Gazzetta n. 137 del 14 giugno 2000 (vai al sommario)
MINISTERO DEL TESORO, DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DECRETO 3 giugno 2000
Soppressione e messa in liquidazione del consorzio del canale Milano-Cremona-Po.

IL MINISTRO DEL TESORO, DEL BILANCIO
E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 24 agosto 1941, n. 1044, modificata ed integrata con leggi 10 ottobre 1962, n. 1549 e 28 marzo 1968, n. 295, con la quale e' stato istituito il consorzio del canale Milano-Cremona-Po per la costruzione delle opere di navigazione interna del canale Milano-Cremona-Po, dei porti di Milano e Cremona nonche' per la costruzione di porti, scali e banchine nelle localita' attraversate dal canale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 1977, n. 669 con il quale il consorzio medesimo e' stato dichiarato necessario ai sensi dell'art. 3 della legge 20 marzo 1975, n. 70;
Visto l'art. 88, punto 3, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 il quale, attribuendo alla competenza dello Stato le sole opere inerenti alle vie navigabili di prima classe, ha trasferito alle regioni le funzioni in materia di opere inerenti alle vie navigabili di seconda classe;
Visto l'art. 16 della legge 31 maggio 1990, n. 128 che ha prorogato al 31 dicembre 1991 il termine - gia' fissato al 31 dicembre 1989 dall'art. 1 della legge 6 marzo 1987, n. 64 - per il proseguimento dell'attivita' del consorzio;
Visto l'art. 2 del decreto-legge 21 aprile 1995, n. 117, convertito con modificazioni in legge 8 giugno 1995, n. 234, col quale il proseguimento dell'attivita' del consorzio del canale Milano-Cremona-Po e' stato prorogato fino al 31 dicembre 1999;
Considerato che il Ministero dei lavori pubblici - accertata l'avvenuta scadenza dei termini legislativi di operativita' di consorzio del canale Milano-Cremona-Po - ha rappresentato al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica l'esigenza di attivare le procedure liquidatorie previste dalla legge 4 dicembre 1956, n. 1404;
Considerato che tale esigenza e' stata confermata in apposita riunione del 22 maggio 2000 indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza dei rappresentanti del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, del Ministero dei lavori pubblici, del Ministero dei trasporti e della navigazione, della regione Lombardia e del presidente del consorzio del canale Milano-Cremona-Po;
Visto l'art. 1 della citata legge n. 1404/1956 secondo cui gli enti di diritto pubblico e gli altri enti sotto qualsiasi forma costituiti, soggetti a vigilanza dello Stato ed interessanti comunque la finanza statale, i cui scopi sono cessati o non piu' perseguibili o sono nell'impossibilita' concreta di attuare i propri fini statutari, devono essere soppressi e posti in liquidazione con le modalita' stabilite dalla citata legge n. 1404/1956;
Considerato che i provvedimenti di soppressione sono promossi dal Ministro del tesoro, del bilancio e delle programmazione economica, che provvede alle operazioni di liquidazione a mezzo dell'Ispettorato generale per la liquidazione degli enti disciolti (I.G.E.D.);
Visto l'articolo unico della legge 12 gennaio 1991, n. 13;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni;
Decreta:
Il consorzio del canale Milano-Cremona-Po, a decorrere dal 1o gennaio 2000, e' soppresso e posto in liquidazione con le modalita' stabilite dalla legge 4 dicembre 1956, n. 1404, e successive modificazioni.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 3 giugno 2000
Il Ministro: Visco
 
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