diploma
L'iscrizione al corso e' regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari.
Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' stabilito annualmente dal senato accademico, su proposta del consiglio di diploma, sentito il consiglio di facolta', in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali fissati dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990.
Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal consiglio di facolta' su proposta del consiglio di diploma.
 
Art. 7.
Corsi di laurea e di diploma affini. Riconoscimenti
Ai fini del proseguimento degli studi, il corso di diploma in servizio sociale e' riconosciuto affine ai corsi di laurea in sociologia, scienze dell'educazione (indirizzo educatori professionali) e scienze politiche (indirizzo politico e sociale o sociologico). Nell'ambito dei corsi affini, il consiglio di facolta' riconoscera' gli insegnamenti seguiti con esito positivo, indicando laddove necessario le singole corrispondenze anche parziali, avendo riguardo alla loro validita' culturale, propedeutica o professionale per la formazione richiesta dal corso al quale si chiede l'iscrizione.
 
Art. 8.
Articolazione del corso degli studi e del tirocinio
L'attivita' didattica complessiva comprendente non meno di millecinquecento ore, di cui almeno seicento ore di attivita' pratiche e di tirocinio professionale svolto sotto la guida di un docente di materia professionale e con il coordinamento di un assistente sociale operante negli enti convenzionati presso cui si svolge il tirocinio. Le attivita' di tirocinio - costitutive della formazione nel servizio sociale - debbono essere svolte presso il servizio sociale di qualificati enti pubblici o privati, con i quali saranno stipulate apposite convenzioni. L'ordinamento didattico e' formulato con riferimento alle aree disciplinari intese come insiemi di discipline scientificamente affini raggruppate per raggiungere definiti obiettivi didattico-formativi, individuate al successivo articolo, dove per ciascuna area e' previsto il numero minimo di ore di attivita' didattica.
Al fine di facilitare il ricorso a esperienze e professionalita' esterne i moduli relativi all'area professionale potranno essere affidati ad esperti di servizio sociale con titoli ad esperienza professionale documentati, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982.
 
