Gazzetta n. 175 del 28 luglio 2000 (vai al sommario)
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
COMUNICATO
Rinnovo dell'incarico di regolatore governativo per la disponibilita' idrica del fiume Mella

IL DIRETTORE GENERALE
(Omissis).
Decreta:
Art. 1.
All'ing. Massimo Buizza, nato a Brescia il 20 maggio 1953, laureato in ingegneria meccanica - indirizzo impiantistico - presso il Politecnico di Milano e direttore dal 1987 del Consorzio dell'Oglio, ente pubblico non economico vigilato dal Ministero dei lavori pubblici, viene rinnovato l'incarico di regolatore governativo, di cui ai decreti ministeriali 24 aprile 1997, n. TB/707 e 17 giugno 1998 n. TB/850, con il compito di accertare la disponibilita' idrica del fiume Mella, disciplinare l'erogazione tra gli utenti aventi diritto attraverso la razionale gestione delle acque e vigilare su eventuali utenze abusive. In situazione di carenza, anche ciclica, delle disponibilita' idriche, il regolatore governativo potra' incidere temporaneamente sulle portate delle singole derivazioni interessate in base ai rispettivi diritti. In ogni caso, nell'affermare il riparto, egli dovra' attenersi al criterio della priorita' dei titoli e/o della proporzionalita' dei prelievi.
 
Art. 2.
L'incarico, avente durata annuale, viene affidato al predetto professionista a partire dalle data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente provvedimento ed e' eventualmente rinnovabile qualora le condizioni che hanno motivato la nomina e il presente rinnovo dovessero perdurare e su richiesta degli utenti interessati, fino alla definizione amministrativa delle utenze interessate in fase di rinnovo.
 
Art. 3.
L'Amministrazione dei lavori pubblici e' esclusa, da qualsivoglia responsabilita' ed onere, restando questi ultimi a totale ed esclusivo carico degli utenti aventi diritto. L'ingegnere capo del Provveditorato regionale alle opere pubbliche per la Lombardia, designato per la provincia di Brescia, e' incaricato della esecuzione del presente decreto. Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell'art. 3 della legge 7 agosto 1992, n. 241, si puo' ricorrere dinanzi al tribunale superiore delle Acque pubbliche, entro il termine perentorio di sessanta giorni decorrenti dalla data della relativa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale o da quella di avvenuta notificazione.
 
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