Gazzetta n. 36 del 14 febbraio 2000 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
COMUNICATO
Accordo di programma del 21 dicembre 1999, stipulato ai sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 1993, n. 121, convertito nella legge 23 giugno 1993, n. 204, tra il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e la regione Piemonte per l'applicazione della legge 30 luglio 1990, n. 221, relativamente alla concessione di contributi ad iniziative sostitutive localizzate nei bacini minerari di crisi.

ACCORDO DI PROGRAMMA
tra
IL MINISTERO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
e
LA REGIONE PIEMONTE
Premesso che:
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 dicembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 1 del 2 gennaio 1998, ha approvato il Piano di riconversione produttiva delle aree della regione Piemonte interessate dalla crisi mineraria, ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 24 aprile 1993, n. 121, convertito nella legge 23 giugno 1993, n. 204, recante "Interventi urgenti a sostegno del settore minerario".
Le finalita' del Piano sono quelle di favorire la ripresa economica ed occupazionale nelle aree della regione interessate dalla ristrutturazione o dalla cessazione dell'attivita' mineraria.
L'attuazione del Piano richiede la gestione integrata ed unitaria di tutti gli interventi previsti dal Piano stesso, da parte dei soggetti coinvolti, nonche' la disponibilita' di un quadro informativo completo e costantemente aggiornato in relazione allo stato di attuazione dei singoli interventi, per una puntuale e corretta valutazione della loro efficacia.
La citata legge 23 giugno 1993, n. 204 prevede che il Piano di riconversione produttiva venga attuato mediante accordi e contratti di programma.
Il Piano di riconversione produttiva prevede che gli accordi di programma vengano stipulati tra il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e la regione stessa.
La legge 3 febbraio 1989, n. 41, ed in particolare l'art. 1, come modificato dall'art. 3, comma 7, della legge 30 luglio 1990, n. 221, prevede l'erogazione di contributi in conto capitale per attivita' sostitutive nei bacini minerari interessati da processi di ristrutturazione.
La deliberazione del CIPE in data 4 dicembre 1990 stabilisce gli elementi di cui, nell'ambito delle condizioni previste dalla legge, deve tenersi conto nella valutazione dei progetti di investimento per attivita' sostitutive di quelle minerarie.
Le delibrazioni del CIPE in date 30 luglio 1991, 20 dicembre 1991 e 25 marzo 1992, individuano le aree dichiarate bacini di crisi mineraria ed i comuni in esse compresi.
Il Piano di riconversione produttiva comprende, tra l'altro, la promozione di nuove attivita' sostitutive, con l'utilizzazione delle somme all'uopo stanziate dalle varie leggi finanziarie.
Nel corso dell'esercizio finanziario 1999 sono disponibili per l'intero territorio nazionale, quali residui degli esercizi precedenti e quale competenza dell'esercizio corrente, sul piano di gestione n. 05 del capitolo n. 7100 dello stato di previsione del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, fondi statali per lire 40.000.000.000 (quarantamiliardi) per la concessione di contributi a programmi di investimento per attivita' sostitutive di quelle minerarie, secondo quanto previsto dalla stessa legge 30 luglio 1990, n. 221.
I contributi ex legge n. 41/1989 e legge n. 221/1990 sono assoggettati alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle PMI, approvata dalla commissione dell'Unione europea il 20 maggio 1992, ed alla decisione della commissione dell'Unione europea in data 1o marzo 1995.
In applicazione dei criteri e degli elementi stabiliti dalla citata deliberazione del CIPE in data 4 dicembre 1990, la Direzione generale per il coordinamento degli incentivi alle imprese del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato ha proceduto alla graduazione delle iniziative proposte dalle imprese mediante il calcolo di un punteggio complessivo composto dagli indicatori piu' avanti dettagliati, i primi 4 calcolati secondo le consolidate procedure adottate pro-tempore dal Consiglio superiore delle miniere ed il quinto mutuato dalla piu' recente normativa in materia di aiuti alle piccole e medie imprese:
indicatore 1 - settore di appartenenza: 10 punti per l'industria estrattiva, 9 punti per le attivita' manifatturiere, 8 punti per le attivita' turistico-ricettive, 6 punti per il terziario avanzato, 4 punti per il commercio, 2 punti per i servizi;
indicatore 2 - rapporto tra capitale investito e mezzi propri: 10 punti se maggiore del 27,50%, 9 punti tra 25,01 e 27,50%, 8 punti tra 22,51% e 25,00%, 7 punti tra 20,01% e 22,50%, 6 punti tra 17,51% e 20,00%, 5 punti tra 15,01% e 17,50%, 0 punti se inferiore al 15%;
indicatore 3 - entita' dell'occupazione: composto da due addendi, di cui il primo e' pari ad un massimo di 10 punti, rapportati al numero complessivo degli occupati incrementali, ed il secondo e' pari ad un massimo di 20 punti, rapportati alla quota di occupati incrementali rappresentata dagli ex minatori reimpiegati a seguito dell'investimento;
indicatore 4 - situazione economica dell'area (parametrata al reddito pro-capite del comune in cui e ubicata l'iniziativa, dedotto dai rilevamenti ISTAT 1991): 10 punti se inferiore a 12 Ml L., 8 punti tra 12,01 Ml L. e 15,00 Ml L., 6 punti tra 15,01 Ml L. e 18,00 Ml L., 3 punti tra 18,01 Ml L. e 21 Ml L., 1 punto se superiore a 21,00 Ml L.;
indicatore 5 - compatibilita' ambientale: da 0 a 10 punti, attribuiti conformemente a quanto stabilito dal decreto ministeriale 21 novembre 1997, pubblicato nel supplemento ordinario n. 237 della Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre 1997, n. 291, recante "modalita' per l'individuazione delle prestazioni ambientali e per l'attribuzione del relativo punteggio utili per la determinazione dell'indicatore ambientale di cui all'art. 6, comma 4, lettera a), punto 5, del decreto ministeriale 20 ottobre 1995, n. 527, e successive modifiche ed integrazioni", relativo alla legge n. 488/1992. Considerato che:
La Direzione generale per il coordinamento degli incentivi alle imprese del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato ha redatto, a seguito delle istruttorie compiute, la graduatoria delle iniziative sostitutive proposte nell'ambito del territorio della regione Piemonte e valutabili, in quanto presentate all'amministrazione entro il 15 settembre 1999 - in osservanza a quanto stabilito con il decreto ministeriale 11 giugno 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 145 del 23 giugno 1999, ed in regola con la documentazione prescritta, per l'erogazione di contributi a valere sulle sopra citate disponibilita' di bilancio;
La giunta regionale della regione Piemonte, con propria deliberazione n. 91/29020 del 20 dicembre 1999, ha espresso la propria intesa in merito alla suddetta graduatoria e al presente atto ed ha designato alla stipula il proprio presidente pro-tempore;
Il Ministero dell'ambiente ha espresso, con nota n. 14238/VIA/B.60.7 in data 21 dicembre 1999 il proprio parere favorevole in merito alla suddetta graduatoria, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 dicembre 1997 citato nelle premesse.
Si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1
Con la sottoscrizione del presente atto, il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e la regione Piemonte concludono un accordo di programma ai sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 1993, n. 121, convertito nella legge 23 giugno 1993, n. 204, recante "Interventi urgenti a sostegno del settore minerario", per dare avvio all'attuazione degli interventi previsti dall'art. 2 del presente accordo, ai fini della gestione unitaria ed integrata del Piano di riconversione produttiva delle aree della regione Piemonte, avente la finalita' di favorire la ripresa economica ed occupazionale nelle aree della regione interessate dalla crisi mineraria.
 
Art. 2
Gli interventi che costituiscono la presente fase di attuazione del Piano di riconversione produttiva delle aree della regione Piemonte sono quelli per la realizzazione di iniziative sostitutive di quelle minerarie relative ai programmi di investimento proposti nell'ambito del territorio della regione Piemonte elencati al successivo art. 4.
Per la realizzazione di tali interventi, verranno erogati contributi statali fino a concorrenza di lire 2.012.280.000 (duemiliardidodicimilioniduecentoottantamila), pari ad euro 1.039.255,89, ai sensi dell'art. 1 della legge 3 febbraio 1989, n. 41, come modificato dall'art. 3, comma 7, della legge 30 luglio 1990, n. 221.
L'impegno della relativa somma avverra', con successivi provvedimenti, sul piano di gestione n. 05 del capitolo 7100 dello stato di previsione del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato per l'anno finanziario 1999, in conto residui degli esercizi precedenti ed in conto competenza dell'esercizio corrente.
 
Art. 3
E' approvata l'allegata graduatoria di merito relativa alla valutazione delle iniziative sostitutive delle attivita' minerarie dismesse ex art. 1 della legge 3 febbraio 1989, n. 41, come modificato dall'art. 3, comma 7, della legge 30 luglio 1990, n. 221, proposte nei bacini minerari interessati da processi di ristrutturazione nell'ambito del territorio della regione Piemonte, e valutabili per l'erogazione di contributi a valere sulle disponibilita' del bilancio 1999, residui degli esercizi precedenti.
 
Art. 4
Saranno ammesse a contributo le seguenti iniziative sostitutive ubicate in bacini minerari di crisi della regione Piemonte:
----> Vedere Tabella a pag. 76 della G.U. <----
Il contributo in conto capitale da concedere ex art. 1 della legge 3 febbraio 1989, n. 41, come modificato dall'art. 3, comma 7, della legge 30 luglio 1990, n. 221, e' stato determinato sull'investimento accertato come ammissibile nella fase istruttoria, nonche' tenendo conto dei limiti massimi di intensita' degli aiuti di Stato consentiti dalle vigenti normative nazionale e comunitaria.
 
Art. 5
In attuazione del presente accordo di programma, il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e la regione Piemonte si impegnano:
a provvedere a quanto di propria competenza per l'attuazione dell'accordo stesso;
ad adeguare la propria azione agli indirizzi del Piano di riconversione produttiva, gestendo in maniera unitaria le problematiche esposte nel medesimo;
ad indirizzare secondo le linee del presente accordo di programma le societa', le aziende e gli enti che siano direttamente o indirettamente coinvolti nella realizzazione degli interventi previsti dall'accordo stesso;
a scambiarsi le informazioni rilevanti circa l'attuazione del Piano di riconversione produttiva e dell'accordo di programma, con particolare riguardo alla situazione economica, occupazionale ed ambientale delle aree di crisi mineraria, nonche' allo stato di realizzazione degli specifici interventi previsti dall'accordo.
 
Art. 6
Il contributo di cui all'art. 2 verra disposto, a favore della societa' presentatrice del progetto di investimento ex art. 1 della legge 3 febbraio 1989, n. 41, come modificato dall'art. 3, comma 7, della legge 30 luglio 1990, n. 221, ed indicata all'art. 4, con un decreto emanato dal Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato secondo le norme vigenti.
 
Art. 7
Il presente accordo di programma ha validita' fino al completamento delle realizzazioni di cui all'art. 2 e delle verifiche sulle spese effettuate, da eseguirsi secondo le norme vigenti in materia.
 
Art. 8
Per la completa attuazione del Piano di riconversione produttiva, il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e la regione Piemonte stipulano altri accordi di programma tenendo conto della disponibilita' dei fondi relativamente agli esercizi finanziari successivi, nonche' delle domande di contributo e dei progetti presentati per ciascuna delle tipologie di interventi previste nel Piano stesso.
 
Art. 9
Il presente accordo di programma sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 21 dicembre 1999

Il Ministro dell'industria
del commercio e dell'artigianato
Bersani Il presidente della giunta
della regione Piemonte
Ghigo
 
----> Vedere Tabella a pag. 77 della G.U. <----
 
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