Art. 9.
Ordinamento didattico
Il numero delle annualita' e' di diciotto; e' consentito suddividere ciascuna annualita' in due moduli didattici di durata semestrale; ogni singola annualita' si articola su almeno sessanta ore di didattica.
Le aree disciplinari caratterizzanti sono otto; le prime sei sono obbligatorie, mentre delle due aree seguenti almeno una dovra' essere attivata.
Il piano di studi e' completato da almeno sei insegnamenti complementari tutti semestrali. 1. Area professionale del servizio sociale
Settori di sociologia generale (Q05A) e sociologia dei processi economici e del lavoro (Q05C) - (almeno sei moduli annuali):
principi e fondamenti del servizio sociale;
politica sociale;
metodi e tecniche del servizio sociale;
organizzazione del servizio sociale. 2. Area di metodologia delle scienze sociali
Settori di statistica sociale (S03B) e sociologia generale (Q05A) - (almeno due moduli semestrali):
statistica sociale;
metodologia e tecnica della ricerca sociale. 3. Area psicologica
Settori di psicologia sociale (M11B) e psicologia dello sviluppo e dell'educazione (M11A) - (almeno tre moduli semestrali):
psicologia sociale;
psicologia dello sviluppo. 4. Area sociologica
Settori di sociologia generale (Q05A), di sociologia dell'ambiente e del territorio (Q05D), sociologia della devianza (Q05G), sociologia dei processi culturali, formativi e comunicativi (Q05B) e discipline demoetnoantropologiche (M05X) - (almeno tre moduli semestrali):
antropologia culturale;
sociologia;
teoria dei processi di socializzazione;
sociologia delle relazioni etniche;
sociologia della famiglia;
sociologia della devianza. 5. Area giuridica
Settori del diritto privato (N01X), di istituzioni di diritto pubblico (N09X), di diritto del lavoro (N07X), di diritto amministrativo (N10X) e di diritto penale (N17X) - (almeno tre moduli semestrali):
nozioni giuridiche fondamentali (N01X) o diritto privato;
diritto della sicurezza sociale o diritto del lavoro (N07X);
diritto pubblico (N09X);
diritto penale o diritto e procedura penale (N17X). 6. Area della sanita' pubblica
Settori di medicina legale (F22B) e di igiene generale ed applicata (F22A) - (almeno due moduli semestrali):
medicina sociale;
igiene. 7. Area economica
Settori di economia politica (P01A), politica economica (P01B) e scienza delle finanze (P01C) - (almeno un modulo semestrale):
istituzioni di economia;
economia della sicurezza sociale;
economia pubblica. 8. Area delle scienze dell'educazione
Settori di pedagogia generale (M09A) e sociologia dei processi culturali e comunicativi (Q05B) - (almeno un modulo semestrale):
pedagogia generale;
educazione degli adulti;
sociologia dell'educazione. 9. Le discipline complementari (tutte con modulo semestrale) saranno scelte tra le discipline obbligatorie non sostenute come tali o entro il seguente elenco, fino a concorrere al numero di complessive diciotto annualita':
criminologia minorile;
demografia;
diritto amministrativo;
diritto del lavoro e della previdenza sociale;
diritto di famiglia;
diritto penitenziario;
diritto regionale e degli enti locali;
economia applicata;
economia aziendale;
economia del lavoro;
etica sociale;
geografia sociale;
legislazione minorile;
lingua inglese;
metodologia delle scienze sociali;
ordinamento della famiglia;
pedagogia speciale;
psichiatria;
psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni;
psicodinamica delle relazioni familiari;
psicologia di comunita';
psicologia di gruppo;
psicopatologia;
sociologia dell'organizzazione;
sociologia della comunicazione;
sociologia della medicina;
sociologia della salute;
sociologia della sicurezza sociale;
statistica;
storia contemporanea;
storia del pensiero;
storia dell'amministrazione pubblica;
storia della sanita' pubblica;
storia delle dottrine politiche;
storia delle dottrine sociali;
storia delle idee;
storia delle istituzioni politiche;
storia economica e sociale del mondo contemporaneo;
storia sociale;
teoria e tecnica del colloquio psicologico. 10. Durante il primo biennio lo studente dovra' dimostrare la conoscenza e la comprensione di lingua straniera con particolare riferimento ai temi del servizio sociale. La scelta della lingua e le modalita' di accertamento sono definite dal consiglio di diploma. La frequenza alle lezioni e la partecipazione al tirocinio professionale sono obbligatorie per almeno due terzi dell'orario previsto. Le attivita' svolte dagli allievi in strutture di servizio sociale all'estero, possono essere valutate dal consiglio di diploma ai fini della frequenza del tirocinio professionale. Gli esami di tirocinio consistono nella discussione di una relazione dettagliata dell'attivita' professionale svolta e documentata.
All'esame di diploma lo studente viene ammesso solo ove abbia frequentato i corsi e superato gli esami di tutti gli insegnamenti caratterizzanti e opzionali, tenuto conto della valutazione del tirocinio professionale.
 
Art. 10.
Esame di diploma
L'esame di diploma tende ad accertare la preparazione di base e professionale del candidato secondo modalita' stabilite dal consiglio di diploma.
L'esame consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento di natura teorico-applicativa, assegnato almeno sei mesi prima.
 
Art. 11.
Regolamento del corso di diploma
Il consiglio di corso di diploma determina, con apposito regolamento, in conformita' del regolamento didattico di ateneo, l'articolazione del corso di diploma, in accorso con quanto previsto dall'art. 11, comma 2, della legge n. 341 del 1990.
In particolare, nel regolamento sara' indicato il piano degli studi, nel rispetto dei vincoli di core complessivi di didattica e di area disciplinare. Nel piano degli studi saranno almeno individuati:
i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari o integrati) con le relative denominazioni e propedeuticita' di esame;
la collocazione degli insegnamenti nei successivi periodi didattici (anni o semestri);
i vincoli per l'iscrizione ad anni di corso successivi al primo;
le sedi di tirocinio con cui stipulare le convenzioni.
Verona, 23 ottobre 2000
Il rettore: Mosele
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